DALLA CADUTA DELL’ IMPERO ROMANO 476 caduta dell’impero romano d’occidente ad opera di Odoacre un ufficiale barbaro che depone l’ultimo imperatore Romolo Augustolo l’impero romano d’ oriente sopravvive fino al 1453 quando Costantinopoli venne conquistata dai Turchi Ottomani 493-526 regno Goto in Italia Odoacre viene battuto da Teodorico re degli Ostrogoti che aveva stretto un patto con Zenone imperatore d’oriente. Teodorico si stanzia in Italia. (nuovo centro culturale a Ravenna) GIUSTINIANO (527-565) fu uno dei più grandi imperatori della storia bizantina il suo prgetto era quello di rifondare un IMPERO UNIVERSALE ROMANO E CRISTIANO .Emanazione del CORPUS IURIS CIVILIS.Riconquista l’ITALIA dopo una lunga e sanguinosa guerra che durò dal 535 al 553 568. Dopo la morte di Giustiniano l’Italia viene invasa dai Longobardi guidati da Alboino Ai BIZANTINI rimane la regione intorno a Ravenna Roma , Napoli, la Puglia, la Calabria e le isole della Sicilia Sardegna Corsica Tra i vari re longobardi si ricorda LIUTPRANDO che donò al Papa GREGORIO I (detto Magno 590-604) il CASTELLO DI SUTRI : ha inizio il potere temporale del Papa (728Sutri si trova a circa 50 km da Roma). Nasceva così il patrimonium Petri, primissimo nucleo del potere temporale della Chiesa, che sarebbe durato fino al 1870. (Storicamente, la donazione di Sutri sarebbe successiva alla Donazione di Costantino del 321, con cui l'imperatore Costantino I cedeva alla Chiesa di Papa Silvestro I sovranità sullo Stato della Chiesa, donando il palazzo del Laterano, i simboli imperiali e la città di Roma. L'autenticità della donazione costantiniana venne tuttavia messa in discussione già nel XV secolo dall'umanista Lorenzo Valla, che ne dimostrò la falsità su base linguistica e filologica: essa sarebbe stata approntata, invece, tra l'VIII e il IX secolo. Il primo vero atto formale per la istituzione del Patrimonio di San Pietro sarebbe costituito, dunque, dalla Donazione di Sutri.) Nel VI secolo i Longobardi, che espandersi nel Lazio, vengono sconfitti dai Franchi, chiamati dal papa Stefano II, guidati da Pipino il Breve (N.B. Pipino il breve non era re ma maestro di palazzo ; egli ottiene dal papa zaccaria il riconoscimento del del suo diritto a governare) 771-814 Carlo Magno , figlio di Pipino il breve, sconfigge i Longobardi nel 774, combatte contro Arabi ( rotta di Roncisvalle) stipulando un trattato di pace; si scontrò con i Sassoni, i Bavari e gli Avari. 800 Carlo Magno viene incoronato imperatore del sacro romano impero ( comprendeva la Germania ma non la Spagna ,le regioni balcaniche , l’Italia centro meridionale e l’Africa settentrionale. Carlo Magno -----------Ludovico il Pio----------------Ludovico il germanico Carlo Lotario Carlo il grosso Ludovico Carlo il calvo Pipino I successori di Carlo Magno e la divisione dell'lmpero Alla rovina dell'Impero contribuì anche colui, che, unico superstite dei figli di Carlo Magno, dovette succedergli nell'Impero, Lodovico il Pio , uomo di una incredibile vigliaccheria, vittima dei suoi scrupoli religiosi, delle sue mogli intriganti e dei suoi avidi figliuoli. I figli di Ludovico dopo un lungo periodo di lotte si spartirono cosi l’impero firmando quel trattato di Verdun, (843)che spezzava in tre parti l'Impero carolingio. 1. I territori alla destra del Reno, furono assegna ti a Lodovic o, detto appunto il Germanico. Egli ebbe così quella parte della moderna Germania, che si trova fra il Reno e l'Oder; più il Baden, il Wuttemberg, la Baviera, l'Austria e gl'incerti possedimenti orientali. 2. I paesi che oggi formano la Francia occidentale e centrale, dall'Atlantico alla Schelda, alla Mosa e alla Saona, passarono a Carlo II il Calvo 3. Il Regno d'Italia toccò a Lotario, il quale ebbe ancora un vasto territorio, intermedio tra la Germania e la Francia, che comprendeva la Provenza, la Borgogna, la Lorena (Lotharingia), la Renania, l'Olanda. Lotario fu riconosciuto imperatore, ed ebbe entro i suoi confini le maggiori città dell'Impero di Carlo Magno, cioè Colonia, Treviri, Aquisgrana. La decadenza dell'lmpero e il frazionamento feudale I settantatré anni di guerre civili, dalla morte di Carlo Magno (814) alla deposizione di Carlo il Grosso, figlio di Ludovico il germanico, (887), precipitarono l'Impero nell’ anarchia. Crollato l'organismo dello Stato, si ridestarono tutte le forze locali, che già fin dai secoli della decadenza di Roma erano cresciute a dismisura; esse, di fronte all'improvviso mancare della forza centripeta statale, agirono come forza centrifuga, e provocarono il frazionamento dell'autorità politica. Primi a levare il capo furono i grandi proprietari terrieri. Essi già da secoli esercitavano sui servi della gleba un'autorità quasi assoluta; inoltre, con la loro potenza economica, avevano assorbito la piccola proprietà e costretto i coloni, abbandonati dallo Stato crollante, a porsi sotto la loro protezione. Questi latifondisti tendevano a divenire, entro l'àmbito delle loro terre, quasi altrettanti piccoli sovrani, e non aspettavano che l'occasione propizia per attuare il loro sogno. Allo stesso modo i conti e i marchesi, nominati dall'imperatore suoi rappresentanti nelle contee e nelle marche, governavano i territori, ad essi affidati, con un'autonomia, che diveniva sempre maggiore, quanto più grave si faceva la debolezza del governo. Non diversamente si comportarono i vescovi e gli abati, che tendevano a comandare con la spada sui fedeli sottomessi al loro pastorale. Allo stato unitario di Carlo Magno succedette quel frazionamento politico detto feudalesimo. Esso si diffuse in quasi tutti i paesi dell’impero carolingio. Eppure il feudalesimo, in mezzo all'anarchia del periodo dei Carolingi, rappresentò l'unica forma possibile di governo. Lo prova la rapida e trionfale diffusione che ebbe in tutti i paesi, dominati già da Carlo Magno o che sentirono l'influenza della civiltà franca. I centri di irradiazione furono la Francia e la Germania; da questi paesi il feudalesimo passò in Inghilterra, nella Scandinavia, nella Polonia e in altri Stati dell'Europa orientale. In Italia penetrò subito nelle regioni settentrionali, dove però visse fino alla nascita dei liberi Comuni; entrò più tardi nell'Italia meridionale, portatovi dai Normanni, e vi rimase molto a lungo. 887 in Francia fine dinastia carolingia lotte per la sucessione fino al 987 Ugo Capeto, che dà inizio alla dinastia Capetingia(durante il suo regno i Normanni occupano la Normandia) 1328 muore l'ultimo dei Capetingi in Germania i Carolingi detengono i potere fino al 911 vi sono 5 ducati importanti SasssoiaFranconia- Baviera- Lorena –Svevia.Il 1 che si impone è quello di Sassonia Alla dinastia di Sassonia (finisce nel 1002-1024) succede quella di Franconia. Vi sono vari contrasti tra le maggiori famiglie feudali tedesche. La guerra si conclude nel 1152con Federico I di Svevia detto il Barbarossa . Il figlio Enrico VI sposa Costanza d'Altavilla . Alla morte di Federico Barbarossa il regno passa alla vedova e al figlio Federico II sotto la tutela del papa Innocenzo III Nell' Italia meridionale sono presenti i Bizantini, Arabi poi nel 1009 i Normanni. Federico II riunisce nelle sue mani la corona di Sicilia e quella di Germania. Il figlio di Federico, Manfredi verrà sconfitto da Carlo d'Angiò , re di Francia che darà inizio al dominio degli angioini nell'Italia meridionale.