L`ECOGRAFIA TRANSADDOMINALE NEL CAVALLO ADULTO

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L’ECOGRAFIA TRANSADDOMINALE
NEL CAVALLO ADULTO
TRANSABDOMINAL ULTRASONOGRAPHY IN THE ADULT HORSE
SILVIA RABBA, DMV - VALERIA BUSONI, DMV, PhD, Dip ECVDI
Service d’Imagerie Médicale, Faculté de Médecine Vétérinaire de l’Université de Liège (Belgique)
Riassunto
L’ecografia è una tecnica non invasiva utilizzata ampiamente per l’esame della cavità addominale nell’uomo e nei piccoli animali. Nel cavallo l’ecografia addominale può essere realizzata per via transrettale e per via transaddominale. Questo articolo
presenta la descrizione delle immagini ecografiche normali e dei segni ecografici anormali che possono essere osservati all’esame ecografico transaddominale della cavità peritoneale e degli organi addominali nel cavallo adulto.
Summary
Ultrasonography is a non invasive technique widely used for the examination of the abdominal cavity in humans and small
animals. In the horse abdominal ultrasonography can be realized transrectally or transcutaneously. This paper reviews normal and abnormal ultrasonographic findings of the peritoneal cavity and the abdominal organs that may be observed by transabdominal ultrasonography in the adult horse.
INTRODUZIONE
L’ecografia transaddominale nel cavallo adulto è una tecnica non invasiva sempre più utilizzata nella pratica equina
quotidiana in quanto permette di ottenere informazioni utili riguardo al tratto digestivo e agli altri organi addominali.
La milza, entrambi i reni e una porzione del fegato e dello
stomaco possono essere esaminati per via transparietale. Alcune anse del piccolo intestino e del grosso intestino adiacenti alla parete addominale sono visibili ecograficamente e
quindi è possibile una valutazione del loro contenuto, della
loro motilità e del loro spessore parietale. In caso di addome acuto questi dati possono aiutare a decidere se l’opzione chirurgica è indicata e permettono di monitorare il paziente durante il periodo post-chirurgico o in caso di solo
trattamento medico. L’ecografia permette inoltre di ottenere informazioni riguardo alla quantità e alle caratteristiche
del liquido peritoneale e a localizzare il miglior sito per l’addominocentesi. La tecnica ecoguidata permette infine di
realizzare biopsie epatiche e renali riducendo i rischi.
TECNICA
Per esplorare l’addome del cavallo adulto per via transparietale è necessaria una sonda a bassa frequenza (2,5-3,5
MHz). La tosatura dell’intero addome permette di ottene-
re immagini di migliore qualità ed è necessaria nei cavalli
con pelo lungo. Tuttavia, dato che l’area da esplorare è
grande e che la tosatura porta via tempo, è possibile provare a realizzare l’ecografia usando solo alcol e in molti cavalli le immagini saranno di qualità diagnostica. Di solito,
la sedazione del paziente non è necessaria.
CAVITÀ PERITONEALE
Una piccola quantità di liquido anecogeno è normalmente visibile nell’addome ventrale tra gli organi addominali (Fig. 1). Un aumento della quantità di liquido libero in
addome indica un versamento.
Per valutare il liquido di versamento e stabilirne la natura è necessaria una addominocentesi. Un versamento importante è spesso dovuto ad un’occlusione strozzata del
piccolo intestino, ad una peritonite (Fig. 2), ad un tumore
intraddominale, ad un emoaddome o ad un uroperitoneo
nel puledro.
Un aumento dell’ecogenicità del liquido libero in addome indica un’aumentata cellularità del liquido ed è visibile
in caso di emoaddome (Fig. 3) e può essere presente in caso di peritonite. La visualizzazione di liquido ecogeno di
aspetto fioccoso e di fibrina tra le superfici sierose degli organi addominali e la parete addominale è compatibile con
una peritonite.
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L’ecografia transaddominale nel cavallo adulto
FEGATO
Immagini normali
FIGURA 1 - Immagine ecografica ottenuta nell’addome ventrale: una piccola quantità di liquido anecogeno è normalmente visibile nell’addome
ventrale tra gli organi addominali.
Il fegato normale presenta un’ecogenicità intermedia tra
i meno ecogeni reni e la più ecogena milza ed è riconoscibile per la sua caratteristica vascolarizzazione (vene epatiche e vene portali) (Fig. 4). È visibile all’ecografia nella regione addominale craniale dal lato destro e sinistro del cavallo: a sinistra ventralmente al diaframma e caudalmente
al cuore per 2/3 spazi intercostali (SIC), a destra può essere visibile dal diaframma al rene destro. Il volume epatico
varia da un soggetto all’altro. La maggior parte del fegato
non è visibile ecograficamente nel cavallo adulto e la valutazione della sua taglia dipende dalla porzione del parenchima epatico visibile ventralmente ai bordi ventrali polmonari. Un’atrofia epatica della porzione destra è comunemente riportata nel cavallo anziano.
Segni ecografici anormali
FIGURA 2 - Immagine ecografica ottenuta nella regione addominale ventrale: versamento addominale importante in un cavallo con peritonite.
FIGURA 3 - Immagine ecografica ottenuta nella regione addominale sinistra: voluminoso versamento addominale ecogeno in un cavallo con
emoaddome a seguito della rottura di un tumore ovarico.
Nella maggior parte dei casi le immagini epatiche sono
aspecifiche ed è necessaria una biopsia per ottenere una
diagnosi precisa.
In caso di necrosi epatocellulare acuta il parenchima
epatico si presenta generalmente ipoecogeno con una diminuzione delle dimensioni del fegato. Al contrario, nei cavalli con colangioepatite o ostruzione biliare il parenchima
epatico risulta essere più spesso iperecogeno con un aumento delle dimensioni. La dilatazione delle vie biliari, la
presenza di fango biliare e di epatoliti possono essere ritrovati nel sistema biliare. Le vie biliari dilatate si riconoscono
dalla vascolarizzazione epatica per l’assenza di flusso all’ecografia doppler e per il loro tragitto caratteristico parallelo al sistema portale. Gli epatoliti si presentano iperecogeni e formano un’ombra acustica posteriore (Fig. 5); sono
solitamente visualizzati cranio-ventralmente tra il 6° e il 9°
SIC, mentre la distensione delle vie biliari è solitamente visualizzata caudo-dorsalmente. Una diminuzione dell’ecogenicità del parenchima epatico associata alla presenza di
spots iperecogeni che non formano un’ombra acustica posteriore è riportata in cavalli con colangioepatite suppurativa. Un aumento dell’ecogenicità diffuso del parenchima
epatico è riportato in cavalli con infiltrazione di tipo granulomatoso, infiammatorio, fibrotico, neoplastico o adiposo. La maggior parte dei cavalli con un infiltrato adiposo
sono soggetti affetti dalla sindrome di Cushing, il fegato in
questo caso si presenta leggermente iperecogeno con una
leggera epatomegalia associata.
In caso di neoplasia epatica sono solitamente riportate
un’ecogenicità eterogenea del parenchima epatico e un’alterazione dell’architettura, in particolare in caso di neoplasia primaria (es. carcinoma epatocellulare). Il linfosarcoma
epatico si può presentare come un infiltrato omogeneo diffuso oppure come omogenee o eterogenee masse distribuite nel parenchima epatico (Fig. 6).
Gli ascessi epatici sono raramente descritti nel cavallo
adulto ma possono essere visualizzati ecograficamente come aree di ecogenicità mista con margini irregolari o come
lesioni cavitarie contenenti liquido o materiale solido più o
meno ecogeno e/o piccole quantità di gas.
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MILZA
Immagini normali
La milza è l’organo addominale più ecogeno ed è visualizzata nel lato sinistro dell’addome, ventralmente ai margini polmonari dal 7°-8° SIC alla fossa paralombare. Spesso
la milza può anche essere visualizzata lungo la parete addominale ventrale e occasionalmente nella regione addominale craniale destra. La milza presenta una caratteristica
ecostruttura omogenea (Fig. 4) e può avere uno spessore di
15 cm nella regione addominale media.
FIGURA 4 - Immagine ecografica, ottenuta nella regione addominale craniale sinistra: fegato (a sinistra) e milza (a destra) normali sono separati da un’interfaccia obliqua; il parenchima splenico è più ecogeno del parenchima epatico.
Segni ecografici anormali
Le anomalie spleniche sono rare nel cavallo, con l’eccezione del linfosarcoma, nel quale sono comunemente descritte masse di ecogenicità eterogenea distribuite nel parenchima splenico con splenomegalia associata (Fig. 7). Sono anche riportati noduli ipoecogeni omogenei nel parenchima splenico in caso di linfosarcoma, di metastasi spleniche o di iperplasia nodulare.
Gli ematomi splenici, possibili in caso di grave trauma
addominale, si presentano come masse da anecogene a
ipoecogene adiacenti alla capsula splenica e sono in genere
associati a emoperitoneo.
APPARATO GASTRO-ENTERICO
Immagini normali
FIGURA 5 - Immagine ecografica ottenuta nella regione addominale media destra (dorsale a sinistra, ventrale a destra): all’interno del parenchima epatico si evidenziano degli spots iperecogeni con ombra acustica
posteriore (epatoliti).
FIGURA 6 - Immagine ecografica ottenuta nella regione addominale media destra in un cavallo con linfosarcoma (dorsale a sinistra dell’immagine ecografica): il parenchima epatico ha un’ecogenicità eterogenea e la
sua architettura è fortemente alterata, i vasi epatici sono difficilmente visibili, la superficie della porzione visibile del fegato è irregolare e il suo
margine ispessito (epatomegalia).
La grande curvatura dello stomaco è la sola porzione
dello stomaco ecograficamente visibile ed è visibile attraverso la parete addominale sinistra a livello del 10° SIC a
metà altezza dell’addome. L’intestino tenue è generalmente
visualizzato tra lo stomaco e la milza a sinistra e in regione
addominale caudale nel cavallo adulto. Nei cavalli normali
adulti il duodeno può essere la sola porzione di intestino
FIGURA 7 - Immagine ecografica ottenuta nella regione addominale craniale sinistra in un cavallo con linfosarcoma (dorsale a sinistra dell’immagine ecografica): la milza contiene aree di ecogenicità alterata ed eterogenea che alterano completamente la normale architettura splenica,
rendendo la milza irriconoscibile.
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L’ecografia transaddominale nel cavallo adulto
FIGURA 8 - Immagine ecografica ottenuta a livello del 10° SIC sinistro a
metà altezza dell’addome (dorsale a sinistra dell’immagine ecografica):
aspetto ecografico normale della grande curvatura dello stomaco (a sinistra) e della milza (a destra).
tenue visibile attraverso la parete addominale. Il grosso intestino è visualizzato nel lato sinistro e destro dell’addome.
L’esame dello stomaco si realizza muovendo la sonda
caudalmente negli SIC successivi in modo da valutare la
taglia dell’organo (9°-12° SIC). L’immagine ecografica
normale della grande curvatura dello stomaco è quella di
una parete semicircolare distesa da gas in posizione assiale alla milza (Fig. 8). Il contenuto gassoso dà luogo ad
un’eco iperecogena che provoca un’ombra acustica. Gli
strati di ecogenicità alternata della parete sono ben visibili usando una sonda ad alta frequenza. La mucosa, ipoecogena, è ben visibile. Lo spessore normale della parete
non deve superare gli 8 mm.
L’intestino tenue è caratterizzato da strutture tubulari,
più o meno circolari in sezione trasversale secondo lo stato
di replezione. Il duodeno normale è visibile ecograficamente dal lato destro, tra il fegato e il colon dorsale destro
(14°-15° SIC) (Fig. 9) e più caudalmente (16°-17° SIC) vicino (ventralmente) al rene destro. La miglior finestra per
l’esplorazione duodenale è localizzata a livello del 14°-15°
SIC nella porzione dorsale del terzo medio (in altezza) del-
l’addome. La parete dell’intestino tenue è composta da
strati di ecogenicità alternata: la mucosa è ipoecogena, la
sottomucosa è iperecogena, la muscolare ipoecogena e la
superficie sierosa iperecogena. La mucosa dell’intestino tenue è meno visibile della mucosa gastrica. Lo spessore totale della parete normale non deve superare i 3 mm. L’ileo
ha normalmente una parete leggermente più spessa (4-5
mm). La normale attività peristaltica è facilmente visibile
(6-15 contrazioni al minuto). Le anse di intestino tenue sono vuote o quasi vuote tra un passaggio e l’altro del materiale alimentare e il contenuto misto fluido/gas passa rapidamente attraverso il segmento intestinale.
Il grosso intestino ha un aspetto semicircolare più o meno bozzellato secondo il segmento e lo stato di replezione
e il suo profilo è visibile come una linea iperecogena curva
(Fig. 9). La parete è generalmente “nascosta” dagli echi
iperecogeni prodotti dal gas contenuto nel lume ed è difficile da misurare se non è ispessita. L’attività peristaltica del
grosso intestino è normalmente visibile ma è più lenta rispetto a quella dell’intestino tenue (2-6 contrazioni al minuto per il cieco e il grosso colon).
Segni ecografici anormali
ERNIE/DISLOCAZIONI
Una anormale posizione dei visceri addominali è difficilmente diagnosticabile all’esame ecografico a meno che i visceri non siano dislocati nello scroto o nella cavità toracica.
In caso di ernia diaframmatica, secondo le dimensioni e la
localizzazione della breccia diaframmatica, l’ecografia può
mettere in evidenza un versamento addominale e/o toracico e la presenza di visceri addominali in cavità toracica.
Tuttavia l’ecografia è raramente utile nel caso in cui l’ernia
diaframmatica sia localizzata nella porzione centrale del
diaframma e i visceri erniati non siano in contatto con la
parete toracica. Nei cavalli con ernie della parete addominale o rotture del tendine prepubico l’ecografia permette
di misurare le dimensioni della porta erniaria e di identificare il contenuto del sacco erniario.
INCARCERAMENTO NEFROSPLENICO
Nei cavalli con incarceramento nefrosplenico il rene sinistro non è più visibile attraverso la parete addominale sinistra in profondità della milza. La milza è dislocata ventralmente. Il colon prende il posto del rene sinistro e la milza ha un tipico aspetto “staccato” dalla parete addominale
(Fig. 10). Tra il colon, la milza e la parete addominale è visibile uno spazio triangolare contenente liquido anecogeno. Se è vero che in tutti i cavalli con incarceramento nefrosplenico il rene sinistro non è visibile, l’impossibilità di
visualizzare il rene sinistro non è un segno certo di incarceramento nefrosplenico.
FIGURA 9 - Immagine ecografica ottenuta a livello del 14° SIC destro
nella porzione dorsale del terzo medio (in altezza) dell’addome (dorsale
a sinistra dell’immagine ecografica): aspetto ecografico normale del
duodeno (vuoto) tra il fegato (a sinistra) e il colon dorsale destro (linea
iperecogena curva, a destra).
COLICHE SABBIOSE/ENTEROLITIASI
Le coliche sabbiose, i bezoari e gli enteroliti sono visibili ecograficamente. Con un enterolita o un bezoario si rileva una massa dal profilo iperecogeno che forma una forte
ombra acustica nel lume intestinale se la porzione intestinale interessata è adiacente alla parete addominale ventrale. La distensione della porzione intestinale prossimale può
essere visibile se il corpo estraneo è ostruttivo. Piccoli echi
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FIGURA 10 - Immagine ecografica ottenuta a livello del 17° SIC sinistro
tra terzo medio e terzo dorsale dell’addome, in un cavallo con un incarceramento nefrosplenico (dorsale a sinistra dell’immagine ecografica):
notare il tipico aspetto “staccato” della milza dalla parete addominale, il
rene sinistro non è più visibile.
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FIGURA 12 - Immagine ecografica ottenuta nella regione addominale ventrale in un cavallo con occlusione strozzata del piccolo intestino: le anse di
intestino tenue sono fortemente dilatate e hanno un aspetto turgido. Un livello solido/liquido è visibile in alcune anse dilatate (linea tratteggiata).
ispessita. La presenza di anse di intestino tenue dilatate e
turgide conferma in certi casi la presenza di una lesione
ostruttiva.
TORSIONE DEL COLON
La visualizzazione di un aumento dello spessore della parete del colon superiore a 8-9 mm in associazione a segni
clinici caratteristici di una colica chirurgica, è considerata
un elemento caratteristico della torsione del colon. La parete ispessita si presenta diffusamente ipoecogena con assenza della peristalsi.
FIGURA 11 - Immagine ecografica ottenuta nella regione addominale
ventrale destra in un cavallo con una invaginazione cieco-colica: la parete intestinale è ispessita e ha un aspetto pluristratificato.
granulari iperecogeni che formano molteplici ombre acustiche sono ritrovati nella maggior parte della porzione
ventrale dell’intestino in cavalli con coliche sabbiose. Una
diminuzione della peristalsi associata alla presenza di sabbia è riportata in questi casi.
INVAGINAZIONI
Nei cavalli adulti le invaginazioni sono di solito a riguardo dell’ileo e/o del grosso intestino. La maggior parte delle invaginazioni è visibile dal lato addominale destro
dal momento che il cieco o il colon ventrale destro sono
spesso interessati (Fig. 11). Negli yearlings e nei giovani
cavalli l’invaginazione più frequente è quella dell’ileo.
Per gravità le invaginazioni del tenue si localizzano, in
particolare nel puledro, nell’addome ventrale. L’immagine ecografica mostra una serie di strati di parete intestinale sovrapposti in numero più elevato rispetto alla normale stratigrafia. La caratteristica immagine ecografica
delle invaginazioni intestinali è l’immagine “a bersaglio”
detta “target lesion”. La parete intestinale può essere
OCCLUSIONI DELL’INTESTINO TENUE
In caso di occlusione strozzata, l’intestino tenue è fortemente dilatato e le anse hanno un aspetto turgido prossimalmente all’occlusione (Fig. 12). La parete intestinale può
essere ispessita e divenire ipoecogena a causa del danno vascolare. Spots gassosi iperecogeni possono occasionalmente essere ritrovati nelle pareti intestinali nel caso di necrosi
intestinale. La motilità è in genere completamente assente
e può essere visibile un livello solido/liquido. Anse dell’intestino tenue turgide e prive di peristalsi sono spesso visibili dal lato addominale destro in cavalli con incarceramento del forame epiploico. Un versamento peritoneale è
visibile in caso di occlusione strozzata.
“MASSE” INTESTINALI
E ISPESSIMENTI PARIETALI
Le masse della parete intestinale si presentano come aree
di ispessimento localizzato della parete e spesso occupano
il lume dell’ansa intestinale interessata. Possono essere anecogene e di ecogenicità mista: l’ecogenicità dipende dall’eziologia. Se occlusive o subocclusive (a livello dell’intestino
tenue) una dilatazione del tratto a monte e un’alterazione
della motilità possono essere visibili all’esame ecografico.
Carcinomi intestinali, leiomiomi ed enteriti granulomatose
possono essere all’origine di ispessimenti localizzati della
parete intestinale o di lesioni tipo “massa”. La parete ispessita è generalmente ipoecogena e ha perso la caratteristica
stratigrafia ecografica (Fig. 13). La superficie della mucosa
può apparire irregolare o bozzellata. Dei linfonodi, più o
meno aumentati di dimensioni, possono essere visibili in
prossimità della lesione.
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L’ecografia transaddominale nel cavallo adulto
COSTIPAZIONI
Le costipazioni del cieco e del colon sono più spesso visibili sui lati dell’addome e nella regione del fianco. Le costipazioni del piccolo colon possono essere visibili per via
transrettale. Il segmento con la costipazione appare come
un viscere a profilo iperecogeno curvo, disteso senza bozzellature visibili né attività peristaltica e con un aspetto più
“rigido” del normale. Può essere difficile distinguere un
tratto di colon con costipazione da un tratto normale o da
un tratto disteso da un contenuto gassoso. Un contenuto liquido della porzione dell’intestino prossimale alla costipazione è generalmente presente.
ENTERITE/DUODENITE
Le anse intestinali presentano un contenuto liquido. La parete del segmento intestinale colpito può essere ispessita e
ipoecogena rispetto alla norma. In caso di “Inflammatory
Bowel Disease” (IBD) la tipica stratigrafia di ecogenicità alternata può non essere più visibile. In caso di enterite prossimale è visibile una dilatazione e un contenuto liquido del duodeno (Fig. 14), associata a una dilatazione gastrica. Nelle enteriti l’ileo funzionale è visibile come una dilatazione leggera
o moderata delle anse, una riduzione o un’assenza di peristaltismo e un contenuto liquido, generalmente senza l’aspetto
turgido delle anse caratteristico delle patologie occlusive.
FIGURA 13 - Immagine ecografica ottenuta nella regione addominale
ventrale destra in un cavallo con colite eosinofilica: la parete del colon è
ispessita (1,14 cm) e ipoecogena.
COLITE DORSALE DESTRA
La colite dorsale destra associata alla somministrazione di
farmaci antinfiammatori non-steroidei può essere visibile
ecograficamente come un ispessimento della parete del colon dorsale destro ventralmente al fegato tra il 10° e 14° SIC
destro. La colite è caratterizzata da un contenuto liquido del
viscere e un cambiamento dell’attività peristaltica.
DILATAZIONE GASTRICA
L’estensione dell’immagine gastrica su più di 5 SIC indica una dilatazione gastrica. Il contenuto liquido dello stomaco appare come un fluido anecogeno o ipoecogeno che
contiene spots iperecogeni (Fig. 15). In caso di dilatazione
gastrica da parte di alimenti la parete gastrica ha in genere
una forma meno circolare del solito; il materiale alimentare compattato produce un’ombra acustica nel lume dello
stomaco che può essere difficile da distinguere dal contenuto gassoso normale quando non è circondata da una porzione liquida.
FIGURA 14 - Immagine ecografica (dorsale a sinistra dell’immagine ecografica), ottenuta nella regione addominale media destra (finestra duodenale: 14-15° SIC): duodeno dilatato con un contenuto liquido, senza
un aspetto turgido, in un cavallo con enterite prossimale.
NEOPLASIE GASTRICHE
Il carcinoma gastrico a cellule squamose è comunemente riportato nel cavallo anziano ed è caratterizzato da una
parete gastrica ispessita, talvolta eterogenea e che ha perso
la normale stratigrafia (Fig. 16). Un versamento peritoneale è spesso presente ed un’invasione del parenchima epatico è possibile.
RENI E VESCICA
Immagini normali
Il rene destro è visibile immediatamente sotto la parete
addominale tra il 14°-17° SIC destro nella parte più dorsale dell’addome. Si trova in posizione più superficiale ri-
FIGURA 15 - Immagine ecografica (dorsale a sinistra dell’immagine ecografica), ottenuta a livello del 12° SIC sinistro a metà altezza dell’addome: stomaco dilatato da un contenuto liquido anecogeno che contiene
spots iperecogeni in un cavallo con dilatazione gastrica.
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Segni ecografici anormali
FIGURA 16 - Immagine ecografica, ottenuta a livello del 9° SIC sinistro
a metà altezza dell’addome: parete gastrica ispessita, ecogena con perdita della normale stratigrafia e della normale forma curvilinea in un cavallo con carcinoma gastrico ed emoaddome.
Un aumento di volume e una diminuzione dell’ecogenicità
del parenchima renale possono essere visibili in alcuni cavalli con nefropatia acuta. Occasionalmente del liquido anecogeno localizzato all’area perirenale può essere rilevato in questi soggetti e consiste in un edema perirenale. L’aumento dell’ecogenicità della corticale renale è un segno ecografico
aspecifico di nefropatia, spesso correlato nel cavallo a nefropatie croniche (Fig. 18). In casi avanzati i reni possono anche
presentare una diminuzione delle dimensioni e un contorno
irregolare. Una perdita della nettezza dell’interfaccia corticomidollare può essere inoltre presente in casi avanzati. Una
biopsia renale ecoguidata (realizzabile sono sul rene destro a
causa della presenza della milza) è necessaria al fine di determinare l’eziologia esatta della patologia renale.
I calcoli renali si visualizzano come strutture iperecogene che formano un’ombra acustica, localizzate a livello del
bacinetto renale (Fig. 19). L’occlusione dell’uretere o del
bacinetto renale causa un’idronefrosi più o meno associata
ad idrouretere che può essere visibile in cavalli con nefrolitiasi. Una dilatazione del bacinetto renale da parte di un
contenuto liquido che può essere ecogeno può essere ritrovata in cavalli con pielonefrite.
FIGURA 17 - Sezione ecografica longitudinale del rene destro normale
(craniale a sinistra dell’immagine ecografica) ottenuta a livello del 16°
SIC destro nella parte più dorsale dell’addome.
spetto al rene sinistro ed è difficilmente esaminabile in unica finestra ecografica, perché presenta una caratteristica
forma “a cuore” (Fig. 17). Il rene sinistro è localizzato in
profondità rispetto alla milza sotto il 17° SIC e la 18ª costa
e presenta una forma “a fagiolo”.
La capsula, la corticale, la midollare, il bacinetto renale e i
vasi renali sono visibili ecograficamente. La capsula è visibile come una sottile linea ecogena. L’ecogenicità della corticale renale è omogenea e iso- o ipoecogena rispetto al parenchima epatico. Lo spessore normale della corticale renale va
da 1 a 2 cm. L’interfaccia cortico-midollare deve essere netta
e facilmente apprezzabile tra la più ecogena corticale e l’ipoecogena midollare. Il bacinetto renale è la struttura più
ecogena del rene e appare come una banda ecogena al centro del rene. I vasi interlobari si presentano come piccole
strutture circolari o tubulari (secondo la sezione) con una parete ecogena e un contenuto anecogeno. L’uso del Doppler
conferma la presenza di un flusso sanguigno in tali strutture.
La vescica può essere visibile in alcuni cavalli all’ecografia transaddominale nella regione addominale caudale
quando distesa. È una struttura circolare o ovale, la sua parete è ecogena e il suo contenuto è anecogeno a volte con
particelle iperecogene in sospensione.
FIGURA 18 - Immagine ecografica ottenuta a sinistra in un cavallo con nefropatia cronica: il rene sinistro (visibile in profondità della milza) è iperecogeno e l’interfaccia cortico-midollare è difficilmente identificabile; la corticale renale ha la stessa ecogenicità del parenchima splenico adiacente.
FIGURA 19 - Immagine ecografica del rene destro in un cavallo con calcoli renali: un’immagine iperecogena che produce un’ombra acustica è
visibile a livello del bacinetto renale.
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L’ecografia transaddominale nel cavallo adulto
Parole chiave
Cavallo, ecografia, transaddominale, addome.
Key words
Horse, ultrasonography, ultrasound, transabdominal,
abdomen.
Bibliografia
1.
FIGURA 20 - Immagine ecografica della vescica ottenuta nella regione
addominale caudale ventrale in un pony con calcolosi: la parete della vescica è visibile solo parzialmente; una struttura con superficie iperecogena semicircolare, che forma un’ombra acustica è visibile a destra della parete in posizione intravescicale.
2.
3.
4.
Le cisti renali (singole o multiple) appaiono all’ecografia
come delle strutture sferiche a contenuto liquido anecogeno, che possono deformare il parenchima renale, talvolta
circondate da una sottile parete ecogena.
Le neoplasie renali sono raramente riportate nel cavallo. Gli adenocarcinomi di solito hanno un aspetto eterogeneo con associata una perdita della normale ecostruttura renale. Il linfosarcoma può avere differenti aspetti
ecografici e si può presentare come una massa omogenea
infiltrante il parenchima renale oppure come una massa
eterogenea.
Gli ematomi renali o perirenali sono visibili in caso di un
trauma severo o post-biopsia. Questi appaiono come aree
irregolari anecogene o ipoecogene a localizzazione intraparenchimale sub-capsulare o perirenale.
I calcoli vescicali sono visibili come strutture iperecogene semicircolari che formano un’importante ombra acustica (Fig. 20). Masse di ecogenicità tissulare possono essere
ritrovate nella vescica in cavalli con neoplasia vescicale.
La rottura della vescica raramente avviene nel cavallo
adulto ma è frequente nel puledro. All’ecografia la vescica
può essere collabita e un difetto della parete può essere visibile. La presenza di un’importante quantità di liquido addominale anecogeno e l’addominocentesi confermano l’uroperitoneo associato in questi casi.
CONCLUSIONI
L’ecografia addominale per via transparietale permette la
visualizzazione della maggior parte degli organi intraddominali nel cavallo adulto e nel puledro. Il limite maggiore
dell’ecografia transaddominale è la taglia dell’addome del
cavallo e la presenza di visceri contenenti gas che impedisce il passaggio degli ultrasuoni in profondità. Un esame
ecografico transaddominale normale non permette l’esclusione di una patologia intraddominale.
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