FIRMATO DIGITALMENTE .p7m 3F Enginnering Via Meucci, 11 37042 Caldiero (VR) Tel 0454625482 – [email protected] 1. INDICE 1. INDICE ......................................................................................................................................................... 1 2. ALLEGATI .................................................................................................................................................. 1 3. DESCRIZIONE SOMMARIA DEGLI IMPIANTI ................................................................................ 2 4. LIMITI DEL PRESENTE PROGETTO ................................................................................................. 5 5. ANALISI DELLA POTENZA OCCORRENTE PER L'IMPIANTO ................................................. 6 6. FORNITURA DELL’ENERGIA ............................................................................................................... 6 7. AMBIENTI A MAGGIOR RISCHIO IN CASO DI INCENCIO ......................................................... 7 8. INDIVIDUAZIONE DEGLI AMBIENTI PARTICOLARI ................................................................. 8 9. CARATTERISTICHE GENERALI DELL’IMPIANTO ....................................................................... 9 10. CRITERI DI DIMENSIONAMENTO ................................................................................................... 12 11. SCELTA DELLE PROTEZIONI ............................................................................................................ 15 12. IMPIANTO DI ILLUMINAZIONE ....................................................................................................... 17 13. IMPIANTO DI TERRA ........................................................................................................................... 19 14. PROTEZIONE DAI FULMINI E DALLE SOVRATENSIONI ........................................................ 20 15. COMPATIBILITA' ELETTROMAGNETICA..................................................................................... 20 16. CERTIFICAZIONE DEI QUADRI ELETTRICI ................................................................................. 21 17. PRINCIPALI LEGGI, DECRETI E NORME ....................................................................................... 21 2. ALLEGATI Sono parte integrante della presente relazione i seguenti elaborati grafici o specialistici: 1. 2. 3. 4. Planimetrie impianti elettrici; Schemi unifilari e schemi a blocchi; Relazione inquinamento luminoso (LR17/00); Relazione di valutazione del rischio scariche atmosferiche. 1 di 22 3F Enginnering Via Meucci, 11 37042 Caldiero (VR) Tel 0454625482 – [email protected] 3. DESCRIZIONE SOMMARIA DEGLI IMPIANTI Il presente progetto riguarda la realizzazione dell’impianto elettrico a servizio del nuovo capannone industriale da costruire in loc. Pigna comune Desenzano (BS) COMMITTENTE GOBBI FRATTINI S.r.l. LAVORO Nuovi impianti elettrici a servizio dei nuovi capannoni INDIRIZZO Loc. Pigna Desenzano (BS) FABBRICATO Nuovo fabbricato nel quale si svolgerà lavorazione di carni alimentari destinate al consumo umano. Il fabbricato / l’insieme dei fabbricati sono costituiti dalle seguenti porzioni: x x x x x x x Piano interrato industriale Piano terra costituito in parte da industria ed in parta da uffici e spogliatoi Piano terra mezzano costituito da uffici Piano primo costituito da industria, laboratori ed uffici e locali tenici (cabina MT/BT, centrali tecnologiche, etc..) Piano primo mezzanino costituito da appartamenti, spogliatoi e parti comuni; Copertura con apparecchiature, impianto fotovoltaico, UTA. Piazzali esterni. Le porzioni di fabbricato di cui sopra hanno le destinazioni di utilizzo come riportate nella seguente tabella: 2 di 22 3F Enginnering Via Meucci, 11 37042 Caldiero (VR) Tel 0454625482 – [email protected] 3 di 22 3F Enginnering Via Meucci, 11 37042 Caldiero (VR) Tel 0454625482 – [email protected] Il progetto prevede la fornitura e posa in opera di tutte le apparecchiature elettriche necessarie per i servizi di forza motrice normale e preferenziale, illuminazione ordinari e di emergenza, impianti speciali di trasmissione dati e altri servizi. Lo stabilimento avrà fornitura in media tensione, con doppio trasformatore di riserva. Sarà presente un gruppo elettrogeno con funzionamento solo in emergenza ed un impianto fotovoltaico di circa 200 kW. Dovranno essere alimentati, oltre che i servizi standard di illuminazione e FM, i seguenti macchinari indicativi (lista preliminare): REPARTO TERMOFORMATRICE 1 TERMOFORMATRICE 2 ROBOT CARICO ROBOT CARICO DISCATRICE DISCATRICE INSACCATORE AUTOMATICO FUROKWA FORNO A BAGNO PER SOTTOVUOTO ASCIUGATORE FORNO TERMORETRAZIONE FILMATO PONDERALE PER PESO IN LINEA FILMATRICE TORNADO METAL DETECTORE PER TERMOFORMATRICE 1 METAL DETECTORE PER TERMOFORMATRICE 2 MISCELATORE PER TERMOFORMATRICE 1 MISCELATORE PER TERMOFORMATRICE 2 MIX ANALIZZATORE PER LINEA TORNADO ETICHETTATRICE TERMOFORMATRICE 1 ETICHETTATRICE TERMOFORMATRICE 2 ETICHETTATRICE LINEA TORNADO PREZZATRICE 1 PREZZATRICE 2 PREZZATRICE 3 PREZZATRICE 4 LIEBEL 1 LIEBEL 2 CARTONATRICE 1 CARTONATRICE 2 DEVIATORE 1 DEVIATORE 2 COMPUTER 1 COMPUTER 2 COMPUTER 3 4 di 22 3F Enginnering Via Meucci, 11 37042 Caldiero (VR) Tel 0454625482 – [email protected] COMPUTER 4 TERMOFORMATRICE CIOTOLE CONFEZIONATRICE 1 CONFEZIONATRICE 2 BILANCIA 1 BILANCIA 2 ASPIRATORE 1 ASPIRATORE 2 EASY MILL NASTRO CARICAMENTO CORTO NASTRO CARICAMENTO LUNGO DISCATRICE VIBROVAGLIO METAL LINEA CIOTOLE STAMPATORE LINEA CIOTOLE NASTRO ACCUMULO CIOTOLE MISCELATORE 1 MISCELATORE 2 MISCELATORE 3 METAL 1 METAL 2 NASTRO DA CONFEZIONATRICE 1 NASTRO DA CONFEZIONATRICE 2 CARTONATRICE 1 CARTONATRICE 2 METTICOPERCHI La Ditta installatrice dovrà realizzare le dorsali di alimentazione, i quadri elettrici per alimentare tutte le macchine sopra, oltre che le centrali: termica, frigorifera, aria compressa, uffici, laboratori, celle frigorifere. 4. LIMITI DEL PRESENTE PROGETTO Tutti gli impianti dovranno essere forniti ed installati dalla Ditta Installatrice a regola d’arte, nel rispetto delle vigenti normative, in opera completi di ogni accessorio necessario per il loro corretto funzionamento, nei limiti di seguito indicati per ciascuno di essi. Il presente progetto si occupa esclusivamente di quanto descritto nel precedente paragrafo, ogni altro impianto escluso. Sono esclusi eventuali impianti di ventilazione, riscaldamento, raffrescamento, estrazione fumi dall’ambiente, cappe aspiranti, ecc.. Questi componenti, se previsti, devono essere omologati e marcati CE, progettati ed installati a regola d’arte e in conformità alle prescrizioni del costruttore, a cura e responsabilità della ditta installatrice. 5 di 22 3F Enginnering Via Meucci, 11 37042 Caldiero (VR) Tel 0454625482 – [email protected] Il presente progetto non si occupa della classificazione degli ambienti con pericolo di esplosione per la presenza di gas o polveri combustibili. La presenza e l’estensione di eventuali aree classificate con pericolo di esplosione ai sensi della Direttiva ATEX, deve essere verificata e documentata a carico del committente, che dovrà inoltre verificare se l'impianto è compatibile con eventuali impianti preesistenti e se i componenti sono idonei rispetto all'ambiente di installazione. Il presente progetto non si occupa del piano di emergenza e di evacuazione che deve essere elaborato e gestito nel tempo dal committente, ne dell’illuminazione di emergenza, di riserva e di sicurezza o dell’impianto di rivelazione e segnalazione incendio. 5. ANALISI DELLA POTENZA OCCORRENTE PER L'IMPIANTO L'analisi viene effettuata prendendo in considerazione le P in watt degli utilizzatori e quando necessario applicando dei coefficienti di contemporaneità in base al modo di utilizzo dei carichi stessi. Da una stima preliminare in accordo con il Committente, la potenza stimata è di circa 700 kW. Sono previsti due trasformatori da 1000 kVA in modo da avere ridondanza completa. Saranno installati inoltre gruppi di continuità tipo UPS a doppia conversione dove necessario. Nelle successive fasi progettuali si procederà ad una stima più dettagliata. I carichi saranno rifasati per rispettare i valori di qualità di rete del distributore. 6. FORNITURA DELL’ENERGIA Agli effetti dell’allegato IX del DL 81/2008 e secondo la terminologia CEI i sistemi elettrici sono suddivisi in categorie. Esistono pertanto sistemi di categoria: x 0: U ≤ 50 V in c.a. U ≤ 120 V in c.c. bassissima tensione x I: 50 V < U ≤ 1000 V in c.a. 120 V < U ≤ 1500 V in c.c. bassa tensione x II: 1000 V < U ≤ 35 kV in c.a. 1500 V < U ≤ 35 kV in c.c. media tensione x III: U > 35 kV in c.a. e c.c. alta tensione Dati del sistema di distribuzione e di utilizzazione dell’energia per tutti i servizi elettrici: Tensione: 20 o 15 kV / 400V concatenata (con neutro distribuito) Frequenza: 50Hz Fasi: Trifase con neutro dal punto di fornitura Sistema di distribuzione: TN Tipo di alimentazione: Sistema di II categoria 6 di 22 3F Enginnering Via Meucci, 11 37042 Caldiero (VR) Tel 0454625482 – [email protected] Cadute di tensione 4% (10% avviamento motori o circuiti particolari) ammissibili: Correnti di guasto: 50 kA a valle dei trasformatori Le scelte progettuali sono state individuate sulla base dell’analisi distributiva dell’intero immobile e nel rispetto delle Norme di Sicurezza sugli impianti elettrici già richiamate. La distribuzione verrà realizzata secondo lo schema sotto riportato: . L’alimentazione del quadro generale viene derivata dall’avvolgimento di bassa tensione del trasformatore MT/BT il quale è collegato alle barre principali del quadro mediante un interruttore magnetotermico che serve come sezionamento dell’impianto e come protezione contro il cortocircuito e il sovraccarico del trasformatore. Tale interruttore dovrà essere tarato secondo le indicazioni del costruttore del trasformatore stesso, tenendo conto delle condizioni di posa e ambientali del trasformatore stesso. 7. AMBIENTI A MAGGIOR RISCHIO IN CASO DI INCENCIO Gli impianti oggetto del presente intervento si sviluppano internamente a capannone industriale con adibiti uffici e due appartamenti, pertanto gli impianti sono soggetti alle prescrizioni relative agli: 7 di 22 3F Enginnering Via Meucci, 11 37042 Caldiero (VR) Tel 0454625482 – [email protected] x [64/8 paragrafo 751] Ambienti a maggior rischio in caso di incendio L’individuazione degli ambienti a maggior rischio in caso d’incendio non rientra nel progetto elettrico ma devono essere determinati nel più vasto ambito della valutazione dei rischi e della prevenzione incendi, a monte del progetto elettrico (D.Lgs. 81/08, corretto e integrato dal D.Lgs.106/09, e D.M. 10-03-1998). In generale, in assenza di valutazioni eseguite nel rispetto di quanto indicato nel paragrafo precedente, gli ambienti dove si svolgono le attività elencate nel DPR 151/2011 sono considerati ambienti a maggior rischio in caso di incendio. In generale, gli ambienti dove non si svolgono le attività elencate nel DPR 151/2011 non sono ambienti a maggior rischio in caso di incendio; tuttavia, essi possono essere ambienti a maggiori rischio in caso di incendio se ciò emergesse dalla valutazione dei rischi e della prevenzione incendi, ad esempio luoghi soggetti a specifiche prescrizioni dei VV.F. Prescrizioni particolari sono previste nelle seguenti sezioni della CEI 64/8: tali prescrizioni devono essere rispettate ove ne ricorra il caso: x x 751.03.2 Ambienti a maggio rischio in caso d’incendio per l’elevata densità di affollamento o per l’elevato tempo si sfollamento in caso di incendio o per l’elevato danno ad animali e cose. Rientrano in questo caso ad esempio gli ospedali, le carceri, i locali sotterranei frequentati dal pubblico. 751.03.4 Ambienti a maggior rischio in caso di incendio per la presenza di materiale infiammabile o combustibile in lavorazione, convogliamento, manipolazione o deposito di detti materiali. Ad esempio gli ambienti che hanno un carico d’incendio specifico di progetto superiore a 450 MJ/mq. Dovranno essere rispettate tutte le prescrizioni relative agli ambienti MARCI in particolare relativi ai quadri elettrici, alle protezioni differenziali, alle condutture. 8. INDIVIDUAZIONE DEGLI AMBIENTI PARTICOLARI I seguenti ambienti ed applicazioni particolari sono presenti nel progetto degli impianti elettrici relativo alla presente relazione. Per questi ambienti o applicazioni vanno seguite tutte le prescrizioni particolari riportate nella norma CEI 64/8 parte 7. [64/8 paragrafo 701] Locali contenenti bagni e docce Locali contenenti una vasca da bagno fissa o una doccia ed alle loro zone circostanti. Non si applica a servizi di emergenza, ad esempio a docce di emergenza utilizzate in aree industriali o in laboratori. [64/8 paragrafo 704] Cantieri di costruzione e di demolizione Durante i lavori di costruzione di cantiere. [64/8 paragrafo 706] Luoghi conduttori ristretti 8 di 22 3F Enginnering Via Meucci, 11 37042 Caldiero (VR) Tel 0454625482 – [email protected] Un luogo conduttore ristretto è un luogo, essenzialmente delimitato da superfici metalliche o altre parti conduttrici circostanti nel quale è probabile che una persona possa venire in contatto con tali superfici attraverso un’ampia parte del suo corpo, ed è limitata la possibilità di interrompere tale contatto. [64/8 paragrafo 710] Locali ad uso medico Impianti elettrici nei locali ad uso medico, in modo da assicurare la sicurezza dei pazienti e del personale medico. Queste prescrizioni si riferiscono principalmente ad ospedali, a cliniche private, a studi medici e dentistici, a locali ad uso estetico ed a locali dedicati ad uso medico nei luoghi di lavoro. [64/8 paragrafo 712] Sistemi fotovoltaici PV di alimentazione [64/8 paragrafo 714] Impianti di alimentazione situati all’esterno Si applicano in particolare a: - impianti di illuminazione per esempio per strade, parchi, giardini, aree per lo sport, - illuminazione di monumenti e illuminazione con proiettori; - altri impianti di illuminazione in posti quali cabine telefoniche, pensiline di fermata per mezzi di trasporto (es. autobus e tram), insegne pubblicitarie, mappe di città e segnaletica stradale. Le prescrizioni della presente Sezione non si applicano a: - catene luminose temporanee; -sistemi di segnalazione del traffico stradale (impianti semaforici, messaggi variabili stradali, etc..) - apparecchi di illuminazione che sono fissati all’esterno di un edificio e che sono alimentati direttamente tramite le condutture interne di tale edificio. [64/8 paragrafo 715] Impianti di illuminazione a bassissima tensione Impianti di illuminazione a bassissima tensione alimentati ad una tensione nominale massima di 50 V in corrente alternata e 120 V in corrente continua. [64/8 paragrafo 729] Passaggio di servizio o di manutenzione Riguarda la protezione contro i contatti diretti nei locali accessibili solo alle persone addestrate e l’accessibilità dei passaggi di servizio e/o di manutenzione. 9. CARATTERISTICHE GENERALI DELL’IMPIANTO I componenti e l’impianto se non diversamente specificato, dovranno avere le seguenti caratteristiche minime: x Per la posa in cavidotto o canale metallico, dovranno essere utilizzati cavi a doppio isolamento, aventi le seguenti caratteristiche: sigla FG7OR 0,6/1 kV; conduttore in rame ricotto stagnato; isolante in gomma EPR ad alto modulo; guaina in PVC speciale di qualità RZ non propagante l'incendio e la fiamma e a contenuta emissione di gas corrosivi in caso di incendio; formazione multipolare fino a 25 mm², unipolare per sezioni maggiori; norme CEI 20-13, 20-22II, 20-35 (EN60332-1), 20-37 pt.2 (EN50267), 20-52, tabelle UNEL 35375, 35376, 35377. 9 di 22 3F Enginnering Via Meucci, 11 37042 Caldiero (VR) Tel 0454625482 – [email protected] x Il sistema di canalizzazioni metalliche dovrà essere scelto con trattamento superficiale in base alle caratteristiche dell’ambiente di installazione, secondo le specifiche del produttore, anche per permettere una corretta durata e conservazione dello stesso nel tempo. In linea di principio, se non diversamente specificato dal produttore, dovranno essere seguite le indicazioni riportate nella seguente tabella: x Per la posa sotto traccia o in tubi a vista in PVC, dovranno essere utilizzati conduttori ad isolamento semplice, aventi le seguenti caratteristiche: sigla N07V-K 450/750V; norme CEI 20-22II, 20-35 (EN60332-1), 20-52, tabella UNEL 35752. Tutti i cavi devono essere in rame e contraddistinti dai colori prescritti dalle tabelle CEI-UNEL 00722; in particolare: - il conduttore di protezione bicolore “giallo - verde”; - il neutro di colore “blu chiaro”; - il conduttore di fase di colore “nero - grigio”. x I tubi protettivi dovranno essere in PVC pesante, conformi alla norma CEI EN 61386-1, 61386-21 e recanti il contrassegno del Marchio Italiano di Qualità (IMQ). Se posati sotto traccia dovranno essere di tipo flessibile, rigido se a vista, e avere un diametro interno almeno 1,3 volte maggiore del fascio dei conduttori contenuti con un minimo nominale di 16 mm. Devono essere disposti orizzontalmente o verticalmente evitando percorsi obliqui. x Nei luoghi MARCI, i tubi incassati in pareti combustibili devono essere conformi alla Norma EN 61386-1 e devono superare la prova al filo incandescente a 750°C. Il complesso di tubi, cassette e scatole di derivazione dovrà avere grado di protezione almeno IP4X. x Le sezioni delle linee principali e dei conduttori di protezione, nonché il loro percorso sono rilevabili dagli elaborati di progetto. 10 di 22 3F Enginnering Via Meucci, 11 37042 Caldiero (VR) Tel 0454625482 – [email protected] x Dove non diversamente specificato, la sezione del conduttore di fase non deve essere mai inferiore a 1,5 mmq; la sezione del neutro deve essere uguale a quella di fase. Per i circuiti polifase ed in presenza di carichi perfettamente equilibrati, la sezione del neutro potrà essere inferiore a quella di fase, purché di valore minimo di 16 mmq e in rame. x La sezione del conduttore di protezione in rame è stata calcolata secondo la seguente tabella: Sezione conduttore di fase fino a 16 mmq 25 mmq - 35 mmq oltre 35 mmq Sezione conduttore di protezione uguale a quello di fase 16 mmq metà di quello di fase In ogni caso, quando il conduttore di protezione non fa parte della stessa conduttura dei conduttori di fase, la sua sezione non deve essere inferiore a 2,5 mmq con protezione meccanica ed a 4 mmq senza protezione meccanica. E’ da tenere presente che quando un unico conduttore di protezione deve servire più circuiti utilizzatori, i valori si applicano con riferimento al conduttore di fase di sezione più elevata. x La massima densità di corrente dovrà essere quella indicata dalle norme CEI 20 e la caduta di tensione sulle linee, misurata con l’impianto a pieno carico di progetto, non dovrà superare il 4 % della tensione nominale. Sono ammesse cadute di tensione del 10% nelle fasi di avviamento, sulle condutture che alimentano esclusivamente motori. x Le giunzioni di cavi unipolari o multipolari vanno per quanto possibile evitate. Se tali giunzioni sono necessarie e previste nel progetto, queste vanno eseguite con appositi kit completi di marcatura CE ed istruzioni di posa. I sistemi di giunzione devono garantire, dopo l’applicazione, un livello di tenuta all’isolamento elettrico, alla penetrazione degli agenti esterni (es. liquidi, etc) e resistenza meccanica, almeno pari alle caratteristiche dei cavi da congiungere. x Le cassette di derivazione devono essere in materiale isolante del tipo protetto da parete per l’impiego in ambienti speciali (umidi - bagnati) o esposti alle intemperie. x Le cassette di derivazione per gli impianti in traccia devono essere in polistirolo antiurto autoestinguente secondo la Norma EN 60695-2-11, resistente alla prova del filo incandescente fino a 550 °C (luoghi ordinari) 650 °C (luoghi MARCI) 850 °C (su pareti combustibili), con struttura completa di anello superiore di rinforzo che dia il riferimento per la posa nelle pareti o pannelli prefabbricati, di sedi di fissaggio delle viti del coperchio con fori asolati atti a permettere una facile regolazione per correggere eventuali errori di installazione. Le finestre sui lati e sul fondo, dovranno essere di grandi dimensioni, facilmente sfondabili a pressione, complete inoltre di guide sul fondo delle cassette per un facile fissaggio di morsettiere a barretta e altri accessori, di coperchio infrangibile, IPXX9, con superficie sabbiata per consentire una facile tinteggiatura, colore bianco avorio. 11 di 22 3F Enginnering Via Meucci, 11 37042 Caldiero (VR) Tel 0454625482 – [email protected] x Le cassette di derivazione per gli impianti a vista devono essere in materiale termoplastico autoestinguente con grado di protezione IP44 minimo e con coperchio con viti, resistenti alla prova del filo incandescente fino a 550 °C (luoghi ordinari) 650 °C (luoghi MARCI) 850 °C (su pareti combustibili), complete di raccordi filettati per tubo e/o per guaina con maschio girevole in PVC, di morsettiera del tipo a barretta fissata sul fondo tramite guida, per collegamento conduttori. x Tutti gli interruttori sezionatori di sicurezza dovranno portare impresso il marchio di qualità IMQ, attestante la costruzione delle medesime secondo la regola dell'arte. La portata nominale di corrente è riferita alla tensione di 500V. x Tutte le prese di corrente dovranno portare impresso il marchio di qualità IMQ, attestante la costruzione delle medesime secondo la regola dell'arte. Per il tipo utilizzato valgono le norme specifiche di riferimento CEI 23-50 su “Presa a spina per usi domestici e similari”; ogni presa dovrà essere di tipo monofase bipasso da 10/16A con poli (o alveoli) allineati, più polo di terra centrale oppure tipo Schuko (tipo UNEL) con poli di terra laterali. La portata nominale di corrente è riferita alla tensione di 250V. 10.CRITERI DI DIMENSIONAMENTO Il dimensionamento delle condutture, finalizzato a limitare la temperatura degli isolanti, deve considerare la portata dei cavi in regime permanente. La portata, indicata con Iz, è la corrente permanente che determina nel conduttore la massima temperatura di regime sopportabile dagli isolanti senza subire danni e assicurando al cavo una conveniente durata. Il dimensionamento dei cavi è eseguito secondo la tabella CEI UNEL 35024 [IEC 364-5523], in modo da garantire la protezione della conduttura alle correnti di sovraccarico. In base alla norma CEI 64-8/4 (par. 433.2) il dispositivo di protezione deve essere coordinato con la conduttura in modo tale che siano soddisfatte le condizioni: a) Ib ≤ In ≤ Iz b) If ≤ 1,45 Iz Per soddisfare la condizione a) è necessario dimensionare il cavo in base alla corrente nominale della protezione a monte. Dalla corrente di impiego Ib viene scelta la corrente nominale della protezione a monte (valori normalizzati) e con questa si procede alla scelta della sezione. La scelta viene fatta in base alla tabella che riporta la corrente ammissibile Iz in funzione del tipo di isolamento del cavo che si vuole utilizzare, del tipo di posa e del numero di conduttori attivi; la portata che il cavo dovrà avere sarà pertanto: Iz minima = In/k dove il coefficiente k di declassamento tiene conto anche di eventuali paralleli. La sezione del cavo viene scelta in modo che la sua portata (moltiplicata per il coefficiente k) sia 12 di 22 3F Enginnering Via Meucci, 11 37042 Caldiero (VR) Tel 0454625482 – [email protected] immediatamente superiore a quella calcolata tramite la corrente nominale (Iz minima). Gli eventuali paralleli vengono calcolati, nell’ipotesi che essi abbiano tutti la stessa sezione, lunghezza, posa, etc. (par. 433.3), considerando la portata minima come risultante della somma delle singole portate (declassate dal numero di paralleli nel coefficiente di declassamento per prossimità). La condizione b non necessita di verifica in quanto gli interruttori che rispondono alla norma 23.3 IV Ed. hanno un rapporto tra corrente convenzionale di funzionamento If e corrente nominale In minore di 1.45 e costante per tutte le tarature inferiori a 125A. Per le apparecchiature industriali, invece, le norme CEI 17.5 e IEC 947 stabiliscono che tale rapporto può variare in base alla corrente nominale ma deve comunque rimanere minore o uguale a 1.45. Ne deriva che in base a queste normative la condizione b sarà sempre soddisfatta. Le condutture dimensionate con questo criterio sono pertanto protette contro le sovracorrenti. Dalla sezione del cavo di fase deriva il calcolo dell’ I2t del cavo o massima energia specifica ammessa dal cavo come: I2t ≤ K2S2 La costante K viene data dalla norma 64-8/4 (par. 434.3), in funzione del materiale conduttore e del materiale isolante: - Conduttore in rame e isolato in PVC: K= 115 - Conduttore in rame e isolato in gomma G: K= 135 - Conduttore in rame e isolato in gomma etilenpropilenica G5-G7: K= 143 - Conduttore in alluminio e isolato in PVC: K= 74 - Conduttore in alluminio e isolato in G, G5-G7: K= 84 Cadute di Tensione Le cadute di tensione sono valutate in base alle tabelle UNEL 35023-70. In accordo con queste tabelle la caduta di tensione di un singolo ramo vale: cdt(Ib) = kcdt . Ib . (Lc / 1000 Vn) . [ Rcavo . cosφ + Xcavo . sen φ] . 100 [%] dove: - kcdt = 2 per sistemi monofase - kcdt = 1.73 per sistemi trifase. I parametri Rcavo e Xcavo sono ricavati dalla tabella UNEL in funzione al tipo di cavo (unipolare/multipolare) e in base alla sezione dei conduttori; i valori della Rcavo riportate sono riferiti a 80°C, mentre la Xcavo è riferita a 50Hz, entrambe sono espresse in ohm/km. 13 di 22 3F Enginnering Via Meucci, 11 37042 Caldiero (VR) Tel 0454625482 – [email protected] La cdt(In) viene valutata analogamente alla corrente In. La caduta di tensione da monte a valle (totale) di un’utenza viene determinata tramite la somma delle cadute di tensione, assolute di un solo conduttore, dei rami a monte all’utenza in esame, da questa viene successivamente determinata la caduta di tensione percentuale riferendola al sistema (trifase o monofase) e alla tensione nominale della utenza in esame. Dimensionamento conduttori di Protezione Le norme CEI 64.8 (par. 543.1) prevedono due metodi di dimensionamento dei conduttori di protezione: - determinazione in relazione alla sezione di fase; - determinazione tramite calcolo (integrale di Joule). Il criterio qui adottato è il primo che consiste nel calcolare la sezione secondo il seguente schema: - Spe= Sf se Sf < 16mm2; - Spe= 16 mm2 se 16 mm2 <= Sf <= 35 mm2; - Spe= Sf / 2 se Sf > 35 mm2. Sezioni minime dei conduttori La sezione minima dei conduttori di fase nei circuiti a corrente alternata degli impianti utilizzatori è fissata dalla Tabella 52 E della Norma CEI 64-8/5 (Art. 524.3). Per quanto concerne le installazioni fisse i cavi di qualsiasi tipo con conduttori in rame non devono avere sezione minore di 1,5 mm2 per i circuiti di energia e di 0,5mm2 per i circuiti di comando e segnalazione. I cavi flessibili con guaina per allacciamenti mobili non devono avere sezione minore di 0,75 mm2. I conduttori di neutro, ove presenti, hanno la stessa sezione del conduttore di fase fino a 16 mm2 se in rame e 25 mm2 se di alluminio; è ammesso che il neutro sia di sezione ridotta, per sezioni con fasi superiori a 16 mm2 se di rame e a 25 mm2 se di alluminio, solo se sono rispettate le seguenti condizioni: - il carico alimentato dalla linea si può considerare equilibrato e comunque la corrente di neutro non è superiore alla portata massima del neutro; - si provvede ad una adeguata protezione contro le sovracorrenti. 14 di 22 3F Enginnering Via Meucci, 11 37042 Caldiero (VR) Tel 0454625482 – [email protected] 11.SCELTA DELLE PROTEZIONI La scelta delle protezioni viene effettuata verificando le caratteristiche elettriche nominali delle condutture e di guasto, in particolare le grandezze che vengono verificate sono: - corrente nominale, tramite la quale si è dimensionata la conduttura; - numero dei poli; - tipo di protezione; - tensione di impiego, pari alla tensione nominale dell’utenza; - potere di interruzione, il cui valore dovrà essere superiore alla massima corrente di guasto a monte dall’utenza Ikm max; - taratura della corrente di intervento magnetico, il cui valore massimo per garantire la protezione contro i contatti indiretti (in assenza di differenziale) deve essere minore della minima corrente di guasto a fine della utenza (Imag max). Calcolo delle correnti massime di Cortocircuito Il calcolo viene eseguito nelle seguenti condizioni: - la tensione nominale deve essere moltiplicata per il fattore di tensione pari a 1; - l’impedenza di guasto minima è calcolata alla temperatura di 20 °C. Calcolo delle correnti minime di Cortocircuito Le correnti di cortocircuito minime vengono calcolate come descritto nella norma CEI 11.25 (par 9.3), pertanto tenendo conto che: - la tensione nominale deve essere moltiplicata per il fattore di tensione di 0.95 (tab. 1 della norma CEI 11.25); - la resistenza diretta e quella omopolare dei cavi vengono determinate alla temperatura ammissibile dagli stessi alla fine del cortocircuito. La temperatura alla quale vengono calcolate le resistenze sono date dalla norma CEI 648/4 (par. 434.3) in cui vengono indicate le temperature massime ammesse in servizio ordinario a seconda del tipo di isolamento di cavo, precisamente: - isolamento in PVC Tmax= 70°C - isolamento in G Tmax= 85°C - isolamento in G5/G7 Tmax= 90°C 15 di 22 3F Enginnering Via Meucci, 11 37042 Caldiero (VR) Tel 0454625482 – [email protected] Protezione dai contatti diretti La protezione contro i contatti diretti deve essere di tipo totale, attuata cioè mediante isolamento totale delle parti attive oppure con involucri o barriere che assicurino un grado di protezione non inferiore a IP2X per le superfici verticali (o quasi verticali) e IP4X per le superfici orizzontali (o poco inclinate rispetto all’orizzontale) se a portata di mano. Anche in caso di alimentazione a bassissima tensione di sicurezza SELV con tensione non superiore a 25 V è necessario adottare involucri con grado di protezione non inferiore a IPXXB; infatti per contatti diversi da mano-mano o da mano-piedi anche tensioni di pochissimi volt possono risultare pericolose. Protezione dai contatti indiretti In un sistema TN per garantire la protezione contro i contatti indiretti deve essere soddisfatta la seguente relazione: Ia <= U0/Zs dove: x x x Ia[A] è la corrente che provoca l’apertura automatica del dispositivo di protezione entro i tempi previsti dalla norma in funzione della tensione nominale verso terra del sistema, indicati nella tabella sottostante: U0[V] Tempi di interruzione [s] 120 0,8 230 0,4 400 0,2 >400 0,1 U0 [V] è la tensione nominale (valore efficace) tra fase e terra; Zs [Ω] è l’impedenza dell’anello di guasto dalla sorgente di energia fino al punto di guasto e comprende l’impedenza del conduttore di fase e di protezione, trascurando l’impedenza di guasto. I dispositivi ammessi dalle norme sono il dispositivo a corrente differenziale ed il dispositivo di protezione contro le sovracorrenti. Se viene utilizzato un dispositivo per la protezione contro le sovracorrenti, la corrente Ia da considerare è la corrente Im di intervento della protezione magnetica; in questo modo i tempi di interruzione riportati in tabella sono sempre rispettati. Im <= U0/Zs Se viene utilizzato un dispositivo a corrente differenziale per interrompere il circuito, la corrente da considerare è la soglia di intervento differenziale nominale Idn 16 di 22 3F Enginnering Via Meucci, 11 37042 Caldiero (VR) Tel 0454625482 – [email protected] Idn <= U0/Zs 12.IMPIANTO DI ILLUMINAZIONE ILLUMINAZIONE ORDINARIA L'illuminazione artificiale all'interno del locale avverrà mediante lampade ad alta efficienza, dimmerabili dove necessario, e nel rispetto dei livelli minimi di illuminamento sui luoghi di lavoro. Il numero e il posizionamento di tali apparecchi viene calcolato con il metodo CIE. La prima operazione necessaria da fare è il calcolo del coefficiente K dei locali in oggetto. axb K = -----------------hu x (a+b) dove: a - b = lati del locale hu = altezza degli corpi illuminanti dal piano utile La formula per il calcolo del numero di apparecchi necessari in un impianto è: Em x (a x b) n° app. = ----------------------Cu x Cm x I dove: Em Cu = = Cm I = = illuminamento richiesto nel locale [Lux]; coefficiente di utilizzazione (si ricava dalla tabella: K-coeff. rifless. riferita a ciascun apparecchio): individuata la riga relativa all'indice K del locale, la colonna è quella corrispondente all'insieme dei coefficienti di riflessione delle superfici che racchiudono il locale; coefficiente di manutenzione (a impianto nuovo =1, negli altri casi < 1) flusso delle lampade in Lumen per ogni apparecchio. I valori di illuminamento raccomandati sono definiti dalla norma UNI EN 12464-1:2011. Per i luoghi di lavoro interni, ed in particolare in questo specifico caso per i laboratori di lavorazione si garantiranno i seguenti valori di illuminamento medio orizzontale sul piano di lavoro: x Lavorazioni grossolane 200 lx 17 di 22 3F Enginnering Via Meucci, 11 37042 Caldiero (VR) Tel 0454625482 – [email protected] x Lavorazioni media finezza 300 lx x Lavorazioni fini 500 lx I valori specificati sono illuminamenti medi mantenuti necessari a garantire il comfort visivo, e riguardano le superfici di riferimento nella zona del compito visivo. In ogni caso per zone occupate continuativamente l’illuminamento mantenuto non sarà minore di 200 lx. L’illuminamento delle zone circostanti al compito potrà essere più basso di quello del compito, ma non sarà minore dei valori indicati di seguito: compito lx 500 300 Zone circostanti lx 300 200 illuminamento del compito ≤ 200 Uniformità ≥ 0,7 Uniformità ≥ 0,5 ILLUMINAZIONE DI EMERGENZA L'illuminazione di emergenza si compone di apparecchi autoalimentati opportunamente dislocati al fine di garantire un livello di illuminazione tale da consentire l’abbandono dei locali in modo sicuro. Il grado di protezione di dette lampade è IP65. Le caratteristiche delle lampade ed il loro posizionamento dovrà essere tale per cui siano garantiti i livelli di illuminamento minimo e le autonomie come richieste dal DM 10/3/1998 e dalle eventuali altre regole tecniche applicabili ai luoghi. ILLUMINAZIONE ESTERNA L’illuminazione esterna sarà realizzata nel rispetto della LR 17/2000. In particolare dovranno essere rispettate le seguenti prescrizioni minime: x x x x x Intensità luminosa massima per γ ≥ 90°, compresa fra 0 e 0,49 cd per 1000 lm. Utilizzo di lampade ad elevata tecnologia ed efficienza luminosa, quali sodio alta e bassa pressione. Nei soli casi ove risulti indispensabile un’elevata resa cromatica è consentito l’impiego di lampade a largo spettro, agli alogenuri metallici, a fluorescenza compatte e al sodio a luce bianca. Luminanza minore o uguale 1 cd/m2 per tutte le superfici illuminate , fatte salve le diverse disposizioni connesse alla sicurezza. Riduzione entro le ore 24:00 dell’emissione di luce in misura non inferiore al 30%, a condizione di non compromettere la sicurezza. L’illuminazione di edifici dovrà essere di tipo radente dall’alto verso il basso. 18 di 22 3F Enginnering Via Meucci, 11 37042 Caldiero (VR) Tel 0454625482 – [email protected] Come risulta dal P.R.I.C. del Comune di Desenzano “Si precisa che l’intero territorio non è compreso nelle fasce di protezione degli osservatori astronomici definite dalla delibera della Giunta regionale della regione Lombardia n° 2611 del 11 dicembre 2000”. Si veda la relazione di calcolo allegata per la verifica del rispetto dei valori di cui sopra. 13.IMPIANTO DI TERRA Tutte le masse degli apparecchi utilizzatori, dovranno essere collegate all’impianto di terra di nuova fornitura tramite il collettore di terra sul quadro elettrico di zona. Dovranno essere collegate a terra anche le masse estranee all’impianto elettrico esistenti nell’area del complesso, come ad esempio le canalizzazioni e le tubazioni dell’acqua, del riscaldamento, del gas se metalliche, le armature dell’edificio, le guide dell’ascensore, ecc. . L’impianto dovrà risultare così composto: 1. Il dispersore di nuova realizzazione (picchetti, corda in rame o Ac-Zn, piastre), posto in intimo contatto con il terreno e che realizza il collegamento elettrico con la terra. Anche i ferri di fondazione dovranno essere collegati alla corda in rame, così come la rete elettrosaldata di eventuali getti di fondazione o di piazzale. 2. Il conduttore di terra isolato se posto fuori dal terreno, non in intimo contatto con il terreno, destinato a collegare i dispersori fra loro e al collettore o nodo principale di terra. 3. Il collettore o nodo principale di terra al quale confluiscono i conduttori di terra, di protezione e di equipotenzialità, collocato nel quadro di zona. 4. Il conduttore di protezione che collega tutte le masse (Sez. fase = Sez. PE). Il conduttore di protezione principale dovrà avere tubazioni, cassette di derivazione e di ammarro, separate da tutte le altre condutture ed essere ininterrotto. 5. Il conduttore equipotenziale che assicura l’equipotenzialità fra le masse estranee e il conduttore di protezione o il collettore o nodo principale di terra (minimo 6 mmq). La sezione del conduttore di terra deve essere non inferiore a quella del conduttore di protezione suddetta con i minimi di seguito indicati: x Protetto contro la corrosione ma non meccanicamente 16mmq (Cu) 16mmq (Fe) x Non protetto contro la corrosione 25mmq (Cu) 50mmq (Fe) Il conduttore di protezione, se fa parte della stessa conduttura di alimentazione, cioè se é posato entro lo stesso tubo o fa parte dello stesso cavo multipolare, deve avere sezione uguale a quella dei conduttori di fase (fino a 16 mmq). La sezione di ogni conduttore di protezione che non faccia parte della conduttura di alimentazione non deve essere, in ogni caso, inferiore a: x 2,5 mm² se è prevista una protezione meccanica; x 4 mm² se non è prevista una protezione meccanica. 19 di 22 3F Enginnering Via Meucci, 11 37042 Caldiero (VR) Tel 0454625482 – [email protected] Quando un conduttore di protezione sia comune a diversi circuiti, la sua sezione deve essere dimensionata in funzione del conduttore di fase avente la sezione maggiore. 14. PROTEZIONE DAI FULMINI E DALLE SOVRATENSIONI Per una struttura il rischio relativo al fulmine riguarda sia la fulminazione diretta, sia la fulminazione indiretta. Il rischio da fulmine deve essere valutato in tutti i suoi aspetti secondo le norme CEI EN 62305. Le protezioni possono essere quindi formate da LPS e/o sistemi SPD. I sistemi SPD vanno dimensionati in base all'analisi del rischio ed in modo che siano coordinati con la tenuta degli isolamenti delle apparecchiature installate. Si riportano di seguito le categorie di tenuta dell'isolamento alle tensioni impulsive secondo IEC 60664 (per impianti BT 230/400V): Categoria secondo Tensione di Descrizione IEC 60664 tensione [kV] IV 6 Apparecchi installati a monte del quadro di distribuzione III 4 Apparecchi che fanno parte dell'impianto fisso (es. quadri) II 2,5 Apparecchi dalla tenuta all'impulso normale (es. elettrodomestici) I 1,5 Apparecchi molto sensibili (apparecchiature elettroniche) Gli apparecchi utilizzatori fissi e mobili, facenti parte dell'impianto, devono quindi essere scelti in modo che la categoria di appartenenza degli stessi sia congrua al sistema di SPD ed al punto di installazione dell'impianto. 15.COMPATIBILITA' ELETTROMAGNETICA Le apparecchiature elettroniche (computer, inverter, etc..) generano campi elettromagnetici; le interferenze possono essere irradiate nell'etere o condotte attraverso la rete di alimentazione dell'apparecchiatura. Ogni apparecchiatura presenta inoltre un livello di immunità, al di sopra del quale le interferenze possono generare malfunzionamenti nelle apparecchiature stesse. Nella scelta delle apparecchiature è quindi indispensabile che sia verificata la compatibilità elettromagnetica di tali apparecchi in base al luogo di installazione. Nella scelta delle apparecchiature da installare vanno rispettate le prescrizioni contenute nella Direttiva Europea 2004/108/CE, recepito dal DLgs 194/2007. 20 di 22 3F Enginnering Via Meucci, 11 37042 Caldiero (VR) Tel 0454625482 – [email protected] 16.CERTIFICAZIONE DEI QUADRI ELETTRICI La norma CEI 17-13/1 (Norma Europea EN 60439.1) richiede che la costruzione di ciascun quadro elettrico venga eseguita facendo riferimento ad un quadro "prototipo", già sottoposto a tutte le "prove di tipo " previste dalla Norma stessa. La normativa vigente esige che i quadri elettrici di tipo AS (Apparecchiature costruite in serie) siano conformi al prototipo che è stato sottoposto a tutte le prove di tipo previste, mentre quelli ANS (apparecchiature costruite non in serie) possano essere non completamente conformi al prototipo di riferimento, che deve comunque esistere ed essere un prototipo AS. Per i quadri ANS, la norma omette che alcune delle prove di tipo non vengano effettuate, perché le relative notazioni siano comunque verificate attraverso calcoli o altri metodi altrettanto validi. La norma cita la pubblicazione CEI 17-43 quale metodo per la determinazione delle sovratemperature per le apparecchiature assemblate non di serie (ANS), la cui verifica va fatta per confronto con i risultati ottenuti durante le prove di tipo che l'apparecchiatura di serie (AS) di riferimento abbia superato. 17.PRINCIPALI LEGGI, DECRETI E NORME Il presente impianto deve essere realizzato in conformità alle Leggi, Decreti Legge e Norme in vigore, ed in particolare a: x x x x x x x x x x x x x x x Legge del 1/3/1968 n.186 (Regola d’arte); Decreto 22/01/2008 n. 37 (Norme per la sicurezza degli impianti); Direttiva 93/68 CEE del 22-7-93 (Riguardante la marcatura CE del materiale elettrico); Decreto 9/04/08 n. 81 e successive modificazioni (Testo Unico della Sicurezza); Norma CEI 64-8 (Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore 1000V in c.a. e 1500V in c.c.); Norma CEI 64-8 edizione 7 (Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore 1000V in c.a. e 1500V in c.c. - Appendici); Norma CEI 81-10 e CEI EN 62305 (Protezione contro i fulmini); Guida CEI 81-2 (verifica delle misure di protezione contro i fulmini); Norma CEI 16-4 (Norme per l’individuazione dei conduttori isolati e nudi tramite colori); Norma CEI 70-1 (Grado di protezione degli involucri). Tabelle UNI 12464-1 Luce ed Illuminazione. Illuminazione dei posti di lavoro. Parte 1 Direttiva Europea 2004/108/CE, recepito dal DLgs 194/2007 (Compatibilità EMC) Norme CEI EN 61439-1-2-3-4-5-6-7; Norma CEI 17-13 (Apparecchiature assiemate di protezione e di manovra per bassa tensione); Norme CEI 23-51 Prescrizioni per la realizzazione, le verifiche e le prove dei centralini di distribuzione per installazioni fisse per uso domestico e similari 21 di 22 3F Enginnering Via Meucci, 11 37042 Caldiero (VR) Tel 0454625482 – [email protected] x Alle prescrizioni del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco Tutti i materiali utilizzati dovranno essere muniti del contrassegno IMQ del Marchio Italiano di Qualità. Ing. Alberto Menegolli 22 di 22