Relazione progetto di massima - amaenergiazero onlus

annuncio pubblicitario
AMA ENERGIA ZERO onlus
www.amaenergiazero.it
PROGETTO DI UN IMPIANTO FOTOVOLTAICO “AD ISOLA” DA 2 Kw
NEL DISPENSARIO-OSPEDALE DI MAHUNINGA (TANZANIA)
1
INDICE
A
INTRODUZIONE
pag. 3
B
LA COMUNITA’ DI MAHUNINGA
pag. 4
C
CARATTERISTICHE DELL’IMPIANTO FOTOVOLTAICO AD ISOLA
pag. 5
D
IL DIMENSIONAMENTO DELL’IMPIANTO FOTOVOLTAICO
pag. 9
E
D1
La determinazione del carico elettrico
pag. 9
D2
Il calcolo della radiazione solare annua
pag. 9
D3
Scelte progettuali sulla configurazione dell’impianto fv
pag. 10
D4
L’impianto fv per l’alimentazione del frigorifero e illuminazione
pag. 10
D5
Il costo dell’impianto fotovoltaico
pag. 12
LA CAMPAGNA PER IL FINANZIAMENTO DEL PROGETTO
2
pag. 14
A. INTRODUZIONE
Le energie da fonti rinnovabili sono utilizzate da qualche anno in molti paesi africani per soddisfare
il fabbisogno energetico locale. Piccoli impianti di produzione energetica eolici, solari e geotermici
sono presenti in molte località dell'Africa e forniscono energia nelle zone più remote dove manca
una rete di distribuzione.
Una capillare diffusione dell'energia viene considerata uno degli elementi chiave nella lotta alla
povertà e nel rilancio dell'economia dell'Africa, ed è fra gli obiettivi espliciti che le Nazioni Unite si
sono poste rispetto allo sviluppo del continente nel nuovo millennio.
La produzione energetica a partire da fonti rinnovabili (idroelettrica, eolica, solare, geotermica) è
conciliabile con le necessità di basso impatto ambientale propria del mondo agricolo, ma anche di
altri settori chiave dell'economia dei paesi africani, come il turismo.
Gli impianti per la produzione di energia solare ed eolica in particolare, presentano caratteristiche
adatte ad una realtà demografica e geografica come quella delle grandi aree rurali dell'Africa
subsahariana.
Molti paesi africani godono di un numero elevato di giorni di sole all'anno.
Oltre l'80% del territorio riceve quasi 2.000 kw di energia solare all'ora per metro quadro.
Sebbene l'energia solare sia usata in occidente per fornire energia a grandi agglomerati urbani, in
Africa il suo impiego è particolarmente indicato per soddisfare fabbisogni energetici locali, per
esempio relativi al rifornimento di energia elettrica per piccole comunità e per alimentare gli
impianti di desalinizzazione, pompaggio e depurazione dell'acqua, contribuendo in questo modo a
risolvere uno dei problemi più diffusi dell'Africa subsahariana, ovvero la scarsa disponibilità di
acqua potabile per uso domestico e per l'irrigazione.
Iniziative basate sull'utilizzo di fonti energetiche rinnovabili si stanno diffondendo in moltissimi
paesi, inclusi Botswana, Etiopia, Kenya, Malawi, Ruanda, Tanzania, Uganda, Zambia e Zimbabwe.
Gli impianti per la produzione di energie rinnovabili hanno solitamente un costo proibitivo per le
comunità come quelle delle zone rurali africane, dove non di rado il reddito medio è inferiore a 1
dollaro al giorno.
Il potenziamento delle strutture energetiche è anche un settore ideale per i finanziamenti da parte di
organizzazioni politiche e ONG che si dedicano alla lotta contro la povertà, poiché costituisce un
punto di partenza fondamentale per il rilancio di molti settori dell'economia nonché per la creazione
di un sistema scolastico e universitario efficace; inoltre, in questo settore è possibile contribuire
direttamente attraverso l'invio di materiali anziché denaro, cosa che riduce il pericolo di usi
impropri dei finanziamenti legati per esempio alla corruzione politica.
3
B
LA COMUNITÀ DI MAHUNINGA
Mahuninga, un villaggio situato nell’altopiano meridionale della Tanzania, appartiene alla regione
di Iringa e dista parecchi chilometri dalla città più vicina.
I collegamenti con il villaggio sono molto difficili: esiste, infatti, un’unica pista battuta (strada
bianca) di difficile percorrenza che richiede ai mezzi ordinari circa cinque ore di viaggio per
raggiungerla.
Il collegamento tra la città ed il villaggio è assicurato da un autobus che esegue solo una corsa
giornaliera e che è l’unico mezzo di trasporto disponibile, con partenza alle quattro del mattino.
Nell’estate del 2008 un gruppo di Suore Missionarie di Santa Teresa ha promosso la realizzazione
di una scuola materna ad Ulete, un villaggio nella medesima provincia.
Successivamente lo stesso ordine religioso ha cercato di rispondere alle richieste di aiuto della
popolazione di Mahuninga mandando sul territorio tre suore che per i primi tre anni hanno vissuto
ospiti in una capanna del villaggio. In seguito è stato avviato il progetto di un dispensario-ospedale
la cui costruzione si è resa necessaria a causa delle distanze dal centro sanitario più vicino e per la
precarietà dei servizi statali esistenti.
Il dispensario-ospedale, di cui stiamo parlando, è una struttura di 24 stanze, avente una superficie di
circa 600 metri.
Nell’aprile 2009, periodo in cui ci siamo recati per la prima volta a Mahuninga, esisteva
esclusivamente l’edificio in muratura nel quale le suore hanno ricavato la loro abitazione. Esse
prestano un servizio infermieristico minimo per le esigue risorse disponibili a fronte dei numerosi
bisogni degli abitanti del villaggio.
Le maggiori problematiche di salute riscontrate in questi anni di conoscenza del territorio sono:
-il parto, per il quale manca ogni tipo di assistenza;
-la malaria, molto diffusa essendo questa una zona caldo umida che consente la riproduzione della
zanzara anofele;
-l’HIV, che colpisce una percentuale elevata della popolazione della Tanzania;
-le infezioni dell’apparato respiratorio e intestinale.
Nell’estate 2009 sono stati avviati i lavori per completare la struttura e renderla utilizzabile.
Ad oggi sono ultimate le seguenti opere: i controsoffitti, la tinteggiatura delle pareti interne, gli
infissi (porte, finestre e zanzariere) e due servizi igienici.
4
Assieme alle Suore esperte del settore abbiamo stabilito una scala di priorità e necessità. In base a
questa sono state allestite la sala parto, la camera di degenza per le mamme dotata di un letto per le
visite, il letto della sala parto, un contenitore per i ferri, un contenitore per sterilizzare, le forbici, le
garze, una bilancia per bambini e un apparecchio per la pulizia bronchiale dei neonati.
Attualmente è operativo un laboratorio per le analisi del sangue, la diagnosi della malaria e
dell’HIV.
In particolare per la malaria viene somministrata anche la cura mentre per l’HIV è attualmente
attivo solo il servizio di counseling e test ma ci si è posto l’obiettivo di attuare il servizio di cura e
trattamento sebbene sia molto più complesso.
Sono state predisposte una sala per le visite, una sala per la distribuzione dei medicinali, due camere
di degenza con dieci letti, lo store dei medicinali ed il necessario per gli interventi di primo
soccorso.
A partire da Gennaio 2010, nonostante il centro sanitario non fosse ufficialmente aperto, sono state
offerte le cure sanitarie generiche a 637 pazienti.
Nell’Agosto 2010, durante l’inaugurazione della “struttura ospedaliera”, due funzionari governativi
hanno valutato la sussistenza delle condizioni di base per conferire l’autorizzazione ad operare
come Health Centre (centro salute) secondo quanto previsto dal Piano Nazionale della Sanità della
Tanzania.
Sarà necessario predisporre a breve uno smaltitore di rifiuti organici dotando la struttura di servizi
igienici esterni e di un piccolo obitorio.
Il governo darà un contributo per la realizzazione del progetto RCH (relativo a maternità e
vaccinazioni dei bambini) fornendo i vaccini ed un frigorifero per la loro conservazione per i quali
si dovranno predisporre ambulatori adeguati.
Il numero posti letto verrà ampliato presumibilmente sino alle 25 unità.
I principali problemi riscontrati in questi due anni di attività e conoscenza delle problematiche locali
sono state le difficoltà di approvvigionamento idrico e l’assenza di energia elettrica.
Per l’efficace funzionamento della struttura ospedaliera è dunque necessaria una fornitura di energia
elettrica adeguata.
Esiste un piano del governo che prevede la fornitura gratuita del frigo per medicinali assieme ad un
apposito generatore. Poiché non si conoscono i tempi per l’attuazione di questa iniziativa si è deciso
di redigere un progetto generale di un impianto fotovoltaico a isola, innanzitutto per alimentare
elettricamente la parte della struttura dedicata all’emergenza sanitaria (in cui ci sarà il frigorifero
per la conservazione di alcuni farmaci importanti, come gli antitubercolotici o i retroattivi per
l’HIV) che permetterà, anche alla restante struttura ospedaliera, l’autosufficienza elettrica.
5
C
CARATTERISTICHE DI UN IMPIANTO FOTOVOLTAICO AD ISOLA
L'”impianto fotovoltaico a isola” (Stand Alone system) assicura la disponibilità di energia elettrica in zone prive di rete
di distribuzione, dove è importante garantire la continuità della fornitura di energia elettrica per l’intero fabbisogno
energetico. Tali impianti prevedono l’utilizzo di ‘batterie di accumulatori’ per la fornitura di energia nelle ore di assenza
di radiazione solare.
In questo impianto l’energia elettrica prodotta dai pannelli fotovoltaici viene immagazzinata in accumulatori stazionari
(batterie) che collegati tra di loro formano il parco batterie. Nelle ore serali e notturne l′energia elettrica accumulata
viene rilasciata per alimentare le utenze ed il sistema elettronico di controllo.
I sistemi fotovoltaici ad isola non richiedono particolari manutenzioni e sono di semplice installazione.
In genere gli impianti per la produzione di energia elettrica mediante tecnologia fotovoltaica presentano diversi
vantaggi, tra i quali i più significativi sono:
assenza di qualsiasi tipo di emissioni inquinanti;
risparmio dei combustibili fossili;
estrema affidabilità poiché non esistono parti in movimento (vita utile superiore a 30 anni);
costi di manutenzione ridotti al minimo;
modularità del sistema (per aumentare la taglia basta aumentare il numero dei moduli).
I componenti essenziali di un sistema fotovoltaico a isola si possono così riassumere:
1.
Il “Campo Fotovoltaico” (o generatore fotovoltaico)
è il sistema dedicato alla raccolta dell′energia solare mediante moduli fotovoltaici (o pannelli fotovoltaici) . In genere
esso è formato da una connessione serie-parallelo di moduli fotovoltaici esposti al sole che generano energia elettrica
sotto forma di corrente e tensione continua. Ma l’energia prodotta non è in genere immediatamente utilizzata e quindi
deve essere immagazzinata in opportuni accumulatori. Il ruolo fondamentale dei pannelli FV consiste quindi nel
produrre energia elettrica per caricare la batteria.
6
2.
La “Scatola di giunzione elettrica” (o quadro di campo), nel quale, in prossimità del campo, vengono effettuate le
connessioni in parallelo delle stringhe di moduli e vengono installati i dispositivi di sezionamento e protezione delle
stringhe;
3.
Il “Controllore di Carica” (o regolatore di carica),
è un dispositivo elettronico che regola la ricarica e la scarica degli accumulatori in modo costante. Con esso l′energia
elettrica prodotta viene gestita e stabilizzata. Normalmente l′energia elettrica ha una tensione stabilizzata di 12 o 24
Volts. Il regolatore di carica supervisiona l’utilizzo delle batterie - ottimizzandone quindi la durata -: infatti esso
provvede al perfetto funzionamento dell’impianto, caricando al meglio le batterie ed evitandone la completa scarica
dovuto all’eccessivo utilizzo, gestendo quindi e razionando l’energia a disposizione. Il regolatore di carica ha quindi tra
le sue funzionalità più tipiche quelle di:
a.
Stacco del campo fotovoltaico dalla batteria in caso di bassa tensione e cioè tensione inferiore a quella
utile a quest’ultima come può avvenire dopo il tramonto;
b.
Stacco del campo fotovoltaico dalla batteria in caso di avvenuta ricarica totale di quest’ultima;
c.
Stacco dei carichi elettrici dalla batteria in caso di scarica profonda di quest’ultima (batteria ormai
esaurita). Lo stacco del carico è una funzione molto importante in quanto le batterie se rimangono scariche
per molto tempo possono andare incontro a fenomeni di solfatazione che compromettono
irrimediabilmente la funzionalità della batteria;
d.
4.
Stacco del campo fotovoltaico dalla batteria in caso di ritorni di tensione dalla batteria al pannello;
La “Batteria di Accumulo”,
che ha il compito di accumulare l’energia elettrica proveniente dai moduli solari. La batteria di accumulo, costituita da
una o più batterie, immagazzina l'energia non utilizzata durante la giornata e la cede nel momento in cui i pannelli
fotovoltaici, non generano sufficiente corrente e cioè quando essi non sono in grado di soddisfare la richiesta di energia.
Quindi, data la caratteristica di discontinuità della radiazione solare, è necessario introdurre un accumulatore,
dimensionato in modo da intervenire per il più lungo periodo di mancanza dell’insolazione.
7
5.
L’“Inverter” (o convertitore DC/AC)
a)
è un dispositivo elettronico che converte l'energia in ‘corrente continua’ generata dai pannelli fotovoltaici
e accumulata nelle batterie in energia in ‘corrente alternata’ che è utilizzabile dalle più comuni utenze
come impianto luci, tv, frigo, radio etc…
6.
Le ”Utenze”,
(o carichi) sono gli apparecchi alimentati dall’impianto FV.
E’ importante calcolare il fabbisogno energetico degli apparecchi allacciati . Gli apparecchi devono essere a
‘basso consumo’ energetico come, ad esempio lampadine a risparmio energetico, un fabbisogno energetico
minore comporta un impianto FV più piccolo e quindi un minor costo di acquisto. I suddetti “carichi”
(apparecchi) possono essere in corrente continua (cc) o in corrente alternata (ca). I carichi in continua sono più
costosi di quelli in alternata e non sempre si trovano facilmente in commercio, ma evitano l’uso dell’inverter
(ed il suo relativo costo) che è necessario per trasformare la corrente prelevata dalla batteria da continua ad
alternata.
Si possono inoltre considerare ‘elementi complementari’ dell’impianto, che oggi sono sempre più importanti,
i seguenti:
a)
cavi elettrici nella realizzazione dell’impianto FV soprattutto a basse tensioni è molto importante usare
cavi elettrici della giusta sezione;
b) il quadro elettrico è l’elemento di protezione e controllo in lato continuo ed in lato alternato dell’impianto.
8
D
IL DIMENSIONAMENTO DELL’IMPIANTO FOTOVOLTAICO
Il calcolo per il dimensionamento dell’impianto fotovoltaico, con il quale si determina il numero e
le caratteristiche dei pannelli Fv, viene in genere eseguito sulla base del bilancio tra l’energia solare
incidente sui moduli e da essi convertita in energia elettrica e gli assorbimenti legati ai carichi ed
alle efficienze dei vari componenti dell’impianto.
La producibilità elettrica dell'impianto è massima se i pannelli sono orientati a Sud (verso
l’equatore nelle zone tropicali). La producibilità elettrica dell’impianto solare deve essere
attentamente valutata per eseguire una corretta progettazione dell’impianto stesso che deve passare
attraverso lo sviluppo delle seguenti fasi:
a) La determinazione del carico elettrico;
b) calcolo della radiazione solare annuale;
c) scelte progettuali sulla configurazione dell’impianto fotovoltaico
d) l’impianto FV per l’alimentazione del frigorifero dei medicinali e di altre utenze.
D1
La determinazione del carico elettrico
La determinazione del carico elettrico coincide con il calcolo del consumo medio annuo dell’utenza
connessa e può essere effettuato servendosi di una tabella che riporta, per ogni mese, i fabbisogni
energetici dei vari utilizzatori dell’utenza. In particolare la tabella indica la potenza e la tensione
delle singole utenze occorrenti ed il loro tempo di funzionamento al giorno in ore di funzionamento
estivo invernale o annuale dell’impianto, e la sua ubicazione. Infine si devono considerare le perdite
di rete (BOS) che ammonterebbero all’10%. Ne consegue che per ogni kWhe si può utilizzare solo
0,90 kWhe al consumatore. Nella tabella è riportato il carico elettrico d’emergenza che riguarda
l’alimentazione del frigo dei farmaci e l’illuminazione della sala visite, sala parto, sala post-parto e
wc, da realizzarsi nella prima fase con apposito finanziamento. Nella tabella 2 è indicato il carico
elettrico che consente l’illuminazione dell’intera struttura ospedaliera e l’alimentazione di alcune
utenze sanitarie e domestiche. Anche questa fase per il funzionamento di spazi e servizi accessori e
complementari sarà legata ad apposito finanziamento.
D2
Il Calcolo della radiazione solare annuale
L’analisi della radiazione solare è stata determinata attraverso i seguenti punti:
a) la zona di installazione;
9
b) il tipo di esposizione;
c) la corretta esposizione;
d) inclinazione dei moduli.
(…omiss).
D3
Scelte progettuali sulla configurazione dell’impianto fotovoltaico
La scelta di utilizzare un impianto FV ad isola per la produzione di energia elettrica nel caso di
comunità isolate è dovuta ai vantaggi che questa soluzione offre rispetto ad altre in queste
particolari condizioni. Questo rappresenta uno dei pochi casi in cui il sistema fotovoltaico ha un
costo competitivo rispetto alle fonti di tipo tradizionale. Inoltre offre una serie di vantaggi tra cui la
limitata manutenzione e il non impiego del rifornimento di combustibile.
Il progetto dell’impianto fotovoltaico ad isola nell’Ospedale di Mahuninga è imperniato sulla
soluzione che consiste nell’alimentazione del frigorifero per i medicinali e dell’illuminazione
nell’”unità di emergenza” costituita dalla sal parto, sala post-parto, sala visite e servizio igienico.
La configurazione che adottiamo per l’impianto fotovoltaico è quella autonoma con accumulo
mediante batterie e con integrazione ausiliaria (eventuale generatore eolico ad asse verticale). Tale
scelta è motivata dalla necessità di non inserire elementi nel sistema non compatibili con la
situazione di località isolata quale è Mahuninga. Per quanto riguarda gli impianti fotovoltaici va
detto che già da tempo ne sono stati realizzati un gran numero in ogni parte del globo, laddove la
conversione fotovoltaica è la scelta economicamente più valida per fornire la potenza necessaria ad
apparecchiature destinate alle telecomunicazioni, alla refrigerazione di vaccini, l’illuminazione di
emergenza, alla protezione catodica e al pompaggio di acqua.
D4
L’impianto fotovoltaico per l’Ospedale di Mauninga
Il frigo dei medicinali svolge un importante ruolo nelle piccole strutture ospedaliere isolate come
nella fattispecie.
L’impianto fotovoltaico alimenta il frigorifero dei medicinali e per tale motivo dovrà avere
un’elevata affidabilità in modo da garantire in qualunque condizione climatica l’energia elettrica. È
ovvio che basterebbero poche ore di disservizio dell’impianto di alimentazione per rendere i
medicinali non più utilizzabili.
Lo schema scelto per questo tipo di utenza è qui sotto riportato.
10
Si nota che lo schema è sostanzialmente del tipo stand-alone con due integrazioni ausiliarie (eolico
e gruppo di continuità) e con accumulo. L’unico elemento aggiuntivo è il relè che ha la funzione di
disconnettere l’illuminazione quando le batterie raggiungono un certo stato di carica. L’importanza
del frigo dei medicinali rispetto all’illuminazione rende necessario che la configurazione permetta
che tali priorità siano rispettate. Il sistema di accumulo sarà leggermente sovra-dimensionato in
modo da garantire al frigo dei medicinali la massima affidabilità. Sono state previste due fonti
energetiche di integrazione ausiliaria (mini eolico e gruppo di continuità) che potranno essere
integrate all’impianto anche in tempi successivi. Naturalmente si deve ricordare che le fonti
ausiliarie come i gruppi di continuità possono causare dei problemi e per tale motivo sono previsti
con estrema cautela. Per esempio un motore Diesel o a benzina richiede combustibile e pezzi di
ricambio che sono difficilmente reperibile nelle località isolate della Tanzania. Tuttavia, la
combinazione delle fonti energetiche di integrazione ausiliaria – come una turbina eolica - sono
straordinariamente efficienti ed efficaci per l’impianto FV.
Per quanto riguarda il dimensionamento dell’impianto frigo – illuminazione è importante
sottolineare che i sistemi di refrigerazione per la conservazione dei vaccini devono rispettare
determinati requisiti, tra il più importante è che la temperatura interna si mantenga all’interno
dell’intervallo -3 °C a 8 °C. Il dimensionamento deve essere fatto in modo da garantire che tale
condizione sia rispettata.
Al fine di contenere al minimo i carichi elettrici e quindi i costi dell’impianto fotovoltaico il
progetto prevede l’utilizzo di corpi illuminanti a LED sia in lato continua (unità di emergenza) sia
in lato alternata. L’utenza in questo caso è rappresentata da:
- un frigorifero in corrente continua che assorbe mediamente ogni giorno 384 Wh ad una tensione
nominale di 24 Vdc;
- una lampada orientabile a LED da 24W a 24 Vdc, nella sala operatoria;
- quattro lampade a LED da 7,4 W a 24 Vdc di cui una in sala parto, due in sala visite ed una in sala
post-parto;
11
- un microscopio da 20 W a 24 Vdc;
- un apparecchio bronchiale da 20 W a 24 Vdc;
- una pompa sanitaria da 20 W a 24 Vdc;
- un telefono satellitare con collegamento a modem.
Il tutto, ipoteticamente assorbe un’energia giornaliera di 1151 Wh/g.
E’ stato previsto, come riportato nella configurazione dell’impianto, un sistema di accumulo
elettrico a batterie che dovrà garantire energia nei periodi di maltempo prolungati pari a 5 giorni. I
tre componenti dell’impianto, pannelli, batterie e frigo-illuminazione, sono collegati ad un unico
sistema di controllo che in base ad una logica di gestione minimizza i disservizi dell’impianto.
Le parti dell’impianto che vengono dimensionate sono il campo fotovoltaico e il sistema di
accumulo. In particolare il primo viene dimensionato per produrre la necessaria quantità di energia
elettrica e determinata in sede di analisi attraverso il bilancio energetico; il secondo per garantire la
giusta autonomia dell’impianto a isola. Il dimensionamento di questi due componenti determina
automaticamente le dimensioni degli altri componenti dell’impianto.
La potenza di picco di un impianto FV si esprime in Kwp (kilowatt di picco), cioè la potenza teorica
massima che esso può produrre nelle condizioni standard di insolazione e temperatura dei moduli
(25°C e radiazione di 1000W/m2).
Il metodo applicato ha lo scopo principale di determinare le dimensioni degli impianti attraverso il
‘campo fotovoltaico’ e la ‘capacità del sistema di accumulo’ necessari.
Utilizzando un pannello con un’area utile di 1,19 m2, abbiamo che il numero di pannelli necessari
per alimentare il sistema frigo-illuminazione è dato da: 10,81 (12 pannelli fv)
Avendo preso come riferimento un pannello con potenza di picco di 165 Watt, la potenza totale del
campo fotovoltaico è pari a:
(165 W * 12) = 1.980 Watt che si arrotonda a 2.000 W.
Quindi il campo sarà composto, arrotondando in eccesso, da sedici pannelli modello NE-Q5E2E
(produzione Sharp) collegati in parallelo che presenta le seguenti caratteristiche (valori tipici):
Potenza di picco
165 W
Tensione alla potenza di picco
34,6 V
Tensione di circuito aperto
43,1 V
Corrente di corto circuito
5,46 A
Tensione in uscita (adatta x batterie)
24 Vcc
NOCT
40 °C
12
Per quanto riguarda il dimensionamento delle batterie di accumulo il problema è abbastanza
complesso. In genere, nel caso di utenze particolarmente importanti come un frigorifero per i
medicinali che quindi si preferisce abbiano un’alta affidabilità, le batterie di accumulo vengono
dimensionate per un periodo di autonomia di 5 giorni in cui si ipotizza possa durare il maltempo.
Supponendo che il frigorifero funzioni al 80% della sua potenza nominale di 80 W (100x0,8), si ha
che l’energia totale che la batteria deve garantire al frigorifero nel periodo dei 5 giorni di maltempo
è di 1.920 Wh (24h x 80W) che corrisponde alla somma dell’energia richiesta dal frigo per
l’intervallo di tempo (5 x 384Wh).
Lo stesso calcolo è effettuato per le utenze nell’area ad alta priorità (illuminazione sala operatoria,
microscopio etc.) con energia assorbita di 487 Wh/g che corrisponde ad una energia richiesta per un
intervallo d tempo di 5 giorni di 2.435 Wh.
In totale l’energia richiesta per dimensionare l’impianto Fv da realizzare nella nella prima fase è
pari a 5.455 Wh/g che corrisponde ad una energia richiesta per un intervallo di 5 giorni di 5.455 Wh
(si veda l’allegata Tabella A – carico elettrico in zona ad alta priorità –sala parto )
Il sistema di accumulo di 644,81 Ah - che si arrotonda a 800 Ah è composto da quattro batterie
messe in parallelo composta ognuna da due batterie “HL 100 - 12” (serie in gel) da 100 Ah messe in
serie. Per un totale, quindi, di 8 batterie a 12 V da 100 Ah.
13
D5
Il costo dell’impianto fotovoltaico
Un impianto isolato che utilizza pannelli solari fotovoltaici è la soluzione ideale quando le utenze
da alimentare non consumano molta energia. Si deve quindi evitare che le dimensioni ed i costi per
l’installazione dell’impianto Fv risultino eccessivi.
Il costo di un impianto, allora, è stato calcolato in base ai requisiti energetici ricavati dalle tabelle
degli assorbimenti. Un impianto di questo genere diventa conveniente laddove è difficile far
arrivare la rete elettrica, o nei casi in cui un black out può creare un danno economico
considerevole.
Il prezzo di un impianto fotovoltaico ad isola va valutato sempre dopo un attento sopralluogo e può
variare per effetto di molti fattori. Possiamo stimare, in via preliminare, un costo di 12.000€ per
kwp. Poiché l’impianto ha una potenza nominale di 2 Kwp il costo presumibile è di 24.000€.
Poiché è in corso la redazione del progetto esecutivo, presto saremo in grado di fornire un quadro
finanziario dettagliato dei costi di realizzazione.
Restano comunque escluse dal suddetto importo le seguenti voci in corso di definizione:
• IVA
• Spese di navigazione
• Tasse di sdoganamento
• Spese di trasporto dal Porto di Dar Es Salaam a Mahuninga
• Costi di messa in opera
• Trasporto e spese per staff di campo
• Manodopera locale a completamento.
14
E
CAMPAGNA PER IL FINANZIAMENTO DEL PROGETTO
I tempi di realizzazione del progetto sono legati alla campagna di finanziamento. Tuttavia si spera
di poter realizzare gli interventi entro l’aprile del 2011.
Si cercherà di formare personale locale al fine di eseguire le ordinarie manutenzioni impiantistiche,
in modo che si conservino funzionanti nel tempo. Un nostro tecnico ha già effettuato un sopralluogo
nell’edificio oggetto dell’intervento e con il presente progetto sono stati stimati i tempi ed i costi di
realizzazione, anche sulla base della nostra consolidata esperienza nel settore dell’edilizia e
dell’energia.
Ai sostenitori del progetto, i cui nomi saranno pubblicati sul sito web della nostra
associazione, verranno inviati regolari rapporti sull’avanzamento dei lavori.
Sarà possibile inoltre seguire gli sviluppi attraverso gli aggiornamenti su questo sito.
Brevi filmati ed immagini documenteranno le fasi realizzative del progetto per la realizzazione
dell’impianto fotovoltaico.
Chiunque volesse contribuire alla realizzazione del progetto lo può fare con le seguenti modalità di
versamento:
> con bonifico bancario o postale alle seguenti coordinate bancarie:
•
beneficiario: "AMA ENERGIA ZERO onlus";
•
codice IBAN: IT26V0316501600000110483245;
•
causale: PROGETTO MAHUNINGA (TANZANIA).
> in contanti con rilascio di ricevuta presso nostro capo progetto S.ra Fossa Marisa (telefonare al
cell. 3497389739 dalle ore 16:00 alle ore 23:00).
> attraverso Paypal:
I versamenti eseguiti a favore della nostra associazione sono detraibili nella misura del 19%
su un importo non superiore a 2.065,83€. In alternativa, se è più conveniente per il soggetto
erogatore, sono deducibili nel limite del 10% del reddito complessivo dichiarato e comunque
nella misura massima di 70.000,00€ a condizione che i versamenti vengano effettuati mediante
bonifico posta, bancario, carte di credito, prepagate, assegni bancari o circolari. Non sono
detraibili o deducibili i versamenti effettuati in contanti.
Per qualsiasi chiarimento scrivere al seguente indirizzo: [email protected]
15
Scarica