METEORA Immigrazione: una storia anche italiana Il nuovo sito della Alighieri-Fermi: http://alighierifermi.myblog.it Giornale d’istituto della s.m.s. Alighieri-Fermi di Rimini Periodico Anno XIII maggio 2010 METEORA INDICE Periodico Anno XIII, numero 3 Sede di Rimini Via Coletti, 102 tel. 0541.52082 fax 0541.27037 Sede di Viserba Via Morri, 4 tel + fax 0541.7337793 Sito internet: http://alighierifermi.myblog.it Coordinamento e Redazione Vittorio Liberti La redazione Thomas Bergami Simone Bellidori pag. 1 Immigrazione pag. 2 Esami + Vietato Fumare pag. 3 Un saluto dalla Preside pagg. 4 Google e il mondo pag. 5 Eyjafjallajökul pag. 6 Dalla Prof. Massani pag. 7 Genitori e figli. Il film pag. 8 All Star pag. 9 Moda Estate 2010 pag. 10 La pupa e il secchione pag. 11 Lo Zoo di Radio 105 pag. 12 Il Re del Pop pag. 13 Broken Heart College pag. 14/15 Sport estremi + Street Luge pag. 16/17 I Talent Show pag. 18/31 Recensioni e dalle classi Michele Tiunov G i o r g i a Te r b o j e v i c h Ilaria Battarra Claudia Battarra Federico Pasquali Michele Carrani Claudia Faini Giorgia Alessi Luca Montanaro Alberto Scalas Salvatore Prezioso Chiara Vincenzi Francesco Belletti Milva Ricci N i c o l e Te n t o n i Giorgia Alessi Ta r a D u c i Sara Broglio Davide Cicerone Vladimir Melechov Inviato Speciale: N i c o l a s D i Te m p o r a Immigrazione. Storia anche italiana. L’IMMIGRAZIONE NEL MONDO extracomunitari, provenienti soprattutto dalla penisola balcanica. Gli immigrati sono mossi dalla ricerca di condizioni di vita migliori perché spesso i paesi di provenienza sono poveri o non vengono rispettati i diritti civili. Le persone che emigrano dal loro paese Da sempre l’uomo emigra per cercare nuovi paesi in cui vivere. Questo fenomeno esisteva anche nella preistoria, quando i nostri antenati migravano da un continente all’altro alla ricerca di cibo e acqua. Nel corso degli anni i flussi emigratori si sono sempre più intensificati e diffusi, specialmente negli anni della colonizzazione e delle guerre mondiali. L’Italia, per gran parte della sua storia recente è stato un paese di emigrazione; si stima che tra il 1876 e il 1976 sono partiti 24 milioni di persone. PERCHÈ SI EMIGRA? L’uomo emigra per vari motivi. I più importanti sono: motivi economici (per sfuggire dalla povertà, per cercare migliori condizioni di vita); lavoro (per trovare un impiego, per migliorare il proprio di lavoro); motivazioni politiche (dittature, persecuzioni, oppressioni, genocidi, guerra, pulizia etnica); religione (impossibilità di praticare il proprio culto religioso); disastri naturali (tsunami, alluvioni, terremoti, carestie); motivazioni personali (scelta ideologica, fidanzamento con un patner residente in un altro paese); raggiungimento della pensione (trasferimento in un luogo con clima migliore, minore costo della vita); motivi sentimentali (riunificazioni familiari); motivi di criminalità (per sfuggire alla giustizia del proprio paese, per evitare un arresto) e infine per motivi di istruzione (per frequentare una scuola e seguire uno studio più intenso, per garantire ai propri figli un’adeguata istruzione). spesso mettondo a rischio la propria vita, sono obbligate a viaggiare in condizioni estreme e possono essere soggetto a sfruttamento e abusi. Da un punto di vista politico l’immigrazione clandestina va a toccare una serie di importanti questioni sociali come l’economia, l’istruzione, l’assistenza sanitaria, la schiavitù, la prostituzione, il diritto di voto, i servizi pubblici e i diritti umani. Per questi motivi il fenomeno dell’immigrazione sta causando grandi dibattiti tra gli italiani e gli stranieri, a causa delle diverse opinioni delle persone. È inoltre da sottolineare che ancora oggi gli stranieri sono costretti a vivere con grandi disagi; ad esempio non possono frequentare alcuni luoghi; in una scuola all’interno di una classe non possono esserci studenti stranieri in una percentuale superiore al 30% circa (questa norma è stata di recente modificata). Senza considerare che anche gli stranieri contribuiscono al mantenimento del nostro paese svolgendo lavori che gli italiani non farebbero mai, come lavorare nei campi (per esempio per raccogliere le arance), fare il muratore o il pescatore, lavorare nelle fabbriche in condizioni non molto igeniche molte ore al giorno, senza ricevere uno stipendio realmente adeguato al lavoro svolto. La Costituzione Italiana riconosce diritti e doveri agli stranieri, affinché essi vengano aiutati, tutelati, riconosciuti come cittadini italiani e possano trovare lavoro, ma allo stesso tempo perchè rispettino le regole e le persone del paese nel quale emigrano. IMMIGRAZIONE IN ITALIA L’immigrazione in Italia è un fenomeno relativamente recente, che ha cominciato a raggiungere dimensioni significative all’incirca nei primi anni settanta, per poi diventare un fenomeno caratterizzante della demografia italiana nei primi anni del XXI secolo. L’Italia, per gran parte della sua storia recente è stato un paese di emigrazione; si stima che tra il 1876 e il 1976 sono partiti 24 milioni di persone (con una punta massima nel 1913 di oltre 870.000 persone), al punto che oggi si parla di grande emigrazione. In particolare nel 1973, l’Italia ebbe per la prima volta un leggerissimo saldo migratorio positivo, caratteristica che sarebbe diventata costante, amplificandosi negli anni a venire. È da notare tuttavia che in tale periodo gli ingressi erano in gran parte costituiti da emigrati italiani che rientravano nel paese, piuttosto che da stranieri. Il flusso degli stranieri ha cominciato a prendere consistenza solo verso la fine degli anni ‘70, sia per la politica a porte aperte praticata in Italia, sia per politiche più restrittive adottate da altri paesi. Nel 1991 l’Italia dovette confrontarsi con la prima grande l’immigrazione di massa, infatti è in questo periodo che nel nostro paese sono cominciati ad arrivare stranieri Chiara e Francesco 3H 1 L’esame di terza. Qui alla scuola “Dante Alighieri”, dall'inizio dell'anno, noi ragazzi di terza media ci stiamo preparando per affrontare al meglio l'esame che si terrà a giugno. Per allenarci stiamo facendo le prove Invalsi degli anni scorsi o, comunque, delle simulazioni. Le prove con le quali ci esercitiamo sono di italiano e matematica. Quelle di matematica consistono nel risolvere correttamente problemi, equazioni, espressioni, proporzioni e mettere una crocetta con le quattro opzioni sottostanti. Bisogna però fare molta attenzione e concentrarsi perché spesso sono i quesiti più semplici a nascondere i trabocchetti.La prova di italiano consiste in una parte di comprensione di uno o più brani e una parte di conoscenze gramnaticali. Per prima cosa occorre leggere attentamente il testo, anche più volte, fino a capirne il senso, poi rispondere alle domande che seguono mettendo una crocetta sulla risposta che si ritiene giusta. La parte grammaticale richiede una buona preparazione, infatti bisogna conoscere bene i verbi, le diverse proposizioni (subordinate e coordinate), i complementi e tutte le differenti parti del discorso. Il punteggio di queste prove viene calcolato in base a delle griglie di correzione che presentano i risultati corretti. Queste prove si possono trovare anche sul sito: http://www.invalsi.it e sono stampabili e scaricabili. Per superare l'esame non occorre essere dei geni, ma bisogna impegnarsi e dare del proprio meglio, perchè chi ha studiato tutto l'anno non avrà alcun problema ad essere promosso. Chiara 3H Vietato fumare. L'età compresa tra i 13 e i 17 anni è il periodo in cui alcuni ragazzi iniziano a fumare. Si è dimostrato, in un'indagine dell' OSSFAD, che i ragazzi che abitano al nord fumano in media 7 sigarette al giorno, e le comprano quasi sempre da soli. Non lo fanno per bisogno, ma per imitare i grandi, in particolare i loro beniamini televisivi. Molti ragazzi invece iniziano per gioco, per provare cosa si prova. Poi, però, non riescono più a smettere per la dipendenza che genera la nicotina; altri, invece, continuano perchè tutti gli amici fumano. La maggior parte dei giovani che fuma è costituito da ragazze. Il fumo di tabacco puo portare però gravi malattie, tra cui i tumori, patologie circolatorie e respiratorie. E, nonostante i giovani sappiano che il fumo fa male, fumano comunque. Il fumo rappresenta una delle abitudini più diffuse al mondo, i giovani che fumano si sentono più grandi, e quindi più liberi, per questo cambiano anche i loro rapporti con i loro coetanei e con i genitori. Sui pacchetti di sigarette sono presenti delle scritte contro il fumo, ma a quanto pare non servono a nulla se i giovani, e in generale tutti quanti, continuano a fumare. Ma se il fumo è così dannoso per la salute, perché non si fa qualcosa di più efficace per far smettere di fumare? È possibile che i ragazzi si sentano più grandi solo perché fumano? È normale che essi continuino a fumare fregandosene delle conseguenze? Questi ragazzi dovrebbero preoccuparsi di ciò che può accadere loro. Inoltre, il 79% dei ragazzi e l’80% delle ragazze intervistati sostiene di non essere a conoscenza dei possibili rischi derivanti dall’uso continuo e precoce di sigarette, nonostante le numerose campagne promosse dalla Commissione Sanità dell’Unione Europea. L’indagine ha dimostrato come l’informazione che circola sulla pericolosità del tabacco non ha prodotto gli effetti desiderati, e come siano soprattutto i più giovani a rischiare la propria salute, a causa della scarsa conoscenza del fenomeno. Alberto Scalas, Francesco Belletti, Sara Broglio, Claudia Faini 2 Dalla Preside. “ Caro giornale, sono una tua affezionatissima lettrice fin dal primo numero nel 1992 quando ancora ti chiamavi “Il resto del Dantino” ed eri il portavoce della scuola media Dante Alighieri di via Coletti. Poi con l’arrivo della scuola media Enrico Fermi di Viserba nel 1998, tramite referendum la testata fu modificata in “Meteora” titolo che doveva essere transitorio appunto, mentre si radicò subito con tanta forza da resistere a tutt’oggi. Infatti Meteora ci accompagna da allora ogni anno nel nostro viaggio insieme, in quel cammino prezioso che attraverso varie tappe conduce al traguardo dell’autonomia personale, della conoscenza, dell’amicizia, della scoperta, della consapevolezza e del sogno. Insieme si sono affrontate fatiche e ostacoli, si sono sperimentate felicità e soddisfazioni, si sono accettate sollecitazioni e richiami, insieme si è vissuto ogni anno scolastico come indimenticabile, nel ricordo di tantissime compagne e compagni incontrati per strada, dai professori, agli alunni, ai genitori, ai bidelli, agli educatori, ai nonni, agli esperti, a tutte le gentili persone che lavorano in questa scuola circondandola di tanto affetto. Meteora affido alle tue pagine il mio grazie profondo per le continue emozioni suscitate da parole, pensieri, disegni, poesie, racconti, fumetti, recensioni, lettere, brevi saggi, spettacoli, musica… Un dialogo serrato che ha richiesto un grande lavoro e un impegno costante alla Redazione tutta. Grazie per aver reso questa scuola ancor più vivace e operosa, carica di entusiasmo, fondata sull’idea di “comunità” educante, accogliente, generosa e solidale, colta e sapiente, aperta al futuro con fiducia e speranza, una scuola che porterò sempre nel cuore. Grazie e non dimentichiamo che è “camminando che si fa il cammino”! ” IL DIRIGENTE SCOLASTICO PROF.ENRICA MOROLLI 3 Google maps. Un mondo da scoprire. Già da anni Google, il famoso motore di ricerca, sta progettando varie applicazioni di cartografia che molti di voi conoscono e hanno visitato. Una di queste è Google Maps che consente la visualizzazione di carte geografiche. Oltre a questa funzione si possono cercare vie, ristoranti, ospedali, alberghi, ecc. Inoltre è anche possibile, creare un percorso stradale tra due punti. La visione del pianeta si può effettuare come semplice mappa, cartina stradale, o in versione foto satellitari o ibrida. Ma noi vi vogliamo raccontare di una delle altre invenzioni di Google: una nuova modalità di visualizzazione delle mappe lo Street View, che permette di visualizzare fotografie di vie e strade a 360° in orizzontale e 270° in verticale, come se fosse una passeggiata. Cliccando sulle frecce pare proprio di andare in giro per le strade delle città. Le foto possono essere viste in diverse posizioni, angolature ed ingrandimenti tramite i tasti “freccia” della tastiera e il mouse. Quindi potrete visitare Parigi o New York senza prendere un aereo, oppure fare un giro a Roma intorno al Colosseo e tante altre località disponibili. Un servizio del genere è davvero innovativo, Google è riuscito a creare qualcosa di unico nel suo genere, il software si preoccupa anche di oscurare le targhe delle auto e di nascondere i dettagli sensibili, ma il livello di zoom è comunque notevole per la risoluzione disponibile. americane. Il servizio in seguito è stato ampliato fino a comprendere altri stati dell’America, Europa ed Australia. Per la realizzazione delle foto, Google si serve di apposite fotocamere (dotate di 11 obiettivi) collocate sul tetto di diverse automobili. Nelle aree pedonali, nei parchi e nelle strade non attraversabili con le automobili, vengono usate invece delle biciclette, chiamate Google Bikes. Il servizio però è stato criticato in seguito a denunce da parte di persone che sorprese dalle telecamere che effettuavano le riprese, venivano inquadrate in situazioni imbarazzanti. Per questo non vedrete volti di persone perchè Google ha inventato un nuovo sistema capace di offuscarli. Un altro software cartografico è Google Earth che è un'applicazione grafica che permette di visualizzare fotografie satellitari della terra, per visualizzarle si utilizza un modello tridimensionale del nostro pianeta. Google Earth può essere utilizzato fornendogli coordinate geografiche, indirizzi o semplicemente navigando sul pianeta con il mouse come se giraste in mano un globo. A differenza di un normale globo è possibile eseguire uno zoom su qualsiasi zona del pianeta. Dall’agosto del 2007 è possibile vedere anche il cielo con le varie stelle, galassie e costellazioni. Dal 2009 è possibile visitare Marte ed esplorare il fondo marino. Inoltre è possibile vusializzare alcuni edifici e monumenti in 3D e informazioni di publica utilità come alloggi, scuole, bancomat, negozi ecc. Google Earth è stato sviluppato anche per il telefono cellulare iPhone e iPod Touch. Se volete visitare Google Maps, Google Street View o scaricare Google Earth Google Street View: http://maps.google.it/help/maps/streetview/ Google Maps: http://maps.google.it Google Earth: http://earth.google.it Lo Street View è stato lanciato da Google il 25 maggio 2007. Quel giorno c’erano solo 5 città Davide Cicerone, Vladimir Melechov 2H 4 Eyjafjallajökul. Il vulcano islandese. Recentemente in Islanda, isola dove sono presenti circa 100 vulcani, di cui 30 ancora attivi, si è verificato lo scioglimento del ghiacciaio situato sopra il vulcano Eyjafjallajokull. L’acqua fredda creata dallo scioglimento del ghiacciao raffredda velocemente il magma in fuoriuscita, vetrificandolo. Piccoli frammenti di questa lava vetrificata vengono dispersi nel cielo, insieme alla polvere vulcanica, raggiungendo anche i 13 km di altitudine. Questi frammenti vetrificati sono estremamente pericolosi per gli aereoplani, poiché possono danneggiarli. I voli di una grande parte d'Europa sono stati cancellati e le persone che dovevano viaggiare con l'aereo, sono state costrette all’ utilizzo del treno o delle auto. La produzione di cenere avviene solo quando nel vulcano vi è dell’acqua. Il magma nel cratere si solidifica rapidamente e, al momento dell’eruzione, anziché assumere la forma classica e spettacolare di lapilli e colate di lava, dà origine a esplosioni di polveri. Resta il fatto che solidificazioni ed esplosioni non avvengono ogni volta in cui l’acqua è presente. Sanità. Si tratta comunque di sostanze molto «dure» che possono bloccare i reattori dei motori e ricoprire i vetri degli aerei fino a corroderli. Le previsioni in queste situazioni sono molto complicate: le variabili dipendono dalla direzione delle correnti d’aria, che potrebbero cambiare rapidamente, dalla loro rapidità e dalla densità della nube di cui ancora non si è studiata la concentrazione. L'eruzione del vulcano Eyjafjallajokull era stata prevista. Il 20 marzo è iniziata la fase effusiva: emerge la lava. Il 14 aprile i vulcanologi islandesi hanno registrato un cambiamento di stile, e la fase è diventata «esplosiva». Il magma era entrato in contatto con il ghiaccio che ricopre il cratere e sono incominciate le esplosioni. Per fortuna, però, nonostante l’eruzione sia ancora attiva, le polveri non superano i 3 km di altitudine, C’è da dire che le conseguenze climatiche delle eruzioni vulcaniche sono sempre temporanee e, in un certo senso, rappresentano la naturale variabilità del clima terrestre. Ciò di cui sono fatte tutte le polveri dei vulcani sono delle particelle di silicati e di metalli, come il ferro. “Niente di velenoso e pericoloso per la salute”, lo ha stabilito l’Organizzazione mondiale della Francesco 3H, Alberto 3H, Sara 2H 5 Dalla Prof. Elvira Massani ti, ma agiscono nel subconscio; sono frasi nascoste che invitano al suicidio, alla violenza e al demonio. Basta pensare alla vita di tante rock star, l'ultima delle quali Michael Jackson: come artista aveva grandi doti, ma non riusciva a superare l' angoscia di vivere, tanto che doveva assumere medicine per trovare la serenità, medicine che lo hanno portato alla morte. Basta pensare a Jimi Hendrix, morto per abuso di farmaci e soffocamento da vomito nel 1970, al pluriomicida Charles Manson e a John Lennon, morto in tragiche circostanze e che insiemeai Beatles usava messaggi subliminali. Desidero rispondere al mio profilo stampato su Meteora. Tutti questi esempi devono farci riflettere su dove portano certe strade. Ecco alcune frasi sulla musica scritte da autori famosi e altre frasi, non meno significative, scritte da alunni di 3° A di qualche anno fa. Innanzitutto ringrazio Chiara Vincenzi per la sua descrizione così viva e realistica. La ringrazio anche perché mi ha permesso di capire come mi vedono i miei scolari . Frasi di autori famosi: La musica non può cambiare il mondo, solo la gente può farlo. La musica però, può cambiare la gente. Saluto tutti i miei alunni, soprattutto le classi terze, e ringrazio ognuno di loro, anche chi fa più arrabbiare, ma insieme voglio cogliere l' occasione per dirvi una cosa importante (sperando che alcuni mi ascoltino più di quanto lo fanno in classe). La musica ci unisce con fili invisibili. (P. Brown) La musica è voce di ogni dolore e di ogni gioia. Non ha bisogno di traduzione. (Exlei) La musica ha un grande potere sull”animo umano e questo sia nel bene che nel male. L'avevano già capito i filosofi dell' antica Grecia (500 a.C.) che teorizzavano tre tipi di musica: dorica che dà forza, lidia che toglie le forze e frigia che dà sfrenatezza. Là dove senti cantare fermati. Gli uomini malvagi non hanno canzoni. (Gottried Seumen) La musica è una cosa meravigliosa, è un miracolo. (Vasco Rossi ) Cominciamo dagli effetti positivi della musica: uno studio condotto da ricercatori canadesi ha dimostrato che le lezioni di musica alzano il Quoziente Intellettivo. Uno studio del 1997 a Bologna ha rivelato che i bambini prematuri che ascoltano musica hanno più probabilità di sopravvivere. In Venezuela l' educazione musicale è guardata dallo stato come uno degli strumenti fondamentali per la lotta a gravi problemi quali la criminalità, la violenza, il degrado sociale. Un esperimento realizzato nella metropolitana di Londra ha dimostrato che, dopo aver fatto ascoltare dagli altoparlanti musiche di Mozart e Pavarotti, in una delle stazioni più frequentate da teppisti, la stazione è stata bonificata nel giro di qualche giorno. Insegnare attraverso le note l'armonia del vivere insieme è il fine più alto della musica. (Muti) La musica è lo specchio dell' anima. Nella musica c'è la mano di Dio. (Benedetto XVI) La musica è la cosa più bella che ha reso felice la mia vita. (Roberto Benigni) Frasi di 3° A: La musica è come il mio migliore amico a cui posso confidare segreti e sogni. (Federico Boschetti) È un modo per far capire ciò che provi agli altri. (Martina Esposito) Dipende di che umore sono: se sono felice ascolto quasi tutto. Quando sono triste ascolto un po'. . . e poi non ci penso più. (Yanina Syrykh) Cantare fa bene anche al corpo. È una evidenza scientifica che arriva da Francoforte. Sono stati analizzati campioni di sangue prelevati ai componenti di un coro amatoriale prima e dopo l' esecuzione del Requiem di Mozart, scoprendo che il livello di immunoglobuline A e cortisolo, sostanze indispensabili al buon funzionamento del sistema immunitario, era sensibilmente più alto. Ci sono invece generi musicali che fanno male. Uno di questi è il rock. A parte gli esperimenti che dimostrano che gli animali non gradiscono questo genere e le galline producono meno uova e le Nella mia vita gioca come un confessore perché io cantando e ascoltando musica mi sfogo. (Martina Esposito) Nella mia vita la musica mi tiene compagnia quando non c'è nessuno in casa (Gianluca Bertani) La musica mi fa piangere, mi fa ridere, mi fa riflettere. (Silvia Corallo) Quando ascolto la musica penso di essere sommerso in una nuvola ed essere sostenuto da lei mentre mi rilasso nelle sue note. (Federico Boschetti) mucche meno latte, se ascoltano musica rock, è dimostrato che tale musica è nociva anche per l' uomo; inoltre al suo intemo a volte sono nascosti messaggi subliminali, che cioè non vengono avverti- Un saluto affettuoso a tutti, e uno particolare al coro. Professoressa Maria Elvira Massani 6 Genitori e Figli. In casa, al cinema. “Genitori e Figli: consigli per l'uso”. Per Nina questa è un'occasione per parlare per la prima volta a cuore aperto del suo rapporto con i due genitori: Luisa, caposala d'ospedale, Gianni, che ha lasciato la moglie e i figli per vivere su una barca, del fratellino Ettore che ha otto anni ed è razzista e di una misteriosa nonna che ricompare all'improvviso dopo vent'anni. Ma Nina soprattutto racconta per la prima volta di sé, delle sue amiche, della prima tragicomica serata in discoteca, delle uscite con i ragazzi più grandi, del suo primo innamoramento per Patrizio Cafiero, un ragazzo buffo che tutti chiamano Ubaldolay. Un problema che deve affrontare Nina è anche quello della verginità, infatti ormai tutte le ragazze della sua classe l'hanno persa e lei non vuole sentirsi da meno. Insicura racconta il suo problema alla madre e lei le consiglia di aspettare e di trovare la persona giusta. Nina segue il suo consiglio e decide di continuare la sua perversa storia d'amore con questo ragazzo, che pare provare per lei gli stessi sentimenti. Così una uscita dopo l'altra i due si conoscono meglio e si fidanzano. Nel frattempo si ammala la nonna di Nina e lei decide di trascorrere un po' di tempo con lei. Scopre della sua passione per l'alcool e per il gioco d'azzardo. Il rapporto tra Nina e Ubaldolay si rafforza e una sera, uscendo insieme a dei ragazzi un po' più grandi, racconta la storia di un ragazzo, Gigio, proprio il figlio del professore, che scopre tanti aspetti della vita del figlio dei quali non sapeva nulla. Alla fine del film Nina afferma che essere figli è difficile, ma lo è altrettanto essere genitori. L'ultima scena rapprensenta l'ennesimo conflitto tra Alberto e Gigio, la madre Rossana allora segue il consiglio di Nina, dato precedentemente, e prova a immaginare che gli insulti siano comunissimi numeri. Questa commedia è stata fatta per i teeneger ma anche per le famiglie, allargate e tradizionali, e per riflettere sulla distanza che separa le nuove generazioni dalle vecchie nel segno dell'incomprensione reciproca. Film: "Genitori e figli: agitare bene prima dell'uso" Regia: Giovanni Veronesi Attori principali: Silvio Orlando, Luciana Litizzetto, Michele Placido, Margherita Buy, Max Tortora, Elena Sofia Ricci, Vittorio Emanuele Propizio, Piera Degli Esposti, Chiara Passarelli e Andrea Fachinetti. La prima visione di questo film ha fatto più incassi del celebre Avatar, un successo assicurato. Il film è raccontato in prima persona da una ragazza quattordicenne, Nina, che descrive la sua vita di adolescente, il rapporto con i suoi genitori e la sua prima cotta. Il film parte da una discussione tra Alberto, il professore di Nina, e suo figlio Gigio, il quale vuole partecipare, anche senza il consenso del padre, al Grande Fratello. Quando il prof. Alberto arriva a scuola è in programma un tema e, ancora arrabbiato dalla recente discussione, decide di cambiare il titolo e ne assegna un altro, Ilaria e Giorgia T. 3D 7 ALL STAR+ADIDAS All star- ConverseLa linea di scarpe All Star fu prodotta per la prima volta nel 1917 come tentativo della Converse di entrare nel mercato delle scarpe da basket. Acquistarono la loro popolarità grazie al campione di basket americano Chuck Taylor, che le ha definite come sue calzature preferite. È per questo motivo che sopra il marchio Converse venne apposta la sua firma. Fino alla fine degli anni settanta furono calzate solamente da giocatori di ogni lega e nazionalità, poi verso gli anni ottanta trovarono un ampio mercato nel mondo della che ed ha fatto nascere il marketing sportivo moderno. La sua storia comincia in una piccola città tedesca. Lì vennero ideate le prime scarpe Adidas dedicate ad ogni sport esistente grazie a Adolf Dassler che le creò nel 1920. Il suo sogno era di creare un negozio di articoli sportivi e continuando a inventarne delle nuove fabbrica le prime scarpe da tennis. Continua così ancora per molto tempo. Nel 1936, durante le Olimpiadi di Berlino, il campione Jesse Owens calza scarpe Dassler, vince quattro medaglie e segna i nuovi record mondiali in tutte le competizioni a cui partecipa. Da questo momento le scarpe Dassler diventano di fama internazionale e si differenziano in 30 diversi modelli che in pochi anni si moltiplicano ed aumentano in continuazione. Claudia 3D e Milva 3M musica, soprattutto tra i cantanti heavy metal, hard rock, punk rock… Con gli anni queste scarpe si sono diffuse tra il pubblico di massa. Attualmente sono stati effettuati diversi cambiamenti sulla loro tela, colore, materiale e forma. Le All Star sono oggi disponibili in tinta unita in moltissimi colori, oppure con disegni di vario tipo, come frutta, fiori, pois, teschi svariate fantasie. Le All Star sono diventate di uso comune, quasi tutte le persone ne possiedono un paio. Adidas Adidas è una marca che vende molti articoli di diverso genere, soprattutto scarpe, ma anche abbigliamento di altissimo livello ed ha supportato anche economicamente grandi mar- 8 MODA ESTATE 2010 del grigio, stoffe a fantasia. L'abbigliamento sarà caratterizzato da vestiti corti a tinte floreali, militari, righe, pizzi e volants. Per quanto riguarda le calzature i modelli che vanno per la maggiore quest'estate sono quelli che giocano sulle figure geometriche e sulle forme, stravaganti o che si ispirano all'architettura. Gli accessori, in particolare le borse, saranno in pelle o in motivi e di tipo sportivo. I costumi da bagno saranno elaborati e curati nei minimi particolari, prevalentemente in due pezzi. Come potete vedere la moda di quest'estate si basa su colori caldi e sui vestiti corti, quindi preparatevi al meglio!!!! Estate: tempo di vacanze, di sole, mare, relax e divertimento, periodo in cui staccare la spina e rimettersi in forma. Ecco, per le donne amanti dell'estate, alcuni consigli su come vestirsi in questo periodo. I capelli saranno lunghi e scalati, mentre i colori saranno tendenti al biondo in tutte le sue sfumature. Per chi preferisce i capelli corti è consigliato un taglio di capelli a caschetto con la frangia e di colore castano. Per quanto riguarda la pettinatura sono consigliate le trecce, mentre sono sconsigliati i capelli legati. Sono scosigliati in spiaggia i capelli legati poiché vengono maggiormente rovinati dal sole. Il trucco dovrà essere leggero: pelle impeccabile, fondotinta leggero, rossetto sulle tonalità del rosa. I colori dell'estate 2010 sono: bianco e nero, colori neutri, verde, sfumature del marrone e del viola, rosso, giallo e arancione, turchese e blu, tonalita Chiara 3H 9 PUPE E SECCHIONI “La pupa e il secchione il ritorno” fatti vivere insieme in una grande villa. Molto spesso i rapporti tra i membri non sono ottimi, ma per vincere la sfida proposta bisogna fare anche qualche sacrificio. Le “pupe” devono studiare le materie scientifiche e i “secchioni” devono studiare il mondo femminile che le “pupe” conoscono molto bene. Purtroppo in questa trasmissione la figura femminile viene sfruttata con lo scopo del desiderio, minimizzando i canoni di intelligenza. Infatti ne “Lo zucca quiz” alle “pupe” vengono mostrati dei personaggi che devono riconoscere, ma per farlo vengono aiutate dal conduttore, il quale mette in evidenza la loro ingnoranza. Il fatto più scandaloso è che alla fine del quiz le “pupe” dimostrano di sapere fare molto bene il loro lavoro di “pupe” e si mettono a ballare sul tavolo. Vi ricordiamo che l'apparenza inganna e che le donne per essere “pupe” non devono per forza essere ignoranti. Dopo quattro anni di assenza ritorna su Italia Uno in prima serata “La pupa e il secchione” quest'anno condotto da Paola Barale ed Enrico Papi. In Ilaria, Giorgia e Nicole giuria troviamo Platinette, Alba Parietti, Angela Sozio, Claudio Sabelli Fioretti e Vittorio Sgarbi. Lo show accoppia donne fisicamente molto attraenti, più o meno corrispondenti al tipo di persone che solitamente non curano la propria cultura, con dei "secchioni", uomini studiosi, con un titolo di studio qualificato e con interessi prevalentemente culturali, ma generalmente poco portati per la vita sociale. La trasmissione mette alla prova gli uni nei campi più consoni agli altri nel tentativo di spingerli a condividere le proprie conoscenze. Le donne proveranno così ad ampliare la loro cultura e gli uomini cercheranno di curare di più il loro aspetto esteriore. Le “pupe” e i secchioni vengono accoppiati e 10 te da Mazzoli e da Gibba, poco dopo si aggiunse il mago Wender e in seguito Leone di Lernia. La trasmissione andava in onda dalle 16 alle 18. Nello stesso periodo il programma vide la sostituzione del Mago Wender con Chiara Cherubini, spalla che non durò molto visto che nel giro di sei mesi fu nuovamente sostituita dal Mago Wender. La particolarità della trasmissione era che i conduttori dicevano e mettevano in onda tutto ciò che passava loro per la testa. Ad esempio le scenette con Jimmy, David e Woody, le registrazioni delle litigate con la direzione, le donne che, in diretta, simulavano un orgasmo e le parodie di film, programmi televisivi e pubblicità. In pochi mesi divenne il programma più seguito di quell'orario e quindi si decise di promuoverlo nella fascia oraria dalle 14 alle 17 e successivamente dalle 14 alle 16 in precisa concorrenza con lo storico programma Deejay Time. Nel giugno del 2005 lo Zoo divenne il programma più ascoltato d'Italia nella sua fascia oraria, e, per festeggiare tale record ,i dj del programma organizzarono una festa alla quale vennero invitate le varie "Cumpe" d'Italia e anche alcuni rappresentanti delle radio rivali, che vennero contattate tramite una scenetta di Satana. LO ZOO DI RADIO 105 Il programma nacque nella primavera del 1999 da un'idea di Marco Mazzoli, che a quell'epoca lavorava con Gibba Gilberto Penza a New York per la Il 31 agosto 2008 Lo Zoo torna in diretta da Miami. Esattamente come l'anno precedente la trasmissione va in onda anche sulla ZooTv personale di Marco Mazzoli visibile sul blog dello zoo e sul sito Mogulus. Alla fine del mese, lo Zoo torna a trasmettere dagli studi di Via Turati: l'edizione 2008 è caratterizzata dall'allontanamento definitivo di Leone Di Lernia. Tuttavia, questo non gli impedisce di essere vittima di ulteriori scherzi da parte dello Zoo: la maggior parte di essi consistono in finte telefonate di chiarimento, che in realtà vengono registrate, durante le quali Leone viene stuzzicato e spinto a parlare male dei suoi ex-colleghi. Il 22 ottobre 2008 Leone Di Lernia è ricomparso al microfono per coprire l'assenza di Paolo Noise . La serie continua ancora oggi anche se la serie del 2010 non e iniziata si spera che rincominci senza deludere gli spettatori che lo amano e la seguiranno sempre. trasmissione 105 N.Y.. Nacque così il format che poi Marco Mazzoli avrebbe trasformato in uno dei programmi più ascoltati d'Italia in onda su Radio 105, secondo gli ultimi dati Audiradio. Nel maggio del 2000 per eccesso di volgarità le trsmisioni vennero sospeso ma subito riammesso in onda. La riammissione in onda comportò un cambiamento d'orario, lo Zoo cominciò a trasmettere dalle 7 alle 10 del mattino e anche in quel periodo i dati d'ascolto continuavano a migliorare. All'inizio il programma era condotto esclusivamen- Simone 3A 11 Wanna Be Startin’ Something Jackson critica le pressioni dei media e dei gossip. La canzone Beat It viene invece dedicata alla violenza su strada e Thriller al soprannaturale, tematica che ha poi caratterizzato i brani successivi. Michael Jackson è celebre, oltre che per la musica, per il suo stile di danza che ha generato migliaia di imitatori. A 11 anni inventò il ballo del robot che poi perfezionò: all’inizio degli anni ’80 la tecnica, perfezionata, gli consentì di fare velocissime piroette sui talloni usando la forza centrifuga delle braccia. Nel 1983 lanciò invece i suoi movimenti sulle punte e si esibì con il passo che lo rese poi famoso: il Moonwalk, presentato per la prima volta sulle note di Billie Jean. Contrariamente a quanto spesso viene detto, Michael non è l’inventore del Moonwalk, bensì il perfezionatore; il vero creatore fu un attore e mimo francese chiamato Marcel Marceau. Nel corso degli anni Jackson perfezionò sempre più il Moonwalk fino a migliorarlo nel Dangerous World Tour; nello stesso momento inventò anche il Sidewalk, ovvero un passo laterale basato sullo stesso principio del Moonwalk, in seguito riuscì anche a fondere le due tecniche creando un passo che gli consentiva di “scivolare” creando un movimento circolare. Un altro suo movimento legato alla danza è l’Antigravity Lean, questo passo è più che altro un trucco: Michael usava delle scarpe da lui brevettate che permettevano a dei ganci sul palco di trattenerlo in equilibrio. Un altro famoso passo da lui inventato era lo Skywalk, detto anche Airwalk dove dava l’impressione di camminare in aria. Michael Jackson, prima della sua morte fu processato per pedofilia. Mentre era a Las Vegas per girare il video di One More Change, la polizia di Santa Barbara sequestrò il Neverland Ranch e spedì al cantante un mandato d’arresto per abusi sessuali su minori. Jackson fu processato nel 2005, ma alla fine fu assolto in appello da tutti i 10 capi d’accusa. Nel maggio 2009 fu pubblicata la notizia che Michael soffriva di un tumore alla pelle, che distrugge la melanina nelle varie parti del corpo. Il 25 giugno 2009 Jackson è morto per arresto cardiocircolatorio nella sua villa a Los Angeles. Si sentì male nel primo pomeriggio (ora locale) e il personale contattò l’ambulanza. Gli infermieri provarono a rianimarlo invano, lo caricarono sull’ambulanza e cercarono di portarlo in ospedale il più presto possibile,; anche i medici provarono a rianimarlo, senza però alcun risultato. Michael ancora oggi viene però ricordato come “il re del pop”. M.J. IL RE DEL POP. MICHAEL JACKSON: L'EVOLUZIONE E LA TRAGICA FINE DEL RE DEL POP. Cantante, ballerino, compositore e produttore discografico, Michael Jackson ha iniziato da solista nel 1971 con il singolo Got To Be Teme, ma la sua carriera era quando aveva solo cinque anni in un gruppo vocale (i Jacksons Five) composto da lui e i suoi 4 fratelli maggiori. La storia di Michael Jackson iniziò ad avere una piega importante quando piazzò in classifica alcuni dei suoi singoli (tra cui Don't Stop 'Til You Get Enoughe Rock With You) e fu il primo nero a entrare in una classifica di bianchi rompendo le barriere razziali e unificando le classifiche, prima separate tra persone di colore e non. Michael trascorse un'infanzia molto difficile, il padre (Joseph Jackson) costringeva lui e i suoi fratelli a cantare e durante le prove per ore e al primo errore li picchiava con la cintura; Michael era solito ribellarsi e scappare dal padre, pur non essendo preso spesso sotto mira. Michael Jackson ha sperimentato svariati stili musicali iniziando dal soul e coltivando poi altri generi come funk, dance, rock, pop, new jack swing. A differenza di moltissimi altri artisti, Michael non scriveva su carta i suoi brani, ma li realizzava direttamente in sala di incisione.Nel 1982 esordì con l'album Thriller , tuttora, detiene il guinnes world record per l'album discografico più venduto nella storia della musica. Alcune canzoni di questo disco si caratterizzarono per una maggiore forza interpretativa come BabyBe Mine, P.Y.T (Pretty Young Thing), Billie Jeane Wanna Be Startin’ Something, le canzoni pop e ballate come The Lady in My Life, Human Naturee The Girl is Mine. La canzone Billie Jean parla di una fan che diceva di avere avuto un figlio da lui, mentre in Claudia 3D + Milva 3M 12 BROKEK HEART COOLEGE BROKEN HEART COLLEGE I Broken Heart College sono un gruppo formato da due ragazzi: Michy e Nick. Il loro gruppo nasce nel 2008 per volontà di Nick e raggiunge il successo con la canzone “Nanana”. Entrambi i ragazzi decidono di dare vita al duo ispirandosi alle melodie di Simple Plan e Hit The Lights ed utilizzano le loro abilità per avvicinarsi ad un progetto ampio come i Jonas Brother. Oltre a continuare a comporre musica, i due ventenni frequentano aule di musica e di canto. Il loro talento e la volontà di continuare non sono nate dal nulla, infatti prima di esibirsi, ognuno dei due ragazzi ha attraversato un suo percorso. Anche il nome della band arriva da lontano ed era stato ideato da Nick perchè era il suo sogno fare parte di una band dal nome “Broken Heart College”. Iniziano il 2010 con successo perchè esce il loro singolo “Mesi”. Il brano “Mesi” fa parte del nuovo album Class of 2010 in cui hanno deciso di ispirarsi all'estetica dei colle- ge americani degli anni '50 e '60. I Broken Heart College cantano l’amore dei teenager sul palco del Festival di Sanremo 2010. Nick ha cominciato la sua carriera musicale con la band Hopes Die Laste, mentre Miky si è trasferito a Roma dopo i tre anni trascorsi in America, dove faceva da tempo il lead vocal di un gruppo pop/rock. Nick e Michy parteciperanno nella categoria Nuova Generazione con il brano Mesi, che racconta l’evoluzione del rapporto di una coppia durante 12 mesi. Il loro successo aumenta perché sono stati nominati per i TRL Awards. Il loro gruppo è uno tra i preferiti dalle ragazze. Secondo molti il loro successo non è dato solo dalla loro voce e dalle loro capacità canore, ma anche dal fatto che nel gruppo viene contrapposto il moro al biondo. Infatti Nick ha un carattere più ribelle, mentre Michy è più romantico. Ora sta solo alle ragazze decidere chi preferire. Ilaria e Giorgia T. 3D 13 SPORT ESTREMI. disciplina sportiva e consiste nel lanciarsi da un aereo in caduta libera e aprire poi il paracadute per l'atterraggio. Le tecniche del “Base jumping” sono le stesse, l'unica differenza è il luogo in cui si svolge. Il “Base jumping” consiste nel gettarsi da un palazzo, rilievi naturali, ponti e altri edifici per poi aprire il paracadute agli stessi fini del paracadutismo. A causa dell'elevata pericolosità di questo sport alcuni stati l'hanno vietato; infatti le morti causate dal “Base jumping” tra il 1981 e il 2007 sono circa 120, ma molti ritengono che siano anche di più. B.A.S.E. è una sigla che sta per: BUILDING: edifici; ANTENNAS: torri abbandonate o simili; SPAN: ponti; EARTH: scogliere o altri tipi di formazioni naturali. Nel 1912 avvenne uno dei più importanti e simbolici lanci di questo sport, eseguito da parte di Frederick Law dalla statua della libertà. Questo salto è considerato come la genesi del “Base jumping”. Dal 1978 il Base jumping fu elevato a sport di livello creativo, così l'attività si è incredibilmente incrementata fino a quando si sono formate delle comunità di jumpers. Il jumper italiano più conosciuto a livello mondiale è John Carta, detto “Birdman”. Bungee jumping Il “Bungee jumping” è un passatempo sportivo che consiste nel lanciarsi da grandi altezze con corde e misure di sicurezza, che vengono allacciate alle caviglie e al punto in cui avviene il lancio. Questo particolare sport è nato nell'Isola di Pentecoste, facente parte dell'attuale arcipelago delle Isole Nuove Ebridi. Anticamente veniva praticato anche in tribù e piccoli clan, ed era una prova a cui si sottoponevano tutti gli uomini per ottenere il diritto di scegliere la propria moglie. Questo rituale veniva anche chiamato “gkol”. Solo nel 1979 fu effettuato il primo salto per puro divertimento. Quattro studenti dell'università di Oxford si gettarono dal ponte Golden Gate di San Francisco rischiando la morte, perchè legati a comunissime funi artigianali. Attualmente viene praticato maggiormente grazie alle nuove misure di sicurezza. Inoltre le persone cercano sempre nuove forme di svago che sfidino le proprie paura e che facciano provare emozioni che fanno scorrere l'adrenalina nelle vene. Dopo il primo vero lancio effettuato dalla Torre Eiffel nel 1987, i praticanti di questo sport s o n o aumentati fino a raggiung e r e n e g l i anni '90 più di un milione. Solitamente ci si lancia da ponti, grattacieli, posti da cui attualmente è ancora illegale gettarsi. Circa tre o quattro anni fa, a Riccione un uomo ha deciso di lanciarsi da un grattacielo e la polizia, ma anche giornalisti di cronaca, si recarono sul fatto per testimoniare e raccontare a tutti quell'episodio. Claudia 3D+Milva 3M Paracadutismo Il paracadutismo si divide fondamentalmente in due generi: il paracadutismo classico, usato anche dai militari come mezzo di soccorso, e “Base jumping”. Il paracadutismo classico è considerato una 14 LO STREET LUGE. Siete stufi dei soliti sport come calcio, pallavolo, tennis…? Avete bisogni di qualcosa di più interessante? Ecco a voi uno sportestremo: lo streetluge, nato negli U.S.A, in California, nei primi anni ‘70 dal suo “cugino” skateboard al qual è molto simile nella forma, anche se non si sta in piedi ma sdraiati. Quando si pratica è importante indossare un abito antistrappo, per proteggere tutto il corpo e le scar- costruirsi uno slittino da strada; Composto da un telaio fatto di qualsiasi materiale (legno, ferro, alluminio, resine, o carbonio); il truck, un accessorio snodato e regolabile fondamentale per curvare usando il corpo, ha delle dimensioni maggiori rispetto a quello dello skate (dai 180 mm ai 215 mm circa di lunghezza) e le ruote di gomma morbida in diametri dai 70mm ai 90/100mm. Questo mezzo è privo di motore e sfrutta la forza pe con la suola in buone condizioni, che possono essere utilizzate come freni, per questo sotto di esse è applicata un pezza di copertone d’auto, per creare attrito. Si corre sdraiati e ci si sposta col movimento del corpo, la posizione è identica allo slittino olimpionico. Per gareggiare nelle competizioni internazionali è necessario iscriversi e seguire un regolamento diffuso dalla maggiore federazione mondiale, l’IGSA, e che comprende anche il gravitazionale che in alcuni casi può arrivare ad una velocità compresa tra i 60 e i 110 km/h. Federico III E e Sara II H 15 IL VINCITORE DEL GRANDE FRATELLO come la Gialappa’s lo deride per il suo modo di parlare a volte incomprensibile. Cristina, unica donna ad essere arrivata in finale, maestra d’asilo, sempre pronta ad ascoltare, a dispensare consigli e, se necessario, anche a riprendere i suoi compagni, ha vissuto il GF come un sogno. Giorgio, bello e sensibile, fedele alla fidanzata lasciata fuori e, all’interno della Casa, punto di riferimento di Maicol. La finale ha ottenuto un grande successo seguito da oltre 9 milioni di spettatori. Dopo 134 giorni di diretta televisiva, si chiude la decima edizione di GF, un’edizione “no limits”, che ha battuto praticamente ogni record: per la durata di oltre 4 mesi, 20 puntate e 27 concorrenti. Mauro il vincitore è stato sicuramente tra i protagonisti indiscussi di GF10: votato quasi ogni settimana come preferito e popolarissimo in Rete (su Facebook la pagina a lui dedicata raccoglie oltre 380.000 iscritti). È piaciuto per il suo spirito simpatico e scanzonato, le sue faccette buffe, i suoi scherzi e la capacità di non prendersi troppo sul serio. Le liti e le incomprensioni tra lui e gli altri sono state all’ordine del giorno. Anche i rapporti iniziati non sono durati a lungo. È successo con Veronica e con Sarah. Vero giocatore, quando ha avuto la possibilità di “vendicarsi” delle due ragazze, le ha mandate in nomination l’una contro l’altra. Dalla sua parte ha avuto sempre il televoto, le volte che è finito in nomination, infatti, ha sempre sconfitto i suoi avversari (Gabriele, Alessia, Carmela, Veronica, Carmen e Maicol), tutti usciti contro di lui. Mauro Marin è il vincitore di Grande Fratello 10. Ed ha dimostrato di avere meno popolarità fuori che dentro al reality. Odiato dentro, ma amato fuori; protagonista di una vera e propria presa di posizione in suo favore su Internet, condottiero inconsapevole di un “esercito” di fan, il salumiere di Castelfranco Veneto, con una laurea in Marketing e Gestione delle imprese, si è aggiudicato il montepremi finale di 250.000 euro. Ha battuto la concorrenza degli altri 3 finalisti. Alberto, serio e di sani principi, fino alla castità per quattro anni, ha trovato nella Casa l’amore in Mara, soprannominato “er pezzetta”, per la sua mania per le pulizie e Vladimir 2H+ Claudia 3G+ Sara 2H 16 VALERIO SCANU, SANREMO E IL TALENT SHOW Valerio Scanu è nato il 10 Aprile 1990 nell'isola La Maddalena dell'arcipelago a nord della Sardegna. Durante la sua vita ha partecipato e contribuito a vari festival locali. Ottenne il suo primo successo in Sardegna, partecipando al programma "Bravo bravissimo" di Mike Bongiorno, ma due anni prima, nel 2000, aveva già preso parte ad una trasmissione "Canzoni Sotto L'Albero", inoltre aveva partecipato a vari provini per "American Idol", per il musical "Romeo e Giulietta" e XFactor. In tutte queste sue occasioni è stato ripetutamente respinto a causa della sua giovane età, infine ha partecipato nel 2008 alla trasmissione televisiva "Amici di Maria De Filippi" dove si è classificato al secondo posto nella fase finale. Il 3 Aprile del 2009 inizia a realizzare il suo sogno firnando un contratto con la famosa casa discografica EMI e fa uscire il suo primo album "Sentimento", il giorno del suo diciannovesimo compleanno, il 10 Aprile e con questo vince il disco di platino. Sempre nello stesso periodo è stato premiato ai Wind Music Awards 2009 per le vendite della compilation "Scialla" e "Sentimento". Il 16 Ottobre 2009 realizza il suo primo album di debutto "Valerio Scanu" che vince il disco d'oro, grazie ad alcune canzoni come "Ricordati di noi", "Non dirmi di no" e "Per te". Il 19 Febbraio 2010 pubblica il suo secondo album "Per tutte le volte che...", titolo della canzone che l'ha portato alla vittoria di Sanremo 2010. Inoltre ha partecipato alla puntata di Ballando con le stelle del 27 Febbraio 2010 come ballerino per una notte. Una strana coincidenza che si verifica ogni anno è che i vincitori del festival di Sanremo sono solitamente cantanti che hanno partecipato a programmi televisivi come Amici e X-Factor. L'anno scorso si è aggiudicato la vittoria Marco Carta, un altro esordiente proveniente da Amici, mentre quest'anno è arrivato al primo posto Valerio Scanu, di Amici e al terzo Marco Mengoni, di XFactor. In contrasto con questa situazione, in cui i vincenti sono soprattutto persone che più che brave sono molto conosciute e popolari, durante questa edizione del festival l'orchestra e il pubblico presente hanno protestato lanciando gli spartito e pezzi di carta in segno di disapprovazione verso la "scelta" del pubblico a casa. Chiara 3H e Claudia 3D 17 RE CE NS I CL ON A S I S I & sulla schiena del titano Crono. Egli è stato condannato da Zeus a vagare in eterno nel deserto delle anime erranti. Kratos deve trovarlo, ma c'è solo una strada che porta lì e per intrapenderla dovrà uccidere tre sirene, che con il loro canto possono condurre anche il più prode dei guerrieri alla morte. Quando raggiunge il tempio deve superare illimitate prove e tranelli. Però nel momento in cui trova il famigerato vaso viene ucciso da Ares che nel frattempo aveva scoperto che Kratos era riuscito nel suo intento e mentre la vita abbandona il nostro eroe, le arpie, al servizio del dio della guerra, reclamano l'arma del tempio. Lo spartano sprofonda negli inferi ma riesce a fuggire aiutato dal becchino di Atene che rivela in realtà essere una figura degli dei. Kratos riesce a portar via il vaso dal Dio e lo apre diventando gigante come Ares e alla fine lo uccide. Questo gioco è veramente fantastico e tutte le persone di tutte le età possono giocare e divertirsi a God of War. Ci sono voluti tre anni per creare questo gioco e secondo me è venuto perfetto considerandolo prodotto nel 2005 GOD OF WAR God of War è un videogioco uscito il 22 marzo 2005. Ne esistono tre serie, una più avvincente dell'altra. Il nostro eroe, Kratos un grande capitano dell'esercito spartano, è tormentato dai ricordi orribili del passato in cui ha compiuto inumerevoli stragi e interi eserciti sono caduti per mano sua e degli uomini che lo in seguivano. La storia inizia con Kratos che, per liberarsi dai tormenti, si lancia dal Monte Olimpo. Qui c’è il flashback di quello che era accaduto tre settimane: la nave di Kratos veniva attaccata da una potente Idra, un mostro marino simile a un serpente ma con più teste. Dopo un avvincente scontro lo spartano vince mozzandole la testa. Atena, la dea della sapienza, gli rivela che uccidendo il dio della guerra Ares (che sta distruggedo la città di Atene con un esercito di mostri sottrratti dall'Ade), verrà perdonato dagli dei per i suoi peccati. Così Kratos parte per Atene. Una volta giunto scopre che c'è solo un modo per uccidere un dio ed è trovare il vaso di Pandora, ma questa arma letale è racchiusa nel tempio di Pandora, posto Luca Montanaro 19 FREDDY VS JASON da subito riempie delle vittime di Jason. Jason viene in seguito ucciso da Tommy Jarvis che però per sbaglio lo resciuscita facendolo diventare immortale. Aspetto- il look di Jason è uno dei più particolari nel mondo dell'horror. Jason è vestito con una camicia a quadri, dei jeans e, dal terzo film in poi, con una Freddy Krueger e Jason Voorhees, i due miti dell'horror In questo articolo vi mostreremo due dossier sul duo Freddy e Jason. Freddy Krueger: nato da una tragica circostanza viene dato in adozione a un ubriacone squilibrato, è preso in giro dai compagni di classe, fin dalla tenera età perde la ragione. Cercando vendetta, uccide il padre e in seguito 20 bambini della sua vecchia classe infilandoli in una fornace, poi viene ucciso dai genitori dei bambini, stringendo prima un patto con 3 demoni dei sogni che gli permettevano di controllare il mondo dei sogni dove i genitori non potevano proteggere i loro figli. Ciò succese nel lontano 1974. 10 anni dopo cominciano ad avvenire misteriosi omicidi nella città natale di Freddy. Viene nuovamente ucciso da sua figlia Maggie Krueger che lo trasporta nella realtà e poi facendolo esplodere con la dinamite. Dopo lo rivedremo nel Freddy vs Jason. Aspetto: L'aspetto di Freddy è caratteristico per le terribili ustioni che lo deturpano e per il guanto da lui fabbricato con lame che spuntano dalle dita. Altre caratteristiche sono il cappello nero rovinato e il maglione a strisce orizzontali verde scuro e rosso sfilettato ai margini. Può cambiare a suo piacimento il mondo dei sogni. Entro certi limiti, può agire anche nella realtà: nel quarto film uccide una ragazza dandole fuoco, e nella realtà scoppia un incendio, oppure quando, in modo macabro, sfrutta un ragazzo come una marionetta, nella realtà il ragazzo passa addirittura attraverso i muri; o anche far apparire accidentali i suoi omicidi (quando uccide una ragazza succhiandole tutta l'aria, nella realtà essa stava per morire per un attacco d'asma). Freddy, inoltre, può anche controllare, seppur in maniera molto macchinosa, il proprio scheletro, ossia ciò che è rimasto di lui. Ora passiamo al suo rivale principale. Jason- nato mentalmente disturbato e deformato viene abbandonato dal padre rimanendo con la madre che faceva la cuoca nel campeggio di Crystal Lake. Un giorno mentre gli animatori erano distratti Jason viene buttato nel lago dai suoi compagni di campeggio e dato per morto. Diversi anni dopo il campeggio riapre e fin maschera da portiere di hockey. Nel secondo (dove compare per la prima volta) indossa un sacco di jutaintrecciata. In molti film dimostra di avere forza e resistenza sovrumane. Il personaggio di Jason subisce numerose modifiche nel corso della serie. All'inizio è solo un uomo che vive isolato nella foresta di Crystal Lake e uccide chiunque violi il suo territorio, ma dopo la sua morte viene accidentalmente riportato in vita sotto forma di zombiediventando poi un vero e proprio demone ed infine un cyborg . Questo duo di assassini li troverete uniti ma anche nemici nel film Freddy Krueger vs Jason consigliabile per gli amanti dell'horror. Thomas Bergami + Mykhayl Tiunov 20 BLEACH SCONTRO TRA TITANI Bleach è un manga inventato dalla mente del mangaka Tite Kubo, successivamente crearono un anime basato sull’omonima serie. Il fumetto, in Giappone, viene pubblicato sulla rivista specializzata Shonen Jump del 2001 (tuttora la serie sta continuando). In Giappone sono stati prodotti ben 44 volumi,in Italia 39. Ha vinto il premio Shogakukan Manga Award nel 2005. L’anime invece è stato più volte chiamato all’American Anime Award sfiorando spesso la vittoria dell’evento. Dalla serie del manga sono stati tratti una serie televisiva, due OAV (OriginalAnimeVideo), tre film animati, uno spettacolo musicale a base rock, numerosi videogiochi e un gioco di carte collezionabili. Il manga ha venduto finora complessivamente più di 60 milioni di copie in Giappone, e negli USA è uno dei manga più venduti in classifica. La casa produttrice di videogiochi SEGA, ha affermato nel giugno del 2007 che l'inizio della trasmissione europea dell'anime è fissata per la fine dell’ anno stesso. Tuttavia, ancora non ci sono notizie ufficiali sul nome dell'emittente che trasmetterà Bleach in Italia, anche perché il network tv Mediaset, che era stato visto dai fan come unico possibile acquirente dei diritti, ha rinunciato, ritenendo l'anime troppo violento. Intanto The Licensing Machine, una divisione inglese della Panini ne ha rilevato i diritti e sarà probabilmente la casa produttrice Panini Video, in seguito, a pubblicarne i DVD. Bleach segue la vita di Ichigo Kurosaki, uno studente quindicenne con l'abilità di vedere i fantasmi, e di Rukia Kuchiki, uno Shinigami (letteralmente Dio della Morte, o anche Mietitore di Anime) che lo incontra durante una caccia ad un Hollow (uno spirito maligno). Durante lo scontro con lo spirito, Rukia rimane gravemente ferita ed è costretta a trasferire parte dei suoi poteri ad Ichigo, che accetta la proposta della Shinigami nel tentativo di proteggere i suoi familiari, alimentando così la speranza di Rukia che lui sconfigga l'Hollow al suo posto. Tuttavia, durante il processo di trasferimento qualcosa va storto, e Ichigo assorbe tutti i poteri di Rukia, diventando uno Shinigami a pieno titolo. Da qui parte la loro avventura. Insieme, danno la caccia agli Hollow ed eseguono la sepoltura delle anime, mandando gli spiriti erranti nel posto che gli spetta di diritto, sia questo l'Inferno o la Soul Society. Il film “Scontro tra Titani” è uscito nelle sale cinematografiche il 16 aprile 2010, diretto da Luis Leterrier (altri film di Luis Leterrier: “L’incredibile Hulk” 2008; “The Trasporter” 2005 e “Danny the dog” 2005). Il regista ha fatto anche l’attore recitando nel film “Asterix e Obelix: Missione Cleopatra”. “Scontro tra Titani” narra le vicende del grande Perseo che deve salvare la sua amata Andromeda più volte dalle grinfie di pericolosissimi nemici. All’inizio deve trarla in salvo dall'inluenza del suo antico promesso sposo Calibos, figlio della dea marina Teti. Egli è stato trasformato in un’orrenda creatura dal re degli dei: il grande Zeus. Dopo un avvincente scontro Andromeda viene portata in salvo, ma non si godrà la libertà ancora a lungo. Sempre per colpa di Teti deve essere sacrificata al suo secondo figlio: il Kraken. Per sconfiggere questo nuovo nemico, questa volta il nostro eroe Perseo non potrà contare sulle sue sole forze. Il modo per sconfiggerlo è uno solo: deve trovare e uccidere Medusa, una delle tre sorelle Gorgoni, donne tramutate in bestie con serpenti posti sul capo e con la maledizione di pietrificare chiunque le veda il volto. Questa punizione, scelta da Atena, una dea greco-romana, era stata inflitta perché esse dicevano di avere dei capelli troppo belli, addirittura più belli di quelli di una dea. Una volta decapitata la regina delle Gorgoni, Perseo corre dal mostro Kraken con l’intenzione di ucciderlo e lo pietrifica tirando fuori la testa di Medusa (nella leggenda però riesce a sconfiggerlo con le sue sole forze, nel film lo hanno modificato per far durare di più questo capolavoro). È stato sicuramente spettacolare e consiglio a tutti di andarlo a vedere se non odiate questo genere di film epico-fantasy. Luca Montanaro III H Andrea Sapucci + Salvatore Prezioso 21 UN LIBRO / VIDEOGIOCO Un libro con l'azione di un videogioco del “Maiale cieco” nel quale i nostri eroi alloggiano e lavorano come buttafuori. Mentre Felix è nel letto a dormire, l'assassino capo manda la sua banda a ucciderlo. Riuscendo a batterli tutti, i due cominciano a indagare più a fondo sulla vicenda. Intanto l'esercito Scaven si è gia' riunito e ogni capo clan vuole dominare sull'esercito, il veggente, però più scaltro di tutti, usa il suo fidato servitore Lurk Linguaspiona per dare ai nostri eroi un avvertimento sugli attacchi degli altri capo clan. Con la città in crisi la governatrice organizza un gran ballo per alleggerire la situazione, durante l'inaugurazione di una nuova accademia di ingegneria militare. Avvertiti che durante la festa ci sarà un assalto, i nostri eroi riescono a impedire il furto di potentissime macchine da guerra dagli Scaven che non riescono nel loro piano, ma incendiano l'accademia distruggendola completamente. La nuova minaccia si presenta quando gli Scaven, usando un antico manufatto magico, provocano una devastante peste. Aiutati un seconda volta dal veggente scoprono la base dei monaci scaven della peste e distruggendo il manufatto riescono a impedire la totale espansione della malattia. La terza minaccia si presenta quando gli scaven fanno nascere una nuova razza di ratti che divorano tutto. Anche questa volta Gotrek e Felix riescono a sventare i piani degli scaven, distruggendo la nave che trasportava questi esseri malvagi. Adesso la città in piena carestia e con la peste che è ancora in circolazione e fa vittime, è ignara che sta per ricevere l'assalto finale degli Scaven anche loro decimati dalla peste. Durante la festa della governatrice gli scaven assaltano la città bruciando e distruggendo tutto quello che gli si poneva davanti, ma per l'ennesima volta i due eroi organizzano una resistenza e sconfiggono una volta per tutte gli Scaven, anche se il veggente e il suo servitore sopravvivono facendo scoprire ai due eroi nuove avventurose mete. Questo libro è pubblicato dalla casa editrice americana “Black Library” si intitola “Felix e GotrekScavenslayer”; Scritto da William King è ambientato nel mondo di Warhammer, un videogioco strategico e il tempo in cui è ambientata la vicenda è indefinito ma contiene parti del medioevo e del 900. I protagonisti della vicenda sono un nano appartenente alla setta gueriera degli Sventratori che si chiama Gotrek e il suo fedele amico bardo guerriero Felix che vuole comporre un libro sui suoi viaggi con Gotrek. Nel secondo episodio i due lavorano come guardia-fogne nella grande città imperiale di Nuln. Un giorno durante una un esplorazione, trovano uno strano individuo che sta facendo affari con uno scaven, un essere malvagio dalle sembianze di uomo ratto. Dopo aver impedito questa faccenda scoprono che il comandante della polizia segreta collabora segretamente con questi malvagi esseri che vogliono impossessarsi della città. In seguito trovano un entrata segreta nella casa del comandante dove ci sono moltissimi documenti sulle persone di tutto l'Impero e li devono vedersela con due temibili nemici. I due eroi li sconfiggono ma il veggente riesce a fuggire. Sapendo che non riusciranno a convincere il governo della città, dovranno vedersela da soli. Nel frattempo nelle grandi caverne sotterranee, il veggente sta preparando un immenso esercito di scaven per invadere la città, riunendo i più grandi clan scaven e mandando un gruppo di assassini scelti nella taverna Thomas Bergami + Mykhayl Tiunov 22 B AT T L E F I E L D BAD COMPANY 2 il colosso Modern Warfare 2 ha trovato finalmente un degno rivale? Grafica: pulita, senza sbavature esagerate, al massimo un paio di difetti saltono all’occhio quando l'ambientazione passa da quella giornaliera a quella notturna. La grafica è anche decisamente realistica e, se si osserva il paesaggio dall'alto, si possono ammirare paesaggi mozzafiato che faranno la gioia di chi è abituato a giochi VERI di guerra e fatti bene (ad esempio Call Of Duty6: Modern Warfare 2). I poligoni che definiscono le armi sono molto curati, ma non paragonabili a quelle di Modern Warfare 2 che sono veramente ben caratterizzate. I volti dei vari personaggi lasciano molto a desiderare anche se sono veramente scaramantici e fuori dai normali parametri in fatto di simpatia! Un difetto che salta all'occhio è il lagmotion (un errore di percezione di movimenti all’interno del gioco causa rallentamenti) che entra in gioco a volte, quando ci si ritrova sparare a rallentatore in mezzo a decine di palazzi che cadono. La tecnologia rivoluzionaria adottata in questo gioco (come nel suo predecessore, ma qui è aggiornato al 2.0, prima era all’1.7!) è la ''demolition motion'', ovvero un motore di frametizzazione che dà un forte impatto di distruttibilità al paesaggio rendendolo interattivo, realistico e completamente demolibile al 100% Voto Grafica:9 Trama futuristica per la Bad Company, un gruppo di soldati scelti, fra ingegneri e assaltatori che cercheranno di sventare la 3a guerra mondiale fra assalti, sabotaggi a basi terroristiche e irruzioni varie. La trama nel 2° capitolo della serie BC è affrontato in modo più maturo rispetto al 1°. Qua i personaggi sono caratterizzati da un facile senso di disorientamento a causa dello stress da combattimento e da una simpatia allo stato puro, arricchita da parole poco educate. Le missioni sono veramente belle e interessanti dal punto di vista dell'intelligenza artificiale, quest’ultima davvero astuta. Le missioni sono caratterizzate anche da un ottimo level-design di tutto rispetto, la campagna però ha una certa ripetitività e pochi livelli hanno una variante di rilevanza. Voto Trama: 8.6 Sonoro: Decisamente avvolgente e ricco di dettagli. Voto Sonoro: 10 Gameplay: Un FPS (First Person Shotter, Sparatutto in 1° persona) tradizionale con fisica da armi realistica arricchito dall'interattività dello scenario... cosa si può chiedere di più? Lo sa cosa ha questo gioco:veicoli. Esatto veicoli, quad, carri armati, UAV con artigliere… cosa possiamo chiedere di più? La fisica dei mezzi è perfetta e usarli è semplicemente meraviglioso, la varietà mostrata dai veicoli è la ciliegina sulla torta per un FPS WAR perfetto! Voto Gameplay: 9.2 Multiplayer Online: Voto, 9.9 Generale 9.5 Pregi: -guerra online stupenda, tranne il DM -caratterizzazione personaggi fantastica! -fisica armi fedelmente riprodotta -quantità armi! Difetti:-il lag-motion frusta nella campagna. Salvatore Prezioso III G 23 ALICE IN WONDERLAND. “Alice in wonderland” è un film uscito nelle sale cinematografiche il 4 marzo 2010, diretto da Tim Burton,(altri film di Tim Burton: La sposa cadavere2005, La fabbrica di cioccolato- 2005, Edward mani di forbice -1990, Batman -1989 ), tratto dai libri “Le avventure di Alice nel paese delle meraviglie” e “Attraverso lo specchio e quel che Alice vi trovò” di Lewis Carroll. Il film racconta le avventure di Alice (Mia Wasikowska), ma non come l'avete sempre vista, perchè Alice è cresciuta ed ora ha diciannove anni. Il tempo storico in cui è collocata la storia è dell'età vittoriana. Il film inizia con la protagonista ancora bambina che fa sempre lo stesso sogno Pincopanco e Pancopinco che discutono sulla sua identità. Ancora nel dubbio decidono di portarla dal Brucaliffo per decidere la sua sorte. Queste creature erano alla ricerca di una salvatrice che doveva uccidere il Ciciarampa della Regina Rossa per mettere fine alla loro sofferenza. Di tutto ciò Alice capisce sempre meno, ma ad un tratto arriva il Grafobrancio, lei rimane paralizzata, ma pensando che sia solo un sogno si fa avanti, procurandosi una profonda ferita sul braccio. La ragazza scappa e durante il suo tragitto incontra lo Stregatto che la accompagna dal Cappellaio Matto e dal Leprotto Bisestile. Durante il viaggio che segue, Alice incontra la Regina Bianca e qui scopre il significato del vero amore e realizza che dovrà combatte la Regina Rossa, il Ciciarampa e liberare il Paese delle Meraviglie. La trama non è completa, per darvi il piacere della scoperta, perciò vi consigliamo vivamente di vederlo. Alice in wonderland è un film pieno d'azione, con battaglie mozzafiato, insomma non è quel solito cartone animato per bambini, ma un film interessante e coinvolgente. tutte le notti, nel quale c'è un un coniglio bianco, una regina di cuori e delle strane creature. Alice cresce con questo sogno e quando viene invitata ad una festa, in cui le viene chiesta la mano, il suo sogno diventa realtà, intravvede più volte il coniglio dei suoi sogni, poi presa dalla curiosità lo segue e cade in un buco nel terreno che la porta ad una stanza piena di porte. All'interno di questo strano luogo Alice vede un tavolo con una chiave che apre la porta più piccola, una bottiglietta piena e una torta, bevendo e mangiando diventa minuscola ed enorme, ma alla fine riesce a trovare la forma adatta per passare dalla porta. Quando entra pensa ancora di sognare, incontra i personaggi che rivede tutte le notti, vede il coniglio, il ghiro, il dodo e Giorgia 3G & Claudia 3D 24 CHI VUOL ESSER LIETO SIA….ENTRI IN 2° B trari. Inventore di versi è MATTIA, l’unico problema è che non è un poeta, ma un abile creatore di versi … animali. Il prossimo compagno ci ispira un nuovo proverbio: “un CENA al giorno toglie lo studio di torno”. La piccolina della classe è KAMELA, l’ultima nata in ordine cronologico, ma quella che per prima arriva alle soluzioni. Dalla Cina con il “ furgone” è arrivata Caixia, molto riservata e ancora poco loquace. Se avete bisogno di un consiglio, se cercate una spalla su cui piangere, se avete bisogno di confidarvi, prendete la scala e salite da DENIS, il faro che illumina anche le giornate più buie. Ha la faccia da intellettuale e la sua specialità è studiare a volontà: questo è MARCO. Chi sa tutto di tutti, si tiene aggiornata continuamente e ti informa con celerità su ogni gossip e news è CHIARA, detta Kia. Esempio di tranquillità e silenziosità è DESIRE’E, ma se la incontrate fuori dell’aula scoprirete la sua vera identità ( per noi ancora un segreto da svelare). Abbiamo il nostro vocabolario parlante,ERGUS, voce cronista di ogni genere, ma la sua sapienza … ha dei confini quando si tratta di imparare e trattenere le nozioni attraverso ”Uno studio matto e disperatissimo”. È volata dal Venezuela, MARIALEJANDRA, e subito ha familiarizzato con tutti. Tiene attiva la circolazione del sangue perché quando parla non riesce a tenere ferme braccia e mani che volteggiano leggiadre nell’aria. La prossima compagna ha un nome importante che non tutti riescono a “portare” ma che a lei dona particolarmente: si chiama EVITA. Il compagno al quale abbiamo attribuito vari soprannomi è GIUSEPPE, ma se volete potete chiamarlo: Geppe, Giusy, Beppe, Ruphus, Rupellino e lui vi risponderà sempre. Buona come il pane è LINDA, dolce come lo zucchero, profumata come una rosa e “chiara come un’ alba”. L’architetto della classe è MATTEO S., abile misuratore e calcolatore, ma per adesso rimane un genio incompreso. ALBERTO ricopre tanti ruoli: è un portiere … l’unica cosa che però è riuscita a parare sono le note dirette a lui è un angioletto … ma le sue ali sono “tarpate” è uno scolaro modello … ma solo durante la ricreazione. C’è poi IRENE che con le sue pillole di saggezza riesce a dare un tocco di vitalità … anche a questo testo ( nei passaggi più difficili di questa stesura è stata lei a scovare la parola ideale) Scoppiettante come un petardo è MICHELE, lui è piccolo, ma ha un enorme capacità detonativa … basta toccarlo e scatta come una molla, ma la sua è comunque una carica di allegria ed effervescenza. Siamo arrivati in fondo alla lista e troviamo MATTEO Z., soprannominato “pulcino” per i suoi capelli biondi, spumosi e morbidosi. A lui è stato attribuito il ruolo di MODERATORE della classe, utile nei momenti più frenetici della giornata scolastica. Vi abbiamo presentato la nostra seconda B. È vero siamo strani, siamo bizzarri, siamo molto variegati ma veramente uniti. Vi sfidiamo a trovare da qualche altra parte un mix così ben riuscito di “INGREDIENTI”!!! 2B Vi è mai capitato di vivere un’esperienza sovrannaturale e di venire catapultati in un’altra dimensione? Se avete risposto sì continuate a fare quello che stavate facendo … il vostro destino è già segnato!!! Se, invece, la vostra risposta è negativa, mettetevi comodi e preparatevi ad entrare nel nostro stratopico mondo. Ah dimenticavamo: noi siamo l’inimitabile, unica, originale e inequivocabile II B!! La nostra vita è tutto un programma; siamo in grado di: Intrattenervi Divertirvi Informarvi Insegnarvi ( non chiedeteci la luna!!!!) Acculturarvi … insomma non esageriamo, però siamo poliedrici!!!! Ma cosa avete capito?!?! Non siamo fatti di polistirolo … siamo persone dalle mille sfaccettature. Ora passiamo alle presentazioni: la storia è fatta di corsi e ricorsi e anche noi, nell’era duemiladieci, abbiamo il nostro IVAN IL TERRIBILE … è terribilmente affamato è terribilmente disorientato è terribilmente sbadato!!! C’è poi LUCA la vittima di ogni occasione, ma che ancora non ha ricevuto l’aureola, perché ne combina di tutti i colori, anche se il suo motto è : MA IO?!?! COSA HO FATTO IO?!?! La prima ragazza dell’elenco è NICOLE ..., il cervello della classe, l’eroina delle verifiche ( riesce a salvare tutti, anche i casi più disperati). Guardiana e vedetta della classe è SILVIA, la bionda, dagli occhi azzurri che devono scrutare ogni angolo della scuola ad ogni cambio dell’ora! La NEW ENTRY del gruppo è YURI, l’anima effervescente della classe … grande studioso … nel mondo dei con- CL AS 25 LA MIA LA MIA FAMIGLIA CLASSE Parlo della mia famiglia Mio babbo era un ragazzo molto conosciuto, con mio nonno giocava con i suoi cani, erano tre. Studiava all’università per diventare farmacista, lì ha conosciuto mia mamma che anche lei studiava farmacia, si sono incontrati, si sono abbracciati e sono diventati fidanzati e ballerini. La mamma ballava di più e il babbo poco. Loro sono dei veri genitori perché Gesù li ha protetti dal cielo. Mio nonno si chiamava Galileo aveva una fabbrica di chicchi di caffè e poi aveva un prato con chicchi d’uva, aveva i baffi bianchi e i capelli grigi, si vestiva elegante per essere un uomo famoso, si travestiva da sposo, infatti portava la giacca di lana nera con sotto la camicia bianca e la cravatta nera a pallini. Lui voleva che io andassi a scuola alla Comasca ma la mamma ha deciso per la scuola media Dante Alighieri. Il nonno ha deciso di morire con la nonna Clara perché stavano male ed erano molto vecchi. Quando c’era la nascita dei miei fratelli il nonno era vivo. Lui è stato un nonno speciale per noi perché ci ha raccontato sempre le storie e le favole: “Sten il cavallo”. La mamma era diversa dal babbo perché lei era una donna, giocava con le sue amiche a scuola e prendeva sempre più, mentre le sue amiche prendevano sempre meno perché non studiavano mai. I miei genitori hanno comprato insieme una farmacia di mattoni e hanno degli amici molto eleganti farmacisti babbi di qualcuno: Gianluca babbo di Teto, Marianna, Bianca e Costanza, Giancarlo babbo di una bambina. I miei fratelli sono speciali, sono dispettosi, scherzosi, litighiamo tra di noi e io mi difendo perché sono un ragazzo grande. Pietro è il più grande ha più di venti anni, è molto furbo, Giuseppe ha diciotto anni è un po’ dolce ed è il mio fratello preferito, Clara ha undici anni si è ammalata perché il suo amico Giacomo De Nicolò le ha attaccato la febbre. Da piccolo ero molto coccolone con il babbo e con la mamma, ero molto speciale perché ero sempre sorridente e felice, il mio carattere è buono e dolce. Mi hanno chiamato Cristoforo perché il giorno che sono nato era San Cristoforo. I miei fratelli mi chiamano Colombo. Quando ero piccolo mi sembravo più bello! Da adulto avrò i baffi e sarò medico di tutti i miei parenti e amici compresi i loro babbi. Abiterò a Forlì nella campagna di mio nonno e avrò dieci cani. Raccoglierò i chicchi d’uva e preparerò uno champagne che avrà il nome di una canzone. Classe 2 C Tutti i miei professori sanno quello che dicono, alcuni di loro conoscono anche la musica. Il comportamento della mia classe non va sempre bene: studiano poco e prendono dei meno nelle verifiche. A volte scherzano troppo. Io invece di essere a scuola preferirei suonare il pianoforte, ma mi trovo in difficoltà e mi scappano le lacrime, è difficile spiegare questa difficoltà ma il pianoforte è difficile. Quando piango nessuno se ne accorge, perché piango dentro di me, io sono un ragazzo grande ma quando piango sono serio. Sono triste anche quando vanno via i miei fratelli perché stanno poco con me, io vorrei suonare con loro insieme a Nafta. La prof. Filanti è una donnina speciale perché è buona, carina, parla di tutto, quando mi interroga mi dice di guardare davanti a me e non per terra, vuole vedere i miei occhi. La prof. Ermeti è una donna che è venuta in classe perché l’altra era in cinta. E’ una prof. che da molti compiti, mi chiede di controllare i risultati con la calcolatrice per quelli che sono alla lavagna, io li dico a voce alta. La prof. Ortolani si comporta bene con noi, perché ci da un lavoro da fare e io l’aiuto sempre. Lanciamo il peso, giochiamo a palla prigioniera. E’ molto fashion, va alla moda. La prof. Fulgenzi deve sgridare perché i miei amici non sanno mai niente e lei è delusa. E’ variante. Il prof. Vianello insegna chitarra a noi, il carattere è diverso, si mette le cravatte colorate perché fa i concerti dal vivo, è abituato a farsi vedere sul palco del teatro. Certe volte dice: -ti do zero-. Il pro Ruffilli lui fa flauto, ha i capelli grigi e neri corti, tiene gli occhi verso i monti, è in forma, ha la mia stima, ride molto perché dice le battute da solo. La prof. Pesaresi è una ragazzina bionda, forse da piccola suo babbo l’ha picchiata con la ciabatta. In musica prendeva zero. Adesso è diventata molto preparata e sposata. La prof. Severi sgrida l’alunno di terza F perché dice delle parole offensive. L’educatrice Cristina è sposata con Luca, è coraggiosa. In questo momento sgrida parecchio la Sofia. Sa quello che dice, molte cose. Cristoforo Cristoforo 26 VERSI X LA MAMMA Mamma Grazie mamma perché mi hai dato la tenerezza delle tue carezze, i baci della buona notte, il tuo sorriso premuroso, la dolce tua mano mi dà sicurezza. Hai asciugato in segreto le mie lacrime, hai incoraggiato i miei passi, hai corretto i miei errori, hai protetto il mio cammino, hai educato il mio spirito, con saggezza e con amore mi hai introdotto alla vita. E mentre vegliavi con cura su di me trovavi il tempo per i mille lavori di casa. Tu non hai mai pensato di chiedere un grazie. Grazie mamma. Sandra Trengia 1°B PAROLE X IL BABBO Babbo Parole non dette. Parole congelate nel buio del mio cuore, in quel freddo che adesso le avvolge. Parole che vorrebbero uscire, quasi scappare. Parole incatenate. Parole che vorrebbero gridare. Che non hanno il coraggio, che cercano quasi un permesso. E che rimangono lì, in quell’angolo di cuore, aspettando che qualcosa cambi. Che quel ghiaccio si sciolga. Ciò che è stato. Momenti che vorrei rivivere. Tutto rinchiuso in quelle parole. Quelle che non ti dirò mai. Quelle che restano lì. Le nostre strade si sono divise. La vedo ancora, la tua. Ora lontana. Tu. Accompagnato da altre sorelle, altre mani, altri occhi. Il tuo nuovo sorriso. E il mio silenzio che urla. Le mie parole che vorrebbero liberarsi. Il sale delle mie lacrime. Quello che mi ritrovo continuamente tra le labbra. Che raccolgo con la lingua per sentire, almeno così, ancora qualcosa che sappia di padre. La mia tristezza in quel sale. Ci sono giorni in cui sento di aver bisogno di te. Mi manca la nostra complicità. E giù … un altro sorso di quel mare salato. Un nodo in gola. Amarezza, delusione. Delle emozioni che sfociano in un unico, grande dolore. Quel grido disperato di cui mi vorrei liberare. Quei sogni. Quelle bugie. Tu credevi a loro, sempre. Il mio desiderio di te. Vorrei sentirti ancora dentro di me. Il calore di un abbraccio. E adesso solo la mia voglia. Del mio passato. Voglia troppo salata, adesso … Voglia bagnata del mio sconforto … Voglia repressa. I miei segreti. Quel ghiaccio dentro al mio cuore. Una parola si libera, esce. È riuscita a scappare. A sciogliere quelle catene. A fuggire quel freddo. E ora risuona nelle mie orecchie. Quasi un sospiro. Ti voglio bene. Detto piano. Parole ancora timide in cerca di coraggio. In cerca di un padre. Sandra Trengia 1°B 27 DIVENTA- AD UN RE AMICO GRANDI VERO Diventare grandi Ad un amico vero Ora che sono grande ho il desiderio di ritornare bambina … Ricordo ancora quei momenti in cui leggevo le favole di Biancaneve e Cenerentola e pensavo che esistesse un lieto fine ma non sono favole … Ora che sono grande, me ne rendo conto che … non esiste il “per sempre”. Per sentirmi grande prendevo in mano il rossetto e me lo appoggiavo con cautela sulle labbra, avevo il desiderio di diventare grande e credevo fosse semplice. Ma non è semplice, no, non lo è. Ancora ricordo quei momenti, quando mi intrufolavo nella stanza di mia madre, quella stanzetta chiusa con una chiave d’argento. Prima di aprire la stanza, mi guardavo sempre intorno. Poi appoggiavo la mano sulla maniglia e ad ogni passo di qualsiasi persona mi tiravo indietro e quando non sentivo più passi, aprivo quella porta. Ero piccina, la maniglia mi arrivava alla testolina e dopo aver aperto quella porta, correvo verso quella scatola, in cui c’erano quelle scarpe, le scarpe di mia mamma. Quelle scarpe io le chiamavo “le scarpette di Cenerentola” e le guardavo. Erano bellissime, le mettevo sempre, fin quando mia madre non le mise in uno scatolone ben chiuso, e non le trovai più, mai più. Ora sono cresciuta, penso di esserlo e credo che la vita sia difficile. Ancora penso al passato, ma ora sono nel presente, mi devo concentrare su questi momenti. Ho capito che il per sempre lo devo lasciare alla Disney. Ho paura di diventare grande … Potrò contare su di lui, sulla sua fiducia, sul suo aiuto, sui tuoi sorrisi e sul suo sguardo, forte e deciso. Non lo scorderò. Mai. Lui lo sa. Ieri, oggi, domani, per sempre, lui ci sarà. Sì, ci sarà. Me l’ha promesso. Lo ringrazio di quanto mi ha aiutato, quando mi faceva stampare un sorriso sulle labbra. E quando lo ringraziavo lui mi poggia delicatamente il dito sulle labbra e mi diceva: - Non sei tu che devi ringraziare me, sono io, solamente io, che devo ringraziare te. Sono felice di averlo conosciuto. Ogni volta che ero con lui, parlavamo solo della nostra infanzia, e mi faceva ricordare certi momenti. Quando eravamo piccoli, non capivamo niente della vita, non ci importava se avevamo un ciuffo fuori posto, non ci importava se la persona che ci piaceva amava un’altra persona, non ce ne rendevamo neanche conto. Non ce ne accorgevamo. Mentre, quando diventi grande, soffri, ridi, piangi, ma i tuoi amici, i veri amici, sono come una seconda famiglia. Ti aiutano. Sempre. I veri amici sono quelli che ti sanno capire da uno sguardo, che si accorgono se soffri per amore, se sei felice; che ti fanno distrarre dai momenti che stai passando,, ti fanno divertire e ti fanno stampare quel sorriso, sul labbro, un sorriso. Un sorriso vero. Vero come lo sei stato tu … Sandra Trengia 1°B 28 Sandra Trengia 1°B UNA GIORNATA SPECIALE Venerdì 16 aprile 2010 siamo stati invitati insieme ad altri genitori di ragazzi disabili che frequentano la scuola media Dante Alighieri ad un pomeriggio insieme in cui ci sarebbero stati mostrati video e rese testimonianze varie dei lavori svolti coi nostri figli. A qualcuno di noi genitori è stato chiesto di rendere anche una propria testimonianza. Siamo dunque venuti a Rimini un po’ emozionati pensando alla testimonianza che noi, come genitori, avremmo dovuto pronunciare ma mai ci saremmo aspettati il mare di emozioni da cui siamo stati letteralmente assaliti ed inondati grazie a ciò che era stato preparato per noi dai compagni di classe, dalla preside e dagli insegnanti della scuola dei nostri figli! Parlo al plurale, certa di interpretare anche i sentimenti degli altri genitori che erano presenti quel pomeriggio…. Avevamo tutti gli occhi lucidi e la gioia “saturava” la grande aula di musica al piano terra della scuola. La mia testimonianza è stata la prima dopo l’intervento della preside. Ho cercato di spiegare ai ragazzi presenti e ai loro genitori quale grande valore sia per me e per mio marito Marco ogni creatura speciale come nostro figlio Filippo e quale grande ricchezza i ragazzi come lui ogni giorno portano nel mondo. Chiederò alla preside, se è possibile, di rendere disponibile la mia testimonianza in versione integrale sul sito della scuola e invito anche gli altri genitori e professori che sono intervenuti a fare lo stesso perché le nostre parole possano raggiungere il cuore di quante più persone possibile… Con lo stesso intento qualche mese fa chiesi alla preside di far leggere ai compagni di classe di Filippo e alle loro famiglie la mia lettera aperta dal titolo “Voce di una che grida nel deserto”. Si tratta di una lettera che ho scritto nel novembre scorso per far conoscere al mondo e alle autorità locali la nostra fatica quotidiana di gestire un ragazzo tanto grave come Filippo. Volevo assolutamente che rimanesse qualcosa d’incisivo nel cuore dei compagni di classe di Filippo dopo esser stati per tre anni con un ragazzo tanto speciale. Volevo esser certa che Filippo avesse avuto al meglio l’opportunità di dire qualcosa alle loro vite. Non consideravo, in quel momento, quanto le vite di quei ragazzi potessero essere importanti per la nostra… Quanta energia, entusiasmo e speranza ci ha donato incontrarli, vedere le immagini del video che hanno realizzato in tanti momenti di attività insieme a Filippo ed ascoltare dalle loro voci tremanti, eppur infinitamente coraggiose, tutte le emozioni, le reazioni ed i proponimenti che aveva suscitato in loro la lettura della mia lettera. “Ora non sei più sola; ci siamo anche noi a gridare nel deserto con te…”, “Ho deciso che farò il liceo psico-pedagogico perché spero di poter essere utile a tanti ragazzi come Filippo e di venire un giorno a lavorare nel centro per l’autismo che desiderate costruire…”, “Scriveremo al sindaco e alle autorità e raccoglieremo soldi con le torte al mercatino….”, “Ho osservato ben bene Filippo e ho capito che è furbo come una volpe”. Ma come si fa ad essere così belli??? Perché ci dimentichiamo di tanta potenzialità di bene che è racchiusa nel cuore dei nostri ragazzi? Basta saperla vedere e trovare la via giusta per coltivarla e farla venir fuori!! In questo, tutti gli insegnanti, non finirò mai di dirlo, sono stati bravissimi! Grazie infinite!!! Bellissimi sono stati anche i video che riguardavano gli altri ragazzi disabili di entrambe le scuole: la cronaca esilarante della giornata-tipo “de “L’aula Sorriso in piscina” con le interviste a insegnanti e ragazzi, e l’esperienza di Davide preso in carico dai suoi tenerissimi e stupendi compagni di classe. Molto incoraggianti e rincuoranti sono state per noi le testimonianze della professoressa che ha sperimentato coi suoi ragazzi,con ottimi risultati, la metodologia dell’apprendimento cooperativo e del docente del laboratorio d’arti figurative con la creta, tanto amato da tutti i ragazzi presenti! Un’altra ventata di speranza ce l’ha portata Enrico, il papà di Tommaso, mostrandoci le immagini di una splendida villa che speriamo di poter utilizzare già da questa estate per realizzare un centro estivo altamente specializzato per i nostri ragazzi. Infine, emozionante e commovente la presenza di Cristoforo e dei suoi compagni di classe… Insieme alla loro insegnante di musica hanno suonato e cantato per noi, dimostrandoci coi fatti, oltre che con le parole meravigliose e poetiche del tema di Cristoforo, che la diversità non esiste. Esistono solo tante specialità e tante unicità che possono accordarsi e suonare insieme la melodia meravigliosa della vita! I genitori di Filippo, Marco e Cristina Righetti Grazie di tutto a tutti!!! 29 NONNA AZZURRA E I MESTIERI DI OGGI E DI IERI. I mestieri di oggi e di ieri [i nostri pensieri] In questo quadrimestre noi delle classi 3A e 3H abbiamo partecipato al laboratio di “I mestieri di oggi e di ieri” con Nonna Azzurra e C.N.A. LAVANDAIA IL MURATORE Lava e Asciuga Vestiti Andando Nel fiume Dove Aveva I suoi Attrezzi Vive col mattone che sia giallo, nero o marrone con la neve e con la pioggia. E quando torna a casa di sera si rilassa con un bichiere di barbera. Simone Bellidori Sofia Canizzaro LAVORARE IL CALZOLAIO Quando qualcuno va a lavorare per fare un buon lavoro deve faticare tutti i lavori sono da rispettare e nessuno è da sottovalutare. Ognuno deve accontentarsi del proprio lavoro perche di di questi tempi e come oro. Il lavoro è faticoso ma i suoi frutti fan arrivare un clima armonioso. Lavorare non è srempre un piacere ma è un dovere. Il lavoro non è sempre sicuro quindi quelli che c'è l'hanno devono tenere duro. Il calzolaio lavora di notte con le scarpe tutte rotte, lima, ago e martelo e il lavoro è sempre quello. La mattina da lui noi torniamo e le scarpe belle e comode noi troviamo, e per questo lo ringraziamo e vi salutiamo. Simone Bellidori e Michele Tiunov Cristian Fuggiano 30 CALLIGRAMMA PER S-COPRIRSI. IL MIO QUADRO. Il quadro che mi ha colpito di più: impressioni ed emozioni dopo la visita alla mostra “Da Rembrandt a Gauguin a Picasso” Il 20 gennaio 2010 ci siamo recati al Castel Sismondo per assistere all’affascinante mostra di quadri intitolata “Da Rembrandt a Gauguin a Picasso”. Il quadro che mi ha colpito di più è uno di Monet, intitolato “Lo stagno delle ninfee e il ponte giapponese”. Appena l’ho visto ho subito capito che sarei stato a guardarlo per chissà quanto tempo. Questo quadro, dipinto nel lontano 1900, usa una gamma di colori molto ristretta e fa parte del genere dell’ Impressionismo. Monet è stato geniale perché i suoi quadri, visti da vicino sono un insieme di puntini, mentre da lontano viene fuori l’immagine. In questo quadro, che ritengo il migliore tra quelli che ho visto, si vedono sostanzialmente solo tre colori: il rosso, il verde e il blu. Un’altra caratteristica che ha questo quadro è quella di trasmettere l’impressione di essere dentro di esso, oppure di essere davanti al paesaggio reale. Da un piccolo particolare di esso si capisce che è stato dipinto al tramonto. Personalmente, questa visita mi ha molto colpito e ho capito che ogni quadro ha una storia da raccontare, un po’ come se parlasse. Comunque, è stata una visita molto significativa e magnifica, perché mi ha insegnato ad apprezzare di più l’arte e a “leggere” oltre l’apparenza. Abbiamo avuto anche una guida bravissima, che ci ha spiegato chiaramente i quadri più importanti della mostra. Nicolò Di Domenico 1°B 31 “Je n’ai pas de souvenir, je pars toujours de zero” “…Non ho memoria, comincio sempre da zero” Eccoci ancora una volta confusi, ma vivi a riproporre uno spettacolo sempre fecondato nel e dal Laboratorio Musicale della Scuola Media Alighieri-Fermi di Rimini, trasformatosi negli anni, con nuove sperimentazioni, per nuove emozioni, in Laboratorio delle Arti. Il Laboratorio è nato per rispettare ed accettare le complessità delle esperienze, cercare di trovare una via comune, nella consapevolezza che abbracciandosi durante il viaggio, il panorama osservato e osservabile possa diventare più completo. Si sono susseguiti così spettacoli monotematici e immaginari: “ Ma Mere l’Oye”, “Omaggio a Branduardi”, “Appunti di Viaggio”, “Memorie dal Mare”, “Il Volo”. Quest’anno abbiamo lasciato ad ogni classe di strumento, violino-flauto-pianoforte-chitarra-coro, la possibilità di ritrovare la propria radice con assoluta libertà attendendo il momento dell’inevitabile incontro per vedere cosa sarebbe successo. Abbiamo ricominciato, con coraggio, come tante volte la vita chiede di fare e qualcosa è successo...! Questo cammino ha messo a fuoco ancor meglio le difficoltà che un laboratorio come il nostro deve affrontare e abbiamo deciso di mostrarle: ecco il significato del titolo “Non ho memoria, comincio sempre da zero”. Si è conformato un copione musicale senza confini, limiti e pregiudizi dove si alternano la tradizione popolare, la canzone d’autore, la musica da ballo, le esperienze colte classiche e romantiche, le nuove forme di colonne sonore del quotidiano. Non abbiamo rinunciato a nulla di quello che ogni classe di strumento ha proposto e nell’accettare tutto, si racconterà come da tante diversità, il forte desiderio di lavorare assieme nella musica e nel teatro possa produrre una Verità da raccontare, la Verità del nostro cammino quotidiano. prof. Aldo Vianello SPETTACOLO AL TEATRO NOVELLI Il Laboratorio Musicale delle Arti Scuola Media Alighieri – Fermi di Rimini Dirigente scolastico: prof.ssa Enrica Morolli Docenti della sezione ad indirizzo musicale e laboratori musicali: prof.ssa Silvia Leoni: violino; prof.ssa Simonetta Pesaresi: pianoforte, tastiere, percussioni; prof. Raoul Ruffilli: flauto; prof. Aldo Vianello: chitarra; prof.ssa Anna Araldi: teoria e solfeggio; proff. Elvira Massani, Antonio Coatti: coro Si ringraziano per la preziosa collaborazione: prof.sse Maria Giorgi e Paola Severi; M. Cristina Ginghini (segreteria organizzativa) gli ex alunni, i genitori e tutti coloro che hanno partecipato alla realizzazione dello spettacolo ORCHESTRA Alunni ed ex alunni delle classi I, II, III C ad indirizzo musicale - Scuola Media Statale Alighieri - Fermi Attori: Mattia Corbelli, Alice Migliori, Marianna Ronchi, Alessandro Giua, Marta Cavalli Voce e Vocalist: Brenda Di Mecola, Silvia Maccan, Marta Cavalli Pianoforte, tastiere: C. Tamburini, S. Crisafulli, A. P. Manna, A. Brighi, V. Zavatta, A. Giovannardi, S. Vicini, P. Galassi, G. Morri Batteria: P. Galassi, A. Bernardi Violoncello: C. Vannoni Violini: V. Eusebi, C. Scarpellini, P. De Cesaris, F. Angelini, L. Dominici, A. Arceci, M. Zavoli, A. Berardi, E. Urbini, E. Milano, A. Zattini, S. Rocchi, A.Frisoni, N. Moses, M. Di Nuzzo, F. Petitto, F.Tomassoni, E. Zerbini, I. Pagliarani, J. Confalonieri, T. Zanetti, L. Marziani Percussioni miste: N. Di Tempora, S. Bertozzi, E. Boscherini, C. Versari, E. Ricciotti, M. Cruz, E. Bartolini, V. Vinciprova, L. Evangelisti, J. Grossi Flauti: E. Miserocchi, I. Semprini, I. Vaccheri, F. Giovanardi, V.Tiddia, A. Kharytonyuk , N. Dellarosa, S. Deluca, A. Corbelli, S. Borghesi, M. Orlando, D. Canini, S. Pertosa, T. Semprini-Cesari, M. Mattina, S. Migani Chitarre: M. Barletta, V. Bezzi, C. Bartolini, T.Migliori, S. Messina, F. Borgna, U. Cevoli, L. Coppola, E. Curcetti, A. Fabbri, A.D. Savu, S. Canini, F. Bordoni, A. Rossi, S. Rosa, S. Giorgi, M. Pasquinelli. 32 DAL LABORATORIO DI FUMETTO. 33 DAL NOSTRO INVIATO NICOLAS DI TEMPORA. ”NON HO MEMORIA, COMINCIO SEMPRE DA ZERO”. Ieri sera, 11 maggio, c’era un grande concerto organizzato dai prof.di musica della mia scuola: Simonetta Pesaresi, Aldo Vianello, Silvia Leoni, Raul Ruffilli. Si intitolava ”Non ho memoria, comincio da zero”. Si svolgeva al Teatro Novelli di Rimini. Partecipavano molte classi della mia scuola. Sono state presentate delle canzoni; ogni brano era accompagnato dalla musica, dall’allegria e dalla gioia che si vedeva nelle facce delle persone. Il testo di ogni canzone mandava dei messaggi importanti: pace, allegria, amicizia, amore. Sul palco c’erano molti ragazzi che suonavano strumenti diversi: flauto, piano, chitarra,violino, tamburo. Eseguivano brani di musica classica e moderna. Anch’io ho suonato insieme ai miei compagni. Un gruppo di ragazzi è sceso dal palco ed è venuto intorno a me per accompagnarmi al ritmo della musica. Loro suonavano il tamburo, i piatti e altri strumenti a percussione, io suonavo le campane tubolari. La musica mi diceva: suona, suona e io suonavo, suonavo e mi lasciavo trasportare dal ritmo: Mi sentivo allegro, gioioso, contento. Ero nel mondo della fantasia. Intorno a me c’era allegria e amore. Dal palco vedevo le persone che ascoltavano emozionate e applaudivano ad ogni brano. Era bello sentire il rumore degli applausi. La gente era felice. Tutti eravamo felici. Avevo già suonato nella scuola elementare, poi piano piano , venendo alla scuola Media ho continuato a suonare e ho fatto tanti concerti, sempre in grande. È stato tutto molto bello. Mi sono sentito molto importante, direi moltissimo! Ero su un palco, famoso insieme agli altri ragazzi e sentivo vero talento. Continuerò a fare tante cose perché la musica mi piace. NICOLAS DI TEMPORA 3C [••] BUONE VACANZE ;)