COMUNE DI MONZUNO (BO) RISTRUTTURAZIONE DEL MUNICIPIO CON MIGLIORAMENTO SISMICO E RIQUALIFICAZIONE ENERGETICA Il Progettista Coordinatore Ing. VITO MARCHIONNA STEP ENGINEERING VIA PERSICETANA VECCHIA, 28/A 40132 - BOLOGNA TEL. 051/401847 il Committente Il Progettista degli Impianti Elettrici Ing. COALBERTO TESTA VIA CROCE DELLE VIE,2 40048 SAN BENEDETTO VAL DI SAMBRO (BO) Il Progettista Strutturale Ing. VITO MARCHIONNA STEP ENGINEERING Pareri Enti competenti Riqualificazione energetica ed opere connesse Ing. MATTEO ZANDONAI SYNECO VIA MARIE CURIE, 17 I39100 - BOLZANO TEL. 0471/301731 oggetto : Relazione tecnica-illustrativa generale data : Settembre 2014 EL A19 Relazione tecnica ed illustrativa L’edificio oggettto del presente progetto di ristrutturazione è ubicato nel Comune di Monzuno, in provincia di Bologna. ed è di proprietà del Comune di Monzuno ed è utilizzato dallo stesso per ospitare gli uffici della sede comunale. L’edificio si compone di un piano seminterrato che occupa solo una parte molto limitata della costruzione e di due piani in elevazione, oltre ad un sottotetto non praticabile e una copertura a quattro falde in tavelloni e tegole. Il complesso risulta isolato ed eretto su di un lotto autonomo, non vi sono quindi interazioni con altre costruzioni. Gli interventi previsti sono mirati principalmente all’ottenimento di un miglioramento sismico dell’edificio, nel contempo è previsto una riqualificazione energetica dello stesso. Come meglio precisato di seguito, in special modo per la parte strutturale, le lavorazioni previste sono: -rimozione di tutti gli impianti esistenti (elettrico, trasmissione dati, termico); -ricostruzione con muratura portante delle tamponature di vecchie aperture esistenti nelle murature portanti; -realizzazione di cerchiature con profili in acciaio nelle aperture del piano terra delle pareti perimetrali in direzione del lato corto e in corrispondenza delle finestre della parete sull’esterno del portico; -esecuzione di betoncino armato su tutte le pareti in sasso esistenti; -realizzazione di nuove murature armate nel senso del lato corto dell’edifico ed in sostituzione delle murature in mattoni forati di delimitazione del vano scale, al piano secondo ed in sostituzione della parete in sasso centrale presente nel sottotetto; -realizzazione di nuovi solai latero-cemento in sostituzione degli esistenti al piano terra, primo e secondo; -demolizione e ricostruzione del solaio di sottotetto e di copertura in legno lamellare; -realizzazione di nuove pareti in cartongesso in sostituzione delle esistenti pareti in laterizio; -realizzazione di tutte le rifiniture necessarie: intonaco sulle nuove pareti in muratura e come finitura per le pareti in sasso oggetto del rinforzo con betoncino armato; pavimentazione in gres porcellanato in tutti gli ambienti dell’edificio e in porfido per il porticato; tinteggiatura esterna ed interna; sostituzione di tutti gli infissi interni con nuovi infissi in legno. -rifacimento dell’impianto elettrico con riutilizzo di alcuni componenti; -rifacimento completo dei servizi igieni presenti con nuova disposizione planimetrica e nuova rete di scarico e di alimentazione idrica sia fredda che calda, quest’ultima ottenuta mediante boiler elettrico dato il modesto consumo previsto ed il numero esiguo dei servizi, che non giustifica l’installazione di un impianto alimentato da caldaia integrato con pannelli solari, il cui costo non compensa il risparmio energetico ottenibile. La riqualificazione energetica verrà attuata mediante la realizzazione di un cappotto su tutte le pareti perimetrali, mediante la coibentazione della copertura e la sostituzione degli infissi esistenti con nuovi infissi in alluminio a taglio termico. Anche la pavimentazione sul terreno del piano terra verrà opportunamente coibentata. L’impianto termico a radiatori verrà sostituito da un impianto a pannelli radianti esteso a tutti gli ambienti dell’edificio. La caldaia esistente verrà sostituita da una nuova caldaia a condensazione. Per l’analisi del costo degli interventi previsti si sono assunti a riferimento gli elenchi prezzi regionali riportati nella Deliberazione della Giunta Regionale Emilia Romagna n. 643 del 2013 e relativa a” ORDINANZA P.C.M. 4007/2012. PROGRAMMA PER INTERVENTI STRUTTURALI DI RAFFORZAMENTO LOCALE O DI MIGLIORAMENTO SISMICO DI EDIFICI DI INTERESSE STRATEGICO DI CUI ALL'RT.2, COMMA 1, LETT B). ASSEGNAZIONE CONTRIBUTO AL SOGGETTO BENEFICIARIO. APPROVAZIONE INDICAZIONI TECNICHE E PROCEDURALI PER LA PRESENTAZIONE DEI PROGETTI, LA CONCESSIONE E LA LIQUIDAZIONE DEL CONTRIBUTO”, poiché l’edifico in oggetto risulta assegnatario di un contributo pari a ¼ 864.750,00. Più precisamente, come indicato dalla suddetta Delibera, il computo metrico estimativo è stato redatto secondo i criteri previsti e con riferimento a “Elenco prezzi per opere di riparazione e consolidamento sismico di edifici esistenti”, allegato alla D.G.R. n. 1035 del 18 luglio 2011 recante “Approvazione dell’aggiornamento dell’elenco prezzi per opere di riparazione e consolidamento sismico di edifici esistenti” 1, pubblicato nel Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna n. 120 del 2 agosto 2011 - parte seconda. A tal riguardo si precisa che nei computi metrici di progetto è stato indicato erroneamente come riferimento la Deliberazione della Giunta Regionale 29 maggio 2007, n. 755 di cui la Deliberazione n.1035 del 18/07/2011 costituisce l’aggiornamento, ribadendo che è stato utilizzato l’elenco prezzi di cui alla suddetta Deliberazione 1035 del 18/07/2011. Per quanto riguarda gli oneri della sicurezza, il relativo computo metrico è stato redatto sulla base del “Elenco regionale dei prezzi per lavori e servizi di difesa del suolo, della costa e bonifica, indagini geognostiche, rilievi topografici e sicurezza” il cui aggiornamento è stato approvato con deliberazione della Giunta regionale n.717/2012, pubblicata sul BURE-R n. 98 del 18 giugno 2012, come richiesto sempre dalla Deliberazione della Giunta Regionale Emilia Romagna n. 643 del 2013. Per le voci di lavorazioni non previste dai suddetti elenchi prezzi, si è fatto riferimento alla DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 23 LUGLIO 2012, N. 1048: Approvazione dell’Elenco regionale dei prezzi delle opere pubbliche come previsto dall’art. 8 della Legge regionale 11/10 ai sensi dell’art. 133 del DLgs 163/06. Si precisa ancora che, tenendo conto delle quantità delle lavorazioni previste in progetto e delle specifiche condizioni del cantiere in oggetto, alcuni prezzi sono stati ridotti, di conseguenza i prezzi di riferimenti degli elenchi adottati, costituiscono un limite superiore che non è mai stato superato. Il progetto comprende anche opere aggiuntive cofinanziate a carico del Soggetto beneficiario Comune di Monzuno, pertanto si sono eseguiti anche dei computi metrici estimativi riportanti le lavorazioni di cui si richiede il finanziamento Regionale, distinto da quello riportante le lavorazioni a totale carico del Comune. Le lavorazioni oggetto di richiesta di contributo riguardano esclusivamente gli interventi strutturali necessari per il miglioramento sismico dell’edifico e anche, in modo parziale, le opere di finitura strettamente connesse. Non sono inclusi nella richiesta di contributo i costi necessari per il rifacimento dei solai dei vari piani, poiché l’importo totale diventerebbe superiore a quello massimo concesso dalla Deliberazione sopra riportata. Di seguito si riporta, in dettaglio, la descrizione degli interventi strutturali previsti in progetto DESCRIZIONE STRUTTURALE EDIFICIO NELLO STATO DI FATTO E CRITICITA’ INDIVISUATE La struttura portante verticale è costituita da muratura portante in sasso di circa 50 cm di spessore per i muri presenti nel piano seminterrato e per i muri che si elevano dal piano rialzato al piano primo, si riducono a spessore di 45 cm circa nell’ultimo piano. Vi sono, inoltre, tre tratti di murature portanti in mattoni forati al piano terra e due tratti al piano secondo in corrispondenza del vano scale. La parete esterna del porticato che presenta due pilastri circolari, è realizzata in calcestruzzo non armato. I solai calpestabili sono in latero-cemento, il solaio di sottotetto, non praticabile, è stato realizzato in laterizio armato. La copertura è a quattro falde poggianti su travi in calcestruzzo armato, l’orditura secondaria è composta da travetti secondari tipo Varese e tavelloni Gli interventi strutturali previsti in progetto scaturiscono dalla verifica strutturale, statica e sismica, eseguita sull’edificio. Da tale analisi è risultato che: • Sistema Fondale Non sono stati eseguiti saggi ma non sono presenti lesioni sulle murature imputabili a cedimenti fondali, ne deriva che l’edificio si è assestato sotto gli attuali carichi esistenti. Per le fondazioni, quindi, non si ravvisano problemi di ordine statico,e sismico poiché il terreno si è consolidato e adeguato ai carichi presenti. .• Sistema resistente verticale Per le murature, con il calcolo eseguito con il programma 3MURI, ed anche con il calcolo delle pressioni medie, i risultati complessivi ottenuti indicano che per le murature in sasso, si hanno delle pressioni elevate, in special modo nelle murature del piano terra. Praticamente non risultano verificate delle murature del piano terra ed un pannello murario del piano interrato, come indicato nella tavola – Sintesi grafica dei risultati ai soli carichi verticali- della Verifica Tecnica in precedenza esguita. In conclusione, per le murature, le situazioni più critiche si hanno al piano terra ed in particolare per un pannello, con pressione circa doppia di quella consentita e che non risulta verificato neanche con ȖQ = 1. • Azioni sismiche Per le azioni sismiche fuori dal piano le analisi eseguite evidenziano che, le pareti più critiche che non risultano verificate al ribaltamento, sono quelle dell’ultimo piano del lato lungo dell’edificio, essendo prive di un efficace contrasto in sommità. La PGA di collasso minima riscontrata per questo meccanismo, per tali pareti è pari a circa il 42% della PGA di riferimento del sito. Le vulnerabilità per i meccanismi fuori piano, risultano pertanto localizzate alle pareti dell’ultimo piano. Per i meccanismi di tipo globale, i risultati ottenuti danno come PGA per la quale si raggiunge lo SLU, nella combinazione più sfavorevole (direzione y, lato corto, combinazione 6), valori prossimi al 19% di quella di progetto mediamente prevista dalle norme per le nuove costruzioni, mentre in direzione x, (lato lungo), valori pari al 52%, (comb. 4, 15, 16). I parametri di vulnerabilità sismica risultano essere, pertanto Įu=PGDS/PGA=0,19 TINT=1,6 anni. I parametri meccanici adottati sono relativi a LC1 con parametro di miglioramento 1,5 per malta buona. La maggiore criticità nella direzione del lato corto (lato y), è dovuta alla presenza di solo quattro pareti resistenti alle azioni orizzontali in tale direzione e di cui due non si estendono neanche per tutta la dimensione del lato (pareti delimitanti il vano scale). • Impalcati calpestabili Relativamente alla resistenza nei confronti dei carichi verticali, le analisi eseguite sui solai portano alla seguente situazione: -Solaio di calpestio piano rialzato I solai risultano idonei oltre che per i carichi permanenti anche per un carico accidentale di soli 96 da//mq. La trave in calcestruzzo armato però non è verificata nemmeno ai permanenti. -Solaio di calpestio piano primo La zona centrale della facciata del retro risulta verificata con carico accidentale di 200 da/mq, gli altri solai nemmeno ai carichi permanenti -Solaio di calpestio piano secondo Tranne la zona di recente intervento, che risulta verificata con carico accidentale di 400 da/mq, gli altri solai nemmeno ai carichi permanenti. Si aggiunge che, calcolando i solai non verificati di piano primo e secondo in continuità materiale, risulterebbero verificati ai carichi permanenti per il momento positivo: si ignora però l’eventuale armatura superiore, non è quindi possibile valutarne la resistenza in appoggio. • Solaio di sottotetto Il solaio di sottotetto risulta non praticabile, è formato da travetti in laterizio armato Si precisa che la resistenza della tipologia di solaio in laterizio armato è di difficile valutazione, le caratteristiche meccaniche infatti venivano fornite dalla ditta produttrice e non sono attualmente reperibili, la vulnerabilità è non quantificabile. Per quanto riguarda il comportamento nei confronti delle azioni orizzontali si ritiene importante evidenziare che il solaio-soffitto non presenta, nel proprio piano, caratteristiche idonee né a fornire vincolo alle murature contro i meccanismi di primo modo, né a ripartire le azioni orizzontali tra i maschi murari. • Copertura Per le strutture di copertura si è eseguita la verifica con un carico accidentale dovuto alla neve di 227 da/mq, come previsto da Normativa per il sito in oggetto. La copertura è costituita da travi di tipo Varese, tavelloni e tegole Dalle verifiche eseguite risulta che la copertura risulta verificata con 55 da/mq di carico neve, molto meno che quello previsto da Normativa, inoltre la trave a sostegno della falda non è verificata nemmeno ai permanenti. Si precisa che, per i solai sopra riportati, i sondaggi effettuati hanno messo a nudo tutta l’armatura presente, pertanto nelle verifiche si è tenuto conto di tutto quello che si poteva considerare e inoltre per le sollecitazioni, dove possibile, non si è considerato il semplice schema in doppio appoggio. Per eliminare, almeno in parte, le vulnerabilità emerse, al fine di conseguire un miglioramento sismico, nel presento progetto esecutivo sono previsti i seguenti interventi: INTERVENTI PREVISTI NEI SOLAI DI SOTTOTETTO E DI COPERTURA - Demolizione solaio di sottotetto. - Demolizione copertura. - Nuovo solaio di sottotetto con travi di L.L. e doppio assito incrociato. - Nuova struttura di copertura in L.L. e con configurazione statica come l'esistente, il nuovo pacchetto del solaio di copertura sarà così composto: assito, doppio pannello di isolamento, listello per ventilazione, tegole con sottotegole. -Realizzazione di cordolo sommitale su tutte le murature portanti, di appoggio della copertura e del solaio di sottotetto, collegato alle sottostanti murature. Con tali interventi viene impedito il ribaltamento delle pareti ed eliminate, di conseguenza, le criticità alle azioni sismiche fuori dal piano. Inoltre il solaio di sottotetto appare il punto più idoneo per la mitigazione della vulnerabilità sismica di tutto l’edificio; infatti, a tale quota, non solo si ha la massima efficacia del piano rigido nel conferimento di un comportamento scatolare dell’intera costruzione, ma si ha anche la possibilità di realizzare un diaframma continuo e non interrotto dalla presenza dei vani scale. INTERVENTI PREVISTI PER LE MURATURE E TRAVI - Consolidamento trave al piano interrato mediante inserimento sottostante di nuova muratura armata. - Demolizione pareti in mattoni forati al piano terra (zona ingresso) e ricostruzione pareti, nella stessa posizione, con muratura armata.(muri paralleli lato corto fino al piano secondo); -sostituzione delle murature in mattoni forati di delimitazione del vano scale al secondo piano, con nuova muratura armata; -sostituzione della parete in sasso centrale presente nel sottotetto, con nuova muratura armata. - Realizzazione di un telaio con profili in acciaio al piano secondo, sala consiliare, in corrispondenza della parete in muratura armata sottostante. - In tutte le pareti in sasso (piano terra - primo – secondo e in un tratto del piano interrato) si realizzerà il consolidamento con intonaco armato. - Le aperture nelle pareti portanti in sasso, attualmente tamponate con muratura forata, saranno ricostruite con muratura portante in sasso ben ammorsata a quella esistente. -realizzazione di cerchiature con profili metallici, in corrispondenza delle aperture presenti al piano terra delle due pareti perimetrali in direzione del lato corto. Con tali interventi e con l’introduzione delle nuove pareti in muratura armata, dotando l’edificio, in direzione del lato corto, di maggiori pareti resistenti alle azioni orizzontali, si viene a determinare un incremento di resistenza alle azioni sismiche ottenendo un miglioramento sismico alle azioni globali, passando da un valore della PGA per la quale si raggiunge lo SLU, nella combinazione più sfavorevole (direzione y), del 19% di quella di progetto mediamente prevista dalle norme per le nuove costruzioni ad un valore minimo pari al 69%, mentre in direzione x, (lato lungo), si passa da un valore pari al 52%, ad un valore minimo pari al 77%. L’intervento dell’intonaco armato sulle pareti in sasso, oltre a permettere di raggiungere il miglioramento sismico sopra descritto, consente un netto miglioramento del comportamento sotto le azioni dei carichi verticali delle murature stesse, come meglio evidenziato nelle tabelle e nelle immagini di seguito riportate, per le pareti più significative. Si evidenzia che, con il consolidamento in progetto, anche con le verifiche che tengono conto delle eccentricità, come da NTC08, si passa da un valore max del rapporto carico agente/carico di rottura delle murature maggiore di 3.6, nella situazione attuale, ad un valore di poco superiore ad 1, per le murature post intervento. INTERVENTI PREVISTI NEI SOLAI DEL PIANO PRIMO E SECONDO E NEL PICCOLO TRATTO INTERRATO Gli interventi sopra descritti per le murature e il conseguente incremento di resistenza sismica della struttura dell’edificio, richiedono la presenza di un solaio idoneo al trasferimento della azioni sismiche tra le pareti. Tali solai, pur essendo in latero-cemento, sono però privi di adeguate solette e senza armature ivi presenti, di conseguenza risulta di difficile valutazione la loro resistenza alle azioni orizzontali, considerando, inoltre, che risultano scarsamente armati, anche per far fronte ai soli carichi verticali, si ritiene che senza interventi di consolidamento, non si possano considerare idonei alla distribuzione delle azioni orizzontali. Tra i vari interventi di consolidamento possibili, scartando la soluzione dell’introduzione di una soletta armata superiore, sia per l’aumento dei carichi, sia per la necessità di incrementare la resistenza flessionale dei travetti esistenti, scarsamente armati, come sopra detto, per la conformazione dei travetti di solaio di spessore inferiore esiguo, risulta percorribile l’introduzione di un controvento orizzontale realizzato con elementi in acciaio. Tale soluzione, richiede però, l’introduzione di elementi in acciaio, di rigidezza adeguata, sia per trasferire interamente le azioni sismiche alle pareti verticali, non essendo possibile tener conto della effettiva collaborazione con il solaio, sia per non gravare come carico permanente sui solai e scaricare direttamente sulle murature. A tal proposito si è eseguito un dimensionamento di un controvento che rispetta i requisiti sopra descritti, calcolandone il relativo costo economico. Dalle analisi eseguite, è risultato che la soluzione suddetta, risulta più costosa della demolizione e ricostruzione dei solai in latero cemento, pertanto in progetto è previsto la demolizione e ricostruzione di tali solai. Tale soluzione è sicuramente la migliore in rapporto ai costi/benefici. Per il rifacimento di tali solai, come per il sottotetto e la copertura, è previsto di rispettare la configurazione strutturale esistente per non alterare i carichi gravanti sulle fondazioni esistenti, su cui non sono previsti interventi. A tal proposito, si precisa che Gli interventi previsti includono anche la sostituzione di tutte le tramezzature in laterizio con pareti in cartongesso. Così facendo, come riportato nella Relazione di calcolo ai carichi sismici, il peso gravante sulle fondazioni nello stato di progetto si è ridotto rispetto al peso esistente. Riassumendo, gli intervento sopra descritti sono finalizzati all’aumento della resistenza all’azione sismica dell’edificio, in special modo nella direzione del lato corto che risulta avere come pareti resistenti alle azioni orizzontali, solo quelle perimetrali e in corrispondenza del vano scale. Gli interventi previsti, inoltre, non prevedono un aumento dei carichi sulle fondazioni, ma una diminuzione, seppur lieve. PRESCRIZIONI PER LA SICUREZZA Durante le lavorazioni l'attività comunale sarà interrotta, quindi, l’immobile sarà a completa disposizione per lo svolgimento delle lavorazioni previste in progetto. Si riportano, di seguito, le fasi delle lavorazioni, nella successione prevista in progetto: Allestimento cantiere Posa ponteggio esterno Demolizione tramezzature + rimozione impianti +ricostruzione con muratura portante delle aperture tamponate, con inizio p.terra Posa ponteggio interno Scavi per effettuare intonaco armato p.interrato (zona scala)+fondazione muro p.interrato+ fondazione zona farmacia Cerchiature aperture Nuovo intonaco armato Smontaggio Ponte interno Demolizione muri piano 2° scale Nuovi muri scale con muratura armata Posa piano lavoro per demolizione solaio di sottotetto Demolizione solaio di sottotetto Alzamento piano di lavoro per demolizione copertura Demolizione copertura + muro di sottotetto Abbassamento piano di lavoro Solaio di sottotetto + cordoli in c.a Smontaggio piano di lavoro Nuova struttura di copertura + pacchetto copertura + lattoneria + muro di sottotetto + cordoli Nuova fondazione piano interrato + muratura armata piano interrato Demolizione solaio calpestio piano terra, compreso puntellamento Nuovo solaio calpestio piano terra Piano di lavoro + puntellatura solaio calpestio piano 1° + puntellamento pareti piano terra Demolizione solaio di calpestio piano1° + travi Demolizione pareti portico Scavi + nuove fondazioni zona portico Nuova muratura armata zona portico Nuovo solaio calpestio piano 1° + lavorazioni connesse + traviRimozione piano lavoro piano terra Piano lavoro + puntellamento solaio calpestio piano 2° + puntellamento pareti piano 1° Demolizione calpestio piano 2° Nuova muratura armata piano 1° Nuovo solaio calpestio piano 2° + cordoli in c.a. Nuova muratura armata piano 2° Completamento strutture in acciaio + struttura sottotetto +telaio in acciaio sala consiliare Scavi piano terra per nuovi pacchetti pavimentazione + scavi fogne Predisposizione per impianti elettrici/meccanici + pannelli radianti Intonaco di rifinitura pareti in sasso e intonaco muratura armata Pacchetti pavimentazione (calpestii piano terra, piano 1°, piano 2°) Posa nuove pareti divisorie Impianti elettrici/meccanici Posa infissi interni/esterni Nuovi controsoffitti Tinteggiatura interna Posa cappotto esterno Tinteggiatura cappotto Pluviali Completamento impianti termici/ elettrici Posa pozzetti esterni Posa ringhiere + balconi + rifiniture esterne varie Smontaggio ponteggio e smantellamento cantiere Si precisa che le fasi delle lavorazioni sono state previste nella successione che permette di procedere con la massima sicurezza per i lavoratori, tenendo conto delle demolizioni che risultano necessarie per realizzare quanto previsto in progetto. A tale scopo, prima di procedere con le demolizioni dei solai di copertura, di sottotetto e dei vari piani, è previsto la realizzazione del consolidamento delle murature con il betoncino armato, in modo tale da poter eseguire le fasi successive in sicurezza. Sempre per tale scopo, prima di procedere alla demolizione dei solai dei piani inferiori, sarà da realizzare, subito dopo l’esecuzione del suddetto intonaco armato, la demolizione del solaio di sottotetto e successivamente di copertura e subito dopo la demolizione della parete centrale, in modo tale da poter realizzare la cordonatura perimetrale sulle murature dell’edificio e il nuovo solaio di sottotetto, in legno lamellare, rigidamente collegato alle cordolature, da completare successivamente, una volta realizzate le murature armate sottostanti. Come fase successiva si realizzerà la ricostruzione della parete centrale di sottotetto, in muratura armata, in precedenza demolita e la ricostruzione della copertura in legno lamellare. Con tali lavorazioni le pareti sommitali dell’edificio saranno ben collegate, impedendo ogni possibile instabilità delle stesse, permettendo l’esecuzione delle successive lavorazioni in sicurezza. Subito dopo si eseguirà la demolizione del piccolo solaio del piano terra e successivamente la demolizione del solaio del piano primo. Prima di procedere alla demolizione del solaio del piano primo, si eseguirà un piano di lavoro e un sistema a tubi e giunti collegato alle murature con barre filettate fissate con resine epossidiche, in modo tale da legare le pareti, impedendone l’eventuale instabilità, una volta demolito il solaio del piano primo. Successivamente si demoliranno le pareti del piano terra che sono da ricostruire in muratura armata e si procederà dopo la ricostruzione delle suddette pareti, alla realizzazione del nuovo solaio del piano primo. La ricostruzione del solaio del piano secondo avverrà ripetendo la successione delle lavorazioni e degli accorgimenti per la sicurezza sopra riportate per il solaio del piano primo. Con la ricostruzione dei solai ed il completamento delle demolizioni, le successive fasi lavorative potranno procedere in sicurezza, con l’ulteriore accorgimento che le lavorazioni da realizzare contemporaneamente, vengano eseguite in zone diverse dell’edificio, per evitare le relative interferenze. Le baracche di cantiere saranno posizionate nel retro,prospetto Ovest, e si effettuerà una pannellatura a delimitare il cantiere ed il ponteggio (vedere lay out in allegato). Nel fronte strada si installerà la gru e si occuperà parte di marciapiede per consentire l'installazione della gru stessa, l'ingresso carrabile al cantiere e lo stoccaggio del materiale. L'impianto elettrico e di terra di cantiere sarà a cura della ditta appaltatrice. La durata presunta delle lavorazioni stimata è di circa 462 giorni. Per l'esecuzione delle lavorazioni previste in progetto sarà ncecessario eseguire: - installazione gru; - installazione ponteggio esterno ed interno; - piano di lavoro per esecuzione in sicurezza dei lavori: (piano di lavoro per esecuzione in sicurezza delle demolizioni del solaio di sottotetto e dei vari piani, della copertura, per la realizzazione del nuovo tetto in legno e del solaio di sottotetto in legno). Il Tecnico (Ing. Vito Marchionna)