SBARCO IN NORMANDIA (D-DAY).
Solitamente i termini D-Day e H-Hour sono utilizzati per indicare il giorno e
l’ora di una certa operazione militare quando questi non sono ancora stabiliti o
quando essi devono rimanere segreti.
Tuttavia, dopo la seconda guerra mondiale, il D-Day verrà ricordato come il
primo giorno dello sbarco in Normandia, il più lungo dell’intera battaglia, la
quale si protrarrà fino all’agosto successivo.
I comandanti Alleati erano incerti su come attuare lo sbarco: gli Americani
puntavano su Calais, concordando con le supposizioni tedesche; gli Inglesi
preferivano la Normandia perché si credeva che avesse delle difese più deboli.
Nell’agosto del 1943 si decise nella Conferenza di Quebec che il luogo dello
sbarco sarebbe stato la Normandia, approvarono Churchill, Roosevelt e i capi di
Stato Maggiore delle due potenze.
A Dicembre del 1943 il generale Eisenhower venne nominato comandante
supremo del Supreme Headquarters Allied Expeditionary Force (SHAEF) ossia
il comando supremo della forza di spedizione alleata, prendendo così il
controllo delle truppe alleate in Europa.
Furono avviate alcune azioni (per esempio continui bombardamenti) per
convincere i Tedeschi che lo sbarco sarebbe avvenuto a Calais.
A causa delle avverse condizioni climatiche, infatti, i Tedeschi non si
aspettavano lo sbarco da parte dei loro avversari.
Esso era previsto per il 5 giugno ma venne rimandato al giorno seguente per le
pessime condizioni meteo sul canale della Manica, i meteorologi britannici
commisero degli errori di valutazione, ipotizzarono una tregua per il 6 che
avrebbe permesso di portare a termine la missione, le previsioni però erano
sbagliate ma ciò andò a loro vantaggio, infatti i Tedeschi, che avevano previsto
correttamente l’andamento del meteo, non si aspettavano un possibile attacco
per quel giorno.
A causa di quella convinzione, molti comandanti erano assenti, per esempio
Rommel che era in licenza in Germania in quel periodo.
Quando alle 6 del mattino, Alfred Jodl (generale tedesco) si svegliò e venne
avvisato della situazione in Normandia, decise di non schierare tutte le divisioni
corazzate in loro possesso, anche perché quell’ordine poteva essere dato solo da
Hitler.
Quella notte, però il Fuhrer, soffrendo di insonnia, era andato a dormire dopo
aver preso un sonnifero, quindi si svegliò alle 10 e si mostrò incerto in quanto
non si sapeva se lo sbarco sarebbe avvenuto a Calais o in Normandia.
Infatti, mentre una flotta si dirigeva verso la Normandia, un’altra navigava verso
Calais, scortata da aerei.
Le azioni di depistaggio sono passate alla storia con il nome in codice
“Operazione Fortitude”, l’obbiettivo era quello di far credere ai Tedeschi che si
stavano programmando due attacchi: uno a Nord, in Norvegia, uno a Sud, a
Calais, per perseguire questo scopo, gli Alleati crearono addirittura un esercito
finto, noto come FUSAG, First United States Army Group, affidato al generale
Patton, per il quale si crearono carri armati gonfiabili e aerei di legno, per
confondere le truppe nemiche.
Il controspionaggio britannico riuscì a depistare gli agenti tedeschi; soprattutto
Hitler aveva prestato troppo credito alle informazioni ricevute dalla spia Arabel.
Tuttavia, alcune notizie importanti vennero svelate, infatti, un mese prima
dell’attacco venne pubblicato un cruciverba nel quale le risposte equivalevano
ai nomi in codice delle spiagge e delle operazioni che si sarebbero svolte
durante l’invasione della Normandia; l’intelligence britannica indagò sul fatto
ma non riuscì a incastrare l’autore del cruciverba che si difese sostenendo il
fatto che erano solamente delle coincidenze.
Gli Alleati contavano su quasi 3 milioni di uomini trasportati su mezzi anfibi,
composti da: Americani, Inglesi, Francesi, Canadesi, Norvegesi, Belgi, Polacchi
e Cecoslovacchi.
La zona scelta per lo sbarco fu divisa in 5 spiagge a cui furono attribuiti nomi di
fantasia, agli Americani spettavano le spiagge più occidentali, agli Inglesi quelle
più orientali.
L’operazione di sbarco, denominata Overlord, iniziò dopo la mezzanotte del 5
giugno del 1944.
I primi ad attaccare furono i 6 aerei della RAF che vennero seguiti da due
brigate di paracadutisti, dai cannoni e dalle truppe di terra.
Nella fase di atterraggio molti furono i carri e le jeep che si ruppero e gli uomini
che si ferirono o morirono.
In soli 3 minuti gli uomini guidati dal maggiore Howard riuscirono a
impadronirsi dei passaggi sui ponti del fiume Orne.
Si crearono alcuni problemi con delle brigate di paracadutisti i quali, a causa del
vento, furono spinti verso Oriente, nonostante ciò riuscirono a portare a termine
la loro missione, improvvisando della loro sfortuna, una sorta di vantaggio: nei
comandi tedeschi questo incidente, infatti, creò maggior confusione; inoltre, non
vi era comunicazione, infatti le linee telefoniche erano state rese fuori uso dai
bombardamenti o dai sabotaggi dei partigiani francesi, le unità impegnate sulle
spiagge si sentirono quindi abbandonate e decisivi furono anche i danni che
vennero arrecati alla rete ferroviaria e stradale.
Prima dell’alba il generale Gale era riuscito a conquistare il castello di Ranville,
ed alle 5 era riuscito a battere anche la batteria costiera di Merville.
Sul fronte occidentale anche i generali Ridgway e Taylor riuscirono a portare a
termine gli obbiettivi prefissati, Sainte-Mère-Eglise fu la prima città francese
liberata dalle truppe alleate.
Mentre la flotta si avvicinava alla Normandia, alle 3 e 14 iniziarono i
bombardamenti aerei sulle spiagge.
In breve tempo venne infranta la fascia esterna del Vallo Atlantico, il progetto di
Hitler era quello di erigere una sorta di muraglia per proteggere il territorio
nazista, tuttavia il lavoro non venne mai portato a termine e ciò facilitò il
superamento del vallo da parte delle truppe alleate.
Solo nella spiaggia Omaha la situazione si presentò critica, a causa delle difese
naturali della zona, costituita da scogliere alte fino a 30 metri.
Nel tardo pomeriggio del 6 giugno Rommel giunse al quartier generale, ma
ormai per i Tedeschi era troppo tardi.
La battaglia si placò col tramonto, sia gli Alleati sia i Tedeschi erano stremati ed
inoltre soprattutto gli ultimi, scarseggiavano di armi e risorse.
Le conseguenze di questa guerra furono 4 400 morti tra le truppe alleate mentre
per quanto riguarda l’esercito tedesco i dati sono incerti, si stima tra le 4 000 e
le 9 000 vittime.
Ultimamente, sulla sbarco in Normandia emergono anche i crimini di guerra
compiuti dalle truppe alleate, le quali uccisero i soldati tedeschi, anche quelli
che si erano già arresi.
Da alcune dichiarazioni di soldati britannici, canadesi e americani, risulta che
oltre ad uccidere i prigionieri tedeschi, compresi i feriti, in molti casi gli Alleati
usavano i loro corpi come scudi umani o li costringevano ad avanzare in
avanscoperta sui terreni minati.
I visitatori della Normandia odierna trovano molti ricordi di quest’evento.
I più notevoli sono le spiagge, che vengono ancora indicate sulle cartine e sui
cartelli con i nomi in codice assegnati durante l'invasione, e sulle spiagge si
possono ancora vedere i bunker del Vallo Atlantico.
Vengono i cimiteri di guerra anglo americani e tedeschi.
A Colleville-sur-Mer, file su file di identiche croci bianche e stelle di David,
commemorano i morti statunitensi. A Bayeux il cimitero di guerra delle truppe
del Commonwealth raccoglie le spoglie di soldati britannici, e sempre a
Bayeux, è presente il più grande cimitero della Normandia, il La Cambe
German war cemetery in cui riposano i soldati tedeschi caduti in Normandia. Le
vie vicino alle spiagge portano ancora il nome delle unità che vi combatterono e
occasionali paletti ricordano gli scontri più importanti. In luoghi significativi cci
sono delle placche, memoriali o piccoli musei.
Cimitero degli Americani
SITOGRAFIA:
http://www.raistoria.rai.it/articoli/lo-sbarco-in-normandia-la-battagliaseconda-guerra-mondiale/6915/default.aspx
http://www.liberoquotidiano.it/news/rubriche/398654/Il-lato-oscurodello-sbarco-in.html
http://cronologia.leonardo.it/battaglie/batta26.htm
http://www.focus.it/cultura/cose-che-forse-non-sapevi-sul-d-day
http://it.m.wikipedia.org/wiki/D-Day
http://it.m.wikipedia.org/wiki/Sbarco_in_Normandia
Martina Fossati.