Il 150° anniversario della Terza guerra d`Indipendenza

La terza guerra di indipendenza
La terza guerra di
indipendenza
L’alleanza militare con la Prussia
Nel 1861, dopo la fine della seconda guerra d’indipendenza, fu proclamato il Regno
d’Italia, ma i territori della nostra penisola non erano ancora stati completamente riunificati
sotto la corona dei Savoia: Roma era governata da papa Pio IX e le aree situate a sud
delle Alpi orientali (il Veneto, il Trentino e Trieste) erano ancora in mano al Regno
asburgico.
Per completare la liberazione della penisola dal dominio austriaco l’Italia si alleò con il
regno di Prussia, che in quel periodo era impegnato ad allontanare l’influenza austriaca
dalla Confederazione germanica.
In virtù del trattato italo-prussiano, siglato nel mese di aprile del 1866, il Regno d’Italia
intervenne al fianco dell’alleato tedesco pochi giorni dopo l’inizio delle ostilità tra Prussia e
Austria, avvenuto il 15 giugno. Iniziò così la terza guerra d’indipendenza (20 giugno – 12
agosto 1866), di cui quest’anno ricorre dunque il 150° anniversario.
Le principali battaglie
L’esercito italiano, guidato dal comandante La Marmora, passo il confine tra Lombardia e
Veneto ma fu sconfitto a Custoza (24 giugno). Anche la marina italiana fu sconfitta poco
tempo dopo nella battaglia navale dell’isola di Lissa (20 luglio), presso le coste adriatiche
della Croazia; gli unici successi militari furono quelli conseguiti dalle truppe guidate da
Giuseppe Garibaldi, che riuscì a spingersi fino a Trento, vincendo a Bezzecca (21 luglio),
e dall’esercito italiano in Valsugana (22-24 luglio).
In realtà le sorti della guerra erano ormai state già stabilite dalla vittoria prussiana a
Sadowa (oggi nella Repubblica Ceca), il 3 luglio 1866.
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La terza guerra di indipendenza
La battaglia di Lissa raffigurata in un dipinto di Costantine Volanakis del 1867,
oggi conservato al Museo di belle arti di Budapest (Ungheria).
L’influenza delle diplomazie europee
Il 26 luglio, con l’armistizio di Nikolsburg (nell’attuale Repubblica Ceca), che sarebbe
stato ratificato dalla pace di Praga del 23 agosto, i prussiani raggiunsero l’obiettivo per cui
avevano intrapreso la guerra, ovvero escludere l’Austria dall’influenza sui territori tedeschi.
L’Italia, senza il sostegno del potente alleato, non era in grado di continuare la guerra.
Con l’armistizio di Cormons (12 agosto), pur non avendo conseguito vittorie definitive sul
campo, ottenne comunque alcuni vantaggi territoriali grazie all’alleanza con la Prussia e
all’intervento diplomatico della Francia, alla quale il governo austriaco, rifiutandosi di
trattare direttamente con l’Italia, cedette temporaneamente il Veneto, la città di Mantova e
una parte del Friuli.
Dopo la fine della guerra, con la pace di Vienna (3 ottobre), questi territori furono
ceduti dai francesi al Regno d’Italia e l’annessione fu confermata da un plebiscito (21
ottobre 1866).
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La terza guerra di indipendenza
Le ultime tappe del Risorgimento italiano
Negli accordi previsti dalla pace di Vienna non era citato il Trentino: fin dal 9 agosto, a
pochi giorni dalla firma dell’armistizio di Cormons, la diplomazia europea aveva infatti
imposto all’Italia la ritirata dei Garibaldini dai territori occupati nella loro vittoriosa avanzata
verso Trento; in questo contesto fu inviata la famosa e glaciale risposta di Garibaldi
(“Obbedisco”) all’ordine di ritirata da parte dei comandi militari italiani. Il Trentino restò
dunque in mano agli austriaci e sarebbe stato annesso al Regno d’Italia, insieme all’Alto
Adige e alla Venezia Giulia, solo alla fine della prima guerra mondiale: questa, di fatto, fu
la quarta e ultima tappa del Risorgimento italiano, con la definitiva liberazione dei confini
dall’occupazione austriaca.
Tra gli accordi previsti dalla pace di Vienna vi fu invece la restituzione della Corona
ferrea, che fin dal Medioevo era riservata ai sovrani del Regno italico, come gli imperatori
del Sacro Romano Impero e quelli austriaci a partire dal 1792 (tranne durante la parentesi
napoleonica 1805-1814): custodita nel duomo di Monza, essa era stata portata a Vienna
durante le guerre di indipendenza e fu restituita all’Italia nel 1866.
Per riflettere e discutere in classe
1 Elenca le cause dello scoppio della terza guerra di indipendenza e i motivi dell’alleanza
dell’Italia con il Regno di Prussia.
2 Spiega l’influenza esercitata dalle diplomazie europee sull’esito del conflitto.
3 Quali furono gli effettivi della terza guerra di indipendenza?
Per approfondire sul web
1 Per approfondire le tue conoscenze sul Risorgimento italiano, e sulla terza guerra di
indipendenza in particolare, puoi consultare il sito:
http://www.150anni-lanostrastoria.it/index.php.
2 Ricerca notizie sulla Corona ferrea e sulle vicende storiche alle quali è legata
al seguente indirizzo web:
http://www.museoduomomonza.it/Pages/Percorsi/Default.aspx?id=272.
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