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teatrop
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lli.it
Teatro Amilcare
Consiglio di Amministrazione
Gianluca Galimberti, Presidente
Francesco Marcotti, Vice Presidente
Vito Zucchi, Anna Lazzarini,
Guido Zanetti, Consiglieri
Collegio dei Revisori
Renzo Rebecchi, Presidente
Luigi Foresti e Barbara Zanasi, Revisori effettivi
Beatrice Allevi e Gladis Facchi, Revisori supplenti
Angela Cauzzi, Sovrintendente
fondazione
Ponchielli Cremona
Fondatori
Fo n d a z i o n e
Arvedi Buschini
Centro di Musicologia
Wa l t e r S t a u f f e r
Sostenitori
Benemeriti
Vito Zucchi
Promotori
Ordinari
A.F.M. di Cremona (Azienda Farmaceutica Municipale) S.p.a.
Autostrade Centropadane S.p.a
Banca Cremonese Credito Cooperativo
Cesini Due di Cesini G. e M. S.n.c.
Euroresin CTC s.r.l.
Fantigrafica s.r.l.
Guindani Viaggi
Linea Com s.r.l.
Prof.ssa Lidia Azzolini
Maglia Club s.r.l.
Nuova Oleodinamica Bonvicini s.r.l.
Paolo Beltrami S.p.A.
Relevés articoli per la danza
Seri Art s.r.l.
Ponchielli
progetto
6 e 8 ottobre
William Shakespeare
Sogno di una notte di mezza estate
7 e 9 ottobre
Benjamin Britten
A Midsummer Night’s Dream
(Sogno di una notte di mezza estate)
28, 30 ottobre e 1 novembre
Wolfgang Amadeus Mozart
Così Fan Tutte
11 e 13 novembre
Giacomo Puccini
Turandot
25 e 27 novembre
Gioachino Rossini
Il Turco in Italia
8 e 10 dicembre
Giuseppe Verdi
La Traviata
CORO DI OPERALOMBARDIA
maestro del coro Diego Maccagnola
ORCHESTRA I POMERIGGI MUSICALI
Le opere vengono rappresentate con sopratitoli
«Ma siete proprio sicuri che siamo già svegli?
A me sembra che dormiamo ancora e che stiamo
soltanto sognando.»
(William Shakespeare, Sogno di una notte di mezza estate)
In occasione dei 400 anni dalla morte di William Shakespeare il Teatro Ponchielli
si farà promotore di alcuni progetti multidisciplinari (che coinvolgeranno opera,
prosa e concerti) volti all’approfondimento della figura del grande drammaturgo
inglese, fonte di ispirazione di molte opere musicali.
Ad inaugurare il “progetto Shakespeare” del Teatro Ponchielli sarà un inusuale
abbinamento tra prosa e lirica con la programmazione di A midsummer night’s
dream, opera in tre atti di Benjamin Britten, rappresentata in alternanza con il suo
equivalente in prosa, Sogno di una notte di mezza estate. Verrà così realizzato un
progetto unitario ed innovativo che metterà a confronto la medesima opera teatrale
proposta attraverso mezzi espressivi diversi. Per la realizzazione di questo progetto,
fondamentale sarà la collaborazione con il Teatro Elfo di Milano, uno dei teatri di prosa
più interessanti nel panorama nazionale, di cui verrà ripreso lo storico allestimento
di Sogno per la regia di Elio De Capitani che, assieme a Ferdinando Bruni, curerà
anche la messa in scena di Midsummer. La scelta di questo titolo d’opera, di cui il
Teatro Ponchielli sarà capofila per OperaLombardia e che verrà rappresentato per
la prima volta sui palcoscenici dei teatri lombardi, non è solo un omaggio a William
Shakespeare, ma dimostra una volta di più l’interesse da parte del Ponchielli nei
confronti di un repertorio musicale più ricercato.
Il “progetto Shakespeare” proseguirà con un’ulteriore collaborazione tra Teatro
Ponchielli e Teatro Elfo: nel mese di ottobre sul nostro palcoscenico verranno ospitate
le prove di una nuova produzione di Otello con la regia di Elio De Capitani, che
debutterà poco dopo a Milano in prima nazionale ma che a Cremona potrà essere
vista in anteprima grazie alla disponibilità della compagnia del Teatro Elfo ad aprire
al pubblico la prova generale (sabato 15 ottobre).
Dopo opera e prosa, il “progetto Shakespeare” del Teatro Ponchielli non poteva
che coinvolgere anche la stagione concertistica: l’inaugurazione della rassegna
2016-2017 sarà un ulteriore omaggio al Bardo con un concerto del pianista Giovanni
Bellucci, affiancato sul palcoscenico da un noto attore, per una serata in cui musica
e parole si amalgameranno perfettamente. Il programma prevede, infatti, la lettura
di brani tratti da opere shakespeariane e l’esecuzione di composizioni musicali ad
essi ispirati: i testi proposti saranno così evocativi delle successive suggestioni sonore,
come se il medesimo brano venisse prima recitato e poi suonato.
Anche in questo caso, due linguaggi espressivi differenti ma vicini, recitazione e
musica, si uniranno per consentire al pubblico di penetrare a fondo nella poetica di
uno dei più grandi autori della storia.
prosa
giovedì 6 ottobre, ore 20.30
sabato 8 ottobre, ore 20.30
Sogno di una notte
di mezza estate
commedia in cinque atti
di William
Shakespeare
Regia Elio De Capitani
Traduzione Dario Del Corno
Allestimento del Teatro Elfo di Milano
Personaggi principali:
Enzo Curcurù (Teseo/Oberon), Sara Borsarelli (Ippolita/Titania),
Marco Bonadei (Bottom), Clio Cipolletta (Elena),
Sarah Nicolucci (Ermia), Vincenzo Giordano (Lisandro),
Loris Fabiani (Demetrio), Giuseppe Amato (Puck)
Scritto in un periodo compreso tra
il 1593 e il 1596 (la datazione delle opere di William Shakespeare
è sempre alquanto difficoltosa),
Sogno di una notte di mezza estate è
una commedia delicata ed elegante
in cui l’autore inglese riesce a combinare, bilanciandoli magistralmente, moltissimi e diversissimi temi.
Argomento principale è certamente
l’amore, al cui potere né mortali né esseri soprannaturali possono resistere.
Un potere affine a quello della magia,
altro tema presente nella commedia
shakespeariana e che determina il
continuo passaggio dal piano della
veglia a quello del sogno. Il sogno,
infatti, oltre che nel titolo dell’opera, è continuamente evocato e
rappresentato: lo stesso Puck, folletto tratto dal patrimonio folklorico
- Marc Chagall, Midsummer night’s dream britannico, nella sua captatio benevolentiae conclusiva si rivolge direttamente agli spettatori invitandoli a considerare «ogni visione vaga chimera» mentre erano «in lieve sonno sopiti». Oltre a
questo espediente retorico teatrale, in Sogno Shakespeare ricorre anche ad un
altro topos assai presente nella drammaturgia di ogni secolo: il teatro nel teatro.
La metateatralità, in questo caso, pare sia stata scelta da Shakespeare in senso ironico:
il tentativo degli artigiani di mettere in scena una tragedia antica, trasformandola
invece in una farsa e suscitando le risa piuttosto che il pianto (sia del pubblico in
scena che di quello in platea), rappresenta un’invettiva nei confronti di autori ed
attori dilettanti (in questo caso in senso del tutto negativo) coevi a Shakespeare, che
cercavano di farsi strada nell’ambiente teatrale londinese. Il Bardo ne ridicolizza
così i tentativi, creando una delle scene più comiche e divertenti di tutti i tempi.
opera
venerdì 7 ottobre, ore 20.30 (turno A)
domenica 9 ottobre, ore 15.30 (turno B)
A Midsummer Night’s Dream
Opera in tre atti, libretto di Benjamin Britten e Peter Pears
dall’omonima commedia di William Shakespeare
musica di
Benjamin Britten
Direttore Francesco Cilluffo
Regia Ferdinando Bruni, Elio De Capitani
Interpreti principali:
Raffaele Pe (Oberon), Anna Maria Sarra (Tytania),
Simone Coppo (Puck), Zachary Altman (Bottom),
Angela Nisi (Helena), Cecilia Bernini (Hermia),
Alex Tsilogiannis (Lysander), Paolo Ingrasciotta (Demetrius)
- Joseph Noel Paton, The quarrel of Oberon and Titania -
Pur con alcuni tagli, la struttura drammaturgica e narrativa di A midsummer night’s
dream di Benjamin Britten è pressoché del tutto fedele all’originale shakespeariano.
In particolare, il compositore inglese mantiene la distinzione dei tre piani principali
su cui si sviluppa la vicenda e che coinvolge altrettanti gruppi di personaggi. Ad essi
Britten assegna atmosfere musicali corrispondenti, caratterizzandoli da un punto di vista
sonoro in modo assai preciso: popolareggiante per gli artigiani, d’impronta romantica
per il quartetto di innamorati, eterea e sognante per il mondo di fate ed elfi. A porre
in comunicazione questi tre livelli di situazioni drammaturgiche e di personaggi è Puck,
impersonato da un attore ed annunciato sempre da uno squillo di trombe che diventa
quasi un suo riconoscibile Leitmotiv. Di grande rilievo è anche il ruolo assegnato da
Britten al coro di voci bianche, elfi e fate alla corte di Oberon e Tytania, associati ad
una musica sempre lieve, la cui sonorità fatata è ricreata dagli archi con un ampio uso
di glissando, dalla celesta e dalle arpe. Da Shakespeare Britten riprende anche l’intento
ironico della messa in scena della tragedia di Piramo e Tisbe da parte degli artigiani, che
nell’opera del compositore inglese si tramuta in una parodia del melodramma ottocentesco italiano. L’effetto comico è il medesimo di quello nella scena equivalente in Sogno
di una notte di mezza estate senza tuttavia l’accenno polemico presente in Shakespeare.
venerdì 28 ottobre, ore 20.30 (turno A)
domenica 30 ottobre, ore 15.30 (fuori abbonamento)
martedì 1 novembre, ore 20.30 (turno B)
Così Fan Tutte
ossia La scuola degli amanti
dramma giocoso in due atti, libretto di Lorenzo Da Ponte
musica di
Wolfgang Amadeus Mozart
Direttore Gianluca Capuano - regia Francesco Micheli
Interpreti principali:
Gioia Crepaldi (Fiordiligi), Victoria Yarovaya (Dorabella),
Matteo Mezzaro (Ferrando), Pablo Gálvez* (Guglielmo),
Andrea Porta (Don Alfonso), Barbara Massaro* (Despina)
* vincitori Concorso As.Li.Co. 2016
Ultimo titolo di quello che
è stato definito il «meraviglioso trittico d’amore»
(Bernhard Paumgartner)
composto da Wolfgang
Amadeus Mozart su libretto di Lorenzo Da Ponte,
Così fan tutte ebbe sorte
inversa rispetto a quella
di altri capolavori mozartiani, inizialmente poco
apprezzati e poi rivalutati
dalla generazione musicale successiva. Al contrario,
la terza opera di Mozart/
Da Ponte ottenne un immediato successo all’epoca
della sua prima rappresentazione (Vienna 26
- Keith Harring, Love gennaio 1790), per essere poi
completamente esclusa dal repertorio nel corso dell’800, complice l’avversione esplicitamente dimostrata da musicisti ed intellettuali di epoca romantica, tra i quali Ludwig
van Beethoven e Richard Wagner. Nel corso del secolo scorso, tuttavia, si è assistito ad
una progressiva “riscoperta” di Così fan tutte, in cui la tematica dell’amore, comune
all’intera trilogia Mozart/Da Ponte, viene affrontata in modo drammaturgicamente
più lineare rispetto a Nozze di Figaro e Don Giovanni. A tale linearità contribuiscono
l’assenza di episodi secondari rispetto alla vicenda principale (motore della trama è
una scommessa tesa a dimostrare/confutare l’assunto misogino contenuto nel titolo
dell’opera), e la presenza di soli sei personaggi, assai affini a quelli “imposti” dalle convenzioni teatrali settecentesche ma molto ben caratterizzati, ciascuno a suo modo, dalla
musica di Mozart. Così, una trama semplice e per lo più convenzionale, costruita secondo
un evidente principio di simmetria, grazie alla partitura mozartiana diventa un’esplorazione nelle profondità dell’animo umano e delle sue molteplici sfumature d’affetti.
venerdì 11 novembre, ore 20.30 (turno A)
domenica 13 novembre, ore 15.30 (turno B)
Turandot
dramma lirico in tre atti e cinque quadri,
libretto di Giuseppe Adami e Renato Simoni
dalla omonima fiaba teatrale di Carlo Gozzi
musica di Giacomo
Puccini
(finale completato da Franco Alfano)
Direttore Carlo Goldstein - regia Giuseppe Frigeni
Interpreti principali:
Teresa Romano (Turandot), Alejandro Roy (Calaf),
Maria Teresa Leva (Liù), Alessandro Spina (Timur)
Tra la fine dell’800 e l’inizio
del ‘900 in tutta l’Europa
musicale si sviluppò il gusto
per l’esotico e il musicalmente lontano, a cui Giacomo
Puccini certamente aderì con
almeno tre delle sue opere:
dopo aver esplorato il Giappone in Madama Butterfly
e il far west ne La fanciulla
del West, per il suo ultimo
melodramma scelse la Cina
e le sue suggestioni musicali.
L’idea di comporre Turandot
- Chen Yifei, China girl nacque dall’ “incontro” con
l’omonima fiaba teatrale di Carlo Gozzi, drammaturgo veneziano coevo di Carlo Goldoni,
che scrisse molti testi teatrali di successo successivamente musicati. Perno della vicenda
di Turandot è l’evoluzione interiore della protagonista che da “principessa di gelo” si
tramuta in donna innamorata, complice la progressiva fascinazione per il principe Calaf, ma
soprattutto l’impressione suscitata dal sacrificio di Liù, che per amore rinuncia a tutto, alla
vita stessa. E il momento della morte di Liù fu l’ultima pagina musicale completata da Puccini, che abbozzò alcune parti del finale senza tuttavia poterlo portare a termine a causa
della sopraggiunta morte per un incurabile tumore alla gola. Su indicazione di Arturo
Toscanini, direttore designato per la prima assoluta dell’opera, l’editore Ricordi affidò il
completamento del finale di Turandot a Franco Alfano, già allievo del compositore toscano.
Alla prima rappresentazione, tuttavia, avvenuta al Teatro alla Scala il 25 aprile
1926, al termine della scena della morte di Liù, Toscanini depose la bacchetta e
rivolgendosi al pubblico disse: «Qui finisce l’opera, perché a questo punto il
Maestro è morto». Dalle recite successive, Turandot fu rappresentata con il finale
di Alfano, un finale sul quale ancora oggi ci si interroga di sovente: dopo il
climax emotivo raggiunto con la commovente morte di Liù, il lieto fine è una scelta davvero necessaria? Pare che lo stesso Puccini si sia interrogato a lungo su
questo tema prima di morire. E dunque: ai posteri (cioè al pubblico) l’ardua sentenza.
venerdì 25 novembre, ore 20.30 (turno A)
domenica 27 novembre, ore 15.30 (turno B)
Il Turco in Italia
dramma buffo in due atti, libretto di Felice Romani
musica di Gioachino
Rossini
Direttore Christopher Franklin - regia Alfonso Antoniozzi
Interpreti principali:
Fabrizio Beggi (Selim), Paola Leoci (Donna Fiorilla),
Leonardo Galeazzi (Don Geronio),
Vittorio Prato (Prosdocimo), Ruzil Gatin (Don Narciso)
Risale agli anni ’50 del secolo
scorso una vera e propria “riscoperta” de Il Turco in Italia,
che godette di scarsa fortuna ai
tempi della sua composizione.
L’opera, infatti, fu scritta da
Gioachino Rossini per il Teatro
alla Scala di Milano, sperando
di replicare il successo ottenuto
due anni prima con La pietra
del paragone. Ciò però non
avvenne, complice l’equivocabile affinità d’argomento tra
il Turco e L’Italiana in Algeri,
riconosciuta già all’epoca indiscusso capolavoro del compositore pesarese. L’equivoco
si tradusse nella diceria secondo cui Rossini avesse voluto
prendersi gioco del pubblico
milanese scrivendo un’opera
che era solo una copia a parti
- Rudolf Ernst, The entrance invertite dell’Italiana: ciò bastò
a decretarne l’insuccesso alla prima e il conseguente scarso numero di rappresentazioni
successive. In realtà, i due titoli hanno ben poco in comune (tranne la componente esotica e il confronto tra culture diverse) ed anzi il Turco introduce un elemento di grande
novità e di estrema modernità nel libretto: la figura del poeta Prosdocimo, che con
movenze alquanto pirandelliane va in cerca dei personaggi per il suo nuovo dramma,
trovandoli poi nella “vita vera”, fatta di mogli capricciose e civettuole, mariti ingenui e
sottomessi, uomini e donne provenienti da un luogo geograficamente lontano che altro
non sono che una rappresentazione di un mondo ignoto e diverso, quasi favolistico.
Unico personaggio distante dalla vita reale, sia dei tempi di Rossini che dei nostri, è
quello di Don Narciso, il cicisbeo, figura legata ad un ambiente galante e settecentesco,
introdotto dal librettista Felice Romani per “esigenze di cast”, ovvero per dare un
adeguato spazio al ruolo del tenore principale. Nonostante la fredda accoglienza della
prima milanese il 14 agosto 1814, Il Turco in Italia è un’opera di grande bellezza
musicale e di sapiente costruzione drammaturgica e che merita un posto di primordine
tra i grandi capolavori rossiniani.
giovedì 8 dicembre, ore 15.30 (turno B)
sabato 10 dicembre, ore 20.30 (turno A)
La Traviata
melodramma in tre atti, libretto di Francesco Maria Piave,
tratto da La dame aux camélias di Alexandre Dumas figlio
musica di Giuseppe
Verdi
Direttore Francesco Lanzillotta - regia Alice Rohrwacher
Interpreti principali:
Maria Katzarava (Violetta Valéry),
Antonio Gandia (Alfredo Germont),
Marcello Rosiello (Giorgio Germont)
- Vladimir Pervuninsky, Viennese waltz -
«La Traviata ha fatto un fiascone (…). Eppure che vuoi? Non ne sono turbato.
Ho torto io o hanno torto loro. Per me credo che l’ultima parola sulla Traviata non
sia quella d’jeri sera. La rivedranno e vedremo!». Giuseppe Verdi non avrebbe potuto
essere più profetico di così: nonostante il clamoroso insuccesso della prima al Teatro La
Fenice di Venezia il 6 marzo 1853, La Traviata, terzo ed ultimo titolo della cosiddetta
trilogia popolare verdiana, è divenuta una delle opere più amate e rappresentate del
Cigno di Busseto. I motivi dell’originale insuccesso furono molteplici, a cominciare dalla
protagonista della prima rappresentazione (Fanny Salvini-Donatelli) che lo stesso Verdi
giudicava non adatta. Ma l’inadeguatezza vocale della prima Violetta non fu l’unica
ragione di un tale clamoroso insuccesso. Il personaggio stesso della protagonista,
ricalcato su quello di Marguerite Gautier del dramma di Alexandre Dumas figlio, non
fu ben visto dal pubblico che non apprezzò la contemporaneità tra vicenda teatrale e
periodo storico corrente, rendendo una donna dalla scarsa moralità (sostanzialmente
una mantenuta) temporalmente così vicina. Tuttavia, come già Rigoletto e Trovatore,
all’epoca sottoposti a censure e rimaneggiamenti per la presenza di tematiche e
personaggi ritenuti poco edificanti, anche Traviata superò ben preso i pregiudizi di un
pubblico eccessivamente “ben pensante” e l’intera trilogia si attestò come una delle
pietre miliari nella storia del melodramma.
Domenica
2 ottobre, ore 11,00
Guida all’ascolto di
A Midsummer Night’s Dream
di Benjamin Britten
e
Sogno di una notte di mezza estate
di William Shakespeare
Relatori: Francesco Cilluffo, Ferdinando Bruni, Elio De Capitani
Domenica 23
ottobre, ore 11.00
Guida all’ascolto di
Così Fan Tutte
di Wolfgang Amadeus Mozart
Relatore: Lisa Navach
Domenica 6
novembre, ore 11.00
Guida all’ascolto di
Turandot
di Giacomo Puccini
Relatore: Vittoria Fontana
Domenica 20
novembre, ore 11.00
Guida all’ascolto di
Il Turco in Italia
di Gioachino Rossini
Relatore: Emanuele Senici
Domenica 4
dicembre, ore 11.00
Guida all’ascolto di
La Traviata
di Giuseppe Verdi
Relatore: Vincenzo Borghetti
Il Ponchielli alla Scala
Grazie alla convenzione promossa da Regione Lombardia con OperaLombardia e il Teatro alla
Scala di Milano, anche nel 2017 ci sarà la possibilità per gli abbonati alla stagione d’opera
e a quella di danza del Teatro Ponchielli di assistere ad uno spettacolo di lirica e ad uno di
balletto inseriti nel cartellone 2016-2017 del Teatro alla Scala.
Domenica 29
gennaio 2017, ore 14.30
Don Carlo
Musica di Giuseppe Verdi
Coro e Orchestra del Teatro alla Scala
Direttore Myung-Whun Chung
regia Peter Stein
Sabato 18
febbraio 2017, ore 20.00
Dittico Stravinskij
Le sacre du printemps
Coreografia Glen Tetley
Petruška
Coreografia di Michail Fokin
Direttore Zubin Mehta
Ulteriori informazioni sulle modalità di prenotazione dei posti (da comunicare alla Segreteria
del Teatro Ponchielli) e sui prezzi verranno rese note in seguito.
Per chi lo gradisse, e con un numero minimo di adesioni, il Teatro Ponchielli è disponibile
ad organizzare anche il trasferimento A/R per Milano in pullman ad un prezzo che verrà
successivamente comunicato.
Ponchielli
progetto
Sogno di una notte di mezza estate (6 e 8 ottobre) +
A midsummer night’s dream (7 e 9 ottobre)
Biglietti
Platea e palchi Galleria
Loggione
€ 65,00
€ 42,00
€ 30,00
Sogno di una notte di mezza estate (solo spettacolo di Prosa)
Biglietti
InteriRidotti**
Ridotto abbonati***
Platea e palchi
Galleria
Loggione
€ 18,00 € 16,00
€ 13,00
€ 10,00
€ 10,00
€ 10,00
€ 10,00
** Riduzione per giovani fino a 25 anni, per gruppi associati all’UNCALM, per
gruppi organizzati, per i Soci dell’Accademia Italiana degli archi, per i soci del
Touring club italiano, soci FAI, per i possessori di Music card dell’Orchestra da
Camera di Mantova, Ikea Family.
***Riduzione applicata agli abbonati delle Stagioni del Teatro Ponchielli
in vendita dal 29 di agosto (Opera, Concerti, Prosa, Danza, Monteverdi)
Biglietto studenti
€ 8,00
Otello (prova generale sabato 15 ottobre, ore 20.30)
Biglietti Interi
€ 10,00
Ridotto Abbonati*** € 8,00
Biglietto studenti
€ 8,00
***Riduzione applicata agli abbonati delle Stagioni del Teatro Ponchielli
in vendita dal 29 di agosto (Opera, Concerti, Prosa, Danza, Monteverdi)
Prezzi di Abbonamenti e Biglietti
Abbonamento turni A e B
InteriRidotti*
Platea e palchi, 5 recite € 230,00
Galleria, 5 recite
€ 145,00
Loggione
€ 80,00
€ 210,00
€ 130,00
*Riduzione per giovani fino a 25 anni, per gruppi associati all’UNCALM, per gruppi
organizzati, per i Soci dell’Accademia Italiana degli archi, per i soci del Touring club
italiano, soci FAI, per i possessori di Music card dell’Orchestra da Camera di Mantova.
Biglietti stagione d’opera
InteriRidotti**
Platea e palchi
Galleria
Loggione
€ 55,00 € 35,00
€ 20,00
€ 50,00
€ 32,00
**Riduzione per giovani fino a 25 anni, per gruppi associati all’UNCALM, per
gruppi organizzati, per i Soci dell’Accademia Italiana degli archi, per i soci del
Touring club italiano, soci FAI, per i possessori di Music card dell’Orchestra da
Camera di Mantova, Ikea Family.
Biglietto studenti
€ 12,00 (Opera)
Abbonamenti dal 27 giugno al 16 luglio
e dal 29 agosto al 16 settembre
Biglietti dal 17 settembre
Informazioni e servizio per il pubblico
Riportiamo qui le informazioni relative alla Stagione d’Opera 2016, nonché quelle
di carattere generale, avvertendo che la programmazione completa è consultabile
sul sito www.teatroponchielli.it. Chi lo desidera può chiedere di ricevere al proprio
domicilio il materiale informativo delle stagioni. Informazioni possono essere richieste
alla segreteria del Teatro tel. 0372 022010 /11, o per posta elettronica all’indirizzo
[email protected]. Eventuali disservizi possono essere segnalati al Teatro
richiedendo l’apposito modulo al personale di sala, o inviando una comunicazione per
posta (Corso Vittorio Emanuele II, 52– 26100 Cremona), per fax 0372 022099, o per
posta elettronica all’indirizzo [email protected].
ORARI. La biglietteria del Teatro A. Ponchielli è aperta tutti i giorni feriali dalle 10.30
alle 13.30 e dalle 16.30 alle 19.30 ed è chiusa la domenica e i giorni festivi. Nei giorni
di spettacolo serale protrae l’apertura fino al primo intervallo. Nei giorni di spettacolo
pomeridiano festivo apre alle ore 14.00 e chiude al termine del primo intervallo.
Per informazioni e prenotazioni telefoniche sono attivi, in orario di apertura della
biglietteria, i seguenti numeri: 0372.022001 e 0372.022002.
PRELAZIONE EX ABBONATI. Gli abbonati alla stagione 2015 possono esercitare il
diritto di prelazione al posto per la stagione 2016 ritirando i nuovi abbonamenti dal 27
giugno al 16 luglio e dal 29 agosto al 16 settembre.
NUOVI ABBONATI. I nuovi abbonamenti possono essere sottoscritti dal 10 al 16
settembre.
BIGLIETTI. I biglietti per le singole recite sono posti in vendita dal 17 settembre.
Ad ognuno è consentito di acquistare fino ad un massimo di 4 poltrone oppure un palco.
Alle associazioni culturali e musicali, ai circoli lirici, italiani ed esteri, sono riservati specifici
contingenti di biglietti.
I biglietti per le singole recite possono essere acquistati anche presso tutti gli sportelli
della Banca Cremonese di Credito Cooperativo, nei normali orari di apertura (informazioni
presso tutte le filiali tel. 0372.9281).
PRENOTAZIONI TELEFONICHE. La biglietteria accetta, in orario di apertura e
compatibilmente con la presenza di pubblico agli sportelli, prenotazioni telefoniche di
abbonamenti e biglietti ai numeri 0372.022001 e 0372.022002. La regolarizzazione
dei posti così prenotati deve avvenire entro tre giorni dalla prenotazione pena
l’annullamento. Le prenotazioni telefoniche non si accettano nel primo giorno di
apertura delle vendite. Non si accettano contestazioni sui posti assegnati.
ACQUISTO BIGLIETTI TRAMITE INTERNET. è possibile acquistare i biglietti online
sul sito www.vivaticket.it; all’atto della prenotazione l’acquirente acquisirà un numero
d’ordine da utilizzare per il ritiro dei biglietti; il pagamento potrà essere effettuato
con carta di credito. Il servizio comporta un aggravio del costo del biglietto del 12% in
favore del gestore del servizio. Il ritiro dei biglietti dovrà avvenire almeno un’ora prima
dall’inizio dello spettacolo e dietro esibizione di un documento di identità.
PAGAMENTI IN BIGLIETTERIA. Abbonamenti e biglietti acquistati direttamente in
biglietteria possono essere pagati per contanti, con assegno circolare non trasferibile
intestato a Fondazione Teatro Ponchielli, con carta di credito o con bancomat.
PAGAMENTI A DISTANZA. L’importo relativo ad abbonamenti e biglietti prenotati
telefonicamente può essere versato tramite vaglia postale intestato a Fondazione Teatro
Ponchielli, Corso Vittorio Emanuele II, 52 - 26100 Cremona. Il vaglia deve contenere i dati
dell’acquirente, l’indicazione del numero e dell’ordine dei posti prenotati, nonché la data
dello spettacolo. Il pagamento può essere effettuato anche con bonifico bancario intestato
a Fondazione Teatro Ponchielli di Cremona C/O Banca Popolare di Cemona Filiale Centro
Cod. Iban: IT13V0503411401000000144694
Swift Code: BAPPIT21V23
RITIRO PRENOTAZIONI. I biglietti prenotati telefonicamente dovranno essere ritirati
entro un’ora dall’inizio dello spettacolo; se il pagamento è avvenuto con vaglia, dovrà
essere esibita la ricevuta. Non si effettuano rimborsi per biglietti non ritirati.
RIDUZIONI. Sono previste riduzioni sui biglietti d’ingresso per i giovani fino al 25°
anno di età. Le riduzioni sono concesse dietro presentazione di un documento di identità.
Tale documento potrà essere richiesto anche all’ingresso in sala. Analoghe riduzioni sono
previste per gruppi organizzati (di almeno 15 persone) e singoli associati all’UNCALM
previa esibizione di documento associativo, per possessori di Welcome Card emessa dal
Servizio di Promozione Turistica Provincia di Cremona, del Touring Club Italiano, del
FAI (Fondo Ambiente Italiano), Ikea Family e i soci dell’Accademia italiana degli Archi.
Per avvalersi dell’apposita riduzione i soci sono pregati di avvisare subito l’addetta
alla cassa; la tessera (nominale) valida per 2 posti deve essere accompagnata da un
documento di identità.
BIGLIETTO STUDENTI Per gli studenti di tutte le scuole di ordine e grado e delle
Università è previsto un biglietto agevolato. La richiesta di prenotazione per gruppi o classi
deve essere inoltrata dal docente di riferimento all’Ufficio Promozione Scuole del Teatro
tramite apposito modulo di prenotazione fornito dall’Ufficio Promozione stesso oppure
scaricabile dal sito del Teatro www.teatroponchielli.it nelle sezioni delle singole stagioni.
Per usufruire della riduzione gli studenti universitari dovranno esibire il tesserino
direttamente allo sportello della Biglietteria. La riduzione biglietto studenti è applicata
a tutti i settori del Teatro. Nell’assegnazione dei posti verranno comunque privilegiati
i settori di Platea e Palchi secondo la disponibilità. Per ulteriori informazioni: Ufficio
Promozione Scuole tel. 0372.022.013. Il biglietto studenti è strettamente personale e
non cedibile ad adulti; può essere richiesto un documento di identità prima dell’ingresso.
DATE SPETTACOLI. Motivi tecnici o cause di forza maggiore potrebbero determinare
variazioni di date o di orari della rappresentazioni. Eventuali cambiamenti saranno
tempestivamente comunicati con l’affissione di avvisi davanti al Teatro, tramite la
stampa locale, pagine social ed informazioni potranno essere richieste alla biglietteria.
Aggiornamenti su date e orari degli spettacoli sono consultabili sul sito del teatro
(www.teatroponchielli.it). Il rimborso dei biglietti, al netto di eventuali spese postali, viene
effettuato soltanto in caso di cancellazione definitiva dello spettacolo.
RISERVATEZZA. Il Teatro assicura ai sensi del D. Lgs. 30 giugno 2003 n. 196 (Testo Unico
Privacy) la riservatezza dei dati personali e il loro esclusivo utilizzo per comunicazioni
inerenti l’attività del Teatro stesso, nonché la loro cancellazione su semplice richiesta.
PUNTUALITÀ. Non è consentito l’accesso alla sala a spettacolo iniziato. Chi si presenta
in Teatro dopo l’inizio dello spettacolo potrà accedere al proprio posto al primo intervallo.
RIPRESE AUDIO E VIDEO. In Teatro è vietato effettuare riprese audio e video. Si prega
pertanto di non introdurre in sala macchine fotografiche, cineprese, registratori.
CELLULARI E TABLET. L’utilizzo in sala di cellulari e tablet, anche se in modalità silenzioso,
causa disturbo visivo; per questo motivo è vietano farne uso durante gli spettacoli.
SERVIZIO BAR. Il Teatro è dotato di due bar: a lato del foyer (piano platea), nel Ridotto
dei palchi (terzo ordine). Galleria e loggione possono usufruire del bar del ridotto.
GUARDAROBA. Platea, galleria e loggione sono dotati di guardaroba gratuito.
Eventuali cappotti introdotti in sala dovranno essere indossati o tenuti sulle ginocchia.
È vietato appoggiare qualsiasi indumento sulle poltrone. Non si possono introdurre in
sala ombrelli.
PORTATORI DI HANDICAP MOTORIO. Il Teatro dispone di alcuni posti facilmente
raggiungibili ai portatori di handicap motorio. Per i portatori di handicap motorio è
previsto un biglietto omaggio e un biglietto ridotto per l’accompagnatore. Gli spettatori
con disabilità motoria sono pregati di effettuare la propria prenotazione presso la
segreteria del Teatro almeno tre giorni prima della data dello spettacolo telefonando al
numero 0372.022.024.
ASCENSORE. Il Teatro è dotato di ascensore; si può richiederne l’uso al personale di sala.
ASSEGNAZIONE DEI POSTI. Non è consentito occupare posti diversi da quelli
assegnati senza autorizzazione.
CAMBI DI POSTO. Il Teatro si riserva la possibilità di effettuare spostamenti su alcuni
posti anche in abbonamento nel caso di inderogabili esigenze tecniche.
A TEATRO CON IL BUS
in collaborazione con
Le persone interessate a prenotare il
servizio di trasporto gratuito a Teatro
possono richiederlo telefonando in orario
continuato (ore 9.00-18.00) all’ ingresso
artisti (tel. 0372.022012) entro le 24 ore
dalla data dello spettacolo.
AGEVOLAZIONI PARCHEGGIO
Gli spettatori del Teatro Ponchielli potranno
godere di particolari agevolazioni durante le
serate di spettacolo presso il parcheggio di
Piazza Marconi.
Informazioni presso la biglietteria del Teatro
(tel. 0372 022001/02)
Parcheggio Piazza Marconi
Aperto e Videosorvegliato H24
Piazza Marconi, Cremona - 26100
Tel.: 0372/28936
www.sabait.it
Info:
Segreteria:
0372.022.010 e 0372.022.011
Biglietteria:
(ore 10.30 - 13.30 e ore 16.30 - 19.30)
tel. 0372.022.001 e 0372.022.002
[email protected]
Biglietteria on-line: www.vivaticket.it
e-mail: [email protected]
www.teatroponchielli.it
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