CORSO PON Esperto nella progettazione, caratterizzazione e lavorazione di termoplastici modulo: CHIMICA DEI POLIMERI Vincenzo Venditto influenza delle caratteristiche strutturali, microstrutturali e morfologiche sulle proprietà fisiche dei materiali polimerici Influenza della massa molecolare Influenza dello stato fisico Organizzazione dello stato solido nei polimeri 1 Influenza della massa molecolare conclusioni le proprietà fisiche di un polimero dipendo dalla totalità delle macromolecole di cui è composta la sua massa dalla presenza di entanglement fra le singole macromolecole 2 Influenza dello stato fisico (morfologia dello stato solido) stato gassoso non esiste stato liquido * = liquidi molto viscosi (η = f(T)) lo stato solido può essere polimeri reticolati (resine termoidurenti & gomme) disordinato ordinato intermedio * alcuni polimeri sono infusibili (amorfo) (cristallino) (mesomorfo) stato solido particolare costituito da una unica macromolecola nei polimeri cristallini esiste sempre una frazione amorfa (semicristallini) * amorfi * 3 poliacetale = poliossimetilene Le transizioni che coinvolgono le fasi amorfa e cristallina influenzano fortemente le proprietà della fase solida variazione della rigidità del materiale (modulo elastico) zona vetrosa fusione dei cristalliti transizione vetrosa* polimeri semicristallini polimeri reticolati plateau gommoso flusso gommoso / liquido polimeri amorfi 1) moti molecolari ridotti 2) crolla il modulo = moti molecolari a lungo raggio 3) amorfi: plateau dipende da PM cristallini: plateau dipende da Tm reticolati: platetau dipende da stabilità termica reticolo 4) comportamento viscoelastico 5) flusso viscoso 4 *transizione vetrosa = passaggio dallo stato vetroso a quello gommoso stato disordinato stato amorfo (glassy state) stato vetroso nella vecchia letteratura scientifica amorfo = liquido vetri = liquidi sottoraffreddati un vetro ha la struttura di un liquido transizione liquido-vetro non è del primo ordine (transizione vetrosa) meccanismo di vetrificazione (vale per molecole piccole & grandi) caratteristiche di un vetro (amorfo) non c è variazione di stato raffreddamento molto veloce è inibita la formazione di nuclei cristallini (solo se la viscosità è alta ≈1013 Ns/m2) bassa densità (0.85-0.95 della fase cristallina) elevata rigidità e fragilità ordine a cortissimo raggio (sostanzialmente disordinato) scattering diffuso ai raggi X 5 transizione vetrosa in un vetro la temperatura e la viscosità hanno una relazione non lineare vetro = polimero inorganico Equazione di Williams-Landel-Ferry (WLF) stato vetroso η(Tg) ≈ 1013 poises vale anche per polimeri organici Tg permette di calcolare le variazioni di viscosità con la temperatura temperatura di transizione vetrosa stato liquido raffreddamento molto veloce 17.44 (c1) e 51.6 (c2) costanti universali determinate sperimentalmente vale fino a T ≈ Tg+100°C vetrificazione 10 poises = Pa · s = 1 N/m2 · s 6 transizione vetrosa nei materiali polimerici variazione del volume specifico il coefficiente di espansione volumetrico cambia (varia la pendenza) Tm Tg alla Tg stato gommoso polimeri amorfi stato liquido (amorfo) stato vetroso η (Tg) = 1013 Pa · s stato plastico polimeri cristallini fluido viscoso η (Tm) = 102-6 Pa · s a T > Tg un polimero amorfo rammollisce possibili grandi movimenti molecolari coordinati (20-40 atomi coinvolti) un polimero cristallino diventa plastico → deformabile 7 Le transizioni che coinvolgono le fasi amorfa e cristallina influenzano fortemente le proprietà della fase solida variazione della rigidità del materiale (modulo elastico) zona vetrosa fusione dei cristalliti transizione vetrosa* polimeri semicristallini polimeri reticolati plateau gommoso flusso gommoso / liquido polimeri amorfi 1) moti molecolari ridotti 2) crolla il modulo = moti molecolari a lungo raggio 3) amorfi: plateau dipende da PM cristallini: plateau dipende da Tm reticolati: platetau dipende da stabilità termica reticolo 4) comportamento viscoelastico 5) flusso viscoso 8 *transizione vetrosa = passaggio dallo stato vetroso a quello gommoso Relazione tra la Tg e alcune grandezze termodinamiche variazione continua V volume α andamento simile ad una transizione del secondo ordine variazione discontinua coefficiente di dilatazione termica Cp ed α simili al cristallino simile vibrazione dei baricentri H entalpia Cp calore specifico simile ordine a corta distanza α = dV/dT Cp = dH/dT ... grandezze usate nella determinazione sperimentale della Tg 9 Effetto della storia termica sulla Tg Tg è funzione della velocità di misura volume specifico (raffreddamento) raffreddamento veloce raffreddamento lento Tg non è transizione termodinamica (vera e propria) ma fenomeno cinetico (rilassamento) prima e dopo la Tg non c è equilibrio termico alla Tg attivi movimenti cooperativi intermolecolari di segmenti di catena il raffreddamento rapido impedisce il raggiungimento posizioni di equilibrio dei segmenti di catena 10 Modello del volume libero cristallino amorfo Vtotale = Vmolecole + Vvuoti volume libero volume libero distribuito uniformemente (distribuzione gaussiana delle dimensioni dei vuoti) i vuoti presenti nella fase amorfa consentono la mobilità molecolare diminuendo la Temperatura I segmenti molecolari si muovono nei vuoti la probabilità dei movimenti si riduce il volume libero diminuisce alla Tg il Vlibero assume un valore critico che impedisce i movimenti dei segmenti molecolari sotto la Tg la frazione di Vlibero è costante consentiti solo movimenti vibrazionali 11 Parametri che influenzano la Tg paramentri che influenzano le interazioni intra/inter molecolari parametri interni dipendono da caratteristiche strutturali del polimero 1 2 gruppi polari; legami idrogeno, gruppi laterali ingombranti e rigidi flessibilità della catena; gruppi laterali a catena lunga e/o simmetrici differente tatticità isotattici più flessibili 1 * 2 * CED = densità di energia coesiva ≈ energia di interazione intermolecolare parametri esterni dipendono dal processo produttivo o dalla lavorazione composizione; massa molecolare; cariche; reticolazione pressione; trattamenti termici - meccanici fattori che riducono/incrementano l energia di attivazione dei moti molecolari (riducono/incrementano Tg) 12 Flessibilità molecolare ΔE rotazionale C—C aumenta rigidità gruppi laterali 0.2 ÷ 1.2 Kj / mol Tg ≈ -120°C legami Si – O – Si (gomme siliconiche) Tg ≈ -100°C Tg ≈ -73°C ridotta Tg per effetto della maggiore libertà rotazionale 13 Effetto di un diluente sulla Tg diluente: 1) bassi pesi molecolari 2) differente polimero 3) plastificante relazione generale in cui: variazione della Tg al variare della composizione del polimero 1 2 per miscele di polimeri B ≈ 1 In presenza di un plastificante B >> 1 1 2 Tg = media ponderale fra le Tg dei singoli polimeri wi = frazione in peso Δαf = coefficiente di dilatazione termica* ρi = densità * * circa simili in tutti i polimeri vale la relazione generale 14 La Tg è forse il parametro più importante che bisogna conoscere prima di poter decidere un applicazione per un polimero non cristallino Eisemberg, Physycal properties of polymers , Am.Chem.Soc. 1984 fine 15