Linee Guida Coop per una corretta alimentazione dell`infanzia

LINEE GUIDA COOP
ECCO ALCUNI S
UGGERIMENTI:
QUALCHE CONSIGLIO
PER UN CORRETTO STILE DI VITA.
UN CORRETTO STILE DI VITA, BUONE ABITUDINI ALIMENTARI
E UNA REGOLARE ATTIVITÀ FISICA SONO PRESUPPOSTI INDISPENSABILI
PER POTER CRESCERE SANI.
PER QUESTO COOP INTENDE DIFFONDERE TRA LE FAMIGLIE
UNA POLITICA DI PROMOZIONE DELLA SALUTE.
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È STARE IN FORMA.
OLTRE AD UNA CORRETTA ALIMENTAZIONE,
ANCHE L’ABITUDINE A UNA SANA ATTIVITÀ FISICA È INDISPENSABILE
NELLA CRESCITA DEI NOSTRI FIGLI.
La sedentarietà infatti è considerata la principale causa del progressivo
aumento di peso. Per prevenire questo fenomeno, oltre a praticare sport,
bisogna acquisire uno stile di vita attivo in generale: ad esempio muoversi
in bici o a piedi anzichè con la macchina, giocare all’aperto, utilizzare
le scale invece dell’ascensore, sono abitudini indispensabili sia per
i bambini, sia per noi adulti.
COSA METTIAMO
NEL PIATTO?
L’attività motoria, oltre ad essere un canale
di sfogo della naturale esuberanza del
bambino, migliora la sua adattabilità agli
impegni quotidiani e la sua capacità di
socializzare.
È importante dedicare almeno un’ora al
giorno all’attività fisica e al movimento,
incentivando i bambini a praticare lo sport
che più gli piace con una frequenza minima
di due volte a settimana.
PER POTER UTILIZZARE AL MEGLIO GLI ALIMENTI È FONDAMENTALE
CONOSCERLI E SAPERE COME COMBINARLI FRA LORO PER POTER
COMPORRE UNA “DIETA NORMOCALORICA”.
PIRAMIDE ALIMENTARE:
QUANDO È MEGLIO STARE IN BASSO.
LA NOSTRA DIETA MEDITERRANEA È UN CONCENTRATO
DI SALUTE E GUSTO E LA SUA ESPRESSIONE PRATICA
È DATA DALLA “PIRAMIDE ALIMENTARE”.
La Piramide alimentare può aiutare, in maniera semplice,
a riempire correttamente il vostro carrello della spesa
senza essere “accecati” dal marketing e dal consumismo
moderno che spesso propone una piramide capovolta.
La Piramide Alimentare è uno schema suddiviso in
diversi piani o settori, che raggruppa tutti gli alimenti con
caratteristiche nutrizionali simili.
Da “Healthy eating mediterranean way: tasty tales for children
and pratical tips for adults”. M. Caroli, Locorotondo editore
2010 (modificato).
Nelle pagine successive affronteremo nel dettaglio gli
alimenti presenti nella piramide e il loro corretto utilizzo.
Come in una piramide egizia le fondamenta solide sono state in grado di
mantenere l’edificio nei millenni, così la piramide alimentare mostra quali sono
gli alimenti più importanti per mantenere a lungo un buon stato di salute,
anche senza o con un limitato uso degli alimenti presenti all’apice ed in sua
prossimità.
Il gruppo della frutta e verdura: costituisce le fondamenta, e quindi la parte
più importante, della piramide, molto ricchi di acqua, fibra, vitamine A e C,
sali minerali e antiossidanti. Per stare bene ne dovremmo consumare almeno
5 porzioni al giorno.
Nella sezione successiva troviamo i cereali quali pane, pasta, riso e patate
che sono alimenti ricchi di carboidrati complessi, ma anche di proteine e fibra.
Dovremmo consumare 4-6 porzioni al giorno da questo gruppo.
Per condire e cuocere gli alimenti dovremmo usare sempre oli vegetali, in special
modo olio di oliva extravergine e, a crudo, olio di mais e girasole.
Sono necessarie 3 porzioni al giorno per assicurarsi un buon apporto di calorie,
acidi grassi essenziali e vitamina E.
Infine, ogni giorno, non dovrebbero mancare 2 porzioni di latte o yogurt, meglio
se parzialmente scremati, che ci forniscono tanto calcio e pochi grassi.
La parte centrale della piramide presenta quegli alimenti che dovremmo
assumere nell’arco di una settimana e cioè gli alimenti più ricchi di proteine:
Carne, pesce, legumi, formaggi. Il pesce, oltre alle proteine, fornisce acidi grassi
essenziali omega 3; la carne è fonte di ferro e vitamine del gruppo B; i legumi,
soprattutto quelli secchi, forniscono carboidrati, fibra e calcio, mentre i formaggi
sono ricchi di calcio ma anche, di grassi saturi e colesterolo. Nell’arco di una
settimana bisognerebbe assumere tre porzioni per gruppo di prodotti.
Uova e insaccati ricchi di proteine, ma per la presenza importante di grassi
saturi e colesterolo, dovrebbero entrambi essere limitati ad una volta per
settimana.
In prossimità dell’apice scopriamo gli alimenti che dovremmo consumare
occasionalmente e con moderazione:
Ed è davvero una “brutta” scoperta perché molti di questi, li consumiamo
giornalmente. La pubblicità ce li presenta come “indispensabili per la nostra
felicità”. Sono i dolci, gli snack salati come le patatine in busta e le bevande
zuccherate analcoliche.
All’apice della piramide troviamo lo zucchero, o saccarosio, ed il sale di cui noi
spesso abusiamo per abitudine.
DIETA
NORMOCALORICA.
SE DA BAMBINI ABBIAMO DETERMINATE ABITUDINI,
SPESSO LE MANTENIAMO ANCHE DA ADULTI.
ECCO PERCHÈ È IMPORTANTE
CHE INSEGNIAMO AI BAMBINI, FIN DALLA PIÙ TENERA ETÀ,
COME “UTILIZZARE AL MEGLIO GLI ALIMENTI”.
PER IMPOSTARE UNA CORRETTA ALIMENTAZIONE È FONDAMENTALE
CONOSCERE LE ABITUDINI DI VITA
DEL BAMBINO E IL LIVELLO DELLA SUA ATTIVITÀ FISICA.
LA DIETA NORMOCALORICA GIORNALIERA DA PROMUOVERE
E A CUI COOP FA RIFERIMENTO SI FONDA SUI SEGUENTI PRINCIPI:
•
apporto calorico: L’apporto delle calorie per un bambino dovrebbe essere suddiviso in 4-5 pasti.
- colazione + spuntino: 20%
- pranzo: 40%
- merenda: 10%
- cena: 30%
•
apporto di proteine: 10-12% delle calorie totali (1g di proteine apporta
4 kcal).
•
apporto di carboidrati: 58-60% delle calorie totali (1g di carboidrati
apporta 4 kcal) con un apporto di zuccheri semplici <10%.
•
apporto di grassi: 25%- 30% delle calorie totali con un apporto di grassi
saturi <10% e di colesterolo non superiore a 100 mg/1000 kcal (1g di
grassi apporta 9 kcal).
•
apporto di fibre: il quantitativo di grammi può essere calcolato in base
alla formula 0.5g/kg del peso ideale del bambino, oppure 10 g/1000 kcal
(1g di fibre apporta 2 kcal).
•
apporto di minerali: deve rispettare le indicazioni dell’organizzazione
mondiale della sanità.
•
riduzione dell’apporto di grassi e proteine di origine animale.
•
aumento dell’apporto di cereali, specie quelli integrali.
•
ridotta assunzione degli zuccheri ad elevato indice glicemico (ad es.
saccarosio) perché meno sazianti di quelli ad indice glicemico più basso
(ad esempio fruttosio).
ECCO UN ESEMPIO: PER UN BIMBO DI 7-8 ANNI DI CIRCA 24 KG DI PESO
IL FABBISOGNO ENERGETICO GIORNALIERO È PARI A 1625 KCAL.
QUINDI DOVRÀ MANGIARE DURANTE IL GIORNO
(SUDDIVISI NEI 4-5 PASTI QUOTIDIANI):
•
49 g di proteine
•
244 g carboidrati (di cui zuccheri semplici max 41 g)
•
51 g grassi (di cui grassi saturi max 18 g)
•
16 g di fibra
•
meno di circa 5 g di sale (<2,5 g di Sodio)
CONVINCERE I TUOI FIGLI
È UN’IMPRESA? ECCO COME FARE.
QUALI TECNICHE SONO EFFICACI NEL RIDURRE
IL RIFIUTO DEI BAMBINI PER I CIBI?
1. È dimostrato che osservare uno dei genitori mangiare un alimento con
piacere può influenzare positivamente la curiosità dei bambini e spingerli
ad assaggiare il cibo in questione.
2. La presentazione di un alimento in un contesto positivo ne aumenta la
preferenza ed il consumo.
3. L’iniziale rifiuto di un cibo nuovo può quindi essere trasformato in accettazione
con ripetuti e frequenti approcci. Un minimo di dieci proposte di un
determinato nuovo alimento è necessario per iniziare ad ottenere un grado
soddisfacente di familiarità e quindi di accettazione.
4. Fra le frasi utilizzate per convincere i bambini ad assaggiare cibi nuovi o
sgraditi può essere utile ricorrere a frasi che stimolano l’emotività dei
bambini con il miraggio di una ricompensa immediata come: “Se mangi
questo diventi più bravo a giocare al pallone”.
5. Non soddisfare la fame d’amore e di conoscenza con il cibo.
RISCHIO SOVRAPPESO
E OBESITÀ INFANTILE.
L’OBESITÀ È LA PIÙ COMUNE CONSEGUENZA
DEL DISORDINE NUTRIZIONALE.
UNO STUDIO CONDOTTO DAL MINISTERO DELLA SALUTE NELLE SCUOLE ITALIANE
HA CONCLUSO CHE QUASI UN BAMBINO SU 4 È IN SOVRAPPESO,
MENTRE UNO SU 10 È OBESO.
Inoltre un dato grave è la mancanza di consapevolezza dei genitori,
che non prendono in considerazione la necessità di un’adeguata
attività fisica per i loro figli in sovrappeso.
L’obesità, oltre ad essere causata da un’insufficiente attività fisica,
è anche il risultato di una dieta inadeguata, ipercalorica, piena di
zuccheri, piena di grassi, e povera di fibre.
Proprio per questo cresce forte il richiamo delle istituzioni
verso le industrie alimentari affinchè queste riducano grassi,
zuccheri e sale nei loro prodotti, ma fino ad oggi le risposte
in questa direzione sono ancora deboli.
IL PROGETTO SI
GLI IMPEGNI DI COOP.
VISTA LA COMPLESSITÀ DEL PROBLEMA E LE NUMEROSE VARIANTI COINVOLTE,
COOP HA DECISO DI AGIRE PER SENSIBILIZZARE LE FAMIGLIE SULL’IMPORTANZA
DI UNA CORRETTA ALIMENTAZIONE.
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NELLO SPECIFICO, GLI IMPEGNI DI COOP PER LO SVILUPPO DI TUTTI
I PRODOTTI DELLA LINEA CLUB 4-10 COOP SONO:
•
Attenzione all’apporto calorico
•
Non utilizzo di grassi tropicali, come l’olio di palma e
di cocco, e di aromi artificiali
•
Utilizzo di soli aromi naturali
•
Riduzione del nutriente più critico per il prodotto
considerato (ad es. grassi, zuccheri). L’entità della
riduzione deve essere almeno del 30% in meno
rispetto agli analoghi prodotti presenti sul mercato
•
Integrazione di nutrienti utili come le fibre
•
Assenza di OGM, coloranti e grassi idrogenati, come in
tutti i prodotti a marchio Coop
Per approfondimenti in tema di corretta
alimentazione infantile e prevenzione al
sovrappeso ed obesità, siamo sempre online
sul sito: www.alimentazionebambini.it
Qui potete trovare informazioni scientifiche,
aggiornamenti, e consigli degli esperti.
Supervisione scientifica: ECOG (European Childhood Obesity Group), SIO ( Società Italiana
Obesità); in particolare hanno collaborato la Dott.ssa Margherita Caroli e il Prof. Andrea Vania.
PRINCIPALI RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI
11. Attività fisica e obesità, Giampietro M., Spada R., Caldarone G., 2001
1. Obesità del bambino e dell’adolescente: Consensus su prevenzione, diagnosi
e terapia; Società italiana di Pediatria, Argomenti di Pediatria 1/06
12. Linee guida per una sana alimentazione italiana, Ministero delle Politiche
Agricole e Forestali, Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la
Nutrizione, 2003
2. Caratterizzazione biochimico-genetica di soggetti severamente obesi
dell’area campana, Università degli Studi di Napoli Federico II
13. www.sip.it
3. Linee guida per la terapia dell’obesità essenziale in età evolutiva - Diet
therapy for pediatric obesity – Consensus Sinupe (Società Italiana di
Nutrizione Pediatrica)
14. www.sio.it
4. http://www.governo.it/GovernoInforma/Dossier/obesita_infantile/
indagine_risultati.html (2010)
16. Livelli di Assunzione Giornalieri Raccomandati di Nutrienti per la
Popolazione Italiana
5. Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia, New York 20 novembre 1989
6. Nutrition, physical activity and the prevention of obesity, Policy
Developments in the WHO European Region, World Health Organization
2007
7. Food based dietary guidelines in WHO European Region, World Health
Organization 2003
8. Feeding and Nutrition of infants and young children, Guidelines for the
WHO European Region, with emphasis on the former Soviet Countries,
World Health Organization 2000, updated reprint 2003
15. http://www.ecog-obesity.eu/
17. (L.A.R.N.), Società Italiana di Nutrizione Umana, revisione 1996
18. FAO Food and Nutrition technical report series 1. Human Energy
Requirement. Report of a Joint FAO/WHO/UNU Experts Consultation
2001 Rome EU Policy alimentazione dei lattanti e dei bambini fino a tre anni:
http://www.ilca.org/files/resources/international_regional_documetns/
EUPolicy06Italian.pdf
19. Spanish children’s diet: compliance with nutrient and food intake guidelines.
European Journal of Clinical Nutrition (2003) 57, 930–939
9. The challenge of obesity in the WHO European Region and the strategies
for response. Ed. F Branca, H Nikogosian, and T Lobstein WHO 2007
Denmark
20. “Healthy eating mediterranean way: tasty tales for children and
pratical tips for adults”. M. Caroli, Locorotondo editore 2010.
10. UO Nutrizione Dipartimento Sanità Pubblica, Servizio Sanitario Regionale
Emilia Romagna, Azienda Unità Sanitaria di Bologna
21. “Per non perderci nella Piramide Alimentare” del 21/02/2011 dott.ssa
Annamaria Tomaselli DOPO GLI ARGOMENTI CHE ABBIAMO AFFRONTATO
INSIEME, SIETE PRONTI A RIEMPIRE IL CARRELLO DELLA
SPESA IN MODO CORRETTO?
ECCO LA VOSTRA LISTA: RIEMPITELA SECONDO I VOSTRI GUSTI.
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