056-060 AR339 Almarro A318B ampliValvole_-- 02/01/13 23:07 Pagina 56 PROVE Il buon suono Single Ended Almarro A318B C ollocazione centrale nel listino per l'A318B in prova, dove la parte alta è occupata dall'A50125A con i suoi 6.500 euro di prezzo (trattato nel numero scorso di AUDIO REVIEW ), mentre l'entry level è rappresentato dall'A205A MKII che costa 1.800 euro. Il top di gamma Almarro non è un integrato come i modelli citati ma un monoblock, l'A340 Reference Mono, da 9.000 euro la coppia. Pochi modelli, ognuno dei quali però riesce a presentare al possibile acquirente una particolare e specifica divagazione sul tema valvole: così abbiamo la Classe A con pentodo single-ended dell'A205A MKII con i suoi 2x5 watt; ancora Classe A con triodo single-ended a feedback fisso per l'integrato in prova da 2x18 watt e una sua variante (A318A) con zero feedback; la Classe AB in push-pull dell'A50125A da 2x125 watt; la Classe A in push-pull da 40 watt dell'A340 Reference Mono. Quella di Almarro sembra essere una sorta di sfida al mercato e alle esigenze del cliente: vuoi valvole? Da noi ne trovi in modi diversi e per diversi prezzi, non hai 56 che l'imbarazzo della scelta... Esteticamente l'A318B è molto tradizionale: in prima fila sul pannello superiore la parata con la coppia della più ingombrante 6C33 agli estremi, mentre al centro le due 6SL7 e 6SN7; alle loro spalle l'altrettanto tradizionale sezione di alimentazione con la coppia di trasformatori resinati ed incapsulati, e l'induttanza di filtro tra loro. Per sua stessa dichiarazione Hiro Muramatsu, il proprietario di Almarro, è poco incline ai facili effetti visivi, anzi di tale sobrietà fa un vero e proprio manifesto motivandolo come un inutile sovracosto da attribuire al prezzo finale che nulla andrebbe ad aggiungere alle qualità meccaniche e soprattutto soniche dei suoi apparecchi. L'unica concessione che Muramatsu-San si concede è la finitura in vero legno dei telai dei suoi amplificatori; sembra addirittura che questo legno arrivi dalle coltivazioni di suo padre. E anche l'A318B in questione non sfugge alla regola, ma lo fa in un modo del tutto personale, con il legno utilizzato che è di due tonalità: più scuro, tipo ciliegio, sui lati e molto più chiaro, tipo betulla, per il pannello frontale. Un accostamento alquanto inusuale e che ognuno potrà apprezzare o meno a seconda del proprio gusto personale. Rimaniamo sul frontale dell'apparecchio per sottolineare la presenza delle due grandi manopole che regolano la ALMARRO A318B Amplificatore integrato a valvole Costruttore: Almarro Products, 3488-24 Kitagata Iida-shi, Nagano 395-0151, Giappone Distributore per l’Italia: LP Audio, Strada Nuova per Opicina 29/2, 34016 Trieste. Tel. 040 569824 Prezzo: Euro 3.600,00 CARATTERISTICHE DICHIARATE DAL COSTRUTTORE Numero di ingressi stereo: 3 RCA. Uscite: 4 e 8 ohm. Valvole di potenza: 2x6C33C. Valvole di segnale: 1x6SL7, 1x6SN7. Potenza di uscita: 2x18 watt. Potenza di assorbimento: 260 W. Dimensioni (LxAxP): 35,5x18,3x33,5 cm. Peso: 19,5 kg AUDIOREVIEW n. 339 dicembre 2012/gennaio 2013 056-060 AR339 Almarro A318B ampliValvole_-- 02/01/13 23:07 Pagina 57 PROVE Almarro A318B All'interno dell'apparecchio prevale, in basso a destra, il trasformatore di alimentazione, componente di pregevole fattura giapponese. In alto il circuito di raddrizzamento della tensione anodica. Il montaggio dei componenti, point to point, è abbastanza ordinato. AUDIOREVIEW n. 339 dicembre 2012/gennaio 2013 57 056-060 AR339 Almarro A318B ampliValvole_-- 02/01/13 23:07 Pagina 58 PROVE Almarro A318B Amplificatore integrato a valvole ALMARRO A318B. Numero di matricola: 018333 CARATTERISTICHE RILEVATE uscita 8 ohm Caratteristica di carico limite (per THD 10%) Fattore di smorzamento su 8 ohm: 8,8 a 100 Hz; 9,2 a 1 kHz; 8,4 a 10 kHz 58 Spettro 0/20 kHz di un tono puro da 1 kHz (livello 1 watt su 8 ohm) Spettro 0/20 kHz di un tono puro da 1 kHz (livello 10 watt su 8 ohm) Andamenti distorsione/frequenza (potenze di prova 1 e 8 watt su 8 ohm) Risposte in frequenza in banda 10/200.000 Hz (potenze di prova 1 e 8 watt su 8 ohm) AUDIOREVIEW n. 339 dicembre 2012/gennaio 2013 056-060 AR339 Almarro A318B ampliValvole_-- 02/01/13 23:08 Pagina 59 PROVE Almarro A318B La tecnica INGRESSO IN 1 Impedenza: 220 kohm/160 pF. Sensibilità: 390 mV per 18 W/8 ohm. Tensione di rumore pesata "A" riportata all'ingresso: terminato su 600 ohm, 4.1 µV. Rapporto segnale/rumore pesato "A": terminato su 600 ohm, 83 dB O gni finale dell'Almarro dissipa 40 watt di anodica (200 volt, 200 milliampère), per raggiungere 18 watt effettivi il rendimento dovrebbe essere al limite di quello teorico, ed in effetti l'erogazione al 10% di THD è minore, ma non di molto. Il comportamento è indubitabilmente da singleended, con la distorsione che sale progressivamente al salire dell'erogazione, ma meno "problematico" di altri perché l'impedenza interna non è altissima (meno di un ohm sull'uscita da 8 ohm) ed induce quindi fluttuazioni di risposta abbastanza limitate in caso di impedenze fortemente variabili. Il contenuto della distorsione è anche favorevole, perché la seconda armonica prevale sempre nettamente sulle altre, anche in prossimità della piena potenza, e lo spettro rimane comunque non molto esteso verso le armoniche elevate. Il trasformatore di uscita appare un po' "corto" sulle basse, come indica sia l'attenuazione di risposta a 10 watt (mentre ad 1 watt si nota un po' di enfasi) che l'aumento di distorsione al di sotto di alcune centinaia di Hz. Buoni i parametri di interfacciamento, sufficientemente contenuto il rumore. F. Montanucci Risposte in frequenza rilevate su 2/4/8/16 ohm a parità di tensione applicata all'ingresso (livello di uscita pari ad 2,83 volt sul carico da 8 ohm) AUDIOREVIEW n. 339 dicembre 2012/gennaio 2013 L’ amplificatore single-ended riprende i canoni costruttivi dell’integrato A50125A, in configurazione push-pull, presentato su AR il mese scorso. Anche in questo caso il cablaggio in aria “point-to point” dona ai componenti così saldati un aspetto non particolarmente ordinato, ma non per questo meno funzionale. Come valvola finale viene utilizzata la 6C33C-B, un doppio triodo di potenza molto lineare e che non necessita di elevate tensioni anodiche. In questo caso la valvola finale è alimentata a 280 Vdc con una corrente di riposo di 230 mA; da notare che il punto di lavoro dello stadio finale prevede l’impiego contemporaneo del fixed bias (negativo di griglia) e del bias catodico; nella maggior parte dei casi viene adottato, per questa topologia di circuito, solo il bias catodico. La dissipazione anodica della 6C33 è di circa 45 W, infatti la tensione effettiva ai suoi capi è prossima ai 210 Vdc, e questo perché, in virtù della parte di bias catodico, la tensione presente sul catodo è di 70 Vdc, che vanno sottratti alla tensione anodica generale. Anche qui si riprende la filosofia del modello A50125A. Completissimo il manuale a corredo (benché solo in inglese), dove viene descritto con molta cura il procedimento per la regolazione del bias. I relativi test point sono direttamente collegati allo zoccolo di ciascuna valvola finale, risultando di facile accesso per i terminali del tester; lo stesso dicasi dei due trimmer per la regolazione della tensione negativa di griglia. Esaminando lo stadio di ingresso e pilotaggio, è interessante notare che come primo stadio viene impiegata una sezione della 6SL7/6H9C (di produzione russa) e come stadio di pilotaggio della valvola finale viene impiegata una sezione della 6SN7/6H8C (anch’essa russa); si tratta di doppi triodi di impronta vintage, molto usati nel passato per le loro ottime prestazioni elettriche. I due stadi amplificano entrambi e il costruttore li definisce anode-follower. Questo finale adotta il feedback globale, cioè uscita-ingresso; infatti il segnale viene prelevato dalla presa a 16 ohm, che è di fatto presente ma non viene usata, e riportato allo stadio di ingresso tramite una resistenza; questa tecnica evita, secondo il costruttore, l’interazione tra il segnale chiamato “back EMF” e il segnale di feedback. Il back EMF sarebbe quel segnale presente ai capi dell’altoparlante quando, terminando un messaggio musicale, la membrana continua a muoversi (causa inerzia) producendo, di fatto, una tensione proporzionale al movimento stesso. Una teoria affascinante e che meriterebbe un approfondimento, ma non è questa la sede più opportuna per parlarne, anche perché nutro delle perplessità al riguardo. I trasformatori di uscita sono di buona fattura, con lamierini molto ben compatti e di dimensioni, rispetto alla potenza dichiarata, adeguate; di qualità è anche l’induttanza di filtro della tensione anodica, fisicamente collocata tra i due trasformatori. Tutta la componentistica appare ben selezionata: le resistenze sono ad impasto di carbone e i condensatori di buona capacità a garanzia di un basso ripple della tensione di alimentazione; il potenziometro del volume ha un valore inusitatamente elevato, 250 kohm, ed è un Alps a strato di carbone. Guardando l’interno fanno impressione le dimensioni del trasformatore di alimentazione con nuclei a C; è un oggetto di ottima fattura e sovradimensionato ma bisogna dire che scalda non poco, anche perché il suo posizionamento non facilita di certo la ventilazione! W. Gentilucci 59 056-060 AR339 Almarro A318B ampliValvole_-- 02/01/13 23:08 Pagina 60 PROVE Almarro A318B Il pannello posteriore; nella parte centrale si trovano i pin jack dei tre ingressi di alto livello; ai lati le prese per i diffusori con le prese a 4 e 8 ohm. Nella parte superiore, a destra e a sinistra si notano i trasformatori di uscita; al centro è collocata la induttanza di filtro dell'alimentazione. selezione degli ingressi e il volume: da fare tutto da qui, ché di telecomando neanche l'ombra... Appena visibile il logo aziendale scavato direttamente sul legno del frontale. Sul pannello superiore le regolazioni del bias per le valvole e l'accensione a levetta. Stesso stile asciutto e lineare per il pannello posteriore. I due terzetti di connettori per gli altoparlanti (8 e 4 ohm) sono di metallo e possono accettare cavo spellato e terminazioni di dimensioni anche elevate. Grandi anche i connettori stessi e ben massicci ma senza una copertura isolante, del tipo WBT giusto per citare un riferimento del settore. Appena discreta la tripla coppia di RCA (solo ingressi linea per questo A318B) dorati in superficie ma senza nessuna forma di isolamento alla base: efficaci ma poco appariscenti, come da tradizione Almarro. Il pannello posteriore si chiude con il fusibile a vite, quindi facilmente accessibile alla bisogna, e la vaschetta di alimentazione IEC collocata verticalmente. Non è prevista nessuna griglia di protezione alle/dalle valvole, nemmeno tra gli accessori. Il test, empirico quanto significativo, della “consistenza” al tatto ci ha colpito positivamente: l'A318B è un prodotto massiccio, ben costruito meccanicamente, con componenti di buona qualità anche se alcuni elementi (RCA su tutti) non sono all'altezza di tutto il resto. Ma Muramatsu-San ve lo dice molto chiaramente, ancora prima di acquistare uno dei suoi prodotti: se volete “effetti speciali”, non è questo il posto giusto! Vincenzo Maragoni L’ascolto I l finale Almarro è stato collegato ad un sistema di altoparlanti di buona sensibilità (circa 91 dB dichiarati) utilizzando un lettore CD-SACD come sorgente. Nella nostra sala d’ascolto, di media cubatura, si nota subito che la potenza a disposizione non è certo esuberante anche se l’impianto così composto è in grado di sonorizzare adeguatamente l’ambiente, ascoltando piccoli gruppi jazz e rock. In queste condizioni si nota una riproduzione realistica nel livello sonoro e nella definizione dello stage, senza che il suono appaia mai forzato o innaturale; infatti la maggiore qualità che emerge sin dai primi ascolti di questo Almarro è la sua elevata musicalità e pulizia nel trattare il messaggio sonoro. Il suo punto di forza appare proprio l’equilibrio che dà alla riproduzione con una risposta molto estesa sia alle basse frequenze che alle alte, unita ad un elevato contrasto della microdinamica, rendendo l’esecuzione naturale e godibile, sempre nel rispetto della potenza massima a disposizione. La fine trama musicale, la ricchezza del dettaglio e dei particolari più minuti, il delicato soffio dell’ancia del sax ti trasporta davanti ad una rappresentazione reale dei 60 brani riprodotti, soprattutto nei formati ad alta definizione, dove l’estensione in alto della risposta rende tutto più naturale e fluido. Affascinato dal comportamento del finale, provo a spostare la connessione di uscita dei diffusori dagli 8 ai 4 ohm; in queste condizioni migliora sensibilmente la riproduzione della gamma bassa, che guadagna in controllo ed articolazione, mantenendo la stessa estensione della risposta alle basse frequenze. Particolarmente belle le voci, sia maschili sia femminili, riproposte in tutta la loro estensione e presenza, con la tendenza a porle sempre in primo piano nel palcoscenico sonoro. Ottima la differenziazione dei piani sonori e la focalizzazione degli strumenti, con un plauso particolare alla ricostruzione dell’ambienza e della profondità della scena. Probabilmente la maggiore corrente e il controllo dimostrato con questa connessione hanno come ulteriore effetto quello di spingere ad agire sulla manopola del volume per trovare nuovi limiti al livello sonoro, il che non fa rimpiangere amplificatori di potenza superiore. R. Pallocchia AUDIOREVIEW n. 339 dicembre 2012/gennaio 2013