Gentili Assistiti, come di consueto anche quest’anno è partita la campagna vaccinale. Al fine di non ingenerare false aspettative è onesto ricordare che il vaccino non comporta l’immunità da TUTTI i virus influenzali circolanti nella popolazione pertanto chi sarà costretto a stare quei 3-4 giorni a letto tra mille fastidi è stato talmente sfortunato da incontrare ceppi virali non contenuti nella formulazione di quest’anno. A proposito di SEGNI e SINTOMI vale la pena di ricordare che quelli più comuni sono qualche linea di febbre, disturbi intestinali (da dolori addominali fino a diarree profuse con 8-10 scariche alvine al dì), tosse, dolori muscolari, congiuntivite, mal di gola ed infine mal di testa che in pochissimi casi (solo 3 fino ad oggi) ha richiesto l’invio del Paziente in pronto soccorso ove è stata eseguita consulenza neurologica e TAC (ed in un caso anche un’ANGIO-TAC cerebrale) senza che fossero stati rilevati problemi particolari. In caso di sintomi poco pronunciati la TERAPIA è quella già da tutti voi conosciuta: latte caldo con miele (se non ci sono problemi di glicemia), alimentazione leggera, brodini vegetali (evitate quelli del commercio liofilizzati preferendo quelli fatti in casa), pane, carni bianche arrosto, frutta, spremuta di agrumi (sconsigliata se avete gastrite o reflusso gastro-esofageo). Alla … “terapia della Nonna” appena descritta può essere associato il paracetamolo se c’è temperatura maggiore di 38°, dolori muscolari o mal di testa. I collutori vanno bene per il mal di gola per la loro azione balsamica. Un antibiotico (ma solo dopo esserci consultati) può essere utile se la febbre (associata o meno a tosse) dura da più di 3 o 4 giorni, se ci sono placche alla gola, se vi è muco giallastro o verdastro. La diarrea va combattuta con gli appositi farmaci “costipanti” ed i fermenti lattici. Inutili, se non addirittura controindicati, gli antibiotici intestinali. Infine non si può che prendere le distanze da allarmismi più o meno velati che siamo costretti a subire su mezzi di informazione … poco informati che generano inutili ansie. L’influenza, ci informano gli epidemiologi, è una malattia ad elevata morbosità (è facile ammalarsi) ma a bassa mortalità (è difficile morire per essa): oggi è più probabile morire per gli effetti del fumo di sigaretta, anche passivo, che non per l’influenza!