INDICE
1 -
DETERMINAZIONE DELLA POTENZA DA IMPEGNARE .................................................................................. 2
2 -
DESCRIZIONE DELLA DOTAZIONE IMPIANTISTICA DELLA STRUTTURA ........................................................ 3
2.1
IMPIANTO FOTOVOLTAICO (NON RIENTRANTE NEL COMPUTO DI PROGETTO) ........................................ 3
2.2
IMPIANTO ASCENSORE (NON RIENTRANTE NEL COMPUTO DI PROGETTO) .............................................. 4
2.3
QUADRI ELETTRICI ....................................................................................................................................... 4
2.4
DISTRIBUZIONE PRINCIPALE ........................................................................................................................ 4
2.5
DISTRIBUZIONE FINALE ................................................................................................................................ 5
2.6
IMPIANTO DI ILLUMINAZIONE NORMALE E DI SICUREZZA .......................................................................... 5
2.7
IMPIANTO FM ........................................................................................................................................... 6
2.8
IMPIANTO FONIA E DATI....................................................................................................................... 6
2.9
IMPIANTO TV ........................................................................................................................................... 6
2.10
DISTRIBUZIONE IMPIANTO DI TERRA ............................................................................................ 7
2.11
IMPIANTO ELETTRICO A SERVIZIO IMPIANTI MECCANICI ....................................................... 8
2.12
IMPIANTO ALLARME BAGNO DISABILI ......................................................................................... 8
1
PREMESSA
La presente relazione specialistica del progetto esecutivo descrive gli impianti elettrici e speciali a servizio
della “STRUTTURA SANITARIA INTEGRATA ALLA CASA ALBERGO “DON CRESCENZO SELVAGGIO”, in particolare il
nuovo blocco da adibire prevalentemente a zona giorno e palestra ha una superficie inferiore a 500mq e non
contiene camere di degenza (aree di tipo D secondo DM 18/09/2002).
La struttura oggetto di intervento è indipendente dalla struttura esistente e non sono presenti
comunicazioni.
Il progetto è stato sviluppato nel pieno rispetto della normativa vigente e considerando, inoltre:
•
Il risparmio energetico nella gestione della struttura;
•
Il risparmio dei costi della manutenzione;
•
Il risparmio sia in costi di gestione che in tempo d’impiego di personale;
•
La flessibilità dell’impianto per eventuali modifiche;
1 -
DETERMINAZIONE DELLA POTENZA DA IMPEGNARE
I calcoli elettrici sono stati condotti considerando la potenza installata, il coefficiente di
contemporaneità e quello di utilizzazione delle utenze elettriche come di seguito meglio descritto.
Fattore di utilizzazione
Per ogni utenza, sia per un singolo carico che per un
insieme di carichi, si definisce un fattore di utilizzazione, fu,
come rapporto tra l'effettiva potenza massima richiesta, PM,
e la potenza nominale installata, PN:
Fattore di contemporaneità
La potenza massima si ha se tutte le utenze funzionano
contemporaneamente al loro massimo assorbimento. In
genere non è così ma, per un insieme di utenze è definito
un fattore di contemporaneità, dato come rapporto tra
l'effettiva potenza assorbita PD e la potenza massima PM.
L'effettiva potenza assorbita ne sarà la potenza di
dimensionamento, PD dell'insieme
2
2 -
DESCRIZIONE DELLA DOTAZIONE IMPIANTISTICA DELLA STRUTTURA
Gli impianti elettrici e speciali a servizio della struttura sono:
-
Impianto fotovoltaico (non rientrante nel computo di progetto)
-
Impianto ascensore (non rientrante nel computo di progetto)
-
Quadri elettrici
-
Distribuzione principale
-
Distribuzione finale
-
Impianto di illuminazione normale e di sicurezza
-
Impianto fm
-
Impianto trasmissione fonia e dati
-
Impianto TV
-
Impianto di terra
-
Impianto elettrico a servizio degli impianti meccanici
Di seguito sono descritti in modo dettagliato gli impianti sopra elencati.
2.1
IMPIANTO FOTOVOLTAICO (non rientrante nel computo di progetto)
L’impianto fotovoltaico di seguito descritto non è incluso nel computo di progetto; è stato comunque
dimensionato nell’ipotesi di una futura installazione anche al fine di dimostrare che le protezioni inserite sono
idonee sia in presenza che in assenza di un generatore fotovoltaico di tipo greed connected (vedi elaborati
grafici).
L’ impianto fotovoltaico di progetto ha una potenza di picco pari a 6.000 Wp funzionante in parallelo con la
rete. L’impianto è costituito dal generatore fotovoltaico, composto da 24 pannelli fotovoltaici da 250Wp
installati sul padiglione esposto a sud est, una unità di conversione DC/AC da 6kVA, tre quadri elettrici, due lato
DC e uno lato AC, e da una protezione elettrica conforme alla Norma CEI 0-21 revisione dicembre 2013 interna
al convertitore. ll generatore fotovoltaico è composto da una stringa costituita da 24 pannelli e collegata con
cavi solari da 6 mmq all’MMPT dell’inverter.
Tutti i componenti dell’impianto fotovoltaico, ad eccezione del generatore, sono installati al piano terra
nella posizione indicata sui grafici di progetto. Inoltre, essendo la struttura da considerare a maggior rischio in
caso incendio, è stato previsto, così come imposto dalla normativa antincendio, un quadro di sezionamento
installato sulla copertura è dotato di comando a distanza azionato dal pulsante di sgancio dell’energia elettrica.
Il pulsante di sgancio, se azionato, toglie tensione sia alla rete elettrica che ai pannelli fotovoltaici mettendo in
sicurezza l’interno impianto elettrico interno alla struttura.
3
Luogo: Montorio nei Frentani (42°45'33" Nord, 14°55'50"
Est),
Quota: 618 m.s.l.m;
Potenza nominale del sistema FV: 6 kW;
Stime di perdite causata dalla temperatura: 13.1%;
Stima di perdite causate da effetti di riflessione: 3.5%;
Altre perdite (cavi, inverter, ecc.): 8.0%;
Perdite totali del sistema FV: 22.8%;
Ed: Produzione elettrica media giornaliera dal sistema
indicata (kWh);
Em: Produzione elettrica media mensile dal sistema indicata
(kWh);
Hd: Media dell'irraggiamento giornaliero al metro quadro
2
ricevuto dai panelli del sistema (kWh/m );
Hm: Media dell'irraggiamento al metro quadro ricevuto dai
2
panelli del sistema (kWh/m ).
La producibilità annua dell’impianto fotovoltaico è pari a
7.090kWh.
2.2
IMPIANTO ASCENSORE
La struttura è predisposta per l’installazione di un ascensore dotato di proprio quadro elettrico. Lo stesso
sarà alimentato da una linea luce e una linea FM derivate dal quadro generale.
2.3
QUADRI ELETTRICI
I quadri dovranno essere ubicati nella posizione indicata sugli elaborati grafici e conterranno tutti i
dispositivi necessari al buon funzionamento dell’impianto.
I quadri dovranno essere in lamiera per dimensioni uguali o superiore a 120 moduli DIN, essere di tipo AS e
cablati dal costruttore. Per ogni partenza dovrà essere predisposta opportuna morsettiera. Tutti i cavi attestati
al quadro dovranno essere contraddistinti in modo univoco.
I quadri aventi dimensioni inferiore a 120 moduli DIN, di seguito chiamati centralini, saranno realizzati in
pvc e saranno di tipo a parete anche dove è richiesto un grado di protezione inferiore a IP55.
Tutti i dispositivi di comando e protezione installati nel quadro devono presentare una corrente di
cortocircuito non inferiore a 4.5kA e comunque superiore alla corrente di cortocircuito presunta nel punto di
installazione.
2.4
DISTRIBUZIONE PRINCIPALE
La distribuzione principale dell’energia elettrica all’interno della struttura sarà di tipo ramificata come di
seguito riportato.
La tipologia distributiva dell’energia elettrica prevista permette di aumentare la continuità di servizio, di
migliorare notevolmente la selettività verticale ed orizzontale dei dispositivi di protezione.
La distribuzione principale, sarà realizzata con vie cavo in pvc installante sopra il controsoffitto.
4
Al fine di ridurre il rischio per le persone in caso di incendio, i cavi di distribuzione dell’energia elettrica
saranno di tipo a bassissima emissione di fumi.
2.5
DISTRIBUZIONE FINALE
La distribuzione finale con origine dalle cassette di derivazione sarà realizzata con conduttori N07G9-K
installati in canalizzazioni in pvc a vista o incassate. Tutte le linee elettriche sono state dimensionate
considerando che la massima temperatura del cavo è pari a 60°C e che la massima caduta di tensione
all’utilizzatore finale non sia superiore al 4%.
2.6
IMPIANTO DI ILLUMINAZIONE NORMALE E DI SICUREZZA
L’impianto di illuminazione progettato rispetta la norma UNI 12464/2014, in particolare i valori di
illuminamento previsti sono conformi a quanto riportato nella tabella seguente.
Locale
ufficio
sala comune
Illuminazione secondo 12464/2014
Lux
Zona
Abb.
Ra
Corpo illuminante
compito
UGR
Min.
visivo
Plafoniera incasso 4x18W idonea per
500
22
80
ambienti con videoterminali
Plafoniera incasso 4x18W idonea per
200
22
80
ambienti con videoterminali
blocco servizi igienici e
200
19
80
disimpegno
200
22
80
hall
200
22
80
500
22
80
500
22
80
500
22
80
Locale tecnico
200
19
80
ambulatorio
200
19
80
Plafoniera incasso 2x17W
spogliatoi
palestra
infermeria
fisioterapia
Plafoniera incasso 4x18W idonea per
ambienti con videoterminali
Plafoniera incasso 4x18W idonea per
ambienti con videoterminali
Plafoniera incasso 4x18W idonea per
ambienti con videoterminali
Plafoniera incasso 4x18W idonea per
ambienti con videoterminali
Plafoniera incasso 4x18W idonea per
ambienti con videoterminali
Plafoniera stagna
Plafoniera incasso 4x18W idonea per
ambienti con videoterminali
Tutti i locali saranno dotati di doppia accensione, un comando per i corpi illuminanti interni e uno per i
corpi illuminanti vicino agli infissi al fine ottimizzare l’utilizzo dell’illuminazione naturale.
L’illuminazione di sicurezza è affidata a lampade dotate di batteria tampone con tempo di intervento
inferiore a 0.5 secondi e autonomia non inferiore a 2 ore in conformità a quanto previsto dal DM 18/09/2002.
L’impianto di illuminazione di sicurezza dovrà garantire un illuminamento non inferiore a 5 lux.
5
La struttura sarà dotata di un impianto di segnalazione delle vie di fuga conforme sia al DM 18/09/2002 che
al Dlgs 81/08 e SMI.
2.7
IMPIANTO FM
In tutti gli ambienti del complesso saranno installate prese di tipo civile incassate nelle pareti interne, dove
il grado di protezione non deve essere superiore a IP23, e a parete dove è richiesto un grado di protezione
maggiore (locali tecnici).
L’alimentazione delle prese sarà derivata dal quadro di zona o di piano ed i conduttori avranno una sezione
non inferiore a 2.5mmq.
Nella zona Bar saranno installate anche prese di tipo CEE per i carichi aventi potenza maggiore di 3kW,
quali macchina da caffè, lavastoviglie e macina caffè.
2.8
IMPIANTO FONIA E DATI
La struttura sarà dotata di cablaggio strutturato per l’impianto fonia e dati cablato in categoria 5E.
Tale sistema è stato scelto per rendere estremamente flessibile l’impianto, in particolare
la presa
telefonica può essere usata come presa dati e viceversa;
L’intero sistema telefonico sarà
predisposto per l’equipaggiamento del centralino telefonico che
permetterà anche l’intercomunicazione tra tutti gli apparecchi interni.
L’impianto dati offerto sarà realizzato con prese RJ45 cablate in categoria 5E e raggruppate in opportuno
punto dove dovrà essere installato l’armadio RACK, escluso dal presente progetto, è da ubicare al piano terra in
modo da realizzare un cablaggio strutturato della rete locale.
L’edificio sarà predisposto anche di un impianto wireless con copertura totale dei due livelli.
I cavi dati e fonia saranno raccolti nell’ufficio ubicato al piano terra.
2.9
IMPIANTO TV
L’impianto TV offerto prevede l’installazione delle prese TV “demiscelate”, utilizzabili sia per la ricezione
del segnale SAT che terrestre.
Sulla copertura è prevista l’installazione del complesso di ricezione sia terreste che satellitare.
La dotazione delle prese TV è riportata sugli elaborati grafici.
6
Schema funzionale impianto TV
2.10 DISTRIBUZIONE IMPIANTO DI TERRA
L'impianto di terra sarà unico in tutto il complesso ed avrà la funzione di:
•
limitare, in caso di guasto sul lato BT (contatto indiretto), la tensione di contatto ad un valore di
50V (CEI 64-8);
•
Per i sistemi SELV e per gli apparecchi isolati in classe II potrà essere omesso il collegamento a
terra, in quanto non necessario. Il collegamento tra le dorsali primarie e secondarie e tra queste
ultime ed i conduttori provenienti dalle masse metalliche e dalle masse estranee, verrà eseguito in
cassette di derivazione o quadri elettrici impiegando morsetti in bronzo serrati mediante bulloni.
•
Ogni dorsale, sia principale che secondaria, sarà posta in opera in un'unica pezzatura, evitando
categoricamente collegamenti tra due o più conduttori anche se eseguiti con impiego di morsetti
suddetti. Sarà realizzato un impianto equipotenziale interno a ciascun locale tecnico e nel vano
ascensore.
Una volta attuato l'impianto di messa a terra, la protezione contro i contatti indiretti è stata realizzata con
il coordinamento fra impianto di messa a terra ed interruttori differenziali.
Questo tipo di protezione richiede l'installazione di un impianto di terra coordinato con un interruttore con
relè differenziale, che assicuri l'apertura dei circuiti da proteggere non appena eventuali correnti di guasto
creino situazioni di pericolo.
Affinché detto coordinamento sia efficiente, dovrà essere osservata la seguente relazione:
RT ≤
50
I dn
7
dove Idn è il valore della corrente nominale di intervento differenziale del dispositivo di protezione e 50 è la
massima tensione di contatto ammissibile.
Nel caso in esame, essendo le utenze terminali protette con dispositivo ad intervento differenziale con Id =
0,03A dovrà verificarsi: RA ≤ 50/0,03=1666Ω.
La struttura risulta autoprotetta.
Elementi dell’impianto di terra
M: massa elettrica;
ME: Massa estranea;
MT: Collettore di terra;
PE: conduttore di protezione;
CT: conduttore di terra;
DN: dispersore naturale;
DA: dispersore artificiale;
EQP:
collegamenti
equipotenziali
collegamenti
equipotenziali
principali;
EQS:
secondari.
Nella struttura non sono presenti sale operatorie e locali medici con parti elettriche applicate al corpo.
2.11 IMPIANTO ELETTRICO A SERVIZIO IMPIANTI MECCANICI
L’impianto elettrico a servizio degli impianti meccanici sarà realizzato secondo le indicazioni riportate
sugli elaborati dell’impianto meccanico. E’ prevista una linea di alimentazione dedicata alla pompa di calore,
alla caldaia ai circolatori, alle centrali di termoregolazione e all’impianto solare termico.
La centrale di termoregolazione è in grado di gestire fino a 99 zone termiche tramite sonde locali, in
particolare ogni locale è dotato di una sonda senza possibilità di regolazione.
I set point e gli orari di ogni singola zona sono impostati dalla centrale.
2.12 IMPIANTO ALLARME BAGNO DISABILI
I bagni per disabili sono dotati di comandi luminosi e di pulsante di allarme a tirante ubicato vicino al vaso
all’inglese. Il pulsante, se azionato, sarà visualizzato con un dispositivo ottico-acustico all’esterno del servizio
igienico. Il segnale sarà resettabile solo tramite il pulsante di reset, dedicato, e ubicato all’interno del servizio
igienico del disabile.
8