I.T.I.S A. MEUCCI - Firenze 2016 Meccanica, Meccatronica ed Energia – Trasporti e Logistica – Elettrotecnica, Elettronica ed Automazioni – Informatica e Telecomunicazioni Via del Filarete, 17 – 50143 Firenze Tel. 055-707011 – Fax. 055-700876 Sito Web: www.itismeucci.it – E-Mail: [email protected] In collaborazione con ELECTRIC-BIKE & 3C C.L.O.M.E.A & TELONERIA DEGL’INNOCENTI TRICICLO FOTOVOLTAICO A PEDALATA ASSISTITA CLASSE: 5°A Energia ALUNNI: Corsinovi Viola, Gheri Lorenzo, Lari Alessandro, Pozzebon Alessandro, Rocchini Claudio, Tarchi Matteo, Tempestini Riccardo, Vitagliano Stendardo Cristiano DOCENTI: Fossati Alessio, Regina Cosimo, Saltarello Nicodemo, Giuseppe Zagara TRICICLO FOTOVOLTAICO A PEDALATA ASSISTITA SOMMARIO C’ERA UNA VOLTA UNA BICICLETTA .................................................................................................................. 3 DIAGRAMMA DI GANTT..................................................................................................................................... 6 RILIEVO 3D DAL VERO E PROGETTO MODIFICATO ............................................................................................ 8 SMONTAGGIO PEDALI ..................................................................................................................................... 15 SMONTAGGIO DIFFERENZIALE ........................................................................................................................ 16 RIMONTAGGIO DIFFERENZIALE E SISTEMA FRENANTE POSTERIORE ............................................................. 18 IMPIANTO FRENANTE ANTERIORE .................................................................................................................. 23 MONTAGGIO MOTORE .................................................................................................................................... 24 FISSAGGIO COPRICATENA E PEDALI ................................................................................................................ 26 GPS................................................................................................................................................................... 28 CALCOLI PROGETTUALI PANNELLO ................................................................................................................. 29 IDEE COPERTURA 2D ....................................................................................................................................... 31 REALIZZAZIONE COPERTURA DEFINITIVA 3D .................................................................................................. 37 SUPPORTO ANTERIORE DELLA COPERTURA .................................................................................................... 41 PIEGATURA BARRE ALLUMINIO E REALIZZAZIONE COPERTURA DAL VERO .................................................... 42 REALIZZAZIONE CESTINO ANTERIORE ............................................................................................................. 43 REALIZZAZIONE E MONTAGGIO PANNELLO ARTIGIANALE.............................................................................. 44 PARTI MANCANTI PER LA REALIZZAZIONE DELLA COPERTURA....................................................................... 47 IMPIANTO ELETTRICO ...................................................................................................................................... 52 CARATTERISTICHE TECNICHE TRICICLO E SPESA COMPLESSIVA ..................................................................... 64 TRICICLO COMPLETATO ................................................................................................................................... 67 SPONSORIZZAZIONE TRICICLO TRA I VARI STUDENTI...................................................................................... 69 BOOK FOTOGRAFICO FINALE TRICICLO ........................................................................................................... 73 IL BELLO DELLA BICICLETTA ............................................................................................................................. 82 5°A Energia Pagina 2 di 82 TRICICLO FOTOVOLTAICO A PEDALATA ASSISTITA C’ERA UNA VOLTA UNA BICICLETTA Figura 1. EVOLUZIONE DELLA BICICLETTA NEL CORSO DEGLI ANNI La bicicletta è un mezzo comune nella vita di tutti i giorni; è il mezzo di locomozione più utilizzato e diffuso nel mondo. Come in ogni favola che si rispetti, si inizia con il fatidico “c’era una volta”. Ebbene, c’era una volta un genio, Leonardo da Vinci. Fu senza dubbio un uomo avanti di un secolo rispetto ai suoi tempi, ideando diverse macchine mosse dalla forza delle leve e da quelle dell’uomo, risalendo così al Codice da Vinci dove troviamo il primo disegno compiuto di un mezzo che Figura 2. LA BICICLETTA DI LEONARDO può essere definito “bicicletta”; era l’anno 1490. Questa macchina non ha mai però superato la fase della tavola da disegno. Per la realizzazione vera e propria dobbiamo attendere fino al 1791. Il Conte De Sivrac costruì un mezzo che battezzò Célérifère; questo consisteva in una sorta di bicicletta consistita in un cavallo di legno al quale si sarebbero fissate due ruote. Montando in sella e 5°A Energia Figura 3. IL CELERIFERE Pagina 3 di 82 TRICICLO FOTOVOLTAICO A PEDALATA ASSISTITA correndo si metteva il mezzo in marcia seguendo una linea retta, poiché privo di sistema di direzione. Dovranno passare altri trent’anni per avere un nuovo passo tecnico che a noi deve apparire oggi semplicissimo, ovvero l’aggiunta dello sterzo alla ruota anteriore. Fu un nobile tedesco, il barone Karl Von Drais che, nel 1817, apportò una modifica al congegno che verrà poi chiamata Draisina: costituita da un telaio in legno, cerchioni in acciaio, sedile Figura 4. LA DRAISINA regolabile in altezza e con un peso di circa 22Kg. Un fabbro scozzese, Kirkpatrick Mac Millan, riuscì ad applicare due manovelle all’asse della ruota anteriore che venivano azionate da due pedali a leva; siamo però nel 1861 in Francia, dove un costruttore di carrozze Pierre Michaux pensò di applicare un mozzo con i pedali, nascendo così il Velocipede, un mezzo meccanico quasi simile a quello che troviamo oggi sulle nostre biciclette, con mozzi, pedali, freni e manubrio. Era anche però una bici dalla foggia particolare, con una ruota anteriore molto alta; probabilmente l’idea di una bici così alta derivava dal fatto di cercare di riprodurre il mezzo allora più diffuso, il cavallo, ma la bici rimaneva comunque un mezzo ancora poco sicuro, Figura 5. IL VELOCIPEDE richiedendo una certa dose di equilibrio. Nascono così le prime squadre e le prime gare di velocità, le prime scommesse, i primi cronisti degli eventi e anche le prime gare al femminile. Siamo nell’anno 1869. Le strade erano però piene di buche, dissestate o lastricate da pietre irregolari che non ne agevolavano lo scorrimento e di conseguenza il cavallo continuava ad essere il Re delle strade e l’unico mezzo concepibile, mentre la bici veniva considerata più come sfizio della gente nobile. Due inglesi, Sutton e Starley, che, nel 1877, fondarono Figura 6. ROVER SAFETY una casa costruttrice di mezzi meccanici dal nome Rover 5°A Energia Pagina 4 di 82 TRICICLO FOTOVOLTAICO A PEDALATA ASSISTITA che immetterà poi sul mercato la Rover Safety, in tutto molto simile alle bici di oggi, migliorata nel passare degli anni con l’adozione della trasmissione a catena e dal ridimensionamento delle ruote. Con il passare del tempo le biciclette si sono evolute sempre di più, come per esempio il primo pneumatico con camera d’aria gonfiata a pressione e con involucro di tela e strisce di gomma, brevettati nell’anno 1888; la nascita della prima mountain bike alla fine degli anni ’70 e per poi Figura 7. IL RAMPICHINO arrivare in Italia nel 1985, con la nascita del Rampichino; è il nome di un volatile di piccole dimensioni che si arrampica sugli alberi, e proprio per questa sua caratteristica di arrampicatore, il suo nome fu dato alla prima mountain bike interamente italiana. 5°A Energia Pagina 5 di 82 TRICICLO FOTOVOLTAICO A PEDALATA ASSISTITA DIAGRAMMA DI GANTT Una prima fase per la realizzazione del nostro triciclo a pedalata assistita è stata quella di realizzare un Diagramma di Gantt, permettendoci così di darci un’organizzazione temporale e suddividere le diverse responsabilità delle fasi di realizzazione del progetto (vedi Figura 8). Figura 8. DIAGRAMMA DI GANTT Il Diagramma di Gantt è necessario soprattutto per darci un tempo limite nello svolgere determinati compiti o lavori, in base alla priorità e alla fattibilità di questi. Durante le vacanze di Natale 2014 e nelle due settimane che seguivano, ogni studente ha dovuto pensare e progettare singolarmente una copertura per la bicicletta che comprendesse quante più possibili soluzioni tenendo presente anche i vari obbiettivi imposti dal concorso. Nelle settimane seguenti il tempo è stato organizzato per il montaggio del motore, della batteria e delle varie celle fotovoltaiche, tenendo sempre in considerazione questi elementi anche nella progettazione della copertura, come vedremo in seguito. Durante il mese di Febbraio tutta la classe ha dovuto svolgere gli stage per tre settimane in diverse aziende, e di conseguenza quelle settimane non sono utilizzabili per quanto riguarda il progetto. Nei mesi di Marzo ed Aprile si è deciso di realizzare la copertura definitiva, scelta comune di tutti noi studenti e professori, cercando appunto di tener conto di tutti gli obbiettivi richiesti dal progetto. Con il termine “presentazione” si intende una relazione ossia un documento che dimostri tutti i passaggi e tutte le attività svolte in questi mesi. La fine del progetto è prevista con circa quindi giorni di anticipo, in caso di problemi. 5°A Energia Pagina 6 di 82 TRICICLO FOTOVOLTAICO A PEDALATA ASSISTITA Figura 9. DIAGRAMMA DI GANT MODIFICATO DOPO POSTICIPAZIONE Ricevuta la comunicazione della posticipazione della consegna del progetto relativo al concorso, abbiamo realizzato un nuovo diagramma di Gantt (Fig.9) in modo da consegnare il triciclo per il 30 Settembre 2015. E’ ovvio che la maggior parte dei lavori doveva essere portata a termine entro la fine della scuola, onde evitare di ritrovarsi a scuola durante le vacanze estive; i lavori, o meglio il collaudo finale ed il miglioramento degli ultimi particolari, riprenderanno a Settembre 2015. Ricevuta un ulteriore notifica di posticipa della consegna non è stato realizzato un nuovo diagramma di Gantt in quanto i lavori erano già terminati. Nei mesi successivi siano alla data di consegna prevista per il 22 Aprile 2016 sono stati svolti solo lavori minimali relativi a particolari estetici. Si coglie l’occasione per sottolineare che in questi mesi il triciclo è stato mostrato in vari eventi quali gli Open Day della scuola, le feste di fine anno ed in occasione di KLIMAHOUSE presso la Stazione Leopolda di Firenze. 5°A Energia Pagina 7 di 82 TRICICLO FOTOVOLTAICO A PEDALATA ASSISTITA RILIEVO 3D DAL VERO E PROGETTO MODIFICATO La partecipazione al concorso è stata resa possibile grazie alla disponibilità trovata nel titolare dell’azienda Electric-bike di Firenze che ci ha fornito il triciclo di base su cui lavorare. Si trattava di un mezzo “entry-level” dotato di un solo freno e senza nessun altro accessorio. (Fig.10) Figura 10. TRICICLO DI BASE Come prima fase realizzativa si è reso necessario avere a disposizione un modello CAD 3D del triciclo in dotazione su cui progettare le possibili soluzioni tecniche. Mediante l’uso del programma di disegno 3D SolidWorks il nostro triciclo è stato riprodotto nei minimi dettagli. La prima parte realizzata è stata quella posteriore, considerata a partire dalla flangia di collegamento per la chiusura rapida; la tolleranza stabilita per le quote fondamentali è dell’ordine del millimetro. Per quanto riguarda il rilievo dal vero delle geometrie che presentano 5°A Energia Pagina 8 di 82 TRICICLO FOTOVOLTAICO A PEDALATA ASSISTITA angolazioni, queste sono state ricavate mediante analisi d’immagine con l’aiuto di un software specifico, “ImageJ”, risultato estremamente utile per l’ottenimento di misure angolari. In un secondo momento è stato analizzato lo snodo del triciclo ed effettuato la reverseenigineering di tutte le altre parti. Anche in questo caso le varie angolazioni sono state misurate indirettamente, come detto in precedenza, per mezzo di analisi d’immagine. Una volta terminato il rilievo 3D le quote principali sono state riverificate confrontando le misure del modello 3D con quelle reali. Figura 11. VISTA IN ASSONOMETRIA ISOMETRICA DEL TELAIO POSTERIORE 5°A Energia Pagina 9 di 82 TRICICLO FOTOVOLTAICO A PEDALATA ASSISTITA Figura 12. VISTA IN ASSONOMETRIA ISOMETRICA DI SNODO, CANNA E CANNOTTO Per quanto riguarda la realizzazione del manubrio, questo è stato disegnato con una serie di sweep e di estrusioni; per quanto riguarda le varie angolazioni sono state riprodotte in modo approssimativ, poiché il disegno di questo pezzo si districa in tutte e tre le dimensioni spaziali ed alcune angolazioni sarebbero state inutilmente complicate da determinare. In ogni caso, le quote essenziali sono quelle degli ingombri massimi e piccoli errori geometrici sono tollerabili in quanto non fondamentali nello sviluppo del progetto. 5°A Energia Pagina 10 di 82 TRICICLO FOTOVOLTAICO A PEDALATA ASSISTITA Figura 13. VISTA IN ASSONOMETRIA ISOMETRICA DEL MANUBRIO I componenti principali del triciclo che permettono il movimento delle ruote sono i pedali e le due corone. Attenendoci alla consegna del progetto, ovvero con l’intento di realizzare un triciclo con pedalata assistita, siamo stati costretti a modificare la componentistica che era installata in un primo momento sul nostro triciclo. Prima di procedere con il modificare la componentistica di base, è stato realizzato un modello 3D del rocchetto dietro e del movimento centrale, compreso di pedali e corona. 5°A Energia Pagina 11 di 82 TRICICLO FOTOVOLTAICO A PEDALATA ASSISTITA Figura 14. VISTA IN ASSONOMETRIA ISOMETRICA ROCCHETTO DIETRO Figura 14.1 VISTA IN ASSONOMETRIA ISOMETTRICA PEDALI E CORONA Le ultime parti che siamo andati a realizzare sono la sella,il cassone e le ruote. Figura 15. VISTA IN ASSONOMETRIA ISOMETRICA CASSONE 5°A Energia Pagina 12 di 82 TRICICLO FOTOVOLTAICO A PEDALATA ASSISTITA Figura 16. VISTA IN ASSONOMETRIA ISOMETRICA SELLA Figura 17. VISTA IN ASSONOMETRIA ISOMETRICA RUOTA 5°A Energia Pagina 13 di 82 TRICICLO FOTOVOLTAICO A PEDALATA ASSISTITA Dopo aver realizzato tutti i componenti del nostro triciclo, è stato possibile costruire un assieme, potendo così disporre del modello 3D completo del nostro triciclo. Figura 18. VISTA IN ASSONOMETRIA ISOMETRICA TRICICLO 5°A Energia Pagina 14 di 82 TRICICLO FOTOVOLTAICO A PEDALATA ASSISTITA SMONTAGGIO PEDALI Per quanto riguarda lo smontaggio dei pedali, sono stati necessari chiavi e strumenti specifici per rimuovere i componenti originari della bicicletta, come ad esempio l’estrattore, le chiavi a tubo e la chiave per smontare il movimento centrale specifico (vedi Figura 19). Figura 19. STRUMENTI SPECIFICI Figura 20. PEDIVELLE SOSTITUITE Per prima cosa è stato utilizzato l’estrattore per rimuovere la pedivella sinistra; dopo aver rimosso questa, è stata rimossa la pedivella destra e la corona, quest’ultima con la relativa guarnitura; infine è stato rimosso il movimento centrale. Sono state inoltre sostituite le pedivelle nere con altre di colore argento (vedi Figura 20). 5°A Energia Pagina 15 di 82 TRICICLO FOTOVOLTAICO A PEDALATA ASSISTITA SMONTAGGIO DIFFERENZIALE Il triciclo a pedali che è stato fornito da Electric Bike è dotato, a differenza di alcuni modelli analoghi, di un differenziale. Questo dispositivo, impiegato specialmente nel settore automobilistico ed in quello dei trasporti, consente di evitare lo slittamento dovuto alle differenti velocità periferiche dei pneumatici connessi sullo stesso asse di rotazione. Infatti, durante la sterzata, la ruota esterna alla curva gira più velocemente di quella interna: ecco perché un accoppiamento solidale di queste ultime con un unico asse non costituisce la soluzione tecnica più indicata. Il triciclo originale, come già osservato, era dotato solo del freno anteriore. Ritenendo tale sistema frenante non adeguato all’utilizzo, visto anche l’incremento di peso dovuto alle future modifiche, si è pensato di migliorare l’impianto frenante introducendo un ulteriore freno a disco solidale al differenziale per poter consentire di trasferire la forza frenante su entrambe le ruote posteriori. Si è quindi reso necessario smontare il differenziale. Il differenziale si presenta come un cilindro metallico cavo, dentro il quale sono presenti dei rotismi a coppia conica, in grado di trasferire il movimento rotatorio fra assi perpendicolari tra loro. L’installazione del suddetto freno a disco non può realizzarsi senza lo smontaggio di questo componente, al quale segue l’estrazione del semiasse di interesse (in questo caso quello sinistro), dal vincolo dei cuscinetti, dei seeger e degli o-ring. 5°A Energia Pagina 16 di 82 TRICICLO FOTOVOLTAICO A PEDALATA ASSISTITA Figura 21. DIFFERENZIALE 5°A Energia Pagina 17 di 82 TRICICLO FOTOVOLTAICO A PEDALATA ASSISTITA RIMONTAGGIO DIFFERENZIALE E SISTEMA FRENANTE POSTERIORE Il montaggio del freno a disco ha richiesto la progettazione di un adattatore. Dopo la progettazione 3D del pezzo e la relativa messa in tavola del pezzo con tutte le quote, siamo passati alla lavorazione mediante tornio e trapano; il materiale utilizzato è un acciaio C40. E’ stato realizzato al tornio parallelo un adattatore disco-differenziale il quale permette di sfruttare al meglio il disco frenante, per poterlo collegare nel modo giusto all’attacco del differenziale. Figura 22. VISTA IN ASSONOMETRIA ISOMETRICA ADATTATORE DISCO DIFFERENZIALE 3D La prima fase di lavorazione al tornio è stata l’attestatura, ovvero si asporta del materiale dalla faccia sporgente del pezzo; dopo la sfacciatura viene forato il pezzo dalla parte lavorata e si 5°A Energia Pagina 18 di 82 TRICICLO FOTOVOLTAICO A PEDALATA ASSISTITA inserisce la contropunta che riduce al minimo lo spallettamento del pezzo in fase di lavorazione. Fatto questo, si prosegue con l’operazione di sgrossatura attraverso il quale si raggiunge un diametro finito di 76mm. Si prosegue effettuando la seconda sgrossatura seguita dalla realizzazione di una gola di scarico che servirà per accedere agevolmente alle viti della flangia del differenziale; utilizzando successivamente il tappo mobile, si fora il pezzo con una punta da 20 per creare l’alloggiamento per l’albero di collegamento con la ruota. E’ inoltre necessario forare la flangia di diametro 76 per gli alloggiamenti delle viti del differenziale, ripetendo poi la stessa operazione facendo sei fori sull’altra parte del pezzo per le viti del freno a disco; questi ultimi devono poter essere maschiati per potervi inserire le viti. Figura 23. ADATTATORE FRENO A DISCO 5°A Energia Pagina 19 di 82 TRICICLO FOTOVOLTAICO A PEDALATA ASSISTITA Una volta realizzato l’adattatore si è proceduto al rimontaggio. La forza frenante che quest’ultimo è in grado di sviluppare è notevole, caratteristica praticamente indispensabile se si considera che il triciclo, il passeggero e l’eventuale carico possono superare la massa di 150 Kg. Figura 24. IMPIANTO FRENANTE POSTERIORE 5°A Energia Pagina 20 di 82 TRICICLO FOTOVOLTAICO A PEDALATA ASSISTITA Figura 25. VISTA IN ASSONOMETRIA ISOMETRICA DEL DIFFERENZIALE Figura 26. VISTA IN ASSONOMETRIA ISOMETRICA DEL FRENO A DISCO 5°A Energia Pagina 21 di 82 TRICICLO FOTOVOLTAICO A PEDALATA ASSISTITA Figura 27. VISTA IN ASSONOMETRIA ISOMETRICA DELL’IMPIANTO FRENANTE POSTERIORE 5°A Energia Pagina 22 di 82 TRICICLO FOTOVOLTAICO A PEDALATA ASSISTITA IMPIANTO FRENANTE ANTERIORE Precedentemente si è fatto riferimento alla scarsità dell’equipaggiamento di serie del veicolo, soprattutto in termini di frenata. Il sistema frenante infatti, prevedeva un’unica coppia di elementi frenanti anteriori, mentre posteriormente le ruote potevano girare liberamente; carenza risolta installando un impianto a disco. Per aumentare la sicurezza del triciclo durante il movimento, si è pensato di migliorare ulteriormente la frenata, agendo stavolta sul sistema frenante anteriore. Data la presenza di un sistema di tipo Cantilever, nettamente antiquato, sfruttando gli stessi attacchi al telaio si è optato per l’installazione di due leve V-Brake di più recente concezione (vedi Figura 28). L’impiego di queste ultime determina, a parità di intensità di frenata sui comandi, un netto aumento della forza frenante applicata alla ruota. Per essere una modifica quasi a “costo zero”, il veicolo ha acquistato senza dubbio maggiore affidabilità ed è stato reso in un certo senso al passo con i tempi. Figura 28. LEVE V-BRAKE 5°A Energia Pagina 23 di 82 TRICICLO FOTOVOLTAICO A PEDALATA ASSISTITA MONTAGGIO MOTORE Per la pedalata assistita, la ditta Electric Bike ci ha fornito un kit SO3+. Figura 29. KIT SO3+ PER PEDALATA ASSISTITA Prima di fissare il motore, sono state eseguite varie prove per decidere la posizione che fosse più giusta. E’stato necessario inserire una sottile lastra di rame per favorire il corretto centraggio del movimento centrale ed evitare giochi eccessivi. Successivamente il motore è stato fissato, seguendo le istruzioni del manuale. Insieme al kit del motore, era necessario montare i vari componenti di controllo quali un piccolo pannello di controllo ed il sensore per il rilevamento della velocità di rotazione delle ruote; in questo caso il contachilometri serve per impedire l’intervento del motore quando la velocità supera i 25km/h (come da normativa). Per il montaggio di questo, è necessario fissare il sensore sulla forca anteriore del triciclo con delle fascette e di conseguenza viene montato il magnete su uno dei raggi della ruota in corrispondenza del sensore. 5°A Energia Pagina 24 di 82 TRICICLO FOTOVOLTAICO A PEDALATA ASSISTITA Infine è stato necessario effettuare tutti i cablaggi elettrici cercando, quando possibile, di nascondere i cavi elettrici. Figura 30. FISSAGGIO MOTORE 5°A Energia Pagina 25 di 82 TRICICLO FOTOVOLTAICO A PEDALATA ASSISTITA FISSAGGIO COPRICATENA E PEDALI Una volta montato il motore, si è provato a rimontare il paracatena; lo spessore del motore era però superiore rispetto a quella di partenza e non tornando quindi i fori corrispondenti, si è stati costretti a tagliare un pezzo del supporto per il paracatena. Con questa leggera modifica, abbiamo guadagnato pochi centimetri che ci hanno permesso di far ruotare la staffa e portarla quindi nella posizione giusta. Figura 31. COPRICATENA 5°A Energia Pagina 26 di 82 TRICICLO FOTOVOLTAICO A PEDALATA ASSISTITA Figura 32. SUPPORTO COPRICATENA Dopo aver fissato il motore, sono state fissate le pedivelle nuove in alluminio, in sostituzione a quelle vecchie nere, e sono stati rimontati i pedali. Figura 33. PEDIVELLE 5°A Energia Pagina 27 di 82 TRICICLO FOTOVOLTAICO A PEDALATA ASSISTITA GPS Uno degli aspetti che talvolta fa rinunciare all’acquisto di una bicicletta a pedalata assistita è la paura del furto. In tal senso si è pensato di inserire un apparecchio GPS grazie al quale il proprietario possa conoscere la posizione del suo mezzo di trasporto. Si è scelto di installare un GPS che funziona con una normale SIM per cellulari; questo dispositivo invierà automaticamente un messaggio contenente la sua posizione in risposta ad un messaggio o ad una chiamata dal cellulare. L’apparecchio può essere nascosto dentro il cruscotto anteriore, dentro la cassetta elettrica posteriore o in quella sotto il telaio. Figura 34. GPS 5°A Energia Pagina 28 di 82 TRICICLO FOTOVOLTAICO A PEDALATA ASSISTITA CALCOLI PROGETTUALI PANNELLO Una bicicletta “green” non sarebbe tale senza l’installazione di celle o pannelli fotovoltaici per ricaricare la batteria che andrà ad alimentare il motore. Sono sta discusse diverse idee per quanto riguarda l’installazione dei pannelli. In base alla copertura della nostra bicicletta, l’idea migliore, anche da un punto di vista estetico, è sembrata quella di trovare dei pannelli non rigidi che vadano quindi a prendere la forma della copertura. Uno dei principali problemi è stato il prezzo, troppo elevato per le nostre possibilità. Il secondo problema è stato il voltaggio del pannello: questo deve garantire una tensione costante di 30V per poter ricaricare la batteria. A causa di tutte queste problematiche, è stato deciso di convergere verso una soluzione più economica; è stato quindi acquistato un innalzatore di tensione in grado di incrementare il voltaggio fino ad un massimo di 19 V rispetto ai valori in ingresso di uscita del pannello fotovoltaico. Figura 35. INNALZATORE DI TENSIONE 5°A Energia Pagina 29 di 82 TRICICLO FOTOVOLTAICO A PEDALATA ASSISTITA Avendo rinunciato ad un pannello flessibile commerciale, è stato deciso di acquistare singolarmente delle celle fotovoltaiche per comporre il nostro pannello. Per raggiungere i 30V necessari alla ricarica della batteria sarebbero state necessarie 60 celle fotovoltaiche dato che ogni cella fornisce una tensione media di circa 0,5 V. Nel nostro caso sono state utilizzate 35 celle ottenendo una tensione nominale di circa 18 V. Tale tensione viene poi inviata ad un apparecchio per il controllo di carica delle batterie dopo aver subito il corretto innalzamento ad un valore di circa 28 V mediante il suddetto booster di tensione. Si sottolinea che la copertura potrebbe ospitare anche tutte le 60 celle, ma l’uso delle 35 celle e del booster ha consentito una minore spesa oltre al fatto di rimanere nei limiti di potenza imposti per il pannello. Figura 36. CELLE FOTOVOLTAICHE ACQUISTATE Da un punto di vista tecnico ed estetico non è forse la migliore soluzione ma, a causa del budget limitato e dei limiti imposti sulla potenza del pannello, è stato deciso di cambiare il nostro progetto iniziale. 5°A Energia Pagina 30 di 82 TRICICLO FOTOVOLTAICO A PEDALATA ASSISTITA IDEE COPERTURA 2D Secondo quanto stabilito nel diagramma di Gantt, ciascun membro del team ha pensato ad una copertura che potesse rispettare tutti i criteri imposti, o comunque richiesti, dal concorso. Di seguito sono riportate le alcune bozze per la copertura. 5°A Energia Pagina 31 di 82 TRICICLO FOTOVOLTAICO A PEDALATA ASSISTITA 5°A Energia Pagina 32 di 82 TRICICLO FOTOVOLTAICO A PEDALATA ASSISTITA 5°A Energia Pagina 33 di 82 TRICICLO FOTOVOLTAICO A PEDALATA ASSISTITA 5°A Energia Pagina 34 di 82 TRICICLO FOTOVOLTAICO A PEDALATA ASSISTITA 5°A Energia Pagina 35 di 82 TRICICLO FOTOVOLTAICO A PEDALATA ASSISTITA 5°A Energia Pagina 36 di 82 TRICICLO FOTOVOLTAICO A PEDALATA ASSISTITA REALIZZAZIONE COPERTURA DEFINITIVA 3D Prima di realizzare la copertura definitiva, abbiamo disegnato mediante il software 3D SolidWorks 2013 la copertura migliore. Per quanto riguarda le dimensioni, ed in particolare l’altezza massima, sono state effettuate delle prove mettendo a sedere il ragazzo più alto del team (1,80 m) e valutando l’ergonomia complessiva per mezzo di un prototipo di intelaiatura di rame. Figura 37. PROTOTIPO DI INTELAIATURA IN RAME Di seguito sono riportate le messe in tavola relative alla copertura, soprattutto con i vari raggi e le varie misurazioni necessarie per andare poi ad effettuare le varie curvature su delle barre di 5°A Energia Pagina 37 di 82 TRICICLO FOTOVOLTAICO A PEDALATA ASSISTITA alluminio (lunghezza 6m). Le curvature sono state effettuate dall’azienda 3C C.L.O.M.E.A a Scandicci. Figura 38. SCHIZZO COPERTURA TRICICLO Figura 39. VISTA IN ASSONOMETRIA ISOMETRICA COPERTURA TRICICLO 5°A Energia Pagina 38 di 82 TRICICLO FOTOVOLTAICO A PEDALATA ASSISTITA Di seguito viene riportata una tabella nel quale sono inserite le varie misurazioni necessarie che sono state utilizzate per la programmazione della macchina CNC che ha realizzato la piegatura dei profilati in alluminio. Tabella 1. PARAMETRI DI PIEGATURA Figura 40. VISTA IN ASSONOMETRIA ISOMETRICA COPERTURA PARTE SINISTRA 5°A Energia Pagina 39 di 82 TRICICLO FOTOVOLTAICO A PEDALATA ASSISTITA Figura 41. VISTA IN ASSONOMETRIA ISOMETRICA COPERTURA PARTE SINISTRA 5°A Energia Pagina 40 di 82 TRICICLO FOTOVOLTAICO A PEDALATA ASSISTITA SUPPORTO ANTERIORE DELLA COPERTURA La copertura del veicolo necessita di un supporto, montato nella parte anteriore dello stesso, al fine di poter essere ancorata saldamente. Tale componente è stato appositamente progettato mediante l’utilizzo del software SolidWorks 2013, mentre la sua realizzazione ha previsto più lavorazioni. Partendo dal taglio di alcune lastre di acciaio C40 con una sega a nastro, si sono realizzati particolari sformi e smussi usando il flessibile tradizionale; infine, per unire le varie parti, è stata utilizzata la saldatura ad arco. Il tutto si è svolto a scuola, durante le ore previste per dedicare al progetto, per opera degli alunni sotto la continua osservazione dell’assistente tecnico-pratico del laboratorio di meccanica. Questo componente, pronto al montaggio, è risultato indispensabile al fine di effettuare rilevazioni per la successiva realizzazione degli elementi di copertura. Figura 42. VISTA IN ASSONOMETRIA ISOMETRICA SUPPORTO COPERTURA 5°A Energia Pagina 41 di 82 TRICICLO FOTOVOLTAICO A PEDALATA ASSISTITA PIEGATURA BARRE ALLUMINIO E REALIZZAZIONE COPERTURA DAL VERO Per la realizzazione della copertura abbiamo fatto affidamento all’azienda 3C C.L.O.M.E.A di Scandicci, un’azienda che progetta e realizza macchine per la piegatura di ogni tipo di materiale ed effettua anche la piegatura di questi. Ci siamo presentati in azienda con le varie misure già decise in classe ed anche realizzate sul programma 3D SolidWorks, come si può vedere in Tabella 1. Figura 43. BARRE DI ALLUMINIO PIEGATE Per quanto riguarda il materiale, abbiamo utilizzato delle barre di alluminio lunghe 6m, perché si tratta di un materiale molto leggero e più semplice da piegare. 5°A Energia Pagina 42 di 82 TRICICLO FOTOVOLTAICO A PEDALATA ASSISTITA REALIZZAZIONE CESTINO ANTERIORE Una normale bicicletta da passeggio, non sarebbe tale senza la presenza di un cestino posto in corrispondenza della parte anteriore della stessa; ragione per cui è srato ideato e realizzato un cestino da posizionare davanti al conducente, con lo scopo di agevolare il trasporto di oggetti di valore e non, da potere tenere costantemente sotto controllo e a portata di mano. Come piano di appoggio del cestino, è stato sfruttato il supporto della copertura precedentemente costruito realizzando così la massima integrazione. Figura 44. CESTINO ANTERIORE 5°A Energia Pagina 43 di 82 TRICICLO FOTOVOLTAICO A PEDALATA ASSISTITA REALIZZAZIONE E MONTAGGIO PANNELLO ARTIGIANALE A seguito dell’acquisto di celle fotovoltaiche come precedentemente descritto, è stato realizzato un pannello fotovoltaico artigianale da posizionare sulla copertura del triciclo, con lo scopo di fornire un metodo di ricarica energetico alternativo per le batterie che andranno poi ad alimentare il motore ed altre componentistiche che verranno successivamente descritte. Il pannello fotovoltaico artigianale è stato realizzato in più fasi: 1. La struttura del pannello è stata decisa in base alle dimensioni della copertura su cui successivamente questo sarebbe stato posto; le celle sono state divise in cinque file da sette elementi, collegate in serie tra di loro, per garantire il voltaggio necessario, insieme all’innalzatore di tensione precedentemente descritto (vedi Figura 35), per la ricarica delle batterie. 2. Il collegamento in serie è stato realizzato tramite saldatura utilizzando dei “ribbon” prestagnati. Le operazioni hanno comportato la preparazione delle singole celle e la loro successiva connessione elettrica. Le operazioni di brasatura sono state effettuate decapando le superfici metallizzate delle celle ed impiegando ulteriori paste per brasatura dove si fossero incontrate difficoltà. 3. Come base delle celle fotovoltaiche è stato utilizzato un pannello di policarbonato alveolare di 10mm di spessore dove sopra è stato posto uno strato di materiale isolante coibentato al di sotto e riflettente al di sopra. Le celle preassemblate in gruppi da 7 vi sono state fissate con del silicone trasparente. Prima di essere assemblate le celle sono state collaudate, verificandone la conduzione elettrica e la tensione in uscita. 4. Al di sopra delle celle è stata messa una pellicola termo restringente sigillante, utilizzando un phon industriale, con la capacità di far entrate le radiazioni solari necessarie al funzionamento delle celle ed una buona durabilità nei confronti dell’ambiente esterno. 5°A Energia Pagina 44 di 82 TRICICLO FOTOVOLTAICO A PEDALATA ASSISTITA Figura 45. ASSEMBLAGGIO CELLE FOTOVOLTAICHE Figura 46. MATERIALE ISOLANTE E MONTAGGIO CELLE 5°A Energia Pagina 45 di 82 TRICICLO FOTOVOLTAICO A PEDALATA ASSISTITA Figura 47. PELLICOLA TERMO RESTRINGENTE Nella realizzazione del pannello fotovoltaico sono stati riscontrati vari problemi riguardanti la rigidità e fragilità delle celle fotovoltaiche, in quanto queste sono molto delicate, e durante la saldatura ed il loro montaggio si corre facilmente il rischio di danneggiarle. 5°A Energia Pagina 46 di 82 TRICICLO FOTOVOLTAICO A PEDALATA ASSISTITA PARTI MANCANTI PER LA REALIZZAZIONE DELLA COPERTURA Lungo tutta la copertura del triciclo, sono state fissate delle barre di alluminio come quelle utilizzate per la realizzazione della copertura, con lo scopo principale di andare a sorreggere quest’ultima, ma hanno anche la funzione di fare da appoggio per gli altri componenti che vanno a completare la copertura. Queste barre di alluminio sono state fissate alla copertura grazie a delle valvole a forma di T tagliate a metà, e poi forate e quindi fissate alle barre portanti della copertura. Buona parte della copertura viene coperta dal pannello fotovoltaico artigianale, come descritto precedentemente; davanti è stato fissato un pannello di plexiglass con spessore di 4 mm che ha la funzione di parabrezza, con la possibilità di poterlo togliere in qualunque momento, dato che non è stato fissato permanentemente. Figura 48. PARABREZZA CON SPESSORE 4 mm 5°A Energia Pagina 47 di 82 TRICICLO FOTOVOLTAICO A PEDALATA ASSISTITA Figura 49. PARABREZZA 5°A Energia Pagina 48 di 82 TRICICLO FOTOVOLTAICO A PEDALATA ASSISTITA Per l’esattezza sopra la testa del conducente, è stato fissato un altro pannello di plexiglass. Budjet e regolamento permettendo in questa parte si potrebbero integrare ulteriori celle fotovoltaiche in modo da poter avere una potenza quasi adeguata a poter gestire direttamente il motore in presenza di un alto livello di irraggiamento solare e di uno sforzo ridotto. Per la parte posteriore, si era pensato ad un qualcosa di non fisso ma di facilmente removibile, con la possibilità di poter usufruire del cestino posteriore anche se presente una sorta di copertura. Ci è stato quindi offerto dall’azienda “Teloneria Degl’Innocenti”, un tendone in PVC, stesso colore della bicicletta, che è stato fissato per quanto riguarda la parte superiore sotto il pannello fotovoltaico, e per quanto riguarda la parte inferiore è stato lasciato libero, di modo che, grazie a degli speciali ganci (grilli), possa essere sollevato, e rimanere tale, e/o rimosso in qualsiasi momento. Figura 50. TENDONE IN PVC 5°A Energia Pagina 49 di 82 TRICICLO FOTOVOLTAICO A PEDALATA ASSISTITA Figura 51. GANCI PER IL FISSAGGIO DEL TENDONE Figura 52. GANCI LATERALI SCORREVOLI PER IL TENDONE 5°A Energia Pagina 50 di 82 TRICICLO FOTOVOLTAICO A PEDALATA ASSISTITA Figura 53. VISTA POSTERIORE TENDONE 5°A Energia Pagina 51 di 82 TRICICLO FOTOVOLTAICO A PEDALATA ASSISTITA IMPIANTO ELETTRICO Una parte fondamentale di tutti i veicoli, quindi anche del triciclo a pedalata assistita, è l’impianto elettrico. Una buona parte dei componenti di natura elettrica installati sul mezzo sono destinati alla gestione della corrente per alimentare il motore, sia che questa provenga dalle batterie (12 + 12 V = 24 V) che dal pannello fotovoltaico. Figura 54. BATTERIE INSTALLATE SUL TRICICLO Tuttavia, sarebbe assolutamente scorretto trascurare il reparto fanaleria, composto dai fari e dagli indicatori di direzione, in quanto equipaggiamento obbligatorio sulla maggioranza di mezzi di trasporto attualmente in circolazione. 5°A Energia Pagina 52 di 82 TRICICLO FOTOVOLTAICO A PEDALATA ASSISTITA Innanzitutto è necessario ricordare che il triciclo in questione, appena uscito di fabbrica, era dotato di luci di posizione e/o anabbaglianti sia anteriori che posteriori; l’alimentazione era affidata ad una dinamo tradizionale, in grado di garantire una tensione di 6 V con una potenza di 6 W. Si presuppone che questo componente non è stato rimosso, né i fanali sono stati sostituiti, l’impianto è stato esclusivamente migliorato, aggiungendo altri componenti da affiancare a quegli originali. Nello specifico, è stato possibile alimentare i suddetti fari attraverso un circuito secondario collegato ad una delle due batterie del motore; il passaggio da 12 V a 6 V è stato realizzato grazie all’impiego dell’integrato L7806, appositamente progettato per questa conversione dei valori della tensione. E’ perciò possibile scegliere tra due condizioni di lavoro: 1. se le batterie sono cariche la fanaleria viene illuminata dalle stesse; 2. se le batterie sono scariche, allora si attiva la dinamo manualmente e si agisce su uno switch presente sul manubrio che commuta dal circuito batteria–fari a quello dinamo–fari. Va precisato che tale soluzione costruttiva, che esclude il perenne collegamento dei fari dalla dinamo, è stata scelta al fine di migliorare la fluidità di erogazione del motore e, seppur di poco, la durata delle batterie, in quanto di norma non è presente alcun attrito della ruota con il generatore di corrente, che va attivato con l’esaurimento della batteria del motore. Figura 55. DINAMO UTILIZZATA 5°A Energia Figura 56. L7806 Pagina 53 di 82 TRICICLO FOTOVOLTAICO A PEDALATA ASSISTITA Un altro componente dell’impianto elettrico di fondamentale importanza è la luce di stop, ovvero un faro che si accende solamente durante la frenata. Questa proprietà è resa possibile grazie alla presenza di un micro switch, posto in corrispondenza della leva del freno posteriore sul manubrio, il quale appunto chiude il circuito e lascia passare corrente solamente quando viene fatto “espandersi” fra il supporto della leva e la leva stessa, sintomo che indica una frenata in corso. Le luci di stop sono costituite da due parti, ciascuna inglobata all’interno di due faretti per biciclette; il lavoro più lungo di questa fase è risultato l’adattamento di tale faretto dall’alimentazione con 2 batterie di tipo AAA da 1,5 V ai ben 12 V di una batteria che alimenta il motore. Smembrato il circuito integrato originale, si è proceduto con la sostituzione con una tavoletta mille fori ritagliata a misura, nella quale 3 led rossi sono connessi in serie con le adeguate resistenze di protezione (470 Ω). A sua volta, i due faretti modificati vengono connessi in parallelo ai capi della fonte da 12 V in modo che, anche in caso di guasto di uno dei due, sia sempre presente la luce dell’altro, caratteristica non ottenibile invece da un collegamento in serie. Figura 57. LUCE DI STOP + FRECCIA 5°A Energia Pagina 54 di 82 TRICICLO FOTOVOLTAICO A PEDALATA ASSISTITA Figura 58. SCHEMA ELETTRICO FARETTO Infine la parte più importante e più laboriosa da un punto di vista realizzativo, è stata l’installazione degli indicatori di direzione; questi dispositivi di illuminazione vengono generalmente collocati in corrispondenza degli estremi della sezione trasversale anteriore e posteriore dei veicoli, in modo da manifestare preventivamente l’intenzione di effettuare una svolta. A tale scopo, queste luci sono collegate ad una fonte di corrente che deve essere temporizzata (in genere con intervalli pari a mezzo secondo), la quale passando da un apposito selezionatore presente sul manubrio, cioè uno switch deviatore, viene indirizzata al reparto di illuminazione destro oppure sinistro. Auto, scooter ed altri mezzi a motore sono equipaggiati con un flasher, cioè un relè che interrompe la corrente al fine di realizzare un lampeggio ogni mezzo secondo. Nonostante si disponesse di questo componente e che la sua tensione di esercizio sia proprio 12 V, non è stato possibile installarlo perché la potenza richiesta dal relè per il suo funzionamento è di 10 W, valore troppo difficile da raggiungere in abbinamento a delle frecce a led, quelle ricavate dalla modifica dei faretti utilizzati per la luce di stop; abbiamo quindi optato di ricorrere ad Arduino, un micro controllore programmabile tramite software, sul quale è stato compilato e scaricato il seguente sketch. 5°A Energia Pagina 55 di 82 TRICICLO FOTOVOLTAICO A PEDALATA ASSISTITA Figura 59. ARDUINO Figura 60. SKETCH ARDUINO FRECCE 5°A Energia Pagina 56 di 82 TRICICLO FOTOVOLTAICO A PEDALATA ASSISTITA Alimentando Arduino con una batteria da 9 V, esso è in grado di fornire una tensione di uscita pari a 5 V ai capi della massa e di due pin selezionati, in questo caso il numero Digital1 e Digital2, i quali sono ponticellati insieme. Da qui si arriva al deviatore, che si occupa della scelta della direzione di svolta, nonché dello stabilire quale dei due rami del circuito alimentare. Analogamente a quanto fatto per i dispositivi posteriori, anche le frecce anteriori sono ricavate adattando due faretti da uso ciclistico: in particolare, per ridurre l’assorbimento di corrente, si è passati per ogni faro da una configurazione di 5 led ad altissima luminosità connessi in parallelo, a 2 led tradizionali collegati in serie. La tonalità giallo ambra è stata fornita da un filtro di luce realizzato con delle speciali pellicole del medesimo colore. Figura 61. FANALERIA PRESENTE SUL TRICICLO 5°A Energia Pagina 57 di 82 TRICICLO FOTOVOLTAICO A PEDALATA ASSISTITA Figura 62. SCHEMA ELETTRICO FRECCE In aggiunta alle molte migliorie che sono state apportate al triciclo, è stato aggiunto un clacson (vedi Figura 63), posizionato davanti alle batterie sotto il faro. Figura 63. CLACSON 5°A Energia Pagina 58 di 82 TRICICLO FOTOVOLTAICO A PEDALATA ASSISTITA Questo è alimentato a 12 V e funziona tramite un blocchetto di un motorino (vedi Figura 64). Attraverso il blocchetto è possibile comandare l’intero sistema elettrico, infatti, attraverso l’interruttore luci, il quale è stato adattato ad interruttore generale, è possibile interrompere l’afflusso di corrente del 12 V. Il pulsante rosso è collegato al clacson, mentre il blocchetto frecce è collegato appunto, alle frecce. Figura 64. BLOCCHETTO 5°A Energia Pagina 59 di 82 TRICICLO FOTOVOLTAICO A PEDALATA ASSISTITA Come in ogni veicolo che si rispetti, risulta indispensabile installare un pannello di controllo sul manubrio del triciclo. Come si può vedere nell’immagine sottostante (Figura 65), sono presenti due display, due interruttori bistabili ed un nottolino per selezionare tre possibili visualizzazioni che verranno descritte successivamente. Figura 65. IMMAGINE CRUSCOTTO 1. Interruttore generale. Questo interruttore bipolare interrompe l’alimentazione delle batterie isolandole completamente dal resto del circuito. Prima dell’interruttore sono stati posti due fusibili rispettivamente sul polo positivo e su quello negativo in modo da proteggere i circuiti a valle da eventuali sovracorrenti. 2. Interruttore voltmetro. Questo interruttore permette di accendere o spengere il voltmetro con display digitale su cui il conducente può visualizzare le tensioni più importanti del circuito elettrico (descritte al punto 3). Di per sé il voltmetro ho un consumo ridotto, tuttavia per poter funzionare correttamente 5°A Energia Pagina 60 di 82 TRICICLO FOTOVOLTAICO A PEDALATA ASSISTITA necessita di una massa propria e non di quella dell’impianto, per cui deve essere alimentato con una pila da 9 V. Al fine di non lasciare accesa inutilmente la strumentazione, si è reso necessario l’impiego di tale interruttore che deve essere posto su OFF quando non serve conoscerne la misura. 3. Selezionatore. Un nottolino si trova al centro del cruscotto, il quale ci permette di andare a selezionare quale misura vogliamo andare a conoscere; il nottolino permette di andare a leggere la misura di: a. tensione in uscita del booster b. tensione uscita pannello c. tensione uscita batteria 4. Display. Il display, che si accende con il tasto citato nel punto 2, ci permette di andare a visualizzare le misure che abbiamo selezionato con il nottolino. 5. Contachilometri. Un contachilometri ci permette di andare a conoscere la velocità a cui stiamo procedendo, l’ora e quanti chilometri abbiamo percorso. Qui di seguito si riporta la foto della scatola di ricarica posta nella parte posteriore della bici. Figura 66. SCATOLA DI RICARICA POSTERIORE 5°A Energia Pagina 61 di 82 TRICICLO FOTOVOLTAICO A PEDALATA ASSISTITA 1. Selezionatore. Questo selezionatore (Fig.67) permette di farci scegliere la metodologia della ricarica delle batterie. Infatti si può scegliere se ricaricare tramite pannello oppure tramite rete elettrica. Figura 67. SELEZIONATORE 2. Spinotto di ricarica. Mediante questo apposito spinotto è possibile attaccare il triciclo alla rete elettrica e ricaricare le batterie. Lo schema elettrico del nostro triciclo, si può quindi così riassumere: 5°A Energia Pagina 62 di 82 TRICICLO FOTOVOLTAICO A PEDALATA ASSISTITA Figura 68. SCHEMA ELETTRICO TRICICLO 5°A Energia Pagina 63 di 82 TRICICLO FOTOVOLTAICO A PEDALATA ASSISTITA CARATTERISTICHE TECNICHE TRICICLO E SPESA COMPLESSIVA Come richiesto anche dal bando del concorso, il mezzo a pedalata assistita realizzato deve avere determinate caratteristiche per potere anche regolarmente circolare su strada. Una di queste caratteristiche, era rappresentata dal peso, che non poteva superare i 70 Kg; una volta completato, il triciclo è stato pesato con delle normali bilance, una per ogni ruota, e sono state fatte varie prove per verificarne l’esattezza, posizionando a rotazione ogni bilancia sotto ogni ruota. Dalle misure, a meno dell’incertezza sperimentale si è potuto osservare un peso di 64 Kg. Figura 69. PESATURA BICICLETTA 5°A Energia Pagina 64 di 82 TRICICLO FOTOVOLTAICO A PEDALATA ASSISTITA Qui di sotto viene riportata una tabella realizzata sul programma di calcolo Excel, dove viene sintetizzato all’incirca il peso complessivo del triciclo. Tabella 2. PESO TOTALE TRICICLO Per quanto riguarda la spesa complessiva del triciclo, di sotto viene riportata una tabella in file Excel con ogni componente acquistato per la realizzazione di questo triciclo e di fianco viene quindi riportata la spesa in euro; dal totale complessivo è esclusa la manodopera. 5°A Energia Pagina 65 di 82 TRICICLO FOTOVOLTAICO A PEDALATA ASSISTITA 5°A Energia Pagina 66 di 82 TRICICLO FOTOVOLTAICO A PEDALATA ASSISTITA TRICICLO COMPLETATO Di seguito viene riportata la struttura portante del nostro triciclo nel suo complesso realizzata sul software SolidWorks 3D. Figura 70. VISTA IN ASSONOMETRIA ISOMETRICA TRICICLO 5°A Energia Pagina 67 di 82 TRICICLO FOTOVOLTAICO A PEDALATA ASSISTITA Figura 71. VISTA LATERALE TRICICLO Figura 72. VISTA DALL’ALTO TRICICLO 5°A Energia Pagina 68 di 82 TRICICLO FOTOVOLTAICO A PEDALATA ASSISTITA SPONSORIZZAZIONE TRICICLO TRA I VARI STUDENTI In merito al concorso per il quale abbiamo lavorato per l’intero anno scolastico, il giorno 5 Giugno 2015 è stata realizzata un’intera giornata dedicata al mondo della bicicletta, in particolare di quella elettrica, tra le varie classi delle specializzazioni di meccanica ed energia, con la gentile partecipazione del direttore dell’azienda che ha fatto da sponsor a questo progetto, mettendo anche a disposizione, per varie prove, diversi mezzi a pedalata assistita. L’evento si è svolto con la presentazione del triciclo su cui abbiamo lavorato e al quale abbiamo apportato le varie migliorie, soprattutto grazie alla proiezione di un video realizzato da noi, nel quale venivano mostrati, mediante fotografie, i vari passaggi e le varie modifiche apportate nel corso dell’anno scolastico. A fine presentazione è stato possibile per i ragazzi provare i diversi mezzi a pedalata assistita, compilando successivamente un questionario con lo scopo di scoprire quale mezzo a pedalata assistita tra quelli proposti fosse quello più apprezzato. Il test drive è stato articolato in più parti, ciascuna dedicata ad un mezzo di trasporto diverso, suddiviso a loro volta in sezioni associate alle diverse caratteristiche dell’esperienza di guida appena effettuata. Successivamente i dati sono stati letti e rielaborati, essenzialmente calcolando le medie aritmetiche di tutti i risultati ( su un totale di 40 campioni) per ogni sezione, avvalendosi di un file di tipo foglio elettronico. Utilizzando il medesimo software è stato possibile realizzare un grafico a colonne. 5°A Energia Pagina 69 di 82 TRICICLO FOTOVOLTAICO A PEDALATA ASSISTITA TEST DRIVE TRICICLO Esprimi il tuo giudizio da 1 a 10 riguardante: MANEGGEVOLEZZA [ ] SENSO DI SICUREZZA [ ] FACILITA’ DI GUIDA [ ] VALUTAZIONE COMPLESSIVA DEL TRICICLO [ ] BICICLETTA CON SISTEMA SENSORE DI COPPIA Esprimi il tuo giudizio da 1 a 10 riguardante: MANEGGEVOLEZZA [ ] SENSO DI SICUREZZA [ ] FACILITA’ DI GUIDA [ ] VALUTAZIONE COMPLESSIVA BICICLETTA [ ] BICICLETTA CON SISTEMA SENSORE PAS Esprimi il tuo giudizio da 1 a 10 riguardante: MANEGGEVOLEZZA [ ] SENSO DI SICUREZZA [ ] FACILITA’ DI GUIDA [ ] VALUTAZIONE COMPLESSIVA BICICLETTA 5°A Energia [ ] Pagina 70 di 82 TRICICLO FOTOVOLTAICO A PEDALATA ASSISTITA Esprimi inoltre il tuo giudizio da 1 a 10 riguardante: GRADIMENTO EVENTO [ ] Hai suggerimenti o domande da porre? ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ 5°A Energia Pagina 71 di 82 TRICICLO FOTOVOLTAICO A PEDALATA ASSISTITA Risultati del test drive Valutazione Maneggevolezza Senso di sicurezza Facilità di guida Valutazione complessiva 10 9,5 9 8,5 8 7,5 7 6,5 6 5,5 5 triciclo bici con sensore di coppia bici con sensore Pas Figura 73. GRAFICO A COLONNA Nel grafico a colonne riportato sopra, vengono indicate con colori diversi (vedi legenda) tutte le parti sottoposte a giudizio nel test drive, inclusa una valutazione complessiva che, coloro che avevano partecipato all’esperienza, erano tenuti a fornire. Per effettuare un confronto più rapido e globale, è stata inserita una quinta colonna, con denominazione “giudizio finale”, la quale deriva dalla media aritmetica delle quattro valutazioni precedenti e tiene quindi conto del loro differente andamento intercettando una linea di mezzeria ideale. Indipendentemente dalle discrepanze numeriche fra le varie componenti associate a ciascun mezzo di trasporto, però, appare evidente come la bicicletta equipaggiata di un motore a pedalata assistita dotato di un sensore di coppia si sia rivelato in assoluto il miglior ciclo fra quelli presenti nella sede dell’evento. Questo risultato non gioca certo a favore del neo-nato triciclo a pedalata assistita da noi realizzato; in ogni caso la scelta della tipologia di motore, che è la stessa del mezzo più apprezzato, appare se non altro azzeccata e sicuramente migliorabile in vista di eventuali future modifiche. Si può inoltre aggiungere che ovviamente per dei ragazzi il triciclo risulta un mezzo mono appetibile rispetto ad una bicicletta classica a due ruote a conferma del fatto che il target di mercato del triciclo non potrebbero essere i giovani. 5°A Energia Pagina 72 di 82 TRICICLO FOTOVOLTAICO A PEDALATA ASSISTITA BOOK FOTOGRAFICO FINALE TRICICLO 5°A Energia Pagina 73 di 82 TRICICLO FOTOVOLTAICO A PEDALATA ASSISTITA 5°A Energia Pagina 74 di 82 TRICICLO FOTOVOLTAICO A PEDALATA ASSISTITA 5°A Energia Pagina 75 di 82 TRICICLO FOTOVOLTAICO A PEDALATA ASSISTITA 5°A Energia Pagina 76 di 82 TRICICLO FOTOVOLTAICO A PEDALATA ASSISTITA 5°A Energia Pagina 77 di 82 TRICICLO FOTOVOLTAICO A PEDALATA ASSISTITA 5°A Energia Pagina 78 di 82 TRICICLO FOTOVOLTAICO A PEDALATA ASSISTITA 5°A Energia Pagina 79 di 82 TRICICLO FOTOVOLTAICO A PEDALATA ASSISTITA 5°A Energia Pagina 80 di 82 TRICICLO FOTOVOLTAICO A PEDALATA ASSISTITA 5°A Energia Pagina 81 di 82 TRICICLO FOTOVOLTAICO A PEDALATA ASSISTITA IL BELLO DELLA BICICLETTA Marc Augé “La bicicletta è quindi mitica, epica e utopica. E’ al centro di racconti che richiamano in vita la storia individuale insieme ai miti condivisi dalla collettività; sono due forme di passato solidali, capaci da conferire un accento epico ai ricordi personali più modesti. Come sempre, il futuro si nutre di una consapevolezza chiara del passato. La bicicletta diventa così simbolo di un futuro ecologico per la città di domani e di un’utopia urbana in grado di riconciliare la società con se stessa.” 5°A Energia Pagina 82 di 82