SIMULAZIONI MOLECOLARI 1 Dott. Francesca Nunzi E-mail: [email protected] Tel. : 075 5855522 Obiettivo del corso: mostrare come problemi di interesse chimico possano essere risolti attraverso strumenti di calcolo. • Capire le basi dei fondamenti teorici; • Uso di programmi di calcolo (input, output,…); • Valutazione della qualità dei risultati. 1 Simulazioni Molecolari 1 • Approccio computazionale in chimica • Introduzione alla meccanica quantistica: moto lineare ed oscillatore armonico • Calcolo della struttura molecolare: - le superfici di energia potenziale e l’ approssimazione BO; - ottimizzazione della geometria (minimizzazione dell’ energia) - metodi di calcolo per la PES. - frequenze vibrazionali • Esercitazioni 2 BIBLIOGRAFIA • Appunti di Chimica Teorica Prof. Tarantelli. • F. Jensen, Introduction to Computational Chemistry, Wiley, 1999. • A. R. Leach, Molecular Modelling, 2nd Ed., Prentice Hall, 2001. • Guy H. Grant and W. Graham Richards, Computational Chemistry, Oxford Chemistry Primers, 2005. • J. B. Foresman and A. Frisch, Exploring Chemistry with Electronic Structure Methods, Gaussian Inc., 1996. • P. W. Atkins and R. S. Friedman, Molecular Quantum Mechanics, Oxford University Press, 1997. 3 CHIMICA COMPUTAZIONALE (CC): LE ORIGINI • 1900: nasce la meccanica quantistica (MQ), con l’ ipotesi della quantizzazione dell’ energia di Max Planck. • 1900-1930: si sviluppa la teoria dei quanti, che pone le basi per la comprensione della chimica e della fisica della materia. 4 P. A. M. Dirac (1929) The underlying physical laws necessary for the mathematical theory of a large part of physics and the whole of chemistry are thus completely known, and the difficulty is only that the exact application of these laws leads to equations much too complicated to be soluble. “le leggi fisiche necessarie per una teoria matematica di tutta la chimica e di una parte della fisica sono note completamente e l’ unica difficoltà è che l’ applicazione esatta di queste leggi porta ad equazioni troppo complicate per essere risolte” in riferimento alle leggi della MQ.5 • Nei decenni successivi il contemporaneo sviluppo della MQ e della tecnologia dei calcolatori consentì la messa a punto di metodi ed algoritmi sempre + avanzati ed efficienti, in grado di risolvere, anche se in modo approssimato, le equazioni della MQ. 6 • Definitiva consacrazione di questo campo di ricerca: PREMIO NOBEL PER LA CHIMICA 1998 John Pople Walter Kohn per il loro contributo pioneristico nello sviluppare metodi che possono essere usati nello studio teorico delle proprietà di molecole e dei processi che le coinvolgono. “ a Walter Khon per lo sviluppo della teoria del funzionale di densità e a John Pople per lo sviluppo di metodi computazionali nella chimica quantistica”. 7 • Negli anni ’70 Pople e i suoi colleghi dell’ Università di Carnegi- Mellon (Pittsburgh, Pennsylvania) sviluppano il programma Gaussian, che ad oggi è il programma di chimica quantistica + utilizzato al mondo. • Da allora la CC è comunemente utilizzata come strumento di modellazione, previsione e riproduzione dei dati sperimentali esistenti ed ha assunto un ruolo fondamentale nella chimica moderna. 8 • La CHIMICA TEORICA è un’ area della chimica che si occupa dello sviluppo di modelli matematici, basati sulla meccanica classica e sulla meccanica quantistica, di sistemi chimici (molecole singole, cluster/aggregati, sistemi supramolecolari e fasi/materiali). • La CHIMICA COMPUTAZIONALE è un’area della chimica che si occupa dell’ implementazione dei modelli teorici nella forma di codici di calcolo e della loro applicazione alla simulazione di sistemi chimici, con lo scopo di calcolarne le grandezze fisiche caratteristiche e prevederne le proprietà chimiche. 9 • Chimica computazionale: applica i modelli teorici allo studio vero e proprio della chimica. Il computer è usato come uno strumento “sperimentale”, al pari di uno spettrometro di massa. • Prima dell’ avvento dei computer (i.e. prima del 1950), il numero di sistemi che poteva essere trattato con un alto grado di accuratezza era molto limitato. Negli anni ‘60 e ‘70, si passò da computer pochi, costosi e difficili da usare a macchine disponibili per i ricercatori di tutto il mondo. Da allora le prestazioni per un dato costo sono notevolmente aumentate e l’uso dei computer ha ormai invaso tutte le branche della scienza. 10 SISTEMA IN ESAME (MOLECOLA, SOLIDO, LIQUIDO,…) APPROCCIO SPERIMENTALE APPROCCIO COMPUTAZIONALE SCELTA DELLO STRUMENTO LIVELLO DI TEORIA (NMR, IR, RAGGI X, EXAFS,..) (ab-initio, SEMIEMPIRICI,…) RISPOSTA DEL SISTEMA ALLA PERTURBAZIONE SOLUZIONI DELLE EQUAZIONI Campi perturbativi (calore, luce,…) PROPRIETA’ CHIMICOFISICHE (E, H,…) 11 Lo studio teorico di un generico sistema chimico costituito da un set di nuclei ed elettroni, consente di ottenere un gran numero di informazioni: • le disposizioni geometriche dei nuclei per cui la molecola è stabile; • le energie relative e le energie assolute; • le proprietà fisiche e spettroscopiche delle molecole (i.e. freq. vibraz., momento di dipolo, polarizzabilità, costanti di accoppiamento NMR,…) • la velocità con cui una molecola stabile si trasforma in un’ altra; • come la struttura e le proprietà molecolari cambiano nel tempo; • come interagiscono due molecole; • ….. 12 QUINDI: 1. Chimica computazionale come strumento complementare sperimentazione: alla • problemi pratici nell’ effettuare l’ esperimento (costi, condizioni,..) • difficoltà nell’ interpretazione dell’ esperimento • pericolosità dell’ esperimento 2. Chimica computazionale come strumento predittivo: il calcolo consente di determinare proprietà di sistemi molecolari che per motivi tecnici o economici non sono misurabili sperimentalmente: • studio di possibili intermedi di reazione • studio di molecole ipotetiche • studio di molecole pericolose 3. Chimica computazionale per il design molecolare, i.e. la progettazione di nuovi sistemi chimici aventi le proprietà chimico13 fisiche richieste (es.:drug-design). CALCOLATORE ELETTRONICO • Combinazione di hardware e software. • Hardware → tre aspetti fondamentali: • velocità del processore (operazioni matematiche) • memoria (RAM, accesso istantaneo) • immagazzinamento dati (HARD DISK, accesso lento) • Lista dei 500 super computer più potenti al mondo (TOP500): http:// www.top500.org 14 IBM P575 Power 6 (SP6) CINECA Model: IBM pSeries 575 Architecture: IBM P6-575 Infiniband Cluster Processor Type: IBM Power6, 4.7 GHz Computing Cores: 5376 Computing Nodes: 168 RAM: 21 TB (128 GB/node) Internal Network: Infiniband x4 DDR Disk Space: 1.2 PB Operating System: AIX 6 Peak Performance: 101 TFlop/s Available compilers: Fortran90, C, C++ Parallel libraries: MPI, OpenMP, LAPI 15 Il Barcelona Supercomputing Center (BSC) ha costruito ed amministra il super computer chiamato Mare Nostrum che si trova nella cappella di Torre Girona a Barcellona (il supercompter si trova all’ interno di una vera cattedrale). 10240 processori – 2560 JS21 blade computing nodes with 2 dual-core IBM 64-bit PowerPC 970MP 16 Le risorse computazionali del gruppo di chimica inorganica teorica: http://www.thch.unipg.it/comp_res.html • HP cluster • 23 bi-processors nodes Intel(R) Pentium(R) D CPU 3.00GHz Central Memory: 4GB on each node Peak performance: 4/5 Gflop/s per processor • 4 quad-processors nodes Intel(R) Xeon(R) 5160 CPU 3.00GHz Central Memory: 16GB on each node Peak performance: 8/9 Gflop/s per core • 4 dual quad-processors nodes Intel(R) Xeon(R) CPU E5430 2.66GHz Central Memory: 32GB on each node Peak performance: 8/9 Gflop/s per core 17 CHEMGRID: il cluster Linux per le vostre esercitazioni! • Cluster Beowulf Intel 8 bi-processor nodes Intel Pentium II 300MHz Central Memory: 1024 MB on each node 18 CALCOLATORE ELETTRONICO • Combinazione di hardware e software. • Software → programma di calcolo: • raccolta delle istruzioni per il calcolo (codice) • un codice trasforma un modello teorico in una serie di istruzioni per il calcolatore (implementazione) • il modo con cui sono implementati gli algoritmi è la chiave per lo sviluppo di un programma efficiente 19 CALCOLATORE ELETTRONICO • Combinazione di hardware e software. • Software → programma di calcolo: • raccolta delle istruzioni per il calcolo (codice) • un codice trasforma un modello teorico in una serie di istruzioni per il calcolatore (implementazione) • il modo con cui sono implementati gli algoritmi è la chiave per lo sviluppo di un programma efficiente 20 • Lo sviluppo dell’ approccio computazionale è dovuto: 1. all’ aumento della potenza di calcolo (hardware) 2. alla diminuizione dei costi dei calcolatori 3. alla messa a punto di metodi di calcolo (codici) sempre + efficienti • Mentre i costi degli esperimenti sono in continuo aumento, i costi dei metodi di simulazione computazionale diminuiscono (e la loro potenza aumenta!) • Si parla di esperimenti al calcolatore! 21 • Triamino-trinitro-benzene (sp RHF/6-31G(d) 300 funzioni di base) Programma Sistema Tempo di CPU Polyatom (’67) CDC 200 anni Gaussian 80 Vax 11/780 1 settimana Gaussian 88 Cray Y-MP 1 ora Gaussian 92 Cray Y-MP 9 minuti 486 DX2/50 20 ore Gaussian 94 Pentium 90 2.6 ore Gaussian 98 Pentium4 2.4 GHz 5 minuti • Fullerene C60 (sp B3-LYP/3-21G 540 funz. base – spazio disco: 252 MB) Pentium 90MHz, 32MB (Windows 3.1): 5:14:00 (ore:min:sec) Pentium Pro 200MHz, 64MB (Linux): 2:43:00 (ore:min:sec) Pentium IV 2.4GHz, 1GB (Windows): 0:04:43 (ore:min:sec) 22 Approccio computazionale: ruolo del sistema in esame • Il sistema generalmente può essere complesso. • La complessità del sistema pone un limite naturale al grado accuratezza con cui si possono studiare le proprietà del sistema. di • E’ possibile evidenziare nello studio dei fenomeni chimico-fisici una gerarchia nella scala delle lunghezze (STRUTTURA) e dei tempi (RILASSAMENTO). • L’ esistenza di una gerarchia spazio-temporale permette di usare modelli teorici differenziati. • L’approccio modellistico-computazionale si basa simulazione multiscala dei fenomeni chimico-fisici. quindi su una 23 Gerarchia dell’ approccio multi-scala per la simulazione di materiali: Tempo Elettroni → Atomi → Molecole → Nanoparticelle → Dispositivi Anni Design Simulazioni del continuo Ore Elementi finiti Minuti Secondi m-sec n-sec p-sec f-sec Simulazioni Mesoscala Frammenti (size graining) Scala atomica Meccanica classica Scala elettronica Meccanica quantistica 24 1Å 1nm 1µm 1mm 1m Distanza Gerarchia nella scala delle lunghezze dei compositi polimero-nanotubo: a) Nanotubi in una matrice di polimero su una scala delle lunghezze di alcuni micron b) Singolo nanotubo circondato dalla matrice polimerica c) Una parte della matrice risolta come molecole di polimero individuali d) Interazione specifica tra un particolare polimero ed un particolare nanotubo: la parte terminale di una catena bis-fenolo-A-policarbonato vicino ad un nanotubo 25 (10,10). CELLE SOLARI FOTOSENSIBILIZZATE O DYE-SENSITIZED SOLAR CELLS (DSSCs) O CELLE DI GRÄTZEL 1cm 12 % M.Grätzel, Nature,2001 ELETTROLITA CATODO PROTOTIPO DI N3@TiO2 Modello schematico di una cella solare sensibilizzata di tipo Gräztel su una scala di 10 nm. 26 Modeling of TiO2 nanoparticles: Stoichiometric anatase Ti38O76 cluster of nanometric dimensions exposing (101) surfaces gap in water: B3LYP/3-21g* 3.20 eV B3LYP/DZVP TD-DFT 3.13 eV Experimental gap in acqueous solutions: 3.20 – 3.30 eV F. De Angelis, A. Tilocca, A. Selloni J. Am. Chem. Soc. 2004, 126, 15024 27 28 The N3 dye: N6 Ru N4 N3 Ru(II) d6 electron configuration. Singlet ground state. The triplet and quintet lie 14 e 41 kcal/mol higher in energy. N5 N2 N1 The terminal carboxylic groups can be either protonated or deprotonoated and allow stable anchoring of the dye to the TiO2 surface Calculated and experimental geometrical parameters Ru-N1,3 Ru-N2,4 Ru-N5,6 N1RuN2 N1RuN3 N1RuN4 N2RuN4 2.036 2.030 2.048 79.8(5) 90.6(5) 97.8(5) 174.5(6) 88.2(5) 2.058 2.013 2.046 79.1(5) Theor. 2.079 2.056 2.036 78.9 Exp. N5RuN6 95.9(5) 95.1 94.0 169.5 S. Fantacci, F. De Angelis, A. Selloni J. Am. Chem. Soc. 2003, 125, 4381. 90.2 29 Absorption spectrum of N719 in water: Intensity (arb. units) π→π* Exp. Theor. HOMO-3 MLCT (II) MLCT (I) Energy (eV) S. Fantacci, F. De Angelis, A. Selloni F. De Angelis, S. Fantacci, A. Selloni F. De Angelis, S. Fantacci, M.K. Nazeeruddin F. De Angelis,. S. Fantacci, M. Grätzel et al. HOMO LUMO J. Am. Chem. Soc. 2003, 125, 4381. Chem. Phys. Lett. 2004, 389, 204. Chem. Phys. Lett. 2005, 415, 115. 30 J. Am. Chem. Soc. 2005, 127, 16835. Simulazioni di dinamica molecolare ab initio N3@TiO2 31 Simulazioni su scala atomica: strumenti Meccanica classica Equazioni di Newton ⇒ Meccanica Molecolare: si costruisce direttamente una funzione modello per la superficie di energia potenziale ⇒ Dinamica Molecolare: si risolvono le eq. del moto di Newton Meccanica quantistica Equazioni di Schrodinger ⇒ Metodi quantistici ab initio, DFT e semiempirici: si risolve l’ equazione di Schrodinger per gli elettroni ⇒ Dinamica Molecolare ab initio 32 MECCANICA CLASSICA: • Metodi della meccanica molecolare: FUNZIONI DI ENERGIA POTENZIALE empiriche parametrizzate rispetto ai dati sperimentali. • E’ un metodo veloce, semplice, ma in genere poco accurato. • I legami chimici sono catalogati secondo una casistica stabilita costruendo il modello (gruppi simili di atomi in molecole diverse hanno struttura geometrica praticamente costante). • Dinamica Molecolare: si occupa delle simulazioni dinamiche dei sistemi, i.e. considerano le variabili TEMPO e TEMPERATURA. 33 METODI QUANTISTICI: 1. Metodi ab initio: così detti perché i soli dati utilizzati per il calcolo sono le proprietà delle particelle, i.e. carica e massa, e le costanti fondamentali. • Per risolvere le equazioni si introducono delle approssimazioni matematiche. • La soluzione può essere migliorata riducendo tali approssimazioni: l’ accuratezza può essere sistematicamente migliorata. 2. Teoria del Funzionale di Densità (DFT): è + efficiente dei metodi ab initio • Il grado di accuratezza dipende dalla bontà del funzionale di densità, ma non può essere aumentato in modo sistematico. 3. Metodi semiempirici (MINDO, MNDO, AM1, PM3): si introducono delle semplificazioni al problema fisico (ad es. si trattano solo gli elettroni di valenza). • Alcune grandezze sono sostituite da parametri insiti nel metodo: il loro valore è ottenuto per regressione da un insieme di dati sperimentali. • La soluzione non può essere migliorata: occorre passare ad un altro metodo (l’ 34 accuratezza dipende dalla parametrizzazione introdotta. Simulazioni su scala atomica: limiti ed applicabilità Meccanica e Dinamica Molecolare Metodi QM semiempirici > 104 Uso di potenziali derivati empiricamente > 103 Introduzione di appross. nell’ eq.di Schr. Parametri empirici necessari Metodi QM ab-initio 100 Risoluzione esatta dell’ eq.di Schr. Costo computazionale 35 Costo computazionale: • E’ definito come il tempo di CPU necessario rispetto alla dimensione del sistema (i.e. il numero di atomi, N). • Come scalano i metodi teorici visti sopra rispetto alla dimensione del sistema: • Metodi di meccanica molecolare ~N2 • Metodi semiempirici ~N3 • DFT ~N4 • Metodi ab initio ~N4, N5, N6,… • Stima del tempo di CPU per un calcolo su un sistema con 10 atomi (N=10): metodo semiempirico ~ 1000 sec = 17 minuti; metodo DFT: ~ 104 sec = 2.8 ore; MP2 (Moller-Plesset Perturbation Theory con correzioni al II ordine) ~N5 = 105 sec (+ di un giorno!) 36 COSTO COMPUTAZIONALE VS ACCURATEZZA Accuratezza Metodi quantistici Meccanica Molecolare 10 Atomi e piccole molecole 100 1000 Sistei estesi e nano-clusters 10,000 Numero di atomi Proteine, DNA, RNA … 37 • Attenzione a selezionare un livello adeguato di teoria per il sistema in esame ed a valutare la qualità dei risultati ottenuti. • Occorre conoscere in modo rigoroso la teoria che è alla base del metodo utilizzato. • L’ unico sistema che si può risolvere esattamente è quello a monoparticella. Per sistemi multi-particella (many-body) si possono ottenere soluzioni numeriche con un alto grado di accuratezza (eventualmente soluzioni quasi esatte) effettuando un grande numero di operazioni matematiche. • Si possono ottenere utili informazioni su sistemi fino a migliaia di atomi, a seconda dell’ accuratezza che si vuole ottenere e del sistema in esame. 38