stagione 2010-11, numero 7, 15 febbraio 2011 › complexions contemporary Ballet › il misantropo in questo numero › la notte poco prima della foresta › appuntamento a londra Sala Assicurazioni Generali COMPLEXIONS CONTEMPORARY BALLET Sala Bartoli 20.30 DAN mar ★ 15 febbraio mer Platea A-B-C 3★ Gallerie 2★ Loggione 1★ Platea A-B € 40/€ 37 Platea C € 37/€ 34 I Galleria € 32/€ 29 II Galleria € 28/€ 26 Logg. €16 20.30 POOH “DOVE COMINCIA IL SOLE” 21.00 Platea A € 63,25/€ 61 Platea B-C € 57,50/€ 55 Platea C rialzata € 51,75/€ 49 I Galleria € 40,25/€ 38 II Galleria € 34,50/€ 32 Logg. €21 21.00 Grease, American Ballet Theatre II 16 febbraio gio 17 febbraio ven 21.00 Ba1 Grease, American Ballet Theatre II 21.00 Ba2 19 21.00 Ba3 20 17.00 Ba5 febbraio lun febbraio mar ★ 22 febbraio di Molière regia di Massimo Castri scene e costumi Maurizio Balò con Massimo Popolizio, Graziano Piazza, Sergio Leone, Federica Castellini, Ilaria Genatiempo, Laura Pasetti, Tommaso Cardarelli, Andrea Gambuzza, Davide Lorenzo Palla, Miro Landoni Platea A-B 2★ Platea C - Gallerie 1★ Platea A-B € 29/€ 24 Platea C € 21/€ 17 Gallerie € 16/€ 13 la notte poco prima della foresta di Bernard-Marie Koltés traduzione di Luca Scarlini regia di Juan Diego Puerta Lopez con Claudio Santamaria Posto unico 2★ Biglietti Posto unico interi € 25 ridotti € 22 21 21.00 il misantropo 21.00 18 febbraio sab febbraio dom dalla / de gregori “WORK IN PROGRESS” 21.00 Ba4 20.30 PRI 16.00 E 20.30 A 20.30 B Aladin - il Musical, Monty Python’s Spamalot mer 23 febbraio gio 24 febbraio ven 21.00 Ba4 Aladin - il Musical, Monty Python’s Spamalot di Mario Vargas Llosa (Premio Nobel 2010) traduzione di Ernesto Franco regia di Maurizio Panici con Pamela Villoresi e David Sebasti 21.00 Ba2 26 21.00 Ba3 27 17.00 Ba5 Posto unico 2★ Biglietti Posto unico interi € 25 ridotti € 22 21.00 Ba1 DON CHISCIOTTE febbraio dom 16.00 D 21.00 APPUNTAMENTO A LONDRA 25 febbraio sab 20.30 C 21.00 Ba1 febbraio lun 28 ★ c’era una volta... scugnizzi IL PRIMO ILLY NON SI SCORDA MAI. Un gusto unico. Note fiorite e fruttate di caramello, cioccolato, pane tostato e miele.Unasensazionefinaledolce,vellutata, sempreappagante.Indimenticabile. Platea A-B 3★ Platea C e Gallerie 2★ Loggione 1★ Platea A-B € 40/€ 36 Platea C € 37/€ 34 I Galleria € 32/€ 30 II Galleria € 27/€ 22 Logg. €16 20.30 1 marzo L’affarista, Il vecchio e il cielo, Oblivion Show mer 2 20.30 M musiche e testi Claudio Mattone prosa Claudio Mattone ed Enrico Vaime scene Bruno Garofalo movimenti coreografici Gino Landi costumi Silvia Polidori regia Claudio Mattone febbraio mar 20.30 O 16.00 FAM 20.30 N 16.00 P marzo gio 3 marzo ven L’affarista, Il vecchio e il cielo, Oblivion Show 21.00 Ba4 4 21.00 Ba2 5 21.00 Ba3 6 17.00 Ba5 marzo sab marzo dom marzo lun di Ruggero Cappuccio liberamente tratto da Miguel da Cervantes regia di Nadia Baldi con Roberto Herlitzka e Lello Arena Posto unico 2★ Biglietti Posto unico interi € 25 ridotti € 22 7 marzo NoveeccellentitipidiArabicarendono unicoilgustodiillyinqualsiasiforma:grani, macinato, cialde, capsule, decaffeinato. Al baroacasa.Segustateillyconl’attenzione chesimerita,poiloriconoscetesempre. E quando lo riconoscete e ne diventate esperti,diventaunapassione.Persapernedi più:www.illy.com ca e´ Ros setti gustatevi la cena Largo Giorgio Gaber 2, Trieste - tel. 040 5700566 ap er a p anch to ran e zo! Complexions Contemporary Ballet esegue un programma su musiche che vanno da Bach agli U2 La danza che emoziona e coinvolge A Trieste il pubblico avrà la straordinaria occasione di applaudire il grande Desmond Richardson «Un istituto che incarna il momento storico, un santuario dove tutti gli appassionati di danza possono celebrarne il passato, costruendo simultaneamente il suo futuro». Con queste parole, nel programma di sala, si cerca di definire, raccontare Complexions, uno dei fenomeni più incantevoli, innovativi, interessanti della danza contemporanea. Ma alla compagnia, come ai due direttori artistici Dwight Rhoden e Desmond Richardson, le definizioni vanno proprio strette: le definizioni ed i limiti, i confini e le classificazioni… La danza – e in particolare la danza dei Complexions – è fluire, è movimento, è interconnessione: è molto simile – se ci pensiamo – al mondo attuale. Fin dalla fondazione, avvenuta nel 1994, la compagnia ha scelto infatti come linea della propria creazione e della propria innovazione, l’idea che la danza debba rimuovere le frontiere e non rinforzarle. Che si tratti delle tradizioni limitative di un singolo stile, periodo, luogo o cultura, i Complexions trascendono tutto questo, creando una forma di danza aperta ed in continua evoluzione, che riflette il movimento del mondo intero – e di tutte le culture che lo compongono – come un tutto correlato. La personalità stessa dei fon4 datori ha fatto da pilastro a tale poetica: Dwight Rhoden e Desmond Richardson - entrambi ritenuti fra le personalità di primo piano nella danza contemporanea – non si sono mai racchiusi in schemi preconfezionati. I loro curriculum di altissimo livello, sono percorsi da esperienze di ampio respiro: Rhoden è stato ballerino principale nell’Alvin Ailey American Dance Theater, ha creato coreografie per le migliori compagnie fra cui il New York City Ballet/Diamond Project, è stato docente e coreografo in scuole quali la New York University e la Julliard School danza e dintorni: “compleXions contemporarY Ballet” ma ha collaborato anche con Lenny Kravitz e Patrick Swayze e con realtà quali il Cirque Du Soleil. Richardson, che è stato descritto come “uno dei più maestosi ballerini che abbiano mai calpestato il palcoscenico del Metropolitan Opera House” dal New York Times, quando ha interpretato il ruolo principale al debutto mondiale dell’Otello dell’American Ballet Theatre, si è confrontato anche con star del calibro di Michael Jackson, Prince, Aretha Franklin e Madonna, prendendo parte poi al musical di Broadway Fosse, per cui ha ricevuto nel 1999 una nomination per il Tony Award... La loro danza è energia che scorre, dunque libera e irruenta: e tale è la cifra dei Complexions. Emozionano, coinvolgono, cercano con il pubblico un rapporto diretto e fresco, che il pubblico regionale ha già sperimentato quando – per una sola sera, nell’estate 2007 – si sono esibiti nel Parco di Miramare, nell’ambito della rassegna curata dallo Stabile. L’entusiasmo di allora, si rinnoverà di certo in questa nuova occasione, per la quale i Complexions eseguiranno un programma di alto livello che comprende tre importanti momenti. Il primo è Mercy che Dwight Rhoden ha creato nel 2009 su musiche spirituals e gospel e sulle tematiche della tolleranza, della grazia, della pietà; una vera chicca è Hissy Fits una suite di brani coreografici per 11 danzatori, di grande intensità in cui avremo l’onore di veder ballare lo stesso Desmond Richardson. Infine Rise, del 2008, sulle irresistibili musiche degli U2: esplora il vertiginoso viaggio della vita in tutta la sua complessità ed estasi. I brani degli U2, divenuti l’inno di una generazione, vengono interpretati attraverso una fisicità euforica e grande energia di movimento, tali che Rise sembra invitare il pubblico a credere una volta ancora nella forza dell’amore. (i.lu.) direttori artistici/fondatori ........................ .......................................dwight rhoden, ...........................desmond richardson coreografo in residenza ............................. ........................................dwight rhoden direttore esecutivo ..................................... .................................amadea edwards la compagnia ................................................. ..........................desmond richardson, ............ natalia alonso, edgar anido, ......mark caserta, francesca dario, .................................. christina dooling, ...... patricia Hachey,vincent Hardy, ....................................... gary W. Jeter ii, ..................................natiya Kezevadze, ....... christie partelow, sabra perry, ............................Wendy White sasser, ....... Kendall teague,tercell Waters ................................. e clifford Williams allievi ............................ Willie smith iii, .... taeler cyrus & mara thompson maestro di ballo .................Jae man Joo direttore di palcoscenico .......................... ................................................Kelly Brown amministratore di compagnia................... ...................................... michael J.moore lighting designer in residenza e direttore tecnico .... michael Korsch supervisione luci ............ Jesse muench tour a cura di ........ater-associazione ...................teatrale emilia romagna XIONS COMPLE CONTEMPORARY DWIGHT RHODEN coreografo in residenza MERCY (2009) HISSY FITS (2006) RISE (2008) BALLET DESMOND RICHARDSON DWIGHT RHODEN coreografia Dwight Rhoden assistente alla coreografia Desmond Richardson disegno luci Michael Korsch musiche spirituals, chants, rhythms, gospel costumi Christine Darch coreografia Dwight Rhoden disegno luci Michael Korsch musiche Johann Sebastian Bach costumi DM Design coreografia Dwight Rhoden disegno luci Michael Korsch musiche U2 costumi Christine Darch complexions contemporary Ballet abbonamento danza politeama rossetti sala assicurazioni generali dal 15/2 al 16/2/2011 durata 2h con intervallo programma mercY (2009) coreografia dwight rhoden assistente alla coreografia desmond richardson disegno Luci michael Korsch Musiche artisti vari (spirituals, chants, rhythms, gospel) costumi di: christine darch 1° movimento cathedralconfessionscredopenance interpreti la compagnia La creazione di Mercy è in parte supportata da fondi pubblici del New York City Department of Cultural Affairs, in partnership con il City Council. intervallo HissY fits (2006) coreografia dwight rhoden disegno Luci michael Korsch musica Johann sebastian Bach musiche incise da gabriela montero ed eroica trio costumi dm design interpreti desmond richardson con sabra perry, tercell Waters, christina dooling, edgar anido, natiya Kezevadze, clifford Williams, christie partelow, mark caserta, Willie smith iii, Wendy White sasser, gary W. Jeter ii HISSY FITS è stato commissionato da NJPAC Alternate Routes intervallo rise (2008) coreografia dwight rhoden disegno Luci michael Korsch musiche u2 costumi christine darch interpreti la compagnia 15-16.02.2011 Un ringraziamento speciale a Sharon Callaly di Principal Management, Morleigh Steinberg e Cynthia Quinn. POLITEAMA ROSSETTI - TRIESTE SALA ASSICURAZIONI GENERALI info biglietti 040 -35.93.511 - www.ilrossetti.it 5 Massimo Castri dirige per la prima volta un’opera del grande drammaturgo francese il misantropo Massimo Popolizio è il protagonista de Il Misantropo, la nuova produzione del Teatro di Roma abbonamento prosa politeama rossetti sala assicurazioni generali dal 23/2 al 27/2/2011 durata 2h e 15’ con intervallo La più perfetta delle opere di Molière Negli oltre 50 anni di storia del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia, tanti sono stati i capolavori di Molière messi in scena, ma mai è stato invece rappresentato Il Misantropo, che molti autorevoli pareri (quello di Goethe e di Goldoni, per citarne due soltanto) indicano come la più perfetta delle sue opere. Lo spettacolo prodotto dal Teatro di Roma offre dunque opportunità preziose, al pubblico regionale. Oltre a quella di apprezzare per la prima volta il testo, ci permette d’assistere ad un’ulteriore primizia, due grandi nomi del teatro italiano – Massimo Castri e Massimo Popolizio – al loro esordio in Molière. I due artisti, che già si sono incontrati in due occasioni – La famiglia Schroffenstein di von Kleist e Il Gabbiano di Checov – collaborano dunque nel Misantropo che si annuncia molto interessante. Come lo sono sempre le letture di Massimo Castri, regista profondamente analitico e sensibile, attento alle intersecazioni di testo e sottotesto, ai profili più celati dei personaggi, sempre preciso nell’affidare la propria visione a una pluralità di elementi interpretativi che regalano alle sue regie mai scontati percorsi di pensiero (basterà ricordare la perfezione de Le avventure della Villeggiatura 6 PROSA: “IL MISANTROPO” goldoniana – ospitata nel 1997 anche al Politeama Rossetti – e la forza dello strindberghiano Il Padre, applaudito nel 2006). E altrettanta intensità ci si può attendere da Massimo Popolizio, che reciterà naturalmente nel ruolo del titolo. È interprete sottile e di rara raffinatezza, capace di donare tutto sé stesso ai personaggi cui dà vita: lo abbiamo ammirato lo scorso anno nel Cyrano de Bergerac e a fine stagione nel pluripremiato Copenhagen al fianco di Umberto Orsini e Giuliana Lojodice. Ma siamo abituati a vederlo spesso al cinema (Romanzo criminale di Placido, Mio fratello è figlio unico di Lucchetti, fra i più recenti Gli sfiorati per la regia di Matteo Rovere) ed a sentire la sua voce in importanti ruoli di doppiaggio (è Tim Roth nella serie tv Lie to me e Hamlet nell’omonimo film di Kenneth Branagh). Ne Il Misantropo si confronterà con un personaggio del tutto particolare, comico ma a tratti anche drammatico, irritante e al contempo toccante. Alcesti – questo sarà in scena il suo nome – è infatti un giovane che ama la verità, disprezza il compromesso, la finzione e quasi tutta l’umanità... Se si limitasse a ciò potrebbe essere considerato soltanto rigoroso, o di pessimo carattere, ma Alcesti fa di più: esprime in tutta chiarezza e senza alcuna diplomazia i propri pensieri a chiunque, compresi i diretti interessati. Non indugia a rivelare ad Oronte, autore di un sonetto, che giudica pessima quella sua opera. Ne consegue una lite giudiziaria e l’amico Filino gli consiglia di assumere un atteggiamento accomodante, ma egli protesta e assicura che non farà niente per ottenere un giudizio favorevole. Anche nelle scelte affettive si pone in assoluta autonomia: rifiuta sdegnoso la corte di ragazze virtuose come Arsinoé, e cade fra le braccia della vedova Célimène, maldicente e civetta. Accadrà che quasi contemporaneamente Alceste riceva due gravi delusioni: perde il processo contro Oronte, e gli vengono svelati gli intrighi amorosi tessuti alle sue spalle da Célimène. Tutti i pretendenti della civetta a questo punto si dileguano, tranne lui, che preso da tenerezza la perdona, purchè lo segua come moglie legittima in una vita semplice, in provincia. Il rifiuto della donna lo amareggia e il povero Alcesti si ritira a vita solitaria, chiuso nella sua misantropia, per sempre. di ilaria lucari di ...........................................................molière traduzione di..................... cesare garboli regia.................................... massimo castri scene e costumi ..................maurizio Balò luci ................................... gigi saccomandi musiche ..................... arturo annecchino suono ...................................... franco visioli assistente alla regia...................marco plini assistente alle scene ......antonio cavallo produzione ......................... teatro di roma personaggi ..................................... interpreti Alceste.........................massimo popolizio Filinto ................................graziano piazza Oronte ................................... sergio leone Célimène.....................federica castellini Basco .....................davide lorenzo palla Eliante .......................... ilaria genatiempo Citandro.....................andrea gambuzza Acaste ..................... tommaso cardarelli Arsinoè................................... laura pasetti T E AT R O Guardia, Du Bois..................miro landoni ARGENTINA scene e costumi Maurizio Balò Alceste Filinto Oronte Célimène Basco Eliante Clitandro Acaste Arsinoè Guardia, Du Bois luci musiche suono assistente alla regia assistente alle scene responsabile tecnico direttore di scena capo macchinista capo elettricista fonico sarta truccatore amministratore di Compagnia assistente volontario responsabile uf�icio stampa foto di scena Massimo Popolizio Graziano Piazza Sergio Leone Federica Castellini Davide Lorenzo Palla Ilaria Genatiempo Andrea Gambuzza Tommaso Cardarelli Laura Pasetti Miro Landoni Gigi Saccomandi Arturo Annecchino Franco Visioli Marco Plini Antonio Cavallo Giovanni Santolamazza Ronni Bernardi Alessandro Sorrenti Fabio Bozzetta Michele Percopo Elisabetta Rizzo Luca Oblach Walter Marsilii Antonio Santoro Antonia Ammirati Sera�ino Amato realizzazione scene e attrezzerie Mekane s.r.l., Roma realizzazione costumi Sartoria teatrale Farani, Roma calzature Pompei 2000 s.r.l., Roma parrucche Mario Audello, Torino trasporti T.P.R. Group s.r.l., Roma 12 OTTOBRE _7 NOVEMBRE 2010 PRIMA NAZIONALE 7 Pamela Villorese e David Sebasti protagonisti alla Sala Bartoli della pièce diretta da Maurizio Panici Un’indagine nell’animo umano abbonamento altri percorsi politeama rossetti sala Bartoli dal 22/2 al 27/2/2011 durata 1h 20’ senza intervallo Appuntamento a Londra è una novità assoluta per l’Italia del Premio Nobel 2010 Mario Vargas Llosa Pensava si trattasse di uno scherzo, Mario Vargas Llosa quando, nel suo appartamento di New York, ha ricevuto al notizia di essere stato insignito del Premio Nobel per la letteratura 2010. Non se lo aspettava affatto, anche se la sua letteratura coraggiosa e possente, sempre “dalla parte dell’uomo” meritava senza dubbio l’ambìto riconoscimento. È pervaso dalle suggestioni della narrativa dello scrittore peruviano, il testo drammaturgico che lo Stabile propone nella messinscena di Maurizio Panici e nell’interpretazione accurata di Pamela Villoresi e David Sebasti. Appuntamento a Londra è un’acuta e profonda riflessione sul tema dell’identità e sulla vita segreta delle persone, temi da sempre molto amati da Llosa, e indaga inoltre sui valori dell’amicizia e dei sentimenti, su quel sottile filo che lega gli esseri umani, come attrazione profonda dell’uomo per l’altro da sé. La trama vuole che un realizzato manager peruviano di nome Chispas, efficiente, duro, apparentemente soddisfatto, si trovi a Londra durante una pausa di un viaggio d’affari e sia colto da una profonda inquietudine, che si sostanzia e amplifica nel corso della visita che riceve da una donna. Si presenta come Raquel, la sorella del suo 8 miglior amico d’infanzia, di cui da anni egli ha perduto ogni traccia. Il dialogo serrato e seducente fra i due, condurrà alla rivelazione che Raquel non è altri che l’amico d’infanzia, Pirulo: a Casablanca è riuscito finalmente a liberare la sua vera natura sessuale. Fra il turbamento di questo presente e vecchi ricordi, lo scambio fra i due intrappola tracce piacevoli del passato e storie dolenti, sensi di colpa e omissioni, tenerezze, fragilità e paure… E c’è lo spazio – in questo vortice onirico e misterioso – perché Chispas si abbandoni alle visioni di un’altra sua possibile altri percorsi: “appuntamento a londra” identità, di quella “vita segreta” che probabilmente ognuno immagina per sé e non vive, reprime, rimpiange… Un’idea che affascina Vargas Llosa e molti artisti assieme a lui: basta che pensiamo alle “dimensioni parallele” di un film come Sliding Doors, o ai versi di Thomas Eliot – che il regista Panici cita nelle sue note – “… ciò che poteva essere e ciò che è stato/ tendono a un solo fine che è sempre presente./ Passi echeggiano nella memoria/ lungo il corridoio che non prendemmo/ verso la porta che non aprimmo mai/ sul giardino delle rose...”. È in questa zona di confine che i protagonisti si muovono continuamente, in bilico tra un mondo reale e uno immaginario altrettanto concreto e vissuto con la stessa intensità della vita vera e talvolta con una sorta di nostalgia. In questo modo, attraverso Apputamento a Londra Vargas Llosa scandaglia la parte più segreta dell’animo umano, appassionandosi – come ammette egli stesso – «ai temi della finzione e della vita, del ruolo che quella gioca in questa, della maniera con cui l’una e l’altra si alimentano e si confondono, si respingono e si completano in ogni destino individuale». Il palcoscenico – secondo l’autore ed il regista – è il luogo più adatto ad una simile indagine: il luogo dove i sogni, gli incubi possono prendere forma. Lo spettacolo di Panici asseconda tutto ciò e sceglie un gioco di linguaggi espressivi che si sovrappongono e si completano, che aprono alla scena continuamente nuove possibilità e pongono lo spettatore davanti a una vertigine, in bilico fra mondo reale e prospettive “altre”, possibili o immaginarie. Oltre alle prove di Villoresi e Sebasti, lo aiutano in ciò le scene di Francesco Ghisu, i video di Andrea Giansanti e le musiche di Germano Mazzocchetti. di ilaria lucari C’ERA UNA VOLTA... appuntamento a londra di .................................. mario vargas llosa ..........................................(Premio Nobel 2010) traduzione di.....................ernesto franco regia.....................................maurizio panici con..................................pamela villoresi e ..................................................david sebasti scene ................................ francesco ghisu costumi...................................lucia mariani musiche ........... germano mazzocchetti luci .........................................emiliano pona video ..............................andrea giansanti produzione .......... associazione teatrale pistoiese/argot produzioni in collaborazione con ................ spoleto52 ..................................... festival dei 2mondi SCUGNIZZI dal 2 al 6 marzo 2011, Politeama Rossetti - Trieste, Sala Assicurazioni Generali 9 Anche Patrice Chérau e Peter Stein si sono confrontati con la drammaturgia dell’autore francese La solitudine dell’oggi secondo Koltès Claudio Santamaria è il protagonista del monologo diretto e coreografato da Juan Diego Puerta Lopez Un’unica dirompente frase di oltre sessanta pagine, uno fra i più enigmatici e seducenti personaggi della drammaturgia di Bernard-Marie Koltès e un interprete che ha saputo conquistare l’attenzione del cinema, del teatro e della televisione: Claudio Santamaria... La notte poco prima della foresta è tutto questo, e rappresenta uno degli esempi più accesi di drammaturgia sperimentale, non soltanto dal punto di vista strutturale (la lunga frase in cui si esaurisce il monologo di Santamaria), ma anche da quello della concezione e della costruzione. I personaggi di Koltès vivono al di là del tempo, sono in qualche modo simbolici, ma sorprendono per quanto incidono sul presente. Così il protagonista de La notte poco prima della foresta, che conosciamo sullo sfondo notturno e perduto del quartiere parigino di Rue St. Denis, popolato da prostitute e spacciatori, balordi e figuri inquietanti: il protagonista è solo, probabilmente troppo, e ne sente il peso. Cerca dunque qualcosa, una compagnia, uno scambio, un interlocutore che potrebbe essere ciascuno di noi… Ecco che il flusso di pensieri, riflessioni, domande del protagonista, diviene la via per affrontare temi forti, dolorosi, denunce urgenti: l’emarginazio10 ne, la solitudine, l’impossibilità di comunicare. Ed è affascinante come siano le parole veementi e stranianti di quest’autore – appena ventottenne al momento della scrittura del testo – a divenire qui e nella sua intera produzione, lo strumento per denunciare l’incomunicabilità e i rapporti interpersonali violenti che pesano sull’individuo contemporaneo, e come sappiano raccontare in modo originalmente poetico temi tanto duri. Presentato nel 1977 al Festival off di Avignone, il monologo colpì Richard Fontana che ALTRI PERCORSI: “LA NOTTE POCO PRIMA DELLA FORESTA” poche stagioni più tardi lo diede a Parigi e anche gli altri testi di Koltès, sebbene scelgano a priori linee di ricerca forti e non popolarissime, hanno saputo conquistare il pubblico e importanti personalità della scena francese e non (basti citare Patrice Chérau e Peter Stein che misero in scena i suoi lavori). Ora tocca al regista e coreografo colombiano Juan Diego Puerta Lopez affrontare la complessa drammaturgia di Koltès assieme a Claudio Santamaria. Puerta Lopez sceglie di avvolgere il potente monologo in un mondo di immagini proiettate e di suoni che ne amplifichino la dimensione visionaria e si avvale perciò della collaborazione di Giuliano Sangiorgi – il leader dei Negramaro – per la creazione delle musiche originali. In quest’universo Santamaria cercherà il suo incontro, il suo contatto con l’interlocutore, offrendo al proprio personaggio tutta la forza, la sensibilità e la profondità di cui già si è dimostrato capace nella sua felice carriera televisiva e cinematografica. Una parabola in cui vanno citate alcune notevoli prove: dagli esordi sul grande schermo con Marco Risi e Bernardo Bertolucci, a L’ultimo bacio (per cui riceve una candidatura al David di Donatello), PAZ! di Renato De Maria (altra candidatura ai Nastri d’argento), al cinema d’autore di Apnea di Roberto Dordit e Ma quando arrivano le ragazze? di Pupi Avati. Poi il grande successo con Romanzo Criminale di Michele Placido, dove interpreta uno dei personaggi principali della famigerata Banda della Magliana, pellicola che gli vale il Nastro d’Argento come miglior attore protagonista. Sono molti da lì i ruoli di rilievo, fra cui va citata la partecipazione all’episdio di James Bond Casino Royale nel ruolo di Carlos e il ritorno sul set con Muccino per il sequel, a dieci anni di distanza, de L’ultimo bacio, dal titolo Baciami ancora. la notte poco prima della foresta abbonamento altri percorsi politeama rossetti sala Bartoli dal 15/2 al 20/2/2011 durata 1h e 10’ senza intervallo di ...............................Bernard-marie Koltès traduzione................................. luca scarlini regia .................Juan diego puerta lopez con .............................. claudio santamaria musica originale...........giuliano sangiorgi sassofono .......................raffaele casarano scene................................ carmine guarino opera installativa ............. loredana longo costumi ................................. caterina nardi disegno luci ...................tommaso toscano installazione sonora ....................................... giuliano lombardo assistente alla regia .......daniela perticarà produzione ..............................nuovo teatro ............................diretto da marco Balsamo 11 arrivano a trieste, in esclusiva nazionale, le produzioni inglesi di tre grandi musical! dal 13 al 17 aprile 2011 dal 24 al 29 maggio 2011 news dal 7 al 12 giugno 2011 YOU’RE THE ONE THAT I WANT! Antonio Calenda Alla Bartoli glidiretto allievidadella Bernstein portano in scena A Little Night Music Novità in arrivo nel cartellone Massimo Ranieri, la Mannino e i Voca People in scena al Rossetti a maggio Il musical degli aBBa che ha anticipato il successo di mamma mia!. Lo score di cHess contiene le hit i KnoW Him so Well e one nigHt in BangKoK che in questa edizione vengono eseguite, ballate e suonate dal vivo dagli stessi protagonisti dello spettacolo. Se acquisti i biglietti per 1 spettacolo i prezzi sono chess/spamalot Platea € 55/50, Gallerie € 43/38, Loggione € 16 grease Platea € 65/60, Gallerie € 49/42, Loggione € 16 L’esilarante musical tratto dal film cult montY pYtHon e il sacro graal arriva per la prima volta in Italia nell’edizione originale inglese. Premiato a Broadway con il Tony Award per il miglior musical, spamalot garantisce due ore di grande divertimento e di memorabili numeri musicali come find Your grail, alWaYs looK on tHe BrigHt side of life e diva’s lament. Se acquisti i biglietti per 2 spettacoli paghi in tutto Platea € 100 Gallerie € 70 Loggione € 25 Per la prima volta il musical campione d’incassi in tutto il mondo arriva in Italia nell’edizione originale inglese attualmente in scena al Piccadilly Theatre di Londra. I protagonisti di grease Danny e Sandy canteranno in inglese le intramontabili hit sumOF mer nigHts, You’re STRA FERTA OR tHe one tHat i VAL DINARIA ID Want, We go toAL 5 A FINO MAR getHer e greased’ ZO ligHtning. La programmazione del Teatro Stabile si arricchisce di alcuni nuovi appuntamenti, tutti molto accattivanti. Il primo nuovo titolo in programmazione è quello di un musical noto e mai arrivato prima in Italia: A Little Night Music di Hugh Wheeler con la musica di Stephen Sondheim. Lo vedremo a Trieste – il 25 e il 26 marzo – grazie all’ormai consueto e atteso ritorno alla Sala Bartoli della Bernstein School of Musical Theatre di Bologna, diretta da Shawna Farrell. Da parecchie stagioni ormai i migliori allievi della scuola eseguono delle vere e proprie “chicche” per gli appassionati di musical, in edizioni che soprattutto dal punto di vista canoro, interpretativo e musicale sono di livello davvero notevole. A Little Night Music s’incentra sulle vite romantiche di molte coppie e prodotto a Broadway nel 1973 è stato uno dei grandi successi di questo genere. Recentemente lo ha interpretato Catherine Zeta-Jones meritando addirittura un Tony Awards come migliore attrice e accanto a lei Angela Lansbury. A maggio ci attendono invece due importanti concerti: martedì 10, vedrà 1881 - 2011 I prezzi indicati nella presente offerta riguardano l’acquisto di un abbonamento a posto libero a due o tre tagliandi valido per qualsiasi replica degli spettacoli CHESS, SPAMALOT e GREASE. Gli abbonamenti sono in vendita fino a sabato 10 marzo. L’emissione dei biglietti potrà avvenire secondo il seguente calendario: CHESS da giovedì 10 febbraio; GREASE da giovedì 17 febbraio; SPAMALOT da giovedì 24 febbraio. I prezzi indicati sono praticati solo presso la biglietteria del Politeama Rossetti. Sarà possibile l’applicazione di un diritto di prevendita nei punti vendita esterni o nei canali di vendita online. diretto da Antonio Calenda sala assicurazioni generali ciando il canto “a cappella” a suoni da beat box, senza l’aiuto di nessuno strumento musicale. Il risultato è di una perfezione che lascia senza fiato! A ciò si aggiunge il carattere giocoso del gruppo israeliano che impreziosisce le sue esecuzioni con momenti spettacolari davvero gustosi. Infine la comicità: dopo tanti showmen, sarà la volta di una donna, Teresa Mannino. La riconosceranno gli affezionati di Zelig Off, di cu è la presentatrice piena di verve. La applaudiremo il 13 maggio in un recital graffiante e simpatico, tutto suo, intitolato Terribilmente divagante. IL NUOVO PICCOLO COMPIE 130 ANNI Se acquisti i biglietti per 3 spettacoli paghi in tutto Platea € 120 Gallerie € 90 Loggione € 30 politeama rossetti il ritorno alla Sala Assicurazioni Generali di una grande voce qual è quella di Massimo Ranieri, che offrirà il meglio del suo repertorio e delle sue interpretazioni. Curiosissima poi la proposta di sabato 14 maggio: si esibiranno infatti i Voca People. Impossibile che non li conosciate: sono quegli strani alieni “musicali” tutti bianchi e con le labbra rosse che sono divenuti famosi in Italia per uno spot dei tic-tac… Ma la loro fama è internazionale e il loro talento davvero unico e dirompente: sono israeliani, e riescono a riprodurre i suoni di un’intera orchestra intrec- 2011: Nuova Grafica, Formato Tabloid, un Anniversario Storico www.ilpiccolo.it IL ROSSETTI NEWS 13 Immergetevi nella lettura con HYSTRIO Successo a Reggio Calabria per il debutto de L’affarista di Balzac La nuova produzione diretta da Antonio Calenda, a Trieste dal 22 marzo Ha debuttato al Teatro Cilea di Reggio Calabria, lo scorso 11 febbraio, il nuovo spettacolo di produzione del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia, L’affarista di Honoré de Balzac che Antonio Calenda ha messo in scena affidandosi a una compagnia notevole e affiatata capeggiata da Geppy Glejieses e Marianella Bargilli. Grande successo trimestrale di teatro e spettacolo L’abbonamento annuale a Hystrio - Trimestrale di teatro e spettacolo costa: Italia 35 euro ed Estero 50 euro. Puoi effettuare il pagamento con un versamento su c/c postale n. 40692204 intestato a Hystrio-Associazione per la diffusione della cultura teatrale, Via de Castillia 8, 20124 Milano (ricordati di inserire nel bollettino di versamento l’indirizzo dell’abbonato e di inviare la ricevuta al fax 02.45409483); oppure con un assegno bancario non trasferibile da inviare alla redazione: via Olona 17, 20123 Milano. IBAN IT66Z0760101600000040692204; oppure online sul sito www.hystrio.it. Info tel. 02.40073256. Dalla e De Gregori e i Pooh in concerto di pubblico ha salutato l’esordio della piéce che in toni divertenti sa descrivere in modo tagliente e di sorprendente attualità – visto che è stata scritta a metà dell’Ottocento – il mondo dei furbetti, degli speculatori e dei traders che popolano anche il nostro presente. A Trieste L’affarista replica dal 22 al 27 marzo. Appuntamenti con la musica a febbraio Salutati da sale sull’orlo del “sold out”, ecco al Politeama Rossetti i grandi concerti di musica leggera. Si parte il 17 e 18 febbraio con la musica romantica e indimenticabile dei Pooh, mentre, lunedì 21 sarà la volta di Lucio Dalla e Francesco De Gregori. Il tour dei Pooh intitolato Dove periodico del teatro stabile del friuli venezia giulia redazione largo giorgio gaber, 1 34126 trieste tel. 040-3593511 fax 040-3593555 www.ilrossetti.it [email protected] Joey Guidone - www.joeyguidone.it Anno XiX - numero 201 15 febbraio 2011 Aut.Tribunale di Trieste n° 846 del 30.7.1992 stampa stella arti grafiche,trieste direttore responsabile stefano curti redazione ilaria lucari greta petronio Comincia il Sole vede Roby Facchinetti, Dodi Battaglia e Red Canzian, accompagnati da Danilo Ballo alle tastiere, Ludovico Vagnone alle chitarre e Phil Mer alla batteria, impegnarsi nei brani dell’ultimo album oltre ai più amati successi. Il Work In Progess Tour con Dalla e De Gregori ritorna invece dopo l’esito entusiasmante della tranche estiva: i due hanno di recente inciso il singolo Non basta saper cantare, secondo inedito della reunion. Il Rossetti, è aperta una pagina Facebook Clicca “mi piace” su facebook.com/ilrossetti Il Rossetti approda su Facebook. Dopo un periodo di prova, realizzato con la creazione di un gruppo di “amici del Rossetti”, adesso è possibile essere aggiornati sull’attività del teatro diventando “fan” della pagine del Rossetti, nella quale verranno inserite le principali novità e gli aggiornamenti sulle iniziative promosse dal Teatro. Per diventare “fan” è sufficiente cliccare “mi piace” sulla pagina www.facebook.com/ilrossetti. IL ROSSETTI NEWS 15 la cultura, Ci sono infiniti buoni motivi per incoraggiare e sostenere la cultura in tutte le sue migliori espressioni. La Fondazione lo crede da sempre. quasi un processo di “geminazione” Leggere un libro. Visitare una mostra. Ascoltare un concerto. Raramente si pensa che si tratta di autentici “privilegi”: oggi condivisi da molti, ma ancora (anche se può apparire strano) preclusi ai più. La cultura, per progredire, richiede continue “chiavi di accesso”. Dalle più elementari (come il saper leggere) ad altre più sofisticate, che la cultura stessa, quasi per “geminazione”, crea di continuo. Chiavi che ci consentono di scrutare orizzonti sempre più affascinanti e impegnativi (percepire l’enigma di una statua greca, di un quadro astratto o di un brano musicale, al di là della mera contemplazione). Chiavi che durano per sempre. Che affinano gusto e capacità di giudizio. Che non possiamo smarrire e che nessuno ci potrà mai rubare. Che potremo condividere e scambiare con altri. La cultura, innegabile segno di benessere sociale. Ma anche matrice di autentica felicità individuale. il colore del benessere sociale