Originale e arguto pittore De Tommaso, la cui linea artistica, come

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Originale e arguto pittore De Tommaso, la cui linea artistica,
come dice egli stesso, è quella di non avere guide.
Quella di lavorare per istinto; ispirandosi alla natura, alla
scienza, alla tecnologia, al sociale.
Eh, si, perché Achille De Tommaso è un eclettico, innamorato
dell’arte della natura, dei suoi colori, delle sue forme, dei
suoi misteri. Una mente razionale e contemporaneamente
umanistica; quadrata, ma creativa.
Un tecnologo che ride e sorride della tecnologia; e cerca di far
sorridere e magari sognare o pensare, chi guarda le sue opere.
De Tommaso si è laureato in fisica ed è diventato un manager
di esperienza, fondatore e gestore di aziende tecnologiche
di prestigio. E’ anche scrittore; appassionato di analisi
comportamentale e sociale.
La sua pittura rispecchia una ricerca dei materiali costante:
la sua pittura materica utilizza malte, cementi, gessi, pietre,
oggetti e quant’altro, per costruire immagini tridimensionali di
emozioni e di fenomeni naturali.
Non è da meno la sua ossessiva scelta dei colori. Usa di
tutto: acrilici, olio, tempera, acquerelli, e persino pennarelli e
matite. Anche sovrapponendoli gli uni agli altri. Utilizzando
prevalentemente colori primari , sapientemente dosando i
complementari per aumentare l’effetto visivo.
Achille è una persona innamorata dell’immagine,
dell’inquadratura, delle luci, delle trasparenze e degli effetti
visivi; e della tecnologia associata. E associa l’amore per la
pittura a quello per la fotografia, cercando di creare l’impatto
dell’immagine. Un’ immagine che, come lui dice, deve dare
emozione al primo momento e ogni volta che la si guarda.
Pietro Giurickovic
Presidente MUSAE
Ho amato l’arte da sempre. Mi sono laureato in Fisica elettronica a
Milano, con una tesi presso la Scuola Superiore di Ingegneria Nucleare
del Politecnico, nel 1971.
Dipingo dagli anni ‘60. Nel 1963 venni selezionato a rappresentare
i licei di Verona alla Mostra D’Arte dello Studente di Roma; dove mi
classificai primo. Era una quadro che rappresentava i prigionieri di
Auschwitz; ce l’ho ancora a casa. Tutte le volte che lo guardo mi fa
molto pensare.
Poi feci varie mostre alla Casa di Giulietta, alla Fondazione RUI e poi
presso il Comune di Sesto San Giovanni.
Mi piace dipingere per istinto; ispirandomi a quello che so, a quello
che studio, a quello che ho imparato. Usando materiali e supporti
diversi; a seconda della vena.
Mi ispiro alla natura, alla tecnologia, al sociale, alla scienza. La
mia testa è divisa, felicemente, tra arte e razionalità. Sono anche
appassionato di struttura della materia, di antropologia e di relazioni
comportamentali, e ho scritto un paio di libri su questi temi.
Sono diventato, credo, un discreto tecnologo, nelle telecomunicazioni;
costruendo e dirigendo società come Infostrada, Cable & Wireless,
Nortel e Colt. E in ciò la passione artistica mi ha aiutato molto.
L’Arte è infatti anche ricerca e sperimentazione; esattamente come
la Scienza e la Tecnologia. La ricerca dei materiali, ad esempio, può
essere costante: la pittura può usare
malte, stucchi, cementi, gessi, pietre,
oggetti e quant’altro, per destare
curiosità; per costruire immagini
anche tridimensionali di emozioni e di
fenomeni naturali.
E l’immagine deve dare emozione al
primo momento e ogni volta che la
si guarda. Si deve sentire un colpo
al cuore tutte le volte; si deve vagare
tra i colori e provare vertigine. Non
necessariamente provando quello che
provava l’artista mentre la creava, ma
avendone proprie emozioni risvegliate.
Ringrazio
Marilù per la sapiente attività di PR
Rosa, per il suo eccezionale e preciso intervento grafico e fotografico
RICREA di Sarzana, per le cornici d’Arte e ARTE ZARA per le
cornici moderne
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