N. 130 / PRIM AV ER A 2016 PRODOT T I PER L A PROFIL A S SI [ 7 ] Cosa si nasconde nel tubetto? I dentifrici fanno parte dell’igiene orale quotidiana. Ma che cosa li rende così efficaci? E che dire delle notizie allarmanti che circolano su internet, secondo cui i fluoruri sarebbero velenosi? Il Bollettino ha chiesto al professor Adrian Lussi quali sono le sostanze contenute in un dentifricio. Rahel Brönnimann Cosa c’è nel dentifricio? In linea di massima, un dentifricio contiene: fluoruri (in diverse concentrazioni), agenti pulenti (con varie abrasività), tensioattivi (cioè le sostanze «schiumogene»), leganti, conservanti, umettanti, aromatizzanti e coloranti. In commercio vi sono dentifrici per bambini a bassa concentrazione di fluoruri. Inoltre, a seconda delle esigenze personali, si possono acquistare dentifrici speciali che contengono determinati additivi o particolari agenti pulenti, per esempio i dentifrici sbiancanti, quelli da usare in caso di denti sensibili o di affezioni al parodonto, o quelli per prevenire le erosioni. A scadenze regolari, su internet circolano articoli secondo cui i fluoruri sarebbero dannosi per la salute. Cosa ne pensa? Su internet la tossicità dei fluoruri è presentata in maniera molto contraddittoria. È vero che al di sopra di una determinata quantità i fluoruri possono avere effetti tossici, ma questo vale per tutte le sostanze. Già Paracelso (1493– 1541) diceva che «Tutto è veleno, e non esiste cosa che non lo sia. Solo la dose fa in modo che il veleno non faccia effetto.» Diversi studi hanno dimostrato che i fluoruri hanno indiscutibilmente un effetto positivo, ossia prevengono la carie, a patto che i dentifrici, i gel, i collutori e i prodotti simili vengano utilizzati normalmente. Nei dentifrici ci sono sostanze che possono essere dannose per la salute? Se sì, quali? Per le altre componenti vale quanto detto sui fluoruri: sostanzialmente tutte le sostanze possono rivelarsi tossiche a partire da una certa quantità. Di conseguenza è meglio non ingoiare il dentifricio e fare in modo che i bambini si lavino i denti con dentifrici sviluppati appositamente per loro. Inoltre, i bambini che non vanno ancora a scuola dovrebbero sempre lavarsi i denti sotto l’occhio vigile di un adulto per evitare che deglutiscano grandi quantità di dentifricio. Questa supervisione ha anche una conseguenza positiva: così facendo, i genitori possono controllare se i bambini si puliscono i denti a fondo e correttamente. Per tornare alle sostanze contenute nei dentifrici: da studi recenti condotti dal nostro gruppo di lavoro risulta che i dentifrici che contengono determinati tensioattivi potrebbero avere un potenziale nocivo per le cellule della mucosa orale. Cosa sono i tensioattivi? I tensioattivi fanno sì che le sostanze praticamente impossibili da emulsionare (come l’olio e l’acqua) possano invece mischiarsi. I tensioattivi influiscono sulla tensione superficiale dei liquidi e permettono, per esempio ai Continua a pagina 8 ^ Acquistate dentifrici contenenti fluoruri e adatti all’età di chi li usa. Evitate i dentifrici «sbiancanti» o «per fumatori». [ 8 ] PRODOT T I PER L A PROFIL A S SI N. 130 / PRIM AV ER A 2016 detersivi, di sciogliere più facilmente le particelle di grasso e di sporco. A cosa occorre prestare attenzione acquistando un dentifricio? Perché proteggano efficacemente dalla carie, è molto importante che i dentifrici contengano fluoruri, ma anche che siano adatti all’età di chi li usa. Inoltre, bisognerebbe evitare di usare dentifrici troppo abrasivi, come quelli «sbiancanti» o «per fumatori». Non bisogna poi trascurare l’importanza del gusto, soprattutto nei dentifrici per bambini, ma anche in quelli per adulti: un dentifricio con un buon sapore rende piacevole la pulizia dei denti. Cosa contengono i dentifrici «sbiancanti»? Grazie agli agenti pulenti che contengono, questi dentifrici possono eliminare le colorazioni presenti sui denti, il che alla lunga può però anche danneggiare la sostanza dura dei denti. Vi sono anche dentifrici di questo tipo che usano un trucco ottico, nel senso che applicano sui denti una specie di «strato sottile colorato». Quando si acquista un dentifricio, è importante prestare attenzione al valore RDA? Il valore RDA si riferisce all’effetto abrasivo del dentifricio sulla dentina e non sullo smalto, che ricopre la maggior parte della superficie del dente. In realtà sarebbe meglio evitare i dentifrici molto abrasivi, quindi il valore RDA non dovrebbe mai superare 100. Viceversa, non fa una gran differenza se il valore RDA è di 40 o di 70. < Il professor Adrian Lussi. Recentemente la SSO ha emanato una nuova raccomandazione: sputare il dentifricio dopo aver lavato i denti e sciacquare la bocca con poca acqua. Come mai? Da alcuni studi risulta che l’effetto anticariogeno è garantito se, dopo aver lavato i denti, sciacquiamo la bocca con poca acqua, ossia con circa 10 millimetri. In questo modo, però, si eliminano gli additivi come i tensioattivi. Dopo aver lavato i denti, consiglio quindi di sputare innanzi tutto i residui di saliva e dentifricio e poi di sciacquare la bocca con poca acqua. Cosa ne pensa del sito codecheck.info? Al giorno d’oggi, i nostri pazienti si tengono informati soprattutto grazie a internet e sono quindi responsabili. I siti come codecheck.info sono in linea di massima molto utili, perché riportano le componenti dei prodotti. Meno positiva mi pare invece la valutazione dei prodotti, che può rendere insicuri i pazienti a cui il dentista ha consigliato un prodotto che non ottiene una buona valutazione. Di solito, infatti, quando i medici dentisti raccomandano un determinato prodotto lo fanno per un motivo ben preciso, di cui il sito codecheck.info non è a conoscenza.