trio hegel - Accademia Galileiana

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TRIO HEGEL
«Io sono il combattimento, poiché il combattimento è precisamente un conflitto che non consiste
nell'indifferenza, di due antagonisti in quanto differenti, ma nel fatto che sono legati insieme. Io non
sono uno dei due che sono impegnati nel combattimento, ma sono i due combattenti e il
combattimento stesso. Io sono l'acqua ed il fuoco che entrano in contatto, io sono il contatto e
l'unità di ciò che si respinge»
Cosa è un Trio se non questo: un continuo processo di armonizzazione di elementi primigeni.
Lontano dalla logica fraterna e solidale del Quartetto, il Trio d’Archi è veramente scontro di acqua,
terra e fuoco della musica da camera. La visione dialettica è quindi un passaggio, una salto
qualitativo, un mutamento, un progresso continuo e infinito che il Trio applica allo studio e al
piacere di una ricerca musicale sempre nuova.
Il Trio Hegel è gruppo di recente costituzione che in breve tempo ha ottenuto riconoscimenti in
numerosi concorsi come il 1° Premio al 26° European Music Competition "Città di Moncalieri"
(TO), il 3° Premio -1° e 2° Premio non assegnati- al 12° Concorso Nazionale di Esecuzione
Musicale “Città di Magliano Sabina” (RI), il 2° Premio al 13° Concorso Nazionale "Riviera
Etrusca" di Piombino (LI), il 2° Premio -1° Premio non assegnato- al 10° Concorso Internazionale
“L. Zanuccoli” di Sogliano al Rubicone (FC) e il 1° Premio Assoluto al 20° Concorso Nazionale di
Musica da Camera “G. Rospigliosi” di Lamporecchio (PT). La collaborazione col compositore
Mauro Montalbetti li ha portati all’esecuzione in prima assoluta del brano, edito da Rai-Trade, “Sei
Bagatelle per Trio d’archi” e della composizione “E voi empi sospiri – Madrigale per Trio d’archi”,
a loro dedicata, riscuotendo vivi apprezzamenti di pubblico e critica.
Il Trio Hegel prende perciò il suo nome dal filosofo Friedrich Hegel che è ritenuto il rappresentante
più significativo dell'Idealismo tedesco il quale considerava la musica come arte unica dell’anima
con lo scopo di elevarla al di sopra di sé stessa giungendo come espressione diretta del sentimento
umano interiore.
Il Trio si è esibito in importanti occasioni e in luoghi suggestivi come a Venezia a Palazzo Albrizzi,
a Cremona nel Cortile Federico II, a Brescia all’Auditorium San Barnaba per l’Associazione GIA
(Giovani Interpreti Associati), a San Polo d'Enza (RE) per il Festival Sesto Rocchi, e a Milano
presso l’Auditorium Pirelli per la Società dei Concerti.
I suoi componenti sono strumentisti che collaborano con molteplici orchestre italiane come
l’Orchestra da Camera di Mantova, l'Orchestra di Padova e del Veneto, l’Orchestra Haydn di
Bolzano-Trento e l’Orchestra Sinfonica della RAI di Torino, sotto la direzione di maestri di fama
internazionale come J. Axelrod, J. Valcuha, V. Fedoseev, A. Ceccato, Sir N. Marriner, K. Nagano, e
R. Muti.
La crescita artistica del Trio Hegel è legata ai nomi del Quartetto di Cremona e di Antonello Farulli
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