INTERVISTA
LICIA TROISI
ASTROFISICA CON UNA MARCIA IN PIÙ
Licia Troisi
ASTROFISICA CON UNA MARCIA IN PIÙ
Licia Troisi, di professione astrofisica, è senza dubbio l’autrice fantasy italiana più
amata. All’attivo ha due trilogie in tre anni – tradotte in sette lingue – e 500 mila
copie vendute. Di giorno lavora all’Agenzia Spaziale Italiana e di sera scrive di mondi
fantastici.
Ecco che cosa ci ha raccontato:
C O M E E ' N ATA L ' I D E A D E L L E C R O N AC H E D E L M O N D O E M E R S O ?
La scintilla da cui tutto è partito è stata il personaggio di Nihal. La sera, prima
di addormentarmi, avevo l’abitudine di raccontarmi delle storie, che, note
dopo notte, proseguivano come in un libro. Prima è arrivata Nihal, poi ho
iniziato a costruirle un mondo attorno.
CHE COSA C'È DI TE NELLE TUE EROINE?
Ci sono fasi della mia vita. Nihal è la mia adolescenza, Duhbe è legata a un
periodo particolare: mi ero appena laureata e vivevo una situazione un po’
stagnante, perché speravo di riuscire a trovare subito lavoro (invece c’è
voluto un anno, più o meno). Certo, nel frattempo continuavo a scrivere, però
avevo la sensazione di non riuscire a modificare le cose che non andavano, di
non avere la forza per il cambiamento.
P O I P E R Ò H AI R E AG I TO E H AI " AF F R O N TATO L A B AT TAG L I A" …
Bisogna lottare contro le cose che non vanno, in questo credo molto.
C H E C O S ' È P E R T E L A S C R I T T U R A?
Penso che la vita sia un po’ un lavoro di squadra: è bene condividere con gli
altri le proprie scoperte. Per me la scrittura è proprio questo, è il bisogno di
comunicare le mie riflessioni sull’esistenza e anche le domande che ancora
non hanno trovato risposta. Il fantasy per me è un modo, forse più efficace di
altri, per parlare della realtà, non una fuga.
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Q U AL I S O N O I VAL O R I C H E C E R C H I D I T R AS M E T T E R E ?
L’importanza di combattere, di rimboccarsi sempre le maniche, di cercare la
propria strada e non preoccuparsi quando le cose non vanno bene: la vita è
fatta così, bisogna cercare di adattarsi, imparare il più possibile, reagire e
trovare un nuovo equilibrio. Poi, nei miei romanzi, c’è il rifiuto della guerra,
che è sempre dolore e morte, e l’importanza del contatto con la natura, che
l’ambientazione fantasy consente di recuperare.
Q U AL E P E N S I C H E S I A L A C H I AV E D E L T U O S U C C E S S O ? Q U AL I C O R D E
TO C C AN O I T U O I R O M AN Z I , S E C O N D O T E , N E I G I O VAN I L E T TO R I ?
In base a quello che mi scrivono i miei lettori, credo sia molto facile
immedesimarsi nei protagonisti dei miei libri: ognuno riesce a ritrovare
qualcosa della propria vita, soprattutto nel tema della crescita (un tema che
ho ben presente: quando ho cominciato a scrivere non ero poi molto lontana
dall’adolescenza!). Sicuramente contano anche i motivi che stanno alla base
del successo del genere fantasy, cioè il bisogno di valori assoluti, la ricerca di
figure di riferimento (che oggi è sempre più difficile trovare). Nel fantasy, che
ha molto in comune con l’epica, i valori vengono propugnati in maniera forte
e immediata e viene rappresentata la lotta per gli ideali, qualcosa di cui credo
ci sia più che mai bisogno.
T U S E I M O LTO V I C I N A AI T U O I L E T TO R I : I N C O N T R I , F O R U M … Q U AL È S TATO I L
C O M M E N TO C H E T I H A FAT TO P I Ù P I AC E R E ?
Mi fa piacere quando qualcuno mi dice che l’ho aiutato, magari perché ha
letto un mio libro in un momento particolarmente difficile e ha ritrovato un po’
di forza per compiere delle scelte… in fondo è anche per questo che si scrive!
Q U AL I S O N O L E T U E F O N T I D I I S P I R AZ I O N E ?
Sono diverse, non solo libri ma anche canzoni, film... Mi piace molto il rock, in
particolare i Muse: la loro musica è sicuramente una potente fonte di
ispirazione per me. Poi ci sono molti film fantasy che ho visto (come Il signore
degli anelli) e i film storici, per la rappresentazione di duelli, battaglie,
truppe… Per quanto riguarda i libri non mi sono ispirata a uno scrittore
specifico, anche perché non ne ho uno preferito in assoluto: sono una lettrice
onnivora.
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E P O I I M AN G A?
Nei manga ci sono gli stessi elementi dei miei libri: la crescita, la battaglia…
sono in genere storie di formazione in cui l’eroe attraversa una serie di
difficoltà e riesce poi a realizzare il proprio sogno. Credo che questo interessi
molto a un pubblico giovane, che poi ritrova gli stessi temi nel fantasy.
H AI M AI P E N S ATO A U N ' E V E N T U AL E T R AS P O S I Z I O N E C I N E M ATO G R AF I C A D E I
T U O I R O M AN Z I ? Q U AL I AT TO R I P O T R E B B E R O D AR E I L V O LTO AI T U O I
P R E S O N AG G I ?
Mi farebbe molto piacere, sarebbe divertente trovarsi a lavorare sulla
sceneggiatura, una scrittura diversa da quella che pratico normalmente.
Pensando a volti noti, vedrei bene Natalie Portman nel ruolo di Nihal. Per
Sennar mi viene in mente ad esempio Eric Bana, mentre per Soana qualcuno
mi ha suggerito Monica Bellucci!
O R A C H E L A S E C O N D A T R I L O G I A D E L M O N D O E M E R S O S I È C O N C L U S A, C H E
C O S A V E R R À D O P O ? C I P U O I D AR E Q U AL C H E AN T I C I PAZ I O N E S U I T U O I
PROGETTI?
Ho una serie di progetti che sono a un buon punto di sviluppo. Uno è un
romanzo breve, sempre fantasy, sui temi dell’ecomafia. Poi c’è un altro
progetto con la Mondadori che ancora non posso svelare. Intanto sto
raccogliendo le idee per parlare ancora del Mondo Emerso, un mondo su cui,
secondo me, c’è ancora molto da dire.
H AI M AI P E N S ATO D I S C R I V E R E Q U AL C O S A C H E AB B I A A C H E FAR E C O N
L ' AS T R O F I S I C A, M AG AR I U N T E S TO D I V U L G AT I V O P E R R AG AZ Z I ?
La divulgazione mi è sempre piaciuta molto. Per tre anni ho lavorato proprio
in ambito divulgativo, in un museo, ed è un lavoro che mi dava molte
soddisfazioni! Mi piace comunicare, mi piace il contatto con le persone. In
effetti ho anche pensato a un libro di divulgazione e ho provato a scrivere
qualcosa che avesse un po’ a che fare con la scienza, ma non ho ancora nulla
di definito tra le mani. Ogni tanto scrivo per fare esperimenti.
C O M E R I E S C I A C O N C I L I AR E L A T U A P R O F E S S I O N E D I AS T R O F I S I C A C O N L A
S C R I T T U R A?
Man mano che vado avanti, gli impegni aumentano sempre di più e in effetti
non è semplice gestire tutto, però finora sono sempre riuscita a organizzarmi
perché amo fare entrambe le cose, anzi, scrivere per me è un’esigenza. Certo,
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bisogna anche un po’ imporsi su se stessi: capita di essere stanchi ma di
dover comunque rispettare le scadenze. Scrivere è un lavoro a tutti gli effetti.
D O M AN D A: C H E C O S A C O N S I G L I E R E S T I A U N G I O VAN E S C R I T TO R E
E S O R D I E N T E C O M E S E I S TATA T U ?
È fondamentale leggere molto, perché leggere aiuta ad acquisire le tecniche
che poi servono per scrivere. E poi cercare il confronto con altri lettori
(all’inizio possono anche essere i famigliari e gli amici, scegliendo magari
quelli più obiettivi) e con gli esperti del settore, mandando il manoscritto alle
case editrici, per avere la conferma delle proprie capacità. Io ho fatto così!
Aggiornata il giovedì 17 aprile 2008
Edizione Mondolibri S.p.A., Milano
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