Iniziativa realizzata con il contributo della Regione Toscana nell’ambito del progetto Rete Scuole LSS A bottega di Invenzioni a.s. 2015/2016 DI FIORE …IN FIORE Scuola dell’infanzia «Gian Burrasca» Rosignano Solvay Bambini di 5 anni A.S. 2015-16 Insegnanti: Brunella Aglietti, Grazia Naldi, Brugnano Chiara Collocazione del percorso effettuato nel curricolo verticale Il curricolo di scienze del circolo, strutturato in continuità verticale con la scuola primaria, prevede un’attenta selezione dei contenuti ritenuti essenziali; l’utilizzo della stessa metodologia e l’attuazione di una didattica laboratoriale, favoriscono una continuità tra i due ordini di scuola. Durante il triennio i bambini della scuola dell’infanzia hanno la possibilità di sperimentare tre percorsi di scienze, alternandoli, relativi all’esplorazione di materiali naturali, organismi viventi animali o vegetali. Obiettivi essenziali dell’apprendimento Traguardi di sviluppo per la competenza Campo di esperienza: La conoscenza del mondo • • Osserva con attenzione il suo corpo, gli organismi viventi e i loro ambienti, i fenomeni naturali, accorgendosi dei loro cambiamenti. Il bambino raggruppa e ordina oggetti e materiali secondo criteri diversi, ne identifica alcune proprietà, confronta e valuta quantità; utilizza simboli per registrarle. Obiettivi - Osservare e descrivere le caratteristiche di organismi vegetali e del loro ambiente di vita. - Osservare, descrive e registrare in successione temporale le variazioni più evidenti - Descrivere le esperienze utilizzando concetti topologici e spaziali rispettando la successione logica - Formulare ipotesi sull’immediato futuro - Cogliere differenze ed uguaglianze - Effettuare raggruppamenti in base a più caratteristiche - Descrivere il significato della simbologia utilizzata e verbalizzare la registrazione dei dati effettuata in tabelle e diagrammi Elementi salienti dell’approccio metodologico Metodo Il percorso prevede le seguenti fasi: • esplorativa libera • esplorativa guidata • rielaborazione individuale • rielaborazione collettiva • verifica individuale Organizzazione didattica Il percorso, per la composizione stessa del gruppo, dove sono inclusi un bambino diversabile e una bambina non italofona, è stato strutturato prevedendo momenti di attività guidate collettive nel grande gruppo (26 bambini), ma anche momenti di attività in piccolo gruppo (4/5 bambini) e individuali. Abbiamo utilizzato la LIM, da quest’anno installata nella sezione, sia per la visione di video, foto e immagini di grandi dimensioni e di qualità grafica maggiore rispetto a quelle di alcuni libri, che per l’utilizzo di attività tramite la funzione touch screen dello schermo. Materiali, apparecchi e strumenti impiegati -Materiali naturali (piantine, semi, terra, terriccio, foglie, fiori, rami, radici). -Materiali di recupero (tappi, carta, cartoncino, cartone, plastica, spago, etc.). -Libri e testi di vario genere, immagini, fotografie. -Lavagna Interattiva Multimediale (LIM), computer, stereo, fotocamera, cinepresa digitale, lenti d’ingrandimento, visori. -Attrezzatura per la semina, per la messa a dimora, per la cura delle piantine. -Attrezzatura per l’essicazione delle foglie e dei fiori. -Pennelli, pennarelli, matite a cera, matite di legno, vari tipi di carta, colla, tempere. L’argomento si configura come un proseguimento del percorso di botanica iniziato lo scorso anno. Tale scelta è motivata dalle seguenti considerazioni didattiche e organizzative: • Osservazione e manipolazione di un elemento naturale familiare perché la maggioranza dei bambini ha un giardino. • Interesse dimostrato dai bambini per la semina e la crescita degli alberi durante il percorso dello scorso anno “Gli alberi: giganti amici”. • Possibilità di osservare i cambiamenti della pianta erbacea od ornamentale durante la fioritura e scoprire che il fiore ne rappresenta una parte. • Possibilità di osservare il ciclo di crescita di alcune piante erbacee (ovviamente più veloce rispetto a quello degli alberi) e di rilevare facilmente i cambiamenti della pianta, da appena nata a fiorita. • Possibilità di strutturare il percorso in varie parti dell’anno scolastico. • Possibilità di raccordi interdisciplinari Ambiente in cui è stato sviluppato il percorso Zona verde nei pressi della scuola Azienda di floricoltura In sezione Tempo impiegato Per la messa a punto preliminare nel Gruppo: 3 incontri con il formatore prof. Carlo Fiorentini Per la progettazione specifica e dettagliata nella sezione: 14 ore Tempo scuola di sviluppo del percorso: novembre 2015- aprile2016 Per uscite esterne: -tre uscite nella zona verde vicina alla scuola effettuate durante la compresenza delle insegnanti dalle ore 10.30 alle ore 12.00; -una visita all’Azienda di floricoltura utilizzando lo scuolabus dalle ore 9.30 alle ore 12.00. Per la documentazione: 15 ore L’argomento si configura come un proseguimento del percorso di botanica iniziato lo scorso anno. Tale scelta è motivata dalle seguenti considerazioni didattiche e organizzative: • Osservazione e manipolazione di un elemento naturale familiare perché la maggioranza dei bambini ha un giardino. • Interesse dimostrato dai bambini per la semina e la crescita degli alberi durante il percorso dello scorso anno “Gli alberi: giganti amici”. • Possibilità di osservare i cambiamenti della pianta erbacea od ornamentale durante la fioritura e scoprire che il fiore ne rappresenta una parte. • Possibilità di osservare il ciclo di crescita di alcune piante erbacee (ovviamente più veloce rispetto a quello degli alberi) e di rilevare facilmente i cambiamenti della pianta, da appena nata a fiorita. • Possibilità di strutturare il percorso in varie parti dell’anno scolastico. • Possibilità di raccordi interdisciplinari Nel prato ho raccolto ….. Il percorso inizia con alcune uscite nello spazio verde vicino alla scuola. I bambini raccolgono spontaneamente i fiori: tarassaco e pratoline. “Siamo andati nel campino a raccogliere i fiori per le mamme”. Come avete fatto a raccoglierli? “Li abbiamo tirati” “Le mani l’ho messe sul gambo e l’ho tirato in su, perché non veniva”. “Perché il fiore è attaccato alla terra”. “E anche all’erba”. “ Il fiore ha i petali” “Il fiore è attaccato alle radici ”. “Il gambo è fatto di foglie”. “Bisogna tirarlo via dalla fine del fiore”. “Non bisogna tirarlo dalla cima”. “Il gambo deve essere lungo”. “Vicino ai fiori c’era l’erba”. “Sono io che raccoglievo i fiori e l’erba nel campino, fuori, nel prato. Il prato è verde, poi c’è l’erba che assomiglia all’ortica ma non è”. Elaborato individuale e verbalizzazione “E’ un fiore. In cima è giallo. Ha un coso molto lungo, qui è diritto e poi gira, è verde. L’ho preso nel campo di erba”. Elaborato individuale e d alcune verbalizzazioni “Alcune foglie erano fatte a fiore, alcune sembravano una pianta di fagioli”. “L’erba è un po’ lunga, un po’ cortina; alcune sono spinose, poi ce ne sono alcune con le foglie bucate, ce l’ha fatto il bruco”. Alcune piante del prato In sezione osserviamo il materiale raccolto e realizziamo un «prato …in vaso». «Il prato … in vaso» “Il prato è l’erba verde perché è verde” “Il prato e l’erba sono la stessa cosa perché sono lo stesso spazio della terra” “C’è il fiore e l’erba” “L’erba a volte è fatta a forma di fiore. La foglia è a forma di fiore. A volte ci sono delle foglie pelose, quella tonda, quella lunga e sembra l’ago del pino” “E’ un filo d’erba” “E’ fine fine” Ins.: Con cosa abbiamo raccolto le foglie e i fiori? “Con le mani, erano per terra” “No, il gambo era attaccato alla terra” “La foglia era attaccata alla pianta” Ins.: Cos’è la pianta? “E’ una cosa che si mette il seme sotto la terra e poi cresce, si coltiva” “Il gambo della foglia e del fiore sono attaccati alle radici” I bambini rappresentano graficamente l’esperienza che viene verbalizzata. “Ho disegnato me e Gabriele, stavo piantando le piante in quel vaso. Le piante erano nel campino nel prato. Hanno le foglie, i petali, il gambo e le radici”. Le foglie diventano …giganti I bambini tracciano il contorno delle foglie ingrandite e proiettate sullo schermo. Il disegno del contorno, così ottenuto, viene scorporato dall’immagine della foglia dall’insegnante e colorato dai bambini usando gli appositi pennarelli o gli altri strumenti grafici della lavagna. Le foglie non sono tutte uguali… Le foglie raccolte vengono scelte e messe nella pressa. Dopo alcuni giorni sono nuovamente osservate dai bambini. Proponiamo quindi una scheda riepilogativa dove i bambini effettuano, a più riprese, varie attività: associazione, coloritura, rappresentazione grafica, descrizione. “Sono foglie. Sono verdi. Erano nel campino, nel prato. Sono tutte diverse perché una è tonda, una è lunga, una è a filo”. Alla ricerca delle … radici Le piantine vengono consegnate ai bambini che, a coppie, devono trovare le radici. Proponiamo poi di osservare con la lente, a turno, la piantina e soprattutto le radici liberate dalla terra. “E’ una pianta. Il fiore è attaccato alla terra” “Il fiore è attaccato alle foglie” “No, il fiore è attaccato alle radici” “Sotto terra” “Il fiore è attaccato alla terra e ci ha le radici e succhia le cose da mangiare” Ins.: Osserviamo nuovamente la piantina “Sono tutti attaccati insieme, fiore e foglia ” “Alla pianta” “Al gambo, perché lì c’è un coso un po’ ciccione che arregge tutto, foglia e fiore. C’è le radici.” La piantina è stata fotocopiata e i bambini, individualmente, hanno riconosciuto , denominato e riprodotto le varie parti. “C’è una piantina con un fiore che sta nascendo” “L’ho vista perché io a casa c’ ho un giardino e ci ho messo le piantine che crescono e fanno i fiori; vedo che nasce un pochino perché c’è un pochino di bianco, non è tutto aperto” “E’ come il bruco, è come nel bozzolo” “C’è anche un po’ di verde perché quando nasce diventa tutto bianco, sta crescendo” “C’è il gambo, è verde, lungo.” ”E’ una pianta, vive nel prato, è la pratolina. Ha il fiore, il gambo per tenere il fiore, le foglie sono attaccate vicino alle radici”. I bambini hanno realizzato individualmente la scheda “La pratolina ha ..”, mentre in un momento successivo è stato realizzato il cartellone collettivo. “ La pianta della pratolina ha… ” Elaborato individuale “ La pratolina ha… ” Cartellone Ora che i bambini hanno osservato più volte la struttura della piantina chiediamo di rappresentarla con le tempere. Cartellone collettivo Pitture individuali Il mio prato … creativo Proponiamo un’ulteriore attività manipolativa con le foglie. Riuniamo i bambini in piccolo gruppo per realizzare un collage utilizzando le foglie essiccate e, durante l’attività, sollecitiamo ancora l’osservazione e la conversazione con domande stimolo utili per rilevare le qualità. Cosa Sono? “Sono le foglie: … delle piante” “Sono del prato” “Sono attaccate alle piante” “E le piante sono attaccate al prato con le radici” Come sono le foglie? “Ė ruvida” “Ė liscia nel gambo e sopra la foglia” “Ė liscia nel gambo e ruvida nella foglia” “Ė liscia” “Ė verde” “Ė verde scuro” “Ė verde chiaro e di qua verde scuro. Ė leggera”. Cosa c’è nel prato? “i fiori” “le foglie” “il tarassaco” “le radici” “la terra” “il terriccio” “i bruchi” “i millepiedi” “le formiche e i formicai” “le cavallette” “il grillo” “la mantide, è un insetto” “le farfalle” “le api” “le coccinelle” “l’insetto stecco” Prima di proporre la scheda «La pratolina è” scegliamo di proporre la scheda “La foglia è …”, che riteniamo più semplice. Iniziamo con l’osservazione individuale della foglia della pratolina per rilevare le qualità che ciascun bambino riesce ad evidenziare osservandola e toccandola . Scriviamo le due consegne utilizzando dei disegni (occhi e foglia; mani e foglia) e chiediamo ai bambini, individualmente, di leggerle e poi di eseguirle. “Con gli occhi devo guardare la foglia” “Vedo che è verde scura e un po’ verde chiaro”. “Toccare la foglia”. “E’ liscia, è piccola, è leggera ” Proponiamo quindi la scheda “La foglia è…” e chiediamo a ciascuno di provare a simbolizzare le qualità individuate precedentemente. I bambini le individuano ma non sanno disegnarle utilizzando dei segni grafici. Suggeriamo quindi di pensare ad oggetti che abbiano tali qualità e, successivamente, a rappresentarli negli ovali. Sottile come una bandierina di stoffa Liscia come un foglio Leggera come una formica Leggera come i fazzoletti Liscia come il cartoncino Ricerchiamo in sezione oggetti verdi, lisci e ruvidi e concordiamo i simboli che rappresentano tali qualità. Cartellone con oggetti Proposte individuali per la scelta del simbolo RUVIDO “E’ la foglia è tutta intera della pratolina.” “E’ la macchiolina verde. Vuol dire che è verde, la foglia”. “Vuol dire ruvido, perché la foglia è ruvida”: “E’ una riga, vuol dire liscia. Una parte è liscia e una ruvida, della foglia”. Cartellone con simboli Elaborato individuale La pianta della pratolina è… I bambini completano la scheda utilizzando i simboli concordati per la foglia e riescono ad individuarne altri : un puntino per “piccola” ed una freccia verso il basso per “bassa” . Elaborati individuali La rielaborazione a livello collettivo è stata effettuata utilizzando la LIM. Rileggiamo le schede individuali per scegliere e condividere altri simboli. La pratolina è: Realizziamo il cartellone alla LIM “verde, gialla, rosa e bianca. “Vuol dire liscio” “Vuol dire ruvido” “La pratolina è piccola, ho disegnato un puntino” “Vuol dire basso; è una freccia che va in giù. La pratolina è bassa”. La pratolina vive… La rielaborazione a livello collettivo è stata effettuata utilizzando la LIM. Scheda individuale “La pratolina vive nel prato”. Quanti fiori . . . Ogni bambino ha scelto un fiore e lo ha riprodotto utilizzando le tempere sopra una striscia di carta. Abbiamo ottenuto un’unica pittura di circa cinque metri. LA GERBERA Osserviamo una pianta ornamentale da fiore che ha le stesse caratteristiche della pratolina perché appartenente alla stessa famiglia: la gerbera. “Quel fiore sembra finto” “Se lo vedi sembra finto , ma quando lo tocchi poi è vero” “Ha le foglie grandi” “Si chiama girasole” “Il gambo è grande, è lungo” ”E’ alto” “Verde” “Dritto” “Le foglie sono lunghe e corte” “Piccine, medie e grandi” “Sono attaccate al gambo” “In fondo al gambo” “Sono verdi” “Sono a onde” “Il contorno è a onde” “ e a punta” “Sono cicciottelle” “Sono gonfie, doppie” “Sono attaccate nelle radici” “Al gambo” “In fondo al gambo” “Io qui, nella foglie, vedo delle linee” Attività individuale Coloritura, scomposizione e ricomposizione L’immagine della gerbera viene colorata, scomposta e ricomposta per focalizzare l’attenzione sulle parti che compongono la pianta. Successivamente i bambini rappresentano le varie parti e la pianta intera nella scheda «La gerbera è». Attività individuale «La pianta della gerbera …è» Attività individuale Coloritura, scomposizione e ricomposizione LE TRASFORMAZIONI DELLA GERBERA Dopo l’osservazione della pianta in fiore proponiamo ,periodicamente ,quella di una pianta non ancora fiorita per far rilevare ai bambini i vari cambiamenti. 1° registrazione (Osservazione, rappresentazione grafica, verbalizzazione) “E’ la pianta. La pianta ha due gambi, le foglie, le radici e il fiore. La pianta aveva due fiori, erano verdi perché dovevano ancora crescere”. 2° registrazione (Osservazione, rappresentazione grafica, verbalizzazione) “E’ la pianta gerbera. Il capolino è cresciuto, si è aperto, è giallino. Un capolino non è aperto, è ancora chiuso, è di colore verde.” 3° registrazione (Osservazione, rappresentazione grafica, verbalizzazione) “E’ la gerbera. E’ appassita. Il gambo è marrone, il capolino marrone chiaro, le foglie sono verdi. E una gialla. E’ appassito il capolino”. Le trasformazioni della gerbera (coloritura, disposizione in sequenza temporale, descrizione) “E’ la storia della gerbera. Ha le foglie, il gambo e il capolino è tondo. E’ chiuso, doveva ancora crescere” “E’ cresciuta, la gerbera; il capolino è aperto, è fiorito”. “Il capolino va in giù perché è appassito”. Coloriamo alla LIM Alla lavagna multimediale bambini provano prima a colorare la gerbera utilizzando gli strumenti del programma di grafica … … ed in seguito a disegnare la gerbera utilizzando gli appositi pennarelli e scegliendo il colore dalla tavolozza. Cosa nasconde la rosa? «Smontiamo» la rosa ed osserviamo con la lente d’ingrandimento. LA ROSA HA … Al termine dell’attività i bambini registrano quanto osservato. Attività individuale LE NOSTRE ROSE I bambini hanno rappresentato le rose rispettandone la struttura osservata, diversa da quella della pratolina. Piccoli «quadri naturali» Con i petali e le foglie essiccate proponiamo la realizzazione di una semplice carta di riso che utilizzeremo per realizzare il bigliettino pasquale. I bambini, riuniti a gruppi di quattro, hanno utilizzato il materiale con estrema delicatezza durante la fase di assemblaggio, per non danneggiare il materiale, ed utilizzato in modo opportuno pennelli con setole piccole e modeste quantità di colla. Queste attività per la realizzazione di “quadri naturali” risultano molto gradite ai bambini e danno la possibilità di favorire un ulteriore momento di manipolazione, di osservazione e di conversazione. ACQUA O TERRA ? Per conservare le rose e poterle osservare nuovamente abbiamo chiesto ai bambini come procedere. Le proposte sono state due: la prima di mettere le rose nell’acqua, la seconda di metterle nell’acqua e terra. Dopo alcuni giorni proponiamo l’osservazione delle due rose. “ Sono i fiori, Sono nelle bottiglie: uno è nella terra e uno dentro l’ acqua. Uno è tutto lungo, quello dove c’è l’acqua, quello con la terra è giù. Quello con l’acqua va bene perché fa crescere i fiori, quello con la terra no, li fa venire in giù”. “Ho disegnato i fiori. I fiori sono nelle bottiglie. Un fiore è marcito perché è appassito perché c’è la terra dentro la bottiglia. Uno invece è bello dritto, il gambo è dritto perché c’ha l’acqua e con l’acqua vive”. “Sono dei fiori . Sono in due bottiglie, una con la terra e una con l’acqua. Una rosa è appassita e una è rimasta intatta. Io lo so perché : la terra ha assorbito l’acqua invece nell’altra bottiglia niente ha assorbito l’acqua, a parte il gambo del fiore”. “E’ successo che sono appassite tutte e due. I petali sono fucsia e marroni. Le foglie sono seccate». I bambini sono arrivati a due conclusioni: un gruppo sostiene che la rosa ha bevuto troppo e l’altro che ha bevuto poco. A livello collettivo abbiamo osservato ancora le due rose e siamo arrivati ad un’altra conclusione. “Sono appassite perché il gambo è rotto, è in giù” “E’ tagliata” “La signora , con le forbici, quella che vende le rose” “ L’ha levate” “dalle radici ” “Senza le radici non beve” “Le rose sono morte perché gli servono le radici per vivere, perché non possono succhiare l’acqua” “E non possono mangiare, appassiscono”. Nel pomeriggio un gruppo di bambini sceglie l’angolo del disegno libero e rappresenta in maniera autonoma la scheda “La rosa ha…” Altri simboli per descrivere la rosa I bambini hanno individuato altri simboli che sono stati condivisi e successivamente utilizzati per completare la scheda “La rosa è”. PROFUMATA VELLUTATA SPINOSA IL NASTURZIO: DAL SEME ALLA PIANTINA Proponiamo un’attività di semina in collaborazione con le operatrici R.E.A. (Rosignano Energia Ambiente) utilizzando terriccio ottenuto con il compost. «E’ il semino. E’ tondo e un pochino ruvido» «L’abbiamo messo sotto terra. Gli abbiamo dato l’acqua». «E’ cresciuta la piantina, ci sono le foglioline» VISITIAMO LA SERRA Al termine del percorso abbiamo visitato un’ azienda di floricoltura. “Ho disegnato la serra dentro. Ho disegnato le fontane, gli annaffiatoi e le bustine per dare da mangiare ai fiori. C’erano i fiori, tanti, di tanti colori. Quei fiori erano dentro perché dovevano stare all’ombra”. “Sono le piantine della serra, fuori: gerbere, rose e margherite. Le api succhiavano il nettare delle margherite. La serra era grande, con tanti fiori, era fatta di vetro per dare il sole alle piante”. I fiori di carta: gerbere, rose e pratoline Proponiamo ai bambini di realizzare gerbere, pratoline e rose utilizzando vari tipi di carta. I fiori serviranno per realizzare il gioco della bancarella dei fiori. LA BANCARELLA DEI FIORI Utilizzando due diversi dadi e seguendone le indicazioni i bambini i bambini acquistano i vari fiori . L’attività viene rappresentata graficamente a livello individuale e descritta. "Ho disegnato la bancarella dei fiori. La maestra ha chiamato un bimbo per volta e un bimbo ha tirato il dado dei numeri e poi quello dei colori. Poi si prendevano i fiori del colore che il dado diceva e ne prendevo due perché lo diceva il dado dei numeri. Li portavo alla mia squadra per vedere chi vinceva, chi aveva più fiori”. I fiori acquistati durante il gioco vengono rappresentati graficamente a livello individuale rispettando la quantità ed il colore indicato dai dadi. “E’ il dado dei numeri”. “Un altro dado, dei colori”. “Sono le pratoline, sono cinque perché erano cinque i puntini del dado dei numeri e quello dei colori era bianco ”. Verifiche degli apprendimenti Durante il percorso ci siamo poste l’obiettivo di potenziare la capacità osservativa dei bambini per favorire una migliore rappresentazione grafica ed una descrizione verbale di quanto osservato. Le verifiche sono state effettuate sia in itinere che a conclusione del percorso, prevedendo rielaborazioni individuali grafico-pittoriche e verbali. In itinere Le verifiche hanno riguardato le tre piante osservate -pratolina, gerbera, rosa- utilizzando alcune schede da completare per rilevare la capacità dei bambini di: - individuare le parti che compongono l’organismo vegetale osservato (la pianta ha); - rappresentare con simboli le caratteristiche esplorate (la pianta è); - individuare l’ambiente di vita (la pianta vive); - descrivere le esperienze effettuate. Finali Le verifiche finali individuali sono state le seguenti: - realizzare una pianta utilizzando materiale di vario genere rispettandone la struttura: radici, gambo, rami, foglie , fiore; - rappresentare graficamente e descrivere verbalmente una piantina non conosciuta. Esempi di verifica «INVENTO ... UNA PIANTA»Realizzazione di una pianta con fiore utilizzando materiale di recupero rispettandone la struttura Esempi di verifica Rappresentazione grafica e descrizione di una piantina dopo averla osservata in maniera autonoma. “E’ la pianta che mi ha regalato Giovanni, il signore che comanda la serra”. “Ha i petali rosso chiari, dentro i petali ha un po’ di verde e di giallo; ha il gambo, cinque gambi, poi le foglie tante, sono alcune dritte e alcune rovesciate, ha la terra con le radici, ha i boccioli”. “E’ rossa, verde, gialla. I petali sono rossi, alcuni sono appassiti e alcuni no. Sono lisci. I boccioli sono piccolini e in cima hanno la punta morbida. E’ profumata. Sotto i petali sono bianchi con una macchietta. Le foglie sono macchiate. Il gambo è liscio e diritto. Uno però è torto. Le foglie sono lisce e dietro ruvide, con le righine. Le radici son in fondo, attaccate alla terra. In fondo al gambo c’è un gambo grosso dove c’è attaccato tutti i gambi”. Risultati ottenuti I bambini hanno manifestato curiosità per le attività di esplorazione degli ambienti esterni e di manipolazione dei materiali proposti. Hanno partecipano volentieri alle attività necessarie per la cura delle piantine, mostrando interesse per la semina e la messa a dimora; durante l’anno alcuni bambini, spontaneamente, hanno portato in sezione diverse varietà di semi che sono stati coltivati in vaso fino alla fine della scuola per osservarne la fioritura. Al termine del percorso i bambini sono stati in grado di rappresentare e descrivere le caratteristiche percettive sia delle piante osservate in sezione sia quelle sconosciute – ricevute in dono dopo la visita all’azienda di floricoltura o coltivate in sezione-, riconoscendo e denominando le parti che le costituiscono. Riescono inoltre a ordinare in sequenza temporale e descrivere una serie di carte raffiguranti la crescita di una pianta o le fasi di fioritura. Molte attività sono state proposte con l’ausilio della Lavagna Interattiva Multimediale che ha coinvolto i bambini ed allo stesso tempo ha permesso di fruire di immagini ingrandite di buona qualità che hanno facilitato l’osservazione di piccoli particolari. La lente d’ingrandimento e i visori sono stati sempre utilizzati nel triennio e quest’anno i bambini hanno mostrato di aver acquisito autonomia mostrando di saperli usare in maniera consapevole ed efficace. Una migliore e maggiore capacità d’osservazione ha determinato una ricaduta sul linguaggio come risulta dal confronto tra le verbalizzazioni individuali iniziali e quelle finali relative, ad esempio, alla descrizione della pianta. Valutazione dell’efficacia del percorso didattico sperimentato in ordine alle aspettative e alle motivazioni del gruppo di ricerca LSS Il gruppo dei bambini ha sperimentato per tre anni consecutivi percorsi di scienze. Le proposte didattiche, partendo da situazioni esplorative vicine alla realtà dei bambini, hanno favorito e potenziato la capacità di osservare. I bambini sono ora in grado di descrivere e rilevare facilmente molte caratteristiche di un oggetto non conosciuto, individuando le parti che lo costituiscono. Queste capacità sono state rilevate dalle insegnanti durante la sperimentazione di altri percorsi che prevedevano il disegno a memoria e la successiva descrizione. La metodologia usata, attraverso i momenti di esplorazione e rielaborazione individuale e collettiva, ha favorito la scoperta e l’uso di segni grafici utilizzati per rappresentare significati, stimolando quel graduale passaggio dal piano percettivo a quello concettuale.