RELAZIONE Opera: Noleggio di cucine mobili, gazebi e tensostrutture committente: TEAM ubicazione: TECNICA SERVICE EVENTI s.r.l. Via Piane Tronto snc Controguerra (TE) 1 • Sistema • Norme di alimentazione: TT di riferimento: o Norma CEI 64-8 "Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000 V in corrente alternata e a 1500 V in corrente continua";Sezione 711 “Fiere, mostre e stand”; o Norma CEI 64-8 Sezione 752 “Impianti elettrici nei luoghi di pubblico spettacolo e di intrattenimento”; o Norma CEI 64-8 Sezione 751 “Ambienti a maggior rischio in caso di incendio”; o Norma CEI 64-8 Sezione 422 “Protezione contro gli incendi”; o Norma UNI EN 13814 “Macchine e strutture per fiere e parchi di divertimento. Sicurezza”; o Guida CEI 64-54 “Edilizia residenziale. Guida per l’integrazione nell’edificio degli impianti elettrici utilizzatori e per la predisposizione di impianti ausiliari, telefonici e di trasmissione dati. Criteri particolari per i locali di pubblico spettacolo; o Guida CEI 64-50 “Edilizia residenziale. Guida per l’integrazione nell’edificio degli impianti elettrici utilizzatori e per la predisposizione di impianti ausiliari, telefonici e di trasmissione dati. Criteri generali; o Norma CEI 64-15 “Impianti elettrici negli edifici pregevoli per rilevanza storica e/o artistica”; o Norma UNI 9217/3 “Impianti sportivi. Tribune – tribune provvisorie. Caratteristiche e prescrizioni”; • Principali disposizioni legislative: o DM 19 agosto 1996 “Approvazione della regola tecnica di prevenzione incendi per la progettazione, costruzione ed esercizio dei locali di intrattenimento e di pubblico spettacolo”; o Circolare n. 1 MI.SA. prot. P147/4109 sott. 35, del 23 gennaio 1997. “Decreto del Ministro dell'Interno 19 agosto 1996 - Approvazione della regola tecnica di prevenzione incendi per la progettazione, costruzione ed esercizio dei locali di intrattenimento e di pubblico spettacolo. Chiarimenti ed indirizzi applicativi”; Circolare ministeriale n. 16 del 15 febbraio 1951 “Norme di sicurezza per la costruzione, l'esercizio e la vigilanza dei teatri, cinematografi ed altri locali di pubblico spettacolo in genere”; o Lettera circolare n. 12388/4109 del 14 giugno 1984 “Attività di spettacolo e trattenimento nei locali dei circoli privati. Attribuzione del carattere privato o pubblico del locale”; o RD n.635 del 6/5/40 “Approvazione del regolamento per l'esecuzione del testo unico 18 giugno 1931, n.773 delle leggi di pubblica sicurezza”; o DPR 06/11/02 n.293 “Regolamento di semplificazione recante modifica all’articolo 141 del RD 6 maggio 1940, n. 635, e successive modificazioni, in materia di accertamenti tecnici relativi a locali di pubblico spettacolo”; o Circolare Ministeriale n. 16 del 16/06/80 “Modifiche e chiarimenti alla Circolare Ministeriale n. 16 del 15 febbraio 1951”; o Circolare Ministeriale n. 52 del 20/11/82 “DM 16 febbraio 1982 e DPR 29 luglio 1982, n. 577 – Chiarimenti”. o DM 8 marzo 1985 "Direttive sulle misure più urgenti ed essenziali di prevenzione incendi ai fini del rilascio del nullaosta provvisorio di cui alla legge 7 dicembre 1984, n. 818"; o DM 16 febbraio 1982 "Modificazioni del decreto ministeriale 27 settembre 1965, concernente la determinazione delle attività soggette alle visite di prevenzione incendi"; o DPR 689/59 "Determinazione delle aziende e lavorazioni soggette, ai fini della prevenzione degli incendi, al controllo del Comando dei Vigili del fuoco"; 2 o DM 10/03/98 “Criteri generali di sicurezza antincendio e per la gestione dell'emergenza nei luoghi di lavoro”; o Dlgs 81/08 “Testo unico sulla salute e sicurezza sul lavoro”; o DM 37/08 “Regolamento concernente l'attuazione dell'articolo 11- quaterdecies, comma 13, lettera a) della legge n. 248 del 2 dicembre 2005, recante riordino delle disposizioni in materia di attività di installazione degli impianti all'interno degli edifici”. o D.P.R. 392/94 "Regolamento recante la disciplina del procedimento di riconoscimento delle imprese ai fini dell'installazione, ampliamento e trasformazione degli impianti nel rispetto delle norme di sicurezza"; o D.P.R. 558/99 "Regolamento recante norme per la semplificazione della disciplina in materia di registro delle imprese, nonché per la semplificazione dei procedimenti relativi alla denuncia di inizio di attività e per la domanda di iscrizione all'albo delle imprese artigiane o al registro delle imprese per particolari categorie di attività soggette alla verifica di determinati requisiti tecnici". • Installazione: Per l’installazione occorre una impresa abilitata alla realizzazione degli impianti di cui all'art. 1 comma 2 a) del DM 37/08 e iscritta nell'albo provinciale delle imprese artigiane, tranne che nel caso di stand fieristici di piccole dimensioni alimentati da una presa a spina, i quali non essendo considerati impianti elettrici ai fini del DM 37/08, non sono soggetti al medesimo decreto e quindi non occorre alcun tipo di abilitazione. Altra eccezione alla applicazione del DM 37/08 è quando si ha un’esposizione all’aperto e l’impianto è installato completamente all’esterno e non collegato in nessun modo (ad esempio attraverso l’impianto di terra) ad impianti interni. o • Necessità di progetto: Il progetto è necessario se è verificata almeno una delle seguenti condizioni: Il locale ha una superficie superiore ai 200 mq (art. 5 comma 2c del DM 37/08); Il locale è alimentato attraverso una cabina MT/BT; Ha una potenza contrattuale superiore ai 6 kW (art. 5 comma 2 c) del DM 37/08); Il locale è classificato a maggior rischio in caso di incendio; Il locale è sottoposto al controllo da parte della Commissione Provinciale di Vigilanza sui locali di pubblico spettacolo, istituita presso la Prefettura locale. Tale Commissione esprime un parere obbligatorio, non vincolante, circa l'idoneità dei locali per quanto riguarda la sicurezza e la prevenzione dagli incendi, esaminando le domande in fase progettuale, effettuando sopralluoghi ed esprimendo un parere di merito che viene inoltrato al Comune competente al rilascio della licenza. Il luogo è all’aperto, ma è collegato (attraverso cavi o impianto di terra) ad un impianto interno soggetto a progettazione. o 3 • Dichiarazione di conformità: La dichiarazione di conformità è sempre necessaria, tranne nei seguenti casi: Uno stand fieristico (o per altra manifestazione) di piccole dimensioni alimentato da una presa a spina e quindi non soggetto al DM 37/08; Un impianto installato completamente all’esterno e non collegato in nessun modo (ad esempio attraverso l’impianto di terra) ad impianti interni. Anche in questo caso non si applica il DM 37/08. o • Note sul locale: Definizioni e interpretazioni: o Stand: area o struttura temporanea utilizzata per esposizione, commercializzazione, vendita o divertimento; o Struttura temporanea: unità o parte di un’unità, incluse quelle mobili e trasportabili, situata all’interno o destinata ad essere montata e smontata. Una struttura temporanea può andare dalla bancarella all’aperto, allo stand fieristico, al grande padiglione, alle sagre paesane, alle feste di partito, alle tribune temporanee per una manifestazione all’aperto o ad una qualsiasi altra struttura che abbia le condizioni di provvisorietà; Impianto elettrico temporaneo: impianto elettrico installato e smontato nello stesso tempo dello stand od espositore con cui è associato. L’impianto temporaneo ha origine a partire da un punto dell’impianto elettrico permanente o da un’altra sorgente da cui è prelevata energia (es. gruppo elettrogeno); o 4 Norme di installazione • Protezione contro i contatti diretti: Isolamento delle parti attive; Involucri o barriere con grado di protezione minimo IPXXB. Per le superfici orizzontali superiori a portata di mano il grado di protezione non deve essere inferiore a IPXXD. Se gli involucri e le barriere sono montate dall’installatore sul posto, occorre che fra queste e le parti attive a bassa tensione ci sia una distanza di almeno 4 cm. o Non sono ammesse misure di protezione contro i contatti diretti realizzate mediante ostacoli o di stanziamenti; o Protezione addizionale mediante interruttori differenziali con Idn non superiore a 30 mA; o Dove si usino SELV o PELV, si deve prevedere in ogni caso una protezione costituita da un isolamento in grado di sopportare una tensione di prova di 500 V per un minuto oppure da barriere od involucri aventi grado di protezione almeno IPXXD; o o • Protezione contro i contatti indiretti: Interruzione automatica dell'alimentazione attraverso l’impiego di dispositivi differenziali; È preferibile ottenere l’interruzione automatica dei circuiti destinati ad alimentare strutture temporanee mediante interruttori differenziali installati alla loro origine ed aventi Idn <= 300 mA. Questi interruttori differenziali, per ottenere selettività con gli interruttori differenziali che proteggono circuiti terminali, devono essere provvisti di un ritardo in accordo con la Norma CEI 64-8 e costruiti secondo la Norma CEI 17-5 od essere del tipo S. Tutti i circuiti terminali destinati a prese a spina con corrente nominale <= 32A e quelli destinati all’illuminazione, devono essere protetti mediante interruttori differenziali aventi Idn <= 30 mA; o Deve essere verificata la relazione UL<= RE x Idn dove: UL = tensione limite di contatto (50 V), RE = resistenza di terra, Idn = corrente nominale del dispositivo differenziale di sensibilità minore. o Nei sistemi TN deve essere verificata la relazione Ia<=U0/ZS dove: U0 é la tensione nominale in valore efficace tra fase e neutro in volt dell'impianto relativamente al lato bassa tensione, ZS é l'impedenza totale in ohm dell'anello di guasto che comprende il trasformatore il conduttore di fase e quello di protezione tra il punto di guasto e il trasformatore, Ia la corrente in ampere che provoca l'intervento del dispositivo di protezione entro il tempo indicato dalle Norme CEI 64-8 (per i circuiti terminali di impianti con tensione verso terra di 230 V i tempi di intervento non devono essere superiori a 0,4 s, tempi superiori sono ammessi per i circuiti di distribuzione e, solo a particolari condizioni, anche per i circuiti terminali); o E’ espressamente vietata la protezione dai contatti indiretti mediante locale equipotenziale o luogo non conduttore; o Per i macchinari di divertimento trasportabili, sono permesse solo le seguenti misure di protezione contro i contatti indiretti (UNI EN 13814): protezione mediante interruzione automatica dell’alimentazione attraverso interruttori differenziali, nei sistemi TT e TN con corrente differenziale d’intervento massimo 400 mA e resistenza di terra inferiore o uguale a 30 Ω; protezione utilizzando apparecchiature di classe II o equivalente livello di isolamento; protezione mediante sistemi SELV o PELV. o o 5 • Grado di protezione minimo: Nel caso di torrette o scatole, contenenti prese a spina, che affiorano dal pavimento, il fissaggio al pavimento deve essere tale da garantire almeno il grado di protezione IP52 (in genere il costruttore deve fornire le indicazioni di montaggio necessarie per ottenere tale grado di protezione); o Se sul pavimento non si prevedono operazioni di pulitura con liquidi, è sufficiente che le prese a spina siano chiuse stabilmente con un coperchio di una scatola dalle seguenti caratteristiche: Se l’inserzione delle spine avviene orizzontalmente, occorre un grado di protezione IP4X sul contorno del coperchio e IP2X nel punto di entrata dei cavi; Se l’inserzione delle spine avviene verticalmente, occorre un grado di protezione IP5X sia sul contorno del coperchio che nel punto di entrata dei cavi; o Se il luogo è all’esterno, le prese a spina installate devono avere grado di protezione almeno IP43 se c’è eventualità di pioggia, e IP44 se c’è l’eventualità di spruzzi; o In tutti i casi generali, all’interno dei locali, le apparecchiature è bene abbiano un grado di protezione almeno IP4X; o Le connessioni di derivazione devono avere un grado di protezione almeno IP4X o IPXXD e devono incorporare dei pressacavi se i terminali possono essere sottoposti a torsione; o Il grado di protezione agli urti meccanici può essere scelto a IK10 (CEI 70-3); o La norma UNI EN 13814 “Macchine e strutture per fiere e parchi di divertimento. Sicurezza”, precisa che la classe di protezione delle apparecchiature deve essere almeno IPX4 negli ambienti chiusi e IP65 all’esterno. Sempre la stessa norma, nel caso di macchinari con contatti mobili scorrevoli quali trenini e autoscontri, il grado di protezione deve essere almeno IP2X (per i contatti) eccetto i casi in cui l’alimentazione dei pavimenti, dei soffitti e delle parti conduttrici delle auto sia SELV/FELV/PELV con 25 V massimo se AC o 60 V massimo se DC. o • Tipo di posa condutture: o Le condutture devono essere realizzate in modo da ridurre al minimo la probabilità di innesco e di propagazione dell’incendio nelle condizioni di posa. Per soddisfare questi requisiti occorre che le condutture siano conformi a quelle utilizzate per i luoghi a maggior rischio in caso di incendio; o Anche una conduttura (cavo + tubo protettivo) incassata nella muratura costituisce un sistema che non propaga l’incendio; o I cavi devono essere protetti contro i danneggiamenti meccanici fino ad una altezza di 2,5 m dal pavimento; 6 • Esempi di cavi utilizzabili: La norma CEI 64-8/711 indica i seguenti tipi di cavi da utilizzare a seconda del tipo di posa, cavo o ambiente: Cavi non propaganti la fiamma (CEI 20-35) se posati singolarmente; Cavi non propaganti l’incendio (CEI 20-22) se posati in fascio; Cavi a bassa emissione di fumi e gas tossici e corrosivi in accordo con la serie di Norme CEI 20-37/ 2 e CEI 20-37/ 3, se posati in ambienti interni a maggior rischio di incendio per l’elevata densità di affollamento o l’elevato tempo di sfollamento in caso di incendio, senza un sistema di rilevazione incendi (indipendentemente dalla presenza o meno di un sistema di rilevazione incendi, se gli stand sono destinati ad essere montati in più luoghi, viene consigliato l’uso di cavi conformi alla CEI 20-37/2); Cavi unipolari o multipolari chiusi in tubi protettivi o canali metallici e non metallici, aventi caratteristiche di protezione contro l’incendio in accordo con le norme della serie CEI EN 50086 e CEI EN 50085 ed aventi un grado di protezione almeno IP4X; o Altre indicazioni sull’utilizzo dei cavi possono essere le seguenti: In caso di condutture incassate nella muratura o a vista costituite da involucri metallici con grado di protezione almeno IP4X: si possono utilizzare cavi senza particolari requisiti; In caso di condutture a vista con involucri non metallici con grado di protezione almeno IP4X: si possono utilizzare cavi unipolari o multipolari non propaganti la fiamma se installati individualmente (CEI 20-35); In caso di condutture a vista con involucri metallici con grado di protezione minore di IP4X: si possono utilizzare cavi unipolari o multipolari non propaganti l’incendio (CEI 20-22); In caso di condutture a vista senza particolari requisiti: si possono utilizzare cavi ad isolamento minerale (CEI 20-39), oppure cavi multipolari non propaganti l’incendio con conduttore di protezione (CEI 20-22), o ancora cavi non propaganti la fiamma se distanziati tra loro non meno di 250 mm; Non esistono obblighi di installazione di cavi a ridotta emissione di fumi e gas tossici corrosivi (tipo N07G9-K o FM9 450/750 V). Ne è comunque consentito l’uso, una volta assolte le prescrizioni riguardanti l’incendio; Esiste un solo caso di richiesta legislativa di cavi resistenti al fuoco. Deriva dal titolo IV, articolo 4.6 del DM 19/08/96 dove “negli edifici di altezza antincendio superiore a 24 m, deve essere previsto almeno un ascensore antincendio da realizzarsi secondo quanto disposto al punto 6.8 del DM 9/4/94” (prevenzione incendi negli alberghi). Andando a vedere questo punto 6.8 ci accorgiamo che, al comma 5 viene affermato “i montanti dell'alimentazione elettrica normale e di sicurezza del locale macchinario devono essere protetti contro l'azione del fuoco e tra di loro nettamente separati”. In pratica viene richiesto l’utilizzo di cavi resistenti al fuoco per poter mantenere l’alimentazione degli ascensori antincendio, durante un incendio. I cavi di collegamento con apparecchi mobili e trasportabili devono avere la minima lunghezza possibile; a tale scopo le prese fisse devono essere installate il più vicino possibile alla posizione in cui sarà utilizzato l’apparecchio mobile o trasportabile. La lunghezza del cavo, in generale, deve essere sufficiente per la connessione diretta agli apparecchi mobili. È comunque consentito l’impiego di prolunghe purché provviste di presa con dispositivo di blocco (interblocco) per correnti superiori a 16 A; per correnti fino a 16 A la presa a spina mobile deve essere fornita di un dispositivo di ritenuta che ne impedisca il distacco involontario. E’ consentito l’uso di ciabatte purché costruite in conformità alle norme CEI. I cavi devono essere flessibili e del tipo non propagante la fiamma (Norma CEI 20-35) o 7 • Tipologia e normativa di riferimento del quadro elettrico: Il quadro può essere del tipo ad uso domestico e similare, rispondente alla norma CEI 23-51, se la corrente nominale Inq in entrata non è superiore ai 125 A, la tensione nominale non è superiore ai 440 V e la corrente di cortocircuito presunta nel punto di installazione non supera i 10 kA oppure i 15kA quando il quadro è protetto mediante dispositivo limitatore; o Se le condizioni precedenti non sono verificate occorre realizzare un quadro rispondente alla norma CEI 17-13/1; o Secondo il DM 19/08/96 il quadro elettrico generale deve essere ubicato in posizione facilmente accessibile, segnalata e protetta dall’incendio. La norma CEI 64-8/752 specifica però la condizione di non accessibilità al pubblico, anche ad esempio con un portello chiuso a chiave in un locale con pubblico. Sul fronte dei pannelli e sul retroquadro devono essere disposti cartelli o targhette che diano una chiara indicazione della funzione dei diversi elementi e delle posizioni di aperto e chiuso degli interruttori. o I quadri secondari devono essere chiusi in modo da evitare la possibilità di penetrazioni di corpi estranei, disposti in modo che la loro manovra sia facile e possibilmente ubicati in ambienti non accessibili al pubblico. Opportune protezioni devono impedire che possano essere manovrati da persone estranee al personale autorizzato e come per il quadro generale, devono essere muniti di indicazioni delle funzioni dei vari componenti. o • Livello di illuminamento medio richiesto (EN 12464-1) sopra l’area dove, per lavoro, occorre svolgere un determinato compito visivo (l’area può essere orizzontale, inclinata o anche verticale). L’illuminamento medio non deve scendere al di sotto dei valori indicati indipendentemente dagli anni e dalle condizioni di installazione. Esempi di alcuni ambienti presenti nei complessi fieristici: o Corridoi: 100 lx o Scale e rampe: 150 lx o Fiere e padiglioni espositivi: 300 lx 8 Prescrizioni particolari • Lampade, apparecchi di illuminazione ed insegne luminose o Negli ambienti accessibili al pubblico di superficie superiore ai 100 m2, occorre prevedere due circuiti di alimentazione distinti per l’impianto di illuminazione; o Le lampade, qualsiasi sia la loro alimentazione, devono essere fuori dalla portata di mano delle persone e quindi installate ad una altezza superiore ai 2,5 m. Se installate ad altezza inferiore in zone accessibili al pubblico, cioè a portata di mano, devono essere protetti dal contatto accidentale, dal rischio di accensione di materiale combustibile e dal rischio di ferimento di persone; o Se l’apparecchio è installato all’esterno, occorre un grado di protezione almeno IP33 e ad esso si applica la nuova sezione 714 della norma CEI 64-8; o Se le lampade sono inserite all’interno di apparecchi di illuminazione con grado di protezione almeno IPXXB possono essere installate ad altezze inferiori ai 2,5 m; o Gli apparecchi di illuminazione utilizzati, devono essere resistenti alla fiamma e all’accensione; o Le insegne luminose aventi una tensione di alimentazione superiore ai 230/400 V devono essere installate fuori dalla portata di mano e devono essere protette dal rischio di ferimento di persone. Per evitare rischi di innesco incendi occorre anche che il materiale su cui sono fissate le insegne e gli interruttori di comando con tensione superiore ai 230/400 V, sia di tipo non combustibile. In generale alle insegna luminose si devono applicare le prescrizioni della norma CEI 34-86; • Prese a spina Nei luoghi ai quali può accedere il pubblico, le prese a spina fisse a portata di mano devono avere protezione singola contro le sovracorrenti. Ricordiamo che i dispositivi di protezione dei circuiti prese a spina devono avere una corrente nominale non superiore a quella delle prese protette. Ad esempio: In ≤≤10 A per prese aventi In 10 A; In ≤≤16 A per prese aventi In 16 A; o Negli altri luoghi possono essere raggruppate più prese sotto la stessa protezione, ma comunque in numero non superiore a 5; o Le prese a spina con portata superiore a 16 A devono essere del tipo con interblocco rispondenti alla norma CEI 23-12, in modo da impedire il loro inserimento e disinserimento sotto carico; o Le prese fisse per uso domestico e similare devono essere installate su pareti verticali, con l’eccezione di quelle incassate nelle scatole affioranti da pavimento, con grado di protezione IP 5X sul contorno del coperchio. o L’asse della direzione di inserzione delle spine deve risultare distanziato dal piano di calpestio di almeno: 175 mm se incassate o sporgenti da parete; 70 mm se da canalizzazioni (o zoccoli); 40 mm se da torrette o calotte sporgenti dal pavimento. o Tutti i circuiti di alimentazione delle prese a spina devono essere protetti con interruttori differenziali aventi Idn ≤≤ 300mA. Si raccomanda come misura addizionale contro i contatti diretti di proteggere le prese a spina a portata di mano del pubblico e quelle a disposizione per gli artisti con dispositivi differenziali aventi Idn ≤≤ 30 mA; o 9 • Alimentazione di sicurezza Secondo il DM 19/08/96, i seguenti sistemi di utenza devono disporre di impianti di sicurezza: a) illuminazione; b) allarme; c) rivelazione; d) impianti di estinzione degli incendi; e) ascensori antincendio. L'alimentazione di sicurezza deve essere automatica ad interruzione breve (≤ 0,5 s) per gli impianti di rivelazione, allarme e illuminazione; ad interruzione media (≤ 15 s) per ascensori antincendio e impianti idrici antincendio. Il dispositivo di carica degli accumulatori deve essere di tipo automatico e tale da consentire la ricarica completa entro 12 ore. L'autonomia dell'alimentazione di sicurezza deve consentire lo svolgimento in sicurezza del soccorso e dello spegnimento per il tempo necessario; in ogni caso l'autonomia minima viene stabilita per ogni impianto come segue: rivelazione e allarme: 30 minuti; illuminazione di sicurezza: 1 ora; ascensori antincendio: 1 ora; impianti idrici antincendio: 1 ora. o • Influenze esterne: I locali dove possono essere installati degli stand possono essere caratterizzati da condizioni ambientali diverse, e gli impianti temporanei essere sottoposti a particolari sollecitazioni meccaniche od alla presenza di acqua. Per questo, la norma raccomanda che i cavi destinati ad alimentare strutture temporanee siano protetti alla loro origine da un interruttore differenziale con corrente di intervento non superiore ai 300 mA, di tipo ritardato o selettivo, in modo da coordinarsi con i differenziali che proteggono i circuiti terminali. Circuiti terminali che, se non sono funzionali all’illuminazione di sicurezza, devono appunto essere protetti da differenziali con corrente di intervento non superiore ai 30 mA (come anche le prese a spina fino ai 32 A) essendoci l’uso di cavi flessibili. Se vi è rischio di danneggiamento meccanico utilizzare cavi armati o comunque meccanicamente protetti. I cavi flessibili non devono essere posati nelle aree in cui ha accesso il pubblico a mano che essi non siano protetti contro i danneggiamenti meccanici; o • Connessioni elettriche: non effettuare giunzioni nei cavi, salvo quelle necessarie per realizzare derivazione da circuiti; o • Altri componenti elettrici: o ogni motore che possa essere causa di situazioni pericolose, deve essere provvisto di arresto di emergenza. Si deve prevedere un numero adeguato di prese a spina e ad ogni spina non deve essere collegato più di un cavo flessibile. Non è ammesso l’uso di adattatori multipli. 10 • Collegamenti a terra Se la struttura sulla quale occorre realizzare l’impianto è temporanea costituita da tubi e giunti e/o telai prefabbricati (es. tribune per manifestazioni sportive, concerti, etc. sia all’aperto che al chiuso), vige l’applicazione della norma UNI 9217/3, la quale, all’articolo 8.2 richiede che “nel caso in cui la tribuna sia costituita da elementi metallici, deve essere collegata elettricamente a terra”. Questa affermazione normativa è comunque discutibile poiché le tribune non sono masse estranee, sono strutture autoprotette ai fini della protezione dai fulmini e non sono nemmeno delle masse (a meno che non si voglia prevedere l’incauto utilizzo di cavi senza guaina magari appoggiati ai tubi metallici della struttura: in questo caso effettivamente la struttura metallica diventa una massa, ma non è possibile prevedere qualsiasi sciocchezza impiantistica, perché con questa logica si dovrebbe prevedere anche l’incauto utilizzo di cavi senza isolamento, etc. etc.); o La norma UNI EN 13814 “Macchine e strutture per fiere e parchi di divertimento. Sicurezza”, si limita solamente a ricordare (art. D.1.4) che i sistemi di terra devono essere implementati in base alla norma IEC 60364-4- 41 (ossia la CEI 64-8/4). o Verifiche In base alla differente natura delle strutture temporanee, esistono indicazioni sulle manutenzioni e le verifiche da eseguire sugli impianti elettrici. Se la struttura temporanea è classificabile come fiera (evento inteso a esporre e/o vendere prodotti), mostra (esposizione), stand (area utilizzata per esposizione, vendita o divertimento), struttura di divertimento (percorso, tendone, circo, autodromo elettrico, montagne russe, tribuna destinata all’intrattenimento del pubblico) o bancarella (chiosco destinato ad ospitare apparecchiature a scopo di divertimento o dimostrazione), si applica l’articolo 711.6 della nuova (2008) variante V2 della norma CEI 64-8 (ex progetto di norma C.999) che dice: gli impianti elettrici temporanei, prima di essere messi in funzione, devono essere sottoposti a verifica secondo quanto stabilito al Capitolo 61 della norma CEI 64-8. Con impianti poco complessi, ad esempio la semplice bancarella di un mercatino, la verifica può limitarsi ad un semplice esame a vista. Gli impianti più importanti devono invece essere accuratamente verificati ogniqualvolta vengono montati o rimontati per accertare, con un esame a vista e strumentale, che l’impianto sia adatto all’ambiente di installazione e che sia correttamente coordinato con l’impianto fisso dal quale ci si deriva. 11 DICHIARAZIONE DI CONFORMITÀ DEL COSTRUTTORE MANUFACTURER DECLARATION OF CONFORMITY La Messrs. FANTON S.p.A. Viale dell’Industria, 8/10 35026 CONSELVE (PD) ITALY Dichiara sotto la propria responsabilità che il prodotto: Declares on its own responsibility that the product: quadro di distribuzione IP44 n.2 prese CEE 2P+T 16A 220V n.2 prese bipasso 10/16A 250V n.1 presa bipasso/schuko 10/16A 250V Descrizione/Description Codice: Code: 74311 al quale questa dichiarazione si riferisce é conforme alle seguenti norme / altri documenti normativi / specifiche: that concerns this declaration is in conformity with the following norms / documents / specifications: CEI EN 60439-1:2000+A1:2005 Apparecchiature assiemate di protezione e di manovra per bassa tensione(quadri BT) Parte 1: Apparecchiature di serie soggette a prove di tipo (AS) (Titolo e/o numero della norma e/o di altri documenti normativi e/o specifiche) (Title and/or number of norms and/or of other documents and/or specifications) BT 2006/95/CE e quindi rispondente ai requisiti essenziali delle direttive: and, therefore, it meets the essential requirements of the following specifications: (sostituisce B.T. 73/23 CEE e 93/68 CEE) Conselve, 29/10/02 Luogo e data Place and date Firma Signature 2002 Fanton Renzo Anno di marcatura Marking-year Nome e cognome Name and surname ' ' & 55"! !6 !.6 4 !6 !6 % 20 203 4 20 ) *+ $$ ", - . / 0 1 203 4 20 % ' FANTON SPA (' ' CONSELVE (PD) !" #$% & ' #$% Comune di Controguerra Provincia di Teramo UBICAZIONE: C.da Piane Tronto OGGETTO: noleggio di cucine mobili, gazebi e tensostrutture COMMITTENTE: Team Service Eventi s.r.l. (P.iva: 01841510447) C.da Piane Tronto – 64010 Controguerra (TE) RELAZIONE TECNICA Oggetto della presente relazione tecnica, sono dei gazebo prodotti dalla ditta Arquati, modello “Pagoda” ed adibiti al noleggio di cucine mobili per esposizioni fieristiche all’aperto, sagre, cerimonie all’aperto, eventi ed esposizioni temporanee. A livello dimensionale, tali gazebo saranno di quattro tipologie: tipo “A1” delle dimensioni di mt 5.00 x 5.00; tipo “A2” delle dimensioni di mt 5.00 x 10.00; tipo “B1” delle dimensioni di mt 4.00 x 4.00; tipo “B2” delle dimensioni di mt 4.00 x 8.00; La struttura sarà in alluminio laccato di colore bianco, con profilati e tubolari rispettivamente da cm 15 e 8, chiusa esternamente con teli in PVC ignifugo di classe 2 (che su specifica richiesta potrà anche essere del tipo finestrato), o in alternativa con pannellatura rigida lavabile tipo “MD” con moduli delle dimensioni di mt 1,60 x 2,50 h. Le porte d’accesso alla cucina mobile saranno in PVC del tipo “a soffietto”, delle dimensioni di circa mt 1.20 x 2.10 h. Tali gazebo saranno montati su pedana autolivellante antiscivolo chiodata, con pavimentazione costituita da pannelli in legno multistrato. All’interno di dette strutture, verranno installate delle cucine modulari, con componenti studiati per offrire una vasta gamma di combinazioni possibili, a secondo delle specifiche esigenze e consentendo quindi di ottimizzare al meglio gli spazi. Dette cucine, comprendono tutte le attrezzature necessarie per un allestimento professionale, ovvero: friggitrici; piani cottura; cuoci pasta; piastre; brasieri; bollitori; forni ventilati; frigoriferi; lavastoviglie lavabi; cappe d’aspirazione; lavabi; tavoli da lavoro. Tutti gli elementi sono classificati CE e soddisfano i requisiti AISI 304. CARATTERISTICHE E IMPIEGHI DELL' AISI 304 Cr (18%) Ni (10%) C (0,05%) Acciaio al Cr-Ni a basso tenore di C.,austenitico, non temperabile, resistente alla corrosione, amagnetico allo stato ricotto, leggermente magnetico se lavorato a freddo. Buona saldabilità e discreta resistenza alla corrosione intercristallina; usato per impieghi generali. (es.: applicazioni domestiche-elementi decorativi architettonici-industria alimentare-utensili da cucina,ecc.) Per quanto non espressamente descritto, si rimanda alla consultazione degli elaborati grafici allegati. Monsampolo del Tronto, li 20/04/2011. IL TECNICO (Geom. Daniele Schiavi)