25. La reggia l 5. I LUOGHI DELLA MUSICA
La musica nell’epoca barocca
XVII secolo
Durante il trionfo della monarchia assoluta di Luigi XIV
le arti sono sostenute e incoraggiate, nella convinzione
che possano rappresentare il
potere e la dignità dello Stato.
1637
A Venezia si apre il primo teatro d’opera pubblico: il S.
Cassiano.
1714
L’intensificazione dei traffici
sul mare, durante il regno di
Giorgio I d’Inghilterra, favorisce uno straordinario sviluppo della borghesia e con
esso una maggior produzione
e diffusione della cultura, anche musicale.
Il Seicento è dominato dall’assolutismo monarchico, che si esprime nell’esibizione della propria grandezza. Per esaltare la potenza dei re l’arte assume caratteri spettacolari. Nell’architettura e nella pittura si definisce uno stile dominato dal gusto per il decoro e per il contrasto: si
chiama barocco e in musica questo termine definisce le diverse tendenze musicali che nascono in Europa dall’inizio del Seicento sino alla prima metà del Settecento.
La musica vocale
Nella musica il gusto per ciò che è spettacolare si esprime soprattutto nel melodramma. Nato
in Italia negli ambienti di corte, il melodramma si diffonde rapidamente in tutta Europa, grazie
alla diffusione dei teatri a pagamento. Con le sue vicende drammatiche, il suo canto espressivo e ornato, esso conquista tutti i ceti sociali e diventa lo spettacolo del secolo, la grande “invenzione” della musica barocca.
L’interesse crescente per la monodia accompagnata, (canto per una voce sola con accompagnamento strumentale) e per il basso continuo (accordi di sostegno eseguiti da un cembalo,
organo o liuto) che si sviluppa con il melodramma, determina il declino del madrigale polifonico e fa nascere altri generi vocali. Primo fra tutti l’oratorio, sorta di opera di argomento sacro eseguita senza scene, né costumi; poi la cantata, brano da eseguirsi a una voce con
accompagnamento strumentale. Questa forma incontra particolare diffusione nei Paesi tedeschi, dei quali esprime l’intensa religiosità insieme al corale (canto della chiesa luterana che
per la sua semplicità viene eseguito da tutti i fedeli) e alla passione (sorta di oratorio che narra la passione di Gesù).
La musica strumentale
A. D. Gabbiani, Tre musici
della corte medicea.
1722
Ha inizio la pratica della critica
musicale, con la pubblicazione della prima gazzetta musicale di Johann Mattheson.
Sebbene la musica strumentale cominci la sua fortuna verso
la seconda metà del Cinquecento, è solo in epoca barocca che
sviluppa un proprio linguaggio, indipendente da quello della
musica vocale.
Il nuovo gusto per la melodia, per il virtuosismo e soprattutto l’uso di strumenti tecnicamente più avanzati costituiscono fattori determinanti per la nascita di nuove forme
strumentali. Il violino, nato e sviluppatosi per opera dei liutai italiani (Amati, Guarnieri e Stradivari) e la sua tecnica
contribuiscono all’affermarsi delle più importanti forme del
barocco musicale: alla suite si affianca la sonata a tre, il
concerto grosso (caratterizzato dall’alternanza di diversi
gruppi strumentali) e il concerto solista (basato sul dialogo
tra uno strumento solista e l’intera orchestra).
Altri importanti strumenti sono il clavicembalo e l’organo. Il primo, utilizzato come solista e
come strumento di sostegno, sviluppa uno stile aggraziato e virtuosistico, fatto di agilità, trilli
e abbellimenti. Naturalmente più severa è la produzione organistica, che nelle chiese acquista
un’importanza pari a quella del coro: importanza notevole nei Paesi cattolici, ancora maggiore
in quelli protestanti.
In Germania si forma una scuola di grande prestigio soprattutto attraverso l’opera di Johann
Sebastian Bach, che elabora la semplicità del corale luterano nella complessità polifonica di
preludi, toccate, passacaglie e fughe.
© 2010 RCS Libri S.p.A., Milano - R. Deriu - A. Pasquali - M. Ventura - MUSICA INTORNO edizione mista
25. La reggia l 5. I LUOGHI DELLA MUSICA
Nuovi luoghi della musica
1725
A Parigi viene fondata la prima
società di concerti pubblici: il
Concert Spirituel, che programma l’esecuzione di musica strumentale e religiosa.
«Niente è più alla moda che la musica», afferma un giornale parigino del 1688. E la musica, anche negli ambienti esterni alla corte, diventa la passione del secolo. Si impongono così nuove
forme e nuovi luoghi di consumo musicale, capaci di rispondere alla richiesta massiccia di musica che proviene da tutte le classi sociali. Se nei primi decenni del secolo si moltiplicano nelle
abitazioni aristocratiche e borghesi le riunioni private per fare musica insieme, nel 1672 si tengono a Londra i primi concerti a pagamento; inizialmente in luoghi pubblici come i parchi
cittadini o i “caffè”, successivamente in sedi costruite appositamente: le sale da concerto. Dopo Londra, nel 1725 è la volta di Parigi, cui seguiranno Jena e Lipsia, in Germania: un nuovo
mondo della musica sta per nascere.
G. P. Panini, Una celebrazione
musicale (1729).
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