179 18 febbraio 2017 IL SETTIMANALE de il Quotidiano Immobiliare ilQI a MADE Expo Le aziende manifatturiere incontrano il Real Estate Seminario ilQI Nuovo prodotto per il mercato delle locazioni La Torre Copernico Intervista a Enzo Eusebi sommario articoli rubriche pagina 8 la torre copernico: estetica dell’efficienza editoriale report pagina 19 ilqi scalda i motori per made expo qitv pagina 24 locazioni: opportunità per l’immobiliare pagina 32 per sanpellegrino un progetto davvero “big” SOMMARIO S 2 Mercoledì 22 febbraio - milano Convegno ilQI quando l’albergo cambia faccia L’Hospitality italiana ha sete di rinnovamento, nella forma e nelle strutture scopri di più saluto di benvenuto Marco Recalcati, UniCredit turismo e alberghi in italia Giuseppe Roma, Touring Club Italiano VALORIZZARE IL PATRIMONIO PUBBLICO Stefano Mantella, Agenzia del Demanio investire negli alberghi Valerio Duchini, B&B Hotels Italia Ulrich Demetz, Motel One Group Giampiero Schiavo, Castello SGR Mario Ferraro, Smeralda Holding Alessandro Belli, CDP Investimenti SGR progettare un albergo Massimo Roj, Progetto CMR Francesco Gori, ESA Engineering Isabella Goldmann, Goldmann & Partners Fabio Curcio Valentini, CVHP riqualificare un albergo Marco Piva, Studio Marco Piva Giancarlo Cavazzoni, Cavazzoni Associati Alessandro Roversi, Schindler Italia Hembert Penaranda, Officina Architetti gestire un albergo Emiliano Russo, Studio Legale ERRELegal Mauro Vinci, Nh Hotel Group Alan Mantin, Hilton Dario Sala, Honeywell Building Solutions Otmar Michaeler, Falkensteiner Michaeler Tourism Group commercializzare un albergo Dario Leone, Cushman & Wakefield Domenico Basanisi, CBRE Hotels Italy Main Sponsor Michele De Marco, JLL Hotels & Hospitality Group Raffaella Peloso, RICS Italia Sponsor primavera Tra un mese sarà primavera. Non per l’immobiliare che è ancora al freddo e al gelo della crisi. Si fa un gran parlare di crescita, ma il fenomeno è ben lungi dal riguardare il comparto. Salvo sporadiche operazioni, direi quasi fisiologiche, nulla si muove sotto la coltre d’oblio che sembra aver coperto il settore. Non siamo certo tra quelli votati al pessimismo, ma semmai al pragmatico realismo delle cose. A fronte di un settore che va molto bene come quello della logistica, uno che va benino come quello del residenziale, uno così-così come il commerciale, il mercato degli uffici è paralizzato. Colpa dell’economia, che se non si sblocca non crea certo opportunità di uffici. Forse bisogna pensare più in grande e avere una visione assai più coraggiosa. O forse bisogna adattarsi al mercato sottostante, come sta succedendo appunto alla logistica con l’e-commerce e il nuovo boom del food. Uscire dagli schemi è compito dell’immobiliare, facendo proposte alternative, innovative, creative. L’altra settimana Giuseppe Roma, in uno studio realizzato per Yard, ci ha dato la ricetta per rilanciare il mercato abitativo: rottamazione, locazione, innovazione. Serve buttare giù le case che sono troppo vecchie, occorre andare incontro alla domanda che chiede case in affitto, serve più tecnologia nell’immobile per performare i consumi e aumentare il benessere di chi vi abita. Nel numero di oggi de Il Settimanale presentiamo anche la proposta coraggiosa di un architetto, Enzo Eusebi, con la sua Torre Copernico: un sistema di costruire che potrebbe presentare innumerevoli vantaggi pratici grazie alla sua modularità. Non dobbiamo aver paura delle novità. Solo gettando alle ortiche i nostri pregiudizi e le nostre convenzioni potremo salvarci. Tra un mese è primavera. Speriamo lo sia anche per l’immobiliare. EDITORIALE Guglielmo Pelliccioli fondatore ed editorialista de il Quotidiano Immobiliare S 4 THE KEY CHORUS gewiss.com Quanti colori può avere la bellezza? Cento. Sette collezioni, cinque materiali, una sola eleganza. Finiture, materiali, design e colori differenti in grado di riflettere la personalità di ogni casa, dalla più classica alla più moderna. Purezza, venature, preziosità, solidità: materiali innovativi e tecnologie d’avanguardia. 100 configurazioni differenti di forme, colorazioni e materiali, tutte eleganti e resistenti. Disponibili in legno, pelle, vetro, metallo e pietra, tecnopietra e tecnopolimero verniciato e metallizzato. La perfetta veste estetica di ogni abitazione. report a cura di nomisma l’affitto? non è solo una scelta economica Dagli spazi abitativi posseduti a quelli condivisi Famiglie intenzionate a prendere in affitto un’abitazione (% sul totale famiglie italiane) 65 e più anni 55-64 anni 0,4% 0,6% Famiglie che intendono attivarsi entro i prossimi 12 mesi 1,1% Famiglie che si stanno attivando 1,9% 45-54 anni 3,2% 35-44 anni 6,2% 1,7% 18-34 anni 0,0% 3,8% 6,1% 2,4% 1,0% 2,0% 3,0% 4,0% 5,0% 6,0% 7,0% Fonte: Nomisma, Indagine sulle famiglie, anno 2016 La domanda di locazione presente sul mercato non nasconde solo un problema di accessibilità economica alla proprietà – ci si rivolge alla locazione perché l’acquisto risulta essere troppo oneroso - o disponibilità di stock riqualificato – la insoddisfacente condizione d’uso del patrimonio abitativo in vendita sposta parte della domanda verso la locazione; essa è anche un incrocio di esigenze e di mutamenti intergenerazionali e interculturali, che stanno facendo prevalere nuovi modi di concepire e di vivere la casa: dalla “casa posseduta” alla “casa condivisa” e dalla “casa appartamento” alla “casa come spazio di socialità”. A questo proposito la condivisione degli spazi abitativi risponde ad un latente desiderio o bisogno di sperimentare un’apertura della casa verso spazi condivisi, al punto che anche il mercato del lusso si sta posizionando su questo tipo di offerta. La condivisione degli spazi può assumere anche la forma del cohousing che rappresenta sia una possibile risposta alle trasformazioni economiche, sociali e culturali che portano con sé l’indebolimento delle reti di sostegno tra le generazioni, accanto alla presenza di una fragilità delle politiche sociali, ma anche un nuovo modo di vivere la casa all’interno di un processo emergente, quello della sharing economy. report S 6 Prenota uno spazio pubblicitario focusqi ratingcasa Deadline: 7 marzo 2016 scopri di più Contattaci: [email protected] - 035 211356 la torre copernico estetica dell’efficienza Intervista a Enzo Eusebi di Marina Bettoni la torre copernico S 8 Ho conosciuto Enzo Eusebi qualche mese fa a un nostro convegno in occasione della presentazione del libro Italian Buildings & Innovations che raccoglieva i progetti partecipanti al Primo Premio Copernico40 de ilQI. Tra questi anche un progetto a sua firma, l’Opificio Salpi, realizzato nella zona industriale di Preci (PG), colpita dal terremoto che però non ha causato danni grazie alle caratteristiche peculiari di questo nuovo edificio. Un progetto connotato tra l’altro da una forte attenzione all’ambiente, da un sensibile equilibrio con il contesto, dall’utilizzo di fonti energetiche sostenibili e dall’uso sapiente dei materiali. Enzo è una persona che ti coinvolge nel giro di pochi minuti e ti trascina nel mondo dell’architettura come fosse la cosa più naturale per tutti. In realtà ogni chiacchierata con lui si trasforma in una lectio magistralis. persona società enzo eusebi Oggi parleremo con lui di un grattacielo da lui progettato in occasione di un recente concorso ad inviti che ha visto 6 studi di architettura italiani sfidarsi per la realizzazione della torre direzione UNIPOLSAI a Milano in Piazza Garibaldi. Enzo ha presentato non una forma ma un algoritmo matematico, la ricerca della sua intera vita professionale, premettendo che l’opera verticale oggi – a distanza di un secolo dalla sua nascita – richiede un atto progettuale e di ricerca nuovo e asserendo che ormai l’architettura non sia più orientata alla perfezione della forma ma a una forma che cambia: dai vuoti architettonici nasce il dinamismo di un grattacielo del futuro. la torre copernico S 9 Parliamo della Torre Copernico. Perché? Si tratta di un’idea rivoluzionaria, proprio come lo fu Copernico a suo tempo. Proprio lo stesso nome, Copernico40, del progetto de il Quotidiano Immobiliare lanciato nel 2015 che, come dice Guglielmo Pelliccioli in un suo editoriale di qualche giorno fa, ha l’obiettivo di mettere in comunicazione e far dialogare il mondo del real estate e delle costruzioni, con l’innovazione tecnologica applicata agli edifici. Ed è in questa Torre che vorremmo avessero un ruolo anche le aziende che si siedono attorno al Tavolo Copernico40. Cosa è la Torre Copernico? Di cosa si tratta e da quale base concettuale scaturisce l’idea di questo grattacielo? L’occasione del concorso era unica per presentare il design parametrico, che attraverso l’algoritmo di grasshopper (e il BIM), contribuirà a rivoluzionare il linguaggio architettonico contemporaneo. Oggi “costruire” significa assumersi delle responsabilità non solo nei confronti di coloro cui gli edifici sono direttamente destinati, ma anche nei confronti della società cui sempre architettura e urbanistica sono legate in la torre copernico S 10 maniera indissolubile. A questa responsabilità corrisponde il dovere del risparmio, del contenimento dei costi, della semplicità costruttiva, certo della sostenibilità ma anche l’adattabilità, un’opzione mai esplorata in architettura e urbanistica. È il momento di farlo. La forma (architettonica) stravagante delle archistar, non appena la loro seduzione “mediatica” si dissolve, risulta spesso poco funzionale e genera costi insostenibili, sia nella costruzione sia nella gestione. Ho progettato quindi un algoritmo matematico che in ogni luogo della terra potesse materializzare in tempo reale una soluzione immobiliare, direzionale o residenziale che sia, attraverso una gabbia strutturale di cubi in acciaio (inox) e legno (Xlam). la torre copernico S 11 Il vuoto è la prima sensazione che si ha guardando il rendering. Tuttavia è chiaro come esso non sia perdita ma valore. Come il silenzio lo è nella comunicazione, o la pausa lo è nella musica. Dico bene? Come sappiamo, ormai tutti noi viviamo in un mondo nel quale prevale la narrazione sulla realtà. Conta quello che si racconta non tanto quello che effettivamente risulta reale. Sembriamo essere abituati a usare le narrazioni più sintetiche, più funzionanti, e usarle come un dato reale. Abbiamo, in generale, un concetto di futuro che tende a usare un luogo nel modo più indistinto possibile, dove andare a “scaricare” i rifiuti (le intuizioni?) del presente. Ci sono categorie, ormai, che sono in apparenza definitivamente morte, su tutte il progetto e il progresso. Mi sono sempre chiesto chi lavori e ragioni, in termine di progetto, superando i sei mesi l’anno. Come possono essere certi gli immobiliaristi che in un prossimo futuro l’ufficio o gli spazi residenziali siano come li abbiamo oggi pianificati? Come influirà l’informatica dei nostri spazi fisici e ne avremo ancora bisogno per sederci davanti a un laptop o per contenere volumi di BIG DATA? Come gestire la continua crescita della rendita urbana nelle città caratterizzate dall’“industria della conoscenza” (su tutte la Silicon Valley in California e Bangalore…) e dalle grandi concentrazioni di attività finanziarie (Londra, New York)? la torre copernico Il progetto Torre Copernico verrà ufficialmente presentato al prossimo MIPIM di Cannes al convegno organizzato da ilQI CONVEGNO giovedì 16 marzo - MIPIM Auditorium I - Level 04 Palais des Festivals, Cannes RI-PROGETTARE IL REAL ESTATE ITALIANO Le iniziative immobiliari che si distinguono per integrazione di discipline, tecnologia e innovazione scopri di più S 12 Ecco quindi che l’unica certezza che ho (ancora) nel materializzare un’idea di futuro nello sviluppo immobiliare è di realizzazione appunto un luogo più indistinto possibile, vuoto appunto ma mutevole. Mutevole nel senso che si svuoti e riempia secondo le esigenze (anche sociali) di un presente. Ho realizzato quindi un’estetica efficiente, non più quindi un volume attraverso le forme edonistiche dell’Architettura dell’ultimo decennio, ma applicando un principio, “scienza e funzione”, che ho successivamente coniugato con l’Arte. Così il valore della rendita urbana oltre le strutture (e l’impiantistica primaria) saranno l’unico rischio per un investitore immobiliare; in seguito le richieste di un mercato sempre più mutevole e la scienza della tecnologia a secco degli elementi costruttivi, penseranno a “riempirlo”. Una “semplice germinazione di cubi” quindi. E la forma sono andata a cercarla nell’arte di Sol Lewitt al quale dedico Copernico Tower. Sol Lewitt Scultore statunitense (Hartford 1928 - New York 2007). Le sue strutture geometriche modulari sono tra le espressioni più autentiche della minimal art. Sue opere sono conservate nei maggiori musei d’arte moderna. Nel 2000 il San Francisco Museum of Modern Art ha ospitato un’ampia retrospettiva della sua produzione. La Torre è pensata, per la prima volta al mondo, totalmente in acciaio e legno. Una cosa anche questa rivoluzionaria. Negli ultimi decenni la tematica della sostenibilità sia in fase di progettazione sia in quella di realizzazione delle strutture ha assunto un valore sempre maggiore. I progettisti più radicali, come conseguenza, hanno iniziato a focalizzare la loro attenzione su tale problema affinché si potesse attuare una riduzione di tali consumi. Le emissioni di anidride carbonica associate a un edificio non provengono solo dal consumo energetico durante la vita dell’edificio, ma anche dalle emissioni di carbonio associate alla costruzione dell’edificio. la torre copernico S 13 La “embodied carbon footprint” può essere ridotta nel nostro caso in due modi. in primo luogo, cercando di progettare una torre che minimizzi i materiali strutturali; in secondo luogo, cercando di progettare una torre che utilizzi meno materiali ad alta intensità di carbonio, come l’X-LAM appunto. Ecco che la torre prevede l’impiego di un sistema costruttivo totalmente a secco. Un reticolo spaziale (5x5x5 m) di travi e pilastri in acciaio sarà utilizzato per la struttura portante: in particolare per i telai di controvento e le strutture interne acciaio al carbonio standard; per le parti esterne acciaio inox tipo Duplex; pannelli di legno tipo XLAM per i solai e le pareti esterne. la torre copernico S 14 Mi parlavi della metafora di un albero... Con l’ing. Viero della Società Manens Impianti abbiamo inserito all’interno dei “vuoti”, un innovativo macrosistema di circolazione dell’acqua, dal sottosuolo (fondazioni) al cielo (copertura) e viceversa, esattamente come avviene per la linfa grezza nelle piante che, assorbita dal suolo viene trasportata verso le foglie. In modo simile l’acqua di falda può essere pompata con il vento verso l’alto per alimentare, per esempio, i giardini indoor, gli orti e irrigare. In tale modo la torre diventa un giardino urbano, un manifesto vivente di natura che si offre all’esterno alla vista di tutti per le sue qualità ambientali ed estetiche ma soprattutto diventa luogo di educazione al bello e all’arte. Quali sono quindi i parametri e i valori che governano questo progetto? Chiaramente vi è un forte impatto visivo, una presenza scenica, che proiettano l’edificio nel futuro. Poi vi è certamente il valore della sostenibilità ambientale, dell’essere la prima torre al mondo in acciaio inox e legno (l’acciaio inox è appunto riciclabile al 100%). Altri parametri che dominano sono, come dicevamo, la tecnologia nell’impiantistica di movimentazione, nella climatizzazione. La Torre è in grado di modificarsi nello spazio planimetrico: mediante delle gru collocate in quota si può attuare la “trasformabilità” dello spazio su ogni livello, attraverso la riprogettazione delle singole unità interne. Inoltre, un software dedicato governa il processo progettuale (in termini di costi e tempo) attraverso un’interfaccia grafica a nodi, mantenendo il concept adattabile ai futuri cambiamenti del mercato immobiliare. la torre copernico S 15 Perché una tale idea dovrebbe essere “sposata” da città come Milano? Milano, come altre grandi città, ha un grande bisogno di luoghi in grado di anticipare quelli che saranno i paesaggi del futuro. Non possiamo più pensare a nuove identità e visioni urbane riconducibili ai soli valori economici e monetari. Servono cultura e arte. Elementi dai quali nemmeno il mondo del real estate e, in senso più ampio, delle costruzioni possono smarcarsi ma di cui devono assumersi responsabilità civile e culturale. La progettazione sostenibile (LEED) è stata qui condotta rivalutando il ruolo centrale della persona e dell’ambiente, come obiettivi prioritari del progetto. Recentissimi studi internazionali (World Green Building Council Health, Wellbeing & Productivity in Offices) pongono la produttività come il singolo fattore economico più importante nella progettazione di un edificio per uffici, in quanto il costo delle persone costituisce il 90% del costo di gestione di un edificio. Abbiamo valutato che l’edificio, nella conformazione così presentata, è in grado di aumentare la produttività degli occupanti dal 3% al 8%. Considerando un costo medio per persona pari a 40.000 euro e ipotizzando un miglioramento della produttività anche solo del 3% si avrebbe nel caso di 1300 persone insediate un beneficio economico per la committenza pari a 1.560.000 euro all’anno. la torre copernico S 16 copernico40 al mipim di cannes di Marco Luraschi Rean, Head of RE, di dare ancora più risalto all’innovazione nella manifestazione portando all’interno del Palais gli spazi dedicati, che fino all’anno scorso erano esterni nella zona del Porto Vecchio. E quindi da martedì 14 a venerdì 17 marzo le telecamere de ilQI saranno accese con già 10 talk show programmati: Progetto Copernico 40 e Sistema real estate, Mipim Innovation Forum e l’Italia a Mipim, Il futuro dell’abitare e dello spazio ufficio, Qualità e tecnologia nei progetti di sviluppo, I grandi gestori italiani e il recupero del territorio, Investitori internazionali: Focus sull’Italia, Smart Working, italian lifestyle, mercato immobiliare e riqualificazione, Nuovi paradigmi del costruito in Italia, Chiusura e bilancio del Mipim. E, inoltre, molte interviste e le classiche “pillole” video di fine serata per tirare le somme della giornata di fiera. Lo spazio Copernico40 al Palais diventa un passaggio chiave per il real estate italiano al Mipim. clicca qui SCOPRI DI PIù Per la prima volta ilQI sarà presente al Mipim di Cannes, la più importante fiera del real estate internazionale, con uno spazio dedicato al mondo dell’innovazione tecnologica e di prodotto nell’immobiliare: lo farà con un proprio Studio TV per registrare interviste e forum con i protagonisti della manifestazione. Si tratta di una novità assoluta: l’organizzazione del Mipim di Cannes, infatti, ha deciso quest’anno di trasferire lo spazio dedicato all’innovazione (“Mipim Innovation Forum”) all’interno del Palais des Festivals e in quest’ottica si è concretizzata in questi mesi l’idea di realizzare un grande spazio espositivo italiano, “Copernico 40”, che attorno al fulcro de ilQI vede la presenza di 5 primarie società del mondo manifatturiero immobiliare: Gewiss, Schindler, Italserramenti, Oikos e Came. Un grande progetto che per la prima volta vede una presenza sinergica di queste società e che probabilmente ha anche mosso la decisione di Reed Midem e di Filippo MIPIM 2017 | Palais des Festivals, Cannes Forum QITV a Copernico40 Stand: P-1.C66 / P-1.D67 la torre copernico S 17 giovedì 30 marzo - milano Convegno ilQI stati generali dell’abitare Un Rating per la casa scopri di più il valore sociale della casa Giuseppe Roma, rur presentazione del ratingcasa Guglielmo Pelliccioli, il quotidiano immobiliare il costruito Filippo Delle Piane, ANCE Isabella Goldmann, goldmann & partners Costantino Aldè, otis italia Marco Magnarosa, nuvap Angelo Fumagalli, schindler italia Carola Giuseppetti, sidief Davide Albertini Petroni, risanamento Giancarlo Savi, condominio 7 stelle l’unità abitativa: gli impianti Roberto Martino, gewiss Enzo Ferloni, mitsubishi electric Davide Grimaldi, clivet Vincenzo Albanese, SIGEST l’unità abitativa: i componenti Roberto Galli, italserramenti Gianfranco Sassi, granitifiandre Giorgio Romani, GRUPPO ROMANI Main Sponsor Matteo Cabassi, Assoimmobiliare Giordano Puricelli, grohe Sponsor Sponsor G R U P P O R O M A N I I N D U S T R I E C E R A M I C H E S PA CLIMATIZZAZIONE ilqi scalda i motori per made expo Gli appuntamenti a Fiera Milano Rho dall’8 all’11 marzo di Cristina Giua È uno degli eventi più attesi dalle aziende manifatturiere, dagli operatori del Real Estate e dagli studi di architettura (italiani e internazionali), che insieme avranno l’opportunità di parlare dei progetti in corso, di mercato, di strategie e di sviluppo, davanti alle telecamere della TV de il Quotidiano Immobiliare. La cornice sarà MADE expo (8-11 marzo 2017, presso Fiera Milano Rho) per due appuntamenti da segnare in agenda: Made4Contact e Fondazione Promozione Acciaio. Made4Contact si svolgerà presso il Padiglione 7 - Hall 7 e vedrà giornalisti e TV de ilQI impegnati in un fitto programma di talk show. Il fil rouge degli incontri – che saranno sì ripresi dalle videocamere, ma che potranno essere seguiti anche dal vivo dal pubblico di visitatori presenti in fiera – sarà la produzione contract, quindi forniture di materiali, di finiture e soluzioni prodotte delle aziende italiane per grossi progetti alberghieri, direzionali, residenziali e retail. Con i nostri ospiti parleremo di prodotto, di ilQI scalda i motori per made expo società made expo S 19 società fondazione promozione acciaio Scarica il comunicato di Fondazione Promozione Acciaio design, di innovazione, di opportunità dell’industria del contract nell’ambito dei progetti di rigenerazione urbana. Discuteremo anche tanto di mercati internazionali, grazie ai focus di approfondimento dedicati a “piazze” di riferimento, come Stati Uniti, Cina, Russia, Uk e Iran e di grandi opere, grazie alla case history sul Nuovo Teatro dell’Opera di Firenze. In parallelo, con un format a talk-show uguale a quello Made4Contact, si terranno le tre giornate di talk show organizzate da ilQI presso lo stand di Fondazione Promozione Acciaio (Padiglione 1 – Stand C11/D18). Con progettisti e player del Real Estate parleremo di progettazione e sistemi in acciaio nelle nuove costruzioni e nella riqualificazione dell’esistente, di BIM, di sicurezza sismica, di riciclabilità dei materiali. Grade attesa, dunque, da parte degli operatori che saranno a MADE expo e che saranno ospiti dei talk show de ilQI. Ne abbiamo sentiti tre (un’azienda manifatturiera, un architetto e un operatore del Real Estate) per avere il polso su attese e prospettive. Il primo a rispondere è Roberto Galli, Amministratore Unico di Italserramenti, che sarà ospite di Made4Contract nel panel Design & Contract nel residenziale. I nuovi grandi insediamenti immobiliari in Italia e nel mondo, che si terrà il 9 marzo alle 12,30: “In Fiera – dice Galli - avremo uno spazio di 240 mq e ci aspettiamo una presenza più qualitativa che quantitativa: non servono ilQI scalda i motori per made expo persona roberto galli società italserramenti S 20 Clicca qui per Programma e Ospiti de ilQi a Made4Contract 200 mila visitatori che vengono a fare una passeggiata, tanto l’ingresso è gratuito, ne bastano la metà. Abbiamo alle spalle 8-9 anni di crisi del settore, e una fiera internazionale deve poter far colloquiare le aziende con gli operatori del settore, aggiungere quello che Internet non può portare alla nostra scrivania”. Importanti le novità che vedremo allo stand Italserramenti, “porteremo - anticipa Galli - una nuova linea di prodotto legno/vetro strutturale creato dal nostro ufficio di progettazione, con la supervisione di Momodesign che ne firmerà la produzione e una innovazione nel mondo dei sensori, dove tramite il bluetooth del nostro cellulare potremo trasformare il nostro serramento in cassa acustica e microfono, potendo quindi sentire musica dalle nostre finestre e rispondere al telefono, come facciamo normalmente nelle nostre automobili”. scopri di più Tanti anche i progetti in corso di fornitura per Italserramenti che nell’elenco include la ristrutturazione, in collaborazione con l’impresa Colombo di Lecco, della vecchia sede della BNL Domus Aventino a Roma, in piazza Albania (committente BNP Paribas Real Estate); la sostituzione di 600 serramenti di Palazzo Esedra, sempre a Roma in piazza della Repubblica, che fa capo a Finaval, finanziaria del gruppo Feltrinelli; le forniture per gli immobili di Re Fund III di Torre SGR a Roma, in Piazza Pitagora, a Milano in Piazza Affari e in via Sandro Sandri (zona Porta Nuova); due interventi, in zona Cascina Merlata, con CMB di Carpi e Celoria e infine due interventi importanti in Svizzera: uno a Riva S.Vitale, sul lago di Lugano, per un progetto residenziale di grande pregio, l’altro nel centro di Zurigo, con l’impresa svizzera Implenia, per la ristrutturazione della sede della Banca UBS (intervento oltre che di grandi dimensioni, anche di grande pregio). ilQI scalda i motori per made expo S 21 Clicca qui per Programma e Ospiti de ilQi e FPA a Made4Contract scopri di più persona davide padoa società design international La parola passa all’architetto Davide Padoa, CEO di Design International, che parteciperà al panel Retail & Real Estate: il contract negli sviluppi commerciali (8 marzo, alle ore 16): “L’evoluzione del mercato immobiliare retail continua – dice l’architetto -. Nonostante la grande difficoltà nell’ottenere le autorizzazioni necessarie, sui tavoli da disegno appaiono oggi sempre di più progetti in cui architettura, interni, arredi, illuminazione, segnaletica, impianti audio-visivi e multimediali e il landscape sono totalmente integrati. In questo senso il mondo del contract (da sempre fondato sull’integrazione del design alla costruzione e all’allestimento degli spazi) è anch’esso in grande sviluppo”. In questo quadro, lo spazio per il made in Italy di qualità non manca. “L’Italia – aggiunge Padoa - è da sempre in prima fila con ditte quali Grottini, Graniti Fiandre, Mirage, Casalgrande Padana, Laminam, piuttosto che Boffi, Poltrona Frau, B&B Italia, Flos, Guzzini e tanti altri marchi di grande prestigio. Sentiamo la pressione crescente da altre nazioni nel mercato internazionale, ma il made in Italy (e questo lo dice un italiano che visita 30 paesi all’anno) è sempre di alto livello: innovativo e qualitativo”. Quanto all’attività di Design International, il CEO Padoa riferisce: “Siamo molto impegnati in progetti misti in cui la componente retail è il collante tra tante altre funzioni (hospitality, uffici, residenziale, travel). Circa 5 milioni di metri quadrati in cantiere sparsi tra Europa, Medio Oriente, Nord Africa, Sud America e Asia. Tanta superficie, nonostante la nostra vera currency non sia la quantità costruita ma l’esperienza e il coinvolgimento suscitato nelle persone durante la visita dei luoghi cui diamo forma e contenuto”. ilQI scalda i motori per made expo S 22 persona marina concilio Infine con Marina Concilio, founder di Re Think Italy, affronteremo il tema Rigenerazione e contract: un binomio al centro della ripresa (10 marzo, ore 12). “La rigenerazione – premette Concilio - è un sistema complesso e coordinato di interventi, che vuole integrare la ristrutturazione degli edifici, degli spazi pubblici con obiettivi di natura sociale. Ripartiamo, quindi, dal patrimonio edilizio esistente, da quello sostanziale, eppure inadeguato a rispondere alle nuove esigenze ambientali e prestazionali. È da qui che si rimette in moto anche il settore delle manifatture componentistiche della buona industria italiana e quello dell’ingegneria che nel frattempo si porta avanti, aprendo alla coniugazione progettuale del BIM”. “Io, nella fattispecie – conclude Concilio - mi sto fronteggiando con un progetto appena partito di riqualificazione della struttura conventuale Regina Coeli – antica e con vincolo storico - sita in zona centrale del Comune di Napoli, nel popoloso e celebre Rione Sanità, posto su un’altura da dove si gode di un’ampia vista della città. L’intervento vuole rifunzionalizzare l’intero edificio, con la presenza delle attivissime Suore, mediante l’inserimento di destinazioni scolastiche, ricettive e di accoglienza in generale, aprendo le porte a quanti in maniera agevole potrebbero allungare di poco il percorso degli affollati vicoli noti ai turisti. L’intenzione è quella di rendere la struttura il più possibile autonoma sotto il profilo energetico e limitarne le dispersioni, sfruttando in parte le caratteristiche fisiche dell’edificio (muri molto spessi) e innestando nuovi elementi costruttivi, condivisi con la competente Sovrintendenza”. ilQI scalda i motori per made expo S 23 Locazioni: opportunità per l’immobiliare Il nuovo mercato richiede residenze pensate, progettate e realizzate per uso temporaneo di Elena Curnis Come sarebbero oggi il patrimonio immobiliare italiano e il mercato a esso legato, se la locazione residenziale si fosse imposta rispetto alla corsa alla proprietà che si è manifestata negli ultimi trent’anni nel nostro Paese? Con questa domanda Guglielmo Pelliccioli ha introdotto il seminario ‘Il mondo delle locazioni. Nuovi modelli di costruzione e di contratti’, organizzato da il Quotidiano Immobiliare presso Nctm a Milano, giovedì 16 febbraio. Un mercato della locazione in ritardo rispetto ad altri Paesi europei, ma che sarà il protagonista indiscusso del futuro. Almeno a detta dei relatori che hanno partecipato al seminario e che hanno evidenziato come l’evoluzione sociale in atto, che vede maggiore flessibilità lavorativa, ma anche maggiore incertezza nel futuro, e più condivisione degli spazi, induce alla scelta di un’abitazione a uso temporaneo rispetto alla proprietà. I costruttori e tutta la filiera del real estate, quindi, si devono adeguare a questo nuovo trend, re- locazioni: opportunità per l’immobiliare vai alla PAGINA WEB del convegno S 24 alizzando abitazioni non più pensate per un utilizzo ‘a vita’ ma temporaneo: la casa sta cambiando fisionomia si devono pensare e progettare le soluzioni di spazi, servizi e arredamenti adatti. Una grande opportunità per gli sviluppatori che devono rispondere a una nuova domanda, che per essere soddisfatta deve trovare anche garanzie dal punto di vista normativo e fiscale. “L’Italia è l’unico Paese europeo, insieme alla Spagna, ad avere un mercato della locazione in ritardo rispetto alla proprietà perché negli anni Ottanta c’è stata la corsa alla proprietà”, afferma Elena Molignoni di Nomisma aprendo il seminario, evidenziando come le abitazioni destinate all’affitto siano in cattivo stato, di classe energetica bassa (per l’88%) e persino con problemi strutturali (17%). Ma perché si sceglie di andare in affitto? In primis per un disagio economico, infatti la maggior parte degli affittuari sono costituiti da nuclei monoreddito, soggetti stranieri, famiglie con redditi bassi. Un altro motivo che spinge a optare per la locazione al posto dell’acquisto è l’evoluzione sociale che sta investendo il Paese, che porta a una mobilità lavorativa soprattutto che coinvolge giovani e laureati. Per favorire lo sviluppo di un mercato di investimento in abitazioni da locare, secondo Molignoni, è necessario intervenire sulla regolazione, introdurre forme stabili di incentivazione, omogeneizzare, semplificare e stabilizzare le normative e le pratiche amministrative che regolamentano l’attività di sviluppo immobiliare, investire sulla comunicazione. locazioni: opportunità per l’immobiliare persona elena molignoni S 25 persona vincenzo albanese Dello sviluppo degli affitti ne è convinto Vincenzo Albanese di Sigest. “Dovremmo confrontarci con il mondo della locazione, perché tra qualche anno sarà la città a chiedere un mercato serio e non frammentato come quello di adesso. Ci saranno 300.000 nuovi nuclei familiari nei prossimi dieci anni a Milano e questo porterà a ragionare gli operatori immobiliari su un mercato completamente diverso, perciò tutti gli attori della filiera dovranno mettere in campo le proprie competenze per creare un mercato della locazione nuovo e di qualità”. La casa sta cambiando la propria fisionomia e l’ibridazione degli spazi sta diventando la parola d’ordine. Il mercato della locazione del futuro sarà basato su nuove logiche, nuovi processi e in questo scenario si devono “mettere al primo posto gli aspetti gestionali: passare da una gestione passiva ad una attiva”. locazioni: opportunità per l’immobiliare S 26 persona armando borghi Armando Borghi di CityLife propone un immaginario derby tra acquisto e locazione. Prendendo in esame diversi aspetti che intervengono nella transazione immobiliare, Borghi evidenzia come la locazione sia maggiormente redditizia rispetto all’acquisto. Questo sia dal punto di vista economico sia sociale, “perché le nuove generazioni probabilmente vivranno peggio di come viviamo noi e in questo scenario l’affitto risulta essere più idoneo”. Terzo punto preso in esame è quello dei costumi, che vedono sempre più predominante la flessibilità, soprattutto legata al lavoro, quindi vince ancora la scelta della locazione. Borghi porta anche all’attenzione della platea il caso di CityLife, che crede molto nell’affitto avendo due building destinati a questa soluzione abitativa, proponendo anche forme contrattuali innovative, pensate per l’uso temporaneo della residenza, come il Carlike. Il Carlike è una modalità di acquisto che consiste nella stipula di un contratto preliminare di compravendita con diritto di recesso a favore dell’acquirente con versamento di una caparra iniziale, in cui la parte acquirente potrà iniziare a godere subito dell’appartamento. “L’affitto è sicuramente il trend del futuro, auspico che gli operatori investano in questo nuovo mercato”, conclude Borghi. locazioni: opportunità per l’immobiliare Il Carlike è una modalità di acquisto che consiste nella stipula di un contratto preliminare di compravendita con diritto di recesso a favore dell’acquirente con versamento di una caparra iniziale pari al 21% del prezzo (17% a titolo di caparra confirmatoria, 4% a titolo di caparra penitenziale). La parte acquirente potrà iniziare a godere subito dell’appartamento attraverso la sottoscrizione di un contratto di locazione caratterizzato da un canone annuo contenuto (2% del prezzo). Al momento dell’acquisto dell’appartamento la parte acquirente potrà recuperare le caparre versate e imputare i canoni versati a titolo di acconto prezzo. S 27 Anche livello normativo e fiscale si devono attuare delle modifiche e degli aggiornamenti in grado di favorire maggiormente la soluzione della scelta dell’abitazione a uso temporaneo. Il quadro attuale è stato brillantemente illustrato dagli avvocati Luigi Croce e Barbara Aloisi dello studio legale Nctm. Proprio Croce esordisce affermando che “il sistema normativo legato alle locazioni è vecchio” e che ci sono dei vincoli che ostacolano lo sviluppo di questa forma contrattuale. Croce illustra anche la situazione contrattualistica del ‘rent to buy’ rapportata a quella delle locazioni con opzione di acquisto. Rent-to-buy che è al centro anche della presentazione di Aloisi, incentrata sul tema sull’aspetto fiscale. L’avvocato ha illustrato le imposte dirette e indirette che gravano sugli immobili strumentali e abitativi. persona luigi croce persona “Serve prodotto diverso per acquisto e locazione”. Esordisce così Marcello Cruciani, ANCE, che avvalora le tesi esposte in precedenza che vedono un mercato sempre più indirizzato alla mobilità. “Ormai la casa non è più fissa, perché la gente si muove”, quindi si deve realizzare un prodotto adatto a questa esigenza. “La locazione rappresenterà il futuro delle attività delle società di costruzioni, ma anche il futuro della fisionomia delle città. Quindi è fondamentale offrire delle garanzie a livello normativo per chi si approccia a questo mercato”. Gli immobili pensati e progettati per l’affitto devono anche essere gestiti e manutenuti nel tempo, quindi, conclude Cruciani “deve essere fatto un salto di qualità sia dai costruttori sia progettisti”. locazioni: opportunità per l’immobiliare barbara aloisi persona marcello cruciani S 28 Chi ha creduto da subito alla locazione è stata Silvia Spronelli di Solo Affitti, che vent’anni fa ha dato vita a questo gruppo focalizzato proprio su questa tipologia contrattuale. “Il mercato dell’affitto è stato considerato secondario da operatori e agenti per molti anni, ma negli ultimi anni, dal 2011 al 2015, si è registrata una crescita del 16,9%, crescita che è costante, mentre la compravendita segna sì un aumento rispetto agli anni pre-crisi ma il dato è ancora lontano rispetto a quello del 2007”. Secondo Spronelli, l’affitto è destinato a crescere ulteriormente, sia per motivi di necessità della domanda, sia per scelta. “Il perdurare della stretta creditizia e la conseguente difficoltà di accesso al mutuo impediscono l’acquisto, mentre cambiamenti sociali, come mobilità, flessibilità, fanno pendere la bilancia a favore della locazione, questa volta per scelta”. persona sivia spronelli Marco Speretta di Gabetti Property Solutions e Assoimmobiliare, sposta l’attenzione sulla figura dell’agente immobiliare, che in passato basava la sua attività sulla compravendita per un fattore di mercato ma soprattutto per un fattore economico, perché ovviamente era più redditizia. A seguito però dell’evoluzione del mercato sta cambiando il punto di vista dell’agente e la sua figura professionale. “L’agente oggi deve essere in grado di far rendere un business di per sé più povero ma che può diventare ugualmente interessante se svolto in modo ottimale da soggetti capaci”. Anche perché le cifre quando laopportunità locazioni: logistica crea per valore l’immobiliare S 29 parlano chiaro: ogni due compravendite ci sono cinque locazioni, rapporto che nelle grandi città diventa due a sette. Oltre all’agente immobiliare, Speretta reputa importante dare il giusto risalto a una figura che con il nuovo trend emergente avrà un ruolo sempre più di rilievo, quella dell’amministratore di condominio. “Si deve investire nella qualificazione dell’agente ma anche dell’amministratore condominiale”, per dare vita a figure che sappiano gestire in modo efficiente residenze in affitto di qualità e al passo con i tempi. persona marco speretta servizio intervista Locazioni: da necessità Vincenzo Albanese, Sigest a vera opportunità Creare un nuovo mercato della locazione intervista Roberto Magaglio, Engel & Völkers Mercato locazioni a Milano in crescita, ma serve nuovo prodotto locazioni: opportunità per l’immobiliare S 30 relazioni integrali Elena Molignoni Nomisma Vincenzo Albanese Sigest Armando Borghi CityLife Luigi Croce NCTM Studio Legale Barbara Aloisi NCTM Studio Legale Marcello Cruciani ance Silvia Spronelli solo affitti Marco Speretta gabetti PS / assoimmobiliare locazioni: opportunità per l’immobiliare S 31 per sanpellegrino un progetto davvero “big” A Bjarke Ingels il compito di realizzare la nuova Flagship Factory di Marina Bettoni per sanpellegrino un progetto davvero “big” S 32 Nella splendida cornice della Fondazione Feltrinelli a Milano è stato proclamato il vincitore del contest mondiale lanciato per disegnare la nuova Flagship Factory della sede S.Pellegrino, nell’omonima cittadina bergamasca. Lo studio di architettura internazionale BIG, fondato dal giovane archistar danese Bjarke Ingels nel 2005 e basato a Copenhagen, New York e Londra, ha vinto infatti la competizione che a settembre vedeva ancora in corsa 4 finalisti: l’olandese MVRDV, il norvegese Snøhetta e l’italiano aMDL e appunto BIG. L’annuncio a Milano da parte del Presidente e AD del Gruppo Sanpellegrino Stefano Agostini che ha dichiarato ai microfoni de ilQI, con una certa emozione, l’importanza sia per il Gruppo (parte del Gruppo Nestlé, con un fatturato sul 2015 di 911 mln di euro) sia per il territorio, di un progetto di tale portata: “Oggi è per sanpellegrino un progetto davvero “big” persona stefano agostini S 33 stata posta la prima ideale pietra della Factory destinata a essere il fiore all’occhiello del nostro Gruppo. Il progetto di BIG è stato quello che più di tutti si è avvicinato ai valori della marca e all’impegno dell’azienda”. I target da centrare erano: design, ambiente e qualità del lavoro per il personale che occupa la sede in Val Brembana. Lo Studio BIG sarà impegnato per i prossimi 4 anni come partner dell’azienda: l’anno in corso sarà dedicato alla progettazione esecutiva mentre i lavori di costruzione partiranno nel 2018. Nel suo intervento dopo la proclamazione Bjarke Ingels ha illustrato nei dettagli il progetto, ripercorrendo le caratteristiche del concept: focus sull’acqua, i suoi stadi e il suo ciclo di vita trentennale – dalla precipitazione in quota, all’arricchimento nelle rocce, all’arrivo alla fonte – periodo che l’acqua S.Pellegrino compie prima di diventare quel prodotto che tutti conosciamo e che ha fatto il giro del mondo, esportata in oltre 150 Paesi. Particolare il “tema guida”: l’arco. Un elemento certamente fondamentale che però è anche strettamente legato – come spiega Ingels nell’intervista – all’architettura e alla confermazione del territorio che l’architstar ha profondamente studiato per ispirarsi nella sua creazione. per sanpellegrino un progetto davvero “big” persona bjarke ingels società big S 34 Le tempistiche prevedono di dare priorità alla costruzione del ponte che collegherà lo stabilimento alla variante di Zogno. In un secondo momento verrà realizzato il parcheggio multipiano per i mezzi pesanti. Nel 2019 i lavori saranno concentrati sugli uffici e sulla parte Nord della fabbrica. Di particolare rilievo il S.Pellegrino Experience Lab che si prospetta diventare un luogo modernissimo e proiettato nel futuro, dedicato ai visitatori che verranno accompagnati in un percorso alla scoperta dei valori dell’acqua minerale e del suo ciclo di vita. L’investimento di 90 mln di euro – come ha dichiarato Agostini nell’intervista de ilQI – trasformerà profondamente lo stabilimento e porterà valore al territorio (interesserà in particolare i territori di San Pellegrino Terme e Zogno) diventando un potenziale volano economico per tutta l’area. L’obiettivo è, infatti, quello di rendere più armonico l’inserimento dello stabilimento nell’ambiente in cui è situato, spingendo nel contempo anche il turismo. Il tutto verrà realizzato senza mai interrompere la produzione. Le immagini dei rendering illustrati e spiegati al pubblico da Bjarke Ingels restituiscono una sensazione di trasparenza e freschezza, proprio come la famosa acqua vuole trasmettere. Sanpellegrino tiene molto alla salvaguardia delle risorse idriche e ai temi del- per sanpellegrino un progetto davvero “big” S 35 la sostenibilità, e questo progetto è senz’altro mirato alla valorizzazione di questo bene prezioso e vitale soprattutto per il territorio: monitoraggi contanti delle fonti da un lato e promozione di attività educative dall’altro, che peraltro troveranno ampio spazio, come dicevamo, nel S.Pellegrino Experience Lab. Seguiremo con cura gli sviluppi di questo progetto che, siamo certi, renderà il brand ancor di più emblema del Made in Italy e dell’high style italiano. servizio intervista Un progetto ‘BIG’ bjarke ingels, BIG per Sanpellegrino intervista Stefano Agostini, gruppo sanpellegrino per sanpellegrino un progetto davvero “big” S 36 qitv copernico 40 progetti copernico 40 report qitv Prologis presenta DC 14 all’Interporto di Bologna In questa puntata di Progetti si parla di logistica con il nuovo sviluppo di Prologis Italia presso l’Interporto di Bologna, un build to suit per DB Schenker che sarà pronto per luglio. Un moderno edificio logistico dal punto di vista della concezione, della progettazione, dei materiali e delle caratteristiche di sicurezza e sostenibilità. Ospiti: Sandro Innocenti Prologis Italia, Antonio Schinardi E2K, Francesco Losciuto Isocell prefabbricati. Uffici a Milano e Roma: take-up in crescita nel 2016 Il mercato degli uffici nel 2016 ha presentato una tendenza positiva sia a Milano sia a Roma in termini di assorbimento. Per la metropoli meneghina, il take-up dello scorso anno si è attestato a 335.500 mq, mentre per la capitale il dato ammonta a 146.000 mq. In esclusiva per ilQI, il direttore Office per l’Italia di Gabetti Property Solutions, Raimondo Cogotti, illustra i risultati dell’ultimo Market Report Uffici - Milano e Roma, Q4 2016. S 37 copernico 40 formazione copernico 40 formazione qitv BIM: le costruzioni in acciaio e involucro vetrato, flagship H&M Parliamo di Building Information Modelling con un nuovo approfondimento pratico e concreto: un progetto realizzato dal punto di vista delle costruzioni in acciaio e involucro vetrato. Ospite di questa puntata di Formazione è Hannes Market di Stahlbau Pichler, società leader nella costruzione di strutture in acciaio e facciate continue, che presenta la copertura di un immobile in centro a Roma. Il progetto architettonico è di Massimiliano Fuksas. BIM: la metodologia per modelli 3D da nuvole di punti In questa puntata di Formazione dedicata al BIM, Sergio Sabbatini 3DScan, spiega come la stru-mentazione laser scanner consenta di raccogliere una mole di informazioni da elaborare per la realizzazione di modelli 3D BIM. Interessante tutto il processo illustrato. Il modello finale è il risultato dell’acquisizione di informazioni provenienti da diverse fonti, è possibile raccogliere dati sia manualmente sia in modo automatico con specifici software. S 38 milano servizio milano interviste qitv Investire in formazione e innovazione Studenti di tutte le età (dai 3 anni agli oltre 25 anni), insegnanti, giovani strartupper, imprenditori: sarà questa la platea di destinatari che popolerà l’H-Campus, polo per la formazione, con un occhio di riguardo verso l’innovazione digitale. I cantieri partiranno quest’estate e il tutto dovrà essere pronto per settembre 2018. il nuovo campus sorgerà a Roncade (Treviso) nel cuore della tenuta agricola di Ca’ Tron, che si affaccia sulla laguna di Venezia. Sbroggiò (Finint): Nasce il fondo Ca’ Tron H-Campus Ai nastri di partenza un nuovo un fondo immobiliare: il veicolo, che prenderà il via prima dell’estate, si chiamerà Ca’ Tron H-Campus e servirà a gestire gli immobili di H Campus. A raccontare l’iter di costituzione e gli obiettivi di gestione del fondo, è Mauro Sbroggiò, CEO di Finint Investments SGR. Quotisti del fondo, che a regime conterà su un attivo immobiliare di 101 mln di euro, sono Cattolica Assicurazione, fondo FIA2 di CDP Investimenti SGR e Ca’ Tron Real Estate. S 39 milano intervista milano intervista qitv Bedoni (Cattolica Assicurazioni): investiremo nel H-Campus Un’operazione immobiliare che unisce innovazione, sviluppo, rigenerazione del territorio e gestione del costruito. Il progetto del nuovo campus H-Campus vede come principale investitore Cattolica Assicurazioni. A spiegare le ragioni della scelta e le strategie di sviluppo è Paolo Bedoni, Presidente del Gruppo Assicurativo, nel corso di un’intervista al termine della presentazione ufficiale del progetto, avvenuta a Milano il 16 febbraio 2017. Donadon (H-Farm): La sfida del progetto H-Campus Il polo per la formazione innovativaprevede la realizzazione di 26.000 mq di nuovi edifici, tra aule, auditorium, ristoranti, sale riunioni, residenze studentesche, impianti sportivi. A raccontare l’operazione è Riccardo Donadon, fondatore e amministratore delegato di H-Farm, società che gestirà il progetto formativo all’interno del campus in grado di ospitare 3.000 persone. Per la parte progettuale è stato scelto lo studio ZAA e Richard Rogers. S 40 www.ilqi.it www.ilqi.it Contattaci per prenotare uno spazio pubblicitario a [email protected] [email protected] - www.ilqi.it il settimanale de il quotidiano immobiliare Testata Giornalistica Registrata presso il Tribunale di Arezzo. Registrazione nr. 1/13 del 03/01/2013 Direttore responsabile Marco Luraschi Foto e immagini di Shutterstock ad eccezione di quelle fornite dagli autori. Editore DAILY REAL ESTATE S.R.L. Via Pascoli 7, 24121 Bergamo P IVA 03276200163 Iscrizione ROC N.22163 Contatti Tel.: +39 035/211356 Fax: +39 035/4131217 S 41