Energia
Lavori in corso su Gaia:
impariamo a riconoscere le rocce
Istituto Tecnico Industriale “G.C.Faccio” Piazza Cesare Battisti, 9 Vercelli [www.itisvc.it]
GAIALAB:INCONTRIAMO L’AMBIENTE IN LABORATORIO
LABORATORIO DI SCIENZE NATURALI
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La
crosta
terrestre
è
perennemente in movimento per
le pressioni e le spinte del magma
del mantello sottostante.
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Cantieri aperti
Le zolle continentali
si scontrano e
frantumandosi si
innalzano
originando catene
montuose come le
Alpi
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La California è destinata a scorrere verso nord-ovest, così che
la città di Los Angeles si sposterà al largo nell’Oceano Pacifico.
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Si staccano penisole . . . . .
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Le zolle di cui oggi è
composta la crosta
terrestre
si
sono
originate da successivi
movimenti: i continenti
sono
destinati
a
raggrupparsi e separarsi
senza sosta.
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L’India ha iniziato la sua
corsa verso la zolla
asiatica circa 70 milioni
di
anni
fa,
poi,
scontrandosi,
ha
originato
la
catena
montuosa dell’Himalaya.
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Si spostano porzioni di crosta. . . .
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Minerali e rocce
Le rocce sono i materiali che costituiscono la
crosta terrestre e per poterle identificare
occorre esaminare i minerali che la
costituiscono.
Esse sono divise in tre categorie:
1. vulcaniche
2. sedimentarie
3. metamorfiche
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La maggior parte dei
minerali sono silicati,
contenenti lo ione
silicatico composto di un
cristallo a forma di
tetraedro
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I minerali sono sostanze naturali solide caratterizzati da
una composizione chimica ben definita e con gli atomi
disposti in una struttura geometrica regolare chiamata
reticolo cristallino
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intrusive
Si raffreddano lentamente e i cristalli dei
minerali che le costituiscono possono
svilupparsi diventando ben evidenti.
GRANITO
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Si formano dalla solidificazione di
magma
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rocce vulcaniche
Può avere cristalli rosa di silicato di
potassio, grigi di quarzo, neri di biotite,
bianchi di silicati di sodio e calcio………
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effusive
Si raffreddano velocemente passando da 1000 °C a
temperatura ambiente dunque i minerali di cui
sono formate non hanno il tempo di produrre
cristalli evidenti
L’ossidiana non ha formato
nessun reticolo cristallino ed
ha una struttura vetrosa
detta AMORFA. Il suo
raffreddamento è stato
velocissimo
La riolite ha cristalli dal
reticolo microscopico
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Si formano dalla solidificazione di
magma
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rocce vulcaniche
La pomice ha una
struttura cavernosa
senza reticolo
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rocce sedimentarie
La breccia è un
conglomerato di rocce
spigolose cementate fra
loro
Il travertino deriva dalla
deposizione di calcare
da parte di acque fluviali
in seguito ad
evaporazione
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La puddinga è un
conglomerato di rocce
arrotondate cementate
fra loro
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Si formano dalla deposizione, in strati
sovrapposti, di vari tipi di materiali:
frammenti di roccia portati dai corsi d’acqua,
gusci e scheletri di animali, sabbie
trasportate dal vento
L’arenaria è una roccia
formata dalla
cementazione di
piccole particelle
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Si osservano le pieghe che le
rocce metamorfiche
subiscono costrette dai
movimenti nella crosta
Il marmo è una tipica
roccia metamorfica da
precedenti rocce calcaree
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Sono rocce vulcaniche o sedimentarie che
cambiano la loro struttura quando sono
sottoposte a elevata pressione ed elevata
temperatura
Si può osservare che i
cristalli delle rocce
intrusive si sono
trasformati in strati
orizzontali paralleli
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rocce metamorfiche
Queste rocce dunque si
separano facilmente per
strati paralleli (scistosità),
come nell’ardesia
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1. Ha cristalli di
vario colore
evidenti
2. Ha cristalli
piccolissimi
3. Non ha
cristalli
evidenti
arrotondati
roccia vulcanica
intrusiva GRANITO
schiacciati
allungati
omogenei
roccia vulcanica
effusiva porfido,
riolite
appare vetrosa
roccia vulcanica
effusiva
OSSIDIANA
appare
lacunosa
roccia vulcanica
effusiva
POMICE
uguali fra
loro
4. Ha pezzi
cementati
roccia
metamorfica
GNEISS
diversi
appuntiti
diversi arrotondati
roccia
sedimentaria
ARENARIA
roccia sedim.
BRECCE
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Osserva il
campione:
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Riconoscere le rocce
roccia sedim.
PUDDINGA
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•I cristalli, la loro grossezza
•I cristalli, il loro colore
•Se il materiale è omogeneo o no
Il microscopio stereoscopico è sempre binoculare
e offre una visione tridimensionale. Ha un basso
potere di ingrandimento, così è impiegato per
osservare corpi solidi e opachi, come minerali,
vegetali, insetti etc.
Cosa fare
1. Mettere il campione sul tavolino
di osservazione
2. Mettere a fuoco la visione
stereoscopica
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•La struttura del materiale
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Cosa si vede al microscopio stereoscopico
3. Individuare le caratteristiche del
campione seguendo la scheda
guida
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