Piano strategico aziendale

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Il piano strategico
aziendale
L’impresa è di fatto una fondamentale opportunità di crescita economica e professionale.
Ma come garantirne una gestione pratica e soprattutto vincente? Cerchiamo sempre il successo e
impegniamo il nostro tempo in sacrifici e duro lavoro tuffati nell’operatività quotidiana per
ottenerlo. Ma le azioni che stiamo facendo ci proiettano nel futuro e soprattutto ci consentono di
realizzare le nostre mete? O ci tengono ancorati alle urgenze di breve periodo?
Spesso non abbiamo chiarezza delle mete reali a cui puntare e dalle quali partire, e non abbiamo
mai tempo sufficiente per pensare a come pianificare e sviluppare il nostro successo personale,
professionale, economico e finanziario. Stiamo uscendo da una fortissima crisi che induce
all’immobilismo, e la chiave di volta è concepirla come una grande opportunità di rilancio, per
differenziarsi e per trovare nuove idee di business per noi e per i nostri clienti. Servono idee,
metodi e strumenti adeguati a mettere in fila tutte le azioni strategiche.
Il “Fare impresa” si basa sempre più su alcuni concetti chiave:
capire le evoluzioni del mercato,
andare a cercare il cliente invece di aspettarlo,
costruire rapporti solidi di fiducia con i propri collaboratori
quindi consapevolezza dell’importanza strategica di rivolgersi all’esterno come protagonisti e non
come spettatori, come coloro che determinano e risolvono i bisogni del cliente, non come coloro
che li subiscono.
Piano
strategico
Team
working
sui
progetti
Piano
obiettivi
ed
Indicatori
STRATEGIA
Piano
investi
menti
Budget
attività
Budget
costi
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Il processo di creazione ed esecuzione della strategia deve considerare i seguenti passaggi:
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Definizione della visione strategica, della mission aziendale e dell’ambizione nei confronti
dei risultati per il Cliente
La visione strategica risulta efficace se è visualizzata, se è specifica ed orientata al futuro, se si
distingue. Risponde alle domande: chi voglio essere? Chi voglio diventare? Come voglio essere
riconosciuto e percepito?
La Missione Aziendale invece correla molto gli scopi di esistenza. Chi sono? Cosa faccio?
Perché sono qui? Con che prodotto e servizio realizzo la visione strategica?
L’ambizione si rivolge al Cliente: quindi cosa voglio ottenere di valore per il Cliente?
La sommatoria della visione, della missione e dell’ambizione caratterizza il vero scopo aziendale
su cui costruire le strategie di crescita.
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Individuare la propria fase all’interno del ciclo di vita dell’azienda
Dopo aver determinato lo scopo aziendale è opportuno riconoscere “dove sono oggi”, cioè in quale
fase del ciclo di vita dell’impresa mi trovo?
Le decisioni sulla scelta o sull’innovazione di un prodotto o di un servizio, non possono trascurare
la valutazione dell’utilizzo e della durata del prodotto stesso. Il fattore tempo porta a continue
modifiche della strategia in quanto è fisiologico pensare ad una durata. La notizia è che non è
un’opzione considerarlo, è invece vitale. Se mi trovo ad affrontare le dinamiche di oggi, in una
fase di declino del prodotto e non intervengo prontamente in un rinnovo che può essere tecnico
ma anche di marketing, d’immagine o di funzionalità, rischio di stare fuori dai giochi e di rimanere
spettatore. L’altra notizia è che questo principio non vale solo per i prodotti e per i servizi,
vale anche per le imprese.
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In una fase embrionale, di start up, il nuovo prodotto o servizio può incontrare qualche
difficoltà, la crescita è lenta ma costante. Devo investire in ricerca e sviluppo. Essenziale anche
per rimettere in pista un business già esistente, per trovare un prodotto innovativo e
comunque proporre qualcosa di alternativo.
Nella fase di crescita, le vendite decollano. Anche i costi iniziano a compensarsi meglio e si
comincia ad avere un ritorno economico. I concorrenti aumentano, e in questo periodo è
opportuno affinare metodi e funzionalità in modo da perfezionare il prodotto o l’impresa.
Diventa strategico investire e rafforzare il marchio, l’immagine per consolidare la posizione nel
mercato.
L’impresa nella fase di maturità si trova ad affrontare ancora di più la concorrenza che
amplifica la quantità di offerta. Le vendite tendono a stabilizzarsi e si vede costretta ad
investire ancora in pubblicità con modi persuasivi e sempre più originali, accattivanti, cercare
nuovi canali distributivi.
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La crescita nasce dall’innovazione, non solo di processi e prodotti grazie all’applicazione di nuove
tecnologie, ma nel modo stesso di fare impresa, abbracciando il marketing, con un proprio brand
riconosciuto tale da influenzare le mode ed i cambiamenti. Oggi dobbiamo essere pronti a
cambiamenti continui.
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Cercarsi lo spazio e determinare il proprio posizionamento strategico
dove sta andando il mercato
come mi voglio posizionare
il valore per il cliente
Dove sta andando il mercato
E’ necessario soffermarsi a capire cosa sta succedendo intorno a noi, perché di fronte a
cambiamenti così veloci come quelli che stiamo vivendo anche dal punto di vista tecnologico,
puoi indirizzare meglio le strategie di sviluppo del business.
A chi vendere
Cosa vendere
Come produrre
Come ti vuoi posizionare?
Cosa significa posizionarsi?
Il posizionamento è capire le esigenze del tuo cliente, individuare gli elementi più importanti
dei suoi bisogni e delle sue aspettative, anche dal punto di vista emotivo e definire se la tua
idea di prodotto e soluzione risponde ad essi e li soddisfa. Definisci ed indica perché i clienti
dovrebbero darti fiducia e scegliere i tuoi prodotti e servizi, perché dovrebbero essere
interessati a ciò che offri. Devi chiarire quale vuoi che sia il valore aggiunto da offrire per fare
veramente la differenza e quali le leve per convincere il potenziale cliente a non ignorare la
tua offerta e preferirla ad altre. Il posizionamento riguarda anche come tu vuoi essere
percepito dal tuo mercato. E’ legato alla visibilità che ti crei, alle modalità con cui ti presenti
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e al tipo di messaggio che vuoi dare, sin da subito.
La domanda attorno alla quale molti imprenditori e professionisti riflettono, è cosa determina la
crescita, quali sono le origini e le forze, perché un’azienda avanza, si impone ed acquisisce quote di
mercato ed altre si attardano o restano ferme o addirittura arretrano?
La risposta sta nel saper leggere il cambiamento e nel trovare velocemente le risposte per
trasformare le abitudini dei consumatori.
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Formulazione della strategia
Con lo scopo aziendale definito, con la consapevolezza e chiarezza del proprio posizionamento nel
mercato, con la mappatura delle esigenze di valore che il Cliente necessita per la sua crescita ed
espansione, siamo pronti per formulare le azioni strategiche in vere e proprie linee guida per tutta
l’organizzazione.
Scelte strategiche nei confronti dei fornitori e dei Clienti e dei propri collaboratori.
Consentono di avere mappati progetti e singole azioni da implementare area per area, di valutare
gli impegni delle risorse, i costi da sostenere, i margini attesi.
Inoltre rappresenta una base di partenza per la definizione degli obiettivi, specifici senza i quali non
puoi confrontare le prestazioni e monitorarti step by step.
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Definizione degli obiettivi e degli indicatori di monitoraggio
Gli obiettivi sono dei target di performance, cioè i risultati da raggiungere sia a livello generale sia
specifici per singoli processi, correlati alla strategia, in modo che ogni area concorra ai risultati
complessivi. Un obiettivo per essere ben formulato deve essere quantificabile, misurabile,
raggiungibile e presentare una scadenza temporale. Non devono essere solo di natura economica.
Possono riguardare l’innovazione, il personale, il servizio, qualsiasi cosa legata alla strategia e
ritenuta importante per migliorare il business. Nella pratica hai disponibili anche i piani di
battaglia suddivisi per area da condividere con responsabili e collaboratori, ognuno le fa
proprie con la consapevolezza di esserne responsabile. C’è coinvolgimento, senso di
responsabilità, condivisione, tutti gli ingredienti che servono ad un team per avere
motivazione ed entusiasmo, per essere protagonisti in modo vincente.
Indicatori
Quali indicatori sono utili a ciascun responsabile per supportare le sue decisioni?
E come disporre di tali indicatori, sotto forma di grafici, report o tabelle?
KPI = KEY PERFORMANCE INDICATOR
• Elementi che il singolo responsabile ha l’interesse di avere sotto controllo per avere
successo nella propria attività;
• non sono informazioni ma numeri. Dove devi eccellere per avere successo?
• possono modificarsi nel tempo;
• misurano le prestazioni chiave del processo, cioè il grado con cui l’output soddisfa il
servizio richiesto in rapporto agli input impiegati;
• quindi misurano l’efficienza e l’efficacia.
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Oggi il valore non viene solo dalla qualità, ma soprattutto deve venire dall’idea che sta dietro al
prodotto e al servizio che deve arricchirlo di significati, di esperienze, di emozioni allineate alle
aspettative reali del cliente. Contano piuttosto le idee e la conoscenza delle opportunità che la
tecnologia offre per realizzarle. Perfezionare i prodotti ed i servizi per continuare a competere!
Uno degli elementi più significativi quindi è l’innovazione: fa crescere e dà valore all’impresa,
consiste nel passaggio dal core business alla core competence, cioè indirizzare le proprie
competenze per dare nuovo valore d’uso ai prodotti e ai servizi con tecnologie accessibili.
Così oggi si costruisce il futuro della propria impresa. Non basta essere una voce fuori dal coro, ci vuole
tanta volontà e propositività, creatività, bisogna essere consapevoli dell’importanza di una
PROGETTAZIONE trasversale e condivisa. Più che mai oggi è possibile.
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