Dipartimento di Fisica Gruppo di Ricerca in Didattica e Storia della Fisica Università degli Studi della Calabria ****** Dispense del materiale multimediale realizzato per la sperimentazione nelle scuole Progetto Lauree Scientifiche anno 2005/2006 ****** Introduzione La terza parte delle dispense prodotte per questo progetto affronta un argomento tipico della fisica delle particelle, il decadimento del Pione. Sono stati considerati tre decadimenti, quello del Pione negativo, positivo e neutro, in modo da mostrare le variazioni delle tracce in presenza del campo magnetico a seconda delle cariche dei prodotti di decadimento. 1. Decadimento a due corpi Dal punto di vista cinematico, la teoria relativa al processo di decadimento a due corpi, permette di risolvere il problema avendo note solo le masse delle particelle coinvolte. In generale, il decadimento della particella madre, A, a riposo nel centro del sistema di riferimento, in due particelle figlie, B e C, dovrà verificare il seguente processo: A P0 B P1 C P2 dove P0 , P1 , P2 sono i quadrimpulsi delle particelle in gioco. Il quadrimpulso altro non è che un quadrivettore, definito come: P P0 , P1 , P2 , P3 , dove P0 è la componente temporale che coincide con l’energia della particella, per cui possiamo scrivere anche: P E, P In generale un quadrivettore gode della seguente proprietà: dati due quadrivettori a e b si ha: a b a0 b0 a b ma nel caso del quadrimpulso scriveremo: P P E 2 P 2 . Una proprietà importante di questo prodotto scalare è che esso risulta invariante per trasformazioni di Lorentz ( a b = a ' b ' ) per cui, nel sistema in unità c , possiamo scrivere: P P E 2 P 2 m 2 , dove m è la massa della particella considerata. In una qualsiasi reazione, collisione o decadimento, si ha sempre Pin Pfin , perciò applicando la conservazione del quadrimpulso e la proprietà suddetta si possono risolvere tutti i problemi di decadimento. Nel nostro caso tenendo conto dei quadrimpulsi delle particelle in gioco P E , P P E , P P0 M , 0 1 2 1 2 1 2 (dove M è la massa a riposo della particella madre) E 0 M E1 E 2 m1 m2 della legge di conservazione ( P0 P1 P2 ) 0 P1 P2 P1 P2 | P1 || P2 | si ricavano i valori delle energie delle particelle figlie M 2 m12 m22 M 2 m22 m12 E1 ; E2 2M 2M e degli impulsi 2 M 2 m12 m22 m12 | P1 || P2 | E m 2 M 2 1 2 1 Per quanto riguarda la distribuzione angolare delle particelle, nella maggior parte dei casi si tratta di # particelle figlie dN k cioè k distribuzioni isotrope: d cos angolo solido Il processo che permette la generazione angolare di particelle in maniera uniforme nello spazio, si può implementare in vari modi. In generale la variabilità dell’angolo viene realizzata tramite la generazione di numeri random, distribuiti uniformemente. In questo modo vengono ricavati l’angolo azimuthale, , generato tramite una variabile distribuita uniformemente tra zero e 2π, e quello polare, (formato con l’asse z del riferimento). Noti e , il programma calcolerà le coordinate polari dell’impulso, quindi avremo anche quelle cartesiane della prima particella figlia e di conseguenza della seconda, che saranno l’opposto della prima in quanto il decadimento è di tipo back-to-back : P1x P1 sin cos ; P1 y P1 sin sin ; P1z P1 cos ; P1t E1 ; P2 x P1x ; P2 y P1 y ; P2 z P1z ; P2t E 2 ; A questo punto il programma potrà ricostruire la traccia dei prodotti di decadimento nei casi considerati, sia in assenza che in presenza di un campo magnetico, che può essere selezionato dall’utente. 2. Caratteristiche dell’applet sul decadimento del Pione Il pannello presente sul lato sinistro dell’applet (Fig.1) presenta un area di testo (textArea) in cui compaiono i valori delle energie e degli impulsi delle particelle ricavate in base alle masse delle stesse, inoltre per ogni run dell’applet vengono calcolate le componenti dell’impulso a seconda dell’angolo azimuthale e polare, a fissato decadimento. Di seguito sono presenti: a) I pulsanti: 1. “Avvia” per far partire la simulazione. 2. “Ferma” per bloccare l’animazione. 3. “Campo Magnetico” per attivare o disattivare il campo magnetico. b) Il cursore “seleziona modulo Campo Magnetico” per variare l’intensità del campo magnetico. In alto, a destra del pannello, è presente il pulsante “equazioni” che consente di visualizzare le equazioni utilizzate per il calcolo delle energie e delle quantità di moto dei prodotti di decadimento e quelle relative al moto della particella carica in presenza di un campo magnetico. Infine sono presenti i pulsanti che permettono di selezionare il tipo di decadimento che si vuole osservare. Tra i vari modi di decadimento possibile per il pione, sono stati presi in considerazione quelli del pione negativo, positivo e neutro (Fig.2-Fig.3-Fig.4): 1. 2. 3. 0 e e in modo da evidenziare, in presenza del campo magnetico, la traccia circolare lasciata dalle particelle figlie a seconda della propria carica. Infatti la selezione del campo magnetico, B, permette di visualizzare la traccia della particella carica (curva tratteggiata) rispetto a quella lasciata dalla stessa in assenza di campo magnetico (linea retta). La scelta di attivare il campo magnetico permette di osservare come l’influenza di B (con direzione mostrata nelle figure), a seconda che la particella di decadimento sia carica negativamente o positivamente, produca una curvatura in senso antiorario o orario della traccia della particella, lasciando invece imperturbata la traccia di quella neutra. Il docente potrà sfruttare questa possibilità per introdurre il moto delle particelle cariche in presenza di campi magnetici spiegando perchè il moto è circolare uniforme. Fig.1 La figura mostra alla sinistra dell’applet il textArea, il pulsante per avviare la simulazione, il pulsante per selezionare il campo magnetico, il cursore per variarne il modulo ed i pulsanti per visualizzare il decadimento prescelto. Fig.2 La figura mostra il decadimento del Pione negativo in presenza del campo magnetico. Il muone negativo lascia la traccia in senso antiorario (curva tratteggiata in rosso), mentre l’antineutrino muonico con carica nulla presenta la traccia inalterata (retta bleu) dalla presenza di B. Fig.3 La figura mostra il decadimento del Pione positivo in presenza del campo magnetico. Il muone positivo lascia la traccia in senso orario (curva tratteggiata in rosso), mentre il neutrino muonico con carica nulla presenta la traccia inalterata (retta bleu) dalla presenza di B. Fig.4 La figura mostra il decadimento del Pione neutro in presenza del campo magnetico. In questo caso i prodotti di decadimento sono entrambi dotati di carica, positiva e negativa rispettivamente. Il positrone presenta la traccia in senso antiorario (curva tratteggiata in rosso), mentre l’elettrone lascia traccia in senso orario (curva tratteggiata in bleu). Fig.5 La figura mostra le equazioni relative al processo di decadimento che possono essere visualizzate tramite la selezione del pulsante “equazioni”. 2.1 Suggerimenti per l’utilizzo dell’applet Gli obiettivi proposti con l’utilizzo di questa applet sono di seguito elencati: 1. Sapere cosa è il decadimento di una particella. (Fase 1) 2. Conoscere l’influenza del campo magnetico sulle particelle cariche. (Fase 2) 3. Conoscere le equazioni che caratterizzano il processo. (Fase 3) A tal fine può essere consegnata agli studenti la seguente scheda: Come procedere Cosa osservare Fase 1. Seleziona un decadimento a scelta e avvia la simulazione Seleziona gli altri decadimenti Osserva il comportamento dei prodotti di decadimento del Pione. Osserva che le tracce da essi lasciate sono rettilinee. Osserva il comportamento dei prodotti di decadimento del Pione. Fase 2. Attiva il campo magnetico Aumenta l’intensità del campo magnetico Osserva che i prodotti di decadimento, dotati di carica elettrica, lasciano tracce circolari. Osserva come varia il raggio di curvatura delle traiettorie. Fase 3. Seleziona il pulsante “equazioni” Svolgi degli esercizi Si propone come verifica finale il seguente test: Test di verifica Decadimento di una particella 1) Dato un decadimento, se la massa della particella madre è M e quelle delle particelle figlie sono m1 , m2 ed m3 , rispettivamente, quale delle seguenti relazioni è corretta: [] M m1 m2 m3 ; [] M m1 m2 m3 ; [] M m1 m2 m3 ; [] M m1 m2 m3 ; 2) L’accelerazione di una particella, avente velocità ortogonale alla direzione del campo magnetico presente, è espressa da: qvB [] a ; m qB [] a ; m [] a = 0 ; 2R [] a ; qB 3) Il moto di una particella, avente velocità ortogonale alla direzione del campo magnetico presente, è: [] parabolico; [] circolare uniforme; [] rettilineo uniforme; [] rettilineo uniformemente accelerato; 4) In presenza di un campo magnetico, particelle cariche e neutre, rispettivamente, hanno accelerazioni: [] acarica aneutra 0 ; [] acarica aneutra 0 ; [] acarica 0 e aneutra 0 ; [] acarica 0 e aneutra 0 ; 5) A fissata direzione, modulo e verso del campo magnetico, da quale caratteristica del moto è possibile distinguere se una particella è dotata di carica positiva o negativa? [] da un particolare valore della velocità della particella; [] da un particolare valore del raggio di curvatura; [] non è possibile avere questa informazione; [] dal senso di percorrenza della traiettoria;