relazione tecnica impianti tecnologici

E.R.S.U!
COMUNE DI SASSARI
REGIONE SARDEGNA
progetto
RECUPERO FUNZIONALE ED ARCHITETTONICO DEGLI IMMOBILI DELLA EX FONDAZIONE !
BRIGATA SASSARI FINALIZZATI ALLA REALIZZAZIONE DI NUOVA CASA DELLO STUDENTE
scala
data
operatore
Maggio 2013
livello di definizione
rif.
BP - AM FM
formato
A4
01_10_PE
nr.elaborato
titolo
RELAZIONE TECNICA IMPIANTI TECNOLOGICI
ESECUTIVO
E2.01
nr. rev.
nome file
00
nr. rev.
data
00
Maggio 2013
associazione temporanea di professionisti
rev.
Prima emissione
timbri
zona industriale, 120!
92100 agrigento!
tel. 0922 441514!
fax 0922 591088!
www.baldoprogetti.it!
[email protected]
TECNOBREVETTI srl!
IMPIANTI
Via Cerchiara18, 31023 Castelminio di Resana (TV)
Arch. Gianfranco Marras!
Via Roth 1, 07100 Sassari
il legale rappresentante
il committente
Amministratore unico della societa' Capogruppo !
Baldo Progetti Engineering srl !
e responsabile della progettazione integrale e coordinata!
Architetto Aldo Baldo !
iscritto al n 464 dell'Albo degli!
Architetti della Provincia di Agrigento
tutti i diritti di questo disegno ed i calcoli sono riservati ogni
riproduzione deve essere
autorizzata dalla a.t.p.
RELAZIONE TECNICA
IMPIANTI TECNOLOGICI
1. IMPIANTO ELETTRICO
1.1 RIFERIMENTI NORMATIVI
Tale progetto è stato redatto nel rispetto del contenuto delle seguenti Norme, leggi, regolamenti e
prescrizioni:
D.M. 22/01/2008 n.37
Disposizioni in materia di attività di
Installazione degli impianti all’interno
degli edifici
Norma CEI 0-2
Guida sulla documentazione di progetto
Norma CEI 3-14 e succ.
Segni grafici per schemi elettrici
Norma CEI 64-8
Impianti elettrici utilizzatori a b.t.
Norma CEI 64-8/7
Impianti elettrici in luoghi particolari
Norma CEI 79-3
Impianti antieffrazione, antintrusione,
antiaggressione, antirapina. Prescrizioni particolari per
impianti antieffrazione e antiintrusione.
D. Lgs. 81/08
Testo Unico sulla Sicurezza nei luoghi di lavoro
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1.2 PRESCRIZIONI GENERALI D'IMPIANTO
Con riferimento al contenuto delle Norme e delle disposizioni legislative di cui
prima, in
relazione alla tipologia e alla destinazione dei locali, l'impianto elettrico dovrà presentare le
specifiche a carattere generale di seguito illustrate.
I componenti dovranno essere conformi alle prescrizioni delle rispettive Norme e dovranno essere
scelti e messi in opera in relazione alle caratteristiche dell’ambiente in cui sono destinati. Tali
componenti saranno tali da non causare effetti nocivi su altri componenti e/o sulla rete di
alimentazione. Nel caso in cui tali componenti facciano parte di sistemi elettrici diversi, dovranno
essere presi accorgimenti tali da evitare influenze nocive.
I componenti dell'impianto, per le conformità alle Norme, saranno provvisti del marchio di qualità
certificata dall'Istituto Italiano del Marchio di Qualità ( I.M.Q.) e
marchio “C E” riconosciuto
in ambito Europeo. Inoltre dovranno essere adatti alla tensione nominale di alimentazione,
dovranno essere scelti tenendo conto della
corrente che li percorre nell'esercizio ordinario e nel
regime perturbato, tenendo conto del tempo d'intervento delle protezioni e dovranno, inoltre, essere
adatti alle condizioni di servizio specificate in relazione alle condizioni di carico.
1.3 CONDUTTURE
L'intensità di
corrente che
percorrerà i conduttori in esercizio ordinario, in funzione delle
condizioni di posa, e della temperatura ambiente, non dovrà far superare ai conduttori stessi la
temperatura limite per essi stabilita dal tipo di isolamento.
Dovranno essere rispettate le sezioni minime ammesse dalle Norme ed in particolare la sezione di
1,5 mm2 per i circuiti di energia e di 0,5 mm2 per i circuiti di segnalamento, comando e simili.
Il conduttore di neutro dovrà avere sezione pari a quella di fase sino alla sezione di 16 mm2 e
dovrà essere di colore blu chiaro, mentre il conduttore di protezione e dei collegamenti
equipotenziali sarà di colore giallo/verde.
Le tubazioni, di tipo flessibile autoestinguente saranno del tipo pesante se sotto
pavimento e di
tipo leggero a parete. Il diametro interno dovrà essere pari ad almeno 1,3 volte il diametro del
cerchio circoscritto al fascio di conduttori che la tubazione contiene.
I conduttori dovranno sempre risultare sfilabili e reinfilabili. Le giunzioni, che
con appositi morsetti isolanti, dovranno corrispondere all'interno
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saranno eseguite
delle scatole di derivazione e
mai all'interno delle tubazioni. Ogni circuito sarà sezionato dall' alimentazione, essendo in presenza
di sistema TT, tale sezionamento dovrà avvenire su tutti i conduttori attivi. Tali conduttori saranno
protetti da dispositivi che interrompono automaticamente la corrente quando si produce una
sovracorrente derivante da sovraccarico o cortocircuito. La
protezione
nei confronti dei
sovraccarichi sarà garantita nel rispetto della relazione Ib ≤ In ≤ Iz con If ≤ 1,45 Iz tenendo
conto che, se la conduttura ha sezioni diverse, si considererà la portata della conduttura di sezione
minore.
Il dispositivo di protezione dovrà consentire sovraccarichi di breve durata nell'esercizio normale
senza provocare l'apertura del circuito. Per quanto riguarda la protezione nei confronti del cortocircuito, gli interruttori automatici avranno potere d'interruzione almeno pari alla corrente di cortocircuito all'origine della linea e tempo d'intervento tale da non provocare surriscaldamento alla linea
stessa nel rispetto della relazione I2 t ≤ K2 S2 . Tali calcoli sono stati eseguiti con supporto
informatico.
1.4 APPARECCHI DI COMANDO E PROTEZIONE
I dispositivi di manovra e protezione devono essere chiaramente individuabili e distinguibili. Gli
interruttori e gli apparecchi di comando dei vari locali saranno posti ad un'altezza dal pavimento
di cm. 100. Le prese a spina dovranno essere collocate in modo tale da non essere danneggiate in
relazione all' utilizzazione dell’ambiente. La loro altezza dal pavimento dovrà superare i 20 cm .
1.5 PROTEZIONI DALLE FOLGORAZIONI
La protezione nei confronti dei contatti indiretti sarà realizzata mediante
interruzione automatica
del circuito, tenendo conto che si è in presenza di un sistema di distribuzione TT di I Categoria.
L'impianto di terra, a cui saranno collegate tutte le masse e le masse estranee, sarà unico per l'intero
locale. Tutte le prese a spina dovranno essere munite di polo di terra collegato al conduttore di
protezione e tale collegamento dovrà essere fatto anche negli apparecchi d'illuminazione se non di
classe II.
Tutti i circuiti saranno protetti da interruttori differenziali ad alta sensibilità e pertanto dovrà essere
soddisfatto il coordinamento con la resistenza di terra del relativo impianto.
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1.6 CLASSIFICAZIONE DEL LOCALE E TIPOLOGIA DI IMPIANTO
Considerando che si è in presenza di un’attività soggetta al rilascio del Certificato di Prevenzione
Incendi (C.P.I), i locali sono classificati quale “luogo a maggior rischio in caso di incendio” e
quindi, l’impianto elettrico sarà realizzato in conformità alla Norma CEI 64-8/7 (ambienti ed
applicazioni particolari).
L’intervento all’impianto elettrico sarà classificato come “nuovo impianto”.
1.7 QUADRI ELETTRICI, DISTRIBUZIONE PRINCIPALE – SECONDARIA
E
CIRCUITI TERMINALI
L’ impianto elettrico sarà alimentato in bassa tensione dall’Ente distributore di energia mediante un
misuratore trifase + neutro posto in apposito vano in prossimità dell’ingresso principale pedonale.
Da tale misuratore, attraverso una canalizzazione, si dipartirà una conduttura che si attesterà al
Quadro Elettrico Generale (Q.GEN.) e sarà costituita da cavo unipolare (3F+N) con isolamento in
EPR e guaina in PVC (FG7R).
Tale quadro elettrico sarà ubicato nelle immediate vicinanze del misuratore.
Pertanto, delle linee si dipartiranno dal Quadro Generale e mediante dei cavidotti interrati in pvc, si
svilupperà la distribuzione dei circuiti secondari e terminali.
I circuiti terminali saranno costituiti dai diversi circuiti di illuminazione esterna temporizzati,
dall’alimentazione dei cancelli motorizzati e dall’impianto videocitofonico.
La distribuzione secondaria che si svilupperà dal Quadro Generale sarà costituita dall’alimentazione
dei quadri elettrici di zona, rappresentati dal Quadro Locale Tecnico (Q.L.T.), dal Quadro Piano
Terra lato sx (Q.P.T.sx), dal quadro Ufficio Dirigente (Q.U.D.) e dal Quadro Chiesa/sala riunione
(Q.Z.3).
Inoltre dal Q.GEN. sarà prevista l’alimentazione del gruppo di pressurizzazione antincendio e
l’arrivo dall’impianto Fotovoltaico di cui si dirà successivamente in apposito paragrafo.
In tale quadro elettrico, ai fini antincendio, l’interruttore generale sarà accessoriato con bobina di
sgancio a lancio di corrente attivata da appositi pulsanti sotto vetro posti in prossimità delle uscite
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dell’edificio, in modo tale da disalimentare l’intero impianto elettrico in caso di incendio, ad
esclusione del citato gruppo di pressurizzazione.
Dal quadro elettrico Q.L.T., ubicato all’interno del locale tecnico di piano terra (centrale idrica), si
svilupperà la distribuzione dei circuiti terminali di interesse e la distribuzione secondaria relativa
all’alimentazione del Quadro Climatizzazione 1 (Q.CDZ 1) e del Quadro Lavanderia Stireria
(Q.L.S).
I circuiti terminali relativi al quadro locale tecnico saranno costituiti dalle utenze relative
all’impianto idrico, oltre ai circuiti di luce e prese del locale stesso.
Dal quadro Q.CDZ 1 sarà servito a sua volta il Quadro Climatizzazione 2 (Q.CDZ 2).
I circuiti terminali che si attesteranno ai rispettivi quadri di climatizzazione 1 e 2 saranno costituiti
dall’alimentazione dei vari circuiti relativi alle unità moto condensanti (pompe di calore) ubicate
all’interno del vano interrato che si realizzerà nella parte posteriore dell’edificio.
I circuiti terminali che si attesteranno al quadro Q.L.S. ubicato all’interno del locale lavanderia di
cui detto prima, saranno costituiti dai circuiti di illuminazione, prese, circuito lavatrice industriale e
lampade di emergenza.
I quadri Q.U.D. e Q.Z.3 di cui sopra, alimenteranno i circuiti terminali di interesse come da schema
elettrico allegato e saranno ubicati all’interno dei rispettivi locali.
Dal Quadro Piano Terra lato sinistro (Q.P.T.sx), si svilupperà la distribuzione dei circuiti secondari
costituiti dai quadri di zona e di piano presenti all’interno dell’edificio. In particolare al piano terra
verranno serviti il Quadro Piano Terra Centrale (Q.P.T.c.le) ed il Quadro Piano Terra lato destro
(Q.P.T.dx), mentre al primo piano, verrà servito il Quadro Primo Piano sinistro (Q.1°P.sx).
Inoltre verranno alimentati i quadri elettrici presenti all’interno dell’area studio biblioteca e
dell’area musica, TV ed internet (Q.Z.1 e Q.Z.2).
La distribuzione relativa al Q.P.T.c.le e al Q.P.T.dx si svilupperà esternamente in
apposito
cavidotto interrato con condutture di tipo unipolare (3F+N) con isolamento in EPR e guaina in PVC
(FG7R).
Dai quadri elettrici di piano terra Q.P.T.c.le e Q.P.T.dx oltre all’alimentazione dei circuiti terminali
di interesse, si svilupperà la distribuzione dei circuiti secondari costituiti dai circuiti di
alimentazione relativi al Quadro Primo Piano Centrale (Q.1°P.c.le) e all’alimentazione del Quadro
Primo Piano destro (Q.1°P.dx).
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Inoltre dal Q.P.T.dx e dal Q.P.T.sx, saranno alimentati anche gli ascensori con i rispettivi circuiti di
alimentazione dei servizi e dei vani degli stessi (luce e prese).
I circuiti terminali alimentati dai quadri elettrici di zona di piano terra e di primo piano saranno
costituiti prevalentemente dal circuito di alimentazione dei quadri di camera, dal circuito di
illuminazione scala o corridoio, che sarà di tipo temporizzato, dal circuito prese corridoio, dal
circuito fan-coils e dal circuito lampade di emergenza.
Dal quadro piano terra centrale (Q.P.T.c.le), saranno alimentati i circuiti terminali relativi
all’alimentazione del circuito prese comuni, circuito torrette reception, circuiti di illuminazione hall,
circuiti di illuminazione corridoio temporizzati, circuiti di illuminazione esterna temporizzati,
circuiti di alimentazione fan coils oltre all’alimentazione dei Quadri di camera ed alloggi della zona
centrale del piano terra e dei circuiti di alimentazione delle centrali dei vari impianti speciali.
I centralini delle camere e degli alloggi,
alimentati dai quadri di zona più vicini ed ubicati
all’interno di ogni unità ricettiva saranno di due tipologie Q.C.1 e Q.C.2.
I circuiti terminali alimentati dal Q.C.1, presenti in tutti gli alloggi saranno costituiti dal circuito di
illuminazione, dal circuito prese, dal circuito forno, dal circuito piano cottura e dal circuito
frigo/gestione ingresso.
In particolare i circuiti descritti sopra, ad esclusione del circuito frigo/gestione ingresso saranno
comandati da un contattore che si attiverà attraverso apposito circuito comandato da un lettore di
badge ubicato in prossimità dell’ingresso.
I circuiti terminali alimentati dal Q.C.2, presenti in tutte le camere, saranno costituiti dal circuito di
illuminazione, dal circuito prese e dal circuito gestione ingresso.
Come nel caso del Q.C.1, ad esclusione del circuito gestione ingresso tutti i circuiti saranno
comandati da un contattore che si attiverà attraverso apposito circuito comandato da un lettore di
badge ubicato in prossimità dell’ingresso.
La distribuzione dei circuiti presenti all’interno dell’edifico sarà realizzata mediante canalizzazioni
incassate a parete e/o pavimento derivate attraverso idonee scatole di derivazione incassate. I cavi
che si utilizzeranno saranno del tipo unipolari con isolante in PVC (N07V-K).
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1.8 UTENZE ELETTRICHE
All’interno dell’attività in oggetto ed in particolare all’interno delle camere ed alloggi, le utenze
elettriche saranno rappresentate da prese di tipo bivalente ad alveoli schermati 10/16A, dai corpi
illuminanti costituiti da plafoniere con lampade fluorescenti compatte installate a parete e/o a
soffitto e le lampade autonome di emergenza con accensione automatica al mancare dell’energia
Enel per garantire la sicurezza degli utenti. Inoltre, sarà previsto per ogni unità ricettiva l’apertura
della porta a mezzo di serratura elettrica comandata da apposito lettore di badge posizionato
esternamente.
All’interno della sala musica, TV ed internet saranno previste delle postazioni computers realizzate
a mezzo di torrette a pavimento, all’interno delle quali verranno installate delle prese di energia,
inoltre i corpi illuminanti saranno di tipologia diversa rispetto a quelli mensionati precedentemente,
trattandosi di corpi illuminanti a luce indiretta installati a parete.
La stessa tipologia di apparecchi illuminanti verrà adottata per la sala studio- biblioteca, per la sala
riunioni e la chiesa.
All’interno della hall e della cucina di piano terra, oltre alle utenze comuni di cui detto in
precedenza, saranno installati dei corpi illuminanti ad incasso del tipo circolare con lampade
fluorescenti compatte.
Negli spazi esterni saranno installate diverse tipologie di corpi illuminanti del tipo ad incasso a
pavimento, a parete, su palo o di tipo segnapasso.
Sarà previsto un impianto videocitofonico, costituito da due postazioni di ripresa e chiamata
esterne, ubicate in prossimità dell’ingresso pedonale principale e secondario facenti capo ad un
monitor con cornetta ubicato in corrispondenza della reception.
1.9 UTENZE SPECIALI
All’interno dell’attività in oggetto, ed in particolare negli alloggi, camere, uffici ed ambienti
polifunzionali, verranno installate delle prese telefoniche e di trasmissione dati. Le prese telefoniche
si attesteranno ad un centralino telefonico ubicato nella hall in apposito spazio, attestato ad una o
più linee entranti del gestore del servizio di telefonia fissa.
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Le prese di trasmissione dati si attesteranno agli appositi armadi di permutazione (Rack), di piano
terra e di primo piano.
Ai suddetto armadi di permutazione faranno capo tutte le prese di trasmissione dati del piano di
interesse.
Le prese telefoniche saranno costituite da prese del tipo RJ11 con doppino telefonico del tipo
bianco/rosso.
Verrà realizzato un impianto di gestione ingressi, costituito da lettori di badge ubicati in prossimità
degli ingressi all’edificio che faranno capo ad una centrale di gestione collegata alla rete dati,
ubicata all’interno della hall.
La gestione di tale impianto sarà possibile mediante l’installazione di apposito software
direttamente da PC.
Tale progetto prevede anche la realizzazione di un impianto di chiamata di emergenza W.C.,
costituito da pulsanti di chiamata a tirante, ubicati all’interno dei servizi igienici in prossimità delle
docce, con segnalazione ottica-acustica a mezzo di un pannello ubicato nella hall che permetterà la
visualizzazione della zona da cui è richiesto l’intervento.
La tacitazione di tale richiesta sarà effettuata dalla reception a mezzo di apposito pulsante di
annullamento.
Sarà realizzato un impianto di rivelazione incendi costituito da centrale di allarme ubicata
all’interno della hall alla quale si attesteranno i rivelatori ottici di fumo, i pulsanti di allarme
incendio a rottura vetro, i pannelli di segnalazione ottico-acustici e le sirene di allarme esterne.
In aggiunta agli impianti di cui sopra verrà realizzato un impianto di TV terrestre al quale si
attesteranno le prese poste all’interno delle unità ricettive e degli ambienti comuni.
1.10 IMPIANTO DI ESTRAZIONE ARIA WC E VAPORI DI COTTURA
L’allegato progetto prevede la realizzazione di un impianto per l’estrazione dell’aria dai servizi
igienici che si aziona ogni qualvolta si accende l’interruttore della luce. Tale impianto è costituito
da una tubazione in pvc, da realizzarsi interamente sotto traccia o all’interno della
controsoffittatura, nonché da aspiratori elicoidali di adeguata portata che consentono o l’espulsione
diretta dell’aria a cielo aperto o l’espulsione dell’aria tramite dei condotti di ventilazione che
raggiungono la quota di copertura tali da garantire il regolare ricambio d’aria, dei locali igienici
prima detti, nel rispetto della normativa vigente.
Inoltre, nelle residenze dotate di angolo cottura, è stato previsto un impianto per l’estrazione dei
vapori di cottura. Al piano terra l’estrazione dei vapori di cottura avviene tramite la collocazione di
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una tubazione in pvc, posta sotto traccia o nel controsoffitto, collegata in condotti di espulsione
fino al raggiungimento della quota di copertura. Al primo piano, l’estrazione dei vapori di cottura,
avviene in maniera diretta tramite la collocazione di tubazioni Ø100 in acciaio inox installati a
vista fino al raggiungimento della quota di copertura (vedi tav. E2.23 - E2.24 - E2.25).
Tali impianti consentiranno di migliorare i requisiti tecnico-prestazionale delle residenze in materia
di benessere respiratorio, olfattivo e di qualità dell’aria nel rispetto di quanto previsto dal D.M. n.
27/2011 che definisce gli standard minimi qualitativi e le linee guida relative ai parametri tecnici ed
economici delle residenze stesse.
1.11 IMPIANTO DI TERRA E COLLEGAMENTI EQUIPOTENZIALI
L’impianto di terra, sarà unico per l’intera struttura in oggetto.
Esso sarà realizzato per mezzo di dispersori intenzionali a croce a picchetto in acciaio zincato delle
dimensioni di 50x50x5 – H. 150, ubicati all’interno di appositi pozzetti ispezionabili posti nello
spazio esterno di pertinenza, e collegati tra loro attraverso corda nuda di rame di sezione pari a 35
mm², che costituisce organo disperdente orizzontale.
I conduttori di terra saranno derivati dal pozzetto più vicino e saranno costituiti da cavo unipolare
giallo/verde di sezione pari a quella di fase fino a 16 mm² e metà della stessa oltre i 16 mm². Tali
conduttori si attesteranno ai relativi nodi equipotenziali di piano posti all’interno dei quadri elettrici.
2. IMPIANTO DI CLIMATIZZAZIONE
Per l’edificio in oggetto è stato previsto un sistema di condizionamento composto da nove circuiti
autonomi ed indipendenti a zone del tipo a portata variabile di refrigerante.
Ogni circuito è composto da un sistema ad espansione diretta che utilizza gas ecologico R410A
come elemento di trasporto per il riscaldamento ed il condizionamento e comprende,
principalmente, una o più unità esterne motocondensanti raffreddate ad aria, di tipo monoblocco
dotate di uno o più compressori di tipo scroll ad inverter il cui campo di variazione della frequenza,
consente di regolare la portata di refrigerante in base alle esigenze di raffreddamento o di
riscaldamento dei locali, con un notevole beneficio in termini di comfort e di risparmio energetico,
essendo il sistema caratterizzato da una tecnologia elettronica di controllo e gestione molto
avanzata.
Dalle unità esterne, posizionate in un locale tecnico interrato così come si evince da elaborato
grafico, si dipartono una coppia di tubazioni interrate in rame sino all’interno del fabbricato per la
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distribuzione di ogni circuito del fluido refrigerante (gas e liquido), complete di giunti refnet per le
varie diramazioni. Sia le tubazioni che i giunti sono coibentati con materiale isolante ed
anticondensa.
La distribuzione interna, anch’essa in rame sarà opportunamente staffata con barre filettate,
eventuali profilati zincati e collari all’interno del controsoffitto e sottotraccia o sottopavimento negli
altri casi.
Le giunzioni delle tubazioni, saranno realizzate obbligatoriamente sotto flusso di azoto.
Le tubazioni in rame collegano i collettori con le varie unità interne, le quali hanno il compito di
distribuire il riscaldamento o il condizionamento nei singoli ambienti.
Di seguito vengono descritti i vari circuiti costituenti l’impianto previsto.
2.1 Circuito 1 (HALL+CUCINA)
E’ costituito da:
- n°4 unità interne tipo a cassetta a quattro vie 60x60 per installazione ad incasso in controsoffitto,
per sistema del tipo VRF a portata variabile di refrigerante con gas R410A costituita da:
- griglia di ricircolo posizionata nella parte centrale;
- mandata dell’aria a quattro vie con alette direttrici regolabili;
- ventilatore direttamente accoppiato a motore monofase ad induzione a tre velocità, con protezione
elettrica tramite interruttore termico;
- filtro in fibra sintetica rigenerabile e lavabile;
- batteria ad espansione diretta a più ranghi con tubi di rame alettati in alluminio;
- finitura esterna in lamiera di acciaio zincata con verniciatura acrilica;
- bacinella raccolta condensa;
- pompa di scarico della condensa: prevalenza 850 mm
Aventi le seguenti caratteristiche tecniche:
- Alimentazione: monofase 230 V – 50 Hz;
- Batteria di scambio termico: con tubi di rame alettati in alluminio;
- Ventilatore/i: centrifugo;
- Motore: monofase ad induzione;
- Refrigerante: R410A;
- Dispositivi di sicurezza: protezione termica di sicurezza del motore del ventilatore;
Potenzialità nominale:
- in raffreddamento: 5,6 kW;
- in riscaldamento 6,3 kW;
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- n° 1 unità motocondensante in pompa di calore del tipo VRF a portata variabile a gas refrigerante
R410A, della potenzialità nominale: in raffreddamento: 22,4 kW, in riscaldamento: 25,0 kW,
idonea per installazione all’esterno, raffreddata ad aria, costituita da struttura in lamiera d’acciaio
autoportante e pannelli asportabili per la manutenzione. Scambiatore di calore in tubi di rame
alettati in alluminio, suddiviso in più sezioni; ventilatore di tipo elicoidale modulante, con mandata
dell’aria verticale e aspirazione sui 4 lati, per la massima circolazione dell’aria anche in presenza di
ostacoli. Numero 2 compressori ermetici di tipo Twin Rotary ad alta efficienza equipaggiati
ciascuno con Inverter a controllo vettoriale di tipo IPDU, con campo di modulazione della potenza
compreso tra il 16% ed il 100%.
L’unità sarà in grado di funzionare anche con un compressore in avaria.
- n°2 COMANDO A FILO – con timer settimanale.
Comando a filo idoneo per installazione a parete con display a cristalli liquidi e dotato di
microprocessore. Tale comando permette:
• la gestione e il controllo fino ad un massimo di 8 unità interne;
• l’accessibilità ai pulsanti di impostazione temperatura e accensione/spegnimento anche a sportello
chiuso;
• l’impostazione della funzione riavvio automatico (autorestart) a seguito di una mancanza di
tensione;
• l’attivazione della sonda di temperatura presente al suo interno;
• la correzione (da +1°C a +10°C) della temperatura rilevata dal sensore interno all’unità per
annullare l’effetto causato dalla stratificazione dell’aria;
• la limitazione dei campi di variazione della temperatura impostabile per ciascuna modalità
operativa;
• la programmazione settimanale dell’accensione e dello spegnimento dell’unità collegata;
• l’abilitazione della unità interna a ricevere il comando di accensione/spegnimento da eventuale
Timer settimanale;
2.2 Circuito 2 (ALLOGGI PIANO TERRA CENTRALI)
-n° 7 unità interne per installazione verticale a pavimento, per sistema del tipo VRF a portata
variabile di refrigerante con gas R410A , costituita da:
- presa d’aria di ricircolo posizionata nella parte inferiore dell’unità lungo l’asse longitudinale della
stessa;
- mandata dell’aria posizionata nella parte superiore dell’unità;
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- ventilatore direttamente accoppiato a motore monofase ad induzione a tre velocità, con protezione
elettrica tramite interruttore termico;
- filtri in fibra sintetica rigenerabili e lavabili, posizionati nella parte inferiore dell’unità;
- batteria ad espansione diretta a più ranghi con tubi di rame alettati in alluminio;
- bacinella raccolta condensa;
- morsettiera per collegamenti elettrici.
Controllo dei parametri di funzionamento tramite telecomando per installazione a parete
(compensato a parte)
Aventi le seguenti caratteristiche tecniche:
- Alimentazione: monofase 230 V – 50 Hz;
- Batteria di scambio termico: con tubi di rame alettati in alluminio;
- Ventilatore/i: centrifugo;
- Motore: monofase ad induzione;
- Refrigerante: R410A;
- Dispositivi di sicurezza: protezione termica di sicurezza del motore del ventilatore.
Potenzialità nominale:
- in raffreddamento: 4,5 kW;
- in riscaldamento 5,0 kW;
- n° 1 unità motocondensante in pompa di calore del tipo VRF a portata di refrigerante variabile con
gas, della potenzialità nominale: in raffreddamento: 33,5 kW, in riscaldamento: 37,5 kW idonea per
installazione all’esterno, raffreddata ad aria, costituita da struttura in lamiera d’acciaio autoportante
e pannelli asportabili per la manutenzione. Scambiatore di calore in tubi di rame alettati in
alluminio, suddiviso in più sezioni; ventilatore di tipo elicoidale modulante, con mandata dell’aria
verticale e aspirazione sui 4 lati, per la massima circolazione dell’aria anche in presenza di ostacoli.
Numero 2 compressori ermetici di tipo Twin Rotary ad alta efficienza equipaggiati ciascuno con
Inverter a controllo vettoriale di tipo IPDU, con campo di modulazione della potenza compreso tra
il 16% ed il 100%.
L’unità sarà in grado di funzionare anche con un compressore in avaria.
- n°7 COMANDO A FILO – con timer settimanale
Comando a filo idoneo per installazione a parete con display a cristalli liquidi e dotato di
microprocessore. Tale comando permette:
• la gestione e il controllo fino ad un massimo di 8 unità interne;
• l’accessibilità ai pulsanti di impostazione temperatura e accensione/spegnimento anche a sportello
chiuso;
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• l’impostazione della funzione riavvio automatico (autorestart) a seguito di una mancanza di
tensione;
• l’attivazione della sonda di temperatura presente al suo interno;
• la correzione (da +1°C a +10°C) della temperatura rilevata dal sensore interno all’unità per
annullare l’effetto causato dalla stratificazione dell’aria;
• la limitazione dei campi di variazione della temperatura impostabile per ciascuna modalità
operativa;
• la programmazione settimanale dell’accensione e dello spegnimento dell’unità collegata;
• l’abilitazione della unità interna a ricevere il comando di accensione/spegnimento da eventuale
Timer settimanale;
2.3 Circuito 3 (ALLOGGI PIANO TERRA LATERALI)
E’ costituito da:
- n°5 unità interna tipo canalizzato per istallazione in controsoffitto, potenzialità nominale in
raffreddamento: 5,6 kW, in riscaldamento 6,3 kW, per sistema del tipo VRF a portata variabile di
refrigerante con gas R410A
costituita da:
- ventilatore direttamente accoppiato a motore monofase ad induzione a tre velocità, con protezione
elettrica tramite interruttore termico;
- filtro in fibra sintetica rigenerabile e lavabile;
- batteria ad espansione diretta a più ranghi con tubi di rame alettati in alluminio;
- bacinella raccolta condensa;
- morsettiera per collegamenti elettrici.
Aventi le seguenti caratteristiche tecniche:
- Alimentazione: monofase 230 V – 50 Hz;
- Batteria di scambio termico: con tubi di rame alettati in alluminio;
- Ventilatore/i: centrifugo;
- Motore: monofase ad induzione;
- Refrigerante: R410A;
- Dispositivi di sicurezza: protezione termica di sicurezza del motore del ventilatore;
- n°3 unità interne per installazione verticale a pavimento, potenzialità nominale in raffreddamento:
3,6 kW, in riscaldamento 4,0 kW, per sistema del tipo VRF a portata variabile di refrigerante con
gas R410A, costituita da:
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- presa d’aria di ricircolo posizionata nella parte inferiore dell’unità lungo l’asse longitudinale della
stessa;
- mandata dell’aria posizionata nella parte superiore dell’unità;
- ventilatore direttamente accoppiato a motore monofase ad induzione a tre velocità, con protezione
elettrica tramite interruttore termico;
- filtri in fibra sintetica rigenerabili e lavabili, posizionati nella parte inferiore dell’unità;
- batteria ad espansione diretta a più ranghi con tubi di rame alettati in alluminio;
- bacinella raccolta condensa
- morsettiera per collegamenti elettrici.
Controllo dei parametri di funzionamento tramite telecomando per installazione a parete
(compensato a parte)
Aventi le seguenti caratteristiche tecniche:
- Alimentazione: monofase 230 V – 50 Hz;
- Batteria di scambio termico: con tubi di rame alettati in alluminio;
- Ventilatore/i: centrifugo;
- Motore: monofase ad induzione;
- Refrigerante: R410A;
- Dispositivi di sicurezza: protezione termica di sicurezza del motore del ventilatore.
- n° 1 unità moto condensante in pompa di calore del tipo VRF a portata di refrigerante variabile
con gas, della potenzialità nominale: in raffreddamento: 33,5 kW, in riscaldamento: 37,5 kW idonea
per installazione all’esterno, raffreddata ad aria, costituita da struttura in lamiera d’acciaio
autoportante e pannelli asportabili per la manutenzione. Scambiatore di calore in tubi di rame
alettati in alluminio, suddiviso in più sezioni; ventilatore di tipo elicoidale modulante, con mandata
dell’aria verticale e aspirazione sui 4 lati, per la massima circolazione dell’aria anche in presenza di
ostacoli.
Numero 2 compressori ermetici di tipo Twin Rotary ad alta efficienza equipaggiati ciascuno con
Inverter a controllo vettoriale di tipo IPDU, con campo di modulazione della potenza compreso tra
il 16% ed il 100%.
L’unità sarà in grado di funzionare anche con un compressore in avaria.
- n°8 COMANDO A FILO – con timer settimanale.
Comando a filo idoneo per installazione a parete con display a cristalli liquidi e dotato di
microprocessore. Tale comando permette:
• la gestione e il controllo fino ad un massimo di 8 unità interne;
14
• l’accessibilità ai pulsanti di impostazione temperatura e accensione/spegnimento anche a sportello
chiuso;
• l’impostazione della funzione riavvio automatico (autorestart) a seguito di una mancanza di
tensione;
• l’attivazione della sonda di temperatura presente al suo interno;
• la correzione (da +1°C a +10°C) della temperatura rilevata dal sensore interno all’unità per
annullare l’effetto causato dalla stratificazione dell’aria;
• la limitazione dei campi di variazione della temperatura impostabile per ciascuna modalità
operativa;
• la programmazione settimanale dell’accensione e dello spegnimento dell’unità collegata;
• l’abilitazione della unità interna a ricevere il comando di accensione/spegnimento da eventuale
Timer settimanale;
2.4 Circuito 4 (SALA ESPOSITIVA)
E’ costituito da:
- n°8 unità interne tipo a colonna per installazione a vista/incasso, per sistema del tipo VRF a
portata variabile di refrigerante con gas R410A, costituita da:
- griglia di ricircolo;
- mandata dell’aria sul lato frontale con aletta direttrice regolabile;
- ventilatore direttamente accoppiato a motore monofase ad induzione a tre velocità, con protezione
elettrica tramite interruttore termico;
- filtro in fibra sintetica rigenerabile e lavabile;
- batteria ad espansione diretta a più ranghi con tubi di rame alettati in alluminio;
- finitura esterna in lamiera di acciaio zincata con verniciatura acrilica;
- bacinella raccolta condensa;
- morsettiera per collegamenti elettrici.
Aventi le seguenti caratteristiche tecniche:
- Alimentazione: monofase 230 V – 50 Hz.,
- Batteria di scambio termico: con tubi di rame alettati in alluminio;
- Ventilatore/i: centrifugo;
- Motore: monofase ad induzione;
- Refrigerante: R410A;
- Dispositivi di sicurezza: protezione termica di sicurezza del motore del ventilatore;
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Potenzialità nominale:
- in raffreddamento: 5,6 kW;
- in riscaldamento 6,3 kW;
- n° 1 unità moto condensante in pompa di calore del tipo VRF a portata di refrigerante variabile
con gas, della potenzialità nominale: in raffreddamento: 33,5 kW, in riscaldamento: 37,5 kW idonea
per installazione all’esterno, raffreddata ad aria, costituita da struttura in lamiera d’acciaio
autoportante e pannelli asportabili per la manutenzione. Scambiatore di calore in tubi di rame
alettati in alluminio, suddiviso in più sezioni; ventilatore di tipo elicoidale modulante, con mandata
dell’aria verticale e aspirazione sui 4 lati, per la massima circolazione dell’aria anche in presenza di
ostacoli.
Numero 2 compressori ermetici di tipo Twin Rotary ad alta efficienza equipaggiati ciascuno con
Inverter a controllo vettoriale di tipo IPDU, con campo di modulazione della potenza compreso tra
il 16% ed il 100%.
L’unità sarà in grado di funzionare anche con un compressore in avaria.
- n°4 COMANDO A FILO – con timer settimanale.
Comando a filo idoneo per installazione a parete con display a cristalli liquidi e dotato di
microprocessore. Tale comando permette:
• la gestione e il controllo fino ad un massimo di 8 unità interne;
• l’accessibilità ai pulsanti di impostazione temperatura e accensione/spegnimento anche a sportello
chiuso;
• l’impostazione della funzione riavvio automatico (autorestart) a seguito di una mancanza di
tensione;
• l’attivazione della sonda di temperatura presente al suo interno;
• la correzione (da +1°C a +10°C) della temperatura rilevata dal sensore interno all’unità per
annullare l’effetto causato dalla stratificazione dell’aria;
• la limitazione dei campi di variazione della temperatura impostabile per ciascuna modalità
operativa;
• la programmazione settimanale dell’accensione e dello spegnimento dell’unità collegata;
• l’abilitazione della unità interna a ricevere il comando di accensione/spegnimento da eventuale
Timer settimanale;
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2.5 Circuito 5 (CHIESA E LOCALE ANNESSO)
E’ costituito da:
- n°9 unità interne tipo a colonna per installazione a vista/incasso, per sistema del tipo VRF a
portata variabile di refrigerante con gas R410A, costituita da:
- griglia di ricircolo;
- mandata dell’aria sul lato frontale con aletta direttrice regolabile;
- ventilatore direttamente accoppiato a motore monofase ad induzione a tre velocità, con protezione
elettrica tramite interruttore termico;
- filtro in fibra sintetica rigenerabile e lavabile;
- batteria ad espansione diretta a più ranghi con tubi di rame alettati in alluminio;
- finitura esterna in lamiera di acciaio zincata con verniciatura acrilica;
- bacinella raccolta condensa;
- morsettiera per collegamenti elettrici.
Aventi le seguenti caratteristiche tecniche:
- Alimentazione: monofase 230 V – 50 Hz;
- Batteria di scambio termico: con tubi di rame alettati in alluminio;
- Ventilatore/i: centrifugo;
- Motore: monofase ad induzione;
- Refrigerante: R410A;
- Dispositivi di sicurezza: protezione termica di sicurezza del motore del ventilatore;
Potenzialità nominale:
- in raffreddamento: 5,6 kW;
- in riscaldamento 6,3 kW;
- n°1 unità interne tipo a colonna per installazione a vista/incasso, per sistema del tipo VRF a
portata variabile di refrigerante con gas R410A, costituita da:
- griglia di ricircolo;
- mandata dell’aria sul lato frontale con aletta direttrice regolabile;
- ventilatore direttamente accoppiato a motore monofase ad induzione a tre velocità, con protezione
elettrica tramite interruttore termico;
- filtro in fibra sintetica rigenerabile e lavabile;
- batteria ad espansione diretta a più ranghi con tubi di rame alettati in alluminio;
- finitura esterna in lamiera di acciaio zincata con verniciatura acrilica;
- bacinella raccolta condensa;
- morsettiera per collegamenti elettrici.
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Aventi le seguenti caratteristiche tecniche:
- Alimentazione: monofase 230 V – 50 Hz;
- Batteria di scambio termico: con tubi di rame alettati in alluminio;
- Ventilatore/i: centrifugo;
- Motore: monofase ad induzione;
- Refrigerante: R410A;
- Dispositivi di sicurezza: protezione termica di sicurezza del motore del ventilatore;
Potenzialità nominale:
- in raffreddamento: 4,5 kW;
- in riscaldamento 5,0 kW;
- n° 1 unità moto condensante in pompa di calore del tipo VRF a portata di refrigerante variabile
con gas, della potenzialità nominale: in raffreddamento: 50,4 kW, in riscaldamento: 56,5 kW idonea
per installazione all’esterno, raffreddata ad aria, costituita da struttura in lamiera d’acciaio
autoportante e pannelli asportabili per la manutenzione. Scambiatore di calore in tubi di rame
alettati in alluminio, suddiviso in più sezioni; ventilatore di tipo elicoidale modulante, con mandata
dell’aria verticale e aspirazione sui 4 lati, per la massima circolazione dell’aria anche in presenza di
ostacoli.
Numero 2 compressori ermetici di tipo Twin Rotary ad alta efficienza equipaggiati ciascuno con
Inverter a controllo vettoriale di tipo IPDU, con campo di modulazione della potenza compreso tra
il 16% ed il 100%.
L’unità sarà in grado di funzionare anche con un compressore in avaria.
- n°5 COMANDO A FILO – con timer settimanale.
Comando a filo idoneo per installazione a parete con display a cristalli liquidi e dotato di
microprocessore. Tale comando permette:
• la gestione e il controllo fino ad un massimo di 8 unità interne;
• l’accessibilità ai pulsanti di impostazione temperatura e accensione/spegnimento anche a sportello
chiuso;
• l’impostazione della funzione riavvio automatico (autorestart) a seguito di una mancanza di
tensione;
• l’attivazione della sonda di temperatura presente al suo interno;
• la correzione (da +1°C a +10°C) della temperatura rilevata dal sensore interno all’unità per
annullare l’effetto causato dalla stratificazione dell’aria;
• la limitazione dei campi di variazione della temperatura impostabile per ciascuna modalità
operativa;
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• la programmazione settimanale dell’accensione e dello spegnimento dell’unità collegata;
• l’abilitazione della unità interna a ricevere il comando di accensione/spegnimento da eventuale
Timer settimanale;
2.6 Circuito 6-7-8 (ALLOGGI PRIMO PIANO LATERALI E CENTRALI )
E’ costituito da:
- n°6 unità interne tipo a colonna per installazione a vista/incasso, per sistema del tipo VRF a
portata variabile di refrigerante con gas R410A, costituita da:
- griglia di ricircolo;
- mandata dell’aria sul lato frontale con aletta direttrice regolabile;
- ventilatore direttamente accoppiato a motore monofase ad induzione a tre velocità, con protezione
elettrica tramite interruttore termico;
- filtro in fibra sintetica rigenerabile e lavabile;
- batteria ad espansione diretta a più ranghi con tubi di rame alettati in alluminio;
- finitura esterna in lamiera di acciaio zincata con verniciatura acrilica;
- bacinella raccolta condensa;
- morsettiera per collegamenti elettrici.
Aventi le seguenti caratteristiche tecniche:
- Alimentazione: monofase 230 V – 50 Hz;
- Batteria di scambio termico: con tubi di rame alettati in alluminio;
- Ventilatore/i: centrifugo;
- Motore: monofase ad induzione;
- Refrigerante: R410A;
- Dispositivi di sicurezza: protezione termica di sicurezza del motore del ventilatore;
Potenzialità nominale:
- in raffreddamento: 11,2 kW;
- in riscaldamento 12,5 kW;
- n° 1 unità motocondensante in pompa di calore del tipo VRF a portata di refrigerante variabile con
gas, della potenzialità nominale: in raffreddamento: 68,0 kW, in riscaldamento: 76,5 kW idonea per
installazione all’esterno, raffreddata ad aria, costituita da struttura in lamiera d’acciaio autoportante
e pannelli asportabili per la manutenzione. Scambiatore di calore in tubi di rame alettati in
alluminio, suddiviso in più sezioni; ventilatore di tipo elicoidale modulante, con mandata dell’aria
verticale e aspirazione sui 4 lati, per la massima circolazione dell’aria anche in presenza di ostacoli.
Numero 2 compressori ermetici di tipo Twin Rotary ad alta efficienza equipaggiati ciascuno con
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Inverter a controllo vettoriale di tipo IPDU, con campo di modulazione della potenza compreso tra
il 16% ed il 100%.
L’unità sarà in grado di funzionare anche con un compressore in avaria.
- n°6 COMANDO A FILO – con timer settimanale.
Comando a filo idoneo per installazione a parete con display a cristalli liquidi e dotato di
microprocessore. Tale comando permette:
• la gestione e il controllo fino ad un massimo di 8 unità interne;
• l’accessibilità ai pulsanti di impostazione temperatura e accensione/spegnimento anche a sportello
chiuso;
• l’impostazione della funzione riavvio automatico (autorestart) a seguito di una mancanza di
tensione;
• l’attivazione della sonda di temperatura presente al suo interno;
• la correzione (da +1°C a +10°C) della temperatura rilevata dal sensore interno all’unità per
annullare l’effetto causato dalla stratificazione dell’aria;
• la limitazione dei campi di variazione della temperatura impostabile per ciascuna modalità
operativa;
• la programmazione settimanale dell’accensione e dello spegnimento dell’unità collegata;
• l’abilitazione della unità interna a ricevere il comando di accensione/spegnimento da eventuale
Timer settimanale;
2.7 Circuito 9 (ALLOGGI PIANO PRIMO SENZA SOPPALCO)
-n° 5 unità interne per installazione verticale a pavimento, per sistema del tipo VRF a portata
variabile di refrigerante con gas R410A , costituita da:
- presa d’aria di ricircolo posizionata nella parte inferiore dell’unità lungo l’asse longitudinale della
stessa;
- mandata dell’aria posizionata nella parte superiore dell’unità;
- ventilatore direttamente accoppiato a motore monofase ad induzione a tre velocità, con protezione
elettrica tramite interruttore termico;
- filtri in fibra sintetica rigenerabili e lavabili, posizionati nella parte inferiore dell’unità;
- batteria ad espansione diretta a più ranghi con tubi di rame alettati in alluminio;
- bacinella raccolta condensa;
- morsettiera per collegamenti elettrici.
Controllo dei parametri di funzionamento tramite telecomando per installazione a parete
(compensato a parte)
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Aventi le seguenti caratteristiche tecniche:
- Alimentazione: monofase 230 V – 50 Hz;
- Batteria di scambio termico: con tubi di rame alettati in alluminio;
- Ventilatore/i: centrifugo;
- Motore: monofase ad induzione;
- Refrigerante: R410A;
- Dispositivi di sicurezza: protezione termica di sicurezza del motore del ventilatore.
Potenzialità nominale:
- in raffreddamento: 4,5 kW;
- in riscaldamento 5,0 kW;
- n° 1 unità motocondensante in pompa di calore del tipo VRF a portata di refrigerante variabile con
gas, della potenzialità nominale: in raffreddamento: 22,4 kW, in riscaldamento: 25,0 kW idonea per
installazione all’esterno, raffreddata ad aria, costituita da struttura in lamiera d’acciaio autoportante
e pannelli asportabili per la manutenzione. Scambiatore di calore in tubi di rame alettati in
alluminio, suddiviso in più sezioni; ventilatore di tipo elicoidale modulante, con mandata dell’aria
verticale e aspirazione sui 4 lati, per la massima circolazione dell’aria anche in presenza di ostacoli.
Numero 2 compressori ermetici di tipo Twin Rotary ad alta efficienza equipaggiati ciascuno con
Inverter a controllo vettoriale di tipo IPDU, con campo di modulazione della potenza compreso tra
il 16% ed il 100%.
L’unità sarà in grado di funzionare anche con un compressore in avaria.
- n°5 COMANDO A FILO – con timer settimanale.
Comando a filo idoneo per installazione a parete con display a cristalli liquidi e dotato di
microprocessore. Tale comando permette:
• la gestione e il controllo fino ad un massimo di 8 unità interne;
• l’accessibilità ai pulsanti di impostazione temperatura e accensione/spegnimento anche a sportello
chiuso;
• l’impostazione della funzione riavvio automatico (autorestart) a seguito di una mancanza di
tensione;
• l’attivazione della sonda di temperatura presente al suo interno;
• la correzione (da +1°C a +10°C) della temperatura rilevata dal sensore interno all’unità per
annullare l’effetto causato dalla stratificazione dell’aria;
• la limitazione dei campi di variazione della temperatura impostabile per ciascuna modalità
operativa;
• la programmazione settimanale dell’accensione e dello spegnimento dell’unità collegata;
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• l’abilitazione della unità interna a ricevere il comando di accensione/spegnimento da eventuale
Timer settimanale;
2.8 COMANDO E CONTROLLO CENTRALIZZATO
L’impianto è costituito, inoltre, da un sistema di controllo e di monitoraggio centralizzato per
sistemi VRF a mezzo computer della Hall con funzione web broser, in abbinamento all'interfaccia
ILON-Gateway per il collegamento alle varie unità esterne/interne.
Tale comando permetterà il comando centralizzato via web delle unità interne, con 928 variabili
totali da destinarsi a piacere sulle unità interne, la possibilità di gestione completa del
condizionatore da remoto, senza limite nella creazione di zone, la possibilità di effettuare diverse
configurazioni personalizzabili (gestione parametri base, set-back notturno, funzione antigelo,
notifiche e allarmi via mail), con le planimetrie dell’edificio personalizzate importate da CAD.
I parametri impostabili per ciascuna unità interna sono:
Accensione / spegnimento
Impostazione temperatura ambiente ( da 18°C a 29°C)
Modalità operativa (Auto, Heat, Cool, Dry e Fan Only)
Velocità del ventilatore (Auto, Low, Medium, High)
Oscillazione automatica del deflettore ove disponibile
Inibizione dei pulsanti del comando locale
(Accensione/Spegnimento, Modalità operativa e Impostazione temperatura ambiente)
Possibilità di fare effettuare diverse operazioni alle unità interne collegate al sistema, ad orari
differenti, in un ambito temporale (giorno/settimana/mese/anno).
3. IMPIANTO IDRICO SANITARIO
3.1 PREMESSA
La presente relazione è volta ad illustrare i criteri adottati per la realizzazione dell’impianto idricosanitario.
3.2 DIMENSIONAMENTO DELLA RETE IDRICA DI DISTRIBUIONE
La rete di distribuzione sarà realizzata con dei collettori, posti all’interno dei servizi igienici e solo
in alcuni casi incassati nelle pareti dei corridoi del primo piano, alimentati da distribuzione
principale, che a loro volta alimentano le linee di distribuzione verso i punti acqua fredda/calda.
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I calcoli di dimensionamento sono stati effettuati secondo la norma UNI 9182 che fissa i criteri di
progettazione, collaudo e gestione degli impianti di alimentazione e distribuzione d’acqua fredda e
calda.
Tale norma identifica la procedura di calcolo a partire dalla capacità di erogazione degli apparecchi
di cui è fornito l’impianto (vedasi tabella) e dai relativi fattori di contemporaneità; che è un valore
assunto convenzionalmente in funzione della portata di un punto di erogazione, delle sue
caratteristiche e della sua frequenza d’uso, utilizzato per il calcolo della portata massima
contemporanea di distribuzione.
Il procedimento seguito per il dimensionamento delle tubazioni è il seguente:
-
si è definito il percorso delle tubazioni dal collettore di distribuzione della centrale idrica
fino agli utilizzatori;
-
si è valutato il numero delle unità di carico; il valore della portata in l/s è stato quindi
calcolato convertendo le unità di carico tramite la tabella allegata;
-
i valori delle unità di carico per i singoli apparecchi sono:
Unità di carico
Apparecchi
Alimentazione
Acqua fredda
Acqua calda
Lavabo
Gruppo miscelatore
0.75
0.75
Bidet
Gruppo miscelatore
0.75
0,75
Doccia
Gruppo miscelatore
1.50
1.50
Gruppo miscelatore
1.50
1.50
Cassetta
3.00
-
Lavello da
cucina
Vaso
a questo punto sono stati determinati i diametri delle tubazioni in base ai massimi valori ammissibili
di velocità e portata.
E’ previsto un sezionamento della rete di distribuzione per far si che in caso di guasto in parte
dell’impianto sia possibile consentire a zone l’erogazione dell’acqua. La distribuzione dell’acqua
fredda avverrà attraverso una rete di tubi di acciaio zincato, cosi come la rete dell’acqua calda, con
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specifiche conformi alla legge del 09/01/1991 n.10 e relativo regolamento di attuazione D.P.R.
26/08/1993 n.412.
Come si evince dagli elaborati grafici ed in particolare dai circuiti idraulici, l’acqua fredda viene
prelevata da una riserva idrica, dimensionata per dare almeno tre giorni di autonomia in caso di
mancata erogazione dalla rete comunale, e spinta nelle tubazioni di distribuzione mediante un
gruppo di pressurizzazione costituito da tre elettropompe aventi ognuna potenza nominale pari a 7,5
kW, in servizio saltuario e/o contemporaneo.
La rete di distribuzione dell’acqua calda per usi sanitari sarà alimentata a mezzo tubazione di
mandata e di ricircolo, da un serbatoio di accumulo della capacità di 4 mc avente all’interno due
serpentine di scambio connesse una al sistema di caldaie a condensazione alimentate a gas propano,
poste in adiacenza al serbatoio, l’altra all’impianto solare termico del tipo a circolazione forzata a
copertura del 50% del consumo annuo.
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