Efesini 1:7-10 Ricchezze in Cristo1 Letture iniziali

Pietro Ciavarella
Efesini 1.7-10 Ricchezze in Cristo
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Efesini 1:7-10 Ricchezze in Cristo 1
Letture iniziali: Romani 8:18-21; Colossesi 1:18-20
Il testo della predicazione è Efesini 1:7-10 che vi invito a trovare nella vostra
Bibbia. Inizio la lettura al versetto 6.
Lettura: “…6 a lode della gloria della sua grazia, che ci ha concessa nel suo
amato Figlio. 7 In lui abbiamo la redenzione mediante il suo sangue, il perdono dei
peccati secondo le ricchezze della sua grazia, 8 che egli ha riversata abbondantemente
su di noi dandoci ogni sorta di sapienza e d'intelligenza, 9 facendoci conoscere il
mistero della sua volontà, secondo il disegno benevolo che aveva prestabilito dentro
di sé, 10 per realizzarlo quando i tempi fossero compiuti. Esso consiste nel
raccogliere sotto un solo capo, in Cristo, tutte le cose: tanto quelle che sono nel cielo,
quanto quelle che sono sulla terra.”
“Redenzione”, “Ricchezze”, “Riconciliazione”. Riassumo l’insegnamento del
nostro testo con tre parole che iniziano per “r”. Il versetto 7 parla della redenzione in
Cristo; i versetti 6-8 parlano delle nostre ricchezze in Cristo; e i versetti 9-10 parlano
della riconciliazione di ogni cosa in Cristo.
[Primo punto: Redenzione, v 7] Iniziamo al versetto 7. Questo versetto dice che
noi che crediamo in Cristo abbiamo la redenzione.2 Tre domande: (1) Che cos’è la
redenzione? (2) Com’è che ci giunge? E (3) a che cos’è uguale?
(1) Che cos’è la redenzione?3 Risposta: la redenzione è quando Cristo ci libera
dalla condanna eterna, avendo pagato il prezzo del nostro peccato (ripetere). (2)
1
Domenica, 26 ottobre 2008.
Coloro che conoscono il greco possono cominciare a approfondire questo tema, partendo dai seguenti vocaboli
neotestamentari: il verbo lutroō ed i sostantivi lutron, lutrōsis e apolutrōsis.
2
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Com’è che ci giunge? Risposta: mediante il sangue di Cristo. (3) A che cos’è uguale?
Risposta: qui in questo contesto, è uguale al perdono dei peccati. Vediamo tutto
questo nella prima parte del versetto 7: “In lui abbiamo la redenzione mediante il suo
sangue, il perdono dei peccati…”.
Perché avevamo bisogno di essere redenti, liberati, e perdonati? Perché eravamo
schiavi del peccato. Noi esseri umani siamo prigionieri del peccato. Lui è il nostro
padrone e noi siamo i suoi schiavi. Nasciamo peccatori. Nel Salmo 51:5 Davide
afferma: “Ecco, io sono stato generato nell'iniquità, mia madre mi ha concepito nel
peccato.” Poi, essendo nati peccatori, viviamo come tali. Efesini 2:3 descrive l’uomo
e la donna non convertiti come segue: “…tutti vivevamo un tempo, secondo i desideri
della nostra carne, ubbidendo alle voglie della carne e dei nostri pensieri”. Vivevamo
nel peccato perché eravamo nati nel peccato; e per questo motivo, continua Efesini
2:3, “eravamo per natura figli d’ira…”, meritavamo la condanna eterna.
Ebbene persone che meritano l’ira di Dio, la giusta condanna di Dio, hanno
bisogno di essere liberate, hanno bisogno di essere perdonate. E Dio fa queste cose
contemporaneamente: contemporaneamente egli ci redime dalla condanna eterna, e
perdona a noi i nostri peccati. E com’e che lo fa? L’abbiamo detto prima: mediante il
sangue di Cristo.
Ovviamente il sangue di Cristo è un modo per indicare il sacrificio di Cristo
sulla croce. Perché il sacrificio di Cristo ci acquista la liberazione e il perdono?
Perché quando Cristo è morto sulla croce egli ha preso il nostro posto e la nostra
3
In Efesini 1:7 e in altri testi (p.e. 1 Cor 1:30; Eb 9:12, 15) Paolo parla della redenzione che abbiamo già in Cristo. In
altri testi (p.e. Ef 1:14; 4:30; Rom 8:23) egli parla invece di un’altra sfumatura della redenzione—ovvero quando essa
sarà storicamente pienamente realizzata.
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condanna. E avendo preso il nostro posto, Cristo ha cancellato il debito di peccato
che non avevamo nei confronti di Dio. E ora non siamo più schiavi al peccato. Non
siamo più condannati. Invece siamo stati liberati, siamo stati perdonati.
Quanto è prezioso il sacrificio di Cristo! 1 Corinzi 6:20 dice che siamo “stati
comprati a caro prezzo”. 1 Pietro 1:18-19 dice che siamo stati riscattati4…19…con il
prezioso sangue di Cristo…”. Marco 10:45 dice che Cristo “è venuto…per dare la sua
vita come prezzo di riscatto per molti.”5 Romani 8:1 dice: “Non c'è dunque più
nessuna condanna per quelli che sono in Cristo Gesù…”. Apocalisse 1:5 dice che
“Gesù Cristo…ci ha liberati6 dai nostri peccati con il suo sangue”. Colossesi 1:13-14
dice che “Dio ci ha liberati7 dal potere delle tenebre e ci ha trasportati nel regno del
suo amato Figlio. 14 In lui abbiamo la redenzione, il perdono dei peccati”.8
Apocalisse 5: “9 Essi [le quattro creature viventi e i ventiquattro anziani]
cantavano un cantico nuovo, dicendo: «Tu sei degno…, perché sei stato immolato e
hai acquistato a Dio, con il tuo sangue, gente di ogni tribù, lingua, popolo e
nazione…». 2 Essi [le quattro creature viventi e i ventiquattro anziani, ora insieme a
angeli a miriadi di miriadi] dicevano a gran voce: «Degno è l'Agnello, che è stato
immolato, di ricevere la potenza, le ricchezze, la sapienza, la forza, l'onore, la gloria e
la lode»” (cfr tutto il capitolo 5 dell’Apocalisse!).
Se tu credi in Cristo, a causa del suo sangue e non a causa delle tue opere—se tu
credi in Cristo, i tuoi peccati ti sono stati perdonati e tu godi di una liberazione eterna,
4
elutrōthēte
Cfr. 1 Giov 2:1-2.
6
Lusanti di luō.
7
Errusato di rhuomai, salvare, liberare, ecc.
8
Cfr. anche Ebrei 9:11-15; Romani 3:21-26; 1 Cor 1:30; Tito 2:14.
5
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tu godi di una redenzione eterna. Quanto è prezioso il sangue di Cristo, quanto è
prezioso sacrificio di Cristo! “Redenzione” è la nostra prima parola.
[Secondo punto: Ricchezze, vv 6-8] La nostra seconda parola è “ricchezze”. Il
versetto 7 dice che in Cristo “abbiamo la redenzione mediante il suo sangue, il
perdono dei peccati secondo le ricchezze della sua grazia”. La frase “secondo le
ricchezze della sua grazia” ci spiega la misura, il criterio secondo cui Dio ci redime.
E quel criterio è questo: la sontuosità, l’abbondanza, la profusione. Dio non è tirchio,
taccagno, o tirato. Egli invece è generoso; ci redime ampiamente, riccamente,
magnificamente; ci redime, in altri termini, secondo le ricchezze della sua grazia.9
Carissimi e carissime, la sua grazia ci giunge…a fiumane. Vediamo questo già al
versetto 6. Dio ci sceglie per la salvezza, “a lode della gloria della sua grazia, che ci
ha concessa nel suo amato Figlio”. Un’altra versione, la Luzzi/Riveduta, traduce il
verbo “concessa” invece con “largita”. Come è che Dio ci dà la sua redenzione e la
sua grazia? Ce le elargisce profumatamente, lautamente, copiosamente. Nel suo
Vangelo, al capitolo 1:16, parlando di Cristo Giovanni scrive: “…dalla sua pienezza
noi tutti abbiamo ricevuto grazia su grazia.” La grazia di Dio ci giunge a ondate. Se
noi crediamo in Cristo, come un maiale è ricoperto di fango, così noi siamo ricoperti
di grazia. Come i bambini sono bagnati fradici d’acqua dopo essere stati a un acqua
park, così noi siamo bagnati fradici della grazia di Dio.
Ma questa grazia traboccante non si limita alla redenzione personale. La grazia
traboccante di Dio si estende anche alla conoscenza del piano di Dio per l’universo
9
Sal 24:1a: “Al SIGNORE appartiene la terra e tutto quel che è in essa”; Sal 50:10b: “mio [di Dio] è il bestiame che sta
sui monti a migliaia.”
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intero. Vediamo questo a partire dal versetto 8, di Efesini 1, dove leggiamo che Dio
“ha riversata (la sua grazia) abbondantemente su di noi dandoci ogni sorta di
sapienza e d'intelligenza”. Notate di nuovo la magnificenza di questa conoscenza,
essa non c’arriva con il contagocce, bensì è riversata abbondantemente su di noi; e
non ci giunge con un po’ di sapienza e d’intelligenza, bensì la rivelazione divina ci
arriva con ogni sorta di sapienza e d’intelligenza. Dio è generoso verso di noi, non
solo nella redenzione ma anche nella rivelazione. Dio non solo ci redime dal peccato,
ma ci rivela anche le ricchezze della sua grazia. La salvezza personale di Dio è
preziosa, ma lo è anche la conoscenza del piano di Dio per l’universo.10 Ed è di
questo che passiamo ora a parlare nei versetti 9-10, nel nostro terzo punto.
[Terzo punto: Riconciliazione, vv 9-10] Redenzione, Ricchezze, e ora
Riconciliazione. Vediamo nei versetti 9-10 che il disegno eterno di Dio è quello di
riconciliare l’universo intero a sé, il disegno eterno di Dio è quello di ripristinare
l’armonia tra sé e la sua creazione. Dio ha creato l’universo. Tutto era buono. Poi una
creatura potentissima di Dio si è ribellata. Troviamo quella creatura, il Serpente, nel
Giardino di Eden in Genesi 3 dove egli riesce a trascinare con sé i nostri primi
genitori, Adamo ed Eva. Da quel momento gli esseri umani sono schierati con Satana
e non con Dio; di conseguenza c’è inimicizia e ostilità. In Genesi 3 Dio pronuncia
una maledizione sul Serpente e sull’uomo e la donna, ma anche sulla creazione
stessa.
10
Ef 3:8 A me, dico, che sono il minimo fra tutti i santi, è stata data questa grazia di annunziare agli stranieri le
insondabili ricchezze di Cristo
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Se mai ci sarà di nuovo armonia, riconciliazione tra Dio e gli esseri umani,
l’iniziativa dovrà partire da Dio. E già in Genesi 3:15 Dio promette quell’iniziativa,
egli promette la sua soluzione all’inimicizia tra Dio e le sue creature. Da questo
momento in poi la Bibbia rivela un tassello qua e un tassello là di quella soluzione.
Ogni tassello contribuisce a mettere a fuoco una sola cosa, o meglio una sola persona:
Gesù Cristo. Gesù Cristo è la soluzione di Dio per la riconciliazione dell’universo
intero. E questo è il piano di Dio…da sempre. Gesù Cristo è “il disegno benevole che
[Dio] aveva prestabilito dentro di sé”, di cui leggiamo alla fine di Efesini 1:9.
Poi nella “pienezza del tempo”, Dio manda sulla terra la sua “soluzione”, che
nasce a Betlemme da una vergine (cfr. Gal 4:4). Sarà lui, Cristo, a ripristinare
l’armonia tra Dio e l’uomo, sarà lui, Cristo, a riconciliare l’universo intero a
Dio…per via della sua opera sulla croce (cfr appendice). Cristo viene la prima volta
nella pienezza del tempo. E la sua opera di riconciliazione sarà completata, nel senso
di essere visibilmente effettiva, Efesini 1:10, “quando i tempi…[saranno] compiuti”
(Ef 1:10),11 ovvero quando Cristo sarà tornato. Sia la sua prima venuta, quando Cristo
muore, sia la sua seconda venuta, quando Cristo ritorna con grande splendore, fanno
parte integrante del disegno benevolo di Dio per la riconciliazione dell’universo
interno a sé. Alla sua prima venuta, Cristo inaugura il regno (cfr Marco 1:15), ma
11
In greco le frasi di Gal 4:4 e Ef 1:10 sono simili ma non identiche. Gal 4:4 to plērōma tou chronou; Efesini 1:10
tou plērōmatos tōn kairōn. Ecco qualche altra traduzione della frase in Efesini 1:10: nella pienezza dei tempi (CEI); del
compimento de’ tempi (Diodati e NDiodati); da die Zeit erfüllet war (Luther); quando i tempi fossero compiuti
(NRiveduta); nella pienezza dei tempi (Riveduta/Luzzi).
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solo alla sua seconda venuta la porta con tutto il suo splendore (cfr Matt 6:10; 1 Cor
15:24; Ap 5:10;11:15, 17; 12:10; 19:6).12
[Il mistero] Tutto questo è “il mistero13 della…volontà” di Dio, a cui Paolo fa
riferimento in Efesini 1:9. Dio nella sua misericordia non soltanto ci redime ma ci
spiega anche il suo grande piano di riconciliazione dell’universo intero. E qual è il
suo piano? Lo vediamo a metà del versetto 10: “Esso consiste nel raccogliere sotto un
solo capo14, in Cristo, tutte le cose [tutto l’universo]: tanto quelle che sono nel cielo,
quanto quelle che sono sulla terra.” Questo è il mistero a cui Paolo fa riferimento al
versetto 9; e la chiave del mistero è Cristo.
Vedete: fin da Genesi 3:15 sapevamo che Dio avrebbe ripristinato l’armonia tra
sé e la creazione. E via via che andiamo avanti nell’Antico Testamento,
comprendiamo sempre meglio come lo farà, e tramite chi lo farà. Ma è soltanto con
l’arrivo di Gesù Cristo che le cose vengono messe a fuoco veramente per bene. Ma
c’è di più. Lo stesso apostolato di Paolo, l’autore di Efesini, ha come uno dei suoi
obiettivi principali, l’esposizione del mistero. Questo è uno dei motivi per cui Dio
chiama a sé Saulo da Tarso e lo trasforma in Paolo l’apostolo dei gentili: perché egli
esponga bene il mistero di Cristo.
12
I teologi parlano dello schema del “già” ma “non ancora” per descrivere questa tensione escatologica. A questo
riguardo N.T. Wright, Risurrezione, Torino, Claudiana, pp 656-7, scrive: “I primi cristiani raccontavano la storia di
Gesù come la storia del regno veniente…, e procedettero a riorganizzare le proprie esistenze in base al fatto che in un
certo senso il regno era già venuto, pur sapendo che in un altro senso doveva ancora venire”; versetti biblici attinenti si
trovano nelle note a p 656.
13
Sulla questione del “mistero” cfr. la voce nel Dizionario GBU, Chieti-Roma (a cura di Marshall et al, ed. it. a cura di
Diprose); e quella nel Dizionario di Paolo e delle sue lettere, Cinisello Balsamo, San Paolo (a cura di Hawthorne et al,
ed. it. a cura di Penna). Peter T. O’Brien è l’autore della voce nel Dizionario di Paolo. Si può trovare una spiegazione
del mistero sempre di O’Brien anche nel suo commentario su Efesini, The Letter to the Ephesian, pp. 108-111 ( =
commenti su Efesini 1:9).
14
Secondo O’Brien, The Letter to the Ephesians, The Pillar New Testament Commentary, Leicester/Grand Rapids,
Apollos/Eerdmans, 1999, pp 111-112, questo non sarebbe la traduzione migliore per il verbo in questione,
anakefalaioō, che sempre di più gli studiosi fanno risalire a kefalion (punto principale, riassunto) piuttosto che a kefalē
(capo) (p 111, nota 97).
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E Paolo vuole annunciare con franchezza il mistero di Cristo. E chiede al
riguardo l’intercessione dei primi destinatari di Efesini. Vediamo questo a Efesini
6:19. Inizio la lettura alla fine del versetto 18, dove Paolo scrive: “18b Pregate per
tutti i santi, 19 e anche per me, affinché mi sia dato di parlare apertamente per far
conoscere con franchezza il mistero del vangelo…”. Qui vediamo che il vangelo e il
mistero sono praticamente sinonimi.
Se venite con me un attimo solo alla Lettera ai Colossesi, vedrete che il mistero
ha un altro sinonimo funzionale. Si tratta di Colossesi 2:2-3. Paolo dice in 2:1 di
sostenere un arduo combattimento per i credenti di Colosse e di Laodicea. Perché?
Affinché questi credenti (a metà di 2:2) “siano dotati di tutta la ricchezza della piena
intelligenza per conoscere a fondo il mistero di Dio, cioè Cristo, 3 nel quale tutti i
tesori della sapienza e della conoscenza sono nascosti”. Che cos’è il mistero di Dio?
Cristo. Le due cose sono praticamente sinonimi. Anzi i sinonimi funzionali sono in
realtà tre: Cristo il vangelo il mistero.
Ora il mistero ha delle componenti importanti. Ma non vi dico quali sono.
Questo per due motivi. Il primo è perché vogliamo che voi leggiate Efesini anche da
soli perché possiate godere anche nel vostro studio individuale i tesori di questa
Lettera. Il secondo motivo è che a tempo debito avremo modo comunque di parlare di
più del mistero, via via che andiamo avanti in questa lettera. Se volete, vi do
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comunque un aiutino sul mistero: un passo ricchissimo al riguardo si trova in Efesini
3:1-13.15
Detto questo, ora voglio tirare le fila di questo sermone su Efesini 1:7-10.
1) Se crediamo in Cristo siamo stati liberati, siamo stati redenti. Non
apparteniamo più a Satana, non apparteniamo più al peccato. Cristo ci ha liberato
dalla schiavitù del peccato mediante il suo sacrificio sulla croce; e per mezzo di
quello stesso sacrificio, mediante il sangue prezioso di Cristo, siamo stati anche
perdonati. Cari e care in Cristo: non vi è più nessuna condanna per voi! Gioite nel
sacrificio di Cristo! REDENZIONE
2) Dio non è tirchio. Egli è ricco nella redenzione ed è anche ricco nella
rivelazione. Approfittate della sua generosità leggendo regolarmente la sua Parola.
Più conosciamo la Bibbia, più saremo in grado di portare un aiuto spirituale agli altri.
Ma Dio è anche ricco nell’aiuto pratico, e di conseguenza possiamo esseri certi,
secondo le parole di Filippesi 4:19 che il nostro “Dio provvederà splendidamente a
ogni [n]ostro bisogno secondo le sue ricchezze, in Cristo Gesù.” RICCHEZZE
3) Se tu sei un credente in Gesù Cristo, tu fai parte di un piano di dimensioni
universali. Il tuo Salvatore personale, Gesù Cristo, è anche colui che un giorno
porterà l’armonia assoluta nell’universo intero. Caro fratello in Cristo, cara sorella in
Cristo, il tuo Salvatore ha vinto il mondo (cfr. Giov 16:33; 1 Giov 5:4). Cammina a
15
Un secondo aiutino può essere trovato nel ciclo di tre sermoni che potete trovare sul nostro sito
(www.chiesaevangelicalogos.com) su Colossesi 1:23b-2:3: I) Paolo, 1:23b-29; II) il mistero, 1:25b-27 (2:2-3); III)
Cristo 2:2-3 (1:26-27). Il terzo aiutino, che comunque vedrete nei sermoni appena menzionati e i testi che trattano, è
questo: il mistero non è un mistero. Il mistero invece è un segreto aperto.
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testa alta (cfr Esodo 14:8; Lev 26:13; Num 33:3), tu sei un figlio, tu sei una figlia del
Re dei re e del Signore dei signori. RICONCILIAZIONE
Concludo con la preghiera che Paolo prega per i primi destinatari di Efesini che
ora voglio pregare per voi. Leggerò testualmente da Efesini 3:14-21, pregando questo
per voi e per noi tutti.
“14 Per questo motivo piego le ginocchia davanti al Padre, 15 dal quale ogni
famiglia nei cieli e sulla terra prende nome, 16 affinché egli vi dia, secondo le
ricchezze della sua gloria, di essere potentemente fortificati, mediante lo Spirito suo,
nell'uomo interiore, 17 e faccia sì che Cristo abiti per mezzo della fede nei vostri
cuori, perché, radicati e fondati nell'amore, 18 siate resi capaci di abbracciare con
tutti i santi quale sia la larghezza, la lunghezza, l'altezza e la profondità dell'amore di
Cristo 19 e di conoscere questo amore che sorpassa ogni conoscenza, affinché siate
ricolmi di tutta la pienezza di Dio. 20 Or a colui che può, mediante la potenza che
opera in noi, fare infinitamente di più di quel che domandiamo o pensiamo, 21 a lui
sia la gloria nella chiesa, e in Cristo Gesù, per tutte le età, nei secoli dei secoli.
Amen.”
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Appendice: Due tipi di riconciliazione
1. Attenzione: nei nostri commenti su Efesini 1:10 non stiamo facendo riferimento all’errore
dell’universalismo secondo cui un giorno tutti saranno salvati. Alla fine non tutti saranno
salvificamente riconciliati con Dio. La riconciliazione salvifica è applicabile solo a coloro
che credono i Cristo ed è trattata in Romani 5:10-11 e 2 Corinzi 5:18-20.
2. La “riconciliazione” a cui fa riferimento Efesini 1:10 trova invece un parallelo in Colossesi
1:20. Si tratta di Dio che porta di nuovo in armonia con sé la sua creazione intera. O’Brien
spiega bene il significato di Colossesi 1:20, rifacendosi a una citazione di E. Lohse:
“L’universo è stato riconciliato nel senso che i cieli e la terra sono stati portati di nuovo
nell’ordine che Dio aveva creato e determinato per loro…l’universo è di nuovo sotto il suo
capo…la pace cosmica è ritornata.”16
3. In Colossesi infatti abbiamo tutt’e due questi tipi di riconciliazione, ambedue espressi con lo
stesso verbo greco apokatalassō.17
a.
Colossesi “1:19 Poiché al Padre piacque di far abitare in lui tutta la pienezza 20 e di
riconciliare [ripristino dell’armonia] con sé tutte le cose per mezzo di lui, avendo
fatto la pace mediante il sangue della sua croce; per mezzo di lui, dico, tanto le cose
che sono sulla terra, quanto quelle che sono nei cieli. 21 E voi, che un tempo eravate
estranei e nemici a causa dei vostri pensieri e delle vostre opere malvagie, 22 ora Dio
vi ha riconciliati [riconciliazione salvifica] nel corpo della carne di lui, per mezzo
della sua morte, per farvi comparire davanti a sé santi, senza difetto e
irreprensibili…”.
16
Lohse è citato in Peter T. O’Brien, Colossians, Philemon, Word Biblical Commentary, Waco, Word, 1982, p 56. Cfr
l’ottima discussione di O’Brien a pp 53-7.
17
Il numero 35 (anno XVIII, I semestre 2007) della rivista dell’Istituto Biblico Evangelico Italiano (IBEI), Lux biblica,
è dedicato al tema de “La Riconciliazione” (in cui c’è anche un articolo di I.Howard Marshall, “La riconciliazione nel
Nuovo Testamento: La sua centralità e importanza”).