016 2 e n o i g a st teatrop onchie lli.it Teatro Amilcare Consiglio di Amministrazione Gianluca Galimberti, Presidente Francesco Marcotti, Vice Presidente Vito Zucchi, Anna Lazzarini, Guido Zanetti, Consiglieri Collegio dei Revisori Renzo Rebecchi, Presidente Luigi Foresti e Barbara Zanasi, Revisori effettivi Beatrice Allevi e Gladis Facchi, Revisori supplenti Angela Cauzzi, Sovrintendente fondazione Ponchielli Cremona Fondatori Fo n d a z i o n e Arvedi Buschini Centro di Musicologia Wa l t e r S t a u f f e r Sostenitori Benemeriti Vito Zucchi Promotori Ordinari A.F.M. di Cremona (Azienda Farmaceutica Municipale) S.p.a. Autostrade Centropadane S.p.a Banca Cremonese Credito Cooperativo Cesini Due di Cesini G. e M. S.n.c. Euroresin CTC s.r.l. Fantigrafica s.r.l. Guindani Viaggi Linea Com s.r.l. Prof.ssa Lidia Azzolini Maglia Club s.r.l. Nuova Oleodinamica Bonvicini s.r.l. Paolo Beltrami S.p.A. Relevés articoli per la danza Seri Art s.r.l. Ponchielli progetto 6 e 8 ottobre William Shakespeare Sogno di una notte di mezza estate 7 e 9 ottobre Benjamin Britten A Midsummer Night’s Dream (Sogno di una notte di mezza estate) 28, 30 ottobre e 1 novembre Wolfgang Amadeus Mozart Così Fan Tutte 11 e 13 novembre Giacomo Puccini Turandot 25 e 27 novembre Gioachino Rossini Il Turco in Italia 8 e 10 dicembre Giuseppe Verdi La Traviata CORO DI OPERALOMBARDIA maestro del coro Diego Maccagnola ORCHESTRA I POMERIGGI MUSICALI Le opere vengono rappresentate con sopratitoli «Ma siete proprio sicuri che siamo già svegli? A me sembra che dormiamo ancora e che stiamo soltanto sognando.» (William Shakespeare, Sogno di una notte di mezza estate) In occasione dei 400 anni dalla morte di William Shakespeare il Teatro Ponchielli si farà promotore di alcuni progetti multidisciplinari (che coinvolgeranno opera, prosa e concerti) volti all’approfondimento della figura del grande drammaturgo inglese, fonte di ispirazione di molte opere musicali. Ad inaugurare il “progetto Shakespeare” del Teatro Ponchielli sarà un inusuale abbinamento tra prosa e lirica con la programmazione di A midsummer night’s dream, opera in tre atti di Benjamin Britten, rappresentata in alternanza con il suo equivalente in prosa, Sogno di una notte di mezza estate. Verrà così realizzato un progetto unitario ed innovativo che metterà a confronto la medesima opera teatrale proposta attraverso mezzi espressivi diversi. Per la realizzazione di questo progetto, fondamentale sarà la collaborazione con il Teatro Elfo di Milano, uno dei teatri di prosa più interessanti nel panorama nazionale, di cui verrà ripreso lo storico allestimento di Sogno per la regia di Elio De Capitani che, assieme a Ferdinando Bruni, curerà anche la messa in scena di Midsummer. La scelta di questo titolo d’opera, di cui il Teatro Ponchielli sarà capofila per OperaLombardia e che verrà rappresentato per la prima volta sui palcoscenici dei teatri lombardi, non è solo un omaggio a William Shakespeare, ma dimostra una volta di più l’interesse da parte del Ponchielli nei confronti di un repertorio musicale più ricercato. Il “progetto Shakespeare” proseguirà con un’ulteriore collaborazione tra Teatro Ponchielli e Teatro Elfo: nel mese di ottobre sul nostro palcoscenico verranno ospitate le prove di una nuova produzione di Otello con la regia di Elio De Capitani, che debutterà poco dopo a Milano in prima nazionale ma che a Cremona potrà essere vista in anteprima grazie alla disponibilità della compagnia del Teatro Elfo ad aprire al pubblico la prova generale (sabato 15 ottobre). Dopo opera e prosa, il “progetto Shakespeare” del Teatro Ponchielli non poteva che coinvolgere anche la stagione concertistica: l’inaugurazione della rassegna 2016-2017 sarà un ulteriore omaggio al Bardo con un concerto del pianista Giovanni Bellucci, affiancato sul palcoscenico da un noto attore, per una serata in cui musica e parole si amalgameranno perfettamente. Il programma prevede, infatti, la lettura di brani tratti da opere shakespeariane e l’esecuzione di composizioni musicali ad essi ispirati: i testi proposti saranno così evocativi delle successive suggestioni sonore, come se il medesimo brano venisse prima recitato e poi suonato. Anche in questo caso, due linguaggi espressivi differenti ma vicini, recitazione e musica, si uniranno per consentire al pubblico di penetrare a fondo nella poetica di uno dei più grandi autori della storia. prosa giovedì 6 ottobre, ore 20.30 sabato 8 ottobre, ore 20.30 Sogno di una notte di mezza estate commedia in cinque atti di William Shakespeare Regia Elio De Capitani Traduzione Dario Del Corno Allestimento del Teatro Elfo di Milano Personaggi principali: Enzo Curcurù (Teseo/Oberon), Sara Borsarelli (Ippolita/Titania), Marco Bonadei (Bottom), Clio Cipolletta (Elena), Sarah Nicolucci (Ermia), Vincenzo Giordano (Lisandro), Loris Fabiani (Demetrio), Giuseppe Amato (Puck) Scritto in un periodo compreso tra il 1593 e il 1596 (la datazione delle opere di William Shakespeare è sempre alquanto difficoltosa), Sogno di una notte di mezza estate è una commedia delicata ed elegante in cui l’autore inglese riesce a combinare, bilanciandoli magistralmente, moltissimi e diversissimi temi. Argomento principale è certamente l’amore, al cui potere né mortali né esseri soprannaturali possono resistere. Un potere affine a quello della magia, altro tema presente nella commedia shakespeariana e che determina il continuo passaggio dal piano della veglia a quello del sogno. Il sogno, infatti, oltre che nel titolo dell’opera, è continuamente evocato e rappresentato: lo stesso Puck, folletto tratto dal patrimonio folklorico - Marc Chagall, Midsummer night’s dream britannico, nella sua captatio benevolentiae conclusiva si rivolge direttamente agli spettatori invitandoli a considerare «ogni visione vaga chimera» mentre erano «in lieve sonno sopiti». Oltre a questo espediente retorico teatrale, in Sogno Shakespeare ricorre anche ad un altro topos assai presente nella drammaturgia di ogni secolo: il teatro nel teatro. La metateatralità, in questo caso, pare sia stata scelta da Shakespeare in senso ironico: il tentativo degli artigiani di mettere in scena una tragedia antica, trasformandola invece in una farsa e suscitando le risa piuttosto che il pianto (sia del pubblico in scena che di quello in platea), rappresenta un’invettiva nei confronti di autori ed attori dilettanti (in questo caso in senso del tutto negativo) coevi a Shakespeare, che cercavano di farsi strada nell’ambiente teatrale londinese. Il Bardo ne ridicolizza così i tentativi, creando una delle scene più comiche e divertenti di tutti i tempi. opera venerdì 7 ottobre, ore 20.30 (turno A) domenica 9 ottobre, ore 15.30 (turno B) A Midsummer Night’s Dream Opera in tre atti, libretto di Benjamin Britten e Peter Pears dall’omonima commedia di William Shakespeare musica di Benjamin Britten Direttore Francesco Cilluffo Regia Ferdinando Bruni, Elio De Capitani Interpreti principali: Raffaele Pe (Oberon), Anna Maria Sarra (Tytania), Simone Coppo (Puck), Zachary Altman (Bottom), Angela Nisi (Helena), Cecilia Bernini (Hermia), Alex Tsilogiannis (Lysander), Paolo Ingrasciotta (Demetrius) - Joseph Noel Paton, The quarrel of Oberon and Titania - Pur con alcuni tagli, la struttura drammaturgica e narrativa di A midsummer night’s dream di Benjamin Britten è pressoché del tutto fedele all’originale shakespeariano. In particolare, il compositore inglese mantiene la distinzione dei tre piani principali su cui si sviluppa la vicenda e che coinvolge altrettanti gruppi di personaggi. Ad essi Britten assegna atmosfere musicali corrispondenti, caratterizzandoli da un punto di vista sonoro in modo assai preciso: popolareggiante per gli artigiani, d’impronta romantica per il quartetto di innamorati, eterea e sognante per il mondo di fate ed elfi. A porre in comunicazione questi tre livelli di situazioni drammaturgiche e di personaggi è Puck, impersonato da un attore ed annunciato sempre da uno squillo di trombe che diventa quasi un suo riconoscibile Leitmotiv. Di grande rilievo è anche il ruolo assegnato da Britten al coro di voci bianche, elfi e fate alla corte di Oberon e Tytania, associati ad una musica sempre lieve, la cui sonorità fatata è ricreata dagli archi con un ampio uso di glissando, dalla celesta e dalle arpe. Da Shakespeare Britten riprende anche l’intento ironico della messa in scena della tragedia di Piramo e Tisbe da parte degli artigiani, che nell’opera del compositore inglese si tramuta in una parodia del melodramma ottocentesco italiano. L’effetto comico è il medesimo di quello nella scena equivalente in Sogno di una notte di mezza estate senza tuttavia l’accenno polemico presente in Shakespeare. venerdì 28 ottobre, ore 20.30 (turno A) domenica 30 ottobre, ore 15.30 (fuori abbonamento) martedì 1 novembre, ore 20.30 (turno B) Così Fan Tutte ossia La scuola degli amanti dramma giocoso in due atti, libretto di Lorenzo Da Ponte musica di Wolfgang Amadeus Mozart Direttore Gianluca Capuano - regia Francesco Micheli Interpreti principali: Gioia Crepaldi (Fiordiligi), Victoria Yarovaya (Dorabella), Matteo Mezzaro (Ferrando), Pablo Gálvez* (Guglielmo), Andrea Porta (Don Alfonso), Barbara Massaro* (Despina) * vincitori Concorso As.Li.Co. 2016 Ultimo titolo di quello che è stato definito il «meraviglioso trittico d’amore» (Bernhard Paumgartner) composto da Wolfgang Amadeus Mozart su libretto di Lorenzo Da Ponte, Così fan tutte ebbe sorte inversa rispetto a quella di altri capolavori mozartiani, inizialmente poco apprezzati e poi rivalutati dalla generazione musicale successiva. Al contrario, la terza opera di Mozart/ Da Ponte ottenne un immediato successo all’epoca della sua prima rappresentazione (Vienna 26 - Keith Harring, Love gennaio 1790), per essere poi completamente esclusa dal repertorio nel corso dell’800, complice l’avversione esplicitamente dimostrata da musicisti ed intellettuali di epoca romantica, tra i quali Ludwig van Beethoven e Richard Wagner. Nel corso del secolo scorso, tuttavia, si è assistito ad una progressiva “riscoperta” di Così fan tutte, in cui la tematica dell’amore, comune all’intera trilogia Mozart/Da Ponte, viene affrontata in modo drammaturgicamente più lineare rispetto a Nozze di Figaro e Don Giovanni. A tale linearità contribuiscono l’assenza di episodi secondari rispetto alla vicenda principale (motore della trama è una scommessa tesa a dimostrare/confutare l’assunto misogino contenuto nel titolo dell’opera), e la presenza di soli sei personaggi, assai affini a quelli “imposti” dalle convenzioni teatrali settecentesche ma molto ben caratterizzati, ciascuno a suo modo, dalla musica di Mozart. Così, una trama semplice e per lo più convenzionale, costruita secondo un evidente principio di simmetria, grazie alla partitura mozartiana diventa un’esplorazione nelle profondità dell’animo umano e delle sue molteplici sfumature d’affetti. venerdì 11 novembre, ore 20.30 (turno A) domenica 13 novembre, ore 15.30 (turno B) Turandot dramma lirico in tre atti e cinque quadri, libretto di Giuseppe Adami e Renato Simoni dalla omonima fiaba teatrale di Carlo Gozzi musica di Giacomo Puccini (finale completato da Franco Alfano) Direttore Carlo Goldstein - regia Giuseppe Frigeni Interpreti principali: Teresa Romano (Turandot), Alejandro Roy (Calaf), Maria Teresa Leva (Liù), Alessandro Spina (Timur) Tra la fine dell’800 e l’inizio del ‘900 in tutta l’Europa musicale si sviluppò il gusto per l’esotico e il musicalmente lontano, a cui Giacomo Puccini certamente aderì con almeno tre delle sue opere: dopo aver esplorato il Giappone in Madama Butterfly e il far west ne La fanciulla del West, per il suo ultimo melodramma scelse la Cina e le sue suggestioni musicali. L’idea di comporre Turandot - Chen Yifei, China girl nacque dall’ “incontro” con l’omonima fiaba teatrale di Carlo Gozzi, drammaturgo veneziano coevo di Carlo Goldoni, che scrisse molti testi teatrali di successo successivamente musicati. Perno della vicenda di Turandot è l’evoluzione interiore della protagonista che da “principessa di gelo” si tramuta in donna innamorata, complice la progressiva fascinazione per il principe Calaf, ma soprattutto l’impressione suscitata dal sacrificio di Liù, che per amore rinuncia a tutto, alla vita stessa. E il momento della morte di Liù fu l’ultima pagina musicale completata da Puccini, che abbozzò alcune parti del finale senza tuttavia poterlo portare a termine a causa della sopraggiunta morte per un incurabile tumore alla gola. Su indicazione di Arturo Toscanini, direttore designato per la prima assoluta dell’opera, l’editore Ricordi affidò il completamento del finale di Turandot a Franco Alfano, già allievo del compositore toscano. Alla prima rappresentazione, tuttavia, avvenuta al Teatro alla Scala il 25 aprile 1926, al termine della scena della morte di Liù, Toscanini depose la bacchetta e rivolgendosi al pubblico disse: «Qui finisce l’opera, perché a questo punto il Maestro è morto». Dalle recite successive, Turandot fu rappresentata con il finale di Alfano, un finale sul quale ancora oggi ci si interroga di sovente: dopo il climax emotivo raggiunto con la commovente morte di Liù, il lieto fine è una scelta davvero necessaria? Pare che lo stesso Puccini si sia interrogato a lungo su questo tema prima di morire. E dunque: ai posteri (cioè al pubblico) l’ardua sentenza. venerdì 25 novembre, ore 20.30 (turno A) domenica 27 novembre, ore 15.30 (turno B) Il Turco in Italia dramma buffo in due atti, libretto di Felice Romani musica di Gioachino Rossini Direttore Christopher Franklin - regia Alfonso Antoniozzi Interpreti principali: Fabrizio Beggi (Selim), Paola Leoci (Donna Fiorilla), Leonardo Galeazzi (Don Geronio), Vittorio Prato (Prosdocimo), Ruzil Gatin (Don Narciso) Risale agli anni ’50 del secolo scorso una vera e propria “riscoperta” de Il Turco in Italia, che godette di scarsa fortuna ai tempi della sua composizione. L’opera, infatti, fu scritta da Gioachino Rossini per il Teatro alla Scala di Milano, sperando di replicare il successo ottenuto due anni prima con La pietra del paragone. Ciò però non avvenne, complice l’equivocabile affinità d’argomento tra il Turco e L’Italiana in Algeri, riconosciuta già all’epoca indiscusso capolavoro del compositore pesarese. L’equivoco si tradusse nella diceria secondo cui Rossini avesse voluto prendersi gioco del pubblico milanese scrivendo un’opera che era solo una copia a parti - Rudolf Ernst, The entrance invertite dell’Italiana: ciò bastò a decretarne l’insuccesso alla prima e il conseguente scarso numero di rappresentazioni successive. In realtà, i due titoli hanno ben poco in comune (tranne la componente esotica e il confronto tra culture diverse) ed anzi il Turco introduce un elemento di grande novità e di estrema modernità nel libretto: la figura del poeta Prosdocimo, che con movenze alquanto pirandelliane va in cerca dei personaggi per il suo nuovo dramma, trovandoli poi nella “vita vera”, fatta di mogli capricciose e civettuole, mariti ingenui e sottomessi, uomini e donne provenienti da un luogo geograficamente lontano che altro non sono che una rappresentazione di un mondo ignoto e diverso, quasi favolistico. Unico personaggio distante dalla vita reale, sia dei tempi di Rossini che dei nostri, è quello di Don Narciso, il cicisbeo, figura legata ad un ambiente galante e settecentesco, introdotto dal librettista Felice Romani per “esigenze di cast”, ovvero per dare un adeguato spazio al ruolo del tenore principale. Nonostante la fredda accoglienza della prima milanese il 14 agosto 1814, Il Turco in Italia è un’opera di grande bellezza musicale e di sapiente costruzione drammaturgica e che merita un posto di primordine tra i grandi capolavori rossiniani. giovedì 8 dicembre, ore 15.30 (turno B) sabato 10 dicembre, ore 20.30 (turno A) La Traviata melodramma in tre atti, libretto di Francesco Maria Piave, tratto da La dame aux camélias di Alexandre Dumas figlio musica di Giuseppe Verdi Direttore Francesco Lanzillotta - regia Alice Rohrwacher Interpreti principali: Maria Katzarava (Violetta Valéry), Antonio Gandia (Alfredo Germont), Marcello Rosiello (Giorgio Germont) - Vladimir Pervuninsky, Viennese waltz - «La Traviata ha fatto un fiascone (…). Eppure che vuoi? Non ne sono turbato. Ho torto io o hanno torto loro. Per me credo che l’ultima parola sulla Traviata non sia quella d’jeri sera. La rivedranno e vedremo!». Giuseppe Verdi non avrebbe potuto essere più profetico di così: nonostante il clamoroso insuccesso della prima al Teatro La Fenice di Venezia il 6 marzo 1853, La Traviata, terzo ed ultimo titolo della cosiddetta trilogia popolare verdiana, è divenuta una delle opere più amate e rappresentate del Cigno di Busseto. I motivi dell’originale insuccesso furono molteplici, a cominciare dalla protagonista della prima rappresentazione (Fanny Salvini-Donatelli) che lo stesso Verdi giudicava non adatta. Ma l’inadeguatezza vocale della prima Violetta non fu l’unica ragione di un tale clamoroso insuccesso. Il personaggio stesso della protagonista, ricalcato su quello di Marguerite Gautier del dramma di Alexandre Dumas figlio, non fu ben visto dal pubblico che non apprezzò la contemporaneità tra vicenda teatrale e periodo storico corrente, rendendo una donna dalla scarsa moralità (sostanzialmente una mantenuta) temporalmente così vicina. Tuttavia, come già Rigoletto e Trovatore, all’epoca sottoposti a censure e rimaneggiamenti per la presenza di tematiche e personaggi ritenuti poco edificanti, anche Traviata superò ben preso i pregiudizi di un pubblico eccessivamente “ben pensante” e l’intera trilogia si attestò come una delle pietre miliari nella storia del melodramma. Domenica 2 ottobre, ore 11,00 Guida all’ascolto di A Midsummer Night’s Dream di Benjamin Britten e Sogno di una notte di mezza estate di William Shakespeare Relatori: Francesco Cilluffo, Ferdinando Bruni, Elio De Capitani Domenica 23 ottobre, ore 11.00 Guida all’ascolto di Così Fan Tutte di Wolfgang Amadeus Mozart Relatore: Lisa Navach Domenica 6 novembre, ore 11.00 Guida all’ascolto di Turandot di Giacomo Puccini Relatore: Vittoria Fontana Domenica 20 novembre, ore 11.00 Guida all’ascolto di Il Turco in Italia di Gioachino Rossini Relatore: Emanuele Senici Domenica 4 dicembre, ore 11.00 Guida all’ascolto di La Traviata di Giuseppe Verdi Relatore: Vincenzo Borghetti Il Ponchielli alla Scala Grazie alla convenzione promossa da Regione Lombardia con OperaLombardia e il Teatro alla Scala di Milano, anche nel 2017 ci sarà la possibilità per gli abbonati alla stagione d’opera e a quella di danza del Teatro Ponchielli di assistere ad uno spettacolo di lirica e ad uno di balletto inseriti nel cartellone 2016-2017 del Teatro alla Scala. Domenica 29 gennaio 2017, ore 14.30 Don Carlo Musica di Giuseppe Verdi Coro e Orchestra del Teatro alla Scala Direttore Myung-Whun Chung regia Peter Stein Sabato 18 febbraio 2017, ore 20.00 Dittico Stravinskij Le sacre du printemps Coreografia Glen Tetley Petruška Coreografia di Michail Fokin Direttore Zubin Mehta Ulteriori informazioni sulle modalità di prenotazione dei posti (da comunicare alla Segreteria del Teatro Ponchielli) e sui prezzi verranno rese note in seguito. Per chi lo gradisse, e con un numero minimo di adesioni, il Teatro Ponchielli è disponibile ad organizzare anche il trasferimento A/R per Milano in pullman ad un prezzo che verrà successivamente comunicato. Ponchielli progetto Sogno di una notte di mezza estate (6 e 8 ottobre) + A midsummer night’s dream (7 e 9 ottobre) Biglietti Platea e palchi Galleria Loggione € 65,00 € 42,00 € 30,00 Sogno di una notte di mezza estate (solo spettacolo di Prosa) Biglietti InteriRidotti** Ridotto abbonati*** Platea e palchi Galleria Loggione € 18,00 € 16,00 € 13,00 € 10,00 € 10,00 € 10,00 € 10,00 ** Riduzione per giovani fino a 25 anni, per gruppi associati all’UNCALM, per gruppi organizzati, per i Soci dell’Accademia Italiana degli archi, per i soci del Touring club italiano, soci FAI, per i possessori di Music card dell’Orchestra da Camera di Mantova, Ikea Family. ***Riduzione applicata agli abbonati delle Stagioni del Teatro Ponchielli in vendita dal 29 di agosto (Opera, Concerti, Prosa, Danza, Monteverdi) Biglietto studenti € 8,00 Otello (prova generale sabato 15 ottobre, ore 20.30) Biglietti Interi € 10,00 Ridotto Abbonati*** € 8,00 Biglietto studenti € 8,00 ***Riduzione applicata agli abbonati delle Stagioni del Teatro Ponchielli in vendita dal 29 di agosto (Opera, Concerti, Prosa, Danza, Monteverdi) Prezzi di Abbonamenti e Biglietti Abbonamento turni A e B InteriRidotti* Platea e palchi, 5 recite € 230,00 Galleria, 5 recite € 145,00 Loggione € 80,00 € 210,00 € 130,00 *Riduzione per giovani fino a 25 anni, per gruppi associati all’UNCALM, per gruppi organizzati, per i Soci dell’Accademia Italiana degli archi, per i soci del Touring club italiano, soci FAI, per i possessori di Music card dell’Orchestra da Camera di Mantova. Biglietti stagione d’opera InteriRidotti** Platea e palchi Galleria Loggione € 55,00 € 35,00 € 20,00 € 50,00 € 32,00 **Riduzione per giovani fino a 25 anni, per gruppi associati all’UNCALM, per gruppi organizzati, per i Soci dell’Accademia Italiana degli archi, per i soci del Touring club italiano, soci FAI, per i possessori di Music card dell’Orchestra da Camera di Mantova, Ikea Family. Biglietto studenti € 12,00 (Opera) Abbonamenti dal 27 giugno al 16 luglio e dal 29 agosto al 16 settembre Biglietti dal 17 settembre Informazioni e servizio per il pubblico Riportiamo qui le informazioni relative alla Stagione d’Opera 2016, nonché quelle di carattere generale, avvertendo che la programmazione completa è consultabile sul sito www.teatroponchielli.it. Chi lo desidera può chiedere di ricevere al proprio domicilio il materiale informativo delle stagioni. Informazioni possono essere richieste alla segreteria del Teatro tel. 0372 022010 /11, o per posta elettronica all’indirizzo [email protected]. Eventuali disservizi possono essere segnalati al Teatro richiedendo l’apposito modulo al personale di sala, o inviando una comunicazione per posta (Corso Vittorio Emanuele II, 52– 26100 Cremona), per fax 0372 022099, o per posta elettronica all’indirizzo [email protected]. ORARI. La biglietteria del Teatro A. Ponchielli è aperta tutti i giorni feriali dalle 10.30 alle 13.30 e dalle 16.30 alle 19.30 ed è chiusa la domenica e i giorni festivi. Nei giorni di spettacolo serale protrae l’apertura fino al primo intervallo. Nei giorni di spettacolo pomeridiano festivo apre alle ore 14.00 e chiude al termine del primo intervallo. Per informazioni e prenotazioni telefoniche sono attivi, in orario di apertura della biglietteria, i seguenti numeri: 0372.022001 e 0372.022002. PRELAZIONE EX ABBONATI. Gli abbonati alla stagione 2015 possono esercitare il diritto di prelazione al posto per la stagione 2016 ritirando i nuovi abbonamenti dal 27 giugno al 16 luglio e dal 29 agosto al 16 settembre. NUOVI ABBONATI. I nuovi abbonamenti possono essere sottoscritti dal 10 al 16 settembre. BIGLIETTI. I biglietti per le singole recite sono posti in vendita dal 17 settembre. Ad ognuno è consentito di acquistare fino ad un massimo di 4 poltrone oppure un palco. Alle associazioni culturali e musicali, ai circoli lirici, italiani ed esteri, sono riservati specifici contingenti di biglietti. I biglietti per le singole recite possono essere acquistati anche presso tutti gli sportelli della Banca Cremonese di Credito Cooperativo, nei normali orari di apertura (informazioni presso tutte le filiali tel. 0372.9281). PRENOTAZIONI TELEFONICHE. La biglietteria accetta, in orario di apertura e compatibilmente con la presenza di pubblico agli sportelli, prenotazioni telefoniche di abbonamenti e biglietti ai numeri 0372.022001 e 0372.022002. La regolarizzazione dei posti così prenotati deve avvenire entro tre giorni dalla prenotazione pena l’annullamento. Le prenotazioni telefoniche non si accettano nel primo giorno di apertura delle vendite. Non si accettano contestazioni sui posti assegnati. ACQUISTO BIGLIETTI TRAMITE INTERNET. è possibile acquistare i biglietti online sul sito www.vivaticket.it; all’atto della prenotazione l’acquirente acquisirà un numero d’ordine da utilizzare per il ritiro dei biglietti; il pagamento potrà essere effettuato con carta di credito. Il servizio comporta un aggravio del costo del biglietto del 12% in favore del gestore del servizio. Il ritiro dei biglietti dovrà avvenire almeno un’ora prima dall’inizio dello spettacolo e dietro esibizione di un documento di identità. PAGAMENTI IN BIGLIETTERIA. Abbonamenti e biglietti acquistati direttamente in biglietteria possono essere pagati per contanti, con assegno circolare non trasferibile intestato a Fondazione Teatro Ponchielli, con carta di credito o con bancomat. PAGAMENTI A DISTANZA. L’importo relativo ad abbonamenti e biglietti prenotati telefonicamente può essere versato tramite vaglia postale intestato a Fondazione Teatro Ponchielli, Corso Vittorio Emanuele II, 52 - 26100 Cremona. Il vaglia deve contenere i dati dell’acquirente, l’indicazione del numero e dell’ordine dei posti prenotati, nonché la data dello spettacolo. Il pagamento può essere effettuato anche con bonifico bancario intestato a Fondazione Teatro Ponchielli di Cremona C/O Banca Popolare di Cemona Filiale Centro Cod. Iban: IT13V0503411401000000144694 Swift Code: BAPPIT21V23 RITIRO PRENOTAZIONI. I biglietti prenotati telefonicamente dovranno essere ritirati entro un’ora dall’inizio dello spettacolo; se il pagamento è avvenuto con vaglia, dovrà essere esibita la ricevuta. Non si effettuano rimborsi per biglietti non ritirati. RIDUZIONI. Sono previste riduzioni sui biglietti d’ingresso per i giovani fino al 25° anno di età. Le riduzioni sono concesse dietro presentazione di un documento di identità. Tale documento potrà essere richiesto anche all’ingresso in sala. Analoghe riduzioni sono previste per gruppi organizzati (di almeno 15 persone) e singoli associati all’UNCALM previa esibizione di documento associativo, per possessori di Welcome Card emessa dal Servizio di Promozione Turistica Provincia di Cremona, del Touring Club Italiano, del FAI (Fondo Ambiente Italiano), Ikea Family e i soci dell’Accademia italiana degli Archi. Per avvalersi dell’apposita riduzione i soci sono pregati di avvisare subito l’addetta alla cassa; la tessera (nominale) valida per 2 posti deve essere accompagnata da un documento di identità. BIGLIETTO STUDENTI Per gli studenti di tutte le scuole di ordine e grado e delle Università è previsto un biglietto agevolato. La richiesta di prenotazione per gruppi o classi deve essere inoltrata dal docente di riferimento all’Ufficio Promozione Scuole del Teatro tramite apposito modulo di prenotazione fornito dall’Ufficio Promozione stesso oppure scaricabile dal sito del Teatro www.teatroponchielli.it nelle sezioni delle singole stagioni. Per usufruire della riduzione gli studenti universitari dovranno esibire il tesserino direttamente allo sportello della Biglietteria. La riduzione biglietto studenti è applicata a tutti i settori del Teatro. Nell’assegnazione dei posti verranno comunque privilegiati i settori di Platea e Palchi secondo la disponibilità. Per ulteriori informazioni: Ufficio Promozione Scuole tel. 0372.022.013. Il biglietto studenti è strettamente personale e non cedibile ad adulti; può essere richiesto un documento di identità prima dell’ingresso. DATE SPETTACOLI. Motivi tecnici o cause di forza maggiore potrebbero determinare variazioni di date o di orari della rappresentazioni. Eventuali cambiamenti saranno tempestivamente comunicati con l’affissione di avvisi davanti al Teatro, tramite la stampa locale, pagine social ed informazioni potranno essere richieste alla biglietteria. Aggiornamenti su date e orari degli spettacoli sono consultabili sul sito del teatro (www.teatroponchielli.it). Il rimborso dei biglietti, al netto di eventuali spese postali, viene effettuato soltanto in caso di cancellazione definitiva dello spettacolo. RISERVATEZZA. Il Teatro assicura ai sensi del D. 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Platea, galleria e loggione sono dotati di guardaroba gratuito. Eventuali cappotti introdotti in sala dovranno essere indossati o tenuti sulle ginocchia. È vietato appoggiare qualsiasi indumento sulle poltrone. Non si possono introdurre in sala ombrelli. PORTATORI DI HANDICAP MOTORIO. Il Teatro dispone di alcuni posti facilmente raggiungibili ai portatori di handicap motorio. Per i portatori di handicap motorio è previsto un biglietto omaggio e un biglietto ridotto per l’accompagnatore. Gli spettatori con disabilità motoria sono pregati di effettuare la propria prenotazione presso la segreteria del Teatro almeno tre giorni prima della data dello spettacolo telefonando al numero 0372.022.024. ASCENSORE. Il Teatro è dotato di ascensore; si può richiederne l’uso al personale di sala. ASSEGNAZIONE DEI POSTI. Non è consentito occupare posti diversi da quelli assegnati senza autorizzazione. CAMBI DI POSTO. Il Teatro si riserva la possibilità di effettuare spostamenti su alcuni posti anche in abbonamento nel caso di inderogabili esigenze tecniche. A TEATRO CON IL BUS in collaborazione con Le persone interessate a prenotare il servizio di trasporto gratuito a Teatro possono richiederlo telefonando in orario continuato (ore 9.00-18.00) all’ ingresso artisti (tel. 0372.022012) entro le 24 ore dalla data dello spettacolo. AGEVOLAZIONI PARCHEGGIO Gli spettatori del Teatro Ponchielli potranno godere di particolari agevolazioni durante le serate di spettacolo presso il parcheggio di Piazza Marconi. Informazioni presso la biglietteria del Teatro (tel. 0372 022001/02) Parcheggio Piazza Marconi Aperto e Videosorvegliato H24 Piazza Marconi, Cremona - 26100 Tel.: 0372/28936 www.sabait.it Info: Segreteria: 0372.022.010 e 0372.022.011 Biglietteria: (ore 10.30 - 13.30 e ore 16.30 - 19.30) tel. 0372.022.001 e 0372.022.002 [email protected] Biglietteria on-line: www.vivaticket.it e-mail: [email protected] www.teatroponchielli.it Progetto grafico / esecutivi digitali: Testa Consulenti Creativi & Publicitari Stampa: Fantigrafica srl