LA NUOVA SCUOLA MATERNA
GIANNI RODARI
Città di Tradate
Servizi Educativi
1980 / 2009
1980: i primi alunni della Scuola Materna Rodari
2009: alunni della Scuola Materna Rodari nella nuova struttura
L’inaugurazione di una Scuola è sempre una grande festa,
perché coinvolge i giovani che attraverso l’esperienza scolastica acquisiscono strumenti di conoscenza, competenze
professionali, metodo di lavoro, capacità di orientarsi e
organizzarsi autonomamente; nello stesso tempo si preparano ad affrontare la vita in società da cittadini responsabili, imparando a rispettare le regole della convivenza
civile.
L’inaugurazione di una Scuola Materna dà alla festa una
dimensione più intensa, un’atmosfera di particolare fascino, perché è rivolta ai giovani in tenera età che qui vivono la loro prima esperienza di crescita individuale e collettiva.
L’apertura di questa nuova struttura scolastica è un avvenimento di grande gioia e soddisfazione, perché tanto
atteso dalla città e dalle famiglie. Questo risultato è la
conferma che l’Amministrazione comunale presta molta
attenzione ai servizi scolastici, investendo rilevanti risorse sia nella messa a norma e manutenzione degli edifici,
sia nella promozione del Piano Scuola per il diritto allo
studio.
L’Assessore all’Istruzione
Filippo Renna
Il Sindaco
Stefano Candiani
LA GENESI DELLA NUOVA SCUOLA MATERNA
Negli ultimi anni, l’aumento della popolazione residente a Tradate ha
comportato un incremento delle domande di iscrizione alle Scuole
Materne cittadine.
Per far fronte a questa problematica, nel 2001 l’Amministrazione
comunale ha messo a disposizione delle istituzioni scolastiche parte del
plesso di via Oslavia che prima ospitava la ex Scuola Elementare
“Giovanni Verga”.
Realizzando una sede distaccata della già esistente Scuola Materna, è
stato dunque possibile dare una prima risposta al problema. Oggi la
materna comunale di via Oslavia è diventata una Scuola Materna a sé
stante, ospita 71 bambini ed è stata intitolata a “Bruno Munari”.
Particolare dell'area su cui è stata costruita la scuola
L’ipotesi di costruire una nuova scuola, però, non è stata mai accantonata. Anzi, si è infine deciso di realizzarla proprio alle Ceppine, accanto al già esistente plesso di via Rossini dove la precedente materna
“Rodari” era ospitata accanto alle elementari “Rosmini”. Così, in futuro, si avrà anche la possibilità di ampliare la Scuola Elementare, andando a occupare gli spazi oggi lasciati vuoti dalla materna.
Si è trattato di un progetto importante e impegnativo anche da un punto
di vista economico. Si è riusciti a portarlo a termine grazie alla sensibilità di privati cittadini e alla decisione della Giunta di fare costruire
l’edificio della nuova materna attraverso un Programma Integrato
d’Intervento realizzato da privati.
Nel 2006 Giannino Broggi – Simùn – in ricordo della moglie Giannina
per crescere qui le future generazioni tradatesi, donò il terreno che è poi
stato utilizzato per realizzare la scuola.
Nel 2007 l’Amministrazione comunale approvò quindi il Programma
Integrato d’Intervento dell’area dell’ex Cascina delle Ceppine. In base a
questo, “Cascina Le Ceppine società cooperativa edilizia” che in quell’area avrebbe realizzato un complesso residenziale, a parziale scomputo degli oneri di urbanizzazione, si impegnò anche a costruire, quale
standard qualitativo, l’edificio della nuova materna che avrebbe poi
ceduto a titolo gratuito al Comune di Tradate.
Grazie a questa sinergia di forze, il Comune di Tradate è dunque riuscito a realizzare la nuova scuola, per la quale ha poi stanziato fondi propri per l’acquisto degli arredi e delle dotazioni.
La nuova struttura di via Rossini in cui adesso si è trasferita la Scuola
Materna “Gianni Rodari”, è il frutto di questi sforzi. Si tratta di un edificio moderno studiato a misura di bambino, con spazi adeguati per il
gioco, le attività didattiche, i laboratori, la mensa, le feste e le rappresentazioni teatrali. Il tutto è stato concepito per creare un ambiente vivace e
accogliente in cui architettura, struttura, impianti, arredi e materiali si
armonizzassero in un risultato di funzionalità e qualità estetica.
Il Sindaco Stefano Candiani con il Signor Giannino Broggi
LE SCELTE PROGETTUALI
Il progetto architettonico dell’edificio si è basato sull’articolazione
armonica di figure geometriche semplici: l’esagono regolare ed il rettangolo, che sono ben riconoscibili nella pianta, ed il triangolo,
meglio riconoscibile nella classica sezione dell’edificio con tetto a
capanna, o a due falde, che identifica immediatamente nell’immaginario del bambino l’idea di “casa”. E a questo ideale si richiama
immediatamente anche la scelta cromatica dell’intonaco esterno giallo paglierino, comune a tanti edifici della nostra zona, abbinato ai
pilastri circolari color rosso mattone.
La pianta dell’edificio, a simmetria radiale, accentua da un lato
l’apertura sul contesto circostante, mentre contemporaneamente
accoglie come un abbraccio i bambini al suo interno. Come un gioco,
la copertura, generata dall’incrocio di 6 semplici tetti a due falde,
assomiglia ad una fine lavorazione ad origami, accentuata dalla presenza dei due abbaini.
Il centro dell’edificio è occupato dal cortile interno, che si caratterizza come una piazza a cielo aperto, in linea con le più moderne indicazioni architettoniche in materia di scuole dell’infanzia. Questo
ambiente, che illumina ed arieggia gli spazi per attività libere, contribuisce a portare l’ambiente esterno a contatto con gli spazi scolastici, e può essere utilizzato per attività didattiche di vario tipo, sfruttandone la caratteristica di spazio all’aperto e comunque protetto
rispetto ai giardini esterni.
Attorno a questo spazio, in posizione simmetrica, sono ricavate le due
grandi aule per attività libere, disposte in modo da servire ciascuna 3 sezioni. Lungo l’asse di simmetria sono invece presenti da una parte il blocco
servizi e dall’altra la mensa. Nel blocco servizi trovano posto gli ambienti
funzionali quali l’aula insegnanti e quella per gli assistenti, il ripostiglio,
l’infermeria, la lavanderia e l’atrio di ingresso, ampio e luminoso, che consente l’accesso alle due unità didattiche. All’altro capo la mensa è stata
separata dagli ambienti restanti mediante pareti vetrate, in modo da non
interrompere il continuum degli spazi e la connessione con l’esterno; sempre una parete vetrata divide in due lo spazio mensa, in modo da creare un
ambiente acusticamente più gradevole riducendo il numero di bambini
presenti in uno stesso locale. La luce a questi ambienti centrali viene garantita dalle aperture perimetrali, da quelle verso il cortile interno e da quelle
nella copertura, sia di tipo Velux sia di tipo ad abbaino.
I due lati esterni delle aule per attività libere sono stati prolungati per
ricavare gli ambienti destinati alle classi, organizzate a gruppi di 3.
Ciascuna sezione è stata pensata come unità autonoma, in modo da
richiamare al bambino l’idea della casa per la “famiglia grande” costituita dalla classe in cui è inserito. Ogni aula è costituita da uno spazio
di ingresso e spogliatoio, dall’ambiente destinato alle attività didattiche
a tavolino e dagli ambienti per l’igiene personale. L’idea di posizionare
gli armadietti, spazio privato di ogni allievo, all’interno dell’aula corrisponde alla precisa scelta pedagogica di aiutare i bambini nella gestione della propria intimità. Anche il colore delle pareti e del pavimento in
linoleum sottolinea la differenza tra spazio-classe e spazi comuni.
Completano la scuola, e sono situate nei quattro bracci che si prolungano dall’esagono centrale, tre ambienti per attività speciali: una è destinata a dormitorio, mentre è in progetto di attrezzare una delle altre due
come atelier artistico e l’altra come aula multimediale: in entrambe sono
già stati predisposti gli impianti.
La superficie lorda di pavimento dell’edificio in progetto è di circa
1.450 mq, tutti distribuiti sul solo piano terreno. L’area esterna di pertinenza è stata ampliata abbattendo la recinzione che la divideva dalla
vecchia Scuola Materna: in questo modo si è operato il primo passo per
la realizzazione del campus scolastico delle Ceppine.
In linea generale le dimensioni e le destinazioni d’uso dei locali che compongono la scuola si basano sulle indicazioni fornite dal Decreto
Ministeriale del 18 dicembre 1975, e sono state verificate con il corpo
insegnante che meglio conosce le esigenze didattiche e le eventuali problematiche connesse. In particolare sono state incrementate le superfici
per attività a tavolino e speciali, per tener conto del fatto che le esigenze didattiche attuali sono diverse da quelle del 1975. Il rapporto tra
superficie e alunno è infatti di 8,61 mq/alunno contro i 6,67 mq/alunno previsti dalla normativa, con un incremento di oltre il 25 %.
Aule per le sezioni
Aule per attività libere
Aule per attività speciali
Numero massimo di alunni
Numero massimo di alunni per aula
Superficie totale
Costo della struttura
Progetto
Direzione lavori
Lavori eseguita da
Costo degli arredi
Realizzazione degli arredi
6
2
3
168
28
1.447 mq
eu1.850.000,00
Studio Rossi Ingegneri Associati
Ing. Carlo Damiano Rossi
Cundari & Siniscalchi srl
eu60.000,00
Snell Habitat
LE OPERE STRUTTURALI E I MATERIALI
La struttura portante è stata progettata in ossequio alle normative più
recenti, ovvero il D.M. 14.01.2008 “Norme tecniche per le costruzioni”,
e dunque l’edificio è progettato per resistere alle sollecitazioni sismiche
previste per la zona 4. La copertura in legno lamellare poggia su nervature e pilastri in cemento armato inglobati nella muratura portante.
E proprio la struttura di copertura costituisce una delle particolarità
dell’edificio, con aperture ed abbaini per dare luce ed aria agli ambienti sottostanti. Questo tipo di soluzione non solo è molto pregevole da un
punto di vista estetico ed architettonico, ma garantisce anche migliori
prestazioni acustiche, diminuendo il riverbero all’interno delle aule. Il
manto di copertura è in tegole canadesi, in modo da adeguarsi all’andamento articolato del tetto.
Nella scelta dei materiali, si è operato cercando di garantire la massima
efficienza e durata. Le pareti perimetrali sono in muratura laterizia portante, finita all’esterno con intonaco al civile e tinteggiatura, ed isolata
all’interno con controparete in cartongesso ed isolante in lana di roccia,
in modo da garantire le migliori prestazioni in termini di isolamento termico ed acustico di facciata. Anche le pareti interne di separazione tra
i diversi ambienti sono state realizzate in muratura laterizia, completata su di un lato con controparete in cartongesso ed isolante in lana di
roccia, per garantire un adeguato isolamento acustico. L’isolamento termico della struttura è stato realizzato in osservanza dei limiti previsti
dalla normativa a partire dal 2010, e dunque l’edificio presenta un
ridotto costo di esercizio e notevoli prestazioni di risparmio energetico.
Le aperture portano serramenti in
alluminio a taglio termico con
pannellature di sicurezza in vetrocamera basso-emissiva ed acusticamente isolante. Le gronde esterne molto profonde (oltre i 2,00 m)
garantiscono l’ombreggiatura nei
mesi estivi (in cui il sole è più alto)
e l’illuminazione nei mesi invernali (in cui il sole è più basso), consentendo un’adeguata illuminazione dei locali senza abbagliamenti
dovuti alla luce diretta. Anche la
piantumazione esterna ed i boschi
circostanti contribuiscono all’oscuramento dei locali nei mesi estivi.
GLI IMPIANTI MECCANICI
L’impianto di riscaldamento realizzato è del tipo ad acqua calda con
pannelli radianti a pavimento a bassa temperatura; questa soluzione è
sicuramente la più adatta per applicazioni di questo tipo, sia in termini
di confort che di benessere ambientale, in quanto da un lato riduce la
stratificazione dell’aria, tanto da rendere più uniforme la distribuzione
della temperatura ed evitare gradienti termici, dall’altro comporta una
diminuzione dei moti convettivi dell’aria con conseguente minor sollevamento di polvere e maggior salubrità dell’ambiente.
Tale soluzione risulta anche la migliore in termini di gestione degli spazi,
in quanto elimina dagli ambienti la presenza dei corpi scaldanti, ed è
particolarmente adeguata in un ambiente come una scuola dell’infanzia
dove i bambini trascorrono molto tempo a giocare vicini al pavimento.
Infine, la soluzione del sistema a bassa temperatura presenta un rendimento energetico molto elevato in abbinamento ad una caldaia a condensazione a gas metano, quale quella installata nella centrale termica
dell’edificio. Si tratta di un apparecchio con rendimenti di combustione
elevatissimi, con conseguente minor consumo di metano e minor inquinamento atmosferico. Oltre alla regolazione climatica prevista in centrale termica, per garantire in ogni ambiente le condizioni di comfort
nonostante la diversa esposizione delle aule, è stata installata anche una
regolazione della temperatura per singolo ambiente.
La produzione di acqua calda sanitaria è invece affidata ad una serie di
bollitori elettrici, che si azioneranno automaticamente solo in determinati orari concordati con le insegnanti, in modo da limitare gli sprechi.
Tubazione interrata
in PE - Ø 50 mm
Tubazione al generatore acciaio zincato
Ø 1'' 1/4 posata a vista
contatore GAS
contatore ENEL
Tubazione a vista in
acciaio zincato Ø 1" 1/4
18.00
Contatore gas metano
Generatore
di calore
pot. = 100kW
*
*
Valvola a sfera Ø 1"
manuale con maniglia
Valvola a sfera montata
subito a valle del
contatore Ø 1" 1/4
Raccordo PE - acciaio
Ø 50mm - Ø 1" 1/4
Valvola a sfera Ø 1" 1/4
manuale con maniglia
Valvola di intercettazione del
combustibile con sonda Ø 1" 1/4
Attacco prova pressione
Raccordo acciaio - PE
Ø 1" 1/4 - Ø 50mm
Tubazione flessibile Ø 1" 1/4
SCHEMA DI DISTRIBUZIONE TUBAZIONI GAS
Tubazione in acciaio zincato
Ø 1'' 1/4 posata a vista
Valvola a sfera montata
subito a valle del
contatore Ø 1" 1/4
Valvola a sfera Ø 1" 1/4
manuale con maniglia
Attacco prova pressione
Valvola di intercettazione del
combustibile con sonda Ø 1" 1/4
Valvola a sfera Ø 1"
manuale con maniglia
Contatore gas metano
Raccordo acciaio - PE
Ø 1" 1/4 - Ø 50mm
Tubazione a vista in
acciaio zincato Ø 1" 1/4
Tubazione interrata
in PE - Ø 50 mm
ambiente esterno
Planimetria di progetto rete Gas
(scala 1:200)
fu
Tubazione flessibile Ø 1" 1/4
Raccordo PE - acciaio
Ø 50mm - Ø 1" 1/4
in
ambiente interno
GLI IMPIANTI ELETTRICO ED ILLUMINOTECNICO
L’impianto elettrico è stato realizzato con componenti che oggi costituiscono il meglio esistente, sia per quanto concerne le caratteristiche elettriche sia per quanto concerne l’aspetto di sicurezza. Il progetto illuminotecnico ha seguito criteri estetici e di risparmio energetico, prevedendo fonti luminose di forma semplice, compatta ed in grado di assicurare un elevato rendimento. L’illuminazione è stata ottenuta attraverso
l’uso di sorgenti luminose di luce bianca per far risaltare nel modo più
naturale possibile i colori utilizzati nella tinteggiatura delle pareti, nei
pavimenti e negli arredi. Nello stesso tempo si è cercato di valorizzare la
struttura di alcuni ambienti, per farla risaltare meglio, come per esempio nell’atrio di ingresso e negli spazi per attività libere. Anche l’illuminazione esterna è stata curata nel dettaglio, in modo da rispettare le
direttive della Legge Regionale n. 38/2004 sul contenimento dell’inquinamento luminoso.
A fianco dell’illuminazione generale, è stato realizzato anche un impianto completo di illuminazione di emergenza, in modo da consentire l’esodo lungo direttrici chiaramente indicate ed illuminate, aumentando la
sicurezza e la tutela delle persone, sia dei bambini che dei docenti.
Le accensioni delle luci, come pure tutti gli altri comandi elettrici, sono
garantiti dall’impianto a bus di campo su protocollo Konnex di cui è
stato dotato l’edificio. Questo tipo di impianto consente di centralizzare
tutti i comandi nell’aula bidelli, ed è anche molto flessibile in termini di
punti da controllare e di estensione dell’impianto. Inoltre, è predisposto
per il controllo remoto.
La comunicazione tra le aule e gli spazi di servizio è garantita da un
sistema di campanelli e segnalazioni luminose, oltre che dall’impianto
di diffusione sonora centralizzato.
Completano la parte elettrica dell’edificio l’impianto videocitofonico,
che controlla sia l’ingresso principale pedonale, sia l’ingresso carraio,
l’impianto televisivo nelle aule speciali, e l’impianto anti-intrusione, collegato tramite combinatore telefonico alle stazioni di sorveglianza.
Tutte le aule sono predisposte per il collegamento tramite rete dati,
con i terminali posti in ogni aula ed apparecchi di rete posti nell’aula bidelli.
PIANO TERRA
1
8
4 - Aula 6
Circuito: 8.7
Int. posa: 15 cm
Lunghezza: 86 m
9
4 - Aula 6
Circuito: 8.8
Int. posa: 15 cm
Lunghezza: 88 m
4 - Aula Speciale 2
Circuito: 1.8
Int. posa: 15 cm
Lunghezza: 88 m
COLLETTORE 9+9 attacchi
n°9 circuiti a pavimento
3 - Aula Speciale 1
Circuito: 1.4
Int. posa: 20 cm
Lunghezza: 65 m
4 - Aula 6
Circuito: 8.6
Int. posa: 15 cm
Lunghezza: 80 m
Int. posa: 15 cm
4 - Aula 5
Circuito: 7.5
Int. posa: 15 cm
Lunghezza: 96 m
1 - Aula Insegnanti
Circuito: 8.2
Int. posa: 15 cm
Lunghezza: 86 m
4 - Aula Bidelli
Circuito: 9.3
Int. posa: 10 cm
Lunghezza: 97 m
3 - Spogliatoio 6
Circuito: 8.4
Int. posa: 15 cm
Lunghezza: 79 m
4 - Aula Bidelli
Circuito: 9.4
Int. posa: 10 cm
Lunghezza: 96 m
3 - Aula 1
Circuito: 2.7
Int. posa: 15 cm
Lunghezza: 91 m
Disimpegno 1
Int. posa: 10 cm
1 - Aula Blindata
Circuito: 9.1
Int. posa: 20 cm
Lunghezza: 42 m
1 - Area Attività Libere
Circuito: 2.6
Int. posa: 20 cm
Lunghezza: 59 m
3 - Ingresso
Circuito: 9.8
Int. posa: 15 cm
Lunghezza: 52 m
3 - Ingresso
Circuito: 9.9
Int. posa: 15 cm
Lunghezza: 45 m
Int. posa: 15 cm
2 - Bagno 5
Circuito: 7.11
Int. posa: 15 cm
Lunghezza: 57 m
1 - Area Attività Libere
Circuito: 6.4
Int. posa: 20 cm
Lunghezza: 83 m
1 - Area Attività Libere
Circuito: 6.3
Int. posa: 20 cm
Lunghezza: 94 m
1 - Area Attività Libere
Circuito: 3.4
Int. posa: 20 cm
Lunghezza: 83 m
4 - Bagno 2
Circuito: 3.1
Int. posa: 15 cm
Lunghezza: 57 m
1 - Mensa
Circuito: 5.5
Int. posa: 20 cm
Lunghezza: 72 m
Disimpegno 2
Int. posa: 20 cm
1 - Mensa
Circuito: 5.1
Int. posa: 20 cm
Lunghezza: 77 m
1 - Mensa
Circuito: 4.1
Int. posa: 20 cm
Lunghezza: 76 m
1 - Mensa
Circuito: 5.4
Int. posa: 20 cm
Lunghezza: 65 m
3 - Aula 4
Circuito: 6.7
Int. posa: 15 cm
Lunghezza: 91 m
2 - Locale Ricezione Pasti
Circuito: 5.9
Int. posa: 20 cm
Lunghezza: 62 m
3 - Aula 2
Circuito: 3.10
Int. posa: 15 cm
Lunghezza: 81 m
1 - Mensa
Circuito: 5.2
Int. posa: 20 cm
Lunghezza: 70 m
1 - Mensa
Circuito: 4.2
Int. posa: 20 cm
Lunghezza: 69 m
3 - Aula 2
Circuito: 3.7
Int. posa: 15 cm
Lunghezza: 91 m
1 - Mensa
Circuito: 4.3
Int. posa: 20 cm
Lunghezza: 69 m
2 - Bagno 3
Circuito: 4.6
Int. posa: 15 cm
Lunghezza: 38 m
4 - Aula Speciale 3
Circuito: 5.7
Int. posa: 20 cm
Lunghezza: 68 m
4 - Aula 3
Circuito: 4.11
Int. posa: 15 cm
Lunghezza: 83 m
4 - Aula 3
Circuito: 4.8
Int. posa: 15 cm
Lunghezza: 94 m
2 - Locale Ricezione Pasti
Circuito: 5.10
Int. posa: 20 cm
Lunghezza: 55 m
4 - Aula Speciale 3
Circuito: 5.8
Int. posa: 20 cm
Lunghezza: 75 m
Bagno Cucina
Int. posa: 20 cm
4 - Aula Speciale 3
Circuito: 5.6
Int. posa: 20 cm
Lunghezza: 70 m
4 - Aula 3
Circuito: 4.12
Int. posa: 15 cm
Lunghezza: 85 m
4 - Aula 3
Circuito: 4.9
Int. posa: 15 cm
Lunghezza: 97 m
Ingresso Addetti Pasti
Int. posa: 20 cm
Generatore
di calore
pot. < 116kW
*
*
3 - Spogliatoio Addetti Pasti
Circuito: 5.11
Int. posa: 20 cm
Lunghezza: 70 m
4 - Aula 3
Circuito: 4.10
Int. posa: 15 cm
Lunghezza: 95 m
5
COLLETTORE 11+11 attacchi
n°11 circuiti a pavimento
3 - Aula 2
Circuito: 3.8
Int. posa: 15 cm
Lunghezza: 92 m
3 - Spogliatoio 3
Circuito: 4.7
Int. posa: 15 cm
Lunghezza: 96 m
1 - Mensa
Circuito: 4.4
Int. posa: 20 cm
Lunghezza: 65 m
1 - Mensa
Circuito: 5.3
Int. posa: 20 cm
Lunghezza: 69 m
3 - Aula 2
Circuito: 3.9
Int. posa: 15 cm
Lunghezza: 88 m
1 - Area Attività Libere
Circuito: 3.6
Int. posa: 20 cm
Lunghezza: 70 m
1 - Mensa
Circuito: 4.5
Int. posa: 20 cm
Lunghezza: 73 m
COLLETTORE 12+12 attacchi
n°12 circuiti a pavimento
3 - Aula 2
Circuito: 3.11
Int. posa: 15 cm
Lunghezza: 81 m
2 - Spogliatoio 2
Circuito: 3.12
Int. posa: 15 cm
Lunghezza: 59 m
2 - Spogliatoio 4
Circuito: 6.12
Int. posa: 15 cm
Lunghezza: 59 m
1 - Area Attività Libere
Circuito: 6.6
Int. posa: 20 cm
Lunghezza: 70 m
3
4 - Bagno 2
Circuito: 3.2
Int. posa: 15 cm
Lunghezza: 62 m
Int. posa: 15 cm
3 - Aula 4
Circuito: 6.10
Int. posa: 15 cm
Lunghezza: 81 m
3 - Aula 4
Circuito: 6.8
Int. posa: 15 cm
Lunghezza: 92 m
COLLETTORE 12+12 attacchi
n°12 circuiti a pavimento
1 - Area Attività Libere
Circuito: 3.3
Int. posa: 20 cm
Lunghezza: 94 m
1 - Area Attività Libere
Circuito: 3.5
Int. posa: 20 cm
Lunghezza: 64 m
Int. posa: 15 cm
3 - Aula 4
Circuito: 6.9
Int. posa: 15 cm
Lunghezza: 88 m
2
1 - Area Attività Libere
Circuito: 2.3
Int. posa: 20 cm
Lunghezza: 94 m
4 - Bagno 4
Circuito: 6.1
Int. posa: 15 cm
Lunghezza: 57 m
1 - Area Attività Libere
Circuito: 6.5
Int. posa: 20 cm
Lunghezza: 64 m
3 - Aula 4
Circuito: 6.11
Int. posa: 15 cm
Lunghezza: 81 m
4 - Bagno 1
Circuito: 2.2
Int. posa: 15 cm
Lunghezza: 62 m
4 - Bagno 1
Circuito: 2.1
Int. posa: 15 cm
Lunghezza: 57 m
1 - Area Attività Libere
Circuito: 2.4
Int. posa: 20 cm
Lunghezza: 83 m
1 - Area Attività Libere
Circuito: 7.2
Int. posa: 20 cm
Lunghezza: 80 m
4 - Bagno 4
Circuito: 6.2
Int. posa: 15 cm
Lunghezza: 62 m
3 - Aula 1
Circuito: 2.11
Int. posa: 15 cm
Lunghezza: 81 m
1 - Area Attività Libere
Circuito: 2.5
Int. posa: 20 cm
Lunghezza: 56 m
1 - Area Attività Libere
Circuito: 7.1
Int. posa: 20 cm
Lunghezza: 76 m
COLLETTORE 12+12 attacchi
n°12 circuiti a pavimento
3 - Aula 1
Circuito: 2.9
Int. posa: 15 cm
Lunghezza: 88 m
2 - Spogliatoio 1
Circuito: 2.12
Int. posa: 15 cm
Lunghezza: 59 m
Int. posa: 15 cm
1 - Area Attività Libere
Circuito: 7.3
Int. posa: 20 cm
Lunghezza: 61 m
3 - Aula 1
Circuito: 2.8
Int. posa: 15 cm
Lunghezza: 92 m
3 - Aula 1
Circuito: 2.10
Int. posa: 15 cm
Lunghezza: 81 m
1 - Ripostiglio
Circuito: 1.1
Int. posa: 20 cm
Lunghezza: 53 m
3 - Ingresso
Circuito: 9.7
Int. posa: 15 cm
Lunghezza: 54 m
1 - Area Attività Libere
Circuito: 7.4
Int. posa: 20 cm
Lunghezza: 64 m
3 - Spogliatoio 5
Circuito: 7.10
Int. posa: 15 cm
Lunghezza: 64 m
2 - Bagno 5
Circuito: 7.12
Int. posa: 15 cm
Lunghezza: 56 m
6
3 - Aula Speciale 1
Circuito: 1.5
Int. posa: 20 cm
Lunghezza: 65 m
1 - Ripostiglio
Circuito: 1.2
Int. posa: 20 cm
Lunghezza: 45 m
5 - Lavanderia
Circuito: 9.5
Int. posa: 20 cm
Lunghezza: 56 m
4 - Aula 5
Circuito: 7.8
Int. posa: 15 cm
Lunghezza: 86 m
4 - Aula 5
Circuito: 7.9
Int. posa: 15 cm
Lunghezza: 86 m
COLLETTORE 12+12 attacchi
n°12 circuiti a pavimento
2 - Bagno Handi
Circuito: 1.3
Int. posa: 10 cm
Lunghezza: 69 m
3 - Ingresso
Circuito: 9.6
Int. posa: 15 cm
Lunghezza: 59 m
2 - Infermeria
Circuito: 9.2
Int. posa: 20 cm
Lunghezza: 51 m
2 - Bagno 7
Int. posa: 20 cm
4 - Aula 5
Circuito: 7.7
Int. posa: 15 cm
Lunghezza: 93 m
4 - Aula Speciale 2
Circuito: 1.10
Int. posa: 15 cm
Lunghezza: 87 m
4 - Aula Speciale 2
Circuito: 1.7
Int. posa: 15 cm
Lunghezza: 76 m
5 - Bagno 6
Circuito: 8.3
Int. posa: 15 cm
Lunghezza: 108 m
1 - Aula Insegnanti
Circuito: 8.1
Int. posa: 15 cm
Lunghezza: 79 m
7
4 - Aula Speciale 2
Circuito: 1.9
Int. posa: 15 cm
Lunghezza: 90 m
4 - Aula Speciale 2
Circuito: 1.6
Int. posa: 15 cm
Lunghezza: 78 m
4 - Aula 6
Circuito: 8.5
Int. posa: 15 cm
Lunghezza: 81 m
4 - Aula 6
Circuito: 8.9
Int. posa: 15 cm
Lunghezza: 86 m
4 - Aula 5
Circuito: 7.6
Int. posa: 15 cm
Lunghezza: 97 m
COLLETTORE 10+10 attacchi
n°10 circuiti a pavimento
COLLETTORE 10+10 attacchi
n°9 circuiti a pavimento
4
COLLETTORE 12+12 attacchi
n°12 circuiti a pavimento
IL PROGETTO DI ARREDO
La prima cosa che una bambina, un bambino, una mamma, un papà o
un’insegnante “vedono” quando entrano in una Scuola Materna è l’ambiente fisico: la cura degli spazi, la gradevolezza dei dettagli.
Nella Scuola Materna i bambini e gli adulti vivono, lavorano, giocano,
imparano, crescono.
L’intero processo di sviluppo dei bambini è influenzato dalle condizioni
ambientali, dal contesto e dagli stimoli che ricevono. La “dimensione
spaziale” della Scuola assume quindi un’ importanza fondamentale:
deve essere interessante, piacevole, serena, gradevole e familiare per i
bambini, per le insegnanti, per il personale ausiliario.
L’obiettivo, prima ancora di progettare le attività, è quello di predisporre e utilizzare in modo ottimale lo spazio per permettere alle insegnanti
di vivere serenamente la loro attività e ai bambini di utilizzare la Scuola
dell’Infanzia come uno spazio che consenta loro di riconoscersi, identificarsi e di facilitare l’esplorazione e l’iniziativa autonoma.
Nell’elaborazione del progetto della Scuola di Tradate si è tenuto conto
dei seguenti principi fondamentali:
• la possibilità di creare all’interno delle sezioni spazi ben definiti e riconoscibili dai bambini per garantire tranquillità e sicurezza, ma nello stesso tempo di favorire le esperienze di gioco, nonché creare angoli raccolti
utilizzabili individualmente o da piccoli gruppi di bambini;
• la predisposizione di spazi con allestimenti mirati che permettano
all’insegnante di far fare ai bambini percorsi specifici di attività psicomotoria, attività di pittura, di manipolazione, di costruzione, di esplorazione, ecc.;
• la scelta di privilegiare arredi in legno naturale, abbinato a colori
pastello che suggeriscono calma e tranquillità, esteticamente gradevoli
che si integrano nell’ambiente in modo armonioso, creando valenze cromatiche varie e stimolanti;
Ogni mobile, ogni arredo collocato nella Scuola risponde a precisi
criteri di funzionalità, praticità, igiene, sicurezza ma anche gradevolezza estetica:
Funzionalità: armadi, attrezzature per le routines e per il gioco, scaffali, sedie e tavoli sono della misura adatta a chi prevalentemente li
utilizza;
Praticità: l’arredo deve poter essere usato, aperto, chiuso, spostato
con facilità;
Igiene: materiali lavabili (facili da pulire e da tenere puliti) privi di
angoli o fessure;
Sicurezza: gli spigoli, gli angoli sono perfettamente arrotondati, i
pannelli in legno i classe E1 (bassissima emissione di formaldeide),
le vernici e i coloranti atossici, in conformità alle vigente normative.
Estetica: I bambini, anche molto piccoli, vanno educati al buon gusto
ed alla conoscenza corretta dei materiali in modo pervasivo abituandoli ad avere attorno cose belle e in armonia tra loro.
Snell Habitat S.p.A.
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