CORSO DI LAUREA IN SCIENZE DELL’ ARCHITETTURA
Fra
le
diverse
e-
spressioni d’ arte, l’
Architettura è la più
soggetta alle condizioni materiali.
Il progetto si configura
come
elemento
mediatore tra teoria
e pratica, tra ideazione e realizzazione.
Leonardo
PREMESSA
Glass
Cube
Bad Driburg, Germania.
Design: 3deluxe.
IL MESTIERE DEL PROGETTISTA
L’ opera è realizzata con un materiale di nuova generazione:
Il rapporto tra architettura e tecnica, ha avuto ed ha ancora oggi, un’ampia rilevanza nella defi-
Questo è composto per un 70%
nizione del mestiere del progettista.
Si tratta di una tematica di grande interesse che forse,
pietra acrilica.
per le sue implicazioni di carattere teori-
co e pratico, è stata tra le più dibattute negli ultimi due secoli di cultura architettonica.
- Il progettista è prima di tutto un artista o un costruttore?
di
polvere
di
pietra
naturale
(derivato dalla bauxite), un 25%
di resina acrilica di alta qualità ed
un 5% di pigmenti naturali.
- Fino a che punto deve approfondire il controllo sulla tecnica?
1
DISPENSE DEL LABORATORIO INTEGRATO DI PROGETTO E COSTRUZIONE 2 - MODULO ARCHITETTURA TECNICA
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- Che tipo di conoscenza
bisogna impartirgli sul piano didattico, perché diventi
un vero progettista? E’ importante ricordare che la
cultura non è un fine,
ma un mezzo.
- Quale deve essere il rapporto tra la teoria e la
pratica della costruzione?
- Quale il rapporto del progettista con gli altri protagonisti del processo
co-
struttivo dell‟edificio?
Queste ed altre domande
hanno suscitato su questo
argomento
tito
che
un ricco dibatha
attraversato
molte conoscenze,(dalla filosofia alla sociologia, dalla politica all‟estetica), un
dibattito che ha avuto amp i a
i n f l u e n z a
sull‟organizzazione
2
della
pratica del progetto. A partire dall‟inizio dell‟ 800 , il dibattito sul ruolo del progettista, – in
relazione all‟architettura intesa come “costruzione” – può essere riassunto in tre principali argomenti:
1°-
il primo è rappresentato dal rapporto tra architetto e ingegnere
inteso come rapporto
tra conoscenza di tipo umanistico da un lato e la conoscenza tecnica – costruttiva dall‟altro.
2°- Il secondo dal complesso delle modificazioni che le grandi conquiste tecniche (conseguenti
all‟affermazione, dei metodi di lavorazione industriale) hanno indotto sul fare architettonico.
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3-
L’ultimo aspetto è connesso al
significato che la tecnica e la maestria – (intese come capacità di controllo dell‟ opera architettonica nel
suo complesso e nelle sue parti)-,
hanno avuto nell’operare di alcuni
maestri.
La
lunga e appassionata discus-
sione
ha origine dalla progressiva
conquista da parte degli ingegneri, di
competenze e di ruoli storicamente
proprio dell‟architetto.
Il Rondelet (1743-1829), col suo trat-
Casa Farnsworth, Mies Van der Rohe.
tato dell‟arte di edificare e Le Corbusier sostengono che ai metodi costruttivi
ta
deve
essere
riconosciu-
un‟influenza sui caratteri della
progettazione
molto
maggiore
di
quanta ne avesse avuta fino ad allora.
Se gli esiti della polemica sul rapporto tra ingegnere e l‟ architetto hanno
contribuito ad un maggiore chiarimento dei due ruoli secondo la loro
complementarietà,
3
il
fenomeno
dell’industrializzazione con l’uso di nuovi materiali, ha sicuramente messo in discussione il mestiere stesso dell‟architetto, ed ha determinato le maggiori modificazioni
del suo rapporto con la pratica architettonica.
Ogni materiale ha caratteristiche
speciali, che è necessario comprenderle se
vogliamo adoperarlo. Si deve ricordare che il risultato dipende “dal modo di usare”
un materiale e non dal materiale stesso. I materiali nuovi, non è detto che siano superiori a quelli antichi.
Ogni materiale non è altro ciò che noi lo rendiamo. (dimensione e lavorazione,
colore, riflessione alla luce, etc..).
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Tutti i materiali, vecchi o nuovi, ricchi o poveri, se usati correttamente ed onestamente all‟interno di una grammatica compositiva, contribuiscono sempre alla buona riuscita di una costruzione, mentre usare
erroneamente
qualsiasi materia, è tradire l‟integrità di tutta la composi-
zione architettonica.
Il progetto architettonico non è vincolato solo dai materiali che strutturano
l‟edificio, ma anche dai materiali, pregiati o meno, che rivestono l‟opera e
all‟uso appropriato che se ne fa, come nel caso del C.I.S. a Cagliari di R.
Piano, e Auguste Perret a Parigi .
Nei primi impieghi del cemento armato, negli elementi di struttura verticale, i pilastri si, inserivano nello spessore murario portante. Sul fronte
dell‟edificio la struttura in c.a. veniva allineata con una muratura pesante di
mattoni o di pietrame. Uno spesso intonaco di cemento (denominato
“litocemento”), che permetteva la realizzazione di modanature e decori, o
una cortina di mattoni faccia a vista, serviva a nascondere la struttura in
c.a. Non mancarono tuttavia, già all‟inizio del „900, edifici nei quali la struttura in c.a. è evidente e i tamponamenti si fanno leggeri, con ampie finestre, talvolta aggettanti rispetto al filo della struttura.
In alto:
Auguste Perret, Residenze in rue B. Franklin, Parigi, 1903. Lo scheletro strutturale è
in evidenza, benché rivestito da piastrelle ceramiche, i tamponamenti sono ampiamente vetrati e rivestiti di terracotta nelle parti opache
A sinistra:
Renzo Piano, Edificio CIS a Cagliari
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E‟ indiscutibile che la scelta del materiale da costruzione interagisca
con i problemi connessi al linguaggio dell‟architettura, come è stato
anche con l’uso del ferro e dell’acciaio, calcolati con esattezza
secondo modelli matematici e fisici ben precisi.
Infatti alla base dell‟insegnamento di Labrouste vi è l’intenzione di
fare
capire
ai
suoi
studenti
come
la
solidità
dipende
più
dall’impiego dei materiali che dalla loro “massa”, ed afferma che
– “appena essi conoscono i primi elementi della costruzione, io
dico loro essere necessario derivare dalla costruzione stessa una decorazione che sia ragionata ed espressiva”.
Parigi:Henri
La-
brouste,
biblio-
teca
Sainte
di
Geevieve.
luce
La
naturale
che piove dall’
alto, viene diffusa
dal
rivesti-
mento di vetro.
Lo scheletro portante è di ghisa,
con capitelli integrati dai punti
luce.
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INTRODUZIONE
L' architettura tecnica si occupa dello studio dei procedimenti costruttivi
e dei modi di produzione, nonché della definizione del sistema ambientale
edilizio.
Per lo studio e l' analisi di un oggetto architettonico è necessario comprendere il
concetto di sistema.
Tale vocabolo indica “qualsiasi identità che sia possibile analizzare e quindi
scomporre in diverse parti.
Ogni sistema ha delle proprietà che possono essere:
Variabili, condizionate, e costanti.
Nella progettazione è molto importante il concetto di sistema ambientale, inteso come “ sistema di parti che interagiscono tra loro modificando uno
scenario esistente”.
Tale definizione consente di comprendere la necessità di riflettere sul rapporto
tra opera e contesto, poiché l' opera inserendosi in un luogo avente una propria
identità, muterà inevitabilmente l' equilibrio dell' insieme esistente.
Come nota Christian Norberg-Schulz, nella sua analisi del “luogo” (il genius loci), <<Un edificio,
Richard Meier, Douglas House.
L’ opera pur alterando il contesto
può e deve essere elemento capa-
di qualunque tipo e dimensione sia, ricade su un
ce di dare un nuovo valore ed un
territorio già popolato, alterando così il precedente
nuovo senso sociale ed estetico al
equilibrio>>. Quindi la progettazione di un edificio
medesimo, concorrendo a creare
e la sua realizzazione, modificano il contesto in cui
un nuovo genius loci.
ricade l‟intervento.
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Occorre notare che se l‟ambiente
re la più idonea, sia in ragione della necessaria adesione
costruito cambia, anche il paesag-
dell' opera alle aspettative dell' utente, sia in ragione
gio cambia continuamente .
dell' effetto che essa produce sul contesto.
Infatti esso è la percezione visiva
Il problema del progetto sta nella capacità di stabilire
di ciò che c‟è nell‟ambiente consi-
quell‟equilibrio armonico tra senso della realtà e senso
derato.
della possibilità. Cioè tra i vincoli posti dalla realtà ed
La realtà, non è qualcosa di già
l‟ampio spettro di possibili soluzioni.
“compiuto” e “definito” di cui
limitarsi a prendere atto, ma,
come un processo in divenire.
Essa può mutare, può assumere
forme differenti rispetto a quelle che in un dato momento esibisce. Dunque non solo consente,
ma esige da parte dell‟osservatore
la capacità di percepire in ogni
particolare la sua natura mutevole,
mai statica. Tutto ciò presuppone
Sopra: Falling Water House, Frank L.
la necessità, durante l' elaborazio-
Wright;
ne del progetto di ipotizzare più
soluzioni possibili e predire il
A sinistra: Renzo Piano, centro Culturale
Tijibau, Nuova Caledonia.
L’architettura diventa espressione uni-
futuro. Ovvero di disporre di un‟
ca con l’ambiente, non cancella la realtà
ampia gamma di scelte, di preve-
preesistente e non si estranea da essa,
derne gli esiti, onde poter sceglie7
ma ne tiene conto e la fa crescere.
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La comprensione piena di un edificio, e la necessità di
una sua corretta ideazione, presuppongono che sia esaminato tenendo conto di diversi punti di vista:
-dal
punto
di
vista
funzionale
e
costruttivo
(organizzazione del lavoro e sequenza produttiva in cantiere);
- dal punto di vista estetico formale, ovvero valutando il
rapporto
tra
gli
elementi
resistenti
e
la
morfologia
dell‟edificio;
- dal punto di vista della contestualizzazione;
- dal punto di vista del contenimento energetico e quindi dei materiali impiegati, orientamento e ventilazione….
Nel laboratorio integrato di progetto e costruzione, raramente si approfondiscono aspetti legati all' estetica, che sono invece centrali nei corsi di composizione architettonica.
Anche il semplice intonaco, dal punto di vista della correttezza costruttiva, serve per preservare le murature (ad e-
Tomas Ger-
sempio qualora il progetto prevede l' uso di pietre gelive, al
perazioni di manutenzione. Più è compatto, più la puli-
fine di contenere gli effetti nocivi
zia e la prevenzione sono avvantaggiate.
casa Schro-
termica, è necessario applicare uno strato di intonaco ester-
Però dalla scelta del tipo di intonaco, consegue un
der.
no). All‟interno può essere evitato, ad esempio ricorrendo ad
peculiare aspetto formale, come in fig. la casa Schro-
una muratura faccia vista, sebbene una tale parete ruvida
der.
consente l' accumulo di polvere. L‟intonaco semplifica le o-
Mies van der Rohe ( vedi figura.).
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causati dall‟escursione
rit Rietveld:
di Rietveld, oppure gli edifici di Le Corbusier o di
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L‟ oggetto edilizio deve essere considerato sempre come sistema, ovvero come insieme organico di parti
correlate. Lo studio di un oggetto
implica l' esame delle singole parti
e delle diverse relazioni tra esse.
Leon Battista Alberti scrive che “il
modo di eseguire una costruzione consiste tutto nel ricavare da
diversi materiali, disposti in un
certo ordine e congiunti ad arte,
una struttura compatta e integra ed unitaria...ogni elemento
mostri
coerenza
e
necessi-
tà...bisogna quindi ricavare nella struttura edificio quali sono
le parti fondamentali, quale il
loro ordinamento e quali le linee di cui si compongono”.
Mies van der Rohe: Casa Tugendhat.
La cura nel risolvere il particolare costruttivo rivela come il carattere necessario coerente e sincero di ciascun componente dell’
opera non debba essere avulso da una colta
ricerca espressiva e formale.
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Il sistema edilizio, detto anche “struttura”, consta di sette elementi di fabbrica, tra loro correlate.
Queste possono essere:
1- scheletro portante
2 - chiusure orizzontali
3 - chiusure verticali
4 - partizioni interne
5 - elementi di comunicazione verticale
6 - blocchi funzionali
7 - cellule spaziali.
Non è detto che in tutti gli edifici ci siano i sette elementi
di fabbrica.
Richard Meier, Casa Frank, assonometria.
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Ad esempio un edificio si può comporre solo di scheletro portante, chiusure orizzontali e verticali, comunicazioni verticali e blocchi funzionali.
- Lo scheletro portante: regge tutti gli altri elementi di fabbrica presenti nella costruzione; è costituito da linee verticale e orizzontali (pilastri e travi);
- Le chiusure orizzontali: possiamo immaginarle come piani orizzontali che
dividono un edificio nel senso dell‟altezza;
- Le chiusure verticali: dividono lo spazio interno da quello esterno;
- I blocchi funzionali: usati per cucine e bagni.
- Comunicazioni verticali, scale e ascensori
Queste parti in un edificio sono sempre presenti e correlate tra loro.
Un caso diverso può essere: scheletro portante, comunicazioni verticali, cellule spaziali ( cioè involucri di plastica fissati
nello scheletro portante, vedi
figg. H3,H4 in basso a destra).
Occorre ricordare inoltre che in
un edificio ogni subsistema ha
e deve avere una sua specifica funzione.
Ad esempio la chiusura verticale come detto, ha lo scopo di
proteggere
l'ambiente
interno
dagli agenti atmosferici.
Esempi di elementi di fabbrica. Il sistema edilizio, altrimenti detto struttura, consta di sette parti dette elementi di fabbrica, tra loro correlate.
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Esempi di elementi di
fabbrica; suddivisione
dell’ elemento di fabbrica chiusure verticali
in
costruttivi
setto
elementi
funzionali,
murario,
arco,
serramento e strato di
intonaco.
Analisi dell’ elemento
di
fabbrica
chiusure
orizzontali come sistema di elementi, ( elementi costruttivi funzionali) tra loro correlati ( Ovvero Capriata,
manto
oppure
di
copertura,
solaio,
pavi-
mento etc) e dell’ elemento scheletro portante
assunto
come
insieme degli elementi costruttivi funzionali
plinto, trave e pilastro.
Occorre ricordare peraltro che In un edificio ogni subsistema ha e deve avere una sua specifica funzione.
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Esempi di suddivisione di elementi
costruttivi funzionali in elementi costruttivi di base e materiali di base. Ad
esempio l’ ECF pilastro consta di ECB
preassemblati ( armatura, a sua volta
composta di elementi costruttivi di
base preformati quali la staffa ed il
tondino) e di materiali di base ( CLS).
Esempi di materiali da costruzione, dalle materie
prime (a), ai materiali di base sciolti o preconfezionati (b), elementi costruttivi di base preformati o preassemblati (c), elementi costruttivi funzionali ed elementi di fabbrica prefabbricati (d-e).
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Ancora in un edificio, all’aumentare
dell’altezza,
l‟azione del vento diventa importante, perciò occorre
irrigidire lo scheletro portante facendolo interagire ad
esempio con i solai, o con gli elementi di comunicazione verticali. (vedi figg. Pagina 15).
Nell‟esempio in figura (figg. H3,H4 nella pag. 11) le
cellule spaziali di plastica , non possono collaborare con
lo scheletro portante come farebbero i solai, perché
semplicemente appoggiate sullo scheletro portante (vedi fig. G1 pag.11).
In questo caso, lo scheletro portante deve avere sezioni
maggiorate rispetto al caso di scheletro portante + solai, in quanto le cellule che poggiano sui solai e sulle
travi, distribuiscono il peso uniformemente sui solai e
sulle travi.
Quanto detto è fondamentale per comprendere la correlazione funzionale tra le parti ed anche per ricordare come i sottosistemi di cui l' edificio è costituito, devono essere scelti in ragione delle relazioni che si possono instaurare tra essi.
In particolare è necessario prevedere le relazioni funzionali e statiche.
Si può pertanto affermare che: “secondo le relazioni
fra le parti, diverse sono le soluzioni”.
14
Arup. Città della Moda a Milano.
Quando si parla di relazioni, si vuole alludere a relazioni funzionali
di diversa natura: statica, acustica (lo scheletro portante è la via più
rapida per la propagazione acustica). etc.
Per es. scegliere certe relazioni tra chiusure orizzontali e scheletro
portante, evita la propagazione acustica, in quanto lo S.P. propaga i
rumori.
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La disposizione degli irrigidimenti in pianta può essere centrale o laterale: il comportamento statico
dell’edificio è differente nei due casi, ma il fine è lo stesso .
L’irrigidimento della struttura può essere ottenuto anche ricorrendo a pareti di testata a setti in c.a.,
cioè utilizzando elementi di fabbrica rigidi e indeformabili,
Esempi relativi al comportamento statico di strutture
esposte
all’
azione di forze orizzontali.
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Se la chiusura verticale separa lo scheletro portante dall' ambiente esterno, si
Ampliamento
IRCAM,
evita la dispersione termica. Si possono fare altri esempi simili. Peraltro occorre
Piano.
notare che scegliere le relazioni delle parti, significa scegliere le fasi co-
Il
struttive, cioè progettare il sistema edilizio.
della
Il risultato formale per ogni tipo di relazione, sarà ovviamente diverso.
Renzo
particolare
parete
ventilata
con-
sente di osser-
Il medesimo percorso di analisi deve essere osservato nel progettare ogni elemento
vare lo studio
di fabbrica; infatti ognuno di essi può e deve essere considerato come un subsiste-
del
ma composto da parti dette componenti o elementi costruttivi funzionali.
funzionale, sta-
Ad esempio, una chiusura verticale si compone di più parti separate tra loro ma
sempre correlate. Ognuno di questi strati è un elemento costruttivo perché
rapporto
tico e compositivo tra scheletro portante e
realizzato durante una fase di cantiere ed è funzionale perché assolve ad u-
chiusura verti-
na data funzione specifica.
cale.
Occorre notare
Le funzioni associate a ciascun elemento costruttivo, conseguono dalla scelta dell'elemento di fabbrica .
ad
esempio
che quest’ ultima preserva il
telaio strutturale dall’ ambiente esterno ed
al
contempo
diviene spunto
per comporre il
ritmo modulare
dei prospetti.
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Da tale scelta consegue pure il ricorso ad uno specifico processo costruttivo.
Inoltre ridurre il numero delle fasi di lavorazione, consente di ottenere una più elevata qualità
dell' elemento costruttivo (es. il blocco poroton è allo stesso tempo portante ed isolante).
Occorre ricordare che la scelta di un elemento di fabbrica scaturisce da uno specifico processo
costruttivo, e pertanto sarà opportuno, in sede di progetto, verificare che ogni soluzione proposta
sia realmente applicabile.
Anche la scelta del modo di costruire comporta una certa organizzazione costruttiva.
Occorre pertanto valutare, in sede di progetto, non solo l'aspetto funzionale dell’oggetto edilizio, ma pure ogni fase della costruzione.
Infatti, proprio dalle scelte funzionali e costruttive, scaturiscono il valore estetico e la
qualità, in quanto da loro dipendenti.
Esempi di muratura in elementi
Poroton.
Il blocco poroton è portante ed
Quindi, scegliere il modo di costruire, significa scegliere la sua realizzazione statica,
isolante.
funzionale, economica.
Questi elementi pertanto si rivelano capaci di assolvere ai compiti
sia di natura statica, che di mante-
Pertanto, è di fondamentale importanza l‟ impostazione del progetto , in quanto rigorosa “simulazione delle successive fasi
nimento del comfort igro termico
dell’ utente.
operative ed esecutive”.
Possiamo affermare, che “ in fase di progetto se riusciamo a
prevedere e risolvere tutti gli aspetti costruttivi,, possiamo garantirne la sua realizzazione”.
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MODI DI PRODUZIONE
Da quanto detto finora, è opportuno effettuare una analisi
dei modi o processi produttivi,
essendo la loro comprensione
una premessa importante per
uno sviluppo corretto e rigoroso delle fasi progettuali.
Come detto:
“L’architettura
occupa
dei
tecnica
si
procedimenti
costruttivi e dei modi di
produzione, nonché di definire il sistema ambientale
edilizio.”
Il progettista, come nel caso di
Murcutt,
propone
soluzioni
non solamente dal punto di
Casa nella Kangaroo Valley, Glenn Mur-
vista compositivo, o solamente
cutt,
tecnologico, ma coniuga in
Il progetto è una fase molto importante
modo olistico entrambi i
nel processo di edificazione di un’ opera,
saperi affinché ciascuna necessità di una parte sia corret-
in quanto analizza e prevede le successive fasi
operative ed esecutive
per la
realizzazione dell’ opera.
tamente integrata nell‟altra.
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Per modo di produzione si intende il modo di produrre le singole
parti dell’edificio.
Da un esame della evoluzione dell'
architettura,
possiamo
individuare
due processi produttivi fondamentali:
- Un primo processo, tradizionale
è legato alla tradizione, ovvero ad un
esteso ricorso a procedimenti manuali; l'avvento delle macchine e dei
prefabbricati
introducono
criteri
quasi industriali maturati poi nel corso del XX secolo.
- Un secondo processo, di tipo industrializzato.
In certi casi la prefabbricazione, come metodo costruttivo, è antico ( le
stesse colonne greche o romane possono essere considerate dei prefabbricati), ma ha avuto il massimo
Sopra: Interno del Duomo di Santo Stefano a
Vienna.
sviluppo dopo la rivoluzione indu-
A destra l’ esterno del Duomo di Chartres.
striale, (seconda metà dell’800)
Le due opere sono esempi di processo edilizio
grazie alla fabbricazione in serie.
caratterizzato da procedimenti manuali.
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Il processo edilizio tradizionale
Nel processo edilizio tradizionale si utilizzano in genere procedimenti costruttivi o modi di produzione antichi.
La produzione è prevalentemente svolta manualmente. Ma le capacità manuali
non prescindono dalle capacità organizzative e intellettive.
Nel processo edilizio tradizionale nel passato, aveva grande incidenza la forza muscolare, successivamente sostituita dalle macchine sempre più avanzate.
Si ricordi che la capacità manuale coincide con la conoscenza della tecnica
costruttiva.
Tanto più è elevata la capacità manuale e la conoscenza dell’arte del costruiA sinistra: Villaggio primitivo.
A
alto
scorcio
destra:
di
una
favela
di
Cara-
cas.
Entrambi
sono esempio di
un
metodo
di
professionalità. Tutto ciò comporta l‟organizzazione del lavoro, anche nei modi di produzione artigianali.
In Sardegna, è prevalente il modo di produzione artigianale.
Progettare qualcosa che nel nostro ambiente produttivo non
siamo capaci di realizzare, sarebbe
un rischio o solo
costruire sponta-
un’esibizione personale. La qualità di ciò che viene prodotto ed il
neo in cui il pro-
suo controllo è sempre importante. Inoltre è necessario verificare
getto si manife-
che le prestazioni dei beni prodotti (edifici, pavimenti, ecc.) rispon-
sta nel farsi dell’
opera, senza tra-
20
re, tanto migliore è il prodotto finale, perché programmato con
dano alle richieste di chi userà. .
miti scritti o gra-
Nel processo edilizio tradizionale, la qualità dell’elemento co-
fici tra concezio-
struttivo, non è facile da verificare perché ogni pezzo è diver-
ne ed esecuzio-
so dall’altro, perciò la qualità è riferita al singolo pezzo prodotto.
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Vi è anche diversità di lavorazione tra diversi periodi storici e quartieri diversi. Come si
esercita il controllo di qualità nei processi tradizionali ? Verificando ogni elemento costruttivo essendo l’uno diverso dall’altro perché prodotti artigianalmente.
Diversi possono essere i protagonisti che intervengono nel processo costruttivo:
1°)—Utente coincidente col costruttore
Un tipo di procedimento è quello in cui l‟utente costruttore è l‟unico protagonista.
Le persone che costruivano per conto loro reiterando un tipo edilizio e costruttivo costante e mutuato dal passato ; materiali di costruzione e organizzazione del lavoro erano l' eco di un sapere popolare e vernacolare vivo e nitido nella memoria dell‟utentecostruttore. Era l‟espressione di una cultura produttiva tipica (era l’espressione di una
coscienza spontanea , perché l’architettura è stata sempre lo specchio della socieGenuri,
Museo
dell’ Olio d’ Oliva; occorre osservare che La
qualità nel processo
edilizio
tradizionale è un
po’
particolare
perché ogni pezzo
è
diverso
Le soluzioni scaturivano dal rispetto dei limiti tecnici e dei vincoli economici, e non da teoremi estetici
o compositivi.
L’uso del fango era dovuto alla povertà e non
all’espressività.
In Sardegna le costruzioni di fango esprimono
la
cultura del proprio tempo.
dall’altro, perciò
In questo caso il controllo della qualità è facile, per-
la qualità riguar-
ché è una materializzazione di un‟idea impressa da
da il singolo pezzo prodotto.
21
tà).
secoli nella mente e risponde alla propria cultura.
2°)—Utente ≠ costruttore
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Le cose si complicano quando nello stesso luogo vi sono committenti che affidano la costruzione ad un artigiano esperto che organizza la costruzione.
In questo caso distinguiamo due figure: un utente e un operatore.
In tale caso il processo potrebbe complicarsi perché l‟utente può non riconoscere l‟operato del costruttore.
E‟ quindi necessaria la presenza di un mediatore tecnico che verifichi.
3°)—Utente ≠ tecnico ≠ operatore
Coesistono tre figure: operatore, utente e tecnico.
Per operatore intendiamo la persona o l‟Ente che decide in modo rilevante
nella scelta del processo edilizio.
Il processo edilizio si complica ulteriormente quando le operazioni si specializzano, cioè quando intervengono anche altre figure quali artigiani specializzati in un solo ciclo di lavorazione.
A sinistra: posa in opera di solai
in latero cemento e creazione di
nodo trave - pilastro,
A destra: Arup. Città della Moda.
Lavorazioni diverse richiedono di conseguenza specializzazioni diverse,
quindi organizzazione del lavoro e soprattutto conoscenza della sequenza
produttiva.
Quindi oltre alla capacità manuale vi è l‟esigenza di organizzare il lavoro nel
cantiere, e pertanto l‟operazione di costruzione diventa più articolata.
Compaiono quindi diverse specializzazioni e una persona che coordini
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tutte le figure coinvolte per la realizzazione.
Contratto d’appalto
Oggi possono esserci due sole figure: utente e costruttore, con
capacità e responsabilità diverse nel processo costruttivo.
Da un lato, nel mercato, c‟è la domanda ad es. di case diverse,
dall‟altro gli operatori che soddisfano tali richieste.
In corso d’opera, sono presenti lavorazioni e competenze diverse. Ancora oggi nell’edilizia tradizionale intervengono fasi produttive
e realizzative separate. E‟ perciò necessario acquisire la
capacità di controllare e coordinare le diverse lavorazioni per ottenere un buon risultato finale, razionalizzando i modi di produzione
(vedi vari modi di ieri ed oggi per realizzare massetti e intonaci).
Spesso l‟utente ha una sua idea sul modo di costruire, perché legato a schemi
tradizionali, e a modi di produrre anche
superati;
mentre chi produce può essere uno specializzato che propone nuove idee e nuovi modi di produzione. Ma proporre nuovi modi , può
causare contrasti tra utente e produttore, perché introdurre nuovi modi di produzione può implicare maggiori oneri sia per
l’utente che per il produttore.
Perciò per chiarire il rapporto tra utente e produttore si predispone un contratto d’appalto, la cui stesura è spesso demandata
ad un tecnico che sempre più assume il ruolo di tramite tra
L’Industria edilizia si configura attualmente come un sistema
complesso di relazioni tra il settore delle imprese costruttrici e
utente e produttore.
quello delle ditte produttrici di materie prime, materiali base ed
Il tecnico, infatti, traduce le esigenze dell‟utente, tramutandole in
elementi costruttivi.
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requisiti cui vincolare l' operatore ed esercita un lavoro di
controllo per valutare la qualità dell' opera, ovvero se, ed in
che misura, essa assolve all‟ esigenze dell' utente, e rispetta i
requisiti che da esse derivano.
Il tecnico, pertanto, non solo propone il tipo ed il modello edilizio, ma controlla e verifica la qualità dell' opera e sviluppa i
procedimenti costruttivi. Una volta che la costruzione è affidata all’impresa, il tecnico sorveglia il rispetto dei patti e il rispetto del contratto che potrebbe essere o in favore
dell‟impresa o dell‟utente. Controlla la qualità di ciò che viene
prodotto, che le opere eseguite rispondano alle esigenze stipulate nel contratto. Il tecnico deve necessariamente conoscere le norme edilizie, le responsabilità delle due parti
per evitare un eventuale contenzioso. Quindi il progettista non è solo un tecnico, ma deve conoscere le leggi relative alla sua responsabilità.
La figura del tecnico può essere contrapposta a quella del produttore o dell‟utente secondo i casi.
Spesso nel contratto non è specificato bene tutto ciò che si deve predisporre e produrre nel corso dei lavori. Tali lacune
sono colmate da norme tecniche che sono chiamati ad
osservare e che sono citate e contenute nel codice.
Un Ente pubblico, ad esempio il comune di Roma, vedi fig.
bandisce l‟ appalto per la realizzazione ad es. di 100 case, per
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Roma: Thomas Herzog, Piano di Zona “Lunghezzina 2”. L’ opera commissionata dal comune di Roma presuppone il rispetto applicativo delle
indicazioni prescrittive delle Norme Tecniche di Attuazione del Piano di
Zona di Lunghezzina 2; e dei complessi input del Bando circa l’ offerta
di un diverse tipologie rispondenti alla Normativa Nazionale e al Regolamento Edilizio del Comune di Roma.
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100 diversi utenti. Quando l‟utente non è più uno solo, il procedimento edilizio si
complica, perché l‟utente può non riconoscersi più in ciò che è stato prodotto nel
modo previsto nel progetto originario. In questo caso, nei confronti dell‟utente il
tecnico non ha alcun rapporto. Il vero operatore è colui che affida il lavoro, cioè il
Comune di Roma che finanzia.
L’altro operatore, (l’impresa), organizza e realizza il lavoro. La funzione
del tecnico è di controllare il contratto tra utente ed esecutore, assicurando la propria competenza tecnica-amministativa-legale.
Più preciso è il contratto, più chiaro è il rapporto tra i due contraenti.
Il progetto è una simulazione che permette di capire come sarà l’edificio
e di conseguenza consente di pianificare il processo edilizio.
Ma la scelta del processo costruttivo, formulata nel progetto, non può prescindere dalla qualità e dal grado di rispondenza tra oggetto progettato e l‟esigenza di
chi usufruisce dell‟opera.
Talvolta il committente è rappresentato da organismi statali o regionali
che curano il rapporto con l’impresa per conto dell’utente. In questo caso
il committente non comunica con l’utente.
Il committente finanzia, l‟impresa realizza e l‟utente utilizza.
Vi è un altro processo edilizio in cui l‟impresa opera da sola, produce abitazioni
secondo la sua ricerca di mercato e costruisce edifici che dopo vende.
Organizza il programma dei lavori incaricando tecnici e squadre di operai specia-
Thomas Herzog, Piano di Zona “Lunghezzina 2”,
lizzati nelle varie categorie di lavoro. È questo un rapporto diretto tra produttore
Roma; l’ opera doveva proporre soluzioni archi-
e utente. L’oggetto è venduto dall’impresa per quello che è, e si fonda sul rapporto stabilito da un contratto d‟acquisto e da un disciplinare tecnico.
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tettoniche bioclimatiche adatte alle condizioni
climatiche della città, anche innovative dal punto
di vista morfologico/tecnologico.
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Il processo edilizio industriale
Nel processo edilizio industriale il rapporto è diverso. La descrizione dei requisiti cui
dovrà rispondere l‟edificio e di tutte le sue esigenze, è predisposta da una società
proponente.(come nel caso della Hong Kong vedi figg.)
L’utente che userà il bene, non partecipa alla fase di progettazione ed esecuzione
dell‟opera, ma solo lo utilizzerà .
Pertanto in questo caso il committente definisce l‟oggetto non nella forma ma esclusivamente nelle sue prestazioni.
Ad esempio un ente pubblico richiede 300 abitazioni rispondenti a determinati requisiti. Le diverse società costruttrici interessate , rispondono con un progetto impostato ad es. sulla prefabbricazione, dimostrando e garantendo legalHong Kong & Shangai Bank , Norman Foster; l ’opera è un esaustivo esempio di processo industriale, connotato da una più elevata complessità nei rapporti tra i diversi attori coinvolti.
mente, che la loro proposta garantisce e coincide con quanto richiesto
soprattutto circa le esigenze funzionali, di sicurezza e di comfort.
Ricordiamo che anche nell‟edilizia tradizionale molti elementi sono di origine industriale, o di produzione industriale: ciò
dimostra che spesso i due processi tradizionale ed industriale si incrociano.
Quando si parla di operatori economici, o
di enti appaltanti a livello nazionale ed
internazionale, s‟ intendono sia le imprese sia le industrie, specializzate nella produzione di elementi costruttivi particola-
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ri, poiché non di rado molte parti di alcune opere,
sono opportunamente prodotte con processi industriali altamente selezionati, come nel caso
dell’Hong Kong Bank.
Conclusioni
Riassumendo quanto sin ora detto, possiamo
affer-
Hong Kong & Shangai Bank, Norman Foster.
mare che i due processi, tradizionale e industria-
Particolare dello scheletro portante e dei Bri-
le, si differenziano soprattutto per il rapporto
se - Soleil.
tra gli operatori:
- nel processo tradizionale fra impresa e acquirenti esiste un rapporto di domanda-offerta (es.
Hong Kong & Shangai Bank, Norman Foster,
particolare del pavimento.
1 - Piedino di sostegno fissato alla lastra in
cemento
2 - Pannello di pavimento stratificato con supporto in alluminio.
3 - Condotti di Condizionamento
4 - Guaine per cavi elettrici
5 - Centraline di distribuzione sottopavimento
6 - Connettore flessibile
7 - Bocchetta di fuoriuscita
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abitazioni);
- nel processo industriale, tra industria e utenti esiste solo un rapporto contrattuale.
Distinguere i diversi processi edilizi, significa distinguere i diversi rapporti tra gli operatori.
E’ da tenere presente che i processi edilizi e gli operatori non sono in sintonia se
non fanno riferimento all’ambiente economico e produttivo locale:
ad esempio, quali sono le risorse disponibili che si sviluppano secondo una certa cultura?
In Germania negli anni venti già si fanno i primi tentativi e ragionamenti su come
progettare impiegando l‟industrializzazione dell‟edilizia, sulla ricerca tecnologica, sulla
sperimentazione dei materiali quali l‟acciaio, sulla concentrazione delle residenze e dei servizi e quindi sui tipi edilizi.
Tutto ciò ha avuto origine e si è sviluppato in Europa.
Sono stati infatti gli europei per primi a progettare e costruire i primi grattacieli in AmeriHong Kong & Shangai Bank, Norman Foster, particolare del mantello
dello scheletro portante e del fis-
Ciò fu l' esito di una feconda sintesi di fermenti culturali e dispo-
saggio del rivestimento.
nibilità di risorse, di sviluppo in-
1 - elemento d’acciaio fissato alla
dustriale e di capacità di gestire,
struttura attraverso il rivestimento-
finanziare e alimentare i processi
anti incendio
edilizi.
2 - Squadretta in fusione
3 - Profilato di bordo in alluminio
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ca.
E‟ fondamentale non solo l' av-
estruso
vento di una nuova cultura co-
4 - Sigillature contro agenti atmo-
struttiva, ma pure il poter di-
sferici
sporre di
risorse finanziarie,
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come è avvenuto nei Paesi dotati di capacità organizzative, e sapersi unire
in cooperative. Sarebbe necessario che un governo promuova ed incentivi tali
capacità, erogando risorse a beneficio dei privati, o ancora, incentivando le
iniziative.
In Sardegna soprattutto, l’edilizia è il settore più importante perché
crea lavoro diretto all’interno dell’impresa per quanto riguarda
l’organizzazione e la realizzazione dell’opera, e lavoro indiretto in tutto
ciò che gli sta attorno, con tutti i fornitori .
Fermare l‟edilizia è dannoso; quindi è nell‟interesse di tanti promuoverla, ma
nel rispetto delle realtà esistenti.
Ma in questo discorso, le risorse finanziarie sono essenziali .
L‟ edilizia francese con i suoi edifici di vetro e acciaio, dimostra caratteri analoghi alla produzione tedesca.
In Sardegna tanto i vincoli di natura economica, quanto quelli di natura climatica, suggeriscono una cultura architettonica meno legata a stereotipi mutuati
dai paesi dell' Europa centrale. Rimane forse ancora coerente ai canoni e ad
principi ereditati dal passato, cioè attenersi nella scelta dei materiali possibilmente tradizionali, ma soprattutto tenere conto del lungo periodo caldo,
proponendo soluzioni passive cioè edifici non energivori.
Peraltro, il sistema produttivo italiano, ed ancor più quello sardo, contrariamente a quello francese e tedesco gestiti da società multinazionali, è rappresentato da piccole-medie imprese soprattutto artigianali.
Perciò, ogni ambiente produttivo influenza il modo di fare edilizia e il rapporto
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tra gli operatori, e quindi il sistema produttivo e costruttivo è lo specchio di una società, di un momento culturale e di crisi come oggi.
Bisogna ragionare sulla dimensione del proprio sistema produttivo ed ambientale, perché su questi si fondano i possibili processi costruttivi.
Il tecnico è vincolato dalle norme che tutelano l‟ambiente, il risparmio energetico … ecc …
L‟ambiente non è solo quello produttivo ma va inteso in senso molto più in
generale, e talvolta può limitare la nostra attività.
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COSTRUIRE
EDIFICI
CHE
RISPETTINO
L’
AMBIENTE,
SARÀ
L’OBIETTIVO PRINCIPALE DEL NOSTRO LAVORO.
QUALITA'
La qualità in un‟opera è un concetto molto importante, la cui
comprensione e la costante ricerca, si basano su valutazioni
sulla coerenza del progetto con l‟ambiente e sul soddisfacimento delle differenti esigenze dell' utente. (cerca ed analizza
dettagliatamente la casa riportata nelle immagini)
La qualità è l “insieme dei requisiti di una entità che
conferiscono ad essa la capacità di soddisfare esigenze
espresse ed implicite”.
Casa Unifamiliare a Regensburg, Thomas Herzog.
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Esistono differenti approcci finalizzati al raggiungimento
della qualità.
Intendiamo per esigenze ciò che l’utente ritiene necessario
riscontrare in un bene edilizio.
Le necessità dell' utente (cui il progettista deve rispondere)
sono relative a:
- sicurezza: Insieme delle condizioni relative all’incolumità
degli utenti;
- benessere: Insieme delle condizioni relative alla salute ed
allo svolgimento delle attività degli utenti;
- fruibilità: Insieme delle condizioni per essere adeguatamente usato dagli utenti nello svolgimento delle attività.
- aspetto: Insieme delle condizioni relative alla percezione
da parte degli utenti.
- gestione: Insieme delle condizioni relative all’economia di
esercizio .
- salvaguardia dell‟ambiente: Insieme delle condizioni relative al mantenimento della naturalità dell‟ambiente nel
quale l‟oggetto edilizio è inserito.
Traducendo nel campo dell' edilizia il concetto di qualità,
occorre pertanto far sempre riferimento alle sue tre princiCasa Unifamiliare a Regensburg, Thomas Herzog. L’ opera è l’ esito di un
percorso progettuale fondato su un puntuale e rigoroso esame delle attese e delle esigenze espresse ed implicite dell’ utente.
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Casa
pali caratteristiche:
liare a Regen-
- qualità funzionale-spaziale: legata alle caratteristiche
dimensionali e morfologiche degli spazi.
-
qualità
ambientale:
Unifami-
legata alle condizioni fisco-
ambientali degli spazi.
- qualità tecnologica: legata alle caratteristiche degli ele-
sburg; Thomas
Herzog. Sezioni
e
schemi
di
ventilazione.
L’ opera è l’
esito
di
una
menti fisici che delimitano e conformano gli spazi.
ricerca colta e
Nell‟ ambito di tali caratteristiche relative alla qualità, as-
scrupolosa cir-
sumono particolare rilievo i requisiti funzionali-spaziali, per
l‟ inserimento delle attrezzature per lo svolgimento delle at-
ca i temi del
benessere
e
della tutela dei
tività, nonché i requisiti ambientali, quali le condizioni igro-
valori peculiari
termiche, le condizioni acustiche e di luminosità.
del contesto.
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Casa Unifamiliare a Regensburg, Thomas Herzog.
L’ opera dimostra una fusione tra ricerca compositiva, rigore statico e funzionale. Adesione ad
una cultura attenta al benessere dell’ utente ed
al risparmio energetico.
La poetica di Herzog può essere assunta come
esempio di approccio al progetto coerente con
l’ambiente. Costruire
edifici che lo rispettino,
deve essere l’obiettivo principale del lavoro del
progettista.
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Note sul primo capitolo
Nell‟affrontare la questione delle tecniche esecutive nella costruzione, non è
possibile intendere il loro significato se non mettendole in relazione agli altri
elementi che costituiscono l‟opera architettonica: la forma e la funzione.
Pertanto ribadisco nel laboratorio la necessità di coinvolgere le tecniche esecutive fin dal primo momento ideativo, riannodandone i problemi da un lato a
quelli della progettazione e dall‟altro a quelli dell‟esecuzione.
La nostra principale attenzione è rivolta “all‟arte di edificare” dove l‟arte, intesa non in senso idealistico, indica tecnica di progetto, competenza, professionalità, mestiere.
Intesa in questo modo l‟arte parifica i momenti ideativo ed esecutivo; essi implicano comunque creatività e conoscenze di tecniche appropriate.
Nel progetto del laboratorio, dobbiamo necessariamente scomporre i tempi e
i modi dell‟operazione architettonica, perché questa sia il risultato sintetico di
due momenti, entrambi di competenza del progettista;
la sua attività si concretizza nel progetto, che assume
un valore decisionale, ed il suo intervento nel momento esecutivo ha un carattere di verifica e di controllo,
oltre alla cooperazione con le maestranze.
Il processo costruttivo viene inteso come mezzo in vista di un fine, ecco perché ho introdotto il corso dicendo: “Il progetto si configura come l‟elemento mediatore tra teoria e pratica, tra ideazione e costruzione”.
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