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Rivivere la Preistoria: che emozione!
Proposta per l’aggiornamento docenti della Scuola dell’Infanzia e Primaria
a cura di
Rossella Duches (Università degli Studi di Ferrara, Dip. di Biologia ed Evoluzione; Museo
Tridentino di Scienze Naturali, Sezione di Preistoria; [email protected])
Cristina Tomio (Museo Tridentino di Scienze Naturali, Servizi Educativi;
[email protected])
La caccia ha accompagnato l’umanità lungo tutta la sua storia, rappresentando l’oggetto e la ragion
d’essere delle prime innovazioni tecnologiche ma anche condizionando profondamente la mitologia, le
religioni e le manifestazioni artistiche dei popoli primitivi.
Questa attività richiedeva una elevata conoscenza del comportamento e delle abitudini delle diverse
specie animali, soprattutto se la loro cattura e uccisione dovevano aver luogo a breve distanza. Bene
integrato nel proprio territorio, l’uomo sapeva sfruttare al meglio ogni risorsa impiegando strategie, tattiche,
accorgimenti, che testimoniano quanto la caccia sia l’espressione diretta dell’adattamento umano
all’ambiente. Senza dubbio considerata come l’attività di sussistenza primaria dei nostri antenati, dal suo
buon esito dipendeva la sopravvivenza del gruppo, la sua organizzazione sociale e la sua identità culturale.
Le grandi tappe dell’evoluzione umana possono essere lette anche attraverso le modificazioni dello
stile alimentare e delle modalità di approvvigionamento del cibo fin dalle fasi più antiche della nostra storia;
l’adozione di una dieta basata sull’assimilazione delle proteine animali rappresentò infatti una rivoluzione di
straordinario successo per i primi rappresentanti del genere Homo. Questa rivoluzione è oggetto di studio e di
numerose ipotesi: considerati inferiori ai grandi predatori animali, i primi ominidi vengono frequentemente
visti dagli esperti come consumatori di carogne alla stregua delle iene; studi recenti condotti sulle tracce da
taglio conservate sulle ossa animali, suggeriscono tuttavia che attorno a 1,8 milioni di anni fa nella nota gola
di Olduvai in Tanzania, essi fossero in grado sia di accedere alle carcasse di animali (elefanti, rinoceronti)
facendo fuggire i grandi predatori, sia di abbattere animali di media-piccola taglia come le gazzelle.
Grande è l’attenzione che gli archeologi e gli antropologi manifestano verso l’Uomo di Neandertal,
considerato un europeo a tutti gli effetti, perfettamente in grado di fare fronte ai mutamenti climatici e
ambientali degli ultimi 600 mila anni. Questo piccolo ma robusto abitatore del nostro continente, mise in
opera sistemi di sopravvivenza efficaci dimostrando di essere pienamente in grado di organizzare l’attività
venatoria verso le specie più disparate, dagli animali più pericolosi come l’orso bruno, il mammuth e il
rinoceronte, agli erbivori di grande e media taglia come il bisonte, l’uro, il megacero e il cervo, la renna, il
capriolo e i vari capridi. Molti sono i casi che attestano una predazione fortemente orientata verso una specie,
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come ad esempio il bisonte o la renna, la cui abbondanza in
determinati territori o in specifici periodi aveva attratto i cacciatori. Con quali armi i
neandertaliani cacciassero, lo dicono i rarissimi ritrovamenti di reperti in legno rinvenuti nelle torbiere del
nord Europa e i più numerosi manufatti in pietra scheggiata.
Homo sapiens, che rappresenta l’uomo anatomicamente moderno e dunque il nostro progenitore
diretto, si distingueva dai neandertaliani sia dal punto di vista fisico che comportamentale; l’adozione di
tecnologie più raffinate nella scheggiatura della selce e nella lavorazione dell’osso e del palco; la capacità di
produrre ed utilizzare strumenti litici più specializzati; la manifestazione di capacità artistiche e la comparsa
delle prime, massicce attestazioni di comportamento simbolico rappresentano alcune delle grandi
innovazioni attribuite ad Homo sapiens.
Sulla base delle testimonianze archeologiche, l’inizio del Paleolitico superiore sembra essere
caratterizzato dalla progressiva diversificazione dell’equipaggiamento del cacciatore: compaiono infatti
punte di lance e frecce costruite in vari materiali (selce, osso, palco di cervide e avorio) e sistemi di lancio
basati sulla costruzione di armi composite (propulsori, archi, arponi, boomerang..). A questo proposito,
l’arco e il propulsore rappresentano i principali sistemi d’arma impiegati durante questo periodo e
costituiscono anche le prime armi composite inventate dall’uomo: ciò significa che il loro funzionamento si
basa sull’utilizzo di un elemento aggiuntivo (propulsore o arco), interposto tra la mano del cacciatore ed il
proiettile stesso (giavellotto oppure freccia).
Con la fine della glaciazione il quadro di caccia si fece di fatto molto più variegato in concomitanza
con la progressiva trasformazione del territorio e del paesaggio: il cervo ed il cinghiale rappresentavano le
prede più ambite, affiancate nell’Europa settentrionale dall’uro e dall’alce. Dove possibile crebbero di
importanza la pesca e, soprattutto in area mediterranea, la raccolta di vegetali e molluschi.
Con l’avvento del Neolitico, si verificò al contrario una vera e propria “rivoluzione” delle modalità
di vita dei nostri antenati, che per la prima volta nel corso della loro lunga storia sperimentarono un modo di
acquisire risorse alimentari diverso dalla caccia, basato sui nuovi concetti di controllo e produzione. Da quel
momento in poi l’uomo agricoltore e allevatore relegò la sua capacità predatoria in secondo piano,
esercitando la caccia con minore frequenza e secondo norme meno rigide e rituali. Il rapporto che lega
ancora oggi uomo e animale rappresenta un tramite verso il nostro più antico passato e ci ricorda giorno dopo
giorno la nostra storia ed il lungo cammino evolutivo compiuto.
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LETTURE CONSIGLIATE
Per iniziare, alcune letture divulgative:
Duches R., Peresani M., Romandini M. e Bussola B., 2010 - La caccia nella Preistoria.
Manzi G., 2006 - L’evoluzione umana. Il Mulino (collana Farsi un’idea).
Manzi G., 2007 - Homo Sapiens. Il Mulino (collana Farsi un’idea).
Coon C.S., 1973 - I popoli cacciatori, Bompiani
Biondi G., Martini F., Rickards O. e Rotilio G., 2006 - In carne ed ossa. DNA, cibo e culture
dell’uomo preistorico. Laterza, Roma-Bari.
Lot-Falck E., 1961 - Riti di caccia dei siberiani. Il saggiatore, Milano.
Diamond J., 1994 - Il Terzo scimpanzè. Bollati Boringhieri, Torino.
Diamond J., 2000 - Armi, acciaio e malattie. Einaudi, Torino.
Per gli appassionati, qualcosa di più specialistico:
Binford L.R., 1989 - Preistoria dell’uomo. Rusconi, Milano.
Broglio A., 1998 - Introduzione al Paleolitico. Laterza, Roma-Bari.
Dalmeri G., Grimaldi S. & Lanzinger M., 2001 - Il Paleolitico e il Mesolitico. In: Lanzinger M.,
Marzatico F. & Pedrotti A. (a cura di), Storia del Trentino. I. La preistoria e la protostoria. Il
Mulino, Bologna:15-118.
Broglio A. e Dalmeri G. (a cura di), 2005 - Pitture paleolitiche nelle Prealpi Venete – Grotta di
Fumane e Riparo Dalmeri. Atti del Simposio, Memorie Museo Civico di Storia Naturale di Verona,
2. serie, Sezione Scienze dell’Uomo 9, Preistoria Alpina, nr. speciale.
Stringer C. e Andrews P., 2006 - Storia completa dell’evoluzione umana. Logos, Modena
Peresani M., Ravazzi C., 2009 - Le foreste dei cacciatori paleolitici. Ambiente e popolamento umano
in Cansiglio tra tardoglaciale e postglaciale. Società Naturalisti S.Zenari, Pordenone.
Klein R.G, 1995 - Il cammino dell’Uomo. Antropologia culturale e biologica. Zanichelli, Bologna.
Facchini F. e Belcastro M.G. (a cura di), 2009 - La lunga storia di Neandertal. Biologia e
comportamento. Jaca Book, Milano.
Coppens Y., 2007 - Storia dell'uomo e cambi di clima. Jaca Book, Milano.
Cattelain P., 2002 - Comparsa e sviluppo dell’arco e delle punte di proiettile nella preistoria europea
(Paleolitico, Mesolitico, Neolitico). In: Catene operative dell’ Arco preistorico. Incontri di
archeologia sperimentale, San Lorenzo in Banale & Fiavé (Trento), 30/31 agosto - 1 settembre 2002.
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Qualche indicazione dal web:
http://www.mtsn.tn.it/sezioni/sezione.asp?id=21 – Sezione Preistoria MTSN
http://www.mtsn.tn.it/pubblicazioni/riviste.asp?tipo=7 – Pubblicazioni Preistoria MTSN
http://web.unife.it/progetti/preistoria/ - Progetti e scavi Dip. Biologia ed Evoluzione UNIFE
http://it.wikipedia.org/wiki/Paleolitico - Wikipedia
http://it.wikipedia.org/wiki/Preistoria - Wikipedia
http://www.marche.beniculturali.it/index.php?it/181/lindustria-litica-nel-paleolitico - Qualche nozione sui
manufatti in selce
http://www.marche.beniculturali.it/index.php?it/179/a-caccia-nel-paleolitico - Qualche nozione sulla caccia
nel paleolitico
http://apsat.mpasol.it/ - Progetto Alpinet UNITN (bibliografia preistoria trentino)
http://www.lascaux.culture.fr/#/fr/00.xml/index.html - Grotta di Lascaux (visita virtuale)
http://www.culture.gouv.fr/culture/arcnat/chauvet/en/ - Grotta di Chauvet
http://www.bradshawfoundation.com/ - Arte paleolitica
http://foragers.wikidot.com/start - Sito del Dip. di Antropologia dell’Università dell’Ohio; breve descrizione
di tutti gli attuali popoli di cacciatori-raccoglitori
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