© Metodologia della ricerca in psicologia clinica - Dott. Luca Filipponi La metodologia in Psicologia Clinica 1. Disegni di ricerca su caso singolo 2. Manipolazione e controllo delle variabili Disegni di ricerca su caso singolo Utilizzata in molte aree di ricerca come la psichiatria, la psicologia clinica, la riabilitazione, il counseling, ecc. Il termine Disegni per lo studio del caso singolo evidenzia la caratteristica unica di questo tipo di disegni, che è la loro “capacità di condurre una ricerca sperimentale con soggetti individuali” (Kazdin, 1996, p. 198) 1 © Metodologia della ricerca in psicologia clinica - Dott. Luca Filipponi Disegni di ricerca su caso singolo Gustav Theodore Fechner (1801-­‐1887), psicologo e sta4s4co tedesco, fondatore della psicofisica. Hermann Ebbinghaus (1850-­‐1909), psicologo tedesco, fu pioniere degli studi sperimentali sulla memoria, ed è noto per aver individuato la “curva dell’oblio” e la “curva di apprendimento” Disegni di ricerca su caso singolo Wilhelm Maximilian Wundt (1832-­‐1920), psicologo e fisiologo tedesco, considerato “il padre fondatore” della psicologia sperimentale (Blumenthal, 1979) grazie al suo contributo teorico e sperimentale. Mediante l’introspezione cercava di indagare le esperienze immediate di conoscenza, come sen4men4, emozioni, idee. Ivan Petrovič Pavlov (1849-­‐1936), fisiologgo, medico ed etologo russo, scoprì il riflesso condizionato, che consenO di applicare i metodi obiePvi della fisiologia allo studio dei processi nervosi superiori 2 © Metodologia della ricerca in psicologia clinica - Dott. Luca Filipponi Disegni di ricerca su caso singolo Disegni di ricerca su caso singolo Burrhus Frederic Skinner (1904-­‐1990), psicologo (e non solo) americano, inventò la camera per il condizionamento operante (Skinner box) e il cumula4ve recorder per misurare il tasso di risposta a seguito dei programmi di rinforzo 3 © Metodologia della ricerca in psicologia clinica - Dott. Luca Filipponi Disegni di ricerca su caso singolo Lo studio del caso singolo è un caso particolare di ricerca longitudinale di uno studio intensivo e prolungato nel tempo di un singolo caso. E’ una metodologia di ricerca che consiste nell’analizzare, in maniera intensiva, il comportamento di una singola persona. Normalmente l'aspetto peculiare delle sperimentazioni applicate è la verifica degli effetti che derivano sul comportamento di uno o più individui in seguito all'introduzione di una variabile indipendente (ad esempio un trattamento psicoterapico o educativo). Questa metodologia richiede misure ripetute della variabile dipendente. Le misure sul caso singolo Le misure ripetute devono prendere in esame aspetti oggettivi ed osservabili del comportamento, come: • la frequenza del comportamento, • la latenza della risposta, • la durata della risposta, • l’intensità della risposta, • la selezione della risposta (tra più alternative se il soggetto può scegliere). In oltre, esse dovrebbero essere condotte in condizioni controllate: bisogna rendere costanti alcune variabili secondarie non eliminabili come le persone coinvolte nelle misurazioni, le istruzioni fornite ai soggetti, le condizioni ambientali in cui avvengono le misurazioni, ecc. 4 © Metodologia della ricerca in psicologia clinica - Dott. Luca Filipponi Per quanto concerne la stabilizzazione della linea di base, la funzione della misurazione di base è duplice: • presentare dati quantificabili in grado di descrivere l'evoluzione del o dei comportamenti da modificare prima dell'attuazione dell'intervento (linea basale); • fornire la possibilità di confrontare i dati così raccolti con quelli prodotti dall'applicazione della procedura modificazionale. Esempio: Lamentele di un paziente ipocondriaco - Nella fase di baseline vengono raccolte informazioni che permettono di prevedere il livello futuro in questo caso la stima del livello futuro è la media delle lamentale nei venti giorni di osservazione baseline - La previsione serve come riferimento per valutare l’efficacia del trattamento 5 © Metodologia della ricerca in psicologia clinica - Dott. Luca Filipponi Disegni sperimentali I disegni sperimentali in psicologia clinica devono assolvere ad una funzione fondamentale: permettere di individuare l’efficacia dell’intervento o del trattamento. I disegni sperimentali possono variare nel modo mediante il quale dimostrano gli effetti di un intervento, nelle richieste per la valutazione sperimentale e nei tipi di problematiche trattate. Notazione di Campbell e Stanley (1963) per indicare i periodi di osservazione e di trattamento: Osservazione (no trattamento o intervento) O oppure A Trattamento o intervento X oppure B Disegno ABAB (OXOX) E’ una famiglia di procedure sperimentali nelle quali le osservazioni sulla prestazione di un certo soggetto vengono eseguite nel tempo. Consiste nella successione di periodi di non-trattamento e di trattamento nelle quali viene osservato l’andamento del criterio. Ha due caratteristiche principali: • Valutazione continuata • Ottenimento di prestazioni stabili Consente di valutare in modo attendibile gli effetti relativi all’intervento Il disegno ABAB (OXOX) esamina gli effetti di un intervento alternando la condizione di base (fase A o O), in cui nessun intervento è in atto, con la condizione di intervento (fase B o X), nella quale viene implementato il trattamento. 6 © Metodologia della ricerca in psicologia clinica - Dott. Luca Filipponi Disegno ABAB (OXOX) Le due fasi sono ripetute almeno due volte Gli effetti dell’intervento sono chiari se il funzionamento del soggetto migliora durante la prima fase di intervento, si inverte o si avvicina al livello di base originario quando il trattamento viene ritirato e torna a migliorare quando il trattamento è reintegrato. Disegno ABAB (OXOX) 7 © Metodologia della ricerca in psicologia clinica - Dott. Luca Filipponi Disegno ABAB (OXOX) Disegno ABAB (OXOX) 8 © Metodologia della ricerca in psicologia clinica - Dott. Luca Filipponi Disegno ABAB (OXOX) La logica del disegno si basa sul confronto tra il livello di comportamento e le tendenze che i dati assumono nel corso delle varie fasi Il trattamento dovrebbe essere ritirato nel momento in cui si osserva un nuovo livello di base stabile Disegno ABAB (OXOX) Esempio: Eliminare la suzione del pollice in un bambino di 9 anni - La suzione del pollice era associata con una occlusione difettosa dei denti davanti, che non poteva essere trattata sino a che la suzione non fosse stata eliminata. - I genitori riferirono che la suzione era più frequente quando il bambino guardava la televisione, durante la notte e al mattino mentre dormiva. - Il trattamento consisteva nello spegnere la televisione per 5 minuti se il bambino veniva colto a succhiarsi il pollice durante il giorno. 9 © Metodologia della ricerca in psicologia clinica - Dott. Luca Filipponi Disegno ABAB (OXOX) Il limite di tale disegno (ABAB) consiste nel fatto che al crescere del numero di inversioni aumenta però anche l'effetto carry-over, ossia il trascinamento dell’effetto del trattamento anche quando non c’è più trattamento. Il disegno sperimentale AB1B2AB2 prevede una variabile indipendente a due livelli (B1 e B2, ad esempio due diversi programmi di rinforzo); un limite è che è fortemente esposto al rischio di carry-over. Altri tipi di disegni • O X: il trattamento viene ritirato quando la modificazione è stabile • O X O: dopo l’interruzione del trattamento si ha una nuova fase di baseline e si confronta O1 con O2 per valutare l’effetto c’è effetto se c’è ritorno a baseline. Certe volte il ritorno alla fase ante qua è impossibile e/o indesiderabile • X O X: se la baseline è già nota • Interazione: si vuole valutare l’effetto dell’introduzione di una seconda VI (Y). Per isolare l’effetto interattivo delle due VI è necessario valutare l’influenza di ogni variabile sia separatamente che in combinazione Occorrono due sequenze: 1. O X O X XY X XY 2. O Y O Y XY Y XY 10