Credere in Cristo oggi - Evangelici Sesto San Giovanni

Credere in Cristo oggi: vale la pena?
Nella nostra civiltà materialistica nessun tema è tanto presente quanto quello di Gesù
Cristo, sia nel teatro, sia nel cinema, nella letteratura, nella musica e cosi via.
Ma chi è Gesù Cristo?
Questa è una domanda che da secoli gli uomini si pongono. Il cristianesimo è legato
strettamente a Cristo, poggia sulla Sua Persona, sul Suo insegnamento e sulla Sua Opera.
Se Egli non è quello che ha detto di essere, tutto crolla.
Molti credono che Cristo fu soltanto un uomo eccezionale. Altri pensano che Egli fu solo un
uomo politico, altri un filosofo, un profeta o un idealista che ha seguito fino in fondo il suo
ideale. Altri credono che Egli fu un martire che morì per la sua causa.
Per molti, insomma, Cristo è solo un personaggio storico del passato, nato in Palestina
circa 2000 anni fa, vissuto come falegname fino a 30 anni, poi per tre anni predicatore e
protagonista di una nuova religione e infine morto sotto Ponzio Pilato su una croce.
E voi, cosa pensate di Gesù Cristo?
Per i veri credenti Cristo è più di un Personaggio storico, è più di un uomo. Egli è il Figlio di
Dio, è dio stesso venuto in terra dal cielo per salvare l’uomo.
Oggi Dio non visibile e tangibile, ma 2000 anni fa Egli decise di prendere un corpo, che
poteva essere visto e toccato; Dio si incarnò in Cristo.
Qualcuno ha detto giustamente: “Cristo si leva solitario fra tutti gli eroi della storia e
costituisce per noi un problema insoluto, a meno che gli si concede di essere più di un
uomo, anzi l’Eterno Figlio di Dio.
Un giorno, dopo un discorso chiaro che Gesù fece alla folla, molti di quelli che lo avevano
seguito si tirarono indietro, perché avevano trovato troppo duro quello che aveva detto.
Allora Gesù domandò ai dodici apostoli: “Non ve volete andarvene anche voi?
Pietro rispose: “ Signore, da chi andremmo noi? Tu hai parole di vita eterna; e noi
abbiamo creduto e abbiamo conosciuto che tu sei il Santo di Dio” (Giovanni 6:
60-69).
Pietro diceva al Signore: ”Chi è superiore a te? Chi può donarci quello che tu dai? Vale la
pena di seguirti. Nessuno è pari a te, nessuno può dare quello che tu doni.
Questo è valido anche per noi oggi. Vale la pena di credere pienamente in Lui e di
seguirlo.
 La fede in Cristo non è un’illusione o una fuga dalla realtà.
Gesù Cristo è una realtà. La sua nascita, la sua vita, la sua morte, e la sua risurrezione
sono fatti realmente accaduti nella storia. Egli reale e vivente. Milioni di persone nel
mondo hanno sperimentato e sperimentano la Sua potenza.
Sono i non credenti che fuggono dalla realtà, lontani da Dio.

Molti fuggono lungo la via dei piaceri e del sesso
Ma il sesso non porta nessuna gioia durevole, anzi l’uso sbagliato della sessualità causa
grossi problemi e frustrazioni alle famiglie e agli individui.

Altri fuggono lungo la via della droga e dell’alcool.
I giovani, in particolare, cercano di fuggire dalla triste realtà della vita, rifugiandosi nei
paradisi artificiali della droga e dell’alcool. Ma non è fuggendo che si risolvono i problemi.

Altri si rifugiano nelle religioni orientali

Altri fuggono da Dio rifugiandosi nella loro moralità.
Cercano di giustificare il loro mancato impegno per Dio, con comportamenti onesti. Ma
non possiamo essere graditi a Dio con i nostri sforzi.
 Altri corrono lunga la via del successo e del benessere.
Ma non riescono a trovare uno scopo alla loro esistenza.
Non si può fuggire sempre da Cristo. Egli ci invita a prendere una posizione
precisa davanti a Lui. Vale la pena di credere in Cristo per diversi motivi
1. Vale la pena di credere in Cristo per quello che Egli è
Egli si distingue da tutti gli altri uomini per la Sua unicità.
Il famoso filosofo greco, Diogene, passeggiava in pieno mezzogiorno per le vie di Atene,
con una lanterna accesa. Sorpreso, un passante gli chiese: “Che cosa cerchi?”
Il filosofo rispose: “Cerco un uomo”. Un uomo che sia veramente uomo.
Un giorno, per le strade della Palestina, 2000 anni fa si è trovato un Uomo perfetto, il
Salvatore del mondo.
Gli storici profani parlano di Lui. Plinio il giovane, Tacito, Svetonio, Giuseppe parlano di
Cristo nei loro scritti.
Naturalmente i Vangeli ci danno un quadro completo dell’insegnamento e della vita di
Cristo. Egli è UNiCO
Egli fu concepito in modo diverso, senza concorso umano. Nacque povero in una stalla.
Visse in modo diverso; la Sua vita fu santa e pura e spesa per gli altri. Il Suo
insegnamento fu straordinario. Nessuno parlò mai come Lui. Le Sue affermazioni su Se
stesso sono sconvolgenti.
Egli è diverso da tutti gli altri maestri del mondo.
Maometto, Budda, Confucio dissero molte cose su Dio, ma non fecero mai affermazioni su
se stessi che li proclamavano essere uguali a Dio.
Gesù Cristo, invece, sì. Egli fu all’altezza delle sue affermazioni.

Egli affermò di essere la luce del mondo
“Io sono la luce del mondo, chi mi segue non camminerà nelle tenebre, ma avrà la luce
della vita” (Giovanni 8:12).
E dimostro di avere l’autorità di illuminare gli uomini, dando la vista a un cieco.
Alla nostra società che immersa nelle tenebre del peccato, della corruzione
e
dell’immoralità, che non è in grado di risolvere i suoi problemi di natura morale, sociale e
spirituale, Cristo offre il Suo aiuto e al Sua liberazione.

Egli affermò di essere l’unica Via per arrivare a Dio
“ Io sono la Via, la verità e la Vita; nessuno viene al Padre se non per mezzo di me”
(Giovanni 14: 6)
Nella nostra società postmoderna e secolarizzata, dove tutto è relativo e dove ognuno dice
di avere la verità, dobbiamo riaffermare con forza l’Unicità di Gesù Cristo.
Egli è l’unica via per andare a Dio, è la verità in senso assoluto, è la vita, è l’unico
Salvatore. Nessuna religione ha il monopolio della Verità.
Solo colui che afferra Cristo per la fede, trova la via per andare a Dio, trova la Verità, la
chiave per la soluzione dei problemi del nostro tempo, trova la vita eterna.

Egli affermò di essere l’unico in grado di soddisfare i bisogni spirituali
dell’uomo.
Dopo aver sfamato migliaia di persone moltiplicando cinque pani e due pesci, disse alla
folla: “ Io sono il pane della vita; Chi viene a me, non avrà più fame, e chi crede in me non
avrà mai più sete” (Giovanni 6: 35).
All’uomo di oggi, che ha fame di pace, di amore e di gioia, Cristo offre uno scopo e un
senso all’esistenza.

Egli richiese il primo posto nella vita dell’uomo.
“ Chi ama padre, madre , figlio o figlia più di me, non è degno di me” (Matteo 10: 37).
Per molti oggi Dio non è importante, anzi è all’ultimo posto, se addirittura non è assente
dalla vita personale e familiare.
Dobbiamo stabilire le giuste priorità. Abbiamo tempo per tutto, per il lavoro, lo svago, i
divertimenti, le varie letture, ma non troviamo il tempo per Dio.
Siamo presi dalle cose materiali. Abbiamo capovolto l’ordine dei valori: mettiamo prima
quello che Dio dice di mettere dopo. Dio dice: “Cercate prima il regno di Dio e la Sua
giustizia e poi le altre cose vi saranno date”. Noi facciamo il contrario; ma facendo così,
non siamo felici. Quando Dio è assente, l’uomo non raggiunge lo scopo per cui è stato
creato. Vi sono disarmonia, infelicità e assenza di valori veri, come il valore della vita,
della famiglia fondata sul matrimonio fra un uomo e una donna, il valore dell’amore vero
fra marito e moglie, il valore dell’indissolubilità del matrimonio, il valore dell’onestà, il
valore della sessualità vissuta nell’ambito del matrimonio, il valore della solidarietà con i
più deboli e con gli anziani, i valori spirituali.
Venendo meno i valori veri, si assiste alla formazione di una nuova morale della famiglia,
della sessualità e di tanti aspetti della vita. Quando Dio è assente, regnano l’egoismo, la
corruzione, l’immoralità, la morte e non la vita.

Egli offre all’uomo la vera libertà
“ Se perseverate nella mia Parola, siete veramente miei discepoli; conoscerete la verità e
la verità vi farà liberi. .. Chi commette il peccato è schiavo del peccato…Se dunque il Figlio
vi farà liberi sarete veramente liberi” (Giovanni 8: 31-36).
Gli uomini hanno sempre lottato per godere le libertà basilari di pensiero, di parola, di
stampa, di religione. Tutti i popoli hanno sempre lottato per la libertà. Ma ne campo
spirituale e morale, l’uomo è veramente libero?
Molti pensano di essere liberi, in realtà sono schiavi: delle concupiscenze, dell’egoismo,
delle passioni, dei vizi, della droga, dell’alcool, schiavi di paure e di sentimenti sbagliati.
Molti desiderano essere diversi, ma non hanno la forza per cambiare.
Gesù Cristo ha il potere di cambiare la nostra vita. Egli è venuto sulla terra per donarci la
vera liberazione. La vera libertà si trova solo nella sottomissione a una Persona Vivente,
Gesù Cristo. La vera libertà si trova solo in una relazione personale con Cristo mediante la
fede.
Essere veri cristiani significa: perseverare nella Parola di Cristo, conoscere la Verità, e
essere veramente liberi: liberi da paure, da ansie, da vizi, da passioni, dalla colpa e
dall’infelicità. Gesù Cristo è il vero Liberatore.

Egli affermò di avere l’autorità di perdonare i peccati
Un giorno gli portarono un paralitico, al quale disse: “ Figliolo, i tuoi peccati ti sono
perdonati” (Marco 2: 1-13).
Gli uomini religiosi reagiscono a queste parole, dicendo: “ Egli bestemmia! Chi può
perdonare i peccati, se non uno solo, cioè Dio?”
Ma Egli dimostrò che aveva l’autorità divina di farlo, guarendo il paralitico.
In un incontro dove si predicava il Vangelo, era presente un uomo che fu vivamente
impressionato dal messaggio. Alla fine della riunione, si avvicinò all’oratore e gli disse: “ É
possibile che Dio possa perdonare un peccatore come me, che ha commesso dei crimini
così gravi? L’evangelista gli lesse parecchi passi della Bibbia, che parlano del perdono dei
peccati accordato per grazia a tutti quelli che credono in Cristo, mettendo in risalto che
non c’è nessun peccato, grave che sia, nessun crimine che Dio non possa perdonare. Poi
lo invitò ad andare a Cristo per la fede così come era. Quella notte quell’uomo si convertì
al Signore e la sua vita fu trasformata completamente.
Dio perdona e cambia la vita di coloro che si ravvedono e si pentono dei loro
peccati.
Un giovane, Roberto, aveva avuto una vita dissoluta. Poi si convertì al Signore e divenne
un predicatore del Vangelo. Una sera, mentre entrava nella Sala dove avrebbe predicato,
un uomo si avvicinò a lui e gli diede un biglietto, sul quale erano scritte queste parole: “
Lei è un ipocrita; non si ricorda di tutto quello che ha combinato? Avrebbe il coraggio di
predica il Vangelo questa sera?”
IL colpo fu duro. Roberto si alzò e comincio a predicare, dicendo: “ Poco fa un uomo mi ha
ricordato il mio passato peccaminoso”: Poi lesse il versetto di 1 Timoteo 1:15 “ Cristo Gesù
è venuto nel mondo per salvare i peccatori, dei quali io sono il primo”.
Devo dirvi tre cose: La prima cosa è che mi vergogno del mio passato peccaminoso. La
seconda cosa è che tutto è stato perdonato, perché se confessiamo i nostri peccati, Dio è
fedele e giusto da perdonarci. La terza cosa è che, se Dio ha potuto perdonare un
peccatore come me, non c’è nessun peccatore troppo grande che non possa ottenere il
perdono divino.
Quale grazia avere i propri peccati perdonati! SE senti il peso dei tuoi peccati,
vai ora a Cristo per ottenere il Suo perdono.

Egli affermò più volte la Sua divinità
“ IO e il Padre siamo uno… Chi ha visto me , ha visto il Padre” (Giovanni 10:30; 14: 9).
Sono affermazioni straordinarie, che non trovano una spiegazione se non ammettendo che
Egli era Dio oltre che uomo. Egli è veramente quello che afferma di essere, ossia l’Eterno
Figlio di Dio.
E tu cosa pensi di Gesù Cristo? Chi è per te?
2. Vale la pena di credere in Cristo per quello che Lui ha fatto

Egli è morto per noi.
 La Sua morte fu unica, ebbe un significato diverso. Egli morì
volontariamente. Nessuno gli tolse la sua vita, ma Egli la depose
volontariamente, per riprenderla dopo.
 La Sua morte ebbe valore di sostituzione
Cristo non morì per Sé, ma per i nostri peccati. Egli ci ha sostituito nella morte.
Si racconta che in una città vivevano due fratelli. Il più anziano era un uomo serio e
timorato di Dio. Il più giovane, invece, conduceva una vita immorale senza rispetto per le
leggi. Una notte il più giovane rientrò pallido e agitato. Aveva gli abiti sporchi di sangue.
Aveva ucciso un uomo. “Nascondimi, sono inseguito”, gridò. Allora il fratello gli disse:
“Dammi i tuoi vestiti e indossa i miei”. Fecero appena in tempo, quando arrivò la polizia.
Alla vista dell’uomo con i vestiti insanguinati, i poliziotti non ebbero dubbi. Lo presero e lo
portarono via. Al processo l’uomo si rifiutò di rispondere alle domande dei giudici e fu
condannato a morte, colpevole di omicidio.
Prima dell’esecuzione, consegnò una lettera sigillata al direttore del carcere, chiedendogli
di consegnarla al fratello solo dopo la sua morte.
Quando la lettera fu consegnata, il fratello l’aprì e la lesse. Le parole della lettera lo
sconvolsero: “Fratello mio, domani mattina, vestito dei tuoi abiti, io morirò per te, al tuo
posto. E tu, Vestito con i miei, dovrai condurre una vita giusta e santa. Fallo in ricordo di
me”. L’uomo scoppiò a piangere. Le parole “io muoio per te” erano penetrate nella sua
coscienza. Allora si ricordò di quanto il fratello gli parlava di Cristo, dicendo: è morto per
noi peccatori. Ora capì il significato di quelle parole e si arrese a Cristo. La sua vita fu
cambiata.

Egli risuscitò per noi
La Sua vita non si concluse con la morte. Egli fu il primo a risuscitare dai morti a una vita
nuova. La tomba dove Cristo fu sepolto è vuota. La risurrezione è un fatto storico;
abbiamo diverse prove di essa. Egli si fece vedere dai discepoli per 40 giorni, dopo la sua
resurrezione. Colui che aveva il potere di deporre la Sua vita e di riprenderla dopo,
risuscitò vincitore.
Vi è una differenza sostanziale fra il cristianesimo e le altre religioni: I fondatori delle varie
religioni sono morti e sono rimasti nella tomba; Cristo invece è risorto il terzo giorno.
Qualcuno ha detto:” In nessun altra religione troverete un Dio che vi ha tanto a cuore da
morire per voi, da risorgere dalla tomba come garanzia per il vostro futuro e da essere
disposto a venire ad abitare in voi. Non troverete nessuna altra religione che venga
incontro ai vostri bisogni in modo così radicale e intimo”.
La risurrezione di Cristo comprova la Sua divinità e la veridicità delle Sue affermazioni. Se
Egli è Dio, allora è degno della nostra fiducia e della nostra ubbidienza.
Coloro che negano Dio, devono fare i conti con la risurrezione di Cristo.
I primi cristiani erano convinti che Cristo non solo era risorto, ma che era vivente in mezzo
a loro.
3. Vale la pena di credere in Cristo per quello che dona all’uomo
Egli dona una nuova vitalità, una vita nuova, una nuova qualità di vita, la vita
eterna, che inizia quaggiù e continua nel futuro.
Cristo è risorto dai morti per condividere la nostra vita.
Dobbiamo avere un incontro personale col Cristo vivente. Egli ti ama e vuole venire ad
abitare all’interno della tua personalità. Lo vuo i tu?
Che cosa farai tu di Gesù Cristo? Lo accetterai come Signore e Salvatore e lo seguirai,
oppure lo respingerai?
Non possiamo rimanere indifferenti, non possiamo lavarci le mani, come fece Pilato.
“Chi non è con me, è contro di me”, disse Gesù. Dobbiamo prendere una decisione.
Seguirlo richiede impegno, coraggio morale, rinuncia e amore per lui. Significa anche
soffrire per lui. Costa, ma vale la pena. Del resto, “Che giova all’uomo, se guadagna tutto
il mondo e poi perde l’anima sua?, disse Gesù.
Quale scelta farai ora? Vieni a Cristo ora, per la fede. Cedi a Lui tutta la tua vita, ravvediti,
cambia mentalità, confessa a lui tutti i tuoi peccati e sarai salvato per sempre.
Invocalo ora. La bibbia dice; “ Chiunque avrà invocato il nome del Signore, sarà salvato”.
Alzati in piedi ora, non vergognarti di Cristo, Dio ti sta aspettando!
“Chiunque mi riconoscerà davanti agli uomini, anch’io lo riconoscerò davanti al Padre mio
che è nei cieli”