Italia Oggi - Comunicatori, ecco chi parla per gli studi

Anno 20 - Numero 157 -
€ 2,50
Avvocati
Lunedì 4 Luglio 2011
Sette
Oggi
Inserto speciale
di ItaliaOggi7
IL PRIMO GIORNALE
ALE DEI PROFESSIONISTI DELLA GIUSTIZIA
Professioni,
quanta paura
in quell’impresa
Le maggiori law firm che operano in Italia si sono dotate di strutture di comunicazione
interna per dialogare con l’esterno. AvvocatiOggi passa in rassegna tutti i responsabili
Comunicatori,
ecco chi parla
per gli studi
litz del governo sulle professioni.
B
Nella prima bozza della manovra
finanziaria circolata martedì scorso, è
Per informazioni contattare il servizio clienti al numero verde 800 822195
spuntata una norma che puntava a liberalizzare il mondo delle professioni, eccezion fatta per avvocati, notai, architetti,
ingegneri, farmacisti e autotrasportatori
(sic). Chi ha avuto la ventura di leggerne
il testo si è scontrato con una tecnicismo
talmente esagerato ed «europeizzato» (nel
senso di richiamo diretto a nozioni, definizioni e ad articolati messi a punto a
Bruxelles e non a Roma) capace di sviare l’attenzione da quella che, con buona
probabilità, era la vera norma che avrebbe potuto avere un effetto dirompente per
il settore. Non certo quella che dispone
l’abolizione del numero chiuso per l’accesso alle professioni, nè quella che prevede l’eliminazione delle limitazioni di
tipo, per esempio, geografico, all’esercizio
di un’attività professionale. Quella più
«sottovalutata», ma di effetto sicuramente più dirompente, sarebbe stata invece
quella contenuta nell’articolo 1, primo
comma, del decreto, intitolata «Principio
di libertà d’impresa»: «l’accesso alle professioni e il loro esercizio si basano sul
principio di libertà d’impresa». Per la prima volta una legge dello Stato avrebbe
parlato
espressamente
di
professione=impresa. Qualcosa di talmente dirompente, almeno sulla carta, da
far partire subito decine di richieste di
marcia indietro e di stralcio di quella disposizione dal decreto. Perchè, in fondo, è
vero che le professioni possono essere esercitate già oggi in forma d’impresa, come
nelle law firm, però è meglio far finta di
nulla e non dirlo troppo ad alta voce...
Roberto Miliacca
Serena Bolcano, resp. relazioni esterne Bonelli Erede Pappalardo
DI
R
LORENZO MORELLI
esponsabili marketing, manager
di pubbliche relazioni e giornalisti. Sono queste le principali
figure professionali ricercate
negli studi legali per occuparsi della divisione di comunicazione. Il dipartimento
dedicato alle relazioni interne ed esterne
è ormai presente in tutte le principali
law firm internazionali e italiane e ha
una duplice funzione: da un lato coordina
i rapporti con i giornalisti, dall’altro, veicola i valori dello studio. Si tratta dell’insieme dei principi etici e morali in cui
partner, associati e staff si riconoscono.
Una filosofia di vita e di lavoro che si
declina in tutte le attività, dalle cause
in tribunale, alle presentazioni ai clienti
passando per convegni e workshop.
AvvocatiOggi ha scattato la prima fotografia del mondo dei comunicatori interni degli studi legali d’affari, e si propone
di renderlo un appuntamento annuale,
dando conto sia delle attività svolte, che
dei budget che le law firm destinano alla
comunicazione. D’altronde, che il settore sia sempre più fondamentale per gli
studi si capisce anche dalle lunghe ricerche vengono affrontate per scegliere
la persona più adatta all’attività. Il capo
della comunicazione infatti gestisce un
budget consistente per amministrare attività che spaziano dalle relazioni con i
media al coordinamento del flusso delle informazioni interne, alla produzione
della documentazione istituzionale e organizzazione seminari.
L’esigenza di avere una persona interna deputata alla comunicazione è una
necessità non solo per le grandi law firm,
ma anche delle realtà più piccole. Un
lavoro intenso che spesso richiede l’aiuto
di un’agenzia di relazioni pubbliche, in
stretta supervisione del dipartimento
interno.
Lo scopo della collaborazione è mantenere le relazioni con la community legale: avvocati, studi legali, responsabili degli affari legali di aziende ed istituzioni,
associazioni di professionisti. Molto più
delicata è la questione quando l’oggetto
del comunicato sono sentenze o fusioni
e acquisizioni rilevanti in ambito nazionale ed internazionale.
CODICI & PANDETTE
Da una vita difende i giornalisti
nelle aule giudiziarie: Oreste
Flammini Minuto, principe del
foro, con il libro «I racconti
dell‚avvocato. Scritti in onore
di me stesso», edito da Memori, ha deciso di raccontare
con ironia aneddoti curiosi e
varianti imprevedibili di una
lunga esperienza professionale
(e familiare). Senza tralasciare
di ricordare che tutto ebbe inizio
al tavolo del ristorante romano
«Otello alla Concordia» dove, vicino al giovane legale, si sedeva
un promettente regista, Ettore
Scola. E infatti tra i racconti più
divertenti di Flammini Minuto è
da citare la «Cena da Trimalcione», con i commensali (colleghi
della camera penale di Roma)
intenti a cucinare, tra baccalà e
bottiglie di Falanghina, riforme
dell’ordinamento giudiziario
e proposte referendarie dell’ex
pubblico ministero di Mapni Pulite Antonio Di Pietro.
Gianfranco Ferroni
© Riproduzione riservata
II
Lunedì 4 Luglio 2011
STUDI & CARRIERE
Angelo Bencivenga,
Portolano Colella Cavallo
Lo Studio Portolano Colella Cavallo è stato
fondato nel 2001 e da subito una risorsa è stata
dedicata a quest’area oggi guidata da Angelo
Bencivenga, Chief Marketing Officer. «L’esigenza di un dipartimento marketing nasce da due
considerazioni: la prima consiste nel fatto che
l’efficacia delle azioni di marketing possano
essere maggiori se curate da professionisti del
Angelo
Bencivenga
settore. In secondo luogo, la presenza di un
team dedicato consente agli avvocati di avere
più tempo da dedicare alle loro attività, evitando di concentrarsi su iniziative che per loro potrebbero essere dispersive»,
spiega Bencivenga. «Personalmente ho un’esperienza di 13 anni
maturata nel marketing e nella comunicazione, ho collaborato
con una multinazionale dell’automotive e con un’azienda italiana nel sottore sofà e interior design. Per questo la mia opinione
è che non esistono sostanziali differenze tra aziende e studi
legali. Per quanto riguarda lo studio Portolano Colella Cavallo,
abbiamo deciso di realizzare un piano di comunicazione integrato affidandoci a tre agenzie. Il piano è stato costruito con un
approccio multi-canale e multi-contatto con un investimento
pari al 15% del fatturato dello studio».
Serena Bolcano,
Bonelli Erede Pappalardo
Il dipartimento relazioni esterne di Bonelli
Erede Pappalardo è nato nel 2006. Serena Bolcano, laureata in giurisprudenza e un master
in International Affairs, ha lavorato per 5 anni
nel settore della progettazione comunitaria e
nel settore no-profit, è responsabile relazioni
esterne di Bep. «Il momento giusto per decidere di avere una persona dedicata nasce quando le attività di comunicazione e marketing
Serena Bolcano diventano troppo onerose in termini di tempo
e di formazione per cui conviene delegarle a
un professionista del settore». Bolcano spiega le differenze fra
marketing di servizi e marketing dei servizi professionali: «in
questo secondo caso all’intangibilità dell’offerta si aggiunge
la difficoltà per il fruitore del servizio di valutarne appieno la
qualità (dovuto al divario di competenza e conoscenza fra il
professionista e il cliente) e quindi il valore e il ritorno sull’investimento. Per ottenere la massima efficacia il dipartimento
si avvale di un’agenzia di comunicazione».
Laura Pirillo, Ashurst
«La comunicazione è un elemento imprescindibile dell’attività di realtà di medie-grandi
dimensioni che offrono consulenza a terzi e
pertanto solo una figura dedicata può gestirla
al meglio», dice Laura Pirillo, Business Development Coordinator Ashurst Italia, professionalmente nata nello studio legale dove lavora da 6
anni. «Avere un dipartimento interno permette Laura Pirillo
ai professionisti di gestire con maggior efficienza la propria giornata senza sottrarre tempo ai clienti. Avere
professionisti che scelgono di dedicare parte delle proprio
tempo alla comunicazione è la vera chiave dell’efficacia
della comunicazione di uno studio».
Guida di AvvocatiOggi agli uffici stampa interni delle law firm
Il who’s who
dei comunicatori
DI
Pagine a cura
LORENZO MORELLI
S
tudi legali comunicanti.
Se in passato la comunicazione si limitava a
brevi circolari di servizio redatte da solerti segretarie,
oggi l’approccio è completamente
cambiato. Tutte le law firm hanno un dipartimento guidato da
professionisti specializzati con
alle spalle consolidate esperienze
maturate in diversi ambiti professionali, in Italia o all’estero. Nei
profili spiccano esperienze come
responsabili marketing in multinazionali, titolari di agenzie di
relazioni pubbliche, ma anche
giornalisti e responsabili di pubbliche relazioni. A queste persone
è affidato ogni anno un budget
per gestire le diverse attività che
vanno dalle relazioni con i media
al coordinamento del flusso delle
informazioni interne, passando
dalla documentazione istituzionale fino all’organizzazione di
seminari, convegni e produzione
dei contenuti del sito web.
La sottile linea rossa della comunicazione attraversa tutti i dipartimenti dello studio e continua
il suo percorso all’esterno, verso i
clienti e verso i mezzi d’informazione. La missione è veicolare
un’immagine univoca dei valori
morali e dei principi etici dello
studio. Un cappello sotto il quale
partner, associati e staff si riconoscono e che li distingue dalla concorrenza del mercato. Una filosofia di vita e di lavoro che si declina
in tutte le attività, dalle cause in
tribunale, alle presentazioni ai
clienti passando per convegni e
workshop. Per questo i managing
partner, in accordo con i soci, da
diversi anni si sono dotati di una
divisione interna, indipendentemente dal giro d’affari.
Se le law firm internazionali
non possono fare a meno di un
dipartimento dedicato alla comunicazione perché presenti in diversi paesi dove è necessario uniformare l’immagine dello studio
Gi d
Giandomenico
i Ci
Ciaramella
l
e Francesca Castiglioni, Legance
L’avvocato Giandomenico Ciaramella è il
socio che si è occupato di tutte le attività
di marketing di Legance. Nell’aprile 2008
è entrata Francesca Castiglioni in qualità
di responsabile marketing e comunicazione. Nelle competenze del dipartimento
rientrano l’organizzazione di eventi e
seminari, la creazione del materiale di
comunicazione, la gestione dei database
clienti e operazioni. «L’obiettivo è raccoFrancesca
Giandomenico
gliere più informazioni possibili e avere
Castiglioni
Ciaramella
una fotografia aggiornata di cosa accade in
studio», spiega Ciaramella, «avere un team
interno facilita e velocizza lo scambio di informazioni, si innescano meccanismi e procedure in modo naturale, si riesce ad essere coerenti sulle
scelte». «Legance si affida ad un’agenzia di comunicazione esterna per i
rapporti con la stampa», ha aggiunto Francesca Castiglioni, «le due realtà
si completano».
Chi parla negli studi d’affari in Italia
Nome
Elisa
Laura
Maddalena
Serena
Serena
Micol
Sabina
Ilaria
Graziella
Roberta
Gabriella
Marta
Barbara
Isabella
Isabella
Elisa
Silvia
Francesca
Edyta
Paola
Elena
Elisabetta
Roberta
Flavia Domitilla
Cognome
Costantiello
Pirillo
Pedroncelli
Bolcano
Gavazzi
Scabbia
Bastianini
Cau
Furci
Borroni
Ferraro
Panizza
Olivieri
Tartaro
Fusillo
Zetti
Seccareccia
Castiglioni
Dziala
Ganapini
Santoro
Saura
De Matteo
Cassarà
Donatella
Francesca
Angelo
Richelli
De Mori
Bencivenga
Studio
Allen & Overy LLP
Ashurst
Bird & Bird LLP
Bonelli Erede Pappalardo
Carnelutti
Clifford Chance LLP
Cugia Cuomo & Associati
Dewey & LeBoeuf LLP
DLA Piper
d’Urso Gatti e Bianchi
Eversheds Bianchini
Freshfields Bruckhaus Deringer LLP
Gianni, Origoni, Grippo & Partners
Grimaldi e Associati
Hogan Lovells Studio Legale
LabLaw
Latham & Watkins
Legance
Linklaters
Macchi di Cellere Cangemi
NCTM
Norton Rose LLP
Orrick, Herrington & Sutcliffe LLP
Paul, Hastings, Janofsky & Walker
(Europe) LLP
Pavia e Ansaldo
Pedersoli e Associati
Portolano Colella Cavallo
li i e il mercato, anche
h
verso i clienti
le realtà più piccole devono fare i
conti con le relazioni esterne per
farsi conoscere e distinguersi dalla
concorrenza. Nel suo lavoro quotidiano il manager si può avvalere
di agenzie esterne per l’attività
di ufficio stampa. Lo scopo della
collaborazione è mantenere le relazioni con la community legale:
avvocati, studi legali, responsabili degli affari legali di aziende ed
istituzioni, associazioni di professionisti. L’agenzia, sotto la supervisione del dipartimento interno,
si occupa dell’organizzare le interviste e approfondimenti giuridici,
trasmettere i cambi di poltrona e
nuovi incarichi da parte di gruppi prestigiosi, oppure l’apertura di
nuove sedi,
di iin IItalia
li e all’estero.
ll’
Molto più delicata è la questione
quando l’oggetto del comunicato
sono sentenze o fusioni e acquisizioni rilevanti in ambito nazionale
ed internazionale. Informazioni
sensibili, generalmente soggette
a una serie di vincoli di tipo deontologico o più spesso di opportunità. In questo secondo caso si
ricorre alla formula magica “per
policy aziendale non possono essere divulgate».
© Riproduzione riservata
Supplemento a cura
di ROBERTO MILIACCA
[email protected]
Elisa Zetti, LabLaw
Il dipartimento marketing e comunicazione in LabLaw
si occupa delle relazioni con la stampa, pianificazione
e organizzazione degli eventi sul territorio, delle partnership con associazioni di categoria, sponsorizzazioni
e comunicazione online, quindi redazione contenuti del
sito e della newsletter che mensilmente inviamo ai nostri
contatti. «L’esigenza di avere una risorsa interna è nata
nel 2009, momento in cui è sorta la necessità di avere un
contatto fisso per gestire in tempo reale le opportunità
Elisabetta Zettii di comunicazione e le richieste dei giornalisti che si rivolgono direttamente allo studio», spiega Elisa Zetti, che in
precedenza ha lavorato nelle media relations di Adecco,
gestione delle risorse umane. «Gestire la comunicazione di un’azienda è stato estremamente formativo. Oggi, lavorando in uno studio specializzato in
diritto del lavoro e delle relazioni industriali non mi sono allontanata molto
dalle tematiche che tratto quotidianamente: comunico sempre il tema del
lavoro visto da prospettive diverse. La sfida di tutti i giorni è commentare
una notizia, una sentenza o un momento storico dal punto di vista giuslavoristico. Il vantaggio è la profonda conoscenza del settore. Oggi lo studio
si avvale anche di un’agenzia esterna».
STUDI & CARRIERE
Barbara Olivieri, Gianni Origoni Grippo & Partner
Gianni, Origoni, Grippo & Partners è stato tra i primi studi a istituire il dipartimento marketing e comunicazione nel 2001. Alla guida della divisione c’è
Barbara Olivieri, laureata in economia e commercio e un master a Publitalia,
ha iniziato a lavorare presso Clementoni (giochi) per poi trascorrere due anni
alla Zambon (farmaceutica), e sei anni presso Mcc (oggi Gruppo Unicredit),
sempre nel settore marketing e comunicazione. «La comunicazione di uno
studio legale è sicuramente più impegnativa di quella delle aziende classiche»,
dice Barbara Olivieri, Direttore Marketing e Comunicazione di Gogp. «Intanto
ci sono le caratteristiche del “prodotto” oggetto della comunicazione: si tratta
Barbara Olivieri infatti di un servizio; in quanto intangibile, è molto più difficile da comunicare. In generale infatti quando i clienti utilizzano un servizio comprano la
promessa che avranno ciò che noi abbiamo affermato di poter dare. La sfida
nel caso del servizio è “vendere” questa promessa in modo che i clienti la percepiscano come tangibile. A ciò si aggiungono i vincoli di riservatezza. Diventa quindi più difficile elaborare delle
azioni innovative. La collaborazione con un’agenzia esterna si può facilmente integrare. Noi da
tre anni lavoriamo con Community. Avere lavorato nelle relazioni esterne di un’azienda può essere
un valore aggiunto, come tutte le esperienze diverse, credo rappresenti un arricchimento».
Donatella
D
ll Ri
Richelli,
h lli Pavia
P i e Ansaldo
A ld
«Quando si raggiungono certe dimensiodi utilizzare i mezzi a disposizione delni di mercato anche l’attività di comule aziende. Pavia e Ansaldo ad esempio
nicazione richiede un’attenzione che di
privilegia una comunicazione istituziosolito non può essere assicurata diretnale, utilizzando in modo molto limitato
tamente da chi gestisce lo studio», dice
le forme pubblicitarie consentite dalla
Donatella Richelli, responsabile comulegge professionale. Quando le esigenze
nicazione Pavia e Ansaldo che dal 2006
di comunicazione di uno studio legale
si dedica alle relazioni esterne, ufficio
crescono si possono fare due scelte: o si
Donatella
stampa, comunicazione istituzionale
rinforza il dipartimento di comunicazioRichelli
ed eventi. Laureata in giurisprudenza
ne con nuovi professionisti o si decide
e specializzata in comunicazione istitudi affidare all’esterno alcune attività di
zionale, Richelli ha lavorato presso agenzie di comunicazione. Anche indipendentemente dalla
comunicazione per poi diventare responsabile crescita delle necessità può essere utile il coindella comunicazione corporate di una società volgimento di agenzie esterne, ad esempio su
farmaceutica quotata e infine passare al setto- progetti specifici di comunicazione oppure per
re legale. «Credo che la comunicazione di una poter migliorare il rapporto con i mezzi di comulaw firm e quella di un’azienda non siano molto nicazione. A seconda delle necessità si delinea la
diversi. La differenza la fanno i vincoli che deri- rispettiva competenza, che per l’agenzia esterna
vano dalla legge professionale che non consente è definita nell’incarico che viene conferito».
Elena Santoro, NCTM
«La comunicazione è una leva che agisce sia se utilizzata sia
se trascurata», spiega Elena Santoro, responsabile comunicazione di Nctm che ha alle spalle un’esperienza maturata
nelle agenzie di relazioni pubbliche. «La volontà dello studio
è sempre stata quella di creare le condizioni ottimali per permettere ai suoi professionisti di lavorare al meglio e anche la
comunicazione e il marketing sono parte integrante di questo
obiettivo». Secondo Santoro il momento giusto per decidere
di avere un responsabile della comunicazione interno è rappresentato dal momento in cui «la quantità di notizie è tale
da rischiare di sottrarre tempo agli avvocati. Le regole della
comunicazione così come le strategie di uno studio legale non
Elena Santoro
sono dissimili da quelle delle altre società di servizi. Certo la
deontologia impone un rigore particolare, insieme al rispetto
delle relative norme. Il dipartimento interno e l’utilizzo di un’agenzia di comunicazione esterna sono due realtà che si integrano perfettamente. All’agenzia è demandato
l’ultimo miglio verso i giornalisti e al dipartimento invece la gestione dell’interlocuzione con i soci, la strategia e l’organizzazione interna. In NCTM sono due i soci del
Comitato Esecutivo preposti alla comunicazione, Stefano Padovani e Vittorio Noseda,
che assolvono a questo compito parallelamente al loro lavoro di soci. Il costante affiancamento con il nostro team è per noi fondamentale».
Roberta De Matteo, Orrick Italia
Roberta De Matteo è Business
mento delle attività: dalle media
Development & Communications
relation alla comunicazione inManager di Orrick Italia, divisioterna alla gestione dei rapporti
ne nata nel 2003 con l’apertura
istituzionali fino all’elaboraziodella prima sede a Milano. Laune di un piano strategico allo
reata in giurisprudenza, prima
studio e al planning del budget.
di entrare nello studio è stata
La struttura del dipartimento
socia per sei anni di un’agenzia
invece
si declina in 4 principali
Roberta
De Matteo
di pubbliche relazioni attiva nel
aree: practice, communications,
settore economico finanziario.
creative service-operations e in«Avere maturato un’esperienza nelle re- fine Crm con e-Marketing System. Per
lazioni pubbliche contribuisce a creare decidere di avere un dipartimento di
una forma mentis che può indirizzare comunicazione interna non c’è un mopiù facilmente lo svolgimento dell’attivi- mento uguale per tutti gli studi. Si giuntà all’interno degli studi legali», dice De ge a maturazione e quindi alla scelta di
Matteo, «Il dipartimento copre un’ampia un investimento quando uno o più soci
area di competenze a disposizione di dello studio sviluppano una particolare
circa 100 professionisti divisi tra Milano sensibilità e attenzione ai temi della coe Roma. Tutti sono coinvolti nello svolgi- municazione».
Lunedì 4 Luglio 2011
Lu
III
Serena Gavazzi, Carnelutti
«Il dipartimento di marketing interno allo
studio aiuta i professionisti a soddisfare i
bisogni della clientela attraverso soluzioni
informatiche, sistemi di Crm e allo stesso
tempo permette allo studio di mantenere visibilità sul mercato», spiega Serena Gavazzi
responsabile marketing di Carnelutti, laureata in giurisprudenza e dopo la pratica professionale specializzata negli Usa in marketing
Serena Gavazzi
legale frequentando corsi post-universitari.
«La differenza con un’azienda sta nei limiti
d’informazione imposti dagli articoli 17 e 18 del codice di deontologia professionale. In pratica molta più cautela e meno
mezzi di comunicazione a disposizione». Tuttavia la legge non
esclude di avvalersi di agenzie esterne, una collaborazione assolutamente proficua secondo Gavazzi: «le due realtà possono
integrarsi perfettamente. Un buon avvocato non ha bisogno di
dedicarsi alla comunicazione a tempo pieno. Facendo bene e
con passione il suo lavoro, realizza la miglior comunicazione
possibile e la più efficace promozione del proprio lavoro».
Isabella Fusillo, Hogan Lovells
Isabella Fusillo è Senior Business Development and PR Co-ordinator di Hogan
Lovells dal 2006 (allora Lovells) dove
si occupa di marketing e della comunicazione dello studio a livello italiano in
coordinamento con i colleghi di tutto il
mondo affiancata da un anno da Cristina Bagatin. Fusillo ha lavorato per
sette anni all’ufficio marketing del Sole
24Ore, nell’area dedicata ai professioIsabella Fusillo
nisti dedicandosi alla Business Unit
Diritto progettando numerosi prodotti di informazione per gli avvocati. «Il mercato si fa sempre
più competitivo e complesso e molti avvocati hanno ritenuto
opportuno affiancare al proprio know how quello di persone
specializzate nella comunicazione e nel marketing per dare
visibilità al loro lavoro, per compiere attività di back office e
preparatoria, di raccolta ed elaborazione delle informazioni.
Non ultimo un lavoro che li faciliti nel reputation building.
Hogan Lovells, con oltre 40 sedi nel mondo, ogni giorno mette
in practica il modello «Think globally, act locally» con linee
guida e policy condivise a livello internazionale.
Chiara Maccarini, Baker&McKenzie
«Comunicare per gli studi legali serve ad aumentare la riconoscibilità del brand e la visibilità,
consolidare il profilo di credibilità e autorevolezza dello Studio e per valorizzare le diverse aree
di attività», dice Chiara Maccarini, marketing
& communication officer di Baker & McKenzie.
«Per raggiungere questi obiettivi lo studio ha a
disposizione diversi strumenti di comunicazione
Chiara
come l’organizzazione di eventi, la partecipazioMaccarini
ne a seminari, la redazione di articoli, i comunicati stampa e anche la pubblicità, che rimane
però sempre soggetta ai limiti stabiliti dal codice deontologico».
Secondo Maccarini, che ha alle spalle un’esperienza in uno studio
legale internazionale e prima ancora ha lavorato come responsabile comunicazione presso una casa editrice, la differenza tra
azienda e studio è che nella prima solitamente si hanno uno o due
referenti con una gerarchia ben definita e strutturata».
Gabriella
G
b i ll Ferraro,
F
Eversheds
E
h d Bianchini
Bi hi i
Il dipartimento marketing di Eversheds Bianchini è nato nel
2004 ed è guidato da Gabriella Ferraro che vanta una lunga esperienza nel marketing di una società di sicurezza e
consulenza informatica per il settore bancario. La divisione
si occupa del cross selling interno, della preparazione dei
pitch, dei contenuti della documentazione istituzionale, sito
web, seminari e delle relazioni internazionali con gli altri 50
uffici Eversheds. «I grandi studi legali si trovano a operare
in un mercato sempre più competitivo», dice Ferraro, «i nostri
clienti sono sempre più esigenti e operano oggi la scelta dei Gabriella Ferraro
servizi legali seguendo logiche simili a quelle di un qualsiasi
servizio. È necessario quindi affidarsi a professionisti per
definire e perseguire il proprio posizionamento e differenziarsi dai competitor.
Per questi motivi il momento giusto per decidere di avere un responsabile della
comunicazione nasce quando il budget dedicato ad attività di media relation
inizia a diventare significativo sia in termini di spesa sia di tempo investito.
Lo sforzo che ci viene richiesto è quello di comunicare perché siamo migliori di
altri nel soddisfare un bisogno. Il dipartimento sviluppa attività di marketing
e business development collegate alla comunicazione media».