Iniziativa realizzata con il contributo della Regione Toscana
nell’ambito del progetto
Rete Scuole LSS
A bottega di Invenzioni
a.s. 2015/2016
DI FIORE …IN FIORE
Scuola dell’infanzia «Gian Burrasca» Rosignano Solvay
Bambini di 5 anni
A.S. 2015-16
Insegnanti: Brunella Aglietti, Grazia Naldi, Brugnano Chiara
Collocazione del percorso effettuato nel curricolo verticale
Il curricolo di scienze del circolo, strutturato in continuità verticale con la scuola
primaria,
prevede
un’attenta
selezione
dei
contenuti
ritenuti
essenziali;
l’utilizzo della stessa metodologia e l’attuazione di una didattica laboratoriale,
favoriscono una continuità tra i due ordini di scuola.
Durante il triennio i bambini della scuola dell’infanzia hanno la possibilità di
sperimentare tre percorsi di scienze, alternandoli, relativi all’esplorazione di materiali
naturali, organismi viventi animali o vegetali.
Obiettivi essenziali dell’apprendimento
Traguardi di sviluppo per la competenza
Campo di esperienza: La conoscenza del mondo
•
•
Osserva con attenzione il suo corpo, gli organismi viventi e i loro ambienti, i fenomeni naturali,
accorgendosi dei loro cambiamenti.
Il bambino raggruppa e ordina oggetti e materiali secondo criteri diversi, ne identifica alcune
proprietà, confronta e valuta quantità; utilizza simboli per registrarle.
Obiettivi
- Osservare e descrivere le caratteristiche di organismi vegetali e del loro ambiente di vita.
- Osservare, descrive e registrare in successione temporale le variazioni più evidenti
- Descrivere le esperienze utilizzando concetti topologici e spaziali rispettando la successione logica
- Formulare ipotesi sull’immediato futuro
- Cogliere differenze ed uguaglianze
- Effettuare raggruppamenti in base a più caratteristiche
- Descrivere il significato della simbologia utilizzata e verbalizzare la registrazione dei dati effettuata
in tabelle e diagrammi
Elementi salienti dell’approccio metodologico
Metodo
Il percorso prevede le seguenti fasi:
• esplorativa libera
• esplorativa guidata
• rielaborazione individuale
• rielaborazione collettiva
• verifica individuale
Organizzazione didattica
Il percorso, per la composizione stessa del gruppo, dove sono inclusi un bambino
diversabile e una bambina non italofona, è stato strutturato prevedendo momenti di
attività guidate collettive nel grande gruppo (26 bambini), ma anche momenti di
attività in piccolo gruppo (4/5 bambini) e individuali. Abbiamo utilizzato la LIM, da
quest’anno installata nella sezione, sia per la visione di video, foto e immagini di
grandi dimensioni e di qualità grafica maggiore rispetto a quelle di alcuni libri, che per
l’utilizzo di attività tramite la funzione touch screen dello schermo.
Materiali, apparecchi e strumenti impiegati
-Materiali naturali (piantine, semi, terra, terriccio, foglie, fiori, rami, radici).
-Materiali di recupero (tappi, carta, cartoncino, cartone, plastica, spago, etc.).
-Libri e testi di vario genere, immagini, fotografie.
-Lavagna Interattiva Multimediale (LIM), computer, stereo,
fotocamera, cinepresa digitale, lenti d’ingrandimento, visori.
-Attrezzatura per la semina, per la messa a dimora, per la cura delle piantine.
-Attrezzatura per l’essicazione delle foglie e dei fiori.
-Pennelli, pennarelli, matite a cera, matite di legno, vari tipi di carta, colla,
tempere.
L’argomento si configura come un
proseguimento del percorso di botanica
iniziato lo scorso anno.
Tale scelta è motivata dalle seguenti
considerazioni didattiche e organizzative:
• Osservazione e manipolazione di un elemento naturale familiare perché la
maggioranza dei bambini ha un giardino.
• Interesse dimostrato dai bambini per la semina e la crescita degli alberi durante il
percorso dello scorso anno “Gli alberi: giganti amici”.
• Possibilità di osservare i cambiamenti della pianta erbacea od ornamentale durante
la fioritura e scoprire che il fiore ne rappresenta una parte.
• Possibilità di osservare il ciclo di crescita di alcune piante erbacee (ovviamente più
veloce rispetto a quello degli alberi) e di rilevare facilmente i cambiamenti della
pianta, da appena nata a fiorita.
• Possibilità di strutturare il percorso in varie parti dell’anno scolastico.
• Possibilità di raccordi interdisciplinari
Ambiente in cui è stato sviluppato il percorso
Zona verde nei pressi della scuola
Azienda di floricoltura
In sezione
Tempo impiegato
Per la messa a punto preliminare nel Gruppo:
3 incontri con il formatore prof. Carlo Fiorentini
Per la progettazione specifica e dettagliata nella sezione: 14 ore
Tempo scuola di sviluppo del percorso: novembre 2015- aprile2016
Per uscite esterne:
-tre uscite nella zona verde vicina alla scuola effettuate durante la
compresenza delle insegnanti dalle ore 10.30 alle ore 12.00;
-una visita all’Azienda di floricoltura utilizzando lo scuolabus dalle ore
9.30 alle ore 12.00.
Per la documentazione: 15 ore
L’argomento si configura come un
proseguimento del percorso di botanica
iniziato lo scorso anno.
Tale scelta è motivata dalle seguenti
considerazioni didattiche e organizzative:
• Osservazione e manipolazione di un elemento naturale familiare perché la
maggioranza dei bambini ha un giardino.
• Interesse dimostrato dai bambini per la semina e la crescita degli alberi durante il
percorso dello scorso anno “Gli alberi: giganti amici”.
• Possibilità di osservare i cambiamenti della pianta erbacea od ornamentale durante
la fioritura e scoprire che il fiore ne rappresenta una parte.
• Possibilità di osservare il ciclo di crescita di alcune piante erbacee (ovviamente più
veloce rispetto a quello degli alberi) e di rilevare facilmente i cambiamenti della
pianta, da appena nata a fiorita.
• Possibilità di strutturare il percorso in varie parti dell’anno scolastico.
• Possibilità di raccordi interdisciplinari
Nel prato ho raccolto …..
Il percorso inizia con alcune uscite nello spazio verde
vicino alla scuola. I bambini raccolgono spontaneamente i
fiori: tarassaco e pratoline.
“Siamo andati nel campino a raccogliere i fiori per le
mamme”.
Come avete fatto a raccoglierli?
“Li abbiamo tirati”
“Le mani l’ho messe sul gambo e l’ho tirato in su, perché
non veniva”.
“Perché il fiore è attaccato alla terra”.
“E anche all’erba”.
“ Il fiore ha i petali”
“Il fiore è attaccato alle radici ”.
“Il gambo è fatto di foglie”.
“Bisogna tirarlo via dalla fine del fiore”.
“Non bisogna tirarlo dalla cima”.
“Il gambo deve essere lungo”.
“Vicino ai fiori c’era l’erba”.
“Sono io che raccoglievo i fiori e l’erba nel campino,
fuori, nel prato. Il prato è verde, poi c’è l’erba che
assomiglia all’ortica ma non è”.
Elaborato individuale e verbalizzazione
“E’ un fiore. In cima è
giallo. Ha un coso molto
lungo, qui è diritto e poi
gira, è verde. L’ho preso
nel campo di erba”.
Elaborato individuale e d alcune verbalizzazioni
“Alcune foglie erano fatte a fiore, alcune sembravano
una pianta di fagioli”.
“L’erba è un po’ lunga, un po’ cortina; alcune sono
spinose, poi ce ne sono alcune con le foglie bucate,
ce l’ha fatto il bruco”.
Alcune piante del prato
In sezione osserviamo il materiale
raccolto e realizziamo un «prato …in
vaso».
«Il prato … in vaso»
“Il prato è l’erba verde perché è verde”
“Il prato e l’erba sono la stessa cosa
perché sono lo stesso spazio della terra”
“C’è il fiore e l’erba”
“L’erba a volte è fatta a forma di fiore. La
foglia è a forma di fiore. A volte ci sono
delle foglie pelose, quella tonda, quella
lunga e sembra l’ago del pino”
“E’ un filo d’erba”
“E’ fine fine”
Ins.: Con cosa abbiamo
raccolto le foglie e i fiori?
“Con le mani, erano per terra”
“No, il gambo era attaccato alla terra”
“La foglia era attaccata alla pianta”
Ins.: Cos’è la pianta?
“E’ una cosa che si mette il seme sotto la
terra e poi cresce, si coltiva”
“Il gambo della foglia e del fiore sono
attaccati alle radici”
I bambini rappresentano graficamente l’esperienza che viene verbalizzata.
“Ho disegnato me e Gabriele, stavo piantando le piante in quel vaso. Le piante erano nel
campino nel prato. Hanno le foglie, i petali, il gambo e le radici”.
Le foglie diventano …giganti
I bambini tracciano il contorno delle foglie ingrandite e proiettate sullo schermo.
Il disegno del contorno, così ottenuto, viene scorporato dall’immagine della foglia
dall’insegnante e colorato dai bambini usando gli appositi pennarelli o gli altri strumenti
grafici della lavagna.
Le foglie non sono
tutte uguali…
Le foglie raccolte vengono scelte e
messe nella pressa. Dopo alcuni giorni
sono nuovamente osservate dai
bambini. Proponiamo quindi una scheda
riepilogativa dove i bambini effettuano, a
più riprese, varie attività: associazione,
coloritura, rappresentazione grafica,
descrizione.
“Sono foglie. Sono verdi. Erano nel campino,
nel prato. Sono tutte diverse perché una è
tonda, una è lunga, una è a filo”.
Alla ricerca delle … radici
Le piantine vengono consegnate ai bambini che, a coppie, devono trovare le radici. Proponiamo
poi di osservare con la lente, a turno, la piantina e soprattutto le radici liberate dalla terra.
“E’ una pianta. Il fiore è attaccato alla terra”
“Il fiore è attaccato alle foglie”
“No, il fiore è attaccato alle radici”
“Sotto terra”
“Il fiore è attaccato alla terra e ci ha le radici e succhia le cose da mangiare”
Ins.: Osserviamo nuovamente la piantina
“Sono tutti attaccati insieme, fiore e foglia ”
“Alla pianta”
“Al gambo, perché lì c’è un coso un po’ ciccione che arregge tutto, foglia e fiore. C’è le radici.”
La piantina è stata fotocopiata e i bambini, individualmente,
hanno riconosciuto , denominato e riprodotto le varie
parti.
“C’è una piantina con un fiore che sta
nascendo”
“L’ho vista perché io a casa c’ ho un giardino e ci
ho messo le piantine che crescono e fanno i
fiori; vedo che nasce un pochino perché c’è un
pochino di bianco, non è tutto aperto”
“E’ come il bruco, è come nel bozzolo”
“C’è anche un po’ di verde perché quando nasce
diventa tutto bianco, sta crescendo”
“C’è il gambo, è verde, lungo.”
”E’ una pianta, vive nel prato, è la pratolina. Ha
il fiore, il gambo per tenere il fiore, le foglie
sono attaccate vicino alle radici”.
I bambini hanno realizzato individualmente la
scheda “La pratolina ha ..”, mentre in un
momento successivo è stato realizzato il
cartellone collettivo.
“ La pianta della pratolina ha… ”
Elaborato individuale
“ La pratolina ha… ”
Cartellone
Ora che i bambini hanno osservato più volte la
struttura della piantina chiediamo di
rappresentarla con le tempere.
Cartellone collettivo
Pitture individuali
Il mio prato … creativo
Proponiamo un’ulteriore attività manipolativa
con le foglie. Riuniamo i bambini in piccolo
gruppo per realizzare un collage utilizzando le
foglie essiccate e, durante l’attività,
sollecitiamo ancora l’osservazione e la
conversazione con domande stimolo utili per
rilevare le qualità.
Cosa Sono?
“Sono le foglie: … delle piante”
“Sono del prato”
“Sono attaccate alle piante”
“E le piante sono attaccate al prato con
le radici”
Come sono le foglie?
“Ė ruvida”
“Ė liscia nel gambo e sopra la foglia”
“Ė liscia nel gambo e ruvida nella foglia”
“Ė liscia”
“Ė verde”
“Ė verde scuro”
“Ė verde chiaro e di qua verde scuro.
Ė leggera”.
Cosa c’è nel prato?
“i fiori”
“le foglie”
“il tarassaco”
“le radici”
“la terra”
“il terriccio”
“i bruchi”
“i millepiedi”
“le formiche e i formicai”
“le cavallette”
“il grillo”
“la mantide, è un insetto”
“le farfalle”
“le api”
“le coccinelle”
“l’insetto stecco”
Prima di proporre la scheda «La pratolina è”
scegliamo di proporre la scheda “La foglia è …”,
che riteniamo più semplice. Iniziamo con
l’osservazione individuale della foglia della
pratolina per rilevare le qualità che ciascun
bambino riesce ad evidenziare osservandola e
toccandola .
Scriviamo le due consegne utilizzando dei
disegni (occhi e foglia; mani e foglia) e
chiediamo ai bambini, individualmente, di
leggerle e poi di eseguirle.
“Con gli occhi devo guardare la foglia”
“Vedo che è verde scura e un po’ verde chiaro”.
“Toccare la foglia”.
“E’ liscia, è piccola, è leggera ”
Proponiamo quindi la scheda “La foglia è…” e chiediamo a ciascuno di provare a
simbolizzare le qualità individuate precedentemente. I bambini le individuano ma non
sanno disegnarle utilizzando dei segni grafici.
Suggeriamo quindi di pensare ad oggetti che abbiano tali qualità e, successivamente, a
rappresentarli negli ovali.
Sottile come una bandierina di stoffa
Liscia come un foglio
Leggera come una formica
Leggera come i fazzoletti
Liscia come il cartoncino
Ricerchiamo in sezione oggetti verdi, lisci e ruvidi e concordiamo i simboli che rappresentano
tali qualità.
Cartellone con oggetti
Proposte individuali per la scelta
del simbolo RUVIDO
“E’ la foglia è tutta intera della
pratolina.”
“E’ la macchiolina verde.
Vuol dire che è verde, la foglia”.
“Vuol dire ruvido, perché la foglia
è ruvida”:
“E’ una riga, vuol dire liscia. Una
parte è liscia e una ruvida, della
foglia”.
Cartellone con simboli
Elaborato individuale
La pianta della pratolina è…
I bambini completano la scheda utilizzando i simboli concordati per la foglia e
riescono ad individuarne altri : un puntino per “piccola” ed una freccia verso il
basso per “bassa” .
Elaborati individuali
La rielaborazione a livello collettivo è stata
effettuata utilizzando la LIM. Rileggiamo le
schede individuali per scegliere e condividere
altri simboli.
La pratolina è:
Realizziamo il cartellone alla LIM
“verde, gialla, rosa e bianca.
“Vuol dire liscio”
“Vuol dire ruvido”
“La pratolina è piccola, ho disegnato un
puntino”
“Vuol dire basso; è una freccia che va in
giù.
La pratolina è bassa”.
La pratolina vive…
La rielaborazione a livello collettivo è stata
effettuata utilizzando la LIM.
Scheda individuale
“La pratolina vive nel prato”.
Quanti fiori . . .
Ogni bambino ha scelto un fiore e lo ha
riprodotto utilizzando le tempere sopra
una striscia di carta.
Abbiamo ottenuto un’unica pittura di
circa cinque metri.
LA GERBERA
Osserviamo una pianta ornamentale da fiore che ha le stesse
caratteristiche della pratolina perché appartenente alla stessa
famiglia: la gerbera.
“Quel fiore sembra finto”
“Se lo vedi sembra finto , ma quando lo tocchi poi è vero”
“Ha le foglie grandi”
“Si chiama girasole”
“Il gambo è grande, è lungo”
”E’ alto”
“Verde”
“Dritto”
“Le foglie sono lunghe e corte”
“Piccine, medie e grandi”
“Sono attaccate al gambo”
“In fondo al gambo”
“Sono verdi”
“Sono a onde”
“Il contorno è a onde”
“ e a punta”
“Sono cicciottelle”
“Sono gonfie, doppie”
“Sono attaccate nelle radici”
“Al gambo”
“In fondo al gambo”
“Io qui, nella foglie, vedo delle linee”
Attività individuale
Coloritura, scomposizione e ricomposizione
L’immagine della gerbera viene colorata,
scomposta e ricomposta per focalizzare l’attenzione
sulle parti che compongono la pianta.
Successivamente i bambini rappresentano le varie parti
e la pianta intera nella scheda «La gerbera è».
Attività individuale
«La pianta della gerbera …è»
Attività individuale
Coloritura, scomposizione e ricomposizione
LE TRASFORMAZIONI DELLA GERBERA
Dopo l’osservazione della pianta in fiore proponiamo ,periodicamente ,quella di una pianta
non ancora fiorita per far rilevare ai bambini i vari cambiamenti.
1° registrazione
(Osservazione, rappresentazione grafica, verbalizzazione)
“E’ la pianta. La pianta ha due gambi, le foglie, le radici e il fiore. La
pianta aveva due fiori, erano verdi perché dovevano ancora crescere”.
2° registrazione
(Osservazione, rappresentazione grafica, verbalizzazione)
“E’ la pianta gerbera. Il capolino è cresciuto, si è aperto, è
giallino. Un capolino non è aperto, è ancora chiuso, è di
colore verde.”
3° registrazione
(Osservazione, rappresentazione grafica, verbalizzazione)
“E’ la gerbera. E’ appassita. Il gambo è marrone, il capolino
marrone chiaro, le foglie sono verdi. E una gialla.
E’ appassito il capolino”.
Le trasformazioni della gerbera
(coloritura, disposizione in sequenza temporale, descrizione)
“E’ la storia della gerbera.
Ha le foglie, il gambo e il
capolino è tondo. E’ chiuso,
doveva ancora crescere”
“E’ cresciuta, la gerbera; il
capolino è aperto, è fiorito”.
“Il capolino va in giù perché è
appassito”.
Coloriamo alla LIM
Alla lavagna multimediale bambini provano prima a colorare la gerbera
utilizzando gli strumenti del programma di grafica …
… ed in seguito a disegnare la gerbera utilizzando gli appositi pennarelli e scegliendo
il colore dalla tavolozza.
Cosa nasconde la rosa?
«Smontiamo» la rosa ed osserviamo con
la lente d’ingrandimento.
LA ROSA HA …
Al termine dell’attività i bambini registrano quanto osservato.
Attività individuale
LE NOSTRE ROSE
I bambini hanno rappresentato le rose
rispettandone la struttura osservata,
diversa da quella della pratolina.
Piccoli «quadri naturali»
Con i petali e le foglie essiccate proponiamo
la realizzazione di una semplice carta di riso
che utilizzeremo per realizzare il bigliettino
pasquale. I bambini, riuniti a gruppi di
quattro, hanno utilizzato il materiale con
estrema delicatezza durante la fase di
assemblaggio, per non danneggiare il
materiale, ed utilizzato in modo opportuno
pennelli con setole piccole e modeste
quantità di colla. Queste attività per la
realizzazione di “quadri naturali” risultano
molto gradite ai bambini e danno la
possibilità di favorire un ulteriore momento
di manipolazione, di osservazione e di
conversazione.
ACQUA O TERRA ?
Per conservare le rose e poterle osservare
nuovamente abbiamo chiesto ai bambini
come procedere.
Le proposte sono state due: la prima di mettere
le rose nell’acqua, la seconda di metterle
nell’acqua e terra.
Dopo alcuni giorni proponiamo l’osservazione
delle due rose.
“ Sono i fiori, Sono nelle bottiglie: uno è nella terra e uno dentro
l’ acqua. Uno è tutto lungo, quello dove c’è l’acqua, quello con la
terra è giù. Quello con l’acqua va bene perché fa crescere i fiori,
quello con la terra no, li fa venire in giù”.
“Ho disegnato i fiori. I fiori sono nelle bottiglie.
Un fiore è marcito perché è appassito perché c’è la terra dentro
la bottiglia. Uno invece è bello dritto, il gambo è dritto perché
c’ha l’acqua e con l’acqua vive”.
“Sono dei fiori . Sono in due bottiglie, una con la terra e una
con l’acqua. Una rosa è appassita e una è rimasta intatta. Io
lo so perché : la terra ha assorbito l’acqua invece nell’altra bottiglia
niente ha assorbito l’acqua, a parte il gambo del fiore”.
“E’ successo che sono appassite tutte e due. I petali sono fucsia e marroni. Le foglie sono seccate».
I bambini sono arrivati a due conclusioni: un gruppo sostiene che la rosa ha bevuto troppo e l’altro che
ha bevuto poco. A livello collettivo abbiamo osservato ancora le due rose e siamo arrivati ad un’altra
conclusione.
“Sono appassite perché il gambo è rotto, è in giù”
“E’ tagliata”
“La signora , con le forbici, quella che vende le rose”
“ L’ha levate”
“dalle radici ”
“Senza le radici non beve”
“Le rose sono morte perché gli servono le radici per vivere, perché non possono succhiare l’acqua”
“E non possono mangiare, appassiscono”.
Nel pomeriggio un gruppo di bambini sceglie l’angolo del disegno libero e
rappresenta in maniera autonoma la scheda “La rosa ha…”
Altri simboli per descrivere la rosa
I bambini hanno individuato altri simboli che sono stati condivisi e successivamente
utilizzati per completare la scheda “La rosa è”.
PROFUMATA
VELLUTATA
SPINOSA
IL NASTURZIO: DAL SEME ALLA PIANTINA
Proponiamo un’attività di semina in collaborazione con le operatrici R.E.A.
(Rosignano Energia Ambiente) utilizzando terriccio ottenuto con il compost.
«E’ il semino.
E’ tondo e un pochino ruvido»
«L’abbiamo messo sotto terra.
Gli abbiamo dato l’acqua».
«E’ cresciuta la piantina,
ci sono le foglioline»
VISITIAMO LA SERRA
Al termine del percorso abbiamo visitato
un’ azienda di floricoltura.
“Ho disegnato la serra dentro. Ho disegnato le
fontane, gli annaffiatoi e le bustine per dare da
mangiare ai fiori. C’erano i fiori, tanti, di tanti
colori. Quei fiori erano dentro perché dovevano
stare all’ombra”.
“Sono le piantine della serra, fuori: gerbere, rose
e margherite. Le api succhiavano il nettare delle
margherite. La serra era grande, con tanti fiori,
era fatta di vetro per dare il sole alle piante”.
I fiori di carta: gerbere, rose e pratoline
Proponiamo ai bambini di realizzare gerbere, pratoline e rose
utilizzando vari tipi di carta. I fiori serviranno per realizzare il
gioco della bancarella dei fiori.
LA BANCARELLA DEI FIORI
Utilizzando due diversi dadi e seguendone le indicazioni i bambini
i bambini acquistano i vari fiori .
L’attività viene rappresentata graficamente a livello individuale e
descritta.
"Ho disegnato la bancarella dei fiori. La maestra ha chiamato un bimbo
per volta e un bimbo ha tirato il dado dei numeri e poi quello dei colori.
Poi si prendevano i fiori del colore che il dado diceva e ne prendevo due
perché lo diceva il dado dei numeri. Li portavo alla mia squadra per
vedere chi vinceva, chi aveva più fiori”.
I fiori acquistati durante il gioco vengono rappresentati
graficamente a livello individuale rispettando la quantità
ed il colore indicato dai dadi.
“E’ il dado dei numeri”.
“Un altro dado, dei colori”.
“Sono le pratoline, sono cinque perché erano cinque
i puntini del dado dei numeri e quello dei colori era bianco ”.
Verifiche degli apprendimenti
Durante il percorso ci siamo poste l’obiettivo di potenziare la capacità osservativa dei bambini
per favorire una migliore rappresentazione grafica ed una descrizione verbale di quanto
osservato.
Le verifiche sono state effettuate sia in itinere che a conclusione del percorso, prevedendo
rielaborazioni individuali grafico-pittoriche e verbali.
In itinere
Le verifiche hanno riguardato le tre piante osservate -pratolina, gerbera, rosa- utilizzando alcune
schede da completare per rilevare la capacità dei bambini di:
- individuare le parti che compongono l’organismo vegetale osservato (la pianta ha);
- rappresentare con simboli le caratteristiche esplorate (la pianta è);
- individuare l’ambiente di vita (la pianta vive);
- descrivere le esperienze effettuate.
Finali
Le verifiche finali individuali sono state le seguenti:
- realizzare una pianta utilizzando materiale di vario genere rispettandone la struttura: radici,
gambo, rami, foglie , fiore;
- rappresentare graficamente e descrivere verbalmente una piantina non conosciuta.
Esempi di verifica
«INVENTO ... UNA PIANTA»Realizzazione di una pianta con fiore utilizzando materiale di recupero rispettandone la struttura
Esempi di verifica
Rappresentazione grafica e descrizione di una piantina dopo averla osservata in maniera autonoma.
“E’ la pianta che mi ha regalato Giovanni, il signore
che comanda la serra”.
“Ha i petali rosso chiari, dentro i petali ha un po’ di
verde e di giallo; ha il gambo, cinque gambi, poi le
foglie tante, sono alcune dritte e alcune rovesciate,
ha la terra con le radici, ha i boccioli”.
“E’ rossa, verde, gialla. I petali sono rossi, alcuni
sono appassiti e alcuni no. Sono lisci. I boccioli sono
piccolini e in cima hanno la punta morbida. E’
profumata. Sotto i petali sono bianchi con una
macchietta. Le foglie sono macchiate. Il gambo è
liscio e diritto. Uno però è torto. Le foglie sono lisce e
dietro ruvide, con le righine. Le radici son in fondo,
attaccate alla terra. In fondo al gambo c’è un gambo
grosso dove c’è attaccato tutti i gambi”.
Risultati ottenuti
I bambini hanno manifestato curiosità per le attività di esplorazione degli ambienti esterni e di
manipolazione dei materiali proposti. Hanno partecipano volentieri alle attività necessarie per la
cura delle piantine, mostrando interesse per la semina e la messa a dimora; durante l’anno alcuni
bambini, spontaneamente, hanno portato in sezione diverse varietà di semi che sono stati coltivati in
vaso fino alla fine della scuola per osservarne la fioritura.
Al termine del percorso i bambini sono stati in grado di rappresentare e descrivere le caratteristiche
percettive sia delle piante osservate in sezione sia quelle sconosciute – ricevute in dono dopo la
visita all’azienda di floricoltura o coltivate in sezione-, riconoscendo e denominando le parti che le
costituiscono. Riescono inoltre a ordinare in sequenza temporale e descrivere una serie di carte
raffiguranti la crescita di una pianta o le fasi di fioritura.
Molte attività sono state proposte con l’ausilio della Lavagna Interattiva Multimediale
che ha coinvolto i bambini ed allo stesso tempo ha permesso di fruire di immagini ingrandite di
buona qualità che hanno facilitato l’osservazione di piccoli particolari.
La lente d’ingrandimento e i visori sono stati sempre utilizzati nel triennio e quest’anno i bambini
hanno mostrato di aver acquisito autonomia mostrando di saperli usare in maniera consapevole ed
efficace.
Una migliore e maggiore capacità d’osservazione ha determinato una ricaduta sul linguaggio come
risulta dal confronto tra le verbalizzazioni individuali iniziali e quelle finali relative, ad esempio, alla
descrizione della pianta.
Valutazione dell’efficacia del percorso didattico sperimentato
in ordine alle aspettative e alle motivazioni del gruppo di ricerca LSS
Il gruppo dei bambini ha sperimentato per tre anni consecutivi percorsi di scienze.
Le proposte didattiche, partendo da situazioni esplorative vicine alla realtà dei bambini,
hanno favorito e potenziato la capacità di osservare.
I bambini sono ora in grado di descrivere e rilevare facilmente molte caratteristiche di un
oggetto non conosciuto, individuando le parti che lo costituiscono.
Queste capacità sono state rilevate dalle insegnanti durante la sperimentazione di altri
percorsi che prevedevano il disegno a memoria e la successiva descrizione.
La metodologia usata, attraverso i momenti di esplorazione e rielaborazione individuale
e collettiva, ha favorito la scoperta e l’uso di segni grafici utilizzati per rappresentare
significati, stimolando quel graduale passaggio dal piano percettivo a quello concettuale.