LUIGI VANVITELLI
formazione
Vanvitelli, Luigi (Napoli 1700 - Caserta 1773), pittore, ingegnere e architetto italiano.
Precursore del neoclassicismo, fu uno dei protagonisti dell'architettura del Settecento.
Figlio del pittore olandese Gaspard van Wittel, nel 1701 venne portato dalla famiglia a
Roma, dove svolse attività di pittore fino al 1736, divenendo l'iniziatore del vedutismo e
ricevette un'educazione molto eclettica, che spaziava dal campo artistico e letterario a
quello scientifico e umanistico.
Allievo del poco noto Antonio Valeri, Vanvitelli si ispirò all'opera di alcuni grandi architetti
del Barocco, come Gian Lorenzo Bernini, Francesco Borromini, Carlo Fontana, Filippo
Juvarra e studiò a fondo i trattati e le opere degli architetti dell'antichità e del
Rinascimento. Negli anni della formazione strinse una duratura amicizia e collaborazione
con Nicola Salvi e si affiliò all'Accademia dell'Arcadia.
L'influenza di Filippo Juvara e l’interesse per l’arte del Rinascimento nutrirono e guidarono
la sua successiva attività da architetto. Impegnato nella fabbrica di San Pietro in Vaticano
dal 1726, fu quindi chiamato nelle Marche da Clemente XII per partecipare alla
costruzione delle fabbriche pontificie, e a Napoli da Carlo III Borbone per edificare la
reggia di Caserta. Iniziata nel 1751, la reggia fa convivere vari stili: alla facciata lineare,
costruita secondo schemi classici, contrappone soluzioni scenografiche e spettacolari, con
grandi effetti decorativi e cromatici, di matrice neocinquecentista e barocca.
Durante la lunga permanenza a Napoli, eseguì numerosi disegni di architetture e decori,
che testimoniano un notevole estro inventivo.
Opere
• Abacuc e l'angelo e Daniele nella fossa dei leoni: affresco presbiterio chiesa del
Suffragio, Viterbo (1730)
• Basilica della Santissima Annunziata Maggiore a Napoli
• Decorazione della Basilica di Santa Maria degli Angeli alle Terme di Diocleziano a
Roma
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Caserma di Cavalleria Borbonica
Chiesa degli Olivetani di Perugia
Chiesa della Missione ai Vergini a Napoli
Villa Giulia (Napoli)
Facciata della chiesa della Santissima Annunziata di Airola
Chiesa di Sant'Agostino a Siena
Facciata della chiesa gesuitica di San Vito a Recanati (attribuzione incerta)
Chiesa in stile neoclassico del 1775 annessa all'Abbazia Santa Maria del Bosco tra
i comuni di Contessa Entellina e Bisacquino
Ciborio della cappella del SS. Sacramento nel Duomo di Siracusa, realizzato nel
1752.
Convento di Sant'Agostino a Roma (in particolare il salone della Biblioteca Angelica
ultimato nel 1765)
Fontana al centro della frazione di Vermicino, fatta costruire nel 1731 da papa
Clemente XII
Fontana dei pesci a Largo Campo nel centro storico di Salerno
Fontana del Vanvitelli del 1740 al centro delle mura di papa Urbano VIII nel porto
storico di Civitavecchia fatta costruire da papa Benedetto XIV
Foro Carolino (odierna piazza Dante) a Napoli
Molo Nuovo (ora parte centrale del Molo Nord), il Lazzaretto, l'Arco Clementino e la
chiesa del Gesù di Ancona
Lavori all'annesso Palazzo Apostolico di Loreto
Facciata del Palazzo Odescalchi a Roma
Palazzo de Gemmis a Terlizzi
Palazzo del Liceo Classico "Agostino Nifo" di Sessa Aurunca
Palazzo Doria d'Angri a Napoli
Palazzo Sforza-Fogliani del Ducato di Montebello a Castelnuovo Fogliani nel
comune di Alseno.
Madonna della Misericordia a Macerata
Palazzo Torri a Macerata (tradizionale attribuzione)
Palazzo Vallelonga in perfetto Rococò, a Torre del Greco, in provincia di Napoli
Sagrestia del santuario di Santa Maria di Pozzano (1754)
Villa Campolieto a Ercolano, dove Vanvitelli fu impegnato dal 1763; i lavori furono
portati avanti dal figlio Carlo dopo la morte del padre
Villa Giulia (o De Gregorio di Santelia), a Barra, quartiere di Napoli, terminata nel
1761
Ampliamento e facciata di Villa Tuscolana a Frascati
Reggia di Caserta
Nel 1750 il re di Napoli Carlo di Borbone richiese al Vanvitelli il progetto di una nuova
reggia che aveva pensato per la città di Caserta, facilmente raggiungibile dalla capitale,
ma discosta da essa, come lo era Versailles da Parigi. La reggia, che avrebbe dovuto
sorgere nei pressi di una nuova città (che fu poi realizzata in tempi successivi, in modo
caotico e senza tener conto delle idee di Vanvitelli), fu rifornita d'acqua dal monumentale
Acquedotto Carolino, progettato da Vanvitelli sul modello delle opere idrauliche dell'antica
Roma.
La Reggia di Caserta, definita come l'ultima grande realizzazione del Barocco italiano, è
sicuramente la sua opera più importante. Curatissima nei dettagli ed articolata su quattro
monumentali cortili, la costruzione è fronteggiata da uno scenografico parco, che sfrutta la
pendenza naturale del terreno per articolarsi in una gigantesca cascata artificiale, scandita
da una serie di fontane con statue marmoree. Le parti più scenografiche sono l'insieme
dell'atrio e del monumentale scalone d'onore e la cappella. Notevole è il teatro di corte, la
cui sala a ferro di cavallo piuttosto arrotondato è resa solenne dall'ordine gigante di
colonne, che dissimula la tipica gracile struttura lignea a palchetti. Privo delle quattro torri
angolari e della cupola centrale, che avrebbero dovuto movimentarne la mole, il palazzo è
una sorta di sintesi originalissima tra Reggia di Versailles e l'Escorial.
Dopo la sua morte i lavori alla reggia furono proseguiti dal figlio Carlo (Napoli, 1739-1821).