complexions contemporary Ballet › il misantropo › la notte poco

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stagione 2010-11, numero 7, 15 febbraio 2011
› complexions
contemporary Ballet
› il misantropo
in questo numero
› la notte
poco prima della foresta
› appuntamento a londra
Sala Assicurazioni Generali
COMPLEXIONS
CONTEMPORARY BALLET
Sala Bartoli
20.30
DAN
mar
★ 15
febbraio
mer
Platea A-B-C 3★ Gallerie 2★ Loggione 1★
Platea A-B € 40/€ 37 Platea C € 37/€ 34
I Galleria € 32/€ 29 II Galleria € 28/€ 26 Logg. €16
20.30
POOH
“DOVE COMINCIA IL SOLE”
21.00
Platea A € 63,25/€ 61 Platea B-C € 57,50/€ 55
Platea C rialzata € 51,75/€ 49 I Galleria € 40,25/€ 38
II Galleria € 34,50/€ 32 Logg. €21
21.00
Grease,
American
Ballet Theatre II
16
febbraio
gio
 17
febbraio
ven
21.00 Ba1
Grease,
American
Ballet Theatre II
21.00 Ba2
19
21.00 Ba3
20
17.00 Ba5
febbraio
lun
febbraio
mar
★ 22
febbraio
di Molière
regia di Massimo Castri
scene e costumi Maurizio Balò
con Massimo Popolizio, Graziano Piazza,
Sergio Leone, Federica Castellini,
Ilaria Genatiempo, Laura Pasetti,
Tommaso Cardarelli, Andrea Gambuzza,
Davide Lorenzo Palla, Miro Landoni
Platea A-B 2★ Platea C - Gallerie 1★
Platea A-B € 29/€ 24 Platea C € 21/€ 17
Gallerie € 16/€ 13
la notte
poco prima
della foresta
di Bernard-Marie Koltés
traduzione di Luca Scarlini
regia di
Juan Diego Puerta Lopez
con Claudio Santamaria
Posto unico 2★
Biglietti
Posto unico interi € 25
ridotti € 22
21
21.00
il misantropo
21.00
18
febbraio
sab
febbraio
dom
dalla / de gregori
“WORK IN PROGRESS”
21.00 Ba4
20.30 PRI
16.00 E

20.30 A
20.30 B
Aladin - il Musical,
Monty Python’s
Spamalot
mer
23
febbraio
gio
24
febbraio
ven
21.00 Ba4
Aladin - il Musical,
Monty Python’s
Spamalot
di Mario Vargas Llosa
(Premio Nobel 2010)
traduzione di Ernesto Franco
regia di Maurizio Panici
con Pamela Villoresi
e David Sebasti
21.00 Ba2
26
21.00 Ba3
27
17.00 Ba5
Posto unico 2★
Biglietti
Posto unico interi € 25
ridotti € 22
21.00 Ba1
DON CHISCIOTTE
febbraio
dom
16.00 D
21.00
APPUNTAMENTO
A LONDRA
25
febbraio
sab
20.30 C
21.00 Ba1
febbraio
lun
28
★
c’era una volta...
scugnizzi
IL PRIMO ILLY
NON SI SCORDA MAI.
Un gusto unico. Note fiorite e fruttate
di caramello, cioccolato, pane tostato e
miele.Unasensazionefinaledolce,vellutata,
sempreappagante.Indimenticabile.
Platea A-B 3★ Platea C e Gallerie 2★ Loggione 1★
Platea A-B € 40/€ 36 Platea C € 37/€ 34
I Galleria € 32/€ 30 II Galleria € 27/€ 22 Logg. €16
20.30
1
marzo
L’affarista,
Il vecchio e il cielo,
Oblivion Show
mer
2
20.30 M
musiche e testi Claudio Mattone
prosa Claudio Mattone ed Enrico Vaime
scene Bruno Garofalo
movimenti coreografici Gino Landi
costumi Silvia Polidori
regia Claudio Mattone
febbraio
mar

20.30 O
16.00 FAM
20.30 N
16.00 P
marzo
gio
3
marzo
ven
L’affarista,
Il vecchio e il cielo,
Oblivion Show
21.00 Ba4
4
21.00 Ba2
5
21.00 Ba3
6
17.00 Ba5
marzo
sab
marzo
dom
marzo
lun
di Ruggero Cappuccio
liberamente tratto da
Miguel da Cervantes
regia di Nadia Baldi
con Roberto Herlitzka
e Lello Arena
Posto unico 2★
Biglietti
Posto unico interi € 25
ridotti € 22
7
marzo
NoveeccellentitipidiArabicarendono
unicoilgustodiillyinqualsiasiforma:grani,
macinato, cialde, capsule, decaffeinato. Al
baroacasa.Segustateillyconl’attenzione
chesimerita,poiloriconoscetesempre.
E quando lo riconoscete e ne diventate
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Largo Giorgio Gaber 2, Trieste - tel. 040 5700566
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er
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zo!
Complexions Contemporary Ballet esegue un programma su musiche che vanno da Bach agli U2
La danza che emoziona e coinvolge
A Trieste il pubblico avrà la straordinaria occasione di applaudire il grande Desmond Richardson
«Un istituto che incarna il
momento storico, un santuario dove tutti gli appassionati
di danza possono celebrarne
il passato, costruendo simultaneamente il suo futuro». Con
queste parole, nel programma
di sala, si cerca di definire, raccontare Complexions, uno dei
fenomeni più incantevoli, innovativi, interessanti della danza
contemporanea.
Ma alla compagnia, come ai
due direttori artistici Dwight
Rhoden e Desmond Richardson,
le definizioni vanno proprio
strette: le definizioni ed i limiti,
i confini e le classificazioni…
La danza – e in particolare la
danza dei Complexions – è
fluire, è movimento, è interconnessione: è molto simile – se ci
pensiamo – al mondo attuale.
Fin dalla fondazione, avvenuta
nel 1994, la compagnia ha scelto infatti come linea della propria creazione e della propria
innovazione, l’idea che la danza
debba rimuovere le frontiere
e non rinforzarle. Che si tratti
delle tradizioni limitative di un
singolo stile, periodo, luogo o
cultura, i Complexions trascendono tutto questo, creando
una forma di danza aperta ed in
continua evoluzione, che riflette il movimento del mondo
intero – e di tutte le culture
che lo compongono – come un
tutto correlato.
La personalità stessa dei fon4
datori ha fatto da pilastro a
tale poetica: Dwight Rhoden e
Desmond Richardson - entrambi ritenuti fra le personalità di
primo piano nella danza contemporanea – non si sono mai
racchiusi in schemi preconfezionati. I loro curriculum di
altissimo livello, sono percorsi
da esperienze di ampio respiro:
Rhoden è stato ballerino principale nell’Alvin Ailey American
Dance Theater, ha creato coreografie per le migliori compagnie fra cui il New York
City Ballet/Diamond Project,
è stato docente e coreografo
in scuole quali la New York
University e la Julliard School
danza e dintorni: “compleXions contemporarY Ballet”
ma ha collaborato anche con
Lenny Kravitz e Patrick Swayze
e con realtà quali il Cirque Du
Soleil. Richardson, che è stato
descritto come “uno dei più
maestosi ballerini che abbiano mai calpestato il palcoscenico del Metropolitan Opera
House” dal New York Times,
quando ha interpretato il ruolo
principale al debutto mondiale
dell’Otello dell’American Ballet
Theatre, si è confrontato anche
con star del calibro di Michael
Jackson, Prince, Aretha Franklin
e Madonna, prendendo parte
poi al musical di Broadway
Fosse, per cui ha ricevuto nel
1999 una nomination per il
Tony Award... La loro danza
è energia che scorre, dunque
libera e irruenta: e tale è la cifra
dei Complexions. Emozionano,
coinvolgono, cercano con il
pubblico un rapporto diretto e
fresco, che il pubblico regionale
ha già sperimentato quando –
per una sola sera, nell’estate
2007 – si sono esibiti nel Parco
di Miramare, nell’ambito della
rassegna curata dallo Stabile.
L’entusiasmo di allora, si rinnoverà di certo in questa
nuova occasione, per la quale
i Complexions eseguiranno
un programma di alto livello
che comprende tre importanti
momenti. Il primo è Mercy che
Dwight Rhoden ha creato nel
2009 su musiche spirituals e
gospel e sulle tematiche della
tolleranza, della grazia, della
pietà; una vera chicca è Hissy
Fits una suite di brani coreografici per 11 danzatori, di
grande intensità in cui avremo
l’onore di veder ballare lo stesso Desmond Richardson. Infine
Rise, del 2008, sulle irresistibili
musiche degli U2: esplora il
vertiginoso viaggio della vita
in tutta la sua complessità ed
estasi. I brani degli U2, divenuti l’inno di una generazione,
vengono interpretati attraverso
una fisicità euforica e grande
energia di movimento, tali che
Rise sembra invitare il pubblico
a credere una volta ancora
nella forza dell’amore. (i.lu.)
direttori artistici/fondatori ........................
.......................................dwight rhoden,
...........................desmond richardson
coreografo in residenza .............................
........................................dwight rhoden
direttore esecutivo .....................................
.................................amadea edwards
la compagnia .................................................
..........................desmond richardson,
............ natalia alonso, edgar anido,
......mark caserta, francesca dario,
.................................. christina dooling,
...... patricia Hachey,vincent Hardy,
....................................... gary W. Jeter ii,
..................................natiya Kezevadze,
....... christie partelow, sabra perry,
............................Wendy White sasser,
....... Kendall teague,tercell Waters
................................. e clifford Williams
allievi ............................ Willie smith iii,
.... taeler cyrus & mara thompson
maestro di ballo .................Jae man Joo
direttore di palcoscenico ..........................
................................................Kelly Brown
amministratore di compagnia...................
...................................... michael J.moore
lighting designer in residenza
e direttore tecnico .... michael Korsch
supervisione luci ............ Jesse muench
tour a cura di ........ater-associazione
...................teatrale emilia romagna
XIONS
COMPLE
CONTEMPORARY
DWIGHT RHODEN
coreografo in residenza
MERCY (2009)
HISSY FITS (2006)
RISE (2008)
BALLET
DESMOND RICHARDSON
DWIGHT RHODEN
coreografia Dwight Rhoden
assistente alla coreografia Desmond Richardson
disegno luci Michael Korsch
musiche spirituals, chants, rhythms, gospel
costumi Christine Darch
coreografia Dwight Rhoden
disegno luci Michael Korsch
musiche Johann Sebastian Bach
costumi DM Design
coreografia Dwight Rhoden
disegno luci Michael Korsch
musiche U2
costumi Christine Darch
complexions
contemporary
Ballet
abbonamento danza
politeama rossetti
sala assicurazioni generali
dal 15/2 al 16/2/2011
durata 2h con intervallo
programma
mercY (2009)
coreografia dwight rhoden
assistente alla coreografia desmond
richardson
disegno Luci michael Korsch
Musiche artisti vari (spirituals, chants,
rhythms, gospel)
costumi di: christine darch
1° movimento cathedralconfessionscredopenance
interpreti la compagnia
La creazione di Mercy è in parte supportata da fondi pubblici del New York
City Department of Cultural Affairs, in
partnership con il City Council.
intervallo
HissY fits (2006)
coreografia dwight rhoden
disegno Luci michael Korsch
musica Johann sebastian Bach
musiche incise da gabriela montero
ed eroica trio
costumi dm design
interpreti desmond richardson con
sabra perry, tercell Waters, christina dooling, edgar anido, natiya Kezevadze, clifford Williams,
christie partelow, mark caserta,
Willie smith iii, Wendy White
sasser, gary W. Jeter ii
HISSY FITS è stato commissionato da
NJPAC Alternate Routes
intervallo
rise (2008)
coreografia dwight rhoden
disegno Luci michael Korsch
musiche u2
costumi christine darch
interpreti la compagnia
15-16.02.2011
Un ringraziamento speciale a Sharon
Callaly di Principal Management, Morleigh Steinberg e Cynthia Quinn.
POLITEAMA ROSSETTI - TRIESTE
SALA ASSICURAZIONI GENERALI
info biglietti 040 -35.93.511
- www.ilrossetti.it
5
Massimo Castri dirige per la prima volta un’opera del grande drammaturgo francese
il misantropo
Massimo Popolizio è il protagonista de Il Misantropo, la nuova produzione del Teatro di Roma
abbonamento prosa
politeama rossetti
sala assicurazioni generali
dal 23/2 al 27/2/2011
durata 2h e 15’ con intervallo
La più perfetta delle opere di Molière
Negli oltre 50 anni di storia del
Teatro Stabile del Friuli Venezia
Giulia, tanti sono stati i capolavori di Molière messi in scena,
ma mai è stato invece rappresentato Il Misantropo, che
molti autorevoli pareri (quello
di Goethe e di Goldoni, per
citarne due soltanto) indicano
come la più perfetta delle sue
opere.
Lo spettacolo prodotto dal
Teatro di Roma offre dunque
opportunità preziose, al pubblico regionale. Oltre a quella di
apprezzare per la prima volta
il testo, ci permette d’assistere
ad un’ulteriore primizia, due
grandi nomi del teatro italiano
– Massimo Castri e Massimo
Popolizio – al loro esordio in
Molière. I due artisti, che già
si sono incontrati in due occasioni – La famiglia Schroffenstein
di von Kleist e Il Gabbiano di
Checov – collaborano dunque
nel Misantropo che si annuncia
molto interessante.
Come lo sono sempre le letture di Massimo Castri, regista
profondamente analitico e sensibile, attento alle intersecazioni di testo e sottotesto, ai
profili più celati dei personaggi,
sempre preciso nell’affidare la
propria visione a una pluralità di elementi interpretativi
che regalano alle sue regie mai
scontati percorsi di pensiero
(basterà ricordare la perfezione
de Le avventure della Villeggiatura
6
PROSA: “IL MISANTROPO”
goldoniana – ospitata nel 1997
anche al Politeama Rossetti – e
la forza dello strindberghiano Il
Padre, applaudito nel 2006).
E altrettanta intensità ci si
può attendere da Massimo
Popolizio, che reciterà naturalmente nel ruolo del titolo.
È interprete sottile e di rara
raffinatezza, capace di donare
tutto sé stesso ai personaggi
cui dà vita: lo abbiamo ammirato lo scorso anno nel Cyrano
de Bergerac e a fine stagione
nel pluripremiato Copenhagen
al fianco di Umberto Orsini e
Giuliana Lojodice. Ma siamo
abituati a vederlo spesso al
cinema (Romanzo criminale di
Placido, Mio fratello è figlio unico
di Lucchetti, fra i più recenti Gli sfiorati per la regia di
Matteo Rovere) ed a sentire la
sua voce in importanti ruoli di
doppiaggio (è Tim Roth nella
serie tv Lie to me e Hamlet
nell’omonimo film di Kenneth
Branagh).
Ne Il Misantropo si confronterà
con un personaggio del tutto
particolare, comico ma a tratti
anche drammatico, irritante e
al contempo toccante.
Alcesti – questo sarà in scena il
suo nome – è infatti un giovane che ama la verità, disprezza
il compromesso, la finzione e
quasi tutta l’umanità... Se si
limitasse a ciò potrebbe essere
considerato soltanto rigoroso,
o di pessimo carattere, ma
Alcesti fa di più: esprime in
tutta chiarezza e senza alcuna diplomazia i propri pensieri
a chiunque, compresi i diretti
interessati.
Non indugia a rivelare ad
Oronte, autore di un sonetto,
che giudica pessima quella sua
opera. Ne consegue una lite
giudiziaria e l’amico Filino gli
consiglia di assumere un atteggiamento accomodante, ma egli
protesta e assicura che non
farà niente per ottenere un
giudizio favorevole.
Anche nelle scelte affettive si
pone in assoluta autonomia:
rifiuta sdegnoso la corte di
ragazze virtuose come Arsinoé,
e cade fra le braccia della
vedova Célimène, maldicente e
civetta. Accadrà che quasi contemporaneamente Alceste riceva due gravi delusioni: perde il
processo contro Oronte, e gli
vengono svelati gli intrighi amorosi tessuti alle sue spalle da
Célimène.
Tutti i pretendenti della civetta
a questo punto si dileguano,
tranne lui, che preso da tenerezza la perdona, purchè lo
segua come moglie legittima in
una vita semplice, in provincia.
Il rifiuto della donna lo amareggia e il povero Alcesti si ritira a
vita solitaria, chiuso nella sua
misantropia, per sempre.
di ilaria lucari
di ...........................................................molière
traduzione di..................... cesare garboli
regia.................................... massimo castri
scene e costumi ..................maurizio Balò
luci ................................... gigi saccomandi
musiche ..................... arturo annecchino
suono ...................................... franco visioli
assistente alla regia...................marco plini
assistente alle scene ......antonio cavallo
produzione ......................... teatro di roma
personaggi ..................................... interpreti
Alceste.........................massimo popolizio
Filinto ................................graziano piazza
Oronte ................................... sergio leone
Célimène.....................federica castellini
Basco .....................davide lorenzo palla
Eliante .......................... ilaria genatiempo
Citandro.....................andrea gambuzza
Acaste ..................... tommaso cardarelli
Arsinoè................................... laura pasetti
T E AT R O
Guardia, Du Bois..................miro landoni
ARGENTINA
scene e costumi Maurizio Balò
Alceste
Filinto
Oronte
Célimène
Basco
Eliante
Clitandro
Acaste
Arsinoè
Guardia, Du Bois
luci
musiche
suono
assistente alla regia
assistente alle scene
responsabile tecnico
direttore di scena
capo macchinista
capo elettricista
fonico
sarta
truccatore
amministratore di Compagnia
assistente volontario
responsabile uf�icio stampa
foto di scena
Massimo Popolizio
Graziano Piazza
Sergio Leone
Federica Castellini
Davide Lorenzo Palla
Ilaria Genatiempo
Andrea Gambuzza
Tommaso Cardarelli
Laura Pasetti
Miro Landoni
Gigi Saccomandi
Arturo Annecchino
Franco Visioli
Marco Plini
Antonio Cavallo
Giovanni Santolamazza
Ronni Bernardi
Alessandro Sorrenti
Fabio Bozzetta
Michele Percopo
Elisabetta Rizzo
Luca Oblach
Walter Marsilii
Antonio Santoro
Antonia Ammirati
Sera�ino Amato
realizzazione scene e attrezzerie
Mekane s.r.l., Roma
realizzazione costumi
Sartoria teatrale Farani, Roma
calzature
Pompei 2000 s.r.l., Roma
parrucche
Mario Audello, Torino
trasporti
T.P.R. Group s.r.l., Roma
12 OTTOBRE _7 NOVEMBRE 2010
PRIMA NAZIONALE
7
Pamela Villorese e David Sebasti protagonisti alla Sala Bartoli della pièce diretta da Maurizio Panici
Un’indagine nell’animo umano
abbonamento altri percorsi
politeama rossetti
sala Bartoli
dal 22/2 al 27/2/2011
durata 1h 20’ senza intervallo
Appuntamento a Londra è una novità assoluta per l’Italia del Premio Nobel 2010 Mario Vargas Llosa
Pensava si trattasse di uno
scherzo, Mario Vargas Llosa
quando, nel suo appartamento
di New York, ha ricevuto al
notizia di essere stato insignito
del Premio Nobel per la letteratura 2010. Non se lo aspettava affatto, anche se la sua letteratura coraggiosa e possente,
sempre “dalla parte dell’uomo”
meritava senza dubbio l’ambìto
riconoscimento.
È pervaso dalle suggestioni
della narrativa dello scrittore
peruviano, il testo drammaturgico che lo Stabile propone
nella messinscena di Maurizio
Panici e nell’interpretazione
accurata di Pamela Villoresi e
David Sebasti. Appuntamento a
Londra è un’acuta e profonda
riflessione sul tema dell’identità e sulla vita segreta delle
persone, temi da sempre molto
amati da Llosa, e indaga inoltre
sui valori dell’amicizia e dei
sentimenti, su quel sottile filo
che lega gli esseri umani, come
attrazione profonda dell’uomo
per l’altro da sé.
La trama vuole che un realizzato manager peruviano di nome
Chispas, efficiente, duro, apparentemente soddisfatto, si trovi
a Londra durante una pausa di
un viaggio d’affari e sia colto
da una profonda inquietudine,
che si sostanzia e amplifica
nel corso della visita che riceve da una donna. Si presenta
come Raquel, la sorella del suo
8
miglior amico d’infanzia, di cui
da anni egli ha perduto ogni
traccia. Il dialogo serrato e
seducente fra i due, condurrà
alla rivelazione che Raquel non
è altri che l’amico d’infanzia,
Pirulo: a Casablanca è riuscito
finalmente a liberare la sua
vera natura sessuale. Fra il turbamento di questo presente e
vecchi ricordi, lo scambio fra i
due intrappola tracce piacevoli
del passato e storie dolenti,
sensi di colpa e omissioni, tenerezze, fragilità e paure… E c’è
lo spazio – in questo vortice
onirico e misterioso – perché Chispas si abbandoni alle
visioni di un’altra sua possibile
altri percorsi: “appuntamento a londra”
identità, di quella “vita segreta” che probabilmente ognuno
immagina per sé e non vive,
reprime, rimpiange…
Un’idea che affascina Vargas
Llosa e molti artisti assieme
a lui: basta che pensiamo alle
“dimensioni parallele” di un
film come Sliding Doors, o ai
versi di Thomas Eliot – che
il regista Panici cita nelle sue
note – “… ciò che poteva essere e ciò che è stato/ tendono a
un solo fine che è sempre presente./ Passi echeggiano nella
memoria/ lungo il corridoio
che non prendemmo/ verso la
porta che non aprimmo mai/
sul giardino delle rose...”.
È in questa zona di confine
che i protagonisti si muovono
continuamente, in bilico tra un
mondo reale e uno immaginario altrettanto concreto e
vissuto con la stessa intensità
della vita vera e talvolta con
una sorta di nostalgia.
In questo modo, attraverso
Apputamento a Londra Vargas
Llosa scandaglia la parte più
segreta dell’animo umano,
appassionandosi – come
ammette egli stesso – «ai
temi della finzione e della vita,
del ruolo che quella gioca in
questa, della maniera con cui
l’una e l’altra si alimentano e
si confondono, si respingono e
si completano in ogni destino
individuale».
Il palcoscenico – secondo l’autore ed il regista – è il luogo più
adatto ad una simile indagine:
il luogo dove i sogni, gli incubi
possono prendere forma. Lo
spettacolo di Panici asseconda
tutto ciò e sceglie un gioco
di linguaggi espressivi che si
sovrappongono e si completano, che aprono alla scena
continuamente nuove possibilità e pongono lo spettatore
davanti a una vertigine, in bilico
fra mondo reale e prospettive
“altre”, possibili o immaginarie. Oltre alle prove di Villoresi
e Sebasti, lo aiutano in ciò
le scene di Francesco Ghisu,
i video di Andrea Giansanti
e le musiche di Germano
Mazzocchetti.
di ilaria lucari
C’ERA UNA VOLTA...
appuntamento
a londra
di .................................. mario vargas llosa
..........................................(Premio Nobel 2010)
traduzione di.....................ernesto franco
regia.....................................maurizio panici
con..................................pamela villoresi e
..................................................david sebasti
scene ................................ francesco ghisu
costumi...................................lucia mariani
musiche ........... germano mazzocchetti
luci .........................................emiliano pona
video ..............................andrea giansanti
produzione .......... associazione teatrale
pistoiese/argot produzioni
in collaborazione con ................ spoleto52
..................................... festival dei 2mondi
SCUGNIZZI
dal 2 al 6 marzo 2011, Politeama Rossetti - Trieste, Sala Assicurazioni Generali
9
Anche Patrice Chérau e Peter Stein si sono confrontati con la drammaturgia dell’autore francese
La solitudine dell’oggi secondo Koltès
Claudio Santamaria è il protagonista del monologo diretto e coreografato da Juan Diego Puerta Lopez
Un’unica dirompente frase di
oltre sessanta pagine, uno fra
i più enigmatici e seducenti
personaggi della drammaturgia
di Bernard-Marie Koltès e un
interprete che ha saputo conquistare l’attenzione del cinema, del teatro e della televisione: Claudio Santamaria...
La notte poco prima della foresta
è tutto questo, e rappresenta
uno degli esempi più accesi
di drammaturgia sperimentale,
non soltanto dal punto di vista
strutturale (la lunga frase in
cui si esaurisce il monologo
di Santamaria), ma anche da
quello della concezione e della
costruzione.
I personaggi di Koltès vivono al
di là del tempo, sono in qualche
modo simbolici, ma sorprendono per quanto incidono sul
presente. Così il protagonista
de La notte poco prima della
foresta, che conosciamo sullo
sfondo notturno e perduto del
quartiere parigino di Rue St.
Denis, popolato da prostitute
e spacciatori, balordi e figuri
inquietanti: il protagonista è
solo, probabilmente troppo, e
ne sente il peso. Cerca dunque
qualcosa, una compagnia, uno
scambio, un interlocutore che
potrebbe essere ciascuno di
noi… Ecco che il flusso di pensieri, riflessioni, domande del
protagonista, diviene la via per
affrontare temi forti, dolorosi,
denunce urgenti: l’emarginazio10
ne, la solitudine, l’impossibilità
di comunicare.
Ed è affascinante come siano le
parole veementi e stranianti di
quest’autore – appena ventottenne al momento della scrittura del testo – a divenire qui
e nella sua intera produzione,
lo strumento per denunciare
l’incomunicabilità e i rapporti interpersonali violenti che
pesano sull’individuo contemporaneo, e come sappiano raccontare in modo originalmente
poetico temi tanto duri.
Presentato nel 1977 al Festival
off di Avignone, il monologo
colpì Richard Fontana che
ALTRI PERCORSI: “LA NOTTE POCO PRIMA DELLA FORESTA”
poche stagioni più tardi lo
diede a Parigi e anche gli altri
testi di Koltès, sebbene scelgano a priori linee di ricerca forti
e non popolarissime, hanno
saputo conquistare il pubblico
e importanti personalità della
scena francese e non (basti
citare Patrice Chérau e Peter
Stein che misero in scena i suoi
lavori).
Ora tocca al regista e coreografo colombiano Juan Diego
Puerta Lopez affrontare la complessa drammaturgia di Koltès
assieme a Claudio Santamaria.
Puerta Lopez sceglie di avvolgere il potente monologo in un
mondo di immagini proiettate e
di suoni che ne amplifichino la
dimensione visionaria e si avvale perciò della collaborazione
di Giuliano Sangiorgi – il leader
dei Negramaro – per la creazione delle musiche originali.
In quest’universo Santamaria
cercherà il suo incontro, il suo
contatto con l’interlocutore,
offrendo al proprio personaggio tutta la forza, la sensibilità e la profondità di cui già
si è dimostrato capace nella
sua felice carriera televisiva e
cinematografica. Una parabola in cui vanno citate alcune
notevoli prove: dagli esordi sul
grande schermo con Marco
Risi e Bernardo Bertolucci, a
L’ultimo bacio (per cui riceve
una candidatura al David di
Donatello), PAZ! di Renato
De Maria (altra candidatura ai
Nastri d’argento), al cinema
d’autore di Apnea di Roberto
Dordit e Ma quando arrivano
le ragazze? di Pupi Avati. Poi il
grande successo con Romanzo
Criminale di Michele Placido,
dove interpreta uno dei personaggi principali della famigerata
Banda della Magliana, pellicola
che gli vale il Nastro d’Argento
come miglior attore protagonista. Sono molti da lì i ruoli di
rilievo, fra cui va citata la partecipazione all’episdio di James
Bond Casino Royale nel ruolo di
Carlos e il ritorno sul set con
Muccino per il sequel, a dieci
anni di distanza, de L’ultimo
bacio, dal titolo Baciami ancora.
la notte poco
prima della
foresta
abbonamento altri percorsi
politeama rossetti
sala Bartoli
dal 15/2 al 20/2/2011
durata 1h e 10’ senza intervallo
di ...............................Bernard-marie Koltès
traduzione................................. luca scarlini
regia .................Juan diego puerta lopez
con .............................. claudio santamaria
musica originale...........giuliano sangiorgi
sassofono .......................raffaele casarano
scene................................ carmine guarino
opera installativa ............. loredana longo
costumi ................................. caterina nardi
disegno luci ...................tommaso toscano
installazione sonora
....................................... giuliano lombardo
assistente alla regia .......daniela perticarà
produzione ..............................nuovo teatro
............................diretto da marco Balsamo
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arrivano a trieste, in esclusiva nazionale,
le produzioni inglesi di tre grandi musical!
dal 13 al 17 aprile 2011
dal 24 al 29 maggio 2011
news
dal 7 al 12 giugno 2011
YOU’RE THE ONE
THAT I WANT!
Antonio Calenda
Alla Bartoli glidiretto
allievidadella
Bernstein portano in scena A Little Night Music
Novità in arrivo nel cartellone
Massimo Ranieri, la Mannino e i Voca People in scena al Rossetti a maggio
Il musical degli aBBa che ha anticipato il successo
di mamma mia!. Lo score di cHess contiene le
hit i KnoW Him so Well e one nigHt in
BangKoK che in questa edizione vengono eseguite, ballate e suonate dal vivo dagli stessi protagonisti
dello spettacolo.
Se acquisti i biglietti per 1 spettacolo i prezzi sono
chess/spamalot Platea € 55/50, Gallerie € 43/38, Loggione € 16
grease Platea € 65/60, Gallerie € 49/42, Loggione € 16
L’esilarante musical tratto dal film cult montY pYtHon e il sacro graal arriva per la prima
volta in Italia nell’edizione originale inglese.
Premiato a Broadway con il Tony Award per il miglior
musical, spamalot garantisce due ore di grande
divertimento e di memorabili numeri musicali come
find Your grail, alWaYs looK on tHe
BrigHt side of life e diva’s lament.
Se acquisti i biglietti per 2 spettacoli paghi in tutto Platea € 100 Gallerie € 70 Loggione € 25
Per la prima volta il musical campione d’incassi in tutto
il mondo arriva in Italia nell’edizione originale inglese
attualmente in scena al Piccadilly Theatre di Londra. I
protagonisti di grease Danny
e Sandy canteranno in inglese
le intramontabili hit sumOF
mer nigHts, You’re
STRA FERTA
OR
tHe one tHat i
VAL DINARIA
ID
Want, We go toAL 5 A FINO
MAR
getHer e greased’
ZO
ligHtning.
La programmazione del Teatro Stabile si
arricchisce di alcuni nuovi appuntamenti,
tutti molto accattivanti. Il primo nuovo
titolo in programmazione è quello di un
musical noto e mai arrivato prima in
Italia: A Little Night Music di
Hugh Wheeler con la musica di Stephen
Sondheim. Lo vedremo a Trieste – il
25 e il 26 marzo – grazie all’ormai
consueto e atteso ritorno alla Sala
Bartoli della Bernstein School of Musical
Theatre di Bologna, diretta da Shawna
Farrell. Da parecchie stagioni ormai i
migliori allievi della scuola eseguono
delle vere e proprie “chicche” per gli
appassionati di musical, in edizioni che
soprattutto dal punto di vista canoro,
interpretativo e musicale sono di livello
davvero notevole. A Little Night
Music s’incentra sulle vite romantiche
di molte coppie e prodotto a Broadway
nel 1973 è stato uno dei grandi
successi di questo genere. Recentemente
lo ha interpretato Catherine Zeta-Jones
meritando addirittura un Tony Awards
come migliore attrice e accanto a lei
Angela Lansbury.
A maggio ci attendono invece due
importanti concerti: martedì 10, vedrà
1881 - 2011
I prezzi indicati nella presente offerta riguardano l’acquisto di un abbonamento a posto libero a due o tre tagliandi valido per qualsiasi replica degli spettacoli CHESS, SPAMALOT e GREASE. Gli abbonamenti sono in vendita fino a sabato 10 marzo. L’emissione dei biglietti potrà avvenire secondo il seguente calendario: CHESS da giovedì 10
febbraio; GREASE da giovedì 17 febbraio; SPAMALOT da giovedì 24 febbraio. I prezzi indicati sono praticati solo presso la biglietteria del Politeama Rossetti. Sarà possibile
l’applicazione di un diritto di prevendita nei punti vendita esterni o nei canali di vendita online.
diretto da Antonio Calenda
sala assicurazioni generali
ciando il canto “a cappella” a suoni
da beat box, senza l’aiuto di nessuno
strumento musicale. Il risultato è di
una perfezione che lascia senza fiato! A
ciò si aggiunge il carattere giocoso del
gruppo israeliano che impreziosisce le
sue esecuzioni con momenti spettacolari
davvero gustosi.
Infine la comicità: dopo tanti showmen,
sarà la volta di una donna, Teresa
Mannino. La riconosceranno gli
affezionati di Zelig Off, di cu è la
presentatrice piena di verve. La applaudiremo il 13 maggio in un recital graffiante e simpatico, tutto suo, intitolato
Terribilmente divagante.
IL NUOVO PICCOLO COMPIE 130 ANNI
Se acquisti i biglietti per 3 spettacoli paghi in tutto Platea € 120 Gallerie € 90 Loggione € 30
politeama rossetti
il ritorno alla Sala Assicurazioni Generali
di una grande voce qual è quella di
Massimo Ranieri, che offrirà il
meglio del suo repertorio e delle sue
interpretazioni.
Curiosissima poi la proposta di sabato
14 maggio: si esibiranno infatti i
Voca People. Impossibile che non
li conosciate: sono quegli strani alieni
“musicali” tutti bianchi e con le labbra
rosse che sono divenuti famosi in Italia
per uno spot dei tic-tac…
Ma la loro fama è internazionale e il
loro talento davvero unico e dirompente:
sono israeliani, e riescono a riprodurre
i suoni di un’intera orchestra intrec-
2011: Nuova Grafica, Formato Tabloid,
un Anniversario Storico
www.ilpiccolo.it
IL ROSSETTI NEWS
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Immergetevi nella lettura con
HYSTRIO
Successo a Reggio Calabria per
il debutto de L’affarista di Balzac
La nuova produzione diretta da Antonio Calenda, a Trieste dal 22 marzo
Ha debuttato al Teatro Cilea di Reggio
Calabria, lo scorso 11 febbraio, il
nuovo spettacolo di produzione del
Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia,
L’affarista di Honoré de Balzac
che Antonio Calenda ha messo in scena
affidandosi a una compagnia notevole e
affiatata capeggiata da Geppy Glejieses
e Marianella Bargilli. Grande successo
trimestrale di teatro e spettacolo
L’abbonamento annuale a Hystrio - Trimestrale di teatro e spettacolo costa: Italia 35 euro ed Estero 50 euro. Puoi effettuare il pagamento con un versamento
su c/c postale n. 40692204 intestato a Hystrio-Associazione per la diffusione
della cultura teatrale, Via de Castillia 8, 20124 Milano (ricordati di inserire nel
bollettino di versamento l’indirizzo dell’abbonato e di inviare la ricevuta al fax
02.45409483); oppure con un assegno bancario non trasferibile da inviare alla
redazione: via Olona 17, 20123 Milano. IBAN IT66Z0760101600000040692204;
oppure online sul sito www.hystrio.it. Info tel. 02.40073256.
Dalla e De Gregori
e i Pooh in concerto
di pubblico ha salutato l’esordio della
piéce che in toni divertenti sa descrivere in modo tagliente e di sorprendente
attualità – visto che è stata scritta a
metà dell’Ottocento – il mondo dei
furbetti, degli speculatori e dei traders
che popolano anche il nostro presente.
A Trieste L’affarista replica dal 22
al 27 marzo.
Appuntamenti con la musica a febbraio
Salutati da sale sull’orlo del “sold
out”, ecco al Politeama Rossetti i
grandi concerti di musica leggera.
Si parte il 17 e 18 febbraio con
la musica romantica e indimenticabile dei Pooh, mentre, lunedì 21
sarà la volta di Lucio Dalla e
Francesco De Gregori.
Il tour dei Pooh intitolato Dove
periodico del teatro stabile
del friuli venezia giulia
redazione largo giorgio gaber, 1
34126 trieste
tel. 040-3593511 fax 040-3593555
www.ilrossetti.it [email protected]
Joey Guidone - www.joeyguidone.it
Anno XiX - numero 201
15 febbraio 2011
Aut.Tribunale di Trieste n° 846
del 30.7.1992
stampa stella arti grafiche,trieste
direttore responsabile
stefano curti
redazione ilaria lucari
greta petronio
Comincia il Sole vede Roby
Facchinetti, Dodi Battaglia e Red
Canzian, accompagnati da Danilo
Ballo alle tastiere, Ludovico Vagnone
alle chitarre e Phil Mer alla batteria,
impegnarsi nei brani dell’ultimo
album oltre ai più amati successi. Il
Work In Progess Tour con
Dalla e De Gregori ritorna invece
dopo l’esito entusiasmante della
tranche estiva: i due hanno di recente inciso il singolo Non basta
saper cantare, secondo inedito
della reunion.
Il Rossetti, è aperta
una pagina Facebook
Clicca “mi piace” su facebook.com/ilrossetti
Il Rossetti approda su Facebook. Dopo
un periodo di prova, realizzato con
la creazione di un gruppo di “amici
del Rossetti”, adesso è possibile essere aggiornati sull’attività del teatro
diventando “fan” della pagine del
Rossetti, nella quale verranno inserite
le principali novità e gli aggiornamenti
sulle iniziative promosse dal Teatro. Per
diventare “fan” è sufficiente cliccare “mi
piace” sulla pagina www.facebook.com/ilrossetti.
IL ROSSETTI NEWS
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la cultura,
Ci sono infiniti buoni
motivi per incoraggiare
e sostenere la cultura
in tutte le sue
migliori espressioni.
La Fondazione
lo crede da sempre.
quasi un processo di “geminazione”
Leggere un libro. Visitare una mostra. Ascoltare un concerto.
Raramente si pensa che si tratta di autentici “privilegi”: oggi condivisi
da molti, ma ancora (anche se può apparire strano) preclusi ai più.
La cultura, per progredire, richiede continue “chiavi di accesso”.
Dalle più elementari (come il saper leggere) ad altre più sofisticate,
che la cultura stessa, quasi per “geminazione”, crea di continuo.
Chiavi che ci consentono di scrutare orizzonti sempre più affascinanti
e impegnativi (percepire l’enigma di una statua greca, di un quadro
astratto o di un brano musicale, al di là della mera contemplazione).
Chiavi che durano per sempre. Che affinano gusto e capacità di giudizio.
Che non possiamo smarrire e che nessuno ci potrà mai rubare.
Che potremo condividere e scambiare con altri.
La cultura, innegabile segno di benessere sociale. Ma anche
matrice di autentica felicità individuale.
il colore del benessere sociale
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