Aire Libre - Felice Clemente

annuncio pubblicitario
Hanno
scritto
di
Aire
Libre
e
di
Escaleras....
....per
le
numerose
altre
recensioni
si
rimanda
direttamente
ai
siti
degli
artisti
Aire Libre ‐
Aire
Libre,
ovvero
un
incontro
felice
Il
CD
Aire
Libre
è
stato
segnalato
tra
i
3
eventi
messi
"In
primo
piano"
nel
sito
di
Gerlando
Gatto
"A
proposito
di
Jazz"
(online‐jazz.net)
e
pubblicato
nelle
rubriche:
"Appuntamenti",
"I
nostri
CD"
(elenco
scelto
tra
la
produzione
contemporanea)
e
"Recensioni".
Aire Libre ‐
Felice
Clemente
e
Javier
Pérez
Forte.
L'ultimo
capolavoro
di
due
icone
del
jazz
Felice
Clemente,
sax
soprano
e
tenore,
clarinetto,
e
Javier
Pérez
Forte,
chitarra
classica,
presentano
il
loro
ultimo
lavoro
Aire
Libre;
l'album
è
il
risultato
di
una
lunga
e
appagante
ricerca
di
uno
dei
duo
più
interessanti,
affiatati,
virtuosi
e
originali
del
panorama
musicale
nazionale
ed
internazionale,
frutto
di
una
concezione
aperta
e
libera
della
musica,
capace
di
superare
confini,
stereotipi
e
barriere.
Ispirato
da
mondi
che
esaltano
le
differenze
culturali
e
ne
fanno
un
punto
di
forza
attraverso
il
quale
arricchirsi
interiormente
e
integrarsi.
Aire
Libre
è
un
viaggio
attraverso
la
condivisione
delle
esperienze
e
sensibilità
dei
due
artisti
in
cui
spiccano
elementi
del
jazz,
della
musica
sudamericana,
afro,
classica
e
contemporanea
che
convivono
e
si
intrecciano
in
modo
naturale
e
spontaneo,
non
appagandosi
mai,
e
non
adagiandosi
nella
routine,
ma
mettendosi
sempre
in
gioco,
come
accade
in
ogni
vita
degna
di
essere
vissuta.
Ogni
brano
di
questo
disco
invita
a
vivere
uno
stato
d’animo
diverso,
sia
per
varietà
ritmica
sia
per
la
diversità
dei
colori
del
suono
che
gli
strumenti
propongono.
A
seconda
del
brano,
sarà
un
sax
soprano,
un
tenore
o
un
clarinetto
a
stabilire
un
dialogo
con
la
chitarra
classica,
alternando
momenti
tematici
“obbligati”
con
altri
“improvvisati”,
lasciando
spazio
così
all’aspetto
ludico
della
libertà
espressiva.
Suoni
e
Strumenti
del
19/03/2012
Aire Libre ‐
Un
progetto
crossover
che
ha
le
qualità
per
restare
nel
tempo
Fra
le
migliori
produzioni
del
jazz
italiano
più
recente,
in
cui
l´originalità
e
la
creatività
si
coniugano
insieme,
c´è
sicuramente
da
mettere
questo
disco
interpretato
in
duo,
ricco
di
sguardi
ai
generi
più
diversi,
quali
il
folk
o
la
musica
classica,
ma
con
una
sua
appassionante
identità,
fuori
da
qualunque
scuola
o
dettame.
Felice
Clemente
si
mette
in
gioco
con
i
suoi
sassofoni,
soprano
e
tenore,
ed
il
clarinetto,
dall´altro
lato
c´è
il
chitarrista
classico
Javier
Perez
Forte.
Un
duo
che
non
conosce
confini
e
che
si
diverte
pure
ad
improvvisare,
ad
immaginare
situazioni
in
cui
finalmente
si
trascendono
i
generi
ed
il
tutto
appare
credibile
e
reale.
Il
suono
del
sax
soprano
di
Felice
è
perfettamente
controllato
e
reso
in
modo
cristallino
dalla
registrazione.
Lo
stesso
vale
per
la
chitarra
classica,
una
volta
tanto
coinvolta
in
situazioni
in
cui
si
lascia
andare
al´improvvisazione,
coinvolgendo
subito
l´ascoltatore
in
qualcosa
di
nuovo
che
ci
riporta
indietro
di
molti
anni,
quando
Ralph
Towner
divideva
gli
appassionati
di
jazz
aprendo
a
nuovi
orizzonti
sonori
con
i
suoi
gruppi.
Felice
Clemente
&
Javier
Pérez
Forte
DUO
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Cattoretti
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(Felice
Clemente
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Javier
Pérez
Forte
+
39‐340.650.8671)
C´è
un
famoso
brano,
Mas
que
nada,
conosciuto
dai
più
per
le
versioni
datane
da
cantanti
pop,
e
poi
composizioni
dei
due
musicisti
ed
altre
tratte
dal
patrimonio
della
musica
latina,
interpretata
a
modo
proprio.
Ogni
brano
ha
qualcosa
da
raccontare
grazie
al
suono
originale
di
questo
duo,
in
Lila
c´è
anche
un
metronomo
che
incalza
i
due.
Alla
fine
si
resta
colpiti
da
tanta
bellezza,
da
tanta
sagacia
nel
saper
gestire
un
progetto
crossover
che
ha
le
qualità
per
restare
nel
tempo.
MUSICZOOM
del
20/03/2012
‐
a
cura
di
Vittorio
Lo
Conte
Aire Libre ‐
Concerto
di
Felice
Clemente
e
Javier
Perez
Forte
[...]
Felice
Clemente
(sassofono
e
clarinetto)
e
Javier
Perez
Forte
(chitarra)
hanno
preso
possesso
della
ribalta
e
hanno
incantato
tutti
i
(tanti)
presenti
con
una
straordinaria
serie
di
"pezzi
di
bravura"
tratti
‐
in
gran
parte
‐
dal
loro
disco
Aire
Libre:
bravi,
bravi,
bravi!
Gran
bella
serata.
I
protagonisti
del
giovedì
15/03/2012
‐
Renato
Sarti
Aire Libre ‐
Prego,
allacciamoci
nel
tango
acustico
Album
bello,
elegante
e
soprattutto
non
melenso
come
capita
spesso,
purtroppo,
quando
i
musicisti
iniziano
a
costeggiare
il
mare
del
tango
partendo
da
un
retroterra
jazz,
e
finiscono
poi
incagliati
nella
tentazione
di
aggiungere
sentimento
a
un'esperienza
che
è
già
di
per
sé
sentimentale.
Clemente
(sax)
e
Pérez
Forte
(chitarra)
si
muovono
su
acquarelli
sonori
delicati,
in
un
equilibrio
ammirevole,
visto
che
la
chitarra
acustica,
strumento
affascinante
ma
difficilissimo
quando
si
muove
in
un
ambito
jazz,
non
è
mai
invadente.
Di
solito
ammosciano
già
prima
di
iniziare:
qui
invece
il
chitarrista
si
mette
spesso
nella
funzione
di
spalla
nobile,
quasi
da
sfondo
ritmico
(tipo
nel
brano
Merenguito).
Bello
il
lungo
brano
Chuku
con
il
solo
di
Clemente
e
indovinata
la
versione
di
Mas que Nada
ridotta
all'essenziale.
Quindi
cd
bello,
da
ascoltare
in
questi
giorni
di
transizione
verso
la
bella
stagione.
Class
13/04/2012
‐
Antonio
Orlando
Aire Libre ‐
un
album
semplicemente
delizioso
I
nostri
CD
/
Felice
Clemente
&
Javier
Pérez
Forte
–
“Aire
libre”
–
Crocevia
di
suoni
007
Ancora
un
duo
e
ancora
un
album
semplicemente
delizioso:
protagonisti
Felice
Clemente
ai
sax
soprano
e
tenore
e
al
clarinetto
e
Javier
Pérez
Forte
alla
chitarra
classica.
Album
delizioso,
dicevo,
e
questa
valutazione
la
si
può
formulare
quasi
immediatamente,
dopo
aver
ascoltato
il
brano
d’apertura,
“De
la
raìz
a
la
copa”
del
compositore
argentino
Juan
Falù.
I
due
si
integrano
alla
perfezione
e
si
percepisce
quale
sarà
la
cifra
stilistica
dell’intero
album.
Una
musica
senza
confini,
senza
etichette,
eseguita
da
due
virtuosi
dei
rispettivi
strumenti
che
si
muovono
su
coordinate
ben
condivise.
Di
qui
una
pluralità
di
universi
musicali
cui
fare
riferimento:
il
jazz,
la
musica
sudamericana,
quella
africana,
la
musica
colta
e
contemporanea
senza
che
tutto
ciò
dia
luogo
ad
una
sorta
di
indistinguibile
pastiche.
Tutt’altro:
gli
input
restano
ben
distinti
cosicché
ciascun
pezzo
vive
di
luce
propria
caratterizzato
dalla
diversità
di
colori,
da
Felice
Clemente
&
Javier
Pérez
Forte
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(Felice
Clemente
+39‐33.89798.566
Javier
Pérez
Forte
+
39‐340.650.8671)
differenze
timbriche,
dalla
minore
o
maggiore
forza
ritmica
mentre
la
linea
melodica
resta
sempre
ben
individuata
sia
che
venga
proposta
dai
fiati
sia
che
venga
evidenziata
dalla
chitarra.
Così,
ad
esempio,
con
il
secondo
brano
–
“Pera
y
chocolate”
di
Felice
Clemente
–
siamo
già
in
territorio
sudamericano
con
vaghe
reminiscenze
tanghere.
Il
terzo
brano,
“Merenguito”,
potrebbe
indurre
ad
errore
facendo
pensare
ad
infocate
atmosfere
dominicane;
invece
si
tratta
di
un
delicato
brano
del
compositore
venezuelano
Alfonso
Montes,
tutto
giocato
su
un
sottile
equilibrio
fra
tradizioni
venezuelane
ed
influenze
europee
e
magistralmente
interpretato
dalla
chitarra
di
Pérez
Forte
e
dal
clarinetto
di
Felice
Clemente.
Seguono
quattro
originals
equamente
divisi
tra
i
due;
particolarmente
interessante
“Lila”,
di
Pérez
Forte:
il
delicato
dialogo
tra
fiato
e
chitarra
viene
quasi
disturbato
dal
ticchettio
di
un
metronomo;
all’inizio
la
sensazione
è
straniante
ma
poi,
man
mano
che
la
musica
scorre
fluida
come
al
solito,
anche
l’intruso
entra
a
far
parte
organica
dell’universo
sonoro
magicamente
disegnato
dai
due.
Avvicinandosi
alla
fine
dell’album
viene
affrontato
un
brano
celebre
come
“Mas
que
nada”
di
Jorge
Ben:
anche
in
questo
caso
l’interpretazione
è
molto
originale,
con
Clemente
che
si
assume
l’onere
di
esporre
il
tema
per
poi
improvvisare
magnificamente
sostenuto
da
Pérez
Forte,
che
si
concede
alcuni
significativi
passaggi
in
splendida
solitudine.
Chiusura
in
stile
tanguero
con
il
celebre
brano
di
Horacio
Salgàn
“A
don
Agustìn
Bardi”.
(GG).
A
proposito
di
Jazz
‐
online‐jazz.net
05/04/2012
‐
Gerlando
Gatto
Aire Libre ‐
bella
sintonia
con
il
mondo
latino,
su
cui
declinare
l’eloquio
jazz
Felice
Clemente:
Doppia
Traccia
–
Nuvole
Di
Carta
–
Aire
Libre
(Crocevia
di
suoni)
[...]
Di
tutt’altro
segno
il
recentissimo
Aire
Libre,
in
cui
Clemente
si
confronta
col
compositore
e
chitarrista
argentino
(ma
milanese
d’adozione)
Javier
Pérez
Forte,
con
cui
può
sfoderare
la
sua
anima
latina
già
decisamente
evidenziatasi
nel
disco
d’esordio
Way
Out
Sud
del
2003
(vi
suona
familiare?)
e
che
rispunta
spesso
nel
repertorio
del
sassofonista
di
origine
calabrese.
Ora,
sarà
l’aria,
sarà
l’entusiasmo
trascinante
di
Pérez
Forte,
l’energia
che
si
libera
dalla
sua
chitarra
classica
(che
all’occasione
si
trasforma
in
percussione
come
in
Lila),
la
tradizione
ispanica
e
l’immenso
immaginario
che
evoca
il
Sudamerica,
ma
pare
davvero
che
Clemente
sia
meno
costretto
dal
contesto
e
si
lasci
più
andare
al
sentimento,
sia
che
imbracci
i
sax
tenore
e
soprano,
sia
che
imbocchi
il
clarinetto,
come
in
Merenguito
del
venezuelano
Alfonso
Montes.
Aire
Libre
si
muove
prevalentemente
nelle
grandi
tradizioni
musicali
dell’America
Latina
dall’Argentina,
non
solo
tanghera,
di
Pérez
Forte
(Perro
Verde,
Lila),
Juan
Falù
(De
La
Raiz
A
La
Copa),
Horacio
Salgan
(A
Don
Agustìn
Bardi,
unica
vera
concessione
al
tango)
ed
Eduardo
Falù
(Misa
Chico,
suonata
dal
solo
chitarrista)
al
Brasile
di
Jorge
Ben
(Mas
Que
Nada).
Clemente
si
cala
perfettamente
nel
clima
con
le
sue
Pera
Y
Chocolate
(strana
commistione
tra
valzer,
rumba
e
swing),
Chuku
(solo
al
sax
tenore)
e
Alma
Negra,
a
riprova
di
una
bella
sintonia
con
questo
mondo
su
cui
declinare
l’eloquio
jazz.
Silenziosa(mente)
Parole
di
Musica
‐
online
30/04/2012
‐
Giulio
Cancelliere
Aire Libre ‐
Un
disco
di
ampi
orizzonti
sonori,
che
sorprende
per
vitalità
e
allegria
Segnalato
dalla
rivista
JAZZiT
con:
punto
esclamativo
rosso
"JAZZiT
likes
it!"
Felice
Clemente
&
Javier
Pérez
Forte
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Clemente
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Javier
Pérez
Forte
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39‐340.650.8671)
Il
sodalizio
artistico
tra
il
chitarrista
classico
Javier
Pérez
Forte,
argentino
d'origine
ma
italiano
d'adozione,
e
il
sassofonista
Felice
Clemente,
poggia
su
solide
radici.
Prima
di
entrare
in
studio
e
registrare
"Aire
Libre"
i
due
condividono
l'esperienza
del
quartetto
Nuevos
Aires,
attivo
dagli
anni
Novanta.
Nonostante
il
repertorio
proposto
‐
costituito
di
composizioni
originali
e
di
classici
sudamericani
‐
imponga
una
profonda
concentrazione
per
obbligati
e
passaggi
di
grande
virtuosismo
strumentale,
"Aire
Libre"
è
un
disco
che
sorprende
per
vitalità
e
allegria:
l'atmosfera
vivace
di
Alma negra
si
manifesta
come
fosse
una
coreografia
per
una
danza
folkloristica.
Clemente
si
fa
ascoltare
al
soprano,
al
tenore
e
al
clarinetto,
sorprendendoci
per
maturità,
equilibrio,
qualità
timbrica
e
personalità.
Gli
orizzonti
sonori
del
disco
sono
ampi:
particolarmente
interessanti
le
due
performances
in
solo,
che
hanno
come
protagonista
Felice
Clemente
(Chuku)
e
Javier
Pérez
Forte
(Misa Chico).
JAZZiT
‐
maggio/giugno2012
‐
Luciano
Vanni
Aire Libre ‐
eccellenza
di
suoni
e
di
tessitura
dialogica.
Un
lavoro
lirico
di
immediata
fruizione,
davvero
ben
suonato
e
ottimamente
riuscito
Un
incontro
tra
culture
diverse,
aperto
verso
eclettiche
suggestioni:
il
duo
di
Clemente
con
il
chitarrista
classico
argentino
trapiantato
da
venticinque
anni
in
Italia,
ha
impianto
semplice
e
tradizionale
ma
vive
di
impasti
originali.
I
dieci
brani
sono
per
metà
della
penna
dei
due
protagonisti
(tre
di
Clemente
e
due
di
Forte)
e
per
l'altra
pescano
nella
musica
latinoamericana,
reinterpretandola
in
modo
intelligente
e
originale,
in
virtù
dell'eccellenza
dei
suoni
e
della
loro
tessitura
dialogica,
di
cui
sono
esempi
eminenti
le
improvvisazioni
che
occupano
le
parti
centrali
di
Perro Verde
e
Lila
(quest'ultima
curiosamente
attraversata
dal
battito
di
un
metronomo).
I
rilevanti
cambi
d'atmosfera
sono
sospinti
dal
mutar
strumento
di
Clemente:
lirico
al
soprano,
contemporaneo
al
clarinetto,
viscerale
al
tenore
(che
esercita
in
solitudine
in
Chuku).
Sempre
deliziosi
i
fraseggi
della
chitarra
di
Forte,
che
vibra
con
suoni
luminosi.
Bella
la
rilettura
del
classico
Misa Chico,
che
è
però
solo
una
delle
perle
di
un
lavoro
lirico
e
d'immediata
fruizione,
davvero
ben
suonato
e
ottimamente
riuscito.
MusicaJazz
‐
maggio
2012
‐
Neri
Pollastri
Aire Libre ‐
CD
del
mese!
grande
energia
vitale
e
sentimento
e
una
nuova
alchimia
che
ti
conquista
nota
dopo
nota
Jazz,
musica
brasiliana,
musica
argentina,
flamenco,
ritmi
percussivi
e
sincopati
si
intrecciano
come
ghirigori
per
dar
vita
a
disegni
musicali
inaspettati,
sorprendenti,
inusuali.
Davvero
interessante
questo
progetto
discografico
che
a
primo
ascolto
sembra
dar
vita
a
visioni
distanti
tra
loro
ma
che,
passi
la
licenza,
appare
più
come
un
concept‐album
provvisto
di
grande
energia
vitale
e
sentimento.
Felice
Clemente,
da
una
parte,
con
i
suoi
sax
alterna
temi,
improvvisazioni
e
ritmi
cadenzati
mentre
Javier
Pérez
Forte,
dall’altra,
esprime
con
la
chitarra
tutta
la
sua
poderosa
tecnica
che
non
è
per
nulla
fine
a
sé
stessa.
Clemente
descrive
questo
album
come
un
viaggio
attraverso
la
condivisione
delle
loro
esperienze
e
sensibilità,
io
preferisco
immaginarmi
in
una
galleria
d’arte
dove
i
due
artisti
espongono
dei
Felice
Clemente
&
Javier
Pérez
Forte
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Clemente
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Javier
Pérez
Forte
+
39‐340.650.8671)
quadri
policromi,
cangianti,
ognuno
descrittivo
di
un’immagine
ben
accurata
certamente
fedele
al
loro
vissuto
ma
che
esprime
contemporaneamente
la
volontà
di
creare
un
nuovo
artificio,
una
nuova
alchimia
che
ti
conquista
nota
dopo
nota.
Curioso
l’uso
del
sequencer
nella
traccia
“Lila”,
ricorda
un
ritmo
gitano
che
detta
i
tempi
dei
passaggi
musicali
e
che
fioriscono
in
fraseggi
quasi
“contemporanei”.
Divertente
quanto
insolito
l’arrangiamento
molto
personale,
ma
forse
per
questo
ancor
più
apprezzabile,
di
“Mas
que
nada”
una
canzone
scritta
da
Jorge
Ben
nel
1963
e
dove
Clemente
dà
sfoggio
della
sua
bellissima
arte
con
lo
strumento
che
forse
lo
rappresenta
di
più,
il
sax
soprano.
Ingegnosa
l’introduzione
(ma
non
solo)
di
Javier
Pérez
in
Misa
Chico,
un
brano
in
3/4
tratto
dalla
suite
Argentina
di
Eduardo
Falù,
un
artista
purtroppo
poco
conosciuto
in
Italia
e
che
ha
composto
brani
popolari
di
inestimabile
valore.
Delizioso
il
finale
tanguero
con
“A
Don
Augustin
Bardi”.
In
tutto
l’album
si
sente
il
grande
amore
che
questi
due
artisti
hanno
per
la
musica
trasversale,
contaminata,
globale
perché
se
è
vero
che
le
singole
tradizioni
vanno
fortemente
conservate
è
anche
vero
che
la
musica
è
il
linguaggio
universale
che
unisce
in
armonia
tutti
i
popoli.
Indubbiamente
un
buon
lavoro!
Nuove
Dissonanze
‐
giugno
2012
‐
Maurizio
Bignone
Aire Libre ‐
dialogo
e
lirismo
AIRE
LIBRE
Il
primo
è
un
jazzista
di
razza,
l’altro
un
chitarrista
classico
che,
nonostante
viva
in
Italia
da
parecchi
anni,
è
tutt’altro
che
dimentico
delle
proprie
origini
argentine.
È
quindi
abbastanza
ovvio
che
l’incontro
tra
Felice
Clemente
(sax
tenore,
soprano
e
clarinetto)
e
Javier
Pérez
Forte
sia
in
buona
parte
avvenuto
sullo
sfondo
di
melodie
che
profumano
di
Sud
America.
Ma
la
musica
scaturita
dall’inedito
incontro
possiede
ulteriori
sfumature
che
rimandano
al
jazz
e
anche
alla
musica
europea.
In
ogni
caso
il
dialogo
risulta
proficuo,
denso
di
lirismo,
appagante
anche
per
chi
ascolta.
Entrambi
i
musicisti
si
sono
pure
dati
l’opportunità
di
prodursi
in
solitudine.
Strumenti
Musicali
‐
luglio
2012
‐
Roberto
Valentino
Aire Libre ‐
un
modus
operandi
estremamente
attuale
quanto
rispettoso
della
forza
e
della
grammatica
del
materiale
di
partenza
"Una
concezione
aperta
e
libera
della
musica,
capace
di
superare
confini,
stereotipi
e
barriere".
"Ognuna
delle
tracce
invita
a
vivere
uno
stato
d'animo
diverso,
sia
per
varietà
ritmica
sia
per
la
diversità
dei
colori
del
suono
che
gli
strumenti
propongono".
Le
due
frasi
riportate
aprono
i
testi
che
Felice
Clemente
&
Javier
Pérez
Forte
hanno
riportato
all'interno
del
booklet
del
cd
per
presentare
le
intenzioni
e
le
suggestioni
della
musica
prodotta
in
duo
e
racchiudono
in
buona
parte
gli
obiettivi
e
il
filo
narrativo
del
disco.
Sassofoni
e
chitarra
classica;
libertà,
improvvisazione,
folklore,
tradizione
e
dialogo.
Cinque
brani
originali
‐
due
del
chitarrista,
tre
del
sassofonista
‐
si
affiancano
a
cinque
brani
che
riportano
le
varie
scuole
della
tradizioni
sudamericana.
E
perciò
traccia
dopo
traccia
si
può
ascoltare
Mas
que
nada
del
brasiliano
Jorge
Ben,
le
differenti
visioni
della
chitarra
classica
nella
scrittura
di
Eduardo
Falù
(
Misa
chico),
Juan
Falù
(De
la
raíz
a
la
copa
)
e
Alfonso
Montes
(Merenguito),
per
finire
con
il
tango
di
Horacio
Salgán
(A
Don
Agustín
Bardi).
Le
composizioni
di
Pérez
Forte
e
Clemente
si
integrano
e
espandono
le
possibilità
già
insite
negli
altri
brani
e
nel
dialogo
tra
le
loro
voci.
La
partita
a
scacchi
che
i
due
musicisti
giocano
nella
foto
del
booklet
in
realtà
non
va
intesa
come
una
sfida
tra
i
due
ma
come
la
costruzione
comune
di
una
Felice
Clemente
&
Javier
Pérez
Forte
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Javier
Pérez
Forte
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39‐340.650.8671)
architettura
musicale
capace
di
comprendere
elementi
anche
molto
diversi
tra
loro
e
renderli
in
maniera
personale
e
coerente.
L'andirivieni
tra
le
esperienze
personali
e
il
repertorio
classico
per
chitarra
al
quale
fanno
riferimento
i
brani
presi
dagli
altri
autori,
tra
il
portato
popolare
e
la
rielaborazione
consapevole
fatta
dai
due
interpreti
diventa
la
linea
di
riferimento
intorno
al
quale
si
sviluppa
il
lavoro
e
grazie
al
quale
Clemente
e
Pérez
Forte
riescono
a
dare
corpo
ad
una
prospettiva
individuata
dal
chitarrista
nel
suo
testo,
vale
a
dire
all'idea
che
"i
brani
qui
presentati
non
corrispondono
a
generi
musicali
allo
stato
puro".
E,
di
seguito,
aggiunge
le
parole
di
Borges
("Per
fortuna
non
dobbiamo
rispondere
a
una
sola
tradizione,
ma
possiamo
ambire
a
tutte")
per
confermare
e
supportare
un
modus
operandi
estremamente
attuale
quanto
rispettoso
della
forza
e
della
grammatica
del
materiale
di
partenza.
Jazz
Convention
‐
luglio
2012
‐
Fabio
Ciminiera
Aire Libre ‐
un
tête‐à‐tête
di
inappuntabilità
formale
[...]
Sceso
in
campo
il
sassofono,
eccoci
ad
aprire
una
sorta
di
secondo
atto
della
nostra
odierna
pièce,
da
cui
il
principe
delle
ance
non
uscirà
più.
Ripartendo
da
un
album
in
duo,
Aire
Libre
(Crocevia
di
Suoni),
in
cui
una
corda,
la
chitarra
classica
dell’argentino
Javier
Pérez
Forte,
e
un’ancia,
i
sassofoni
(soprano
e
tenore)
e
il
clarinetto
di
Felice
Clemente,
si
fronteggiano
in
un
tête‐à‐tête
che,
per
inappuntabilità
formale,
rimanda
in
qualche
modo
a
“Stagioni”,
tanto
quanto,
al
contrario.
[...]
L'isola
della
musica
italiana
‐
Alberto
Bazzurro
Aire Libre ‐
Una
serata
di
musica
suonata
bene
e
dai
molti
aromi
e
sapori
Il
penultimo
appuntamento
dello
"Spring
jazz
festival"
vede
sul
palcoscenico
della
raccolta
sala
Barabino
il
duo
Felice
Clemente
e
Javier
Perez
Forte.
Il
chitarrista
argentino,
introducendo
il
concerto,
rimanda
all'idea
di
"musica
globalizzata",
uno
stile
che
cerca
di
conciliare
istanze
diverse,
superando
i
generi
e
le
specificità.
In
effetti
nell'ora
e
un
quarto
di
esibizione,
escluso
il
bis,
si
ascolta
una
musica
dai
molti
aromi
e
sapori,
provenienti
dal
Sud
America
come
dalla
tradizione
afroamericana.
Traspare
pure
una
sensibilità,
un
modo
di
trattare
i
vari
brani,
di
derivazione
chiaramente
jazzistica.
In
questo
senso
il
duo
non
appare
fuori
posto
in
questo
tipo
di
rassegna,
anche
se
ormai
le
etichette
sono
sempre
più
inadeguate
a
descrivere
determinati
suoni
di
frontiera,
di
confine
e
il
termine
world
music
ha
perso
efficacia,
collegato
com'è
a
tutta
una
serie
di
materiali
di
diverso
carattere,
peso
e
livello
espressivo.
Si
comincia
con
"La
cumparsita",
il
più
classico
dei
tanghi,
in
una
versione
piuttosto
letterale,
per
rispettare
il
simulacro
del
ballo
argentino.
Quando
si
procede
ad
una
deviazione
dal
tema
il
sax
tenore
si
spinge
in
avanti,
ma
con
parsimonia,
poiché
si
ritorna
dopo
poco
sul
motivo
e
si
continua
a
cantarlo
per
com'è
nel
suo
aspetto
più
noto.
Da
qui
in
poi
si
alternano
originals
e
omaggi
alla
tradizione
tanguera,
sottoposti
ad
un
lifting
leggero,
non
per
ridipingerli
con
nuove
tonalità
di
colore
o
per
modificarne
la
struttura,
piuttosto
per
rivivificarli,
per
fornirgli
nuova
linfa.
Fra
i
pezzi
composti
per
il
recente
cd
"Aire
libre"
si
impongono
"Perro
verde"
e
"Pera
y
chocolate",
ma
è
soprattutto
da
ricordare
una
accorata
"Alma
negra",
dove
si
capisce
quanti
legami
ci
siano,
a
saperli
cercare,
fra
i
due
mondi
che
si
prova
a
far
incontrare
o
incrociare.
E'
piuttosto
spettacolare
la
trovata
di
inserire
un
metronomo
(nemico
dei
musicisti,
come
scherza
Javier
Forte)
in
"Lila".
In
questo
brano
si
libera
il
sax
soprano
di
Felice
Clemente
in
un'improvvisazione
energica
che
include
una
citazione
del
cavallo
Felice
Clemente
&
Javier
Pérez
Forte
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Clemente
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Javier
Pérez
Forte
+
39‐340.650.8671)
di
battaglia
rollinsiano
"St.Thomas".
E
proprio
a
Sonny
Rollins
sembra
ispirarsi
l'escursione
in
solitario
del
sassofonista,
più
vigoroso
ed
espressionista
che
nei
momenti
di
dialogo
a
due.
Per
contro
il
chitarrista,
nel
suo
spazio
senza
accompagnamento,
svela
tutta
la
sua
delicatezza
e
la
sua
predilezione
per
una
musica
sempre
dentro
le
righe,
ma
viva
e
attenta.
Si
va
avanti
con
altri
brani
come
"Mas
que
nada"
di
Jorge
Ben
e
resa
celebre
da
Sergio
Mendes
o
"A
Don
Agustin
Bardi",
un
altro
tango
"storico",
in
necessario
equilibrio
fra
canzone
eseguita
e/o
reinterpretata
con
garbo
e
proprietà
di
linguaggio.
Lo
scarso
pubblico
presente
(purtroppo)
dimostra
di
gradire
l'esibizione
e
riserva
applausi
ad
un
duo
di
strumentisti
sicuramente
preparati.
Javier
Perez
Forte,
infatti,
mette
in
luce
una
tecnica
classica
rilucente,
a
servizio
del
jazz.
Felice
Clemente,
anche
clarinettista
in
due
momenti
del
set,
è
padrone
di
un
linguaggio
piuttosto
articolato,
che
presuppone
una
buona
conoscenza
dei
capiscuola
del
jazz
moderno.
In
generale
il
musicista
milanese
riesce
a
contenere
il
suo
impeto
e
assume
anche
toni
di
basso
profilo,
in
certi
frangenti,
per
calarsi
nelle
atmosfere
argentine
di
pertinenza
geografica
del
chitarrista.
Una
serata
di
musica
suonata
bene,
in
conclusione,
che
conferma
l'intelligenza
di
una
programmazione
attenta
più
alla
sostanza
che
all'appeal
modaiolo
dei
nomi
da
far
esibire.
Gianni
Montano
‐
‐
Recensioni
‐
Jazzitalia
Recensione
del
Concerto
di
Genova,
Teatro
della
Gioventù
‐
8
giugno
2012
per
lo
Spring
Jazz
Festival
Aire Libre ‐
One
Finger
Snaps
Aire
Libre
è
comparso
nell'elenco
delle
recensioni
brevi
della
rivista
Jazz
Journal
"One
Finger
Snaps"
e
ha
ricevuto
3
stelle
di
merito.
Jazz
Journal
(UK)
–
maggio
2012
Aire Libre ‐
concerto
Le
vie
del
suono
a
Levico
Clemente
e
Pérez
Forte
il
sound
latino
in
strada
LEVICO
TERME.
A
condurre
gli
spettatori
in
una
serata
a
dir
poco
originale
–
quella
di
stasera
“le
vie
del
suono”
di
Levico
a
a
partire
dalle
ore
21.30
nella
piazza
della
Chiesa
‐
sono
gli
“Aire
Libre”
che
si
muovono
tra
atmosfere
esotiche
e
latine.
Il
tutto
grazie
al
sax
soprano
e
tenore
e
al
clarinetto
suonati
da
Felice
Clemente
e
dalla
chitarra
classica
imbracciata
da
Javier
Pérez
Forte.
Un
sodalizio
artistico
dal
nome
evocativo
“Aire
Libre”
che,
come
spiega
Felice
Clemente,
“è
il
risultato
di
una
lunga
e
appagante
ricerca,
frutto
di
una
concezione
aperta
e
libera
della
musica,
capace
di
superare
confini,
stereotipi
e
barriere”.
Un
viaggio
sonoro
tra
mondi
diversi,
tra
gli
elementi
del
jazz,
della
musica
sudamericana,
afro,
classica
e
contemporanea
che
convivono
e
si
intrecciano
in
modo
naturale
e
spontaneo.
In
tutto
questo
si
calano
poi
gli
stati
d'animo
dei
due
musicisti
che
creano
di
volta
in
volta
varietà
ritmiche,
diversità
dei
colori.
Un
duo
che
guarda
con
tanta
intensità
a
una
visione
“enciclopedica”
della
musica
e
al
Sudamerica
non
poteva
che
fare
proprie
le
parole
del
grande
scrittore
Jorge
Luis
Borges:
“Per
fortuna
non
dobbiamo
rispondere
a
una
sola
tradizione;
possiamo
ambire
a
tutte”.
Nato
nel
1974
a
Milano,
Felice
Clemente
è
sassofonista,
clarinettista
e
compositore,
definito
da
Enzo
Siciliano
dalle
pagine
di
Repubblica,
il
miglior
giovane
sassofonista
italiano.
Javier
Perez
Forte
è
invece
un
virtuoso
della
chitarra
classica,
formatosi
musicalmente
nell’Universidad
Nacional
de
Córdoba
(Argentina).
Direttore
e
fondatore
dell’ensemble
Nuevos
Aires
con
cui
ha
realizzato
dal
1996
svariate
tournées
in
Europa
e
Sudamerica
e
con
cui
ha
inciso
il
Cd
Buenos
Tangos
(Halidon
–
Milano).L'esibizione
degli
“Aire
Libre”
ripropone
il
jazz
a
cielo
aperto
a
Levico.
Felice
Clemente
&
Javier
Pérez
Forte
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Javier
Pérez
Forte
+
39‐340.650.8671)
Un'occasione
imperdibile
perché
si
tratta
di
una
delle
migliori
produzioni
del
jazz
italiano
più
recente
in
un
contesto
suggestivo.(k.c.)
Aire Libre ‐
concerto
“Peperoncino
Jazz
Festival”
a
Cetraro,
attesi
nuovi
ospiti
Dopo
il
memorabile
concerto
di
Stefano
Bollani
nella
magnifica
cornice
scenografica
del
Porto
Turistico,
che
ieri
sera
(lunedì
13
agosto),
in
nome
della
legalità,
ha
richiamato
a
Cetraro
centinaia
di
spettatori
provenienti
da
tutta
la
regione,
l’11°
edizione
del
Peperoncino
Jazz
Festival
(rassegna
itinerante
nelle
più
belle
località
calabresi
organizzata
dall’Associazione
Picanto
sotto
la
direzione
artistica
di
Sergio
Gimigliano,
vincitrice
del
prestigioso
Jazzit
Award
2011
come
“Miglior
Festival
Jazz
d’Italia”
e
degli
esclusivi
premi
“Best
Book/Catalogue”
e
“Best
Territory
Improvement”
assegnati
a
Bologna
nel
corso
dell’ultima
edizione
di
Festival
of
Festivals)
prosegue
nel
segno
del
Cetraro
Jazz
(evento
alla
sua
5°
edizione
ideato
dall’indimenticato
musicista
cetrarese
Ermanno
Del
Trono),
con
tre
serate
ospitate
nella
suggestiva
cornice
del
giardino
del
settecentesco
Palazzo
Del
Trono.
[...]
Giovedì
16
agosto,
per
la
seconda
delle
tre
serate
in
programma
nel
caratteristico
centro
storico
di
Cetraro,
il
PJF
circuito
regionale
Calabria
Jazz
presenta
“AIRE
LIBRE”,
progetto
discografico
nato
dal
sodalizio
artistico
tra
il
chitarrista
classico
JAVIER
PÉREZ
FORTE,
argentino
d’origine
ma
italiano
d’adozione,
e
il
sassofonista
milanese
FELICE
CLEMENTE.
Il
disco
poggia
su
solide
radici:
prima
di
entrare
in
studio
e
registrare
“Aire
Libre”,
infatti,
i
due
musicisti
hanno
condiviso
l’esperienza
del
quartetto
Nuevos
Aires,
attivo
sin
dagli
anni
Novanta.
Nonostante
il
repertorio
proposto
–
costituito
di
composizioni
originali
e
di
classici
sudamericani
–
imponga
una
profonda
concentrazione
per
obbligati
e
passaggi
di
grande
virtuosismo
strumentale,
“Aire
Libre”
è
un
disco
che
sorprende
per
vitalità
e
allegria:
l’atmosfera
vivace
di
Alma
negra
si
manifesta
come
fosse
una
coreografia
per
una
danza
folkloristica.
Gli
orizzonti
sonori
del
disco
sono
ampi:
particolarmente
interessanti
le
due
performance
in
solo
che
vengono
proposte
anche
dal
vivo
e
che
hanno
come
protagonisti
Felice
Clemente
(Chuku)
e
Javier
Pérez
Forte
(Misa
Chico).
[...]
Antonio
Oliverio
‐
14
agosto
2012
Eventi
‐
Primo
piano
Musica
‐
Onda
Calabra
online
Aire Libre ‐
un
disco
che
sorprende
per
vitalità
e
allegria
“Cetraro
Jazz
Festival”,
attesi
nuovi
ospiti
Aire Libre ‐
Evento
raro
e
felice:
sax
e
chitarra
classica
sono
capaci
di
un
"valore
aggiunto".
Evento
raro
che
fa
di
questo
lavoro
per
duo,
utile
e
articolato,
un
episodio
molto
felice
delle
musiche
di
frontiera
per
il
2012.
Sax
e
chitarra
classica
realizzano
un
obiettivo
che
solitamente
non
viene
raggiunto
nei
pur
numerosi
progetti
di
crossover:
non
limitarsi
a
sommare
(anche
bene,
come
capita)
generi
e
stili,
ma
arrivare
ad
un
totale,
ad
un
risultato
capace
d'esser
non
tanto
più
della
somma
quanto
piuttosto
"altro",
il
valore
aggiunto
a
quel
sommare.
Moderata
modernità,
una
più
sobria
contemporaneità,
amore
per
il
classicismo
e
sapienza
esecutiva
si
condensano
attorno
ad
una
piacevole
musicalità
che,
altro
punto
raro
a
favore,
scivola
lieve
lungo
tutto
il
percorso,
lasciando
"colto"
ed
elevato
il
linguaggio
senza
snobismi
di
sorta,
aperto
e
senza
timori
verso
la
linearità.
Felice
Clemente
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Javier
Pérez
Forte
+
39‐340.650.8671)
Recensito
su
Suono
n°
468
del
9‐2012
SUONO
n.
468
del
09.2012
‐
Pier
Luigi
Zanzi
‐
voto
artistico:
8.5
‐
voto
tecnico:
7.5
ovvero
i
migliori
della
classifica
dei
9
migliori
del
numero
segnalati
sul
sito
Aire Libre ‐
momenti
di
telepatica
intesa
in
impro
jazz
e
un
flusso
assai
godibile
Una
geniale
citazione
da
Borges
introduce
le
dieci
composizioni
di
questo
bel
lavoro,
non
il
primo
in
cui
il
sassofonista
e
clarinettista
Felice
Clemente
sceglie
la
formula
del
dialogo
con
un
altro
strumentista:
«Per
fortuna
non
dobbiamo
rispondere
a
una
sola
tradizione:
possiamo
ambire
a
tutte».
In
musica
significa
che
il
viaggio
fra
le
ance
di
Clemente
e
le
corde
della
chitarra
classica
di
Forte
tocca
la
musica
sudamericana,
suggestioni
classiche,
idee
afro,
momenti
di
telepatica
intesa
in
impro
jazz.
Nessun
rischio
di
rimanere
frastornati:
è
un
flusso
elegante
e
perfettamente
logico,
quindi
assai
godibile.
ALIAS
‐
Il
Manifesto
del
08.09.2012
‐
Guido
Festinese
‐
3
stelle
ovvero
"saporito"
****
‐
‐
*****
Aire Libre ‐
***
****
****
‐
‐
*****
Escaleras ‐ Tango alla Liszt Felice
Clemente
sassofonista
e
Javier
Pérez
Forte
chitarrista,
insieme
per
un
disco
che
parla
in
jazz
morbido
la
lingua
del
tango,
distendendo
in
sofisticato
ascolto
La
cumparsita
o
El
choclo,
o
la
Milonga
villera,
trasformando
in
reminescenza
classica
una
danza
sanguigna.
Luigi
Pestalozza
ci
crede,
in
questi
due,
e
per
loro
introduce
Escaleras,
il
disco:
"Questo
vostro
suonare
mi
rimanda
a
un
altro
ottocentesco
precursore
del
rapporto
con
le
diverse,
lontane,
culture
musicali,
non
esoticamente,
eurocentricamente,
condotto,
ma
anzi
diretto
a
scoprirne
e
comunicarne
la
vera
identità
culturale,
musicale.
A
Liszt.
Alle
sue
pianistiche
parafrasi."
Daniele
Martino
‐
il
giornale
della
musica
‐
settembre
2008
Escaleras ‐
Un
tandem
inusuale
e
avventuroso
Una
piccola
parata
d'infinite
miserie
e
grande
dolcezza
in
questa
famosa
melodia
di
Montevideo
(La
Cumparsita)
abbracciata
da
Buenos
Aires.
Ottimamente
inserita
tra
le
destinazioni
folktangojazz
servite
dal
nuovo
album
Escaleras
(etichetta
Crocevia
di
Suoni),
dal
sax
di
Clemente
con
la
sapiente
guida
chitarristica
del
navigatore
argentino
Perez
Forte.
Un
tandem
inusuale
e
avventuroso,
da
diari
della
motocicletta,
che
funziona
bene
ai
bassi
regimi
dell'ascolto
passeggero
ma
che
poi
come
per
scommessa
sa
inerpicarsi
su
tra
i
passi
andini
della
musica
da
meditazione,
e
tornare
giù
per
una
milonga
del
tramonto,
affettuosa
come
qualche
vino
rosso.
Andrea
Canei
‐
rivista
INTERNAZIONALE
‐
giugno
2008
Felice
Clemente
&
Javier
Pérez
Forte
DUO
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(Felice
Clemente
+39‐33.89798.566
Javier
Pérez
Forte
+
39‐340.650.8671)
Escaleras ‐
Folktangojazz
del
Sudamerica
Il
sottotitolo
dell'Album
è
“Folktangojazz
del
Sudamerica”
e
ben
illustra
le
intenzioni
dei
protagonisti
di
fondere
due
grandi
tradizioni
musicali,
accostando
il
lessico
del
jazz
a
brani
e
condotta
ritmica
del
folklore
argentino,
guardato
in
questo
caso
dal
versante
più
intimo
e
malinconico.
Uscito
per
Crocevia
di
Suoni,
etichetta
fondata
dallo
stesso
Clemente,
il
lavoro
si
basa
sull’intesa
fra
i
due
co‐leader
(che
non
a
caso
condividono
da
anni
la
militanza
nel
gruppo
Nuevos
Aires)
e
l’inusuale
incontro
fra
chitarra
classica
e
sassofono,
ben
gestito
nel
suono
e
nello
scambio
di
ruoli.
In
particolare,
Pérez
Forte,
argentino
d’origine
e
italiano
d’adozione,
sfoggia
la
sua
profonda
conoscenza
del
linguaggio
e
un’ammirevole
tecnica
strumentale,
cesellando
una
performance
da
virtuoso
del
genere.
Oltre
alla
sensibilità
nel
maneggiare
temi
strafamosi
e
dalle
fortissime
radici
popolari
come
El Choclo e
La Cumparsita,
spiccano
la
struggente
versione
di
O que será di
Chico
Buarque,
una
delle
due
deviazioni
verso
il
secondo
paese
simbolo
del
Sudamerica
(l’altra
meno
convincente
Manha de carnaval),
la
meravigliosa
Carnavalito del duende,
e
i
temi
composti
proprio
da
Clemente,
nei
quali
il
sassofonista
ritrova
i
territori
più
familiari
del
solo
jazzistico.
Un
disco
di
atmosfere,
di
nostalgia
e
di
morbide
allusioni.
Valentino
Casali
‐
JAZZiT
‐
maggio/giugno
2008
Escaleras –
Un
album
di
rara
bellezza
Il
sax
del
milanese
Clemente
incontra
la
chitarra
classica
dell’argentino
Javier
Pérez
Forte
nel
progetto
di
“folktangojazz”.
Brani
originali
e
riletture
(da
Manhà de Carnaval a
El Choclo).
Un
album
di
rara
bellezza.
Roberto
Casalini
–
Io
donna
(Corriere
della
Sera)
3
maggio
2008
–
N.18
Escaleras...
morbidissimo
interplay
tutto
sostanza
che
lascia
tracce
luminose...
Conoscevamo
Felice
Clemente
come
uno
dei
più
promettenti
sassofonisti
italiani,
ben
radicato
in
quell’ambito
espressivo
hard
pop
che
non
sempre
riesce
a
riservare
sorprese
all’ascoltatore,
per
infinite
declinazioni
d’intenti
accumulatesi
negli
anni.
E’
una
bella
sorpresa,
dunque,
questo
sodalizio
stretto
con
il
chitarrista
acustico
argentino
Javier
Pérez
Forte,
una
puntata
in
quell’etnojazz
di
sintesi
che
ha
la
punta
di
diamante,
in
Italia,
nell’opera
degli
Aires Tango.
Molti
i
classici
sudamericani
qui
presenti,
da
O que será ad
Alfonsina y el mar,
affrontati
con
una
sorta
di
serrato,
morbidissimo
interplay
tutto
sostanza
che
lascia
tracce
luminose
soprattutto
quando
Clemente
imbraccia
il
sax
soprano.
WORLD
MUSICA
MAGAZINE
n.
89
marzo‐aprile
2008
‐
a
cura
di
Guido
Festinese
Escaleras ‐
LA
VERA
ANIMA
LATINA
‐
Clemente
‐
Pérez
Forte
"Escaleras"
(Crocevia
di
Suoni
Records)
Di
musica
sudamericana
ce
n'è
in
giro
fin
troppa:
tanghi,
cumbie,
presunte
"bossanove",
nella
pubblicità,
nei
lounge
bar,
persino
nei
nastri
registrati
di
attesa
sui
telefoni.
Eppure,
c'è
qualcosa
Felice
Clemente
&
Javier
Pérez
Forte
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Clemente
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Javier
Pérez
Forte
+
39‐340.650.8671)
che
manca
in
queste
melodie
muscolose,
buone
solo
per
ballare.
Mancano
la
grazia,
la
dolcezza,
la
nostalgia;
manca
l'anima
che
rende
grande
la
musica
latinoamericana
autentica.
E'
proprio
questa
"anima
latina"
a
caratterizzare
il
disco
di
Felice
Clemente,
sassofonista
soprano
e
tenore,
e
Javier
Perez
Forte,
chitarrista
classico.
I
dieci
brani
in
scaletta
sono
un
campionario
perfetto
e
variegato
di
melodie,
ritmi
e
sapori
sudamericani,
ma
la
tavolozza
dei
due
non
ha
bisogno
di
colori
sgargianti
per
comunicare
l'amore
per
questa
musica
e
il
suo
fascino.
Clemente
e
Pérez
Forte
firmano
ciascuno
due
brani,
gli
altri
sei
sono
classici
del
Continente,
soprattutto
brasiliani
e
argentini,
ma
non
solo
samba
e
tango.
Splendido
il
lavoro
del
chitarrista,
e
magnifico
Clemente
al
soprano
in
O
que
serà
di
Chico
Buarque
(cantata
dalla
Mannoia)
e
al
tenore
in
Manha
do
carnaval
e
Alfonsina
y
el
mar,
dolente
ballata
resa
immortale
da
Mercedes
Sosa.
FAMIGLIA
CRISTIANA
n.9/2008
a
cura
di
Roberto
Parmeggiani
‐
il
giudizio
di
famiglia
cristiana:
4
stelle
"Escaleras" è
un
ottimo
disco...
Avevamo
imparato
ad
apprezzare
il
lavoro
di
questo
sassofonista
italiano
dal
suo
secondo
disco
“Inside
me”
e
soprattutto,
per
quanto
riguarda
il
sottoscritto,
da
“Perfect
world”,
sua
terza
fatica.
Allora
già
avevamo
notato
quanto
a
questo
musicista
piacesse
variare
e
provare
nuove
soluzioni:
dal
sestetto
al
quintetto,
tornando
su
di
un
più
canonico
quartetto
per
“Perfect
world”.
Per
“Escaleras”
ecco
l’idea
del
duetto:
Felice
Clemente
al
sax
tenore
e
soprano
e
Javier
Perez
Forte
alla
chitarra
classica.
Il
disco
prende
avvio
con
un
motivo
immediatamente
coinvolgente
“Milonga
villera”,
scritto
dallo
stesso
Perez
Forte,
che
mette
subito
in
luce
la
pariteticità
e
coesione
della
coppia
con
un
lavoro
continuo
della
chitarra
e
i
fraseggi
del
sax.
Un
famoso
tango
è
quello
che
si
può
ascoltare
nel
secondo
brano,
dove
l’impostazione
viene
data
dalla
chitarra
e
l’inserimento
del
sax
porta
verso
un
dialogo
che
si
sviluppa
all’interno
di
tutto
il
brano
(“La
cumparsita”).
L’emergere
delle
capacità
e
delle
possibilità
dialogiche
arriva
da
un
connubio
inatteso
a
livello
strumentale:
chitarra
e
sax.
Durante
l’ascolto
del
disco
però
il
loro
suonare
diventa
quasi
da
subito
familiare:
il
suono
e
le
composizioni,
i
fraseggi
e
i
dialoghi
sono
gestiti
con
tale
fluidità
e
naturalezza
da
togliere
l’idea
della
mancanza
di
un
“tertium
datur
strumentale”.
Cito
qui
un
inciso
della
lettera
che
presenta
l’album,
scritta
da
Luigi
Pestalozza,
noto
docente
e
critico
musicale,
che
sottolinea
in
modo
puntuale
i
tratti
essenziali
del
disco,
come
ad
esempio
quello
del
sottotitolo
nascosto
“folktangojazz
del
Sudamerica”.
Termine
questo
che
indica
un
legame,
una
mescolanza
dove
emergono
i
tratti
distintivi
delle
singole
origini.
L’avvicinamento
al
jazz
di
Perez
Forte
infatti
mantiene
intatti
i
suoi
studi
sul
folklore.
Esattamente
lo
stesso
vale
per
Clemente,
che,
come
dice
ancora
Pestalozza,
parafrasa
il
jazz
e
lo
rende
affine
al
sentimento
sudamericano
senza
però
scadere
mai
nell’adattamento.
L’alternanza
dei
brani
composti
dall’uno
o
dall’altro
rende
bene
sia
la
capacità
e
l’affinità
dei
due
al
dialogo
sia
il
mutare
delle
sensazioni
e
del
colore
attorno
alla
composizione.
Ascoltare
“Déjà
vu”,
brano
composto
da
Clemente,
in
cui
il
sax
si
esalta
con
fraseggi
verticali
che
concedono
all’ascoltatore
una
sensazione
tanto
diversa
quanto
affine
ad
altri
brani
scritti
da
Perez
Forte.
Felice
Clemente
&
Javier
Pérez
Forte
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Anna
Cattoretti
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(Felice
Clemente
+39‐33.89798.566
Javier
Pérez
Forte
+
39‐340.650.8671)
“Escaleras”
è
un
ottimo
disco,
di
quelli
che
avvolgono,
che
si
ascoltano
e
si
riascoltano.
MESCALINA
–
Rivista
On‐line
di
musica
e
cultura
(marzo
2008)
ESCALERAS:
dieci
tracce
di
passione.
il
duo
Clemente
‐
Pérez
Forte
firma
un
CD
tutto
da
ascoltare
...e
ascoltare!
Li
abbiamo
sentiti
nel
live
che
hanno
tenuto
lo
scorso
8
dicembre
presso
l'associazione
torinese
A
puro
tango
di
Pedro
e
Rolo
Monteleone
e
ci
hanno
davvero
convinto:
stiamo
parlando
del
duo
Javier
Pérez
Forte
e
Felice
Clemente,
autori
del
cd
Escaleras.
Distribuito
da
Crocevia
di
Suoni
Records,
il
lavoro
si
compone
di
dieci
tracce
di
tango
jazz
o,
meglio,
di
folktangojazz
del
Sudamerica.
Il
tango
dell'argentino
Javier
Pérez
Forte
e
il
jazz
dell'italiano
Felice
Clemente
si
incontrano
in
maniera
mai
banale:
La
cumparsita,
O
que
sera,
3x4
sono
solo
alcuni
esempi
di
un
lavoro
privo
di
retorica
e
ricco
di
creatività.
Javier
Pérez
Forte,
compositore
e
chitarrista
argentino,
è
in
Italia
dal
1988;
ha
realizzato
musica
per
strumenti
solisti,
per
insiemi
da
camera
e
per
orchestra.
Ha
firmato
numerose
colonne
sonore
di
film
e
documentari
‐
tra
i
quali
alcuni
documentari
per
GEO
(RAI)
‐
musica
per
il
teatro,
spettacoli
di
musica
e
poesia
e
ha
al
suo
attivo
un'intensa
attività
concertistica.
Felice
Clemente
è
sassofonista,
clarinettista
e
compositore.
Ha
ereditato
la
passione
per
la
musica
dal
nonno,
maestro
in
clarinetto,
e
ha
studiato
al
Conservatorio
di
Milano.
La
scoperta
del
jazz
lo
ha
portato
ad
approfondire
il
genere
con
illustri
sassofonisti.
Nel
1998
ha
fondato
il
Felice
Clemente
Quintet,
nel
2001
è
stato
compositore
e
coarrangiatore
del
musical
La
principessa
Neghitò
per
il
Teatro
delle
Erbe
di
Milano
e
nel
2007
ha
creato
una
propria
etichetta
discografica
Crocevia
di
Suoni
Records.
Autore
di
jingle
pubblicitari,
è
stato
definito
da
Enzo
Siciliano
"il
miglior
giovane
sassofonista
italiano"
e
dall'americano
Cadence
Magazine
"un
talento
destinato
a
fare
la
storia
del
jazz".
EDITANGO
‐
febbraio,
marzo,
aprile
2008
a
cura
di
Ivo
Carrozzini
>
EDITANGO
la
prima
rivista
italiana
dedicata
al
tango
argentino.
di
Escaleras scrive Luigi Pestalozza Estate
2007
Caro
Javier,
caro
Felice,
vorrei
scrivere
qualche
impressione
sul
cd
che
mi
avete
dato.
Un
accostamento
inusuale
‐
chitarra
e
sax
senza
un
tertium datur
strumentale‐,
il
vostro,
che
mi
ha
coinvolto
di
pezzo
in
pezzo
per
l’intelligenza
della
ben
scelta
compresenza
dei
due
strumenti,
a
volte
in
parallelo,
altre
con
primi
piani,
in
un
comportamento
sonoro
che
non
li
confonde
ma
diventa
la
piacevolezza
di
questo
folktangojazz
del
Sudamerica.
L’accostamento
strumentale
mi
ha
fatto
pensare
al
Paganini
che
per
15
volte
ha
fatto
suonare
assieme
chitarra
e
archi,
in
quartetto.
Anche
qui
cessa
l’estraneità
dell’inusuale
e
viene
avanti
l’aperto
dialogo
di
tutti
i
suoni,
compartecipi
del
piacere
che
il
cd
mi
ha
dato,
che
dà.
Non
sono
un
esperto
di
musica
argentina,
ma
la
conosco
abbastanza
per
capire
il
lavoro
di
gusto
che
avete
fatto
in
e
con
questo
cd,
parafrasandola,
come
mi
sento
di
dire
del
vostro
farla
incontrare
con
il
jazz,
anch’esso
debitamente,
miratamente,
sudamericanamente
stilizzato
ovvero
parafrasato.
Il
tango,
del
resto,
fu
inventato
cento
anni
fa
nelle
periferie
di
Buenos
Aires
da
un
popolo
povero
che
cantava
l’altro
mondo
possibile
che
andava
cercando,
mentre
il
jazz,
sempre
Felice
Clemente
&
Javier
Pérez
Forte
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Clemente
+39‐33.89798.566
Javier
Pérez
Forte
+
39‐340.650.8671)
cento
anni
fa,
è
venuto
avanti
negli
Stati
Uniti
dall’emarginazione
di
vita
e
di
cultura
dei
neri,
facendosi
strada,
proprio
con
il
sax
e
in
modo
egemonico,
tra
i
bianchi.
Ad
attraversare
questo
cd,
e
penso
soprattutto
a
te,
Javier,
è
davvero
la
parafrasi
delle
fonti
musicali,
popolari,
nelle
quali
sei
cresciuto
e
ti
sei
formato
in
Argentina,
ma
appunto
parafrasandole
fino
all’incontro
davvero
non
casuale
e
chiaramente
alla
pari
con
il
jazz,
con
Felice
Clemente,
ovvero
con
una
musica
più
vicina
alla
nostra
abitudine
d’ascolto.
Ma
non
si
tratta
di
un
adattamento:
semmai
proprio
il
contrario.
Concepire
il
jazz,
nel
caso
dell’attento,
ragionato,
sax
di
Felice,
e
concepire
la
tua
chitarra
classica,
dentro
la
sempre
elegante
dimensione
sudamericana
del
vostro
stile
esecutivo,
diventa
una
comune,
ben
coniugata
occasione
strumentale,
scelta,
costruita
da
entrambi
per
trattare
il
folk,
il
tango,
il
jazz
dei
brani
eseguiti,
in
modo
per
niente
esotico
e,
invece,
coniugandoli
con
precisa
cura
stilistica,
in
modo
che
l’ascolto
piacevole,
chiaramente
ricercato
e
realizzato,
passi
attraverso
l’intelligenza
musicale
che
non
fa
ascoltare
qualcosa
di
artificialmente
manipolato
e
facile
o
banale,
bensì
l’opposto.
Questo
vostro
suonare
musicale
mi
rimanda
a
un
altro
ottocentesco
precursore
del
rapporto
con
le
diverse,
lontane,
culture
musicali,
non
esoticamente,
eurocentricamente,
condotto,
ma
anzi
diretto
a
scoprirne
e
comunicarne
la
vera
identità
culturale,
musicale.
A
Liszt.
Alle
sue
pianistiche
Parafrasi.
Salvo,
ma
nel
senso
di
un’ulteriore
conferma,
i
vostri
4
momenti
ben
introdotti
nelle
10
tappe
del
cd
ovvero
i
2
in
cui
per
esempio
tu,
Felice
Clemente,
porti
in
primo
piano
il
tuo
jazz,
il
tuo
sax,
ma
subito
facendo
entrare
in
campo
Javier
Pérez
Forte,
come
compositore:
la
sua
musica
argentina,
il
tango,
la
sua
chitarra.
In
termini
formali
si
tratta
però
sempre
di
dialogo,
indipendentemente
da
chi
di
voi
due
apra
il
brano
e
firmi
la
composizione.
È
una
proposta
davvero
condivisa:
una
musica
che
vuole
intrattenere,
e
che
intrattiene,
musicalmente,
secondo
la
capacità
di
coinvolgimento
a
largo
raggio
che,
dall’Europa
alle
Americhe,
e
viceversa,
i
due
vostri
strumenti
sono
andati
costruendosi
nel
corso
della
storia,
per
poi
incontrarsi
qui
e
ora
ma
attraverso
l’invenzione
del
vostro
modo
di
suonare
assieme.
Un
modo
che
non
adagia
l’ascolto
nell’abitudine
alla
piacevolezza
musicale,
ma
che
invece
la
usa,
la
reinventa,
la
parafrasa,
per
stimolare
anche
il
pensiero,
per
portare
a
pensare
che
la
stessa
musica
di
intrattenimento
può
uscire,
come
qui
esce,
dai
luoghi
comuni.
E
che
dunque
nel
mondo
c’è
sempre
dell’altro
‐
di
musicale,
ma
infine
non
soltanto
‐
da
godere,
da
vivere,
da
ascoltare.
Luigi
Pestalozza
‐
testo
di
presentazione
di
Escaleras.
Escaleras ‐
Con
Sax
e
Chitarra
bel
miscuglio
di
Folk
e
Tango
Felice
Clemente,
sassofonista,
clarinettista
e
compositore,
è
un
musicista
come
lo
preferiscono
oggi
gli
esperti
di
jazz.
E'
in
possesso
di
brillanti
diplomi
in
clarinetto
e
in
jazz.
Ciò
gli
permette
di
praticare
l'una
e
l'altra,
sebbene
abbia
predilezione
per
il
jazz.
Ha
all'attivo
numerosi
dischi,
gruppi
propri,
collaborazioni
importanti
e
partecipazioni
ai
festival.
La
sua
voce
di
sassofono,
morbida
e
raffinata,
legata
a
suo
modo
al
coolbop,
è
l'elemento
decisivo
di
un
feeling
immediato
con
l'ascoltatore.
Qui
Clemente
propone
un
insolito
duo
con
la
chitarra
classica
di
Javier
Pérez
Forte,
col
quale
interpreta
folktangojazz
del
Sudamerica
e
riscuote
l'entusiasmo
di
Luigi
Pestalozza,
estensore
delle
note
di
copertina.
IL
GIORNALE
‐
venerdi
9
maggio
2008
a
cura
di
Franco
Fayenz
Felice
Clemente
&
Javier
Pérez
Forte
DUO
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Anna
Cattoretti
+39.329.1935.380
+39‐0331‐767606
[email protected][email protected]
(Felice
Clemente
+39‐33.89798.566
Javier
Pérez
Forte
+
39‐340.650.8671)
Escaleras ‐
…una
tensione
interpretativa
invidiabile…
"Folktangojazz"
è
l'efficace
definizione
che
danno
di
questo
lavoro
i
due
artefici,
il
sassofonista
italiano
Felice
Clemente
ed
il
chitarrista
argentino
(in
Italia
da
venti
anni)
Javier
Pérez
Forte.
Attivo
anche
con
una
sua
formazione
jazz,
molto
brillante
in
una
recente
incisione
dal
vivo,
Clemente
mostra
in
Escaleras
una
faccia
diversa
della
sua
musica
legata
ad
un
altro
appassionante
universo,
quello
della
musica
sudamericana.
Ed
a
tale
scopo
unisce
la
sua
musica
a
quella
di
un
bravissimo
chitarrista,
espressivo
e
pittorico
come
nella
tradizione
della
sua
originaria
Argentina.
Eventuali
dubbi
o
perplessità
sulla
capacità
di
questi
due
strumenti
(sax
tenore/soprano
e
chitarra
classica)
di
coesistere,
vengono
non
solo
fugati
alle
prime
note
di
Milonga
Villera,
ma
lasciano
spazio
ad
una
sincera
ammirazione
per
la
bontà
del
suono
e
la
capacità
di
sensibili
e
mai
banali
arrangiamenti
di
brani
famosi
come
La
Cumparsita,
Manhà
de
Carnaval,
O
que
serà
e
Alfonsina
y
el
mar.
I
duetti
funzionano
bene,
talvolta
benissimo,
i
due
musicisti
mantengono
una
tensione
interpretativa
invidiabile
e
comunicano
una
passione
ed
una
partecipazione
emotiva
che
altri
più
famosi
artisti
a
volte
diluiscono
in
virtuosismi
ammiccanti
e
superficiali.
Nelle
note
di
Escaleras
c'è
musica
autentica
e
sincera,
da
lodare
ed
apprezzare,
di
sicuro
coinvolgente
per
gli
appassionati
del
genere
ed
efficace
anche
nel
suo
felice
incontro
con
i
colori
del
jazz.
SUONO
giugno
2008
n°
417
a
cura
Sergio
Spada
Escaleras ‐
…due
artisti
che
non
stancano
mai,
fantasiosi,
con
una
personalità
precisa…
Felice
Clemente
al
sax
soprano
e
tenore
e
Javier
Pérez
Forte
alla
chitarra
classica
si
sono
decisi
per
un
duo
che
celebra
l´omaggio
alle
musiche
del
Sudamerica,
non
solo
la
storica
bossa
nova
di
Charlie
Bird
e
Laurindo
Almeida
insieme
a
Stan
Getz.
I
ritmi
di
tango
e
milonga
sono
presenti
e
resi
cosí
bene
che
è
difficile
staccare
la
presa
del
CD
Player.
Con
questo
è
tutto
detto
di
un
disco
fatto
da
due
artisti
che
non
stancano
mai,
fantasiosi
e
ovviamente
con
una
personalità
precisa,
lontana
anni
luce
dai
musicisti
da
studio
che
ogni
tanto
si
trovano
ad
interpretare
i
soliti
classici.
Il
dialogo
dei
due
procede
sciolto,
assorti
nella
musica
che
producono,
anch´essi
ammaliati
da
quello
che
fanno,
dalle
note
di
canzoni
che
parlano
di
sentimenti
ed
incontri
appassionati.
Qualche
originale
dei
due
ben
si
inserisce
nell´atmosfera
di
un
disco
senza
tempo,
perfetto
incontro
di
due
che
sono
cosí
assorti,
che
la
malinconia
della
milonga
sembra
venir
fuori
direttamente
dai
loro
cuori.
Da
non
perdere!
MUSICBOOM.IT
‐
di
Vittorio
Lo
Conte
Escaleras ‐
DOPPIE
EMOZIONI.
Un
dialogo
fra
strumenti
per
ritrovare
il
canto
profondo
del
Sudamerica
Al
Blue
Note
il
sassofonista
milanese
Felice
Clemente
e
il
chitarrista
argentino
Javier
Pérez
Forte
ripropongono
le
musiche
del
loro
riuscito
album
"Escaleras",
riflessioni
intime,
cameristiche,
ma
anche
piene
di
emozione
sulle
radici
popolari
delle
musiche
emerse
dal
Nuovo
Mondo
australe.
Clemente,
attivo
nel
jazz
contemporaneo,
e
Forte,
più
vicino
alla
musica
accademica
di
ricerca,
s'incontrano
a
metà
strada
con
brani
fortemente
composti,
ma
sempre
aperti
agli
sviluppi
Felice
Clemente
&
Javier
Pérez
Forte
DUO
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Clemente
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Javier
Pérez
Forte
+
39‐340.650.8671)
solistici,
nei
quali
il
suono
arioso
dei
sax
dell'italiano
si
sposa
con
la
chitarra
acustica
del
partner
in
un'evocazione
che
sa
di
nostalgia
ma
non
si
nega
attente
esplorazioni
musicali.
CORRIERE
DELLA
SERA
del
04/10/2009
‐
a
cura
di
Claudio
Sessa
Escaleras ‐
ESCALERAS:
dieci
tracce
di
passione.
Il
duo
Clemente
‐
Pérez
Forte
firma
un
cd
tutto
da
ascoltare
...e
ascoltare!
Li
abbiamo
sentiti
nel
live
che
hanno
tenuto
lo
scorso
8
dicembre
presso
l'associazione
torinese
A puro tango
di
Pedro
e
Rolo
Monteleone
e
ci
hanno
davvero
convinto:
stiamo
parlando
del
duo
Javier
Pérez
Forte
e
Felice
Clemente,
autori
del
cd
Escaleras.
Distribuito
da
Crocevia
di
Suoni
Records,
il
lavoro
si
compone
di
dieci
tracce
di
tango
jazz
o,
meglio,
di
folktangojazz
del
Sudamerica.
Il
tango
dell'argentino
Javier
Pérez
Forte
e
il
jazz
dell'italiano
Felice
Clemente
si
incontrano
in
maniera
mai
banale:
La cumparsita,
O que sera,
3x4
sono
solo
alcuni
esempi
di
un
lavoro
privo
di
retorica
e
ricco
di
creatività.
Javier
Pérez
Forte,
compositore
e
chitarrista
argentino,
è
in
Italia
dal
1988;
ha
realizzato
musica
per
strumenti
solisti,
per
insiemi
da
camera
e
per
orchestra.
Ha
firmato
numerose
colonne
sonore
di
film
e
documentari
‐
tra
i
quali
alcuni
documentari
per
GEO
(RAI)
‐
musica
per
il
teatro,
spettacoli
di
musica
e
poesia
e
ha
al
suo
attivo
un'intensa
attività
concertistica.
Felice
Clemente
è
sassofonista,
clarinettista
e
compositore.
Ha
ereditato
la
passione
per
la
musica
dal
nonno,
maestro
in
clarinetto,
e
ha
studiato
al
Conservatorio
di
Milano.
La
scoperta
del
jazz
lo
ha
portato
ad
approfondire
il
genere
con
illustri
sassofonisti.
Nel
1998
ha
fondato
il
Felice
Clemente
Quintet,
nel
2001
è
stato
compositore
e
coarrangiatore
del
musical
La principessa Neghitò
per
il
Teatro
delle
Erbe
di
Milano
e
nel
2007
ha
creato
una
propria
etichetta
discografica
Crocevia
di
Suoni
Records.
Autore
di
jingle
pubblicitari,
è
stato
definito
da
Enzo
Siciliano
"il
miglior
giovane
sassofonista
italiano"
e
dall'americano
Cadence
magazine
"un
talento
destinato
a
fare
la
storia
del
jazz".
EDITANGO
rivista
italiana
dedicata
al
tango
argentino
‐
n.
di
febbraio,
marzo,
aprile
2008
a
cura
di
Ivo
Carrozzini
Radio
‐
recenti
Nel
2012
ad
Aire Libre hanno
dedicato
programmi,
ascolti
e
interviste
con
i
musicisti
le
radio:
WMBR
‐
The
New
Edge,
Boston
(USA);
RAI‐Radio3
‐
Primo
Movimento,
Radio
Popolare
di
Milano,
Radio
Classica,
Radio
Abracadabra
‐
Notte
di
Note,
Radio
Punto
‐
Animajazz,
Radio
Punto
‐
American
Tracks
e
diverse
altre. Felice
Clemente
&
Javier
Pérez
Forte
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+39.329.1935.380
+39‐0331‐767606
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(Felice
Clemente
+39‐33.89798.566
Javier
Pérez
Forte
+
39‐340.650.8671)
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