meterora 08-09 - SMS Alighieri

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METEORA
Immigrazione:
una storia
anche italiana
Il nuovo sito della Alighieri-Fermi: http://alighierifermi.myblog.it
Giornale d’istituto della s.m.s. Alighieri-Fermi di Rimini
Periodico Anno XIII maggio 2010
METEORA
INDICE
Periodico Anno XIII, numero 3
Sede di Rimini
Via Coletti, 102
tel. 0541.52082 fax 0541.27037
Sede di Viserba
Via Morri, 4
tel + fax 0541.7337793
Sito internet:
http://alighierifermi.myblog.it
Coordinamento e Redazione
Vittorio Liberti
La redazione
Thomas Bergami
Simone Bellidori
pag.
1
Immigrazione
pag.
2
Esami + Vietato Fumare
pag.
3
Un saluto dalla Preside
pagg. 4
Google e il mondo
pag.
5
Eyjafjallajökul
pag.
6
Dalla Prof. Massani
pag.
7
Genitori e figli. Il film
pag.
8
All Star
pag.
9
Moda Estate 2010
pag.
10
La pupa e il secchione
pag.
11
Lo Zoo di Radio 105
pag.
12
Il Re del Pop
pag.
13
Broken Heart College
pag.
14/15
Sport estremi + Street Luge
pag.
16/17
I Talent Show
pag.
18/31
Recensioni e dalle classi
Michele Tiunov
G i o r g i a Te r b o j e v i c h
Ilaria Battarra
Claudia Battarra
Federico Pasquali
Michele Carrani
Claudia Faini
Giorgia Alessi
Luca Montanaro
Alberto Scalas
Salvatore Prezioso
Chiara Vincenzi
Francesco Belletti
Milva Ricci
N i c o l e Te n t o n i
Giorgia Alessi
Ta r a D u c i
Sara Broglio
Davide Cicerone
Vladimir Melechov
Inviato Speciale:
N i c o l a s D i Te m p o r a
Immigrazione. Storia
anche italiana.
L’IMMIGRAZIONE NEL MONDO
extracomunitari, provenienti soprattutto dalla penisola balcanica. Gli immigrati sono mossi dalla ricerca di
condizioni di vita migliori perché spesso i paesi di
provenienza sono poveri o non vengono rispettati i
diritti civili. Le persone che emigrano dal loro paese
Da sempre l’uomo emigra per cercare nuovi paesi in
cui vivere. Questo fenomeno esisteva anche nella
preistoria, quando i nostri antenati migravano da un
continente all’altro alla ricerca di cibo e acqua. Nel
corso degli anni i flussi emigratori si sono sempre
più intensificati e diffusi, specialmente negli anni
della colonizzazione e delle guerre mondiali.
L’Italia, per gran parte
della sua storia recente è
stato un paese di emigrazione; si stima che tra il
1876 e il 1976 sono partiti
24 milioni di persone.
PERCHÈ SI EMIGRA?
L’uomo emigra per vari motivi. I più importanti sono:
motivi economici (per sfuggire dalla povertà, per cercare migliori condizioni di vita); lavoro (per trovare
un impiego, per migliorare il proprio di lavoro); motivazioni politiche (dittature, persecuzioni, oppressioni, genocidi, guerra, pulizia etnica); religione (impossibilità di praticare il proprio culto religioso); disastri
naturali (tsunami, alluvioni, terremoti, carestie); motivazioni personali (scelta ideologica, fidanzamento
con un patner residente in un altro paese); raggiungimento della pensione (trasferimento in un luogo
con clima migliore, minore costo della vita); motivi
sentimentali (riunificazioni familiari); motivi di criminalità (per sfuggire alla giustizia del proprio paese,
per evitare un arresto) e infine per motivi di istruzione (per frequentare una scuola e seguire uno studio
più intenso, per garantire ai propri figli un’adeguata
istruzione).
spesso mettondo a rischio la propria vita, sono obbligate a viaggiare in condizioni estreme e possono
essere soggetto a sfruttamento e abusi. Da un punto
di vista politico l’immigrazione clandestina va a toccare una serie di importanti questioni sociali come
l’economia, l’istruzione, l’assistenza sanitaria, la
schiavitù, la prostituzione, il diritto di voto, i servizi
pubblici e i diritti umani. Per questi motivi il fenomeno dell’immigrazione sta causando grandi dibattiti tra
gli italiani e gli stranieri, a causa delle diverse opinioni delle persone. È inoltre da sottolineare che ancora oggi gli stranieri sono costretti a vivere con grandi
disagi; ad esempio non possono frequentare alcuni
luoghi; in una scuola all’interno di una classe non
possono esserci studenti stranieri in una percentuale superiore al 30% circa (questa norma è stata di
recente modificata). Senza considerare che anche
gli stranieri contribuiscono al mantenimento del
nostro paese svolgendo lavori che gli italiani non
farebbero mai, come lavorare nei campi (per esempio per raccogliere le arance), fare il muratore o il
pescatore, lavorare nelle fabbriche in condizioni non
molto igeniche molte ore al giorno, senza ricevere
uno stipendio realmente adeguato al lavoro svolto.
La Costituzione Italiana riconosce diritti e doveri agli
stranieri, affinché essi vengano aiutati, tutelati, riconosciuti come cittadini italiani e possano trovare
lavoro, ma allo stesso tempo perchè rispettino le
regole e le persone del paese nel quale emigrano.
IMMIGRAZIONE IN ITALIA
L’immigrazione in Italia è un fenomeno relativamente recente, che ha cominciato a raggiungere dimensioni significative all’incirca nei primi anni settanta,
per poi diventare un fenomeno caratterizzante della
demografia italiana nei primi anni del XXI secolo.
L’Italia, per gran parte della sua storia recente è
stato un paese di emigrazione; si stima che tra il
1876 e il 1976 sono partiti 24 milioni di persone
(con una punta massima nel 1913 di oltre
870.000 persone), al punto che oggi si parla di
grande emigrazione. In particolare nel 1973, l’Italia
ebbe per la prima volta un leggerissimo saldo migratorio positivo, caratteristica che sarebbe diventata
costante, amplificandosi negli anni a venire. È da
notare tuttavia che in tale periodo gli ingressi erano
in gran parte costituiti da emigrati italiani che rientravano nel paese, piuttosto che da stranieri. Il flusso
degli stranieri ha cominciato a prendere consistenza
solo verso la fine degli anni ‘70, sia per la politica a
porte aperte praticata in Italia, sia per politiche più
restrittive adottate da altri paesi. Nel 1991 l’Italia
dovette confrontarsi con la prima grande l’immigrazione di massa, infatti è in questo periodo che nel
nostro paese sono cominciati ad arrivare stranieri
Chiara e Francesco 3H
1
L’esame di terza.
Qui alla scuola “Dante Alighieri”, dall'inizio dell'anno, noi ragazzi di terza media ci stiamo preparando per affrontare al meglio l'esame che si terrà a giugno. Per allenarci stiamo facendo le prove Invalsi degli anni scorsi o,
comunque, delle simulazioni. Le prove con le quali ci esercitiamo sono di italiano e matematica. Quelle di matematica consistono nel risolvere correttamente problemi, equazioni, espressioni, proporzioni e mettere una crocetta con le quattro opzioni sottostanti. Bisogna però fare molta attenzione e concentrarsi perché spesso sono
i quesiti più semplici a nascondere i trabocchetti.La prova di italiano consiste in una parte di comprensione di
uno o più brani e una parte di conoscenze gramnaticali. Per prima cosa occorre leggere attentamente il testo,
anche più volte, fino a capirne il senso, poi rispondere alle domande che seguono mettendo una crocetta sulla
risposta che si ritiene giusta. La parte grammaticale richiede una buona preparazione, infatti bisogna conoscere bene i verbi, le diverse proposizioni (subordinate e coordinate), i complementi e tutte le differenti parti del
discorso. Il punteggio di queste prove viene calcolato in base a delle griglie di correzione che presentano i risultati corretti. Queste prove si possono trovare anche sul sito: http://www.invalsi.it e sono stampabili e scaricabili. Per superare l'esame non occorre essere dei geni, ma bisogna impegnarsi e dare del proprio meglio, perchè
chi ha studiato tutto l'anno non avrà alcun problema ad essere promosso.
Chiara 3H
Vietato fumare.
L'età compresa tra i 13 e i 17 anni è il periodo in cui alcuni ragazzi iniziano a fumare. Si è dimostrato, in un'indagine dell' OSSFAD, che i ragazzi che abitano al nord fumano in media 7 sigarette al giorno, e le comprano
quasi sempre da soli. Non lo fanno per bisogno, ma per imitare i grandi, in particolare i loro beniamini televisivi. Molti ragazzi invece iniziano per gioco, per provare cosa si prova. Poi, però, non riescono più a smettere per
la dipendenza che genera la nicotina; altri, invece, continuano perchè tutti gli amici fumano. La maggior parte
dei giovani che fuma è costituito da ragazze. Il fumo di tabacco puo portare però gravi malattie, tra cui i tumori, patologie circolatorie e respiratorie. E, nonostante i giovani sappiano che il fumo fa male, fumano comunque. Il fumo rappresenta una delle abitudini più diffuse al mondo, i giovani che fumano si sentono più grandi, e
quindi più liberi, per questo cambiano anche i loro rapporti con i loro coetanei e con i genitori. Sui pacchetti di
sigarette sono presenti delle scritte contro il fumo, ma a quanto pare non servono a nulla se i giovani, e in generale tutti quanti, continuano a fumare. Ma se il fumo è così dannoso per la salute, perché non si fa qualcosa di
più efficace per far smettere di fumare? È possibile che i ragazzi si sentano più grandi solo perché fumano? È
normale che essi continuino a fumare fregandosene delle conseguenze? Questi ragazzi dovrebbero preoccuparsi di ciò che può accadere loro. Inoltre, il 79% dei ragazzi e l’80% delle ragazze intervistati sostiene di non
essere a conoscenza dei possibili rischi derivanti dall’uso continuo e precoce di sigarette, nonostante le numerose campagne promosse dalla Commissione Sanità dell’Unione Europea. L’indagine ha dimostrato come l’informazione che circola sulla pericolosità del tabacco non ha prodotto gli effetti desiderati, e come siano soprattutto i più giovani a rischiare la propria salute, a causa della scarsa conoscenza del fenomeno.
Alberto Scalas, Francesco Belletti, Sara Broglio, Claudia Faini
2
Dalla Preside.
“
Caro giornale,
sono una tua affezionatissima lettrice fin dal primo numero nel 1992 quando ancora ti
chiamavi “Il resto del Dantino” ed eri il portavoce della scuola media Dante Alighieri di
via Coletti. Poi con l’arrivo della scuola media Enrico Fermi di Viserba nel 1998, tramite
referendum la testata fu modificata in “Meteora” titolo che doveva essere transitorio
appunto, mentre si radicò subito con tanta forza da resistere a tutt’oggi.
Infatti Meteora ci accompagna da allora ogni anno nel nostro viaggio insieme, in quel
cammino prezioso che attraverso varie tappe conduce al traguardo dell’autonomia personale, della conoscenza, dell’amicizia, della scoperta, della consapevolezza e del
sogno.
Insieme si sono affrontate fatiche e ostacoli, si sono sperimentate felicità e soddisfazioni, si sono accettate sollecitazioni e richiami, insieme si è vissuto ogni anno scolastico
come indimenticabile, nel ricordo di tantissime compagne e compagni incontrati per
strada, dai professori, agli alunni, ai genitori, ai bidelli, agli educatori, ai nonni, agli esperti, a tutte le gentili persone che lavorano in questa scuola circondandola di tanto affetto.
Meteora affido alle tue pagine il mio grazie profondo per le continue emozioni suscitate
da parole, pensieri, disegni, poesie, racconti, fumetti, recensioni, lettere, brevi saggi,
spettacoli, musica…
Un dialogo serrato che ha richiesto un grande lavoro e un impegno costante alla
Redazione tutta.
Grazie per aver reso questa scuola ancor più vivace e operosa, carica di entusiasmo,
fondata sull’idea di “comunità” educante, accogliente,
generosa e solidale, colta e
sapiente, aperta al futuro con fiducia e speranza, una scuola che porterò sempre nel
cuore.
Grazie e non dimentichiamo che è “camminando che si fa il cammino”!
”
IL DIRIGENTE SCOLASTICO
PROF.ENRICA MOROLLI
3
Google maps. Un
mondo da scoprire.
Già da anni Google, il famoso motore di ricerca,
sta progettando varie applicazioni di cartografia
che molti di voi conoscono e hanno visitato. Una di
queste è Google Maps che consente la visualizzazione di carte geografiche. Oltre a questa funzione
si possono cercare vie, ristoranti, ospedali, alberghi, ecc. Inoltre è anche possibile, creare un percorso stradale tra due punti. La visione del pianeta si può effettuare come semplice mappa, cartina
stradale, o in versione foto satellitari o ibrida. Ma
noi vi vogliamo raccontare di una delle altre invenzioni di Google: una nuova modalità di visualizzazione delle mappe lo Street View, che permette di
visualizzare fotografie di vie e strade a 360° in
orizzontale e 270° in verticale, come se fosse una
passeggiata. Cliccando sulle frecce pare proprio di
andare in giro per le strade delle città. Le foto possono essere viste in diverse posizioni, angolature
ed ingrandimenti
tramite i tasti “freccia” della tastiera e
il mouse. Quindi
potrete
visitare
Parigi o New York
senza prendere un
aereo, oppure fare
un giro a Roma
intorno al Colosseo
e tante altre località disponibili. Un
servizio del genere
è davvero innovativo, Google è riuscito a creare qualcosa di unico nel
suo genere, il software si preoccupa anche di oscurare le targhe
delle auto e di nascondere i dettagli sensibili, ma il
livello di zoom è comunque notevole per la risoluzione disponibile.
americane. Il servizio in seguito è stato ampliato
fino a comprendere altri stati dell’America, Europa
ed Australia. Per la realizzazione delle foto, Google
si serve di apposite fotocamere (dotate di 11 obiettivi) collocate sul tetto di diverse automobili. Nelle
aree pedonali, nei parchi e nelle strade non attraversabili con le automobili, vengono usate invece
delle biciclette, chiamate Google Bikes. Il servizio
però è stato criticato in seguito a denunce da parte
di persone che sorprese dalle telecamere che
effettuavano le riprese, venivano inquadrate in
situazioni imbarazzanti. Per questo non vedrete
volti di persone perchè Google ha inventato un
nuovo sistema capace di offuscarli.
Un altro software cartografico è Google Earth che
è un'applicazione grafica che permette di visualizzare fotografie satellitari della terra, per visualizzarle si utilizza un modello tridimensionale del nostro
pianeta. Google Earth può essere utilizzato fornendogli coordinate geografiche, indirizzi o semplicemente navigando sul pianeta con il mouse come se
giraste in mano un globo. A differenza di un normale globo è possibile eseguire uno zoom su qualsiasi zona del pianeta. Dall’agosto del 2007 è possibile vedere anche il cielo con le varie stelle, galassie e costellazioni. Dal 2009 è possibile visitare
Marte ed esplorare il fondo marino. Inoltre è possibile vusializzare alcuni edifici e monumenti in 3D e
informazioni di publica utilità come alloggi, scuole,
bancomat, negozi ecc. Google Earth è stato sviluppato anche per il telefono cellulare iPhone e iPod
Touch.
Se volete visitare Google Maps, Google Street
View o scaricare Google Earth
Google Street View:
http://maps.google.it/help/maps/streetview/
Google Maps: http://maps.google.it
Google Earth: http://earth.google.it
Lo Street View è stato lanciato da Google il 25
maggio 2007. Quel giorno c’erano solo 5 città
Davide Cicerone, Vladimir Melechov 2H
4
Eyjafjallajökul. Il
vulcano islandese.
Recentemente in Islanda, isola dove sono presenti circa 100 vulcani, di cui 30 ancora attivi, si è verificato lo scioglimento del ghiacciaio situato sopra il
vulcano Eyjafjallajokull. L’acqua fredda creata
dallo scioglimento del ghiacciao raffredda velocemente il magma in fuoriuscita, vetrificandolo.
Piccoli frammenti di questa lava vetrificata vengono dispersi nel cielo, insieme alla polvere vulcanica, raggiungendo anche i 13 km di altitudine.
Questi frammenti vetrificati sono estremamente
pericolosi per gli aereoplani, poiché possono danneggiarli. I voli di una grande parte d'Europa sono
stati cancellati e le persone che dovevano viaggiare con l'aereo, sono state costrette all’ utilizzo del
treno o delle auto. La produzione di cenere avviene solo quando nel vulcano vi è dell’acqua. Il
magma nel cratere si solidifica rapidamente e, al
momento dell’eruzione, anziché assumere la
forma classica e spettacolare di lapilli e colate di
lava, dà origine a esplosioni di polveri. Resta il
fatto che solidificazioni ed esplosioni non avvengono ogni volta in cui l’acqua è presente.
Sanità. Si tratta comunque di sostanze molto
«dure» che possono bloccare i reattori dei motori
e ricoprire i vetri degli aerei fino a corroderli.
Le previsioni in queste situazioni sono molto complicate: le variabili dipendono dalla direzione delle
correnti d’aria, che potrebbero cambiare rapidamente, dalla loro rapidità e dalla densità della
nube di cui ancora non si è studiata la concentrazione.
L'eruzione del vulcano Eyjafjallajokull era stata
prevista. Il 20 marzo è iniziata la fase effusiva:
emerge la lava. Il 14 aprile i vulcanologi islandesi
hanno registrato un cambiamento di stile, e la fase
è diventata «esplosiva». Il magma era entrato in
contatto con il ghiaccio che ricopre il cratere e
sono incominciate le esplosioni. Per fortuna, però,
nonostante l’eruzione sia ancora attiva, le polveri
non superano i 3 km di altitudine, C’è da dire che
le conseguenze climatiche delle eruzioni vulcaniche sono sempre temporanee e, in un certo
senso, rappresentano la naturale variabilità del
clima terrestre.
Ciò di cui sono fatte tutte le polveri dei vulcani
sono delle particelle di silicati e di metalli, come il
ferro. “Niente di velenoso e pericoloso per la salute”, lo ha stabilito l’Organizzazione mondiale della
Francesco 3H, Alberto 3H, Sara 2H
5
Dalla Prof.
Elvira
Massani
ti, ma agiscono nel subconscio; sono frasi nascoste
che invitano al suicidio, alla violenza e
al demonio. Basta pensare alla vita di tante rock star,
l'ultima delle quali Michael Jackson: come artista
aveva grandi doti, ma non riusciva a superare l'
angoscia di vivere, tanto che doveva assumere
medicine per trovare la serenità, medicine che lo
hanno portato alla morte. Basta pensare a Jimi
Hendrix, morto per abuso di farmaci e soffocamento
da vomito nel 1970, al pluriomicida Charles Manson
e a John Lennon, morto in tragiche circostanze e che
insiemeai Beatles usava messaggi subliminali.
Desidero rispondere al mio profilo stampato su
Meteora.
Tutti questi esempi devono farci riflettere su dove
portano certe strade. Ecco alcune frasi sulla musica
scritte da autori famosi e altre frasi, non meno significative, scritte da alunni di 3° A di qualche anno fa.
Innanzitutto ringrazio Chiara Vincenzi per la sua
descrizione così viva e realistica. La ringrazio anche
perché mi ha permesso di capire come mi vedono i
miei scolari .
Frasi di autori famosi:
La musica non può cambiare il mondo, solo la gente può
farlo. La musica però, può cambiare la gente.
Saluto tutti i miei alunni, soprattutto le classi terze, e
ringrazio ognuno di loro, anche chi fa più arrabbiare,
ma insieme voglio cogliere l' occasione per dirvi una
cosa importante (sperando che alcuni mi ascoltino
più di quanto lo fanno in classe).
La musica ci unisce con fili invisibili. (P. Brown)
La musica è voce di ogni dolore e di ogni gioia. Non ha
bisogno di traduzione. (Exlei)
La musica ha un grande potere sull”animo umano e
questo sia nel bene che nel male. L'avevano già
capito i filosofi dell' antica Grecia (500 a.C.) che teorizzavano tre tipi di musica: dorica che dà forza, lidia
che toglie le forze e frigia che dà sfrenatezza.
Là dove senti cantare fermati. Gli uomini malvagi non
hanno canzoni. (Gottried Seumen)
La musica è una cosa meravigliosa, è un miracolo. (Vasco
Rossi )
Cominciamo dagli effetti positivi della musica: uno
studio condotto da ricercatori canadesi ha dimostrato che le lezioni di musica alzano il Quoziente
Intellettivo. Uno studio del 1997 a Bologna ha rivelato che i bambini prematuri che ascoltano musica
hanno più probabilità di sopravvivere. In Venezuela l'
educazione musicale è guardata dallo stato come
uno degli strumenti fondamentali per la lotta a gravi
problemi quali la criminalità, la violenza, il degrado
sociale. Un esperimento realizzato nella metropolitana di Londra ha dimostrato che, dopo aver fatto
ascoltare dagli altoparlanti musiche di Mozart e
Pavarotti, in una delle stazioni più frequentate da
teppisti, la stazione è stata bonificata nel giro di qualche giorno.
Insegnare attraverso le note l'armonia del vivere insieme
è il fine più alto della musica. (Muti)
La musica è lo specchio dell' anima.
Nella musica c'è la mano di Dio. (Benedetto XVI)
La musica è la cosa più bella che ha reso felice la mia vita.
(Roberto Benigni)
Frasi di 3° A:
La musica è come il mio migliore amico a cui posso confidare segreti e sogni. (Federico Boschetti)
È un modo per far capire ciò che provi agli altri. (Martina
Esposito)
Dipende di che umore sono: se sono felice ascolto quasi
tutto. Quando sono triste ascolto un po'. . . e poi non ci
penso più. (Yanina Syrykh)
Cantare fa bene anche al corpo. È una evidenza
scientifica che arriva da Francoforte. Sono stati analizzati campioni di sangue prelevati ai componenti di
un coro amatoriale prima e dopo l' esecuzione del
Requiem di Mozart, scoprendo che il livello di immunoglobuline A e cortisolo, sostanze indispensabili al
buon funzionamento del sistema immunitario, era
sensibilmente più alto. Ci sono invece generi musicali che fanno male. Uno di questi è il rock. A parte
gli esperimenti che dimostrano che gli animali non
gradiscono questo genere e le galline producono
meno uova e le
Nella mia vita gioca come un confessore perché io cantando e ascoltando musica mi sfogo. (Martina Esposito)
Nella mia vita la musica mi tiene compagnia quando non
c'è nessuno in casa (Gianluca Bertani)
La musica mi fa piangere, mi fa ridere, mi fa riflettere.
(Silvia Corallo)
Quando ascolto la musica penso di essere sommerso in
una nuvola ed essere sostenuto da lei mentre mi rilasso
nelle sue note. (Federico Boschetti)
mucche meno latte, se ascoltano musica rock, è
dimostrato che tale musica è nociva anche per l'
uomo; inoltre al suo intemo a volte sono nascosti
messaggi subliminali, che cioè non vengono avverti-
Un saluto affettuoso a tutti, e uno particolare al coro.
Professoressa Maria Elvira Massani
6
Genitori e Figli. In
casa, al cinema.
“Genitori e Figli: consigli per l'uso”. Per Nina questa è un'occasione per parlare per la prima volta a
cuore aperto del suo rapporto con i due genitori:
Luisa, caposala d'ospedale, Gianni, che ha lasciato la moglie e i figli per vivere su una barca, del fratellino Ettore che ha otto anni ed è razzista e di
una misteriosa nonna che ricompare all'improvviso dopo vent'anni. Ma Nina soprattutto racconta
per la prima volta di sé, delle sue amiche, della
prima tragicomica serata in discoteca, delle uscite
con i ragazzi più grandi, del suo primo innamoramento per Patrizio Cafiero, un ragazzo buffo che
tutti chiamano Ubaldolay. Un problema che deve
affrontare Nina è anche quello della verginità,
infatti ormai tutte le ragazze della sua classe l'hanno persa e lei non vuole sentirsi da meno. Insicura
racconta il suo problema alla madre e lei le consiglia di aspettare e di trovare la persona giusta.
Nina segue il suo consiglio e decide di continuare
la sua perversa storia d'amore con questo ragazzo, che pare provare per lei gli stessi sentimenti.
Così una uscita dopo l'altra i due si conoscono
meglio e si fidanzano. Nel frattempo si ammala la
nonna di Nina e lei decide di trascorrere un po' di
tempo con lei. Scopre della sua passione per l'alcool e per il gioco d'azzardo. Il rapporto tra Nina e
Ubaldolay si rafforza e una sera, uscendo insieme
a dei ragazzi un po' più grandi, racconta la storia
di un ragazzo, Gigio, proprio il figlio del professore, che scopre tanti aspetti della vita del figlio dei
quali non sapeva nulla. Alla fine del film Nina afferma che essere figli è difficile, ma lo è altrettanto
essere genitori. L'ultima scena rapprensenta l'ennesimo conflitto tra Alberto e Gigio, la madre
Rossana allora segue il consiglio di Nina, dato
precedentemente, e prova a immaginare che gli
insulti siano comunissimi numeri. Questa commedia è stata fatta per i teeneger ma anche per le
famiglie, allargate e tradizionali, e per riflettere
sulla distanza che separa le nuove generazioni
dalle vecchie nel segno dell'incomprensione reciproca.
Film:
"Genitori e figli: agitare bene prima dell'uso"
Regia: Giovanni Veronesi
Attori principali: Silvio Orlando, Luciana
Litizzetto, Michele Placido, Margherita Buy,
Max Tortora, Elena Sofia Ricci, Vittorio
Emanuele Propizio, Piera Degli Esposti, Chiara
Passarelli e Andrea Fachinetti.
La prima visione di questo film ha fatto più incassi
del celebre Avatar, un successo assicurato. Il film
è raccontato in prima persona da una ragazza
quattordicenne, Nina, che descrive la sua vita di
adolescente, il rapporto con i suoi genitori e la sua
prima cotta. Il film parte da una discussione tra
Alberto, il professore di Nina, e suo figlio Gigio, il
quale vuole partecipare, anche senza il consenso
del padre, al Grande Fratello. Quando il prof.
Alberto arriva a scuola è in programma un tema e,
ancora arrabbiato dalla recente discussione, decide di cambiare il titolo e ne assegna un altro,
Ilaria e Giorgia T. 3D
7
ALL STAR+ADIDAS
All star- ConverseLa linea di scarpe All Star fu prodotta per la prima
volta nel 1917 come tentativo della Converse di
entrare nel mercato delle scarpe da basket.
Acquistarono la loro popolarità grazie al campione
di basket americano Chuck Taylor, che le ha definite come sue calzature preferite. È per questo
motivo che sopra il marchio Converse venne
apposta la sua firma. Fino alla fine degli anni settanta furono calzate solamente da giocatori di
ogni lega e nazionalità, poi verso gli anni ottanta
trovarono un ampio mercato nel mondo della
che ed ha fatto nascere il marketing sportivo
moderno. La sua storia comincia in una piccola
città tedesca. Lì vennero ideate le prime scarpe
Adidas dedicate ad ogni sport esistente grazie a
Adolf Dassler che le creò nel 1920. Il suo sogno
era di creare un negozio di articoli sportivi e continuando a inventarne delle nuove fabbrica le prime
scarpe da tennis. Continua così ancora per molto
tempo. Nel 1936, durante le Olimpiadi di Berlino,
il campione Jesse Owens calza scarpe Dassler,
vince quattro medaglie e segna i nuovi record
mondiali in tutte le competizioni a cui partecipa.
Da questo momento le scarpe Dassler diventano
di fama internazionale e si differenziano in 30
diversi modelli che in pochi anni si moltiplicano ed
aumentano in continuazione.
Claudia 3D e Milva 3M
musica, soprattutto tra i cantanti
heavy metal, hard rock, punk rock…
Con gli anni queste scarpe si sono
diffuse tra il pubblico di massa.
Attualmente sono stati effettuati
diversi cambiamenti sulla loro tela,
colore, materiale e forma. Le All Star
sono oggi disponibili in tinta unita in
moltissimi colori, oppure con disegni
di vario tipo, come frutta, fiori, pois,
teschi svariate fantasie. Le All Star
sono diventate di uso comune,
quasi tutte le persone ne possiedono un paio.
Adidas
Adidas è una marca che vende molti
articoli di diverso genere, soprattutto
scarpe, ma anche abbigliamento di
altissimo livello ed ha supportato
anche economicamente grandi mar-
8
MODA ESTATE 2010
del grigio, stoffe a fantasia.
L'abbigliamento sarà caratterizzato da vestiti corti
a tinte floreali, militari, righe, pizzi e volants.
Per quanto riguarda le calzature i modelli che
vanno per la maggiore quest'estate sono quelli
che giocano sulle figure geometriche e sulle
forme, stravaganti o che si ispirano all'architettura.
Gli accessori, in particolare le borse, saranno in
pelle o in motivi e di tipo sportivo.
I costumi da bagno saranno elaborati e curati nei
minimi particolari, prevalentemente in due pezzi.
Come potete vedere la moda di quest'estate si
basa su colori caldi e sui vestiti corti, quindi preparatevi al meglio!!!!
Estate: tempo di vacanze, di sole, mare, relax e
divertimento, periodo in cui staccare la spina e
rimettersi in forma.
Ecco, per le donne amanti dell'estate, alcuni consigli su come vestirsi in questo periodo.
I capelli saranno lunghi e scalati, mentre i colori
saranno tendenti al biondo in tutte le sue sfumature.
Per chi preferisce i capelli corti è consigliato un
taglio di capelli a caschetto con la frangia e di
colore castano.
Per quanto riguarda la pettinatura sono consigliate le trecce, mentre sono sconsigliati i capelli
legati.
Sono scosigliati in spiaggia i capelli legati poiché
vengono maggiormente rovinati dal sole.
Il trucco dovrà essere leggero: pelle impeccabile,
fondotinta leggero, rossetto sulle tonalità del rosa.
I colori dell'estate 2010 sono: bianco e nero, colori neutri, verde, sfumature del marrone e del viola,
rosso, giallo e arancione, turchese e blu, tonalita
Chiara 3H
9
PUPE E SECCHIONI
“La pupa e il secchione il ritorno”
fatti vivere insieme in una grande villa. Molto
spesso i rapporti tra i membri non sono ottimi, ma
per vincere la sfida proposta bisogna fare anche
qualche sacrificio. Le “pupe” devono studiare le
materie scientifiche e i “secchioni” devono studiare il mondo femminile che le
“pupe” conoscono molto bene.
Purtroppo in questa trasmissione
la figura femminile viene sfruttata
con lo scopo del desiderio, minimizzando i canoni di intelligenza.
Infatti ne “Lo zucca quiz” alle
“pupe” vengono mostrati dei personaggi che devono riconoscere,
ma per farlo vengono aiutate dal
conduttore, il quale mette in evidenza la loro ingnoranza. Il fatto
più scandaloso è che alla fine del
quiz le “pupe” dimostrano di sapere fare molto bene il loro lavoro di
“pupe” e si mettono a ballare sul
tavolo.
Vi ricordiamo che l'apparenza
inganna e che le donne per essere “pupe” non devono per forza
essere ignoranti.
Dopo quattro anni di assenza ritorna su Italia Uno
in prima serata “La pupa e il secchione” quest'anno condotto da Paola Barale ed Enrico Papi. In
Ilaria, Giorgia e Nicole
giuria troviamo Platinette, Alba Parietti, Angela
Sozio, Claudio Sabelli Fioretti e Vittorio Sgarbi. Lo
show accoppia donne fisicamente
molto attraenti, più o meno corrispondenti al tipo di persone che
solitamente non curano la propria
cultura, con dei "secchioni", uomini studiosi, con un titolo di studio
qualificato e con interessi prevalentemente culturali, ma generalmente poco portati per la vita
sociale. La trasmissione mette alla
prova gli uni nei campi più consoni
agli altri nel tentativo di spingerli a
condividere le proprie conoscenze. Le donne proveranno così ad
ampliare la loro cultura e gli uomini cercheranno di curare di più il
loro aspetto esteriore. Le “pupe” e
i secchioni vengono accoppiati e
10
te da Mazzoli e da Gibba, poco dopo si aggiunse
il mago Wender e in seguito Leone di Lernia. La
trasmissione andava in onda dalle 16 alle 18.
Nello stesso periodo il programma vide la sostituzione del Mago Wender con Chiara Cherubini,
spalla che non durò molto visto che nel giro di sei
mesi fu nuovamente sostituita dal Mago Wender.
La particolarità della trasmissione era che i conduttori dicevano e mettevano in onda tutto ciò che
passava loro per la testa. Ad esempio le scenette
con Jimmy, David e Woody, le registrazioni delle
litigate con la direzione, le donne che, in diretta,
simulavano un orgasmo e le parodie di film, programmi televisivi e pubblicità. In pochi mesi divenne il programma più seguito di quell'orario e quindi si decise di promuoverlo nella fascia oraria dalle
14 alle 17 e successivamente dalle 14 alle 16 in
precisa concorrenza con lo storico programma
Deejay Time. Nel giugno del 2005 lo Zoo divenne
il programma più ascoltato d'Italia nella sua fascia
oraria, e, per festeggiare tale record ,i dj del programma organizzarono una festa alla quale vennero invitate le varie "Cumpe" d'Italia e anche
alcuni rappresentanti delle
radio rivali, che vennero
contattate tramite una
scenetta di Satana.
LO ZOO
DI
RADIO
105
Il programma nacque nella primavera del 1999 da
un'idea di Marco Mazzoli, che a quell'epoca lavorava con Gibba Gilberto Penza a New York per la
Il 31 agosto 2008 Lo Zoo
torna in diretta da Miami.
Esattamente come l'anno
precedente la trasmissione va in onda anche sulla
ZooTv personale di Marco
Mazzoli visibile sul blog
dello zoo e sul sito
Mogulus. Alla fine del
mese, lo Zoo torna a trasmettere dagli studi di Via
Turati: l'edizione 2008 è
caratterizzata dall'allontanamento definitivo di
Leone Di Lernia. Tuttavia,
questo non gli impedisce
di essere vittima di ulteriori scherzi da parte dello Zoo: la maggior parte di
essi consistono in finte telefonate di chiarimento,
che in realtà vengono registrate, durante le quali
Leone viene stuzzicato e spinto a parlare male dei
suoi ex-colleghi. Il 22 ottobre 2008 Leone Di
Lernia è ricomparso al microfono per coprire l'assenza di Paolo Noise . La serie continua ancora
oggi anche se la serie del 2010 non e iniziata si
spera che rincominci senza deludere gli spettatori che lo amano e la seguiranno sempre.
trasmissione 105 N.Y.. Nacque così il format che
poi Marco Mazzoli avrebbe trasformato in uno dei
programmi più ascoltati d'Italia in onda su Radio
105, secondo gli ultimi dati Audiradio.
Nel maggio del 2000 per eccesso di volgarità le
trsmisioni vennero sospeso ma subito riammesso
in onda. La riammissione in onda comportò un
cambiamento d'orario, lo Zoo cominciò a trasmettere dalle 7 alle
10 del mattino e anche in quel periodo i dati
d'ascolto continuavano a migliorare.
All'inizio il programma era condotto esclusivamen-
Simone 3A
11
Wanna Be Startin’ Something Jackson critica le
pressioni dei media e dei gossip. La canzone Beat
It viene invece dedicata alla violenza su strada e
Thriller al soprannaturale, tematica che ha poi
caratterizzato i brani successivi.
Michael Jackson è celebre, oltre che per la musica, per il suo stile di danza che ha generato
migliaia di imitatori. A 11 anni inventò il ballo del
robot che poi perfezionò: all’inizio degli anni ’80 la
tecnica, perfezionata, gli consentì di fare velocissime piroette sui talloni usando la forza centrifuga
delle braccia. Nel 1983 lanciò invece i suoi movimenti sulle punte e si esibì con il passo che lo
rese poi famoso: il Moonwalk, presentato per la
prima volta sulle note di Billie Jean.
Contrariamente a quanto spesso viene detto,
Michael non è l’inventore del Moonwalk, bensì il
perfezionatore; il vero creatore fu un attore e
mimo francese chiamato Marcel Marceau. Nel
corso degli anni Jackson perfezionò sempre più il
Moonwalk fino a migliorarlo nel Dangerous World
Tour; nello stesso momento inventò anche il
Sidewalk, ovvero un passo laterale basato sullo
stesso principio del Moonwalk, in seguito riuscì
anche a fondere le due tecniche creando un
passo che gli consentiva di “scivolare” creando un
movimento circolare. Un altro suo movimento
legato alla danza è l’Antigravity Lean, questo
passo è più che altro un trucco: Michael usava
delle scarpe da lui brevettate che permettevano a
dei ganci sul palco di trattenerlo in equilibrio. Un
altro famoso passo da lui inventato era lo
Skywalk, detto anche Airwalk dove dava l’impressione di camminare in aria.
Michael Jackson, prima della sua morte fu processato per pedofilia. Mentre era a Las Vegas per
girare il video di One More Change, la polizia di
Santa Barbara sequestrò il Neverland Ranch e
spedì al cantante un mandato d’arresto per abusi
sessuali su minori. Jackson fu processato nel
2005, ma alla fine fu assolto in appello da tutti i 10
capi d’accusa.
Nel maggio 2009 fu pubblicata la notizia che
Michael soffriva di un tumore alla pelle, che
distrugge la melanina nelle varie parti del corpo.
Il 25 giugno 2009 Jackson è morto per arresto
cardiocircolatorio nella sua villa a Los Angeles. Si
sentì male nel primo pomeriggio (ora locale) e il
personale contattò l’ambulanza. Gli infermieri provarono a rianimarlo invano, lo caricarono sull’ambulanza e cercarono di portarlo in ospedale il più
presto possibile,; anche i medici provarono a rianimarlo, senza però alcun risultato.
Michael ancora oggi viene però ricordato come “il
re del pop”.
M.J.
IL RE
DEL
POP.
MICHAEL JACKSON: L'EVOLUZIONE E LA
TRAGICA FINE DEL RE DEL POP.
Cantante, ballerino, compositore e produttore
discografico, Michael Jackson ha iniziato da solista nel 1971 con il singolo Got To Be Teme, ma la
sua carriera era quando aveva solo cinque anni in
un gruppo vocale (i Jacksons Five) composto da
lui e i suoi 4 fratelli maggiori.
La storia di Michael Jackson iniziò ad avere una
piega importante quando piazzò in classifica alcuni dei suoi singoli (tra cui Don't Stop 'Til You Get
Enoughe Rock With You)
e fu il primo nero a
entrare in una classifica di bianchi rompendo le
barriere razziali e unificando le classifiche, prima
separate tra persone di colore e non.
Michael trascorse un'infanzia molto difficile, il
padre (Joseph Jackson) costringeva lui e i suoi
fratelli a cantare e durante le prove per ore e al
primo errore li picchiava con la cintura; Michael
era solito ribellarsi e scappare dal padre, pur non
essendo preso spesso sotto mira.
Michael Jackson ha sperimentato svariati stili
musicali iniziando dal soul e coltivando poi altri
generi come funk, dance, rock, pop, new jack
swing. A differenza di moltissimi altri artisti,
Michael non scriveva su carta i suoi brani, ma li
realizzava direttamente in sala di incisione.Nel
1982 esordì con l'album Thriller , tuttora, detiene il
guinnes world record per l'album discografico più
venduto nella storia della musica. Alcune canzoni di questo disco si caratterizzarono per una
maggiore forza interpretativa come BabyBe Mine,
P.Y.T (Pretty Young Thing), Billie Jeane Wanna Be
Startin’ Something, le canzoni pop e ballate come
The Lady in My Life, Human Naturee The Girl is
Mine. La canzone Billie Jean parla di una fan che
diceva di avere avuto un figlio da lui, mentre in
Claudia 3D + Milva 3M
12
BROKEK HEART
COOLEGE
BROKEN HEART COLLEGE
I Broken Heart College sono un gruppo formato
da due ragazzi: Michy e Nick. Il loro gruppo nasce
nel 2008 per volontà di Nick e raggiunge il successo con la canzone “Nanana”. Entrambi i ragazzi
decidono di dare vita al duo ispirandosi alle melodie di Simple Plan e Hit The Lights ed utilizzano le
loro abilità per avvicinarsi ad un progetto ampio
come i Jonas Brother. Oltre a continuare a comporre musica, i due ventenni frequentano aule di
musica e di canto. Il loro talento e la volontà di
continuare non sono nate dal nulla, infatti prima di
esibirsi, ognuno dei due ragazzi ha attraversato
un suo percorso. Anche il nome della band arriva
da lontano ed era stato ideato da Nick perchè era
il suo sogno fare parte di una band dal nome
“Broken Heart College”. Iniziano il 2010 con successo perchè esce il loro singolo “Mesi”. Il brano
“Mesi” fa parte del nuovo album Class of 2010 in
cui hanno deciso di ispirarsi all'estetica dei colle-
ge americani degli anni '50 e '60. I Broken Heart
College cantano l’amore dei teenager sul palco
del Festival di Sanremo 2010. Nick ha cominciato
la sua carriera musicale con la band Hopes Die
Laste, mentre Miky si è trasferito a Roma dopo i
tre anni trascorsi in America, dove faceva da
tempo il lead vocal di un gruppo pop/rock. Nick e
Michy parteciperanno nella categoria Nuova
Generazione con il brano Mesi, che racconta
l’evoluzione del rapporto di una coppia durante 12
mesi. Il loro successo aumenta perché sono stati
nominati per i TRL Awards. Il loro gruppo è uno tra
i preferiti dalle ragazze. Secondo molti il loro successo non è dato solo dalla loro voce e dalle loro
capacità canore, ma anche dal fatto che nel gruppo viene contrapposto il moro al biondo. Infatti
Nick ha un carattere più ribelle, mentre Michy è
più romantico. Ora sta solo alle ragazze decidere
chi preferire.
Ilaria e Giorgia T. 3D
13
SPORT ESTREMI.
disciplina sportiva e consiste nel lanciarsi da un
aereo in caduta libera e aprire poi il paracadute per
l'atterraggio. Le tecniche del “Base jumping” sono
le stesse, l'unica differenza è il luogo in cui si svolge. Il “Base jumping” consiste nel gettarsi da un
palazzo, rilievi naturali, ponti e altri edifici per poi
aprire il paracadute agli stessi fini del paracadutismo. A causa dell'elevata pericolosità di questo
sport alcuni stati l'hanno vietato; infatti le morti causate dal “Base jumping” tra il 1981 e il 2007 sono
circa 120, ma
molti ritengono che siano
anche di più.
B.A.S.E. è
una sigla che
sta per:
BUILDING:
edifici;
ANTENNAS:
torri abbandonate o simili;
SPAN: ponti;
EARTH: scogliere o altri
tipi di formazioni naturali.
Nel
1912
avvenne uno
dei più importanti e simbolici lanci di questo sport, eseguito da parte
di Frederick Law dalla statua della libertà. Questo
salto è considerato come la genesi del “Base jumping”. Dal 1978 il Base jumping fu elevato a sport
di livello creativo, così l'attività si è incredibilmente
incrementata fino a quando si sono formate delle
comunità di jumpers. Il jumper italiano più conosciuto a livello mondiale è John Carta, detto
“Birdman”.
Bungee jumping
Il “Bungee jumping” è un passatempo sportivo che
consiste nel lanciarsi da grandi altezze con corde e
misure di sicurezza, che vengono allacciate alle
caviglie e al punto in cui avviene il lancio. Questo
particolare sport è nato nell'Isola di Pentecoste,
facente parte dell'attuale arcipelago delle Isole
Nuove Ebridi. Anticamente veniva praticato anche
in tribù e piccoli clan, ed era una prova a cui si sottoponevano tutti gli uomini per ottenere il diritto di
scegliere la propria moglie. Questo rituale veniva
anche chiamato “gkol”. Solo nel 1979 fu effettuato
il primo salto per puro divertimento. Quattro studenti dell'università di Oxford si gettarono dal
ponte Golden Gate di San Francisco rischiando la
morte, perchè legati a comunissime funi artigianali. Attualmente viene praticato maggiormente grazie alle nuove misure di sicurezza. Inoltre le persone cercano sempre nuove forme di svago che sfidino le proprie paura e che facciano provare emozioni che fanno scorrere l'adrenalina nelle vene.
Dopo il primo vero lancio effettuato dalla Torre
Eiffel nel
1987, i
praticanti di questo sport
s o n o
aumentati fino a
raggiung e r e
n e g l i
anni '90
più di un milione. Solitamente ci si lancia da ponti,
grattacieli, posti da cui attualmente è ancora illegale gettarsi. Circa tre o quattro anni fa, a Riccione un
uomo ha deciso di lanciarsi da un grattacielo e la
polizia, ma anche giornalisti di cronaca, si recarono sul fatto per testimoniare e raccontare a tutti
quell'episodio.
Claudia 3D+Milva 3M
Paracadutismo
Il paracadutismo si divide fondamentalmente in
due generi: il paracadutismo classico, usato anche
dai militari come mezzo di soccorso, e “Base jumping”. Il paracadutismo classico è considerato una
14
LO STREET LUGE.
Siete stufi dei soliti sport come calcio, pallavolo, tennis…?
Avete bisogni di qualcosa di più interessante?
Ecco a voi uno sportestremo: lo streetluge, nato
negli U.S.A, in California, nei primi anni ‘70 dal suo
“cugino” skateboard al qual è molto simile nella
forma, anche se non si sta in piedi ma sdraiati.
Quando si pratica è importante indossare un abito
antistrappo, per proteggere tutto il corpo e le scar-
costruirsi uno slittino da strada;
Composto da un telaio fatto di qualsiasi materiale
(legno, ferro, alluminio, resine, o carbonio); il truck,
un accessorio snodato e regolabile fondamentale
per curvare usando il corpo, ha delle dimensioni
maggiori rispetto a quello dello skate (dai 180 mm
ai 215 mm circa di lunghezza) e le ruote di gomma
morbida in diametri dai 70mm ai 90/100mm.
Questo mezzo è privo di motore e sfrutta la forza
pe con la suola in buone condizioni, che possono
essere utilizzate come freni, per questo sotto di
esse è applicata un pezza di copertone d’auto, per
creare attrito. Si corre sdraiati e ci si sposta col
movimento del corpo, la posizione è identica allo
slittino olimpionico. Per gareggiare nelle competizioni internazionali è necessario iscriversi e seguire un regolamento diffuso dalla maggiore federazione mondiale, l’IGSA, e che comprende anche il
gravitazionale che in alcuni casi può arrivare ad
una velocità compresa tra i 60 e i 110 km/h.
Federico III E e Sara II H
15
IL VINCITORE
DEL
GRANDE
FRATELLO
come la Gialappa’s lo deride per il suo modo di parlare a volte incomprensibile. Cristina, unica donna
ad essere arrivata in finale, maestra d’asilo, sempre pronta ad ascoltare, a dispensare consigli e, se
necessario, anche a riprendere i suoi compagni, ha
vissuto il GF come un sogno. Giorgio, bello e sensibile, fedele alla fidanzata lasciata fuori e, all’interno della Casa, punto di riferimento di Maicol. La
finale ha ottenuto un grande successo seguito da
oltre 9 milioni di spettatori. Dopo 134 giorni di diretta televisiva, si chiude la decima edizione di GF,
un’edizione “no limits”, che ha battuto praticamente
ogni record: per la durata di oltre 4 mesi, 20 puntate e 27 concorrenti. Mauro il vincitore è stato sicuramente tra i protagonisti indiscussi di GF10: votato quasi ogni settimana come preferito e popolarissimo in Rete (su Facebook la pagina a lui dedicata
raccoglie oltre 380.000 iscritti). È piaciuto per il suo
spirito simpatico e scanzonato, le sue faccette
buffe, i suoi scherzi e la capacità di non prendersi
troppo sul serio. Le liti e le incomprensioni tra lui e
gli altri sono state all’ordine del giorno. Anche i rapporti iniziati non sono durati a lungo. È successo
con Veronica e con Sarah. Vero giocatore, quando
ha avuto la possibilità di “vendicarsi” delle due
ragazze, le ha mandate in nomination l’una contro
l’altra. Dalla sua
parte ha avuto sempre il televoto, le
volte che è finito in
nomination, infatti,
ha sempre sconfitto
i suoi avversari
(Gabriele, Alessia,
Carmela, Veronica,
Carmen e Maicol),
tutti usciti contro di
lui.
Mauro Marin è il vincitore di Grande Fratello 10. Ed
ha dimostrato di avere meno popolarità fuori che
dentro al reality. Odiato dentro, ma amato fuori;
protagonista di una
vera e propria presa
di posizione in suo
favore su Internet,
condottiero inconsapevole di un “esercito” di fan, il salumiere
di
Castelfranco
Veneto, con una laurea in Marketing e
Gestione delle imprese, si è aggiudicato il
montepremi finale di
250.000 euro. Ha battuto la concorrenza
degli altri 3 finalisti.
Alberto, serio e di
sani principi, fino alla
castità per quattro
anni, ha trovato nella
Casa
l’amore
in
Mara, soprannominato “er pezzetta”, per la sua mania per le pulizie e
Vladimir 2H+ Claudia 3G+ Sara 2H
16
VALERIO SCANU,
SANREMO E IL
TALENT SHOW
Valerio Scanu è nato il 10 Aprile 1990 nell'isola La
Maddalena dell'arcipelago a nord della Sardegna.
Durante la sua vita ha partecipato e contribuito a
vari festival locali. Ottenne il suo primo successo in
Sardegna, partecipando al programma "Bravo bravissimo" di Mike
Bongiorno, ma
due anni prima,
nel 2000, aveva
già preso parte
ad una trasmissione "Canzoni
Sotto L'Albero",
inoltre aveva partecipato a vari
provini
per
"American Idol",
per il musical
"Romeo
e
Giulietta" e XFactor. In tutte queste sue occasioni è stato ripetutamente respinto a causa della sua giovane età,
infine ha partecipato nel 2008 alla trasmissione
televisiva "Amici di Maria De Filippi" dove si è classificato al secondo posto nella fase finale. Il 3 Aprile
del 2009 inizia a realizzare il suo sogno firnando un
contratto con la famosa casa discografica EMI e fa
uscire il suo primo album "Sentimento", il giorno del
suo diciannovesimo compleanno, il 10 Aprile e con
questo vince il disco di platino. Sempre nello stesso periodo è stato premiato ai Wind Music Awards
2009 per le vendite della compilation "Scialla" e
"Sentimento". Il 16 Ottobre 2009 realizza il suo
primo album di debutto "Valerio Scanu" che vince il
disco d'oro, grazie ad alcune canzoni come
"Ricordati di noi", "Non dirmi di no" e "Per te". Il 19
Febbraio 2010 pubblica il suo secondo album "Per
tutte le volte che...", titolo della canzone che l'ha
portato alla vittoria di Sanremo 2010. Inoltre ha partecipato alla puntata di Ballando con le stelle del 27
Febbraio 2010 come ballerino per una notte. Una
strana coincidenza che si verifica ogni anno è che i
vincitori del festival di Sanremo sono solitamente
cantanti che hanno partecipato a programmi televisivi come Amici e X-Factor. L'anno scorso si è
aggiudicato la vittoria Marco Carta, un altro esordiente proveniente da Amici, mentre quest'anno è
arrivato al primo
posto
Valerio
Scanu, di Amici e
al terzo Marco
Mengoni, di XFactor. In contrasto con questa
situazione, in cui i
vincenti
sono
soprattutto persone che più che
brave sono molto
conosciute e popolari, durante questa edizione del
festival l'orchestra e il pubblico presente hanno protestato lanciando gli spartito e pezzi di carta in
segno di disapprovazione verso la "scelta" del pubblico a casa.
Chiara 3H e Claudia 3D
17
RE
CE
NS
I CL
ON A S
I S I
&
sulla schiena del titano Crono. Egli è stato condannato da Zeus a vagare in eterno nel deserto delle
anime erranti. Kratos deve trovarlo, ma c'è solo una
strada che porta lì e per intrapenderla dovrà uccidere tre sirene, che con il loro canto possono condurre anche il più prode dei guerrieri alla morte.
Quando raggiunge il tempio deve superare illimitate prove e tranelli. Però nel momento in cui trova il
famigerato vaso viene ucciso da Ares che nel frattempo aveva scoperto che Kratos era riuscito nel
suo intento e mentre la vita abbandona il nostro
eroe, le arpie, al servizio del dio della guerra, reclamano l'arma del tempio. Lo spartano sprofonda
negli inferi ma riesce a fuggire aiutato dal becchino
di Atene che rivela in realtà essere una figura degli
dei. Kratos riesce a portar via il vaso dal Dio e lo
apre diventando gigante come Ares e alla fine lo
uccide.
Questo gioco è veramente fantastico e tutte le persone di tutte le età possono giocare e divertirsi a
God of War. Ci sono voluti tre anni per creare questo gioco e secondo me è venuto perfetto considerandolo prodotto nel 2005
GOD OF
WAR
God of War è un videogioco uscito il 22 marzo
2005. Ne esistono tre serie, una più avvincente dell'altra. Il nostro eroe, Kratos un grande capitano
dell'esercito spartano, è tormentato dai ricordi orribili del passato in cui ha compiuto inumerevoli stragi e interi eserciti sono caduti per mano sua e degli
uomini che lo in seguivano. La storia inizia con
Kratos che, per liberarsi dai tormenti, si lancia dal
Monte Olimpo. Qui c’è il flashback di quello che era
accaduto tre settimane: la nave di Kratos veniva
attaccata da una potente Idra, un mostro marino
simile a un serpente ma con più teste. Dopo un
avvincente scontro lo spartano vince mozzandole
la testa. Atena, la dea della sapienza, gli rivela che
uccidendo il dio della guerra Ares (che sta distruggedo la città di Atene con un esercito di mostri sottrratti dall'Ade), verrà perdonato dagli dei per i suoi
peccati. Così Kratos parte per Atene. Una volta
giunto scopre che c'è solo un modo per uccidere un
dio ed è trovare il vaso di Pandora, ma questa arma
letale è racchiusa nel tempio di Pandora, posto
Luca Montanaro
19
FREDDY
VS
JASON
da subito riempie delle vittime di Jason. Jason
viene in seguito ucciso da Tommy Jarvis che però
per sbaglio lo resciuscita facendolo diventare
immortale.
Aspetto- il look di Jason è uno dei più particolari nel
mondo dell'horror. Jason è vestito con una camicia
a quadri, dei jeans e, dal terzo film in poi, con una
Freddy Krueger e Jason Voorhees, i due miti
dell'horror
In questo articolo vi mostreremo due dossier sul
duo Freddy e Jason. Freddy Krueger: nato da una
tragica circostanza viene dato in adozione a un
ubriacone squilibrato, è preso in giro dai compagni
di classe, fin dalla tenera età perde la ragione.
Cercando vendetta, uccide il padre e in seguito 20
bambini della sua vecchia classe infilandoli in una
fornace, poi viene ucciso dai genitori dei bambini,
stringendo prima un patto con 3 demoni dei sogni
che gli permettevano di controllare il mondo dei
sogni dove i genitori non potevano proteggere i loro
figli. Ciò succese nel lontano 1974. 10 anni dopo
cominciano ad avvenire misteriosi omicidi nella
città natale di Freddy. Viene nuovamente ucciso da
sua figlia Maggie Krueger che lo trasporta nella
realtà e poi facendolo esplodere con la dinamite.
Dopo lo rivedremo nel Freddy vs Jason.
Aspetto: L'aspetto di Freddy è caratteristico per le
terribili ustioni che lo deturpano e per il guanto da
lui fabbricato con lame che spuntano dalle dita.
Altre caratteristiche sono il cappello nero rovinato e
il maglione a strisce orizzontali verde scuro e rosso
sfilettato ai margini. Può cambiare a suo piacimento il mondo dei sogni. Entro certi limiti, può agire
anche nella realtà: nel quarto film uccide una
ragazza dandole fuoco, e nella realtà scoppia un
incendio, oppure quando, in modo macabro, sfrutta
un ragazzo come una marionetta, nella realtà il
ragazzo passa addirittura attraverso i muri; o anche
far apparire accidentali i suoi omicidi (quando uccide una ragazza succhiandole tutta l'aria, nella realtà essa stava per morire per un attacco d'asma).
Freddy, inoltre, può anche controllare, seppur in
maniera molto macchinosa, il proprio scheletro,
ossia ciò che è rimasto di lui. Ora passiamo al suo
rivale principale. Jason- nato mentalmente disturbato e deformato viene abbandonato dal padre
rimanendo con la madre che faceva la cuoca nel
campeggio di Crystal Lake. Un giorno mentre gli
animatori erano distratti Jason viene buttato nel
lago dai suoi compagni di campeggio e dato per
morto. Diversi anni dopo il campeggio riapre e fin
maschera da portiere di hockey. Nel secondo
(dove compare per la prima volta) indossa un
sacco di jutaintrecciata. In molti film dimostra di
avere forza e resistenza sovrumane.
Il personaggio di Jason subisce numerose modifiche nel corso della serie. All'inizio è solo un uomo
che vive isolato nella foresta di Crystal Lake e uccide chiunque violi il suo territorio, ma dopo la sua
morte viene accidentalmente riportato in vita sotto
forma di zombiediventando poi un vero e proprio
demone ed infine un cyborg . Questo duo di
assassini li troverete uniti ma anche nemici nel film
Freddy Krueger vs Jason consigliabile per gli
amanti dell'horror.
Thomas Bergami + Mykhayl Tiunov
20
BLEACH SCONTRO TRA
TITANI
Bleach è un manga inventato dalla mente del mangaka Tite Kubo, successivamente crearono un
anime basato sull’omonima serie.
Il fumetto, in Giappone, viene pubblicato sulla rivista specializzata Shonen Jump del 2001 (tuttora la
serie sta continuando).
In Giappone sono stati prodotti ben 44 volumi,in
Italia 39. Ha vinto il premio Shogakukan Manga
Award nel 2005. L’anime invece è stato più volte
chiamato all’American Anime Award sfiorando
spesso la vittoria dell’evento. Dalla serie del manga
sono stati tratti una serie televisiva, due OAV
(OriginalAnimeVideo), tre film animati, uno spettacolo musicale a base rock, numerosi videogiochi e
un gioco di carte collezionabili. Il manga ha venduto finora complessivamente più di 60 milioni di
copie in Giappone, e negli USA è uno dei manga
più venduti in classifica. La casa produttrice di
videogiochi SEGA, ha affermato nel giugno del
2007 che l'inizio della trasmissione europea dell'anime è fissata per la fine dell’ anno stesso.
Tuttavia, ancora non ci sono notizie ufficiali sul
nome dell'emittente che trasmetterà Bleach in
Italia, anche perché il network tv Mediaset, che era
stato visto dai fan come unico possibile acquirente
dei diritti, ha rinunciato, ritenendo l'anime troppo
violento. Intanto The Licensing Machine, una divisione inglese della Panini ne ha rilevato i diritti e
sarà probabilmente la casa produttrice Panini
Video, in seguito, a pubblicarne i DVD.
Bleach segue la vita di Ichigo Kurosaki, uno studente quindicenne con l'abilità di vedere i fantasmi,
e di Rukia Kuchiki, uno Shinigami (letteralmente
Dio della Morte, o anche Mietitore di Anime) che lo
incontra durante una caccia ad un Hollow (uno spirito maligno). Durante lo scontro con lo spirito,
Rukia rimane gravemente ferita ed è costretta a trasferire parte dei suoi poteri ad Ichigo, che accetta la
proposta della Shinigami nel tentativo di proteggere i suoi familiari, alimentando così la speranza di
Rukia che lui sconfigga l'Hollow al suo posto.
Tuttavia, durante il processo di trasferimento qualcosa va storto, e Ichigo assorbe tutti i poteri di
Rukia, diventando uno Shinigami a pieno titolo. Da
qui parte la loro avventura. Insieme, danno la caccia agli Hollow ed eseguono la sepoltura delle
anime, mandando gli spiriti erranti nel posto che gli
spetta di diritto, sia questo l'Inferno o la Soul
Society.
Il film “Scontro tra Titani” è uscito nelle sale cinematografiche il 16 aprile 2010, diretto da Luis Leterrier
(altri film di Luis Leterrier: “L’incredibile Hulk” 2008;
“The Trasporter” 2005 e “Danny the dog” 2005).
Il regista ha fatto anche l’attore recitando nel film
“Asterix e Obelix: Missione Cleopatra”.
“Scontro tra Titani” narra le vicende del grande
Perseo che deve salvare la sua amata Andromeda
più volte dalle grinfie di pericolosissimi nemici.
All’inizio deve trarla in salvo dall'inluenza del suo
antico promesso sposo Calibos, figlio della dea
marina Teti. Egli è stato trasformato in un’orrenda
creatura dal re degli dei: il grande Zeus. Dopo un
avvincente scontro Andromeda viene portata in
salvo, ma non si godrà la libertà ancora a lungo.
Sempre per colpa di Teti deve essere sacrificata al
suo secondo figlio: il Kraken. Per sconfiggere questo nuovo nemico, questa volta il nostro eroe
Perseo non potrà contare sulle sue sole forze. Il
modo per sconfiggerlo è uno solo: deve trovare e
uccidere Medusa, una delle tre sorelle Gorgoni,
donne tramutate in bestie con serpenti posti sul
capo e con la maledizione di pietrificare chiunque le
veda il volto. Questa punizione, scelta da Atena,
una dea greco-romana, era stata inflitta perché
esse dicevano di avere dei capelli troppo belli, addirittura più belli di quelli di una dea.
Una volta decapitata la regina delle Gorgoni,
Perseo corre dal mostro Kraken con l’intenzione di
ucciderlo e lo pietrifica tirando fuori la testa di
Medusa (nella leggenda però riesce a sconfiggerlo
con le sue sole forze, nel film lo hanno modificato
per far durare di più questo capolavoro).
È stato sicuramente spettacolare e consiglio a tutti
di andarlo a vedere se non odiate questo genere di
film epico-fantasy.
Luca Montanaro III H
Andrea Sapucci + Salvatore Prezioso
21
UN LIBRO / VIDEOGIOCO
Un libro con l'azione di un videogioco
del “Maiale cieco” nel quale i nostri eroi alloggiano
e lavorano come buttafuori. Mentre Felix è nel letto
a dormire, l'assassino capo manda la sua banda a
ucciderlo. Riuscendo a batterli tutti, i due cominciano a indagare più a fondo sulla vicenda. Intanto
l'esercito Scaven si è gia' riunito e ogni capo clan
vuole dominare sull'esercito, il veggente, però più
scaltro di tutti, usa il suo fidato servitore Lurk
Linguaspiona per dare ai nostri eroi un avvertimento sugli attacchi degli altri capo clan. Con la città in
crisi la governatrice organizza un gran ballo per
alleggerire la situazione, durante l'inaugurazione di
una nuova accademia di ingegneria militare.
Avvertiti che durante la festa ci sarà un assalto, i
nostri eroi riescono a impedire il furto di potentissime macchine da guerra dagli Scaven che non riescono nel loro piano, ma incendiano l'accademia
distruggendola completamente. La nuova minaccia
si presenta quando gli Scaven, usando un antico
manufatto magico, provocano una devastante
peste. Aiutati un seconda volta dal veggente scoprono la base dei monaci scaven della peste e
distruggendo il manufatto riescono a impedire la
totale espansione della malattia. La terza minaccia
si presenta quando gli scaven fanno nascere una
nuova razza di ratti che divorano tutto. Anche questa volta Gotrek e Felix riescono a sventare i piani
degli scaven, distruggendo la nave che trasportava
questi esseri malvagi. Adesso la città in piena carestia e con la peste che è ancora in circolazione e fa
vittime, è ignara che sta per ricevere l'assalto finale degli Scaven anche loro decimati dalla peste.
Durante la festa della governatrice gli scaven
assaltano la città bruciando e distruggendo tutto
quello che gli si poneva davanti, ma per l'ennesima
volta i due eroi organizzano una resistenza e sconfiggono una volta per tutte gli Scaven, anche se il
veggente e il suo servitore sopravvivono facendo
scoprire ai due eroi nuove avventurose mete.
Questo libro è pubblicato dalla casa editrice americana “Black Library” si intitola “Felix e GotrekScavenslayer”; Scritto da William King è ambientato nel mondo di Warhammer, un videogioco strategico e il tempo in cui è ambientata la vicenda è
indefinito ma contiene parti del medioevo e del 900.
I protagonisti della vicenda sono un nano appartenente alla setta gueriera degli Sventratori che si
chiama Gotrek e il suo fedele amico bardo guerriero Felix che
vuole comporre
un libro sui suoi
viaggi
con
Gotrek.
Nel
secondo episodio i due lavorano come guardia-fogne nella
grande
città
imperiale di Nuln.
Un giorno durante una un esplorazione, trovano
uno strano individuo che sta
facendo
affari
con uno scaven,
un essere malvagio dalle sembianze di uomo ratto. Dopo aver impedito questa
faccenda scoprono che il comandante della polizia
segreta collabora segretamente con questi malvagi
esseri che vogliono impossessarsi della città. In
seguito trovano un entrata segreta nella casa del
comandante dove ci sono moltissimi documenti
sulle persone di tutto l'Impero e li devono vedersela con due temibili nemici. I due eroi li sconfiggono
ma il veggente riesce a fuggire. Sapendo che non
riusciranno a convincere il governo della città,
dovranno vedersela da soli. Nel frattempo nelle
grandi caverne sotterranee, il veggente sta preparando un immenso esercito di scaven per invadere
la città, riunendo i più grandi clan scaven e mandando un gruppo di assassini scelti nella taverna
Thomas Bergami + Mykhayl Tiunov
22
B AT T L E F I E L D BAD COMPANY 2
il colosso Modern Warfare 2 ha trovato finalmente
un degno rivale?
Grafica: pulita, senza sbavature esagerate, al massimo un paio di difetti saltono all’occhio quando
l'ambientazione passa da quella giornaliera a quella notturna. La grafica è anche decisamente realistica e, se si osserva il paesaggio dall'alto, si possono ammirare paesaggi mozzafiato che faranno la
gioia di chi è abituato a giochi VERI di guerra e fatti
bene (ad esempio Call Of Duty6: Modern Warfare
2). I poligoni che definiscono le armi sono molto
curati, ma non paragonabili a quelle di Modern
Warfare 2 che sono veramente
ben caratterizzate. I volti dei vari
personaggi lasciano molto a desiderare anche se sono veramente
scaramantici e fuori dai normali
parametri in fatto di simpatia! Un
difetto che salta all'occhio è il lagmotion (un errore di percezione di
movimenti all’interno del gioco
causa rallentamenti) che entra in
gioco a volte, quando ci si ritrova
sparare a rallentatore in mezzo a
decine di palazzi che cadono.
La tecnologia rivoluzionaria adottata in questo gioco (come nel suo
predecessore, ma qui è aggiornato al 2.0, prima era all’1.7!) è la
''demolition motion'', ovvero un
motore di frametizzazione che dà un forte impatto
di distruttibilità al paesaggio rendendolo interattivo,
realistico e completamente demolibile al 100%
Voto Grafica:9
Trama futuristica per la Bad Company, un gruppo di
soldati scelti, fra ingegneri e assaltatori che cercheranno di sventare la 3a guerra mondiale fra assalti,
sabotaggi a basi terroristiche e irruzioni varie. La
trama nel 2° capitolo della serie BC è affrontato in
modo più maturo rispetto al 1°. Qua i personaggi
sono caratterizzati da un facile senso di disorientamento a causa dello stress da combattimento e da
una simpatia allo stato puro, arricchita da parole
poco educate. Le missioni sono veramente belle e
interessanti dal punto di vista dell'intelligenza artificiale, quest’ultima davvero astuta.
Le missioni sono caratterizzate anche da un ottimo
level-design di tutto rispetto, la campagna però ha
una certa ripetitività e pochi livelli hanno una
variante di rilevanza.
Voto Trama: 8.6
Sonoro: Decisamente avvolgente e ricco di dettagli.
Voto Sonoro: 10
Gameplay: Un FPS (First Person Shotter,
Sparatutto in 1° persona) tradizionale con fisica da
armi realistica arricchito dall'interattività dello scenario... cosa si può chiedere di più?
Lo sa cosa ha questo gioco:veicoli.
Esatto veicoli, quad, carri armati, UAV con artigliere… cosa possiamo chiedere di più? La fisica dei
mezzi è perfetta e usarli è semplicemente meraviglioso, la varietà mostrata dai veicoli è la ciliegina
sulla torta per un FPS WAR perfetto!
Voto Gameplay: 9.2
Multiplayer Online: Voto, 9.9
Generale 9.5
Pregi:
-guerra online stupenda, tranne il DM
-caratterizzazione personaggi fantastica!
-fisica armi fedelmente riprodotta
-quantità armi!
Difetti:-il lag-motion frusta nella campagna.
Salvatore Prezioso III G
23
ALICE IN WONDERLAND.
“Alice in wonderland” è un film uscito nelle sale
cinematografiche il 4 marzo 2010, diretto da Tim
Burton,(altri film di Tim Burton: La sposa cadavere2005, La fabbrica di cioccolato- 2005, Edward mani
di forbice -1990, Batman -1989 ), tratto dai libri “Le
avventure di Alice nel paese delle meraviglie” e
“Attraverso lo specchio e quel che Alice vi trovò” di
Lewis Carroll. Il film racconta le avventure di Alice
(Mia Wasikowska), ma non come l'avete sempre
vista, perchè Alice è cresciuta ed ora ha diciannove
anni. Il tempo storico in cui è collocata la storia è
dell'età vittoriana. Il film inizia con la protagonista
ancora bambina che fa sempre lo stesso sogno
Pincopanco e Pancopinco che discutono sulla sua
identità. Ancora nel dubbio decidono di portarla dal
Brucaliffo per decidere la sua sorte. Queste creature erano alla ricerca di una salvatrice che doveva
uccidere il Ciciarampa della Regina Rossa per mettere fine alla loro sofferenza. Di tutto ciò Alice capisce sempre meno, ma ad un tratto arriva il
Grafobrancio, lei rimane paralizzata, ma pensando
che sia solo un sogno si fa avanti, procurandosi
una profonda ferita sul braccio. La ragazza scappa
e durante il suo tragitto incontra lo Stregatto che la
accompagna dal Cappellaio Matto e dal Leprotto
Bisestile. Durante il viaggio che segue, Alice incontra la Regina Bianca e qui scopre il significato del
vero amore e realizza che dovrà combatte la
Regina Rossa, il Ciciarampa e liberare il Paese
delle Meraviglie. La trama non è completa, per
darvi il piacere della scoperta, perciò vi consigliamo
vivamente di vederlo. Alice in wonderland è un film
pieno d'azione, con battaglie mozzafiato, insomma
non è quel solito cartone animato per bambini, ma
un film interessante e coinvolgente.
tutte le notti, nel quale c'è un un coniglio bianco,
una regina di cuori e delle strane creature. Alice
cresce con questo sogno e quando viene invitata
ad una festa, in cui le viene chiesta la mano, il suo
sogno diventa realtà, intravvede più volte il coniglio
dei suoi sogni, poi presa dalla curiosità lo segue e
cade in un buco nel terreno che la porta ad una
stanza piena di porte. All'interno di questo strano
luogo Alice vede un tavolo con una chiave che apre
la porta più piccola, una bottiglietta piena e una
torta, bevendo e mangiando diventa minuscola ed
enorme, ma alla fine riesce a trovare la forma adatta per passare dalla porta. Quando entra pensa
ancora di sognare, incontra i personaggi che rivede
tutte le notti, vede il coniglio, il ghiro, il dodo e
Giorgia 3G & Claudia 3D
24
CHI VUOL ESSER LIETO SIA….ENTRI IN 2° B
trari. Inventore di versi è MATTIA, l’unico problema è che
non è un poeta, ma un abile creatore di versi … animali.
Il prossimo compagno ci ispira un nuovo proverbio:
“un CENA al giorno toglie lo studio di torno”.
La piccolina della classe è KAMELA, l’ultima nata in ordine cronologico, ma quella che per prima arriva alle soluzioni. Dalla Cina con il “ furgone” è arrivata Caixia, molto
riservata e ancora poco loquace. Se avete bisogno di un
consiglio, se cercate una spalla su cui piangere, se avete
bisogno di confidarvi, prendete la scala e salite da DENIS,
il faro che illumina anche le giornate più buie. Ha la faccia
da intellettuale e la sua specialità è studiare a volontà:
questo è MARCO. Chi sa tutto di tutti, si tiene aggiornata
continuamente e ti informa con celerità su ogni gossip e
news è CHIARA, detta Kia. Esempio di tranquillità e silenziosità è DESIRE’E, ma se la incontrate fuori dell’aula
scoprirete la sua vera identità ( per noi ancora un segreto
da svelare). Abbiamo il nostro vocabolario
parlante,ERGUS, voce cronista di ogni genere, ma la sua
sapienza … ha dei confini quando si tratta di imparare e
trattenere le nozioni attraverso ”Uno studio matto e disperatissimo”.
È volata dal Venezuela, MARIALEJANDRA, e subito ha
familiarizzato con tutti. Tiene attiva la circolazione del sangue perché quando parla non riesce a tenere ferme braccia e mani che volteggiano leggiadre nell’aria.
La prossima compagna ha un nome importante che non
tutti riescono a “portare” ma che a lei dona particolarmente: si chiama EVITA. Il compagno al quale abbiamo attribuito vari soprannomi è GIUSEPPE, ma se volete potete
chiamarlo: Geppe, Giusy, Beppe, Ruphus, Rupellino e lui
vi risponderà sempre. Buona come il pane è LINDA, dolce
come lo zucchero, profumata come una rosa e “chiara
come un’ alba”. L’architetto della classe è MATTEO S.,
abile misuratore e calcolatore, ma per adesso rimane un
genio incompreso. ALBERTO ricopre tanti ruoli:
è un portiere … l’unica cosa che però è riuscita a parare
sono le note dirette a lui è un angioletto … ma le sue ali
sono “tarpate” è uno scolaro modello … ma solo durante
la ricreazione. C’è poi IRENE che con le sue pillole di saggezza riesce a dare un tocco di vitalità … anche a questo
testo ( nei passaggi più difficili di questa stesura è stata lei
a scovare la parola ideale)
Scoppiettante come un petardo è MICHELE, lui è piccolo,
ma ha un enorme capacità detonativa … basta toccarlo e
scatta come una molla, ma la sua è comunque una carica di allegria ed effervescenza.
Siamo arrivati in fondo alla lista e troviamo MATTEO Z.,
soprannominato “pulcino” per i suoi capelli biondi, spumosi e morbidosi. A lui è stato attribuito il ruolo di MODERATORE della classe, utile nei momenti più frenetici della
giornata scolastica.
Vi abbiamo presentato la nostra seconda B.
È vero siamo strani, siamo bizzarri, siamo molto variegati
ma veramente uniti.
Vi sfidiamo a trovare da qualche altra parte un mix così
ben riuscito di “INGREDIENTI”!!!
2B
Vi è mai capitato di vivere un’esperienza sovrannaturale e
di venire catapultati in un’altra dimensione?
Se avete risposto sì continuate a fare quello che stavate
facendo … il vostro destino è già segnato!!!
Se, invece, la vostra risposta è negativa, mettetevi comodi e preparatevi ad entrare nel nostro stratopico mondo.
Ah dimenticavamo: noi siamo l’inimitabile, unica, originale
e inequivocabile II B!!
La nostra vita è tutto un programma; siamo in grado di:
Intrattenervi
Divertirvi
Informarvi
Insegnarvi ( non chiedeteci la luna!!!!)
Acculturarvi
… insomma non esageriamo, però siamo poliedrici!!!!
Ma cosa avete capito?!?! Non siamo fatti di polistirolo …
siamo persone dalle mille sfaccettature.
Ora passiamo alle presentazioni:
la storia è fatta di corsi e ricorsi e anche noi, nell’era duemiladieci, abbiamo il nostro IVAN IL TERRIBILE …
è terribilmente affamato
è terribilmente disorientato
è terribilmente sbadato!!!
C’è poi LUCA la vittima di ogni occasione, ma che ancora
non ha ricevuto l’aureola, perché ne combina di tutti i colori, anche se il suo motto è : MA IO?!?! COSA HO FATTO
IO?!?!
La prima ragazza dell’elenco è NICOLE ..., il cervello della
classe, l’eroina delle verifiche ( riesce a salvare tutti,
anche i casi più disperati).
Guardiana e vedetta della classe è SILVIA, la bionda,
dagli occhi azzurri che devono scrutare ogni angolo della
scuola ad ogni cambio dell’ora!
La NEW ENTRY del gruppo è YURI, l’anima effervescente della classe … grande studioso … nel mondo dei con-
CL
AS
25
LA MIA
LA MIA
FAMIGLIA CLASSE
Parlo della mia famiglia
Mio babbo era un ragazzo molto conosciuto, con
mio nonno giocava con i suoi cani, erano tre.
Studiava all’università per diventare farmacista, lì
ha conosciuto mia mamma che anche lei studiava
farmacia, si sono incontrati, si sono abbracciati e
sono diventati fidanzati e ballerini. La mamma ballava di più e il babbo poco. Loro sono dei veri genitori perché Gesù li ha protetti dal cielo. Mio nonno
si chiamava Galileo aveva una fabbrica di chicchi di
caffè e poi aveva un prato con chicchi d’uva, aveva
i baffi bianchi e i capelli grigi, si vestiva elegante per
essere un uomo famoso, si travestiva da sposo,
infatti portava la giacca di lana nera con sotto la
camicia bianca e la cravatta nera a pallini. Lui voleva che io andassi a scuola alla Comasca ma la
mamma ha deciso per la scuola media Dante
Alighieri. Il nonno ha deciso di morire con la nonna
Clara perché stavano male ed erano molto vecchi.
Quando c’era la nascita dei miei fratelli il nonno era
vivo. Lui è stato un nonno speciale per noi perché
ci ha raccontato sempre le storie e le favole: “Sten
il cavallo”. La mamma era diversa dal babbo perché lei era una donna, giocava con le sue amiche
a scuola e prendeva sempre più, mentre le sue
amiche prendevano sempre meno perché non studiavano mai. I miei genitori hanno comprato insieme una farmacia di mattoni e hanno degli amici
molto eleganti farmacisti babbi di qualcuno:
Gianluca babbo di Teto, Marianna, Bianca e
Costanza, Giancarlo babbo di una bambina.
I miei fratelli sono speciali, sono dispettosi, scherzosi, litighiamo tra di noi e io mi difendo perché
sono un ragazzo grande. Pietro è il più grande ha
più di venti anni, è molto furbo, Giuseppe ha diciotto anni è un po’ dolce ed è il mio fratello preferito,
Clara ha undici anni si è ammalata perché il suo
amico Giacomo De Nicolò le ha attaccato la febbre.
Da piccolo ero molto coccolone con il babbo e con
la mamma, ero molto speciale perché ero sempre
sorridente e felice, il mio carattere è buono e dolce.
Mi hanno chiamato Cristoforo perché il giorno che
sono nato era San Cristoforo. I miei fratelli mi chiamano Colombo. Quando ero piccolo mi sembravo
più bello! Da adulto avrò i baffi e sarò medico di tutti
i miei parenti e amici compresi i loro babbi. Abiterò
a Forlì nella campagna di mio nonno e avrò dieci
cani. Raccoglierò i chicchi d’uva e preparerò uno
champagne che avrà il nome di una canzone.
Classe 2 C
Tutti i miei professori sanno quello che dicono,
alcuni di loro conoscono anche la musica.
Il comportamento della mia classe non va sempre
bene: studiano poco e prendono dei meno nelle
verifiche. A volte scherzano troppo.
Io invece di essere a scuola preferirei suonare il
pianoforte, ma mi trovo in difficoltà e mi scappano
le lacrime, è difficile spiegare questa difficoltà ma il
pianoforte è difficile. Quando piango nessuno se ne
accorge, perché piango dentro di me, io sono un
ragazzo grande ma quando piango sono serio.
Sono triste anche quando vanno via i miei fratelli
perché stanno poco con me, io vorrei suonare con
loro insieme a Nafta.
La prof. Filanti è una donnina speciale perché è
buona, carina, parla di tutto, quando mi interroga mi
dice di guardare davanti a me e non per terra, vuole
vedere i miei occhi.
La prof. Ermeti è una donna che è venuta in classe
perché l’altra era in cinta.
E’ una prof. che da molti compiti, mi chiede di controllare i risultati con la calcolatrice per quelli che
sono alla lavagna, io li dico a voce alta.
La prof. Ortolani si comporta bene con noi, perché
ci da un lavoro da fare e io l’aiuto sempre.
Lanciamo il peso, giochiamo a palla prigioniera.
E’ molto fashion, va alla moda.
La prof. Fulgenzi deve sgridare perché i miei amici
non sanno mai niente e lei è delusa.
E’ variante. Il prof. Vianello insegna chitarra a noi, il
carattere è diverso, si mette le cravatte colorate
perché fa i concerti dal vivo, è abituato a farsi vedere sul palco del teatro.
Certe volte dice: -ti do zero-.
Il pro Ruffilli lui fa flauto, ha i capelli grigi e neri corti,
tiene gli occhi verso i monti, è in forma, ha la mia
stima, ride molto perché dice le battute da solo.
La prof. Pesaresi è una ragazzina bionda, forse da
piccola suo babbo l’ha picchiata con la ciabatta. In
musica prendeva zero. Adesso è diventata molto
preparata e sposata.
La prof. Severi sgrida l’alunno di terza F perché
dice delle parole offensive.
L’educatrice Cristina è sposata con Luca, è coraggiosa.
In questo momento sgrida parecchio la Sofia.
Sa quello che dice, molte cose.
Cristoforo
Cristoforo
26
VERSI X LA MAMMA
Mamma
Grazie mamma
perché mi hai dato
la tenerezza delle tue carezze,
i baci della buona notte,
il tuo sorriso premuroso,
la dolce tua mano mi dà sicurezza.
Hai asciugato in segreto le mie lacrime,
hai incoraggiato i miei passi,
hai corretto i miei errori,
hai protetto il mio cammino,
hai educato il mio spirito,
con saggezza e con amore
mi hai introdotto alla vita.
E mentre vegliavi con cura su di me
trovavi il tempo
per i mille lavori di casa.
Tu non hai mai pensato
di chiedere un grazie.
Grazie mamma.
Sandra Trengia 1°B
PAROLE X IL BABBO
Babbo
Parole non dette. Parole congelate nel buio del mio cuore, in quel freddo che adesso le avvolge. Parole che
vorrebbero uscire, quasi scappare. Parole incatenate. Parole che vorrebbero gridare. Che non hanno il coraggio, che cercano quasi un permesso. E che rimangono lì, in quell’angolo di cuore, aspettando che qualcosa
cambi. Che quel ghiaccio si sciolga. Ciò che è stato. Momenti che vorrei rivivere. Tutto rinchiuso in quelle parole. Quelle che non ti dirò mai. Quelle che restano lì.
Le nostre strade si sono divise. La vedo ancora, la tua. Ora lontana. Tu. Accompagnato da altre sorelle, altre
mani, altri occhi. Il tuo nuovo sorriso. E il mio silenzio che urla. Le mie parole che vorrebbero liberarsi. Il sale
delle mie lacrime. Quello che mi ritrovo continuamente tra le labbra. Che raccolgo con la lingua per sentire,
almeno così, ancora qualcosa che sappia di padre. La mia tristezza in quel sale.
Ci sono giorni in cui sento di aver bisogno di te. Mi manca la nostra complicità. E giù … un altro sorso di quel
mare salato. Un nodo in gola. Amarezza, delusione. Delle emozioni che sfociano in un unico, grande dolore.
Quel grido disperato di cui mi vorrei liberare. Quei sogni. Quelle bugie. Tu credevi a loro, sempre. Il mio desiderio di te. Vorrei sentirti ancora dentro di me. Il calore di un abbraccio. E adesso solo la mia voglia. Del mio
passato. Voglia troppo salata, adesso … Voglia bagnata del mio sconforto … Voglia repressa. I miei segreti.
Quel ghiaccio dentro al mio cuore. Una parola si libera, esce. È riuscita a scappare. A sciogliere quelle catene.
A fuggire quel freddo. E ora risuona nelle mie orecchie. Quasi un sospiro. Ti voglio bene. Detto piano. Parole
ancora timide in cerca di coraggio. In cerca di un padre.
Sandra Trengia 1°B
27
DIVENTA- AD UN
RE
AMICO
GRANDI VERO
Diventare grandi
Ad un amico vero
Ora che sono grande
ho il desiderio di ritornare bambina …
Ricordo ancora quei momenti
in cui leggevo le favole di Biancaneve e Cenerentola
e pensavo che esistesse un lieto fine
ma non sono favole …
Ora che sono grande, me ne rendo conto che …
non esiste il “per sempre”.
Per sentirmi grande
prendevo in mano il rossetto
e me lo appoggiavo con
cautela sulle labbra,
avevo il desiderio di diventare grande
e credevo fosse semplice.
Ma non è semplice, no, non lo è.
Ancora ricordo quei momenti, quando mi intrufolavo
nella stanza di mia madre,
quella stanzetta chiusa con una chiave d’argento.
Prima di aprire la stanza, mi guardavo sempre intorno.
Poi appoggiavo la mano sulla maniglia
e ad ogni passo di qualsiasi persona mi tiravo indietro
e quando non sentivo più passi, aprivo quella porta.
Ero piccina, la maniglia mi arrivava alla testolina
e dopo aver aperto quella porta,
correvo verso quella scatola,
in cui c’erano quelle scarpe, le scarpe di mia mamma.
Quelle scarpe io le chiamavo
“le scarpette di Cenerentola” e le guardavo.
Erano bellissime, le mettevo sempre,
fin quando mia madre non le mise in uno scatolone
ben chiuso, e non le trovai più, mai più.
Ora sono cresciuta, penso di esserlo e credo che la
vita sia difficile.
Ancora penso al passato, ma ora sono nel presente,
mi devo concentrare su questi momenti.
Ho capito che il per sempre
lo devo lasciare alla Disney.
Ho paura di diventare grande …
Potrò contare su di lui, sulla sua fiducia,
sul suo aiuto, sui tuoi sorrisi
e sul suo sguardo, forte e deciso.
Non lo scorderò. Mai.
Lui lo sa.
Ieri, oggi, domani,
per sempre, lui ci sarà.
Sì, ci sarà. Me l’ha promesso.
Lo ringrazio di quanto mi ha aiutato,
quando mi faceva stampare un sorriso sulle labbra.
E quando lo ringraziavo
lui mi poggia delicatamente il dito sulle labbra e mi
diceva:
- Non sei tu che devi ringraziare me,
sono io, solamente io, che devo ringraziare te.
Sono felice di averlo conosciuto.
Ogni volta che ero con lui,
parlavamo solo della nostra infanzia,
e mi faceva ricordare certi momenti.
Quando eravamo piccoli,
non capivamo niente della vita,
non ci importava se avevamo un ciuffo fuori posto,
non ci importava se la persona che ci piaceva
amava un’altra persona,
non ce ne rendevamo neanche conto.
Non ce ne accorgevamo.
Mentre, quando diventi grande, soffri, ridi, piangi,
ma i tuoi amici, i veri amici, sono come una seconda
famiglia.
Ti aiutano. Sempre.
I veri amici sono quelli
che ti sanno capire da uno sguardo,
che si accorgono se soffri per amore,
se sei felice;
che ti fanno distrarre dai momenti
che stai passando,,
ti fanno divertire e ti fanno stampare quel sorriso,
sul labbro, un sorriso. Un sorriso vero.
Vero come lo sei stato tu …
Sandra Trengia 1°B
28
Sandra Trengia 1°B
UNA GIORNATA
SPECIALE
Venerdì 16 aprile 2010 siamo stati invitati insieme ad altri genitori di ragazzi disabili che frequentano la scuola media
Dante Alighieri ad un pomeriggio insieme in cui ci sarebbero stati mostrati video e rese testimonianze varie dei lavori
svolti coi nostri figli.
A qualcuno di noi genitori è stato chiesto di rendere anche una propria testimonianza.
Siamo dunque venuti a Rimini un po’ emozionati pensando alla testimonianza che noi, come genitori, avremmo dovuto pronunciare ma mai ci saremmo aspettati il mare di emozioni da cui siamo stati letteralmente assaliti ed inondati grazie a ciò che era stato preparato per noi dai compagni di classe, dalla preside e dagli insegnanti della scuola dei nostri
figli!
Parlo al plurale, certa di interpretare anche i sentimenti degli altri genitori che erano presenti quel pomeriggio….
Avevamo tutti gli occhi lucidi e la gioia “saturava” la grande aula di musica al piano terra della scuola.
La mia testimonianza è stata la prima dopo l’intervento della preside.
Ho cercato di spiegare ai ragazzi presenti e ai loro genitori quale grande valore sia per me e per mio marito Marco ogni
creatura speciale come nostro figlio Filippo e quale grande ricchezza i ragazzi come lui ogni giorno portano nel mondo.
Chiederò alla preside, se è possibile, di rendere disponibile la mia testimonianza in versione integrale sul sito della scuola e invito anche gli altri genitori e professori che sono intervenuti a fare lo stesso perché le nostre parole possano raggiungere il cuore di quante più persone possibile…
Con lo stesso intento qualche mese fa chiesi alla preside di far leggere ai compagni di classe di Filippo e alle loro famiglie la mia lettera aperta dal titolo “Voce di una che grida nel deserto”. Si tratta di una lettera che ho scritto nel novembre scorso per far conoscere al mondo e alle autorità locali la nostra fatica quotidiana di gestire un ragazzo tanto grave
come Filippo. Volevo assolutamente che rimanesse qualcosa d’incisivo nel cuore dei compagni di classe di Filippo dopo
esser stati per tre anni con un ragazzo tanto speciale. Volevo esser certa che Filippo avesse avuto al meglio l’opportunità di dire qualcosa alle loro vite.
Non consideravo, in quel momento, quanto le vite di quei ragazzi potessero essere importanti per la nostra… Quanta
energia, entusiasmo e speranza ci ha donato incontrarli, vedere le immagini del video che hanno realizzato in tanti
momenti di attività insieme a Filippo ed ascoltare dalle loro voci tremanti, eppur infinitamente coraggiose, tutte le emozioni, le reazioni ed i proponimenti che aveva suscitato in loro la lettura della mia lettera.
“Ora non sei più sola; ci siamo anche noi a gridare nel deserto con te…”, “Ho deciso che farò il liceo psico-pedagogico perché spero di poter essere utile a tanti ragazzi come Filippo e di venire un giorno a lavorare nel centro per l’autismo che desiderate costruire…”, “Scriveremo al sindaco e alle autorità e raccoglieremo soldi con le torte al mercatino….”, “Ho osservato ben bene Filippo e ho capito che è furbo come una volpe”. Ma come si fa ad essere così belli???
Perché ci dimentichiamo di tanta potenzialità di bene che è racchiusa nel cuore dei nostri ragazzi? Basta saperla vedere e trovare la via giusta per coltivarla e farla venir fuori!!
In questo, tutti gli insegnanti, non finirò mai di dirlo, sono stati bravissimi! Grazie infinite!!!
Bellissimi sono stati anche i video che riguardavano gli altri ragazzi disabili di entrambe le scuole: la cronaca esilarante della giornata-tipo “de “L’aula Sorriso in piscina” con le interviste a insegnanti e ragazzi, e l’esperienza di Davide preso
in carico dai suoi tenerissimi e stupendi compagni di classe.
Molto incoraggianti e rincuoranti sono state per noi le testimonianze della professoressa che ha sperimentato coi suoi
ragazzi,con ottimi risultati, la metodologia dell’apprendimento cooperativo e del docente del laboratorio d’arti figurative
con la creta, tanto amato da tutti i ragazzi presenti!
Un’altra ventata di speranza ce l’ha portata Enrico, il papà di Tommaso, mostrandoci le immagini di una splendida villa
che speriamo di poter utilizzare già da questa estate per realizzare un centro estivo altamente specializzato per i nostri
ragazzi. Infine, emozionante e commovente la presenza di Cristoforo e dei suoi compagni di classe…
Insieme alla loro insegnante di musica hanno suonato e cantato per noi, dimostrandoci coi fatti, oltre che con le parole
meravigliose e poetiche del tema di Cristoforo, che la diversità non esiste.
Esistono solo tante specialità e tante unicità che possono accordarsi e suonare insieme la melodia meravigliosa della
vita!
I genitori di Filippo, Marco e Cristina Righetti
Grazie di tutto a tutti!!!
29
NONNA AZZURRA E I
MESTIERI DI OGGI E
DI IERI.
I mestieri di oggi e di ieri [i nostri pensieri]
In questo quadrimestre noi delle classi 3A e 3H abbiamo partecipato al laboratio di “I mestieri di oggi e di ieri”
con Nonna Azzurra e C.N.A.
LAVANDAIA
IL MURATORE
Lava e
Asciuga
Vestiti
Andando
Nel fiume
Dove
Aveva
I suoi
Attrezzi
Vive col mattone
che sia giallo, nero o marrone
con la neve e con la pioggia.
E quando torna a casa di sera
si rilassa con un bichiere di barbera.
Simone Bellidori
Sofia Canizzaro
LAVORARE
IL CALZOLAIO
Quando qualcuno va a lavorare
per fare un buon lavoro deve faticare
tutti i lavori sono da rispettare
e nessuno è da sottovalutare.
Ognuno deve accontentarsi del proprio lavoro
perche di di questi tempi e come oro.
Il lavoro è faticoso
ma i suoi frutti fan arrivare un clima armonioso.
Lavorare non è srempre un piacere
ma è un dovere.
Il lavoro non è sempre sicuro
quindi quelli che c'è l'hanno devono tenere duro.
Il calzolaio lavora di notte con le scarpe tutte rotte,
lima, ago e martelo e il lavoro è sempre quello.
La mattina da lui noi torniamo
e le scarpe belle e comode noi troviamo,
e per questo lo ringraziamo e vi salutiamo.
Simone Bellidori e Michele Tiunov
Cristian Fuggiano
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CALLIGRAMMA PER
S-COPRIRSI.
IL MIO QUADRO.
Il quadro che mi ha colpito di più: impressioni ed emozioni dopo la visita alla mostra “Da Rembrandt a Gauguin
a Picasso” Il 20 gennaio 2010 ci siamo recati al Castel Sismondo per assistere all’affascinante mostra di quadri intitolata “Da Rembrandt a Gauguin a Picasso”.
Il quadro che mi ha colpito di più è uno di Monet, intitolato “Lo stagno delle ninfee e il ponte giapponese”.
Appena l’ho visto ho subito capito che sarei stato a guardarlo per chissà quanto tempo.
Questo quadro, dipinto nel lontano 1900, usa una gamma di colori molto ristretta e fa parte del genere dell’
Impressionismo. Monet è stato geniale perché i suoi quadri, visti da vicino sono un insieme di puntini, mentre
da lontano viene fuori l’immagine.
In questo quadro, che ritengo il migliore tra quelli che ho visto, si vedono sostanzialmente solo tre colori: il rosso,
il verde e il blu.
Un’altra caratteristica che ha questo quadro è quella di trasmettere l’impressione di essere dentro di esso, oppure di essere davanti al paesaggio reale.
Da un piccolo particolare di esso si capisce che è stato dipinto al tramonto.
Personalmente, questa visita mi ha molto colpito e ho capito che ogni quadro ha una storia da raccontare, un
po’ come se parlasse. Comunque, è stata una visita molto significativa e magnifica, perché mi ha insegnato ad
apprezzare di più l’arte e a “leggere” oltre l’apparenza.
Abbiamo avuto anche una guida bravissima, che ci ha spiegato chiaramente i quadri più importanti della mostra.
Nicolò Di Domenico 1°B
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“Je n’ai pas de souvenir,
je pars toujours de zero”
“…Non ho memoria, comincio sempre da zero”
Eccoci ancora una volta confusi, ma vivi a riproporre uno spettacolo sempre fecondato nel e dal Laboratorio
Musicale della Scuola Media Alighieri-Fermi di Rimini, trasformatosi negli anni, con nuove sperimentazioni, per
nuove emozioni, in Laboratorio delle Arti. Il Laboratorio è nato per rispettare ed accettare le complessità delle
esperienze, cercare di trovare una via comune, nella consapevolezza che abbracciandosi durante il viaggio, il
panorama osservato e osservabile possa diventare più completo.
Si sono susseguiti così spettacoli monotematici e immaginari: “ Ma Mere l’Oye”, “Omaggio a Branduardi”,
“Appunti di Viaggio”, “Memorie dal Mare”, “Il Volo”.
Quest’anno abbiamo lasciato ad ogni classe di strumento, violino-flauto-pianoforte-chitarra-coro, la possibilità di
ritrovare la propria radice con assoluta libertà attendendo il momento dell’inevitabile incontro per vedere cosa
sarebbe successo. Abbiamo ricominciato, con coraggio, come tante volte la vita chiede di fare e qualcosa è successo...! Questo cammino ha messo a fuoco ancor meglio le difficoltà che un laboratorio come il nostro deve
affrontare e abbiamo deciso di mostrarle: ecco il significato del titolo “Non ho memoria, comincio sempre da
zero”. Si è conformato un copione musicale senza confini, limiti e pregiudizi dove si alternano la tradizione
popolare, la canzone d’autore, la musica da ballo, le esperienze colte classiche e romantiche, le nuove forme di
colonne sonore del quotidiano. Non abbiamo rinunciato a nulla di quello che ogni classe di strumento ha proposto e nell’accettare tutto, si racconterà come da tante diversità, il forte desiderio di lavorare assieme nella musica e nel teatro possa produrre una Verità da raccontare, la Verità del nostro cammino quotidiano.
prof. Aldo Vianello
SPETTACOLO AL TEATRO NOVELLI
Il Laboratorio Musicale delle Arti
Scuola Media Alighieri – Fermi di Rimini
Dirigente scolastico: prof.ssa Enrica Morolli
Docenti della sezione ad indirizzo musicale e laboratori musicali:
prof.ssa Silvia Leoni: violino; prof.ssa Simonetta Pesaresi: pianoforte, tastiere, percussioni; prof. Raoul Ruffilli:
flauto; prof. Aldo Vianello: chitarra; prof.ssa Anna Araldi: teoria e solfeggio; proff. Elvira Massani, Antonio
Coatti: coro
Si ringraziano per la preziosa collaborazione: prof.sse Maria Giorgi e Paola Severi; M. Cristina Ginghini
(segreteria organizzativa) gli ex alunni, i genitori e tutti coloro che hanno partecipato alla realizzazione dello
spettacolo
ORCHESTRA
Alunni ed ex alunni delle classi I, II, III C ad indirizzo musicale - Scuola Media Statale Alighieri - Fermi
Attori: Mattia Corbelli, Alice Migliori, Marianna Ronchi, Alessandro Giua, Marta Cavalli
Voce e Vocalist: Brenda Di Mecola, Silvia Maccan, Marta Cavalli
Pianoforte, tastiere: C. Tamburini, S. Crisafulli, A. P. Manna, A. Brighi, V. Zavatta, A. Giovannardi, S. Vicini,
P. Galassi, G. Morri
Batteria: P. Galassi, A. Bernardi
Violoncello: C. Vannoni Violini: V. Eusebi, C. Scarpellini, P. De Cesaris, F. Angelini, L. Dominici, A. Arceci,
M. Zavoli, A. Berardi, E. Urbini, E. Milano, A. Zattini, S. Rocchi, A.Frisoni, N. Moses, M. Di Nuzzo, F. Petitto,
F.Tomassoni, E. Zerbini, I. Pagliarani, J. Confalonieri, T. Zanetti, L. Marziani
Percussioni miste: N. Di Tempora, S. Bertozzi, E. Boscherini, C. Versari, E. Ricciotti, M. Cruz, E. Bartolini,
V. Vinciprova, L. Evangelisti, J. Grossi
Flauti: E. Miserocchi, I. Semprini, I. Vaccheri, F. Giovanardi, V.Tiddia, A. Kharytonyuk , N. Dellarosa, S.
Deluca, A. Corbelli, S. Borghesi, M. Orlando, D. Canini, S. Pertosa, T. Semprini-Cesari, M. Mattina, S. Migani
Chitarre: M. Barletta, V. Bezzi, C. Bartolini, T.Migliori, S. Messina, F. Borgna, U. Cevoli, L. Coppola, E.
Curcetti, A. Fabbri, A.D. Savu, S. Canini, F. Bordoni, A. Rossi, S. Rosa, S. Giorgi, M. Pasquinelli.
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DAL LABORATORIO DI
FUMETTO.
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DAL NOSTRO INVIATO
NICOLAS DI TEMPORA.
”NON HO MEMORIA, COMINCIO SEMPRE DA ZERO”.
Ieri sera, 11 maggio, c’era un grande concerto organizzato dai prof.di
musica della mia scuola: Simonetta Pesaresi, Aldo Vianello, Silvia
Leoni, Raul Ruffilli. Si intitolava ”Non ho memoria, comincio da zero”.
Si svolgeva al Teatro Novelli di Rimini. Partecipavano molte classi
della mia scuola. Sono state presentate delle canzoni; ogni brano era
accompagnato dalla musica, dall’allegria e dalla gioia che si vedeva
nelle facce delle persone. Il testo di ogni canzone mandava dei messaggi importanti: pace, allegria, amicizia, amore. Sul palco c’erano
molti ragazzi che suonavano strumenti diversi: flauto, piano,
chitarra,violino, tamburo. Eseguivano brani di musica classica e
moderna. Anch’io ho suonato insieme ai miei compagni. Un gruppo di
ragazzi è sceso dal palco ed è venuto intorno a me per accompagnarmi al ritmo della musica. Loro suonavano il tamburo, i piatti e altri strumenti a percussione, io suonavo le campane tubolari. La musica mi
diceva: suona, suona e io suonavo, suonavo e mi lasciavo trasportare
dal ritmo: Mi sentivo allegro, gioioso, contento. Ero nel mondo della
fantasia. Intorno a me c’era allegria e amore. Dal palco vedevo le persone che ascoltavano emozionate e applaudivano ad ogni brano. Era
bello sentire il rumore degli applausi. La gente era felice. Tutti eravamo
felici. Avevo già suonato nella scuola elementare, poi piano piano ,
venendo alla scuola Media ho continuato a suonare e ho fatto tanti
concerti, sempre in grande. È stato tutto molto bello. Mi sono sentito
molto importante, direi moltissimo! Ero su un palco, famoso insieme
agli altri ragazzi e sentivo vero talento. Continuerò a fare tante cose
perché la musica mi piace.
NICOLAS DI TEMPORA 3C
[••]
BUONE
VACANZE
;)
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