BPCO Broncopneumopatia Cronica Ostruttiva Problemi Collaborativi

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BPCO Broncopneumopatia Cronica Ostruttiva
Problemi Collaborativi:
Ipossemia
Scompenso cardiaco destro
INTERVENTI
1. Monitorare per rilevare
segni di squilibrio
acido-base
a. EmoGasAnalisi
pH < 7,35
PCO2 > 46 mmHg
b. Polso irregolare e
aumentato
c. Aumento della
frequenza
respiratore seguito
da una sua
diminuzione
d. Modificazioni
dello stato mentale
e. Diminuzione della
diuresi (<30 mL/h)
f. Cute fredda,
pallida o cianotica.
2. Somministrazione di
ossigeno a basso flusso
(2L/min) tramite
sondino, se necessario
3. Raccogliere un campione
di escreato per coltura e
antibiogramma.
4. Eliminare il fumo e gli
odori forti dalla stanza
del paziente
SPIEGAZIONE SCIENTIFICA
1.
a. L’EGA aiuta a valutare gli scambi gassosi
a livello polmonare.
BPCO (da lieve a moderata): livello di
PCO2 normale -> i chemiocettori
rispondono a una PCO2 elevata,
aumentando la ventilazione.
BPCO (grave): non si può sostenere
l’incremento di ventilazione e il valore
della PCO2 aumenta.
b,c. ↑CO2 →acidosi respiratoria
∟1. ↓O2 → ↑FC, ↑FR
2. ↓FR, AR prolungati
3. ↑↑CO2 → blocco
respiratorio
d. Dovute a ipossia del tessuto cerebrale
e,f. ↓O2 circolante → ↑O2 sangue → ↑FC, ↑FR
∟↓O2 → reni, arti.
2. ↑ del livello di O2 circolante.
3. Coltura dell’escreto e l’antibiogramma
determinano se è in corso un’infezione che sta
contribuendo alla sintomatologia.
4. Le sostanze che irritano le vie aeree possono
aggravare i sintomi.
5. Monitorare l’ECG per aritmie secondarie ad
alterazioni dell’EGA.
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Pagina 1
6. Monitorare, per rilevare
segni di scompenso
congestizio del cuore
destro:
a. ↑ P. diastolica
b. Distensione vene
giugulari
c. Edemi periferici
5. Alterazioni dell’EGA possono scatenare aritmie
cardiache.
6. Ipossemia
Acidosi respiratoria
Vasocostrittore polmonare
* Ipertensione Art.
Polmonare
* ↑ P. sistolica V. dx
* Ipertrofia
* Insufficienza V. dx
Interventi correlati su Prescrizione Medica:
Farmaci:
Broncodilatatori
Corticosteroidi
Esami di Laboratorio:
Emogasanalisi
Albumina sierica
Coltura dell’escreato
Indagini Diagnostiche:
Rx torace
Broncografia
Terapie:
Respirazione a pressione positiva intermittente
O2 a basso flusso
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→
→
Adrenergici
Antimicrobici
→
→
→
Elettroliti
Funzionalità epatica
Emocromo completo
→
→
funzionalità polmonare
Prova da sforzo
→
→
Fisioterapia toracica
Nebulizzatore
Pagina 2
Diagnosi Infermieristiche:
Liberazione inefficace delle vie aerre, correlata a secrezioni eccessive e dense
INTERVENTI
SPIEGAZIONE SCIENTIFICA
1. Istruire il paziente sui
metodi appropriati di
tosse controllata:
a. Respirare
profondamente e
lentamente sedendo
in posizione
ortopnoica
b. Usare la respirazione
diaframmatica
c. Trattenere il respiro
per 3-5 sec, poi
espirare più
lentamente possibile
attraverso la bocca
d. Fare un secondo
respiro, trattenere e
tossire dal torace,
con due colpi di
tosse brevi e forzati
2. Insegnare al paziente
misure idonee a ridurre la
viscosità delle secrezioni:
a. mantenere
un’idratazione
adeguata (liquidi
2,5 l/diè)
b. mantenere adeguata
l’umidità dell’aria
inspirata
3. Auscultare i polmoni
prima e dopo gli esercizi
di tosse
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1. Una tosse non controllata è stancante e non
efficace e determina frustrazione
a. Stare seduti in posizione ortopnoica
allontana gli organi addominali dai
polmoni, permettendo una buona
espansione di essi
b. La respirazione diaframmatica ↓FR e
↑ la ventilazione alveolare
c,d. Aumento del volume di aria nei polmoni
promuove l’espulsione delle secrezioni
2. Le secrezioni dense sono difficili da espettorare
e possono dare origine a tappi di muco, che
possono provocare atelettasia
3. Auscultare i polmoni aiuta a valutare l’efficacia
dello sforzo del paziente per tossire.
Pagina 3
Intolleranza all’attività, correlata a ossigenazione inadeguata per le attività e
ad affaticamento
7. Continuare a somministrare O2tr supplementare
INTERVENTI
SPIEGAZIONE SCIENTIFICA
1. Spiegare le attività e i
fattori che aumentano il
fabbisogno di O2:
a. fumo
b. temperature esterne
c. peso eccessivo
d. stress
2. Suggerire al paziente idee
su come conservare
l’energia:
a. sedersi per
svolgere attività di
vita quotidiana
b. suddividere le
attività durante il
giorno
c. programmare
periodi di riposo
d. alternare compiti
facili e difficili
3. Aumentare gradualmente
le attività di vita
quotidiana man mano che
la tolleranza del paziente
aumenta
4. Insegnare al paziente
tecniche efficaci di
respirazione
5. Insegnare l’importanza di
sostenere il peso delle
braccia
6. Insegnare ad ↑ la
resistenza delle braccia
non sostenute
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1. Il fumo, le temperature esterne e lo stress
causano vasocostrizione, che ↑ il lavoro
cardiaco e il fabbisogno di O2. il peso eccessivo
↑ le resistenze periferiche che aumentano a loro
volta il lavoro cardiaco.
2. Si può prevenire un eccessivo consumo
energetico suddividendo le attività e
prendendosi un tempo sufficiente per il
recupero fra un’attività e un'altra.
3. La dispnea moderata e prolungata che dovuta
agli esercizi effettuati con supervisione ↑ la
forza dei muscoli accessori e migliora la
funzionalità respiratoria
4. La respirazione diaframmatica evita il respiro
rapido, che solitamente accompagna la BPCO
5. Quando le braccia non sono sostenute i muscoli
respiratori devono eseguire un doppio ruolo:
↑FR e stabilizzare la parete toracica
6. ↑ la resistenza migliora la funzione metabolica
di arti e muscoli respiratori e ↓ la dispnea, con il
risultato di una maggiore resistenza
Pagina 4
7. L’O2tr ↑il livello di O2
circolante e migliora la
tolleranza all’attività.
8. Offrire sostegno
emotivo e
incoraggiamento
9. Dopo l’attività,
accertare se vi siano
risposte anomale all’↑
di attività:
a. ↓ FC
b. ↓ PA
c. ↑ o ↓ FR
d. mancato ritorno
della FC ai
valori di riposo
entro 3min.
e. confusione,
vertigini,
movimenti non
coordinati
10.Pianificare adeguati
periodi di riposo il base
al programma
quotidiano del paziente
11.Valutare lo stato
nutrizionale del
paziente
12.Spiegare gli effetti
della mal nutrizione
a. ↑ mortalità
b. Depressione
del sistema
immunitario
c. ↓ della forza
muscolare del
diaframma e
della parete
toracica
d. ↓ produzione di
surfactante
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13.Accertare la presenza di problemi associati
all’alimentazione.
8. La paura di andare incontro a dispnea potrebbe
impedire di aumentare l’attività
9. Si può accertare l’intolleranza all’attività
valutando lo stato cardiaco, circolatorio e
respiratorio
10.Degli intervalli di riposo garantiscono
all’organismo periodi di minore consumo
energetico, ↑ la tolleranza all’attività
11.↑lavoro respiratorio ↓ l’appetito, >introduzione
di carboidrati → ↑ produzione CO2, mentre un
introduzione ridotta → un deficit energetico
12.
a. pazienti con calo ponderale significativo
hanno un tasso di mortalità maggiore
b. un sistema immunitario depresso riduce la
capacità di combattere le infezioni
c. questi effetti possono ridurre la capacità di
tossire efficacemente e i volumi
inspiratorio ed espiratorio
d. una quantità inadeguata di surfactante ↑la
tensione di superficie alveolare
Pagina 5
13.L’identificazione
degli ostacoli a una
nutrizione appropriata
può prevenire o
ridurre la malnutrizione.
Ansia, correlata a dispnea e paura di soffocamento
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
INTERVENTI
Garantire un ambiente
calmo e tranquillo
quando il cliente prova
un senso di affanno
Non lasciare solo il
paziente durante i
periodi di dispnea acuta
Riconoscere la paura
del paziente e fornire un
rinforzo positivo ai suoi
sforzi
Riconoscere il senso di
mancanza di speranza
Offrire aiuto per tutte le
azioni da compiere
durante gli episodi acuti
di dispnea
Durante gli episodi
acuti non discutere delle
misure preventive
Dimostrare le tecniche
di respirazione e
chiedere al paziente di
provarle insieme
Durante gli episodi non
acuti insegnare tecniche
di rilassamento
Incoraggiare il paziente
a usare le tecniche di
respirazione,
specialmente nei
momenti di maggiore
ansia
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SPIEGAZIONE SCIENTIFICA
1. La riduzione degli stimoli esterni promuove il
rilassamento
2. Il paziente ha bisogno di rassicurazione circa il
fatto di essere aiutato nei momenti di bisogno
3. La paura determina dispnea e la dispnea aumenta
la paura
4. Concentrare l’attenzione sull’incapacità della
persona ↑ il senso di impotenza
5. In tali momenti i pazienti non sono capaci di
eseguire le attività che svolgono abitualmente
6. L’insegnamento è più proficuo quando il cliente
a meno dispnea
7. Un modello di ruolo per le tecniche respiratorie
aiuta il paziente a ridurre il bisogno di consumare
energia per concentrarsi
8. E’ stato dimostrato che le tecniche di
rilassamento ↓ l’ansia, la dispnea e l’ostruzione
delle vie aeree
Pagina 6
9. Concentrarsi sulla
respirazione
diaframmatica o a
labbra socchiuse
rallenta la FR e da al
paziente un senso di
controllo.
Senso di impotenza, correlata a sensazione di perdita del controllo e restrizioni
che la condizione impone allo stile di vita
altri e di delegare alcuni compiti
7. Aiutare il paziente a richiedere il sostegno di
altre fonti
INTERVENTI
8. Incoraggiare il paziente a prendere decisioni che
1. Esplorare gli effetti
possono ↑ la sua capacità di far fronte alle
della condizione su:
situazioni
a. Lavoro del
paziente
b. Attività ricreative e
SPIEGAZIONE SCIENTIFICA
svaghi
c. Responsabilità di
1. La malattia può influenzare negativamente il
ruolo
concetto di se e la sua capacità di raggiungere
d. relazioni
obiettivi
2. Determinare la risposta
abituale del paziente ai
problemi
3. Permettere al paziente
di condividere le sue
perdite:
a. stile di vita
2. Accertare se il paziente cerca abitualmente di
b. indipendenza
cambiare i suoi comportamenti per controllare i
c. ruoli
problemi o se delega
4. Aiutare il paziente a
3. Le persone con BPCO grave sperimentano una
identificare i propri
sensazione di perdita di sé, la precedente
punti di forza e le
immagine di se cambia negativamente a causa di
proprie risorse
uno stile di vita che presenta limitazioni
5. Aiutarlo a identificare il
proprio modello di
energia e programmare
4. Le persone con malattie croniche vanno aiutate a
le attività in base ad essi
non vedere se stesse come vittime senza speranza
6. Discutere del bisogno di
accettare aiuto dagli
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Pagina 7
5. Una revisione dei
programmi quotidiani
del paziente aiuta
infermiere e paziente a
pianificare attività che
promuovono in
quest’ultimo la dignità e
il senso del proprio
valore
6. Il paziente può avere
bisogno di assistenza
per prevenire la stanchezza e l’ipossia
7. Il paziente può trarre beneficio a condividere
esperienze e modalità di risoluzione dei problemi
con altre persone che nella sua stessa situazione
8. Il concetto di se del paziente può migliorare se
egli si impegna attivamente nelle decisioni che
riguardano la sua salute e il suo stile di vita
Disturbo del modello di sonno, correlato a tosse, incapacità di assumere la
posizione sdraiata e stimoli ambientali
INTERVENTI
1. Spiegare il ciclo del
sonno e il suo significato:
a. stadio I: fase di
transizione fra la
veglia e il sonno
b. stadio II:
addormentato ma
svegliabile
facilmente
c. stadio III: sonno
profondo; il
risveglio è più
difficile
d. stadio IV: la fase
del sonno più
profondo; il
metabolismo ↓ e le
onde cerebrali
rallentano
2. Discutere delle differenze
individuali nel bisogno di
sonno, sulla base di:
a. età
b. livello attività
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c. stile di vita
d. livello di stress
3. Promuovere il rilassamento:
a. garantire l’oscurità e un ambiente tranquillo
b. permettere lo svolgimento di riti che danno
sollievo al momento di andare a letto
SPIEGAZIONE SCIENTIFICA
1. Le persone svolgono tipicamente 4 o 5 cicli
completi di sonno/notte. Se la persona si sveglia
nel corso di un ciclo può non sentirsi riposata al
mattino
Pagina 8
2. La raccomandazione
abituale di 8ore/notte
non ha basi
scientifiche, ma
generalmente il tempo
totale di sonno ↓ con
l’età.
3. E’difficile
addormentarsi se non
si è rilassati,
l’ambiente ospedaliero
può ostacolare il
rilassamento
c. assicurare una
buona
ventilazione
all’interno della
camera
4. Pianificare le
procedure in modo
da limitare il
disturbo del sonno
(permettere 2ore di
sonno ininterrotto)
5. Spiegare perché è
bene evitare l’uso di
ipnotici e sedativi
6. Se la persona lo
desidera alzare la
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testata del letto o porre un reggischiena con
cuscino sotto le braccia
7. Adottare misure per il controllo della tosse:
a. evitare di dare liquidi freddi o caldi al
momento di andare a letto
b. consultare il medico per farmaci
antitosse, se indicati
8. Insegnare misure al paziente che possono
promuovere il sonno
a. evitare la caffeina
b. spuntino proteico prima di andare a
letto
4. In genere una persona si sente riposata se ha
completato un intero ciclo di sonno
5. Questi farmaci perdono la loro efficacia dopo
una settimana, ma aumentarne il dosaggio
comporterebbe il rischio di dipendenza
6. Questa misura può favorire il rilassamento e
il sonno ↑ l’espansione polmonare grazie alla
↓ della pressione degli organi addominali
7. Queste misure aiutano a prevenire lo stimolo
della tosse e l’interruzione del sonno
Pagina 9
8.
c. Le proteine
digerite
producono
triptofano,
con effetto
sedativo
d. La caffeina
stimola il
metabolismo
e ostacola il
rilassamento.
c. provare a
dormire solo
quando si ha
sonno.
d. Mantenere le
stesse
abitudini del
sonno ogni
giorni.
9. Aiutare a stabilire
abitudini relative al
momento di andare
a letto.
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c. Se si dorme quando non si ha sonno, ↑
la frustrazione.
d. La camera da letto dovrebbe essere
esclusivamente riservata al sonno
9. Seguire una routine familiare può aiutare a
promuovere il rilassamento e il sonno.
Pagina 10
Rischio elevato di gestione inefficace del regime terapeutico, correlato a
insufficiente conoscenza della condizione, dei trattamenti, della prevenzione
delle infezioni, degli esercizi respiratori, dei fattori di rischio e dei segni e
sintomi di complicanze
INTERVENTI
1. Aiutare il paziente a
formulare e accettare
obiettivi realistici a
breve e lungo termine
2. Dare istruzioni sulla
diagnosi e sul regime di
trattamento
3. Insegnare misure che
aiutino a controllare
dispnea e infezioni:
a. dieta bilanciata
b. sufficienti
periodi di riposo
c. ↑ gradualmente
l’attività
d. Evitare
l’esposizione a:
Fumo
Polvere
Inquinamento
aria
Temperature
molto fredde
o molto calde
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4. Insegnare esercizi respiratori e chiedere di
dimostrarli
a. spirometro incentivante
b. esercizi diaframmatici
c. esercizi per gli apici polmonari
5. Insegnare a valutare la tecnica del drenaggio
posturale:
SPIEGAZIONE SCIENTIFICA
1. Si aiuta il paziente a rendersi conto di avere
controllo sulla sua vita e di poter fare delle scelte
per migliorarne la qualità
2. Comprensione di tali insegnamenti migliora
l’adesione del paziente e la partecipazione alla
cura di sé
3.
a,b,c. promuovono una buona salute ↑ la
resistenza alle infezioni
Pagina 11
d. L’esposizione
a queste
sostanze può
causare
broncospasm
o e ↑ la
produzione di
muco
4. La persona con BPCO
ha respiro superficiale
che interessa la parte
superiore del torace.
a. Lo spirometro
incoraggia uno
sforzo
inspiratorio
profondo e
prolungato
b. Espansione e
contrazione
muscolare
diaframmatica
contribuiscono a
rafforzarla
5. La forza di gravità
aiuta a sciogliere e
drenare le secrezioni
secrezioni in posizione declive
c. mantenere la posizione per 10-15 min
6. Consigliare al paziente di non eseguire esercizi
di respirazione di subito prima o dopo i pasti
7. Spiegare il rischio di infezioni e modi per
ridurlo:
a. evitare i contatti con persone infette
b. provvedere a vaccinazioni per influenze e
polmonite batterica
c. assumere antibiotici in caso di escreato
giallastro
d. fisioterapia toracica e assunzione di
farmaci e idratazione
8. Istruire a riferire quanto segue:
a. variazione dei caratteri dell’escreato
b. temperature ↑
c. ↑ tosse, astenia o dispnea
6. Lo sforzo associato agli esercizi respiratori può
indurre appetito, quindi eseguirli dopo i pasti,
potrebbe causare vomito
7. Il paziente con BPCO è più vulnerabile alle
infezioni per inadeguatezza delle difese
primarie.
a. posizione declive
per drenare le
aree polmonari
coinvolte
b. tossire ed
espettorare
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Pagina 12
e. pulizia strumenti dopo l’uso
10.Programma di fisioterapia per addestramento su
forza e resistenza
11.Assistenza domiciliare
8.
a. Le modificazioni
dell’escreato
possono indicare
infezioni o
resistenze agli
antibiotici
b. L’ipotalamo
viene stimolato a
↑ la TC
c. L’ipossia è
cronica
d. ↑ confusione
mentale o
sonnolenza
e. Calo ponderale
f. ↑ peso o gonfiore
a piedi e caviglie
9. Insegnare l’utilizzo di
nebulizzatori, inalatori,
O2th
a. lavaggio delle
mani
b. preparazione
presidi e
materiali
c. corretta dose di
farmaco
d. posizionamento
corretto
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d. ipossia cerebrale può indurre confusione
mentale o sonnolenza
e. dispnea, affaticamento e effetti collaterali
di farmaci portano a assunzione di
alimenti inadeguata
f. ritenzione di lq, ↑PA, ↓gittata cardiaca
9. Istruzioni accurate aiutano l’iperdosaggio dei
farmaci o infezioni e ↑l’efficacia dei trattamenti
Pagina 13
10.↑ forza e tono degli arti
superiori ↓ la
respirazione asincrona
e l’affaticamento
11.Queste risorse
garantiscono
l’assistenza necessaria
per la cura di sé e la
gestione domiciliare
Bosc
o
Elisa
betta
Corr
adi Giorgia
Frez
za Diana
Laur
enzi
Jacopo
Rotil
i Marta
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