INTERVISTA al quartetto TROMBONICA

annuncio pubblicitario
Trombone It
al
i
a
M agazi
ne
numer
o1-Novembr
e/
Di
cembr
e2007
ATI
:
NASCEL
ANUOVA
ASSOCI
AZ
I
ONE
TROMBONI
STII
T
AL
I
ANI
I
NTE
RVI
ST
AAI
TROMBONI
CA
MANUAL
EDI
PUL
I
Z
I
ADE
L
L
A
COUL
I
SSE
UNPO'
DISTORI
A
STORI
ADE
L
L
AKI
NG
ITROMBONI
STI
I
NVADONO
AMBRA(
AR)
r
esocont
odel
l
e
mast
er
cl
ass
or
gani
z
z
at
edal
nost
r
osi
t
o
STE
VETURRE
:
F
AREMUSI
CACONL
E
CONCHI
GL
I
E
01
www.
i
l
t
r
ombone.
i
t
1
INDICE
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Editoriale
Intervista al quartetto Trombonica
Anteprima corsi
Piccolo manuale sulla pulizia della coulisse
Masterclass con Steve Turre: fare musica con le conchiglie
Lo spartito
Settimana del trombone ad Ambra
ATI nuova associazione italiana trombonisti
Masterclass per ottoni e sax: resoconto
Un pò di storia: Storia della King
Mauro Ottolini: nuovo corso
Biennio di specializzazione ad Aosta
Sosteniamoci
Pag.
Pag.
Pag.
Pag.
Pag.
Pag.
Pag.
Pag.
Pag.
Pag.
Pag.
Pag.
Pag.
2
3
6
9
11
14
18
20
22
23
28
29
30
DISCLAIMER
Trombone Italia Magazine
Rivista no profit aperiodica realizzata dallo staff di
www.iltrombone.it. Tutto il materiale che troverete all’interno di queste pagine è di esclusiva
proprietà degli autori e solitamente è originale e inedito.
Vogliate informarci nel caso in cui trovaste del materiale già edito e sotto diritto di copyright,
a meno che lo stesso non sia stato chiaramente richiesto all’autore precedentemente.
Questa rivista non rappresenta una testata giornalistica perché viene pubblicato
senza alcuna periodicità fissa. Non può considerarsi quindi un prodotto editoriale ai
sensi della legge n. 62 del 7.03.2001.
La costituzione italiana non ammette in modo assoluto censure o autorizzazioni particolari per
diffondere il libero pensiero che può essere diffuso con ogni mezzo, sempre che chi lo eserciti
non contravvenga a nessuna legge.
La censura è incostituzionale, vietata dall'articolo 21. Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione.
EDITORIALE
2
Ed eccoci arrivati al tanto sospirato Numero Uno. Tanto sospirato soprattutto da chi ha seguito passo dopo passo il progetto della rivista, da chi ha visto nascere e crescere un’idea inizialmente solo abbozzata, forse anche senza la convinzione che un giorno si sarebbe tramutata in realtà. La cooperazione telematica di musicisti sparsi un po’ ovunque sul territorio nazionale, la tenacia e la determinazione dello staff e l’entusiasmo di tutti i collaboratori hanno dunque reso possibile la realizzazione di questo progetto.
In qualità di coordinatore della redazione, desidero ringraziare sentitamente
tutti coloro che hanno contribuito a creare questo numero, notevolmente più
sostanzioso in termini di contenuti rispetto al precedente numero, rispetto al
quale lo staff è cresciuto sia in termini d’organizzazione che di numero. Insomma, il lavoro ferve, nuove idee spuntano in continuazione, l’importanza del
portale sta assumendo connotati internazionali. A tale proposito, vorrei segnalare il successo riscontrato dal primo campus trombonistico italiano, svoltosi ad Ambra nel mese di settembre e descritto dettagliatamente
nell’apposito articolo presente in questo numero. Perché tale evento è stato
tanto importante? Perché ha rappresentato la prova generale per la nascita,
o per meglio dire la rinascita, dell’Associazione Italiana Trombonisti.
L’organizzazione di queste giornate di studio è stata di un livello qualitativo
tale da meritare i complimenti del presidente dell’Associazione Internazionale
Trombonisti, che ha potuto tastare con mano l’entusiasmo e il fervore che
sta vivendo in questi mesi il mondo trombonistico italiano.
Desidero ricordare ancora una volta il ruolo svolto da Mirko in tutto questo:
un appassionato trombonista che lavorando febbrilmente ha creato tutta questo, sobbarcandosi una dose enorme di lavoro, per di più senza guadagnarci
un euro.
Concludo segnalando due importanti novità che hanno interessato nell’ultimo
periodo il forum del portale web, e cioè la nascita dell’angolo dedicato alla
psicologia nella musica, dove una gentilissima psicologa professionista mette
a disposizione gratuitamente le proprie competenze per rispondere ai quesiti
posti dagli utenti, e dell’area riservata agli ottoni antichi, in cui vengono analizzati tutti gli strumenti ad ottone in uso qualche secolo fa. Due sezioni che
consiglio vivamente di consultare.
Sib
3
INTERVISTA al quartetto
Intervista al giovane e promettente
TROMBONICA quartetto austriaco
1. Alex, innanzitutto la ringrazio per aver
accettato questa intervista. Ci può presentare brevemente il quartetto
"Trombonica"?
Il quartetto è stato formato nel 2003 da Stefan Konzett, Simon Seidel, Alex Moling e Gerald Klaunzer, tutti diplomati dell’ Università
Mozarteum di Salisburgo, dove ci siamo conosciuti durante le lezioni del nostro professore Dany Bonvin. Attraverso numerosi concerti il
nostro repertorio si è ben presto arricchito notevolmente: dalla musica barocca, eseguita anche su strumenti storici, fino allo Jazz non c’è un genere che non sia presente nel nostro programma. Soprattutto musica contemporanea e trascrizioni proprie rappresentano per noi un
grande valore. Attualmente i membri di Trombonica sono presenti in orchestre professionali
come
“Saarländisches
Staatstheater
Saarbrücken”,
“Duisburger
Philharmoniker”,
“Österreichisches Ensemble für neue Musik” e “Camerata Accademica Salzburg”.
2. Qual è il vostro equipaggiamento strumentale?
Suoniamo tutti con strumenti “Lechner”, un’ impresa artigianale nei pressi di Salisburgo.
Nell` azienda, già conosciuta per le sue trombe in azione nelle più grandi orchestre d’ Europa
come i filarmonici di Vienna o di Berlino, il giovane Christian Lechner, ricalcando le orme di
suo padre, ha iniziato a perfezionare il trombone. Non per ultimo con la nostra collaborazione,
nel senso di richieste speciali e desideri ma anche consigli e proposte, è riuscito a sviluppare
uno strumento di notevole qualità.
3. Come sono organizzate le vostre sessioni di prove?
Bè, due di noi vivono da poco in Germania, il che ci impedisce di trovarci regolarmente.
Quindi le prove si fanno specialmente per ogni progetto, seguendo più o meno tutte lo stesso
schema: una mezzoretta di riscaldamento con vari esercizi per esempio arpeggi, legati, staccati, scale ecc. E dopo una piccola pausa iniziamo con l’ elaborazione dei singoli brani. Normalmente una prova dura 2-3 ore.
Il fatto di aver studiato tutti nella stessa classe ci ha fatto crecsere assieme e ci garantisce ora una certa omogenità sia nell’ articolazione che nell’ espressione, un
vantaggio enorme che ci permette di concentrarci soprattutto sull’ interpretazione del repertorio.
Per motivi di spazio editoriale e di tempistica,
la recensione del loro interessantissimo CD
“Zeitlos” viene demandata al prossimo numero.
4
4. Nella scelta del repertorio, ritenete
sia più importante assecondare i gusti
del pubblico, scegliendo per esempio
brani conosciuti, oppure esplorare un
repertorio poco frequentato, sia
nell'ambito delle trascrizioni che in
quello delle composizioni originali?
Penso che sia l’ uno che l’ altro sia importante. Da una parte il pubblico è sempre
grato se nel programma ci sono almeno uno
o due pezzi che conosce, dall’ altra parte è
anche giusto che noi gli proponiamo dei
pezzi nuovi o piuttosto sconosciuti. Trovare
qui una buona media credo sia la strada migliore.
5. Qual è il brano (originale oppure trascrizione) che amate maggiormente e per
quale motivo?
A dire la verità come collettivo non abbiamo un brano preferito. Il nostro repertorio è molto
ampio ed ognuno avrà un pò i suoi preferiti. Se davvero dovremmo scegliere penso sia proprio la “Danza Slava n. 8” di Antonin Dvorak, trascritto da Simon Seidel., perchè unisce tutta
la potenza di un forte fortissimo ad un’ elegante piano e non mancano passaggi sia tecnici che
melodici. Insomma dimostra ciò che è possibile fare col trombone. Un’ altro pezzo potrebbe
essere “Zwietrobo-Fachnica” che Christoph Wundrak ha scritto apposta per noi. È un brano
molto leggiero che sovrappone una melodia jazzistica ad un ritmo folcloristico. Entrambi si
possono ascoltare sul nostro cd “Zeitlos”.
6. In Italia solo da pochi anni è in atto una riscoperta del trombone, considerato per
decenni strumento di secondaria importanza. Cosa ci può raccontare della situazione in Austria?
Forse in Austria ma anche in Germania questa problematica non è poi tanto acuta, perché il
trombone è presente in molte formazioni. Iniziando dalle grandi sinfonie per arrivare fino alla
musica sacra il trombone trova il suo spazio dappertutto. Un’ altro vantaggio penso sia la cultura: qui esiste una quantità enorme di
bande musicali, attraverso le quali gli
strumenti a fiato raggiungono molte persone. Però bisogna ammettere che anche
da noi il trombone non compare tra i primi della classe. Penso che faccia parte
del nostro mestiere di sensibilizzare la
gente per questo meraviglioso strumento
e soprattutto per il quartetto di tromboni.
5
7. Ci può parlare del programma di studio del trombone nel Conservatorio
austriaco?
Il livello già dal primo anno in poi è molto elevato, frutto anche degli istituti musicali che migliorano di anno in anno, così
la concorrenza si percepisce già durante
le lezioni. Lo studio a sua volta è diviso in
due parti: la prima ha una durata di
quattro anni, consente una profonda e
versatile formazione orientata verso la
professione e chiude col “Bachelor”. La
seconda approffondisce ed incrementa la
formazione artistica per oltre due anni e
consente di seguire tendenze artistiche di
proprio interesse come per esempio musica antica oppure contemporanea. Alla fine
allo studente viene assegnato il titolo “Master”.
8. Quali sono i vostri progetti in cantiere?
Per ora, come già menzionato prima, è un
pò difficile di programmare grandi progetti,
perchè due di noi suonano in orchestre in
Germania ed è piuttosto complicato di trovare periodi in cui tutti hanno tempo. Tuttavia
stiamo contattando vari festival e siamo in
attesa di qualche risposta. Il nostro progetto
più grande è sicuramente stato la realizzazione del cd, il quale ci ha dato delle
soddisfazioni enormi.
Sib
Che differenza c'è fra un trombone basso e una motosega?
1. Il vibrato, nonostante sia possibile minimizzare questa differenza
tenendo ben ferma la motosega.
2. È più facile improvvisare con la motosega.
Cos'è un gentiluomo? Qualcuno che sa suonare il trombone ma non
lo fa.
È difficile fidarsi di qualcuno il cui strumento cambia forma mentre
sta suonando!
Perché qualcuno suona il trombone? Perché non riesce a leggere la
musica e schiacciare i tasti contemporaneamente!
ANTEPRIMA CORSI
6
Riportiamo di seguito la traduzione del libretto di presentazione della manifestazione, redatta originalmente
1° INTERNATIONAL BELGIAN BRASS ACADEMY in lingua inglese
5 – 11 Luglio 2008
Tongeren (Belgio)
Un progetto di Basilica Festival van Vlaanderen & Belgian Brass
1- Contenuti
Il primo “International Belgian Brass Academy”sarà un festival musicale internazionale, che
si svolgerà nella splendida città medioevale di Tonger, finalizzato alla musica per ottoni. Una
prestigiosa serie di masterclass e recital, combinati a più di una dozzina di concerti raccoglieranno il non plus ultra del mondo degli ottoni, in Belgio. Quello che vi offriamo è l’opportunità
per 70 (max 120) studenti di approfondire la conoscenza del proprio strumento per una settimana, nella situazione ideale e con i migliori musicisti in circolazione.
2- Belgian Brass Academy – un corso estivo senza confronti.
Insegnanti di prim’ordine condivideranno il loro tempo e i loro insegnamenti con giovani e
motivati musicisti in un corso estivo intensivo.
Si terranno inoltre workshops e masterclasses con l’esibizione di gruppi di studenti all’interno
della serie di concerti.
Oltre ai tradizionali corsi estivi, si terranno lezioni di musica da camera, teoria musicale
(armonia,storia della musica), psicologia della musica (affrontare il peso del palcoscenico, vincere i concorsi..), questioni fisiche per musicisti (ergonomia, respirazione…) e musica & affari
101.
3- Serie di concerti
Ogni giorno offriremo 2 concerti: un piccolo concerto alle ore 18.00, il “recital”, e un concerto
su larga scala facente parte della rassegna “Basilica Festival Concert” alle ore 20.30.
Recitals
I recitals avranno luogo in diverse sale del centro città, per riscoprire le ricche infrastrutture
culturali di Tongeren. I nomi di alcuni artisti: Oltremontano, Patrik Sheridan, Roger Webster,
Michel Becquet, Fred Mills….
Basilica Festival Concert
Nella Basilica mozzafiato di Nostra Signora (inclusa dall’Unesco nella lista dei beni culturali
come patrimonio dell’umanità), con una superba acustica, saranno ospitati alcuni dei migliori
gruppi di ottoni al mondo. In questa scoppiettante settimana e in questa storica cornice si esibiranno: i Belgian Brass, Epsilom, Luur Mettals, Jeff nelsen, Reinhold Friedrich & Collegium In
strumentale Brugense diretto da Yvan Maylemans; i German Brass e i Canadian Brass.
4- Ma non è tutto…
Durante il giorno e dopo i concerti in Basilica, vari gruppi si esibiranno all’aperto, nella piazza
del Mercato e nel centro città, spaziando tra i generi: brass band, gypsy brass, salsa bands,
gruppi di artisti di strada..
E, non dimentichiamo la birra e il cibo Belgi!! Tongeren è zeppa di posticini Wine & dine, o
dove prendere un aperitivo, o dove iniziare o finire una festa!
Una cosa è certa: ci sarà tutto quello che riguarda il mondo degli ottoni dal 5 all’11 luglio
2008 a Tongeren.
7
5- Organizzazione
Il Basilica Festival van Vlaandere è iniziato nel 1957 come un festival organistico attorno al
famoso organo Le Picard della Basilica di Nostra Signora. Ora, 50 anni dopo, collaborano nella
comune manifestazione di Festival van Vlaamnd,le città di Basilica, Anversa, Bruges, Ghent e
Bruxells,facendolo diventare il più importante festival musicale delle Fiandre. Situata nel cuore della provincia fiamminga di Limburg, Basilica fa accorrere più di 500.000 persone nella
prosperosa regione della Mosa e del Reno. Il Basilica Festival van Vlaanderen garantisce
l’ascolto di concerti ed esibizioni di alta qualità. Tipiche di questo festival sono le uniche e storiche locations e la partecipazione sia di giovani che di esperti musicisti.
Il trombettista Manu Mellaerts è riuscito a riunire i migliori ottonisti del Belgio creando il virtuoso ensamble: i Belgian Brass. 10 ottonisti e 2 percussionisti con un repertorio che spazia dagli arrangiamenti della musica più conosciuta a nuovi pezzi creati appositamente per questo
ensamble. Tenedo sempre a mente le sonorità sinfoniche, e sempre nel rispettoso approccio
alla musica in base allo stile.
6- Informazioni pratiche
Alcune regole..
- Per partecipare alla Belgian Brass Academy come studente bisogna aver compiuto 18 anni;
- Per l’iscrizione compilare il modulo che trovate su www.basilica.be/belgianbrass (disponibile
a partire dal 15 Novembre)
- Le quote di partecipazione all’Accademia saranno:
• 750 Euro per gli iscritti entro il 31/12/2007
• 800 Euro per gli iscritti entro il 15/04/2008
• 850 Euro per gli iscritti dopo il 15/04/2008
La quota include tutte le lezioni, masterclass, conferenze, recitals, concerti, vitto e alloggio.
Queste sono solo alcune regole per l’Accademia. Tutti i termini e condizioni saranno disponibili
a partire dal 15 Novembre su www.basilica.be/belgianbrass
Due importanti novità sono da segnalare per quanto riguarda il forum
del portale web de “Il trombone.it”: nel mese di ottobre infatti sono nate due nuove sezioni.
La prima delle due nuove sezioni riguarda tutti gli aspetti psicologici
correlati mondo della musica (problemi d’ansia, come arrivare preparati
ad un’audizione dal punto di vista emotivo, ecc.): una psicologa professionista si presta gentilmente a rispondere gratuitamente ai quesiti posti dagli utenti. Un’opportunità da non perdere.
E’ stata poi creata un’area dedicata agli strumenti antichi, che vuole
rappresentare una lente d’ingrandimento sugli antenati del trombone e
degli altri ottoni, un mondo ancora semi-sconosciuto in Italia, molto sviluppato in altri Paesi, dove rappresenta materia di specializzazione artistica. Da consultare.
8
Elenco provvisorio degli insegnanti:
Tromba: Reinhold Friedrich
Franck Pulcini (Ipsilon)
Matthias Hoefs (German Brass) Carlos Beneto Grau (Luur Metalls)
Jeroen Benwarts (German Brass) Steven Devolder (Belgian Brass)
Manu Mellaerts (Belgian Brass) Juanjo Serna Salvador (Luur Metalls)
Joe Burgstaller (Canadian Brass) Simon Van Hoecke (Belgian Brass)
Steven Verhaert (Belgian Brass) Fred Mills
Cornetta Roger Webster
Corno
Jeff Nelsen (Canadian Brass)
Eliz Erkalp (Belgian Brass)
Jean-Pierre Cenedese (Epsilon) Rik Vercruysse (Belgian Brass)
Manuel Perez Ortega (Luur Metalls)
Wolfgang Gaag (German Brass)
Euphonio
Ben Harmhouts(Belgian Brass)
Stef Pillaert (Brass Band Willebroek)
Trombone Ben Heamhouts (Belgian Brass) Gene Watts (Canadian brass)
Michel Becquet
Enrique Crespo (German Brass)
Jan Smets (Belgian Brass)
Bruno Flahou (Ipsilon)
Indlecio Bonet Manrique (Luur Metalls)
Trombone basso
Uwe Fuessel (German Brass)
Basso Tuba
Therry Thibault (Epsilon)
Stefan Ambrosius (German Brass)
Stephan Vanaenrode (Belgian Brass)
Geert De Vos (Belgian Brass)
Sergio Finca Quiros (Luur Metalls)
Patrick Sheridan
Contatti
Per qualsiasi domanda contattare:
Bert Van der Roost
Manager Belgian Brass
c/o
1st International
Belgian Brass Academy
Basilica Festival van Vlaanderen
Vlasmarkt 4
3700 Tongeren (BE)
www.belgianbrass.com
www.basilica.be
Ufficio: +32 12 23 57 19
Cellulare: +32 478 330 664
E-mail: [email protected]
traduzione di Anna Cornale
PICCOLO MANUALE SULLA
PULIZIA DELLA COULISSE
9
I metodi più efficaci per la pulizia della coulisse, collaudati e consigliati dagli
utenti del forum de “Il trombone.it”
Per ogni trombonista è di fondamentale importanza che la coulisse sia in piena efficienza e perfettamente scorrevole. Pur mantenendola costantemente lubrificata, può
capitare che non scorra perfettamente, che nel cambiare posizione si senta un attrito
molto sospetto, e che di conseguenza il movimento non sia continuo ma proceda a
scatti.
Prima di tutto occorre verificare l’assenza di botte sulla coulisse ed il perfetto allineamento dei tubi interni, quelli fissi, che chiameremo “maschio”.
Una volta compiuti questi accertamenti, possiamo tirare un bel sospiro di sollievo e
concentrare la nostra attenzione sulla parte mobile della coulisse, che chiameremo
“femmina”: dobbiamo,cioè, procedere ad una pulizia della parte interna.
Solitamente eseguiamo la pulizia ogni volta che lubrifichiamo il maschio, applicando
uno straccio o una garza all’apposita astina in dotazione con lo strumento oppure auto-reperita, per poi far scorrere questo straccio all’interno dei tubi della femmina.
Se applicata regolarmente, questa tecnica ci permette di mantenere pulito l’interno
della femmina dal vecchio grasso, ma risulta insufficiente in presenza di incrostazioni
e di ossidazioni.
In questi casi, consigliamo 3 metodi preferenziali: due sono innocui, mentre
nell’applicare il terzo occorre prestare molta attenzione, per preservare sia la nostra
salute che quello dell’amato trombone.
Metodo dell’aceto
L’acido acetico presente nell’aceto svolge un’ottima azione disossidante ed è in grado
di staccare l’ossido dall’interno delle pareti.
Procedere riempiendo la femmina d’aceto e lasciando agire quest’ultimo per alcune
ore, ad esempio per una notte intera.
Poi si svuota la coulisse, la si pulisce con il solito metodo dello straccio fissato
all’astina e la si risciacqua abbondantemente con acqua. Volendo, ci si può avvalere
anche del sapone o di polish per ottone.
Se necessario, ripetere l’intera procedura una seconda volta.
Questo metodo è totalmente sicuro ed innocuo per il trombone e utilizza un prodotto
presente in tutte le case, dal costo contenuto e dalla reperibilità immediata. Tuttavia
è piuttosto lento, in quanto l’acido acetico necessita di alcune ore per poter eliminare
le tracce d’ossido.
10
Metodo dell’acido citrico
Analogamente all’aceto, è totalmente innocuo, presentando però una maggiore efficacia. E’ facilmente reperibile e dai costi contenuti. Offre un riscontro visivo all’azione
disincrostante attraverso la generazione di bollicine.
Diluire l’acido citrico con circa il 70-80% d’acqua, versare il tutto nella femmina della
coulisse e lasciare agire per un tempo sufficiente. Poi risciacquare con una soluzione
di bicarbonato di sodio, che essendo alcalina neutralizza gli eventuali effetti corrosivi
dell’acido.
Metodo dell’acido muriatico
Metodo da utilizzare esclusivamente nei casi estremi e con molta, molta attenzione e
prudenza. Ad ogni modo, sconsigliamo l’uso di questo acido, in quanto altamente
corrosivo e pericoloso, sia per l’uomo che per il trombone.
Infatti questo tipo di acido ha la caratteristica di attaccare fortemente il metallo, in
particolar modo lo zinco presente nell’ottone. Inoltre , gli acidi corrosivi intaccano prima la parte non ossidata, e cioè quella che non ha bisogno di essere trattata, non lavorando di conseguenza uniformemente su tutta la superificie.
Nel caso in cui si decidesse di utilizzare l’acido muriatico, diluirlo con acqua al 5 per
cento (5% di acido, 95% di acqua); versare quindi la soluzione all’interno della femmina della coulisse, lasciarla agire non più di due minuti, svuotare la coulisse, passare quindi rapidamente con uno straccio secondo il metodo tradizionale dell’astina e
concludere con un abbondante risciacquo , utilizzando la soluzione alcalina descritta
nel precedente metodo ed ottenuta mischiando all’acqua del comune bicarbonato di
sodio. Ricordiamo ancora una volta di prestare la massima attenzione nell’utilizzo
dell’acido muriatico.
Un’approfondita pulizia periodica dell’interno della coulisse consente di mantenerla sempre in perfetta forma ed in piena efficienza (botte escluse).
Sib
Dal 3 al 8 dicembre 2007 avrà luogo il Concorso Internazionale “Città di Porcia”, unica competizione italiana ad essere interamente dedicata agli ottoni e giunta quest’anno alla XVIII edizione.
A rotazione quadriennale si alternano corno, tromba, trombone, tuba. Quest’anno il
concorso è dedicato al trombone. Entrato nel 1996 a far parte della Federazione
Mondiale dei Concorsi Internazionali di Musica di Ginevra, il “Città di Porcia” vanta
giurie formate da esperti altissima caratura artistica, un numero di iscritti in costante ascesa e di provenienza da tutti i continenti,, un programma di concorso molto
impegnativo. Per maggiori informazioni è possibile consultare il sito:
www.musicaporcia.it, in cui è anche possibile consultare il regolamento, l’albo dei
premiati e la composizione delle varie giurie.
STEVE TURRE:
FARE MUSICA CON LE CONCHIGLIE
MASTERCLASS CON
11
Quand’ero ragazzo, tutte le volte che Rahsaan Roland Kirk (mitico polistrumentista
jazz – ndt) passava da San Francisco suonavo con lui. Ogni volta si presentava con
qualcosa di nuovo, un flauto da suonare con il naso, una misteriosa cornamusa nera
o altro ancora.
Una volta si presentò con una conchiglia conica. Si limitò a soffiare una sola nota con
essa mentre percuoteva un gong, come se chiamasse a raccolta, una sola nota ma
con un suono così bello che ne rimasi catturato. Volli provare anch’io e dopo aver
soffiato una nota esclamai “Ma è meravigliosa, ne voglio una anch’io!”.
Nel corso degli anni ho cominciato ad adattarle, perfezionarle e a collezionare tante
conchiglie di varia grandezza e intonazione.
Devo dire che amo proprio il loro suono, Addirittura cerco nel suono del mio trombone la risonanza delle conchiglie. La caratteristica più peculiare è che quando ascolti il
suono di una conchiglia è come ti suonasse da dietro o di fianco così come la senti di
fronte. Dexter Gordon ha questo tipo di suono sul sax tenore.
In generale compro le mie conchiglie in negozio. La cosa più importante è trovare un
esemplare perfetto di conchiglia, che sia cioè in perfette condizioni, più o meno. Le
conchiglie trovate sulla spiaggia, spesso sono state erose dal vento, sbattute
dall’acqua e rovinate dal sole e per questo difficilmente saranno utilizzabili. Molte volte poi si trovano conchiglie sulle quali qualcuno ha fatto un buco per estrarne la polpa: una conchiglia bucata è inutilizzabile.
Il passo successivo è creare il bocchino. Tagliate la punta della conchiglia con un seghetto da metallo, cercando di riprodurre il bordo interno dell’appoggio che normalmente usate, se siete trombettisti tagliate più vicino alla punta, se invece suonate il
trombone tagliate un po’ più distante per avere un foro di diametro maggiore. Fate
attenzione a tagliare producendo un foro più piccolo del necessario perché potrete
sempre allargarlo per ingrandirlo; se tagliate troppo invece dovrete ricominciare daccapo con una nuova conchiglia.
All’interno della conchiglia troverete una parte centrale (l’apice dell’asse attorno al
quale si sviluppano le spire della conchiglia –
ndt) che dovrete rimuovere. Usate un cacciavite,
una piccola sgorbia o uno scalpellino e un martello leggero. Non picchiate troppo forte, se riuscite
ad usare la giusta intensità si staccherà. A questo punto procedete rifilando il condotto fino alla
fine. Personalmente uso un piccolo trapano che si
può usare con una sola mano e che si chiama
Dremel®.
12
Dopo aver prodotto un foro che approssima la grandezza del
vostro bocchino, usando una lima medio-fine rimuovete i segni
del seghetto dal bordo; successivamente con una lima extrafine arrotondate un po’ i bordi. Prendete un pezzo di cartavetro
extra-fine e tenendolo nel palmo della mano strofinate avanti e
indietro la conchiglia per rifinire il bordo nel modo che preferite.
Un’ ulteriore rifinitura può essere fatta usando una pietra pomice avvolta in un pezzo di stoffa usata. È chiaro che potete suonare una conchiglia senza stare a rifinire troppo ma il rischio è quello di non riuscire
a suonare nient’altro a causa della deformazione delle labbra sottoposte allo sforzo
su di un bordo non adatto: questo è stato uno dei problemi che ho incontrato
all’inizio.
A volte le conchiglie presentano delle irregolarità all’interno o sembrano sviluppare
una superficie troppo sottile. Quando si presentano queste situazioni uso del materiale plastico per rivestire la parte esterna della conchiglia fino a renderla abbastanza
spessa per formare un bordo. Lascio comunque la parte interna naturale, in modo
che le labbra tocchino la conchiglia, così facendo ho un po’ di “imbottitura”. Se provate a suonare e il bordo della conchiglia è uguale o inferiore a 1/16 di pollice (1,6
mm – ndt) le labbra resteranno segnate: un bordo così non è tagliente ma resta
troppo sottile.
Bene, adesso avete uno strumento ma come si fa a suonarlo? Bisogna produrre il
suono con le labbra, proprio come fate con un ottone. Potete controllare l’intonazione
con le labbra e con la mano infilata nella conchiglia. Con le conchiglie più grandi la
variazione non è molto estesa, in genere una terza, raramente una quarta. Con le
conchiglie più piccole riesco ad ottenere anche più di una sesta. Si possono ottenere
anche degli armonici, in genere una ottava ma con alcune conchiglie più grandi anche oltre l’ottava.
Quando si suona una conchiglia si lavora a partire dalla nota “aperta” (senza ostruire
la “campana” – ndt). Questa è la nota principale. Introducendo la mano si ottengono
le note discendenti. È bene scegliere una conchiglia che abbia come nota fondamentale una di quelle della tonalità del pezzo che suonerete, preferibilmente una delle
principali come la quinta o la tonica oppure la settima se il pezzo è un blues.
Qualcuna delle mie conchiglie è “stonata” rispetto all’intonazione di un pianoforte.
Potete suonare praticamente qualsiasi conchiglia ma quando le avrete tagliate e comincerete a suonarle, qualcuna di esse sarà davvero, ma davvero migliore delle altre. Quando riesco ad avere una conchiglia proprio eccezionale, anche se “stonata” –
ad esempio una che abbia la tonica tra Sib e La – io so esattamente dov’è la giusta
intonazione quando ci soffio dentro, se voglio suonare un La introduco leggermente
la mano, mentre se voglio suonare in Sib, “tiro” un po’ su l’intonazione con le labbra
e inizio da qui. È importante che conosciate l’intonazione di ciascuna conchiglia e per
ognuna sappiate trovare il modo per ottenerla.
13
Io ho due set di conchiglie, uno per la tonalità di Do e per quelle con i diesis, un altro
per le tonalità che hanno i bemolle. Nelle tonalità con i diesis uso conchiglie intonate
in Mi, Si o Re ecc. mentre in quelle con i bemolle uso quelle intonate in Sib, Lab, Fa
ecc. in questo modo posso suonare anche due conchiglie per volta e ottenere delle
armonie.
Certamente non riuscirete a suonare Giant Steps con le conchiglie. Io credo che il
brano armonicamente più complesso che riesco a suonare sia il blues, ma l’uso delle
conchiglie dà i risultati migliori nei brani modali o su quelli “vamp” come nella musica
latina. I migliori risultati però si ottengono raccontando una storia giocando molto
sulla ritmica e su semplici melodie. Durante i miei “assolo” lascio delle pause perché
se sto suonando in un registro e voglio cambiarlo, devo avere il tempo di posare una
conchiglia e prenderne un’altra.
Suonare le conchiglie può aiutarvi a suonare gli ottoni. Si sviluppa molta più resistenza, più capacità polmonare e si acquista più forza. Di regola, dopo che ho suonato le
conchiglie, suonare il trombone è, fisicamente, un po’ più facile. Anche riguardo alla
costruzione degli assolo, riuscire a raccontare una storia utilizzando solo le note che
ci sono in un intervallo di quarta, aiuta a capire che non è importante quante note si
è capaci di fare. Quello che importa è cosa state dicendo. Allora suonare le conchiglie
vi aiuterà concettualmente perché se riuscite a suonare in modo semplice, quando lo
farete in maniera più complessa saprete ancora esprimere qualcosa.
traduzione di Teodorico Zurlo
Definizioni:
alterazioni: note sbagliate.
battere: ciò che gli studenti di musica fanno gli uni agli altri con i loro strumenti. Il battere si
picchia sulla testa ed il levare si picchia sotto il mento.
battuta di preparazione: una minaccia fatta ai cantanti, come ad esempio: "Canta!" oppure
"Adesso!" o altro ...
cadenza: quando tutti sperano che ti fermi, ma tu non lo fai.
cantus firmus: la parte che ti danno se sai suonare solo quattro note.
crescendo: serve a ricordare all'esecutore che ha suonato troppo forte.
direttore: un musicista che è esperto nel seguire molte persone nello stesso tempo.
glissando: una tecnica adottata dagli archi per i passaggi difficili.
musica: una complessa organizzazione di suoni che è stabilita dal compositore, erroneamente interpretata dal direttore, che viene ignorata dai musicisti, il risultato della quale è ignorato
del pubblico.
p subito: indica un'opportunità, per qualche oscuro strumentista, di diventare un solista.
quartetto d'archi: un buon violinista, un cattivo violinista, un ex violinista e qualcuno che
odia i violinista, uniti dal fatto che si lagnano dei compositori.
recitativo: una malattia che aveva Monteverdi.
risoluto: indica all'orchestra che dovrà mantenere ostinatamente il giusto tempo, indipendentemente da cosa il direttore cercherà di fare.
ritornello: un'opera di Giuseppe Verdi.
senza sordina: termine usato per ricordare al suonatore che ha dimenticato di mettere la
sordina alcune battute prima.
trasporto: l'atto di spostare l'altezza di un brano di musica che è troppo grave per i bassi al
punto che diventa troppo alto per le soprano.
vibrato: effetto usato dai cantanti per nascondere il fatto che stanno stonando.
virtuoso: un musicista dagli alti principi morali (ne conosco uno).
14
LO SPARTITO
Il brano proposto in questo numero è un arrangiamento per due tromboni tenore e
basso, ma eseguibile anche con tre tenori, di una singolare fuga a tre voci composta
in giovane età dal maestro tedesco Ludwig Van Beethoven. Dopo un maldestro tentativo, da parte del padre, di presentare il piccolo Ludwig come bambino prodigio, il
compositore ebbe l'occasione di studiare con Neefe, seguace della linea
"sentimentale" di Philip Emmanuel Bach, ma fu solo grazie all'interessamento del giovane arcivescovo Maximilian Franz, autentico cultore di musica, che il giovane Beethoven, preso dal prelato sotto la sua protezione, ebbe la possibilità di studiare con
maestri significativi. Franz inviò Beethoven, nel 1792, quando il compositore aveva
22 anni, a Vienna, dove ebbe lezioni da Haydn, Salieri, e, soprattutto Albrechtsberger, eccellente contrappuntista dell'epoca, autore di un trattato che fu considerato
per più di un secolo il testo di riferimento. Beethoven non avrebbe più abbandonato
quella città fino alla fine dei suoi giorni, e questa fuga testimonia il suo fervente e appassionato studio giovanile: sebbene molto canonica nella forma ed elementare nei
temi, è facile scorgere nella conduzione delle linee la futura impronta, massiccia e
ferma, dell'arte del genio di Bonn.
Enrico Crippa
Quintetto di Ottoni e percussioni dell'Orchestra Regione Toscana
Dopo l'estenuante attesa, come una prima donna di teatro, è uscito il primo CD
del QUINTETTO D'OTTONI E PERCUSSIONI dell'ORT-ORCHESTRA DELLA
TOSCANA di Firenze.
Molto apprezzato da musicisti del tipo di David Short e Enrique Crespo, i quali hanno scritto due parole di apprezzamento nel libretto allegato, il CD vede la partecipazione straordinaria del famosissimo pianista Andrea Lucchesini che ci offre una
speciale versione, arricchita dal fascinoso timbro degli ottoni, di due splendidi pezzi: Playing Love (dal Pianista sull’Oceano) di E. Morricone e Forest gump di A. Silvestri.
Prodotto e distribuito dalla casa discografica di Verona "Azzurra" il programma è improntato sulle più belle
colonne sonore da film tanto da essere alla portata di tutti.
x info: [email protected]
Fuga a tre tromboni
L. Van Beethoven (1770-1827)
Rivisitata da Enrico Crippa - www.iltrombone.it
Trombone tenore 1
Trombone tenore 2
Trombone basso
6
T.ne T. 1
T.ne T. 2
T.ne B.
12
T.ne T. 1
T.ne T. 2
T.ne B.
(c)iltrombone.it - Trombone Italia Magazine
2
17
Fuga a tre tromboni
T.ne T. 1
T.ne T. 2
T.ne B.
22
T.ne T. 1
T.ne T. 2
T.ne B.
27
T.ne T. 1
T.ne T. 2
T.ne B.
(c)iltrombone.it - Trombone Italia Magazine
3
Fuga a tre tromboni
32
T.ne T. 1
T.ne T. 2
T.ne B.
38
T.ne T. 1
T.ne T. 2
T.ne B.
43
rit.
T.ne T. 1
rit.
T.ne T. 2
rit.
T.ne B.
(c)iltrombone.it - Trombone Italia Magazine
SETTIMANA DEL TROMBONE
AD AMBRA (AR)
18
Prove tecniche di associazione
Si è svolta ad Ambra, dal 17 al 25 settembre 2007, la prima "settimana del trombone" organizzata dal sito "Trombone Italia Magazine", in collaborazione con la locale Filarmonica che ha messo a disposizione le strutture dove si sono tenuti i masterclass.
L'idea di organizzare un corso multitematico (sia jazz che classica) è partito quasi
per caso, ma che ha avuto un successo oltre le aspettative degli organizzatori.
Durante la settimana si sono avvicendati docenti di alto livello artistico quali:
Mauro Ottolini, che ha tenuto la master sul "Trombone Jazz", Daniele Morandini,
Fabiano Fiorenzani e Andrea Conti, che hanno tenuto il campus sul trombone classico nel fine settimana.
Come detto, il riscontro dal punto di vista organizzativo, è stato molto buono, ci
sono stati circa venti allievi tra tutti e due i corsi, oltre che ospiti di caratura internazionale, come Ken Hanlon (presidente dell'International Trombone Association),
arrivato da Las Vegas per assistere al master finale e Early Anderson da New York,
noto jazzbonist che ha collaborato con Duke Ellington e molti altri big del jazz americano.
I due corsi sono stati tenuti con modalita' e forma diverse tra di loro.
Il primo, con docente Ottolini, è stato improntato su un piano "di gruppo", partendo da concetti di base, come le scale musicali di base per poi evolvere il discorso
anche sul piano storico, con le scale jazz e blues.
Grazie al supporto tecnico di Simone Pederzoli, Ottolini ha potuto far suonare agli
allievi del gruppo, alcune partiture da lui stesso composte o partiture arrangiate e
strumentate al momento.
Molto interessante e d'effetto, il
concerto finale, dove sono state
eseguite le partiture studiate durante la tre giorni di corso.
Occasione anche per presentare il
suo nuovo lavoro fatto in collaborazione con altri 10 trombonisti,
"Slide Family", un cd di jazz d'avanguardia, di cui potrete trovare
le recensioni sul sito.
19
Il secondo invece, era improntato sulla risoluzione dei problemi individuali, dalla respirazione allo studio in profondita' di passi orchestrali o brani solistici.
Un fine settimana molto duro, sinceramente, che è stato affrontato molto seriamente
sia dai docenti Conti, Morandini e Fiorenzani, quanto dai loro allievi.
Ogni trombonista, ha avuto a completa disposizione per ben 3 ore (un ora a rotazione), tutti e tre i docenti, potendo quindi confrontare le modalita' di insegnamento e di
interpretazione dei tre docenti.
A fine corso, è stato dato come riconoscimento, un attestato di benemerito ai tre docenti (Conti, Fiorenzani, Morandini) che hanno tenuto il masterclass in maniera totalmente gratuita, donando il ricavato alla futura Associazione Trombonisti Italiana.Tale
attestato è stato consegnato anche a Ken Hanlon, per la preziosa presenza e al mitico Emilio Regoli, ormai diventato nostro "padrino", per le manifestazioni importanti
che ha potuto ospitare nel suo paese.
Prove tecniche quindi per la futura "Associazione Italiana Trombonisti", tematica gia'
in fase di discussione in via telematica, grazie al team del "Trombone Forum" e molti
professionisti tra i quali appunto Conti, Morandini e Fiorenzani. Ambra è stata un
punto di incontro per conoscere i primi obiettivi da raggiungere per l'associazione e il
Presidente dell'ITA, è stato molto chiaro nel dire "La capacita' organizzativa di cui disponete, non fa altro che presupporre che l'Associazione nascera' su un terreno molto fertile".
Mirko dalle Mulle
Nasce la ATI la nuova
associazione italiana
trombonisti
20
Cari amici,
dal 1 maggio 2005 la nostra e-community è cresciuta sino a contare oggi quasi 900
utenti che, per un motivo o l’altro si ritrovano sul nostro spazio virtuale per parlare di
musica, trombone, ottoni, o semplicemente per scambiarsi un “come va?”
Il lavoro che sin qui è stato svolto sotto la supervisione e la guida dell’impagabile
Mirko Dalle Mulle è stato giudicato dal presidente dell’International Trombone Association, Prof. Ken Hanlon “semplicemente incredibile e strabiliante.”
Vorrei quindi in prima battuta, non tanto fare dei ringraziamenti di rito, ma quanto
sottolineare l’importanza dell’apporto totalmente gratuito e disinteressato che ci ha
permesso di avere un così alto numero di utenti e una quantità di materiale decisamente ampia.
Il mio più sentito e sincero grazie va quindi a: Mirko, Enrico, Teodorico, Gianluca, Andrea e tutto il resto dello staff (mi scuso con chi ho dimenticato ma con i nomi non
vado affatto forte!).
Arrivati a questo punto ci siamo chiesti se non fosse arrivato il momento per fare un
salto di qualità, ma come? La risposta è stata: ASSOCIARSI.
Così dopo lunghe discussioni e valutazioni di merito si è deciso di procedere verso la
fondazione della Associazione dei Trombonisti Italiani.
Il primo nucleo fondante include Mirko, me, Enrico, Gianluca, Andrea Conti, Andrea
Bandini, Athos Castellan, Marco Borrelli, Alessio Savio, Simone Periccioli, e Angelo
Repetti.
Lo scopo di fondare l’Associazione è quello di dare forma concreta all’idea di unire
tutti coloro che hanno la passione per il
trombone sotto una grande “famiglia”.
Questo è il cuore del fine
dell’associazione: amatori, dilettanti,
professionisti, aspiranti…ami il trombone? Questo è l’unico requisito richiesto
per far parte dell’ATI.
21
Il nostro obiettivo è anche quello di accogliere nella associazione gli euphonisti ed i
tubisti per rafforzare il legame tra tutta la comunità nazionale e per un’ovvia prossimità strumentale.
Se saremo bravi nel rispettare la tabella di marcia, l’Associazione dovrebbe nascere
nella futura primavera (2008) e quindi iniziare immediatamente la sua campagna di
tesseramento.
Inoltre, dopo i masters tenutisi ad Ambra, dove il presidente Hanlon ci ha onorato
della sua presenza, il presidente stesso ci ha immediatamente confermato l’assoluta
volontà della ITA di accorpare (a costo zero) come “affiliata” la nascente associazione
italiana per allargare ufficialmente la comunità trombonistica internazionale.
Le quote annuali regolari (studente e socio sostenitore), ancora da confermare saranno entrambe fissate sotto il tetto dei 20 euro.
Brevemente riassumerei così il “programma associativo”:
1- Diffusione della cultura musicale in genere e della conoscenza del trombone
2- Stabilire il riconoscimento internazionale di una realtï¿1⁄2 trombonistica italiana,
procedendo con l'affiliazione alla Int. Trombone association
3- Produzione di una rivista digitale di informazione e cultura musicale e trombonistica, catturando l'attenzione di eventuali sponsor per la pubblicizzazione dei loro prodotti.
4- Organizzazione di eventi di portata nazionale ed internazionale, come ad esempio
il Primo ITALIAN TROMBONE WEEK per oi arrivare ad un International trombone Festival (presunto nel 2012)
5- Fissare convenzioni con i maggiori commercianti di strumenti musicali italiani e
non, e con gli organizzatori di masterclass
6- Fissare una convenzione di polizza vita con una compagnia in grado di coprire i
soci AIT
7- Proporsi come soggetto riconosciuto a livello sindacale, per estendere la copertura
dei diritti ai lavoratori freelance e non solo ad i musicisti dipendenti.
8- Intraprendere iniziative di produzione editoriale inerenti metodi, riviste di approfondimento riguardanti il trombone
9- Produzione con sponsor esterni di registrazioni MADE IN ITALY
10- Organizzare eventi di beneficenza es TROMBONE
FOR FOOD
11- Laboratorio di riforma programmi ministeriali
Detto questo, carissimi amici e colleghi, vi pregherei solamente di far circolare il più possibile questa (a mio avviso) meravigliosa notizia e auguro il più brillante futuro
per l’ATI.
Non esitate a contattarmi per qualsiasi dubbio e/o suggerimento!
Grazie e a presto
Daniele Morandini
MASTERCLASS PER OTTONI E
SASSOFONO
22
Seren del Grappa (BL) – Arsié (BL) – 26/27/28-10-07
Si è tenuta tra Seren del Grappa e Arsiè, due piccoli paesi vicino a Feltre (BL) la seconda edizione dei corsi di perfezionamento musicale organizzati dalla Banda “Città di
Feltre”, quest’anno in collaborazione con la Banda Cittadina Comunale di Arsiè.
Il corso, strutturato nei giorni di venerdì 26, sabato 27 e domenica 28 ottobre, ha visto la partecipazione di docenti blasonati come M° Athos Castellan, M° Marco Gerboni
e M° Giancarlo Parodi e di oltre 25 iscritti, tra effettivi, uditori e ensemble, divisi nelle
3 classi, rispettivamente trombone (basso e tenore) e tuba, sassofono, tromba e ottoni.
Le lezioni, tenutesi grazie alla concessione dei locali da parte della parrocchia di Seren del Grappa e della Banda di Arsiè, hanno trattato argomenti quali la tecnica dello
strumento, il repertorio solistico e orchestrale, la musica d’assieme e l’insegnamento
stesso visto che tutti gli allievi hanno partecipato,oltre che attivamente come strumentisti, anche come uditori delle altrui lezioni, aspetto fondamentale se contiamo
che molti di loro svolgono anche la funzione di insegnanti di musica nella propria città. Importante è stato altresì lo scambio culturale tra i corsisti visto che si trattava di
persone dalle più svariate preparazioni (studenti di conservatorio, diplomati e semi
professionisti) e soprattutto provenienti da punti estremi dell’Italia come Lombardia,
Trentino, Veneto, Friuli e Sicilia.
23
Grande merito per l’organizzazione di questo corso va dato anche a siti web come
www.iltrombone.it o www.latromba.it i quali hanno fatto da grande mezzo pubblicitario e grazie ai quali sono venuti a conoscenza dell’evento circa il 50% degli iscritti.
Il corso si è concluso con un concerto finale dei docenti M° Castellan e M° Gerboni
accompagnati al pianoforte dal M° Ulisse Trabacchin seguito, dopo la consegna degli
attestati di frequenza, da una performance di gruppo di tutti gli studenti uniti in una
big band che ha proposto un repertorio di quattro standard jazz preparati nelle serate
del corso dal M° Castellan.
La passata edizione si era tenuta a Belluno con un unico docente ed aveva visto la
partecipazione di soli 6 iscritti: contando l’aumento esponenziale delle adesioni e il
grande entusiasmo di allievi, docenti ed organizzatori, già si parla dell’edizione 2008,
magari con l’aggiunta della classe di clarinetto, con la speranza che questo corso
possa diventare un punto di riferimento in un momento dell’anno in cui i master estivi sono ormai finiti e i conservatori devono ancora cominciare la loro attività.
Mirko dalle Mulle
UN PO’ DI STORIA: Prima
STORIA DELLA KING parte
Henderson N. White nacque in Romeo, Michigan, il 16 luglio 1873. Da ragazzo Henderson era affascinato dal funzionamento delle cose e dal miglioramento. Costruì il
suo primo strumento musicale a 13 anni, un violino ricavato da una scatola di sigari
cubani, ancora oggi conservato.
Cominciando a lavorare nel negozio di Detroit di O. F. Berdan, Henderson sognava un
vero, perfetto strumento da banda. Il suo lavoro di riparatore ed il quotidiano contatto con musicisti gli insegnò la precarietà degli strumenti allora in uso. Ed il suo istinto
musicale non era soddisfatto delle loro imperfezioni. Si diede da fare allora affinché il
suo sogno diventasse realtà. Subito White si guadagnò una reputazione che andava
oltre l’ambito locale. Imparando sempre dai direttori di banda che visitavano quel
piccolo negozio di Detroit e studiando in ogni momento libero e sperimentando, in
poco tempo in altre città si cominciò a parlare di lui. Quando il negozio di strumenti
McMillin di Cleveland necessitò di una persona competente per dirigere la sezione riparazione si rivolsero a quel giovane apprendista.
traduzione dal sito www.hnwhite.com
24
Ma il sogno spronava White. Dopo cinque anni alla McMillin entrò in società con C. H.
Berg per la vendita di strumenti importati ma divenne in effetti un negozio di riparazione di strumenti. Il negozio si trovava al 13 di Woodland Avenue ed era molto piccolo. Nel 1893 White divenne l’unico proprietario e così la realizzazione del suo sogno
era finalmente a portata di mano, cosicché nel 1894 il primo trombone “King” uscì da
quel piccolo negozio. Ma non era “solamente un altro trombone”: costruito con tutto
ciò che aveva imparato, mescolando conoscenza con l’amore per l’impresa, quel primo trombone fu una rivelazione per il mondo musicale anche con l’aiuto di Thomas
King, un suonatore locale di trombone che aiutò White a perfezionare la sua invenzione. Ciò che sviluppò fu radicalmente diverso dai modelli prevalenti all’epoca nella
campana, nel diametro, nel canneggio; il trombone “King” ricevette consensi da tutti
i suonatori di banda. Il primo musicista famoso a suonarlo fu Al Pinard che fece del
suo meglio affinché altri provassero il “King”. Dal 1894 al 1908 ogni coulisse fu costruita da White. I musicisti amavano il trombone King perché la coulisse era sottile,
liscia e leggera nel movimento più delle altre. Con il suo successo White presto si trasferì e spostò la fabbricazione al 1870 di East 9th Street nell’Erie Building nel 1897.
Hugh E. White fratello di Henderson entrò nell’azienda nel 1903 per organizzare
l’ufficio crediti per una gestione efficiente dei conti e, successivamente, rivestì la carica di vice presidente (fino al 1940). La White fu una delle prime ad utilizzare la pubblicizzazione e ad offrire piani di acquisto a credito. Successivamente F. A. Reynolds
divenne sovrintendente della fabbrica.
Gli obiettivi di White miravano costantemente allo sforzo di costruire strumenti migliori, della più alta qualità, e acusticamente perfetti. Nel 1909 realizzò l’ufficio ricerche acustiche e acquistò il più grande quantitativo al mondo di campane. Il tanto
tempo richiesto in produzione per realizzare ogni strumento avrebbe consentito piccolissimi miglioramenti. Non cominciò mai la produzione di uno strumento se non
c’era stato prima un grande miglioramento sia nel suono che nella qualità.
Le Regole d'Oro della musica d'insieme
Suonate tutti lo stesso pezzo. Fermatevi ad ogni segno di ritornello, e discutete animatamente se ripetere o no. Chi stona getti un'occhiataccia ad uno dei suoi colleghi.
Accordate con la massima cura prima di suonare. Dopo di che potrete stonare per tutta la
sera con la coscienza a posto. Girate le pagine con la dovuta calma. Una nota giusta al momento sbagliato è una nota sbagliata (e viceversa). Se tutti si imbrogliano, eccetto Voi, allora
siete Voi ad imbrogliarvi. Cercate di massimizzare il NNPS (numero di note per secondo). Vi
guadagnerete l'ammirazione degli incompetenti. Le legature, i coloriti e gli abbellimenti non
devono essere rispettati. Servono solo ad abbellire la pagina stampata. Se un passo è difficile
rallentate. Se è facile accelerate. Alla fine tutto si aggiusta. Quando vi siete persi del tutto,
fermate tutti gli altri e dite: "Forse dovremmo accordare meglio". Se per colpa vostra tutti gli
altri si sono dovuti fermare, spiegate dettagliatamente le ragioni per le quali vi siete imbrogliati. Tutto ciò desta sempre molto interesse. La vera interpretazione è quella nella quale
non resta più una sola nota dell'originale. Una nota stonata suonata con timidezza è una nota
stonata. Una nota stonata suonata con autorità è una interpretazione. Quando tutti gli altri
hanno finito di suonare, non continuate a suonare le note che vi sono avanzate.
25
Sempre nel 1909 White si spostò dal piccolo negozio al 5225 Superior Avenue di Cleveland con 3500 metri quadrati di nuovo spazio per il lavoro. Una volta sistemato cominciò a tenere concerti durante l’ora del pranzo due o tre volte a settimana per perfezionare l’intonazione dei suoi artigiani e quindi degli strumenti.
In alcune occasioni King nel 1908 cominciò ad importare i sax
Evette & Schaeffer per venderli come alternativa poco costosa
ai sax costruiti in America. Successivamente nel 1910 la Carl
Fischer Instruments divenne l’unico distributore degli Evette &
Schaeffer e White fu costretto a cercare altro. Scelse di importare i sax V. Kohlert mentre cominciava a pensare di costruirli in proprio. Finalmente
intorno al 1916 White cominciò a produrre i suoi sax e dal 1925 introdusse una nuova serie di fiati costruiti a Cleveland (soprani in C, soprani dritti e curvi in Bb, saxello
in Bb, alto in Eb, melody in C, tenore in Bb e baritono in Eb). Dal 1917 al 1918
l’intera produzione dei sax fu per il Governo degli Stati Uniti durante la prima guerra
mondiale. I sax prodotti durante la guerra hanno incisa la sigla U.S. o altri tipi di incisioni che indicano l’arma di destinazione ( U.S.N. per la Marina, U.S.M.C. per il quartier generale dell’esercito). Questi sax furono caratterizzati da molti miglioramenti da
parte dell’associato alla King Henry Dreves. Uno di questi fu l’introduzione del Saxello
nel tardo 1920 con la testa curva e la campana rovesciata dello stesso angolo di un
soprano dritto.
Fu nel 1917 che un piccolo edificio fu eretto a fianco dello stabilimento principale per
sviluppare una linea di legni. Dal 1920 i legni King, assieme ai fiati e agli ottoni, entrarono nelle migliori orchestre. Durante questo periodo la forza lavoro della King
crebbe ad oltre 200 unità. White non assoldò comuni lavoratori, essi dovevano essere abili artigiani con l’amore per il lavoro fatto bene. Ciò consentì a White di offrire
una lista di opzioni (in sei finiture) quasi infinita dall’ottone semplicemente lucidato ai
modelli per artisti dorati a mano. Produsse anche le custodie per i propri strumenti
nonché quelle per altri produttori.
Fra la metà e la fine degli anni ’20 White divenne il primo costruttore di strumenti ad
introdurre le campane in argento sui King. Pensava che le campane d’argento dei
tromboni offrissero un suono migliore e che questo arrivasse più lontano e con poche
vibrazioni. La campana “Silver Tone” fu realizzata ed utilizzata su tutta la linea. Oggi
le campane “Silver Sonic” e “Silver Tone” sono rinomate per il grande suono e le bellissime incisioni.
26
Il 1920 vide anche la nascita del corno francese. Con il suo tono meraviglioso fu il
primo corno francese prodotto in America per interrompere la tradizione e il pregiudizio per la produzione straniera. Fu un successo di vendite immediato. Nel 1925 White
acquistò la Cleveland Musical Instrument Company fondata nel febbraio 1919 e conosciuta per le trombe. L’azienda ebbe successo per lungo tempo e impiegò 15 persone
ma, come spesso accade per le nuove aziende, i costi generali e le spese erano troppo grandi rispetto al volume di vendite che poteva produrre. Per due anni la N. H.
White fabbricò strumenti per la Cleveland per aiutarla a soddisfare gli ordini. White
vedeva la Cleveland e più tardi l’American Standard come i marchi giusti per coprire
il crescente mercato delle bande scolastiche che chiedeva strumenti di qualità a prezzi bassi, questi strumenti erano offerti ad un prezzo inferiore del 40% rispetto ad uno
strumento King.
White fu un maniaco del lavoro, ma gli piaceva giocare a carte, pescare e andare alla
Cleveland Symphony. Il 17 marzo del 1932 sposò in terze nozze Edna Richert, a quel
tempo buyer della sezione abiti. Tutti e due amavano la musica ed il teatro. Edna aveva una figlia da un precedente matrimonio di nome Cathryn e White subitò adottò
la giovane undicenne. Cathryn suonava il clarinetto (un King Silver) ed ogni estate
veniva mandata al campo della banda a Cedar Point. Durante l’estate del 1936 fu
scattata una foto della banda e White non seppe resistere all’opportunità di pubblicarla nel n. 9 del White Way News.
Al via il Premio "Roma Jam Session": il Jazz tradizionale alla scoperta di nuovi talenti
Al Gregory's di Roma si confrontano i giovani talenti del jazz tradizionale. Oltre 70 le richieste di partecipazione da tutta Italia. Il calendario: 20, 21, 28 e 29 novembre; 4 e 5 dicembre. Finale il 10 dicembre al teatro delle Muse.
Scatta il 20 e 21 Novembre, con le prime serate eliminatorie, la fase finale del Premio
"ROMA JAM SESSION". Una sfida tra giovani di non più di trent'anni; solisti, gruppi e cantanti che si confronteranno sul terreno degli standard che hanno fatto la storia del jazz. I
musicisti (saranno 18 le esibizioni) selezionati dalla commissione artistica del Premio – e
scelti tra oltre 70 richieste di partecipazione giunte da tutta Italia - si "sfideranno" in sei
serate al Gregory's Jazz Club di Roma (le date successive: 28 e 29 novembre, 4 e 5 dicembre).
Una giuria, composta da grandi nomi del jazz italiano, valuterà le performace e stabilirà chi
raggiungerà la finale. Al termine di questa prima fase, infatti, chi avrà superato le eliminatorie si esibirà il 10 dicembre al Teatro delle Muse per la serata finale. Il vincitore del Premio "ROMA JAM SESSION" firmerà un contratto con la Gregory's Jazz Records per la realizzazione di un cd.
Il Premio "ROMA JAM SESSION" è organizzato da Nuccia produzioni artistiche, con il patrocino dell'IMAIE, in collaborazione con il Gregory's Jazz Club, e Federculture.
L'evento si inserisce tra le attività promosse da BNL - gruppo BNP Paribas a sostegno di
Telethon per raccogliere fondi a favore della ricerca scientifica sulle malattie genetiche. Costo biglietti: Eliminatorie – Gregory's Jazz CLub: 8 € Finale – Teatro delle Muse: 12 € Per
informazioni su serate e prenotazione biglietti:
www.nuccia.it – [email protected]— 06.37.35.17.52; 340.46.90.151
27
Siccome la signora White lavorava, Henderson la mise a capo dei White Apartments
che erano caduti in rovina e la signora White li ripulì velocemente e li ristrutturò.
Per molti anni avrebbero lavorato insieme, prima fermandosi ai White Apartments
per lasciare Edna, quindi White avrebbe proseguito per la fabbrica.
Durante gli anni della depressione e fino all’inizio della seconda guerra mondiale, la
H. N. White Company attuò velocemente il suo programma per realizzare una vasta
gamma di strumenti musicali. Nel 1934 iniziò la produzione di strumenti a corda con
il Big Bass Violin che fu seguito nel 1936 dal King Cello, nel 1938 White creò il Silver
Lined Clarinet e finì di sviluppare il Trombonium (trombone a valvole progettato per
l’uso nelle bande e orchestre scolastiche). Sempre nel 1934 la H. N. White divenne la
prima fabbrica di strumenti musicali ad offrire una assicurazione sulla vita ai suoi 152
artigiani. La politica fu del tipo contributivo con il pagamento del premio da parte sia
del datore di lavoro che del lavoratore.
Nel 1936 F. A. Reynolds lasciò la King per dar vita alla sua azienda. I primi strumenti
Reynolds assomigliavano ai King con alcuni piccoli miglioramenti rispetto al progetto
originario. Alla fine degli anni ’40 Reynolds vendette la sua azienda
che fu rilevata dalla Norlin. Il 26 marzo del 1940, all’età di 65 anni,
White morì improvvisamente. Durante la sua splendida carriera come
progettista e costruttore di strumenti musicali Henderson riprogettò
28 strumenti ed ebbe un enorme impatto nella fabbricazione di strumenti per la sua passione per l’alta qualità ed il suono perfetto.
Edna White
Dopo la sua morte Hugh E. White divenne presidente dell’azienda mentre gli eredi
lavoravano per il suo controllo. Edna White e la figlia Cathryn insieme controllavano i
due terzi della proprietà. Nella metà del 1941 Edna prese il controllo come Presidente
mentre iniziava la seconda guerra mondiale. Edna fu la prima donna a rivestire un
ruolo di dirigente in un mondo dominato da uomini e molti la videro come un outsider
e predissero la fine immediata della H. N. White. Ma molti dimenticavano che Edna
aveva una grossa esperienza nel mondo degli affari e sapeva quanto e quando essere
autoritaria. Il credo di base di Edna era che la H. N. White avrebbe dovuto avere una
qualità superiore seconda a nessuno e questo credo motivò molte delle sue decisioni
negli affari.
(fine prima parte... continua)
traduzione di Vincenzo Ierace
Mauro Ottolini e CDM
Nuovo corso di trombone
28
Il CDM Centro Didattico MusicaTeatroDanza Organizza per
l’anno scolastico 2007/08
Corso di Trombone (e ottoni) e Laboratorio Sperimentale di Musica d’Insieme con Mauro Ottolini
Il corso prevede lezioni singole di strumento, settimanali o
quindicinali, e l’attivazione di un laboratorio sperimentale di musica d’insieme per ottoni, percussioni, d.j. e contrabbasso.
Inizio corso: novembre 2007.
Info: CDM - Centro Didattico MusicaTeatroDanza
Telefono: 0464.422655 Fax: 0464.489889
e-mail: [email protected]
web site: www.cdmrovereto.it
CDM – Centro Didattico musicaTeatroDanza -via Maioliche, 53 c/o Leno Center
38068 ROVERETO –TN CDM Centro Didattico MusicaTeatroDanza
All’alba di questo nuovo millennio e con la caduta di molte barriere, non ultima quella tra i
generi "colto" e "extracolto", noi del CDM, con un pizzico di spregiudicatezza ma sostenuti da
un'esperienza ormai pluriennale nel campo della didattica, pensiamo ad offrire un ventaglio di
proposte che possano soddisfare il desiderio di conoscenza e la curiosità verso tutti i linguaggi, siano essi musicali che verbali o gestuali. Tutto questo grazie all'impegno che abbiamo
perseguito nel tempo di offrire a chiunque lo desideri una formazione il più possibile attenta
alle richieste ed alle aspettative individuali nel contesto culturale del nostro tempo, occupandoci fin dall'inizio di tutti quei linguaggi tradizionalmente trascurati dalle istituzioni musicali
(blues, jazz, rock, pop, etnica, elettronica, ambient...).Nel 1987 siamo partiti come scuola di
musica moderna, con l'intento dichiarato di operare una piccola rivoluzione nel campo della
didattica musicale. Nel 1995 il CDM è diventato anche un centro rilevante per la danza, settore intimamente legato alla musica per ovvie ragioni, ma il progetto complessivo, la nostra
ambizione insomma, è stata quella di fare convergere tutte le risorse umane e didattiche che
hanno a che fare con il campo espressivo umano, nel segno di una completezza formativa.
Ecco quindi i corsi di teatro e l’attività di produzione video. Ed ecco anche l'apertura al mondo
della musica classica, che crediamo portatore di stimoli nuovi se posto in interazione con il
contesto di esperienze "moderne" che sono un po' le nostre origini storiche. Questa impostazione, costruita nel tempo, ci sembra oggi ancor più una scelta
vincente. Una scelta che ha consentito al CDM di raggiungere e
consolidare negli ultimi anni scolastici la ragguardevole cifra di
quasi 1000 allievi iscritti nelle varie discipline.
29
TROMBA
Marco Braito . Ivano Buat . Gianluigi Petrarulo
TROMBONE
Lito Fontana . Giuseppe Grandi . Vincent Lepape . Daniele Morandini
SPECIALGUEST
Christian Lindberg
Il Biennio è rivolto a studenti in possesso di diploma di Conservatorio e del diploma di scuola secondaria superiore oppure in possesso di un diploma accademico di I livello conseguito presso i
Conservatori e gli Istituti Musicali Pareggiati.
Le domande, con allegato il curriculum, dovranno pervenire all’Istituto Musicale Pareggiato della
Valle d’Aosta a mezzo raccomandata, fax o e-mail, entro e non oltre il 3 novembre 2007.
La selezione dei candidati effettivi avrà luogo il giorno 9 novembre 2007 alle ore 10.00 presso
l’Istituto Musicale Pareggiato della Valle d’Aosta. Ai partecipanti alle selezioni verrà richiesta
l’esecuzione di un programma a scelta della durata di 30 minuti e di brani scelti dalla commissione, tratti dal repertorio orchestrale e cameristico.
Le lezioni inizieranno a partire dal mese di novembre 2007, organizzate in stages mensili di due/
tre giorni consecutivi, e saranno tenute da docenti ospiti di fama internazionale e da docenti
interni dell'Istituto Musicale Pareggiato della Valle d'Aosta.
La calendarizzazione verrà concordata in seguito all'esame di ammissione.
E' prevista l'assegnazione di borse di studio agli allievi più meritevoli.
ISTITUTO MUSICALE PAREGGIATO DELLA VALLE D'AOSTA
Via San Giocondo 8, 11100 Aosta (Italy)
tel: +39016543995 fax: +390165236901
e-mail | [email protected]
sito internet | www.imaosta.com
Per consulenze di carattere organizzativo e didattico è possibile contattare direttamente il prof.
Stefano Viola tel. 349 3669986
e-mail | [email protected]
Sostieniamoci
30
Sostieni l'attività di "Trombone Italia
Magazine"
Perché sostenere Trombone Italia Magazine?
Ho creato "Trombone Italia Magazine" libero e senza fini di lucro che si regge in tutto e per
tutto sull'impegno del suo ideatore e di alcune
anime pie. Questo sito e' a favore dell'espressione nell'arte della musica e sulla libera circolazione di informazione tra gli utenti, in pratica questo sito non
è sotto copyright se non in alcune piccole parti dove sono citati i riferimenti dell'autore.
Tu puoi fare la tua parte. Come aiutarci a far crescere il sito:
Vuoi impegnarti a distanza, nei tempi che vuoi tu e senza spese?
# Agisci on line e collabora allo sviluppo di questo sito, diffondendo la conoscenza di questo
sito attraverso la segnalazione delle sue pagine
(alcune pagine hanno il link "segnala ad un amico"),
# facendo circolare i volantini elettronici,
# utilizzando gli altri strumenti messi a disposizione per agire on line,
# avanzando proposte o facendo segnalazioni nel forum,
# segnalando notizie interessanti,
# segnalando o inviando documenti interessanti in formato elettronico,
# aiutandoci a condurre ricerche su internet per preparare dossier di approfondimento su temi specifici
# registrandoti al Forum, in modo da incrementare il numero di persone che possiamo raggiungere con informazioni, notizie, attivita' (l'unione fa la forza).
Questa forma di impegno e' importante perche' e' un fondamentale aiuto per costruire una
societa' sostenibile.
Il sito ti offre da subito gli strumenti per agire, ma se vuoi comunicarci la tua disponibilita',
puoi scriverci. Vuoi aiutarci economicamente? Fai una donazione...
Purtroppo anche il sito ha delle spese vive, come il rinnovo del dominio, lo spazio web, la banda utilizzata e molto altro!
Per garantire un servizio ottimale, ho stipulato un contratto "ad hoc" i cui costi sono molto
piu' alti di molti hosting che si trovano in rete, contratto che mi garantisce un servizio continuato con il supporto adeguato, anche se lo spazio web è limitato!
Non ho ambizioni di guadagnarmi da vivere con questo sito, anche se mi piacerebbe poterlo
fare. Lo gestisco per passione, non per denaro.
Mi accontenterei comunque di ripagarmi almeno le spese vive.
Hanno collaborato
alla realizzazione di
Come gia' segnalato altrove in questo sito, il servizio che viene svolto e'
questo numero:
totalmente gratuito: schemi e forum sono a tua completa disposizione e
Anna Cornale
non devi sentirti obbligato a ricambiare in alcun modo. E' un'attivita' che
Enrico Crippa
svolgo con passione, e che permette di avere un numero crescente di
Mirko Dalle Mulle
amici ed estimatori. Ma se vuoi dare un segno tangibile del tuo apprezVincenzo Ierace
zamento, contribuendo alle spese vive di manutenzione del sito, ecco
Andrea Lovo
come puoi fare.
Daniele Morandini
# Tramite Ricarica Postepay o bonifico bancario
Sibelius
# Tramite PAYPAL:
Teodorico Zurlo
Grazie a tutti di cuore per l'attenzione!! Lo Staff
Scarica