Busoni_imp 14-07-2009 9:45 Pagina 5 Ippologia, Anno 20, n. 2, Giugno 2009 5 L’ECOGRAFIA TRANSADDOMINALE NEL CAVALLO ADULTO TRANSABDOMINAL ULTRASONOGRAPHY IN THE ADULT HORSE SILVIA RABBA, DMV - VALERIA BUSONI, DMV, PhD, Dip ECVDI Service d’Imagerie Médicale, Faculté de Médecine Vétérinaire de l’Université de Liège (Belgique) Riassunto L’ecografia è una tecnica non invasiva utilizzata ampiamente per l’esame della cavità addominale nell’uomo e nei piccoli animali. Nel cavallo l’ecografia addominale può essere realizzata per via transrettale e per via transaddominale. Questo articolo presenta la descrizione delle immagini ecografiche normali e dei segni ecografici anormali che possono essere osservati all’esame ecografico transaddominale della cavità peritoneale e degli organi addominali nel cavallo adulto. Summary Ultrasonography is a non invasive technique widely used for the examination of the abdominal cavity in humans and small animals. In the horse abdominal ultrasonography can be realized transrectally or transcutaneously. This paper reviews normal and abnormal ultrasonographic findings of the peritoneal cavity and the abdominal organs that may be observed by transabdominal ultrasonography in the adult horse. INTRODUZIONE L’ecografia transaddominale nel cavallo adulto è una tecnica non invasiva sempre più utilizzata nella pratica equina quotidiana in quanto permette di ottenere informazioni utili riguardo al tratto digestivo e agli altri organi addominali. La milza, entrambi i reni e una porzione del fegato e dello stomaco possono essere esaminati per via transparietale. Alcune anse del piccolo intestino e del grosso intestino adiacenti alla parete addominale sono visibili ecograficamente e quindi è possibile una valutazione del loro contenuto, della loro motilità e del loro spessore parietale. In caso di addome acuto questi dati possono aiutare a decidere se l’opzione chirurgica è indicata e permettono di monitorare il paziente durante il periodo post-chirurgico o in caso di solo trattamento medico. L’ecografia permette inoltre di ottenere informazioni riguardo alla quantità e alle caratteristiche del liquido peritoneale e a localizzare il miglior sito per l’addominocentesi. La tecnica ecoguidata permette infine di realizzare biopsie epatiche e renali riducendo i rischi. TECNICA Per esplorare l’addome del cavallo adulto per via transparietale è necessaria una sonda a bassa frequenza (2,5-3,5 MHz). La tosatura dell’intero addome permette di ottene- re immagini di migliore qualità ed è necessaria nei cavalli con pelo lungo. Tuttavia, dato che l’area da esplorare è grande e che la tosatura porta via tempo, è possibile provare a realizzare l’ecografia usando solo alcol e in molti cavalli le immagini saranno di qualità diagnostica. Di solito, la sedazione del paziente non è necessaria. CAVITÀ PERITONEALE Una piccola quantità di liquido anecogeno è normalmente visibile nell’addome ventrale tra gli organi addominali (Fig. 1). Un aumento della quantità di liquido libero in addome indica un versamento. Per valutare il liquido di versamento e stabilirne la natura è necessaria una addominocentesi. Un versamento importante è spesso dovuto ad un’occlusione strozzata del piccolo intestino, ad una peritonite (Fig. 2), ad un tumore intraddominale, ad un emoaddome o ad un uroperitoneo nel puledro. Un aumento dell’ecogenicità del liquido libero in addome indica un’aumentata cellularità del liquido ed è visibile in caso di emoaddome (Fig. 3) e può essere presente in caso di peritonite. La visualizzazione di liquido ecogeno di aspetto fioccoso e di fibrina tra le superfici sierose degli organi addominali e la parete addominale è compatibile con una peritonite. Busoni_imp 6 14-07-2009 9:45 Pagina 6 L’ecografia transaddominale nel cavallo adulto FEGATO Immagini normali FIGURA 1 - Immagine ecografica ottenuta nell’addome ventrale: una piccola quantità di liquido anecogeno è normalmente visibile nell’addome ventrale tra gli organi addominali. Il fegato normale presenta un’ecogenicità intermedia tra i meno ecogeni reni e la più ecogena milza ed è riconoscibile per la sua caratteristica vascolarizzazione (vene epatiche e vene portali) (Fig. 4). È visibile all’ecografia nella regione addominale craniale dal lato destro e sinistro del cavallo: a sinistra ventralmente al diaframma e caudalmente al cuore per 2/3 spazi intercostali (SIC), a destra può essere visibile dal diaframma al rene destro. Il volume epatico varia da un soggetto all’altro. La maggior parte del fegato non è visibile ecograficamente nel cavallo adulto e la valutazione della sua taglia dipende dalla porzione del parenchima epatico visibile ventralmente ai bordi ventrali polmonari. Un’atrofia epatica della porzione destra è comunemente riportata nel cavallo anziano. Segni ecografici anormali FIGURA 2 - Immagine ecografica ottenuta nella regione addominale ventrale: versamento addominale importante in un cavallo con peritonite. FIGURA 3 - Immagine ecografica ottenuta nella regione addominale sinistra: voluminoso versamento addominale ecogeno in un cavallo con emoaddome a seguito della rottura di un tumore ovarico. Nella maggior parte dei casi le immagini epatiche sono aspecifiche ed è necessaria una biopsia per ottenere una diagnosi precisa. In caso di necrosi epatocellulare acuta il parenchima epatico si presenta generalmente ipoecogeno con una diminuzione delle dimensioni del fegato. Al contrario, nei cavalli con colangioepatite o ostruzione biliare il parenchima epatico risulta essere più spesso iperecogeno con un aumento delle dimensioni. La dilatazione delle vie biliari, la presenza di fango biliare e di epatoliti possono essere ritrovati nel sistema biliare. Le vie biliari dilatate si riconoscono dalla vascolarizzazione epatica per l’assenza di flusso all’ecografia doppler e per il loro tragitto caratteristico parallelo al sistema portale. Gli epatoliti si presentano iperecogeni e formano un’ombra acustica posteriore (Fig. 5); sono solitamente visualizzati cranio-ventralmente tra il 6° e il 9° SIC, mentre la distensione delle vie biliari è solitamente visualizzata caudo-dorsalmente. Una diminuzione dell’ecogenicità del parenchima epatico associata alla presenza di spots iperecogeni che non formano un’ombra acustica posteriore è riportata in cavalli con colangioepatite suppurativa. Un aumento dell’ecogenicità diffuso del parenchima epatico è riportato in cavalli con infiltrazione di tipo granulomatoso, infiammatorio, fibrotico, neoplastico o adiposo. La maggior parte dei cavalli con un infiltrato adiposo sono soggetti affetti dalla sindrome di Cushing, il fegato in questo caso si presenta leggermente iperecogeno con una leggera epatomegalia associata. In caso di neoplasia epatica sono solitamente riportate un’ecogenicità eterogenea del parenchima epatico e un’alterazione dell’architettura, in particolare in caso di neoplasia primaria (es. carcinoma epatocellulare). Il linfosarcoma epatico si può presentare come un infiltrato omogeneo diffuso oppure come omogenee o eterogenee masse distribuite nel parenchima epatico (Fig. 6). Gli ascessi epatici sono raramente descritti nel cavallo adulto ma possono essere visualizzati ecograficamente come aree di ecogenicità mista con margini irregolari o come lesioni cavitarie contenenti liquido o materiale solido più o meno ecogeno e/o piccole quantità di gas. Busoni_imp 14-07-2009 9:45 Pagina 7 Ippologia, Anno 20, n. 2, Giugno 2009 7 MILZA Immagini normali La milza è l’organo addominale più ecogeno ed è visualizzata nel lato sinistro dell’addome, ventralmente ai margini polmonari dal 7°-8° SIC alla fossa paralombare. Spesso la milza può anche essere visualizzata lungo la parete addominale ventrale e occasionalmente nella regione addominale craniale destra. La milza presenta una caratteristica ecostruttura omogenea (Fig. 4) e può avere uno spessore di 15 cm nella regione addominale media. FIGURA 4 - Immagine ecografica, ottenuta nella regione addominale craniale sinistra: fegato (a sinistra) e milza (a destra) normali sono separati da un’interfaccia obliqua; il parenchima splenico è più ecogeno del parenchima epatico. Segni ecografici anormali Le anomalie spleniche sono rare nel cavallo, con l’eccezione del linfosarcoma, nel quale sono comunemente descritte masse di ecogenicità eterogenea distribuite nel parenchima splenico con splenomegalia associata (Fig. 7). Sono anche riportati noduli ipoecogeni omogenei nel parenchima splenico in caso di linfosarcoma, di metastasi spleniche o di iperplasia nodulare. Gli ematomi splenici, possibili in caso di grave trauma addominale, si presentano come masse da anecogene a ipoecogene adiacenti alla capsula splenica e sono in genere associati a emoperitoneo. APPARATO GASTRO-ENTERICO Immagini normali FIGURA 5 - Immagine ecografica ottenuta nella regione addominale media destra (dorsale a sinistra, ventrale a destra): all’interno del parenchima epatico si evidenziano degli spots iperecogeni con ombra acustica posteriore (epatoliti). FIGURA 6 - Immagine ecografica ottenuta nella regione addominale media destra in un cavallo con linfosarcoma (dorsale a sinistra dell’immagine ecografica): il parenchima epatico ha un’ecogenicità eterogenea e la sua architettura è fortemente alterata, i vasi epatici sono difficilmente visibili, la superficie della porzione visibile del fegato è irregolare e il suo margine ispessito (epatomegalia). La grande curvatura dello stomaco è la sola porzione dello stomaco ecograficamente visibile ed è visibile attraverso la parete addominale sinistra a livello del 10° SIC a metà altezza dell’addome. L’intestino tenue è generalmente visualizzato tra lo stomaco e la milza a sinistra e in regione addominale caudale nel cavallo adulto. Nei cavalli normali adulti il duodeno può essere la sola porzione di intestino FIGURA 7 - Immagine ecografica ottenuta nella regione addominale craniale sinistra in un cavallo con linfosarcoma (dorsale a sinistra dell’immagine ecografica): la milza contiene aree di ecogenicità alterata ed eterogenea che alterano completamente la normale architettura splenica, rendendo la milza irriconoscibile. Busoni_imp 8 14-07-2009 9:45 Pagina 8 L’ecografia transaddominale nel cavallo adulto FIGURA 8 - Immagine ecografica ottenuta a livello del 10° SIC sinistro a metà altezza dell’addome (dorsale a sinistra dell’immagine ecografica): aspetto ecografico normale della grande curvatura dello stomaco (a sinistra) e della milza (a destra). tenue visibile attraverso la parete addominale. Il grosso intestino è visualizzato nel lato sinistro e destro dell’addome. L’esame dello stomaco si realizza muovendo la sonda caudalmente negli SIC successivi in modo da valutare la taglia dell’organo (9°-12° SIC). L’immagine ecografica normale della grande curvatura dello stomaco è quella di una parete semicircolare distesa da gas in posizione assiale alla milza (Fig. 8). Il contenuto gassoso dà luogo ad un’eco iperecogena che provoca un’ombra acustica. Gli strati di ecogenicità alternata della parete sono ben visibili usando una sonda ad alta frequenza. La mucosa, ipoecogena, è ben visibile. Lo spessore normale della parete non deve superare gli 8 mm. L’intestino tenue è caratterizzato da strutture tubulari, più o meno circolari in sezione trasversale secondo lo stato di replezione. Il duodeno normale è visibile ecograficamente dal lato destro, tra il fegato e il colon dorsale destro (14°-15° SIC) (Fig. 9) e più caudalmente (16°-17° SIC) vicino (ventralmente) al rene destro. La miglior finestra per l’esplorazione duodenale è localizzata a livello del 14°-15° SIC nella porzione dorsale del terzo medio (in altezza) del- l’addome. La parete dell’intestino tenue è composta da strati di ecogenicità alternata: la mucosa è ipoecogena, la sottomucosa è iperecogena, la muscolare ipoecogena e la superficie sierosa iperecogena. La mucosa dell’intestino tenue è meno visibile della mucosa gastrica. Lo spessore totale della parete normale non deve superare i 3 mm. L’ileo ha normalmente una parete leggermente più spessa (4-5 mm). La normale attività peristaltica è facilmente visibile (6-15 contrazioni al minuto). Le anse di intestino tenue sono vuote o quasi vuote tra un passaggio e l’altro del materiale alimentare e il contenuto misto fluido/gas passa rapidamente attraverso il segmento intestinale. Il grosso intestino ha un aspetto semicircolare più o meno bozzellato secondo il segmento e lo stato di replezione e il suo profilo è visibile come una linea iperecogena curva (Fig. 9). La parete è generalmente “nascosta” dagli echi iperecogeni prodotti dal gas contenuto nel lume ed è difficile da misurare se non è ispessita. L’attività peristaltica del grosso intestino è normalmente visibile ma è più lenta rispetto a quella dell’intestino tenue (2-6 contrazioni al minuto per il cieco e il grosso colon). Segni ecografici anormali ERNIE/DISLOCAZIONI Una anormale posizione dei visceri addominali è difficilmente diagnosticabile all’esame ecografico a meno che i visceri non siano dislocati nello scroto o nella cavità toracica. In caso di ernia diaframmatica, secondo le dimensioni e la localizzazione della breccia diaframmatica, l’ecografia può mettere in evidenza un versamento addominale e/o toracico e la presenza di visceri addominali in cavità toracica. Tuttavia l’ecografia è raramente utile nel caso in cui l’ernia diaframmatica sia localizzata nella porzione centrale del diaframma e i visceri erniati non siano in contatto con la parete toracica. Nei cavalli con ernie della parete addominale o rotture del tendine prepubico l’ecografia permette di misurare le dimensioni della porta erniaria e di identificare il contenuto del sacco erniario. INCARCERAMENTO NEFROSPLENICO Nei cavalli con incarceramento nefrosplenico il rene sinistro non è più visibile attraverso la parete addominale sinistra in profondità della milza. La milza è dislocata ventralmente. Il colon prende il posto del rene sinistro e la milza ha un tipico aspetto “staccato” dalla parete addominale (Fig. 10). Tra il colon, la milza e la parete addominale è visibile uno spazio triangolare contenente liquido anecogeno. Se è vero che in tutti i cavalli con incarceramento nefrosplenico il rene sinistro non è visibile, l’impossibilità di visualizzare il rene sinistro non è un segno certo di incarceramento nefrosplenico. FIGURA 9 - Immagine ecografica ottenuta a livello del 14° SIC destro nella porzione dorsale del terzo medio (in altezza) dell’addome (dorsale a sinistra dell’immagine ecografica): aspetto ecografico normale del duodeno (vuoto) tra il fegato (a sinistra) e il colon dorsale destro (linea iperecogena curva, a destra). COLICHE SABBIOSE/ENTEROLITIASI Le coliche sabbiose, i bezoari e gli enteroliti sono visibili ecograficamente. Con un enterolita o un bezoario si rileva una massa dal profilo iperecogeno che forma una forte ombra acustica nel lume intestinale se la porzione intestinale interessata è adiacente alla parete addominale ventrale. La distensione della porzione intestinale prossimale può essere visibile se il corpo estraneo è ostruttivo. Piccoli echi Busoni_imp 14-07-2009 9:45 Pagina 9 Ippologia, Anno 20, n. 2, Giugno 2009 FIGURA 10 - Immagine ecografica ottenuta a livello del 17° SIC sinistro tra terzo medio e terzo dorsale dell’addome, in un cavallo con un incarceramento nefrosplenico (dorsale a sinistra dell’immagine ecografica): notare il tipico aspetto “staccato” della milza dalla parete addominale, il rene sinistro non è più visibile. 9 FIGURA 12 - Immagine ecografica ottenuta nella regione addominale ventrale in un cavallo con occlusione strozzata del piccolo intestino: le anse di intestino tenue sono fortemente dilatate e hanno un aspetto turgido. Un livello solido/liquido è visibile in alcune anse dilatate (linea tratteggiata). ispessita. La presenza di anse di intestino tenue dilatate e turgide conferma in certi casi la presenza di una lesione ostruttiva. TORSIONE DEL COLON La visualizzazione di un aumento dello spessore della parete del colon superiore a 8-9 mm in associazione a segni clinici caratteristici di una colica chirurgica, è considerata un elemento caratteristico della torsione del colon. La parete ispessita si presenta diffusamente ipoecogena con assenza della peristalsi. FIGURA 11 - Immagine ecografica ottenuta nella regione addominale ventrale destra in un cavallo con una invaginazione cieco-colica: la parete intestinale è ispessita e ha un aspetto pluristratificato. granulari iperecogeni che formano molteplici ombre acustiche sono ritrovati nella maggior parte della porzione ventrale dell’intestino in cavalli con coliche sabbiose. Una diminuzione della peristalsi associata alla presenza di sabbia è riportata in questi casi. INVAGINAZIONI Nei cavalli adulti le invaginazioni sono di solito a riguardo dell’ileo e/o del grosso intestino. La maggior parte delle invaginazioni è visibile dal lato addominale destro dal momento che il cieco o il colon ventrale destro sono spesso interessati (Fig. 11). Negli yearlings e nei giovani cavalli l’invaginazione più frequente è quella dell’ileo. Per gravità le invaginazioni del tenue si localizzano, in particolare nel puledro, nell’addome ventrale. L’immagine ecografica mostra una serie di strati di parete intestinale sovrapposti in numero più elevato rispetto alla normale stratigrafia. La caratteristica immagine ecografica delle invaginazioni intestinali è l’immagine “a bersaglio” detta “target lesion”. La parete intestinale può essere OCCLUSIONI DELL’INTESTINO TENUE In caso di occlusione strozzata, l’intestino tenue è fortemente dilatato e le anse hanno un aspetto turgido prossimalmente all’occlusione (Fig. 12). La parete intestinale può essere ispessita e divenire ipoecogena a causa del danno vascolare. Spots gassosi iperecogeni possono occasionalmente essere ritrovati nelle pareti intestinali nel caso di necrosi intestinale. La motilità è in genere completamente assente e può essere visibile un livello solido/liquido. Anse dell’intestino tenue turgide e prive di peristalsi sono spesso visibili dal lato addominale destro in cavalli con incarceramento del forame epiploico. Un versamento peritoneale è visibile in caso di occlusione strozzata. “MASSE” INTESTINALI E ISPESSIMENTI PARIETALI Le masse della parete intestinale si presentano come aree di ispessimento localizzato della parete e spesso occupano il lume dell’ansa intestinale interessata. Possono essere anecogene e di ecogenicità mista: l’ecogenicità dipende dall’eziologia. Se occlusive o subocclusive (a livello dell’intestino tenue) una dilatazione del tratto a monte e un’alterazione della motilità possono essere visibili all’esame ecografico. Carcinomi intestinali, leiomiomi ed enteriti granulomatose possono essere all’origine di ispessimenti localizzati della parete intestinale o di lesioni tipo “massa”. La parete ispessita è generalmente ipoecogena e ha perso la caratteristica stratigrafia ecografica (Fig. 13). La superficie della mucosa può apparire irregolare o bozzellata. Dei linfonodi, più o meno aumentati di dimensioni, possono essere visibili in prossimità della lesione. Busoni_imp 10 14-07-2009 9:45 Pagina 10 L’ecografia transaddominale nel cavallo adulto COSTIPAZIONI Le costipazioni del cieco e del colon sono più spesso visibili sui lati dell’addome e nella regione del fianco. Le costipazioni del piccolo colon possono essere visibili per via transrettale. Il segmento con la costipazione appare come un viscere a profilo iperecogeno curvo, disteso senza bozzellature visibili né attività peristaltica e con un aspetto più “rigido” del normale. Può essere difficile distinguere un tratto di colon con costipazione da un tratto normale o da un tratto disteso da un contenuto gassoso. Un contenuto liquido della porzione dell’intestino prossimale alla costipazione è generalmente presente. ENTERITE/DUODENITE Le anse intestinali presentano un contenuto liquido. La parete del segmento intestinale colpito può essere ispessita e ipoecogena rispetto alla norma. In caso di “Inflammatory Bowel Disease” (IBD) la tipica stratigrafia di ecogenicità alternata può non essere più visibile. In caso di enterite prossimale è visibile una dilatazione e un contenuto liquido del duodeno (Fig. 14), associata a una dilatazione gastrica. Nelle enteriti l’ileo funzionale è visibile come una dilatazione leggera o moderata delle anse, una riduzione o un’assenza di peristaltismo e un contenuto liquido, generalmente senza l’aspetto turgido delle anse caratteristico delle patologie occlusive. FIGURA 13 - Immagine ecografica ottenuta nella regione addominale ventrale destra in un cavallo con colite eosinofilica: la parete del colon è ispessita (1,14 cm) e ipoecogena. COLITE DORSALE DESTRA La colite dorsale destra associata alla somministrazione di farmaci antinfiammatori non-steroidei può essere visibile ecograficamente come un ispessimento della parete del colon dorsale destro ventralmente al fegato tra il 10° e 14° SIC destro. La colite è caratterizzata da un contenuto liquido del viscere e un cambiamento dell’attività peristaltica. DILATAZIONE GASTRICA L’estensione dell’immagine gastrica su più di 5 SIC indica una dilatazione gastrica. Il contenuto liquido dello stomaco appare come un fluido anecogeno o ipoecogeno che contiene spots iperecogeni (Fig. 15). In caso di dilatazione gastrica da parte di alimenti la parete gastrica ha in genere una forma meno circolare del solito; il materiale alimentare compattato produce un’ombra acustica nel lume dello stomaco che può essere difficile da distinguere dal contenuto gassoso normale quando non è circondata da una porzione liquida. FIGURA 14 - Immagine ecografica (dorsale a sinistra dell’immagine ecografica), ottenuta nella regione addominale media destra (finestra duodenale: 14-15° SIC): duodeno dilatato con un contenuto liquido, senza un aspetto turgido, in un cavallo con enterite prossimale. NEOPLASIE GASTRICHE Il carcinoma gastrico a cellule squamose è comunemente riportato nel cavallo anziano ed è caratterizzato da una parete gastrica ispessita, talvolta eterogenea e che ha perso la normale stratigrafia (Fig. 16). Un versamento peritoneale è spesso presente ed un’invasione del parenchima epatico è possibile. RENI E VESCICA Immagini normali Il rene destro è visibile immediatamente sotto la parete addominale tra il 14°-17° SIC destro nella parte più dorsale dell’addome. Si trova in posizione più superficiale ri- FIGURA 15 - Immagine ecografica (dorsale a sinistra dell’immagine ecografica), ottenuta a livello del 12° SIC sinistro a metà altezza dell’addome: stomaco dilatato da un contenuto liquido anecogeno che contiene spots iperecogeni in un cavallo con dilatazione gastrica. Busoni_imp 14-07-2009 9:45 Pagina 11 Ippologia, Anno 20, n. 2, Giugno 2009 11 Segni ecografici anormali FIGURA 16 - Immagine ecografica, ottenuta a livello del 9° SIC sinistro a metà altezza dell’addome: parete gastrica ispessita, ecogena con perdita della normale stratigrafia e della normale forma curvilinea in un cavallo con carcinoma gastrico ed emoaddome. Un aumento di volume e una diminuzione dell’ecogenicità del parenchima renale possono essere visibili in alcuni cavalli con nefropatia acuta. Occasionalmente del liquido anecogeno localizzato all’area perirenale può essere rilevato in questi soggetti e consiste in un edema perirenale. L’aumento dell’ecogenicità della corticale renale è un segno ecografico aspecifico di nefropatia, spesso correlato nel cavallo a nefropatie croniche (Fig. 18). In casi avanzati i reni possono anche presentare una diminuzione delle dimensioni e un contorno irregolare. Una perdita della nettezza dell’interfaccia corticomidollare può essere inoltre presente in casi avanzati. Una biopsia renale ecoguidata (realizzabile sono sul rene destro a causa della presenza della milza) è necessaria al fine di determinare l’eziologia esatta della patologia renale. I calcoli renali si visualizzano come strutture iperecogene che formano un’ombra acustica, localizzate a livello del bacinetto renale (Fig. 19). L’occlusione dell’uretere o del bacinetto renale causa un’idronefrosi più o meno associata ad idrouretere che può essere visibile in cavalli con nefrolitiasi. Una dilatazione del bacinetto renale da parte di un contenuto liquido che può essere ecogeno può essere ritrovata in cavalli con pielonefrite. FIGURA 17 - Sezione ecografica longitudinale del rene destro normale (craniale a sinistra dell’immagine ecografica) ottenuta a livello del 16° SIC destro nella parte più dorsale dell’addome. spetto al rene sinistro ed è difficilmente esaminabile in unica finestra ecografica, perché presenta una caratteristica forma “a cuore” (Fig. 17). Il rene sinistro è localizzato in profondità rispetto alla milza sotto il 17° SIC e la 18ª costa e presenta una forma “a fagiolo”. La capsula, la corticale, la midollare, il bacinetto renale e i vasi renali sono visibili ecograficamente. La capsula è visibile come una sottile linea ecogena. L’ecogenicità della corticale renale è omogenea e iso- o ipoecogena rispetto al parenchima epatico. Lo spessore normale della corticale renale va da 1 a 2 cm. L’interfaccia cortico-midollare deve essere netta e facilmente apprezzabile tra la più ecogena corticale e l’ipoecogena midollare. Il bacinetto renale è la struttura più ecogena del rene e appare come una banda ecogena al centro del rene. I vasi interlobari si presentano come piccole strutture circolari o tubulari (secondo la sezione) con una parete ecogena e un contenuto anecogeno. L’uso del Doppler conferma la presenza di un flusso sanguigno in tali strutture. La vescica può essere visibile in alcuni cavalli all’ecografia transaddominale nella regione addominale caudale quando distesa. È una struttura circolare o ovale, la sua parete è ecogena e il suo contenuto è anecogeno a volte con particelle iperecogene in sospensione. FIGURA 18 - Immagine ecografica ottenuta a sinistra in un cavallo con nefropatia cronica: il rene sinistro (visibile in profondità della milza) è iperecogeno e l’interfaccia cortico-midollare è difficilmente identificabile; la corticale renale ha la stessa ecogenicità del parenchima splenico adiacente. FIGURA 19 - Immagine ecografica del rene destro in un cavallo con calcoli renali: un’immagine iperecogena che produce un’ombra acustica è visibile a livello del bacinetto renale. Busoni_imp 12 14-07-2009 9:45 Pagina 12 L’ecografia transaddominale nel cavallo adulto Parole chiave Cavallo, ecografia, transaddominale, addome. Key words Horse, ultrasonography, ultrasound, transabdominal, abdomen. Bibliografia 1. FIGURA 20 - Immagine ecografica della vescica ottenuta nella regione addominale caudale ventrale in un pony con calcolosi: la parete della vescica è visibile solo parzialmente; una struttura con superficie iperecogena semicircolare, che forma un’ombra acustica è visibile a destra della parete in posizione intravescicale. 2. 3. 4. Le cisti renali (singole o multiple) appaiono all’ecografia come delle strutture sferiche a contenuto liquido anecogeno, che possono deformare il parenchima renale, talvolta circondate da una sottile parete ecogena. Le neoplasie renali sono raramente riportate nel cavallo. Gli adenocarcinomi di solito hanno un aspetto eterogeneo con associata una perdita della normale ecostruttura renale. Il linfosarcoma può avere differenti aspetti ecografici e si può presentare come una massa omogenea infiltrante il parenchima renale oppure come una massa eterogenea. Gli ematomi renali o perirenali sono visibili in caso di un trauma severo o post-biopsia. Questi appaiono come aree irregolari anecogene o ipoecogene a localizzazione intraparenchimale sub-capsulare o perirenale. I calcoli vescicali sono visibili come strutture iperecogene semicircolari che formano un’importante ombra acustica (Fig. 20). Masse di ecogenicità tissulare possono essere ritrovate nella vescica in cavalli con neoplasia vescicale. La rottura della vescica raramente avviene nel cavallo adulto ma è frequente nel puledro. All’ecografia la vescica può essere collabita e un difetto della parete può essere visibile. La presenza di un’importante quantità di liquido addominale anecogeno e l’addominocentesi confermano l’uroperitoneo associato in questi casi. CONCLUSIONI L’ecografia addominale per via transparietale permette la visualizzazione della maggior parte degli organi intraddominali nel cavallo adulto e nel puledro. Il limite maggiore dell’ecografia transaddominale è la taglia dell’addome del cavallo e la presenza di visceri contenenti gas che impedisce il passaggio degli ultrasuoni in profondità. Un esame ecografico transaddominale normale non permette l’esclusione di una patologia intraddominale. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12. 13. 14. 15. 16. 17. 18. 19. 20. 21. 22. Abutarbush SM: Use of ultrasonography to diagnose large colon volvulus in horses. J Am Vet Med Assoc. 2006 feb 1; 228(3):409-13. Biller DS: Equine abdominal ultrasound. www.veterinaria.uchile.cl/ publicacion/congresoxi/prafesional/equinos2/2.doc. Busoni V, De Busscher V, Lopez D, Verwilghen D, Cassart D: Preliminary evaluation of a protocol for fast localized abdominal sonography in horses (flash) admitted for colic [abstract]. Vet Rad & Ultrasound 2007; 48(2):182. Busoni V: Transabdominal ultrasonography and the diagnosis of peritoneal and digestive tract disease in the horse. Proceedings, 14th Sive Congress 2008. Epstein K, Short D, Parente E, Reef VB, Southwood L: Gastrointestinal ultrasonography in normal adult ponies. Vet Rad & Ultrasound, mayjun 2008; 49(3):282-6. Freeman S: Ultrasonography of the equine abdomen: techniques and normal findings. In Practice, Apr 2002; 24:204-211. Freeman S: Ultrasonography of the equine abdomen: findings in the colic patient. In Practice, May 2002; 24:262-273. Freeman SL, Mason PJ, Staley C: Comparison of ultrasonographic and histological assessment of normal and strangulated intestine in the horse. European Journal of Ultrasound 2000; (Supplement) 13, S5. Freeman SL: Diagnostic ultrasonography of the mature equine abdomen. Equine Vet Educ 2003; 15:319-330. Hendrickson EHS, Malone ED, Sage AM: Identification of normal parameters for ultrasonographic examination of the equine large colon and cecum. Can Vet J 2007; 48:289-291. Hillyer MH: The use of ultrasonography in the diagnosis of abdominal tumors in the horse. Equine Vet Educ 1994; (6) 273-278. Jones SL, Davis J, Rowlingson K: Ultrasonographic findings in horses with right dorsal colitis: five cases (2000-2001). J Am Vet Med Assoc. 2003 May 1; 222(9):1248-51. Kirberger RM, Van Den Berg JS, Gottschalk RD, Guthrie AJ: Duodenal ultrasonography in the normal adult horse. Vet Rad & Ultrasound. January 1995; 36(1):50-56. Klohnen A, Vachon AM, Fischer AT jr: Use of diagnostic ultrasonography in horses with signs of acute abdominal pain. J Am Vet Med Assoc. 1996 Nov 1; 209 (9):1597-601. Pease AP, Scrivani PV, Erb HN, Cook VL: Accuracy of increased largeintestine wall thickness during ultrasonography for diagnosing largecolon torsion in 42 horses. Vet Rad & Ultrasound. May-Jun 2004; 45(3):220-4. Penninck DG, Eisenberg HM, Teuscher EE, Vrins A: Equine renal ultrasonography: normal and abnormal. Vet Rad & Ultrasound 1986; 27(3):81-84. Reef VB. Adult abdominal ultrasonography. In: Equine diagnostic ultrasound. Philadelphia: W.B. Saunders Co., 1998; 273-363. Reef VB, Whittier M, Griswold Allam L: Sonographic evaluation of the adult abdomen. Clin Tech Equine Practice 2004; 3:294-307. Reef VB: Thoracic and abdominal ultrasonography in the horse. Proceedings, Hyppos 2007 Pre-congress Course. Scharner D, Rotting A, Gerlach K, Rasch K, Freeman DE: Ultrasonography of the abdomen in the horse with colic. Clin Tech Equine Practice, Vol 1, No 3, September 2002; 118-124. Whitcomb MB: Advanced abdominal ultrasound for chronic colic. www.acvs.org/Action/act_GetContent.cfm?ID=3437&FILE=Equine.doc Worth LT: Ultrasonography of the normal equine small intestine [abstract]. Vet Rad & Ultrasound 1995; 36(4):355.