A scuola di salute - Ospedale Pediatrico Bambino Gesù

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A scuola
di salute
Febbraio
2017
Mamma,
ho mal di pancia
Istituto per la Salute
del Bambino
e dell’Adolescente
Indice
01
02
03
04
05
06
Una guida per
conoscere i mille
mal di pancia
dei bambini
Dottore, ho
il mal di pancia
I mille mal
di pancia dei
bambini
Il mal di pancia
ricorrente:
quando alla base
ci sono le emozioni
Sindrome del
colon irritabile:
è una parolaccia?
Se e quando
togliere le tonsille
Video
Coordinamento editoriale:
A.G. Ugazio, N. Zamperini
Comitato di redazione:
G. Morino, A. Reale, A. Tozzi,
A. Turchetta, S. Vicari
Segreteria:
M. Mathieu
Una guida per conoscere
i mille mal di pancia
dei bambini
di ALBERTO G. UGAZIO
01
Questo mese, A scuola di
salute torna con un focus su
uno dei disturbi lamentati
con maggiore frequenza
dai bambini. Il mal di pancia può avere molte cause
perché, all’interno dell’addome, sono presenti numerosi organi che possono
causare dolore.
Per questo, ci è sembrato
utile proporre una bussola per genitori e insegnanti, per orientarsi all’interno
dei mille mal di pancia dei
bambini. Quei mal di pancia che, spesso, rappresentano una scusa per non andare a scuola. E che, quindi,
vanno riconosciuti.
All’interno del magazine,
trovate un approfondimento sui mille mal di pancia
dei bambini, un focus sul
colon irritabile e un articolo
dedicato all’aspetto psicologico, insomma a quei casi
in cui il dolore è solo l’indice
di un disagio emotivo.
In questo numero, in chiusura, abbiamo deciso di
toccare un altro tema molto discusso come le tonsille,
con un video che risponde
alle più frequenti domande dei genitori sul tema. Un
modo, questo, per aiutare
mamme e papà a capire un
disturbo molto importante
per la comprensione della
salute dei bambini.
di ANTONINO
REALE
di IVAN
PIETRO ALOI
02
Dottore,
ho il mal di pancia
Il mal di pancia o dolore addominale rappresenta uno dei
sintomi di più frequente riscontro nei bambini ed è spesso
fonte di preoccupazione perché i genitori lo associano
a patologie chirurgiche
Il mal di pancia costituisce
per lo più un disturbo aspecifico che si risolve spontaneamente nel giro di ore o
di pochi giorni. Molte possono essere le cause poiché, all’interno dell’addome, sono presenti numerosi
organi che possono causare dolore. Per questo motivo, non deve essere mai
trascurata alcuna ipotesi.
MAL DI PANCIA,
QUANDO PREOCCUPARSI
La prima importante distinzione la dobbiamo fare di
fronte a un dolore a insorgenza acuta piuttosto che
a una storia di dolore addominale ricorrente o cronico.
Nel secondo caso il pediatra, con un’accurata visita
e in relazione all’anamnesi,
alla dieta praticata, all’accrescimento o alla concomitante presenza di segni o
sintomi quali febbre, vomito o diarrea, potrà formulare un’ipotesi diagnostica e,
se lo riterrà opportuno, potrà avvalersi di esami mirati per escludere patologie
quali la celiachia, le allergie
alimentari, le parassitosi e
altre ancora.
Solo dopo aver escluso le
cause organiche il medico
potrà ipotizzare che il mal
di pancia sia conseguente
a una somatizzazione, frequente causa nei bambini
in età scolare, in relazione
a svariati motivi: ansia da
prestazione scolastica o
sportiva, nascita di un fratellino, conflittualità nell’ambito familiare o scolastico.
IL CRITERIO DELL’ ETÀ
Nel caso di insorgenza acuta della sintomatologia è
molto importante considerare l’età del bambino. Nei
lattanti e nei bambini più
piccoli il sospetto di mal di
pancia deve essere sempre preso in grande considerazione per l’incapacità
del bambino a esprimersi e
per le non infrequenti patologie chirurgiche.
Dai tre anni in poi il bambino potrà essere di maggior
aiuto nella descrizione e
nella localizzazione del do-
lore, aiutando così il medico
nella formulazione di un’ipotesi diagnostica e nella
richiesta di esami specifici.
In presenza di dolore addominale significativo, è
possibile utilizzare un antidolorifico, come il paracetamolo, senza la preoccupazione che il farmaco
possa mascherare o ritardare la diagnosi.
-
anno
-
Cause
mediche
Cause
chirurgiche
Altre
Gastroenteriti
Invaginazione
Coliche
infantili
Stipsi
Volvolo
Malattia di
Hirschsprung
IVU*
Ernia strozzata
Gastroenteriti
Appendicite
Stipsi
Invaginazione
IVU*
Traumi
Gastroenteriti
Appendicite
Linfadenite
mesenterica
Stipsi
Traumi
Porpora di
Schonlein-Henoch
Anemia
falciforme
anni
-
IVU*
anni
Linfadenite
mesenterica
Porpora di
Schonlein-Henoch
Anemia
falciforme
Polmonite
Dolori funzionali
Appendicite
Dismenorrea
Constipazione
Traumi
Aborto
ritenuto
MULTIPLE
Torsione
annessi**
Gravidanza
ectopica
Gastroenteriti
anni
*IVU: infezione
delle vie urinarie
**Torsione annessi: Torsione delle
ovaie, del funicolo spermatico
e degli annessi testicolari.
Infiammazioni
pelviche
03
I mille
mal di pancia
di A. R.
di I. P. A.
dei bambini
Il mal di pancia è uno dei
malesseri più spesso lamentati dai bambini di tutte le età. Le cause possono
essere molteplici. Il malessere può essere avvertito
in qualunque parte dell’addome e riguardare la milza,
l’appendice, i reni o l’utero.
Possono essere interessati
e coinvolti anche gli organi
digestivi come lo stomaco,
il fegato, l’intestino tenue,
l’intestino crasso, il pancreas e la colecisti.
Spesso i bambini, specie
quando sono piccoli, non
sanno dire quale sia esattamente la parte dolorante, per cui anche capire la
causa del dolore è spesso
molto complicato. Importante è capire intensità del
dolore, la persistenza e la
sua localizzazione.
Se compaiono febbre o vomito, è importante escludere che si tratti di un’appendicite acuta,
che richiede invece l'intervento chirurgico. Nella prima infanzia le malattie chirurgiche
sono frequenti prima dei 2 anni, sono quasi assenti tra i 2 e i 5 anni, per poi tornare ad avere
una maggiore incidenza dopo i 5 anni. In particolare, fino ai 2 anni sono rappresentate
quasi esclusivamente dalle invaginazioni intestinali, e dopo i 5 dalle appendiciti.
3
I segnali
allarmanti
1
Dolore in un punto ben preciso
2
Dolore acuto e continuo
che causa il risveglio notturno
3
Febbre
4
Diarrea
5
Vomito accompagnato
da dolore
6
Infiammazione rettale,
o intorno all’ano
e sangue nelle feci
I “mal di pancia” possono
manifestarsi con fitte alla pancia,
oppure i dolori possono essere
associati a mal di stomaco
e diarrea.
Le cause
In fase di svezzamento,
l’introduzione di un nuovo alimento
Infiammazione alle vie urinarie
Stitichezza e gastroenteriti
Crisi di acetone (che provocano un
dolore diffuso a tutto l'addome,
più spiccato però in sede
periombelicale)
2
5
1
4
6
04
Il mal di pancia
ricorrente:
quando alla base
ci sono le emozioni
di CRISTIANA DE RANIERI
Il bambino con dolori addominali ricorrenti salta giorni
di scuola, assume farmaci, è sottoposto
a tante visite mediche...
Un disagio emotivo che il bambino non sa esprimere a parole.
Ecco cosa può significare un mal
di pancia frequente in età pediatrica. Quando questo disagio viene canalizzato sul corpo siamo di
fronte ad una difficoltà nel processo di “mentalizzazione”, per
cui il bambino tende a tramutare
il dolore psichico in dolore fisico.
Parlare con il corpo è normale
nella prima infanzia, ma con la
crescita e il sostegno dell’adulto,
si apre normalmente la strada al
processo di elaborazione mentale degli affetti e delle emozioni.
Nella nostra esperienza osserviamo nei bambini con DAR (Dolore
addominale ricorrente) la presenza di stati emotivi quali rabbia, ansia di separazione, gelosia,
difficoltà nei confronti dei pari.
LE EMOZIONI
E IL MAL DI PANCIA
Nella loro storia spesso ritroviamo
eventi stressanti concomitanti,
quali difficoltà nella coppia coniugale, lutti recenti, preoccupazioni per la salute propria o dei cari
(malattie, interventi chirurgici).
Nell’anamnesi del bambino possono trovarsi anche altri sintomi,
attuali o pregressi, quali cefalea,
tic, stipsi, disturbi del sonno.
I mal di pancia possono essere
letti anche come un modo non
verbale di richiedere attenzione o
di tenere una persona significativa (in genere un genitore) legata
a sé.
I teorici dell’Apprendimento Sociale e della Terapia Familiare
hanno studiato la frequente presenza di disturbi psicosomatici
nei genitori dei bambini con DAR:
sintomi ipocondriaci, ansia e tendenza alla somatizzazione delle
emozioni, come se vi fosse una
sorta di “linguaggio familiare”
che passa attraverso il somatico.
UN DOLORE REALE
Nell’approccio al bambino con
DAR occorre sempre credere al
suo dolore (il dolore esiste anche
quando la sua origine è psichica!)
e non minimizzare. È importante
coinvolgere i genitori nel cercare
di individuare, comprendere e lavorare sul significato che il sintomo ha per il proprio figlio, qual è
il “vantaggio secondario” che ne
trae, aiutandolo a trovare diverse
strategie per affrontare il disagio
e lo stress.
Sindrome
di ANTONELLA DIAMANTI
di TERESA CAPRIATI
05
del colon irritabile:
è una parolaccia?
Si tratta di un disordine gastrointestinale e non è determinata
da particolari malattie. Ecco sintomi e terapia
La sindrome del colon irritabile
non è una parolaccia ma un disordine gastrointestinale funzionale non determinata da particolari malattie. Ne soffre il 10-15%
dei bambini in età scolare e adolescenziale.
Deriva da una alterata relazione tra cervello e intestino, che è
considerato attualmente come
il “secondo cervello” del nostro
organismo. Anche le alterazioni
della flora batterica intestinale possono avere un ruolo nella
comparsa dei disturbi caratteristici della sindrome.
COLON IRRITABILE:
SINTOMI E CAUSE
I sintomi fondamentali del colon
irritabile sono il dolore addominale e le alterazioni dell’alvo che
possono andare dalla stipsi alla
diarrea. Possono contribuire alla
sua insorgenza i disordini dietetici (scarso apporto di fibre negli stitici; eccesso di sorbitolo o
fruttosio in quelli con diarrea)
e i fattori psicologici e sociali (i
genitori a volte descrivono il loro
bambino come un po’ “ansioso”;
i bambini più grandi e gli adolescenti, invece, a volte riferiscono
che i sintomi peggiorano durante i periodi di stress emotivo).
COME SI CURA
IL COLON IRRITABILE
La prima terapia è la conferma
della diagnosi e la rassicurazione
del bambino e del genitore. A seguire si dovrà impostare un piano
dietetico e terapeutico. Esistone
norme dietetiche e terapeutiche
generalmente valide:
• Introduzione di una adeguata quantità di fibre nella dieta
(1g/Kg o 5 g/die) e riduzione
dell’apporto in lattosio.
• In casi selezionati e su prescrizione medica, cambiamento
della dieta con apporto controllato di alcuni particolari
tipi di carboidrati (i cosiddetti FODMAPs acronimo inglese
che indica oligosaccaridi fermentabili, disaccaridi, monosaccaridi e polioli).
• Somministrazione periodica
di probiotici (i cosiddetti fermenti lattici), che possono
fornire qualche beneficio (soprattutto il Lactobacillus GG).
• In alcuni casi anche il ricorso
alla ipnoterapia e alla terapia
comportamentale ha fornito
dei risultati incoraggianti.
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Dove sono contenuti i
FODMAPS?*
I FODMAP sono contenuti in una serie di alimenti come per esempio il frumento, certi
tipi di frutta e verdura e in alcuni prodotti a base di latte. Nell’Europa occidentale gli
oligosaccaridi, come i “fruttani” e il monosaccaride, “fruttosio”, sono i FODMAP
più frequenti nell’alimentazione, mentre il frumento è considerato essere la più grande
fonte di fruttani nel Regno Unito.
Disaccaridi
Lattosio
Latte, budino,
gelato e yogurt
Monosaccaridi
Fruttosio libero
(fruttosio in eccesso
rispetto al glucosio)
Mele, pere, mango, ciliegie, cocomero, asparagi,
taccole, miele, sciroppo di glucosio e fruttosio
Oligosaccaridi
Fruttani - galatto oligosaccaridi
Frumento, orzo, segale, cipolla, porro, parte bianca del cipollotto, aglio,
scalogno, carciofi, rape rosse, finocchi, piselli, cicoria,
pistacchi, anacardi, legumi, lenticchie e ceci
Polioli
Sorbitolo, mannitolo,
maltitolo, xilitolo
Mele, pere, albicocche, ciliegie, prugne, cocomero,
funghi, cavolfiore, chewing-gum mentine/dolci senza zucchero
www.drschaer-institute.com
*Fonte
Shepherd SJ, Lomer MCE, Gibson PR, Rome
Foundation Working Group: Short-chain
carbohydrates and functional gastrointestinal
disorders; Am J Gastroenterol; 2013, 108: 707-717
Se e quando
06
togliere le tonsille
di GIOVANNI DE VINCENTIS
Focus su un argomento tra i più discussi nell’infanzia:
la parola all’esperto
CLICCA QUI
per vedere l’intervista!
Cosa sono le tonsille?
Le tonsille (1) servono a far conoscere al bambino i germi (2) che ci
circondano e ad aiutare l’organismo a creare le difese necessarie.
Vanno rimosse se si infiammano (3) troppo spesso oppure perché,
crescendo troppo di volume, rendono difficile
la respirazione (4) al bambino.
1
2
3
4
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Siamo qui: Ospedale Pediatrico Bambino Gesù Piazza di Sant’Onofrio, 4 - 00165, Roma
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