Istituto di Istruzione Superiore “Arturo Prever” – Istituto Professionale

Istituto di Istruzione Superiore “Arturo Prever” – Sezione Coordinata di
Osasco
Istituto Professionale “Servizi per l’agricoltura e lo sviluppo rurale”
Anno Scolastico 2016/2017
PROGRAMMAZIONE ANNUALE
MATERIA: Fisica
Docente: prof. GALLICE
Barbara
1) Ore di lavoro settimanali/annuali:
Classe
Ore settimanali
Ore annuali previste
(con eventuale compresenza)
Prime
Seconde
Terze
Quarte
Quinte
2
2
/
/
/
66
66
/
/
/
2) Libri di testo adottati :
Classi prime e seconde
Cristina Maestri, Camilla Pico; FISICA SU MISURA; Tramontana
3) Strumenti di lavoro :
Libro di testo, dispense, schede per l’attività di laboratorio, sussidi audiovisivi e informatici.
4) Finalità generali dello studio della disciplina:
Il docente di “Scienze integrate (Fisica)” concorre a far conseguire allo studente, al termine del
percorso quinquennale, risultati di apprendimento che lo mettono in grado di: utilizzare i concetti e i
modelli delle scienze sperimentali per investigare fenomeni sociali e naturali e per interpretare dati;
utilizzare gli strumenti culturali e metodologici acquisiti per porsi con atteggiamento razionale, critico,
creativo e responsabile nei confronti della realtà, dei suoi fenomeni e dei suoi problemi, anche ai fini
dell’apprendimento permanente; utilizzare le reti e gli strumenti informatici nelle attività di studio,
ricerca e approfondimento disciplinare; padroneggiare l’uso di strumenti tecnologici con particolare
attenzione alla sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro, alla tutela della persona, dell’ambiente e del
territorio; utilizzare i concetti e i fondamentali strumenti delle diverse discipline per comprendere la
realtà ed operare in campi applicativi;
comprendere le implicazioni etiche, sociali, scientifiche,
produttive, economiche, ambientali dell’innovazione tecnologica e delle sue applicazioni industriali,
artigianali e artistiche.
5) Finalità specifiche dello studio della disciplina:
Ai fini del raggiungimento dei risultati di apprendimento sopra riportati in esito al percorso
quinquennale, nel primo biennio il docente persegue, nella propria azione didattica ed educativa,
l’obiettivo prioritario di far acquisire allo studente le competenze di base attese a conclusione
dell’obbligo di istruzione, di seguito richiamate:

osservare, descrivere ed analizzare fenomeni appartenenti alla realtà naturale e artificiale e
riconoscere nelle varie forme i concetti di sistema e di complessità

analizzare qualitativamente e quantitativamente fenomeni legati alle trasformazioni di energia a
partire dall’esperienza

essere consapevole delle potenzialità e dei limiti delle tecnologie nel contesto culturale e sociale
in cui vengono applicate
Il docente, nella prospettiva dell’integrazione delle discipline sperimentali, organizza il percorso
d’insegnamento-apprendimento con il decisivo supporto dell’attività laboratoriale per sviluppare
l’acquisizione di conoscenze e abilità attraverso un corretto metodo scientifico.
Il docente valorizza l’apporto di tutte le discipline relative all’asse scientifico-tecnologico, al fine di
approfondire argomenti legati alla crescita culturale e civile degli studenti (come il contributo
apportato dalla scienza e dalla tecnologia allo sviluppo dei saperi e dei valori, al cambiamento delle
condizioni di vita e dei modi di fruizione culturale).
In particolare, si ricorda che la giunta regionale del Piemonte, ha stipulato un accordo con
l’assessorato all’istruzione (nel febbraio 2011), che prevede per le classi che conseguiranno la
qualifica professionale in terza di “curvare” il programma di fisica (e scienze della terra) verso
l’attività laboratoriale, meglio se agronomica.
6) Metodologie utilizzate
Lezione frontale, lezione interattiva e/o partecipata, attività pratiche e lavori di gruppo.
Gli esercizi proposti faranno riferimento a situazioni tipiche della realtà di tutti i giorni, e se possibile
nel contesto agrario e naturalistico.
7) Strategie per il recupero:

Recupero in itinere;

Compresenza in classe, utilizzando le risorse del potenziamento.
PROGRAMMAZIONE ANNUALE
ABILITÀ PREVISTE DALLE LINEE GUIDA PER IL BIENNIO e Obiettivi minimi
ABILITÀ biennio
Abilità minime del biennio
Per quanto riguarda la risoluzione degli
Effettuare misure e calcolarne gli errori.
esercizi, è necessario risolvere semplici
Operare con grandezze fisiche vettoriali.
Analizzare
situazioni
di
equilibrio
statico
problemi in un solo passaggio, con il
supporto
individuando le forze e i momenti applicati.
Applicare la grandezza fisica pressione a
del
formulario,
prestando
attenzione alle unità di misura.
esempi riguardanti solidi, liquidi e gas.
Per quanto riguarda le descrizioni teoriche,
Distinguere tra massa inerziale e massa
non è richiesta la memorizzazione degli
gravitazionale.
enunciati, ma è sufficiente saper descrivere
Descrivere situazioni di moti in sistemi inerziali
con parole proprie un fenomeno fisico.
e non inerziali, distinguendo le forze apparenti
Inoltre
da quelle attribuibili a interazioni.
contemplata la dimostrazione delle formule.
Descrivere
situazioni
in
cui
l’energia
meccanica si presenta come cinetica e come
potenziale
e
diversi
modi
di
trasferire,
trasformare e immagazzinare energia.
Descrivere
le
modalità
di
trasmissione
dell’energia termica.
Confrontare
le
gravitazionale,
caratteristiche
elettrico
dei
e
campi
magnetico
individuando analogie e differenze.
Conoscere le grandezze fisiche resistenza e
capacità
elettrica,
descrivendone
le
applicazioni nei circuiti elettrici.
Analizzare
semplici
circuiti
continua, con collegamenti in
in
corrente
serie e
in
tra
le
abilità
minime,
non
è
parallelo.
Disegnare
luminosa
l’immagine
applicando
di
le
una
sorgente
regole
dell’ottica
geometrica.
CONOSCENZE, CONTENUTI
ED OBIETTIVI MINIMI DELLA
CLASSE PRIMA
Conoscenze
Contenuti
Obiettivi e contenuti
DAL LIBRO in adozione
minimi:
Cristina Maestri, Camilla Pico; FISICA SU MISURA;
Volume unico, Tramontana
Grandezze fisiche e loro
dimensioni; unità di misura
Le grandezze fisiche
1. La misura delle grandezze
Non si effettua una riduzione in
termini di conoscenze da
del sistema internazionale;
possedere per arrivare alla
notazione scientifica e cifre
Che cosa studia la fisica. Le grandezze fisiche e la loro sufficienza, ma si riduce la
significative.
misura. Il sistema Internazionale di unità di misura. La difficoltà dei singoli argomenti.
lunghezza e le sue grandezze derivate. Il tempo. La
massa. Una proprietà della materia: la densità. Portata
e sensibilità di uno strumento di misura. Le incertezze
nelle misure fisiche.
Al fine del raggiungimento degli
obiettivi minimi gli studenti
dovranno conoscere, e saper
descrivere con parole proprie, i
Laboratorio: caratteristiche degli strumenti di misura: vari fenomeni fisici facendo
sensibilità, portata e prontezza. Strumenti agronomici: riferimento alla realtà di tutti i
pluviometro, termometro e igrometro. Misure di densità giorni; dovranno dimostrare di
(corpi solidi, liquidi e terreno)
2. Le relazioni fra le grandezze
saper applicare le formule nella
risoluzione di semplici problemi
anche senza averle
Il metodo sperimentale. La rappresentazione dei dati. memorizzate.
Grandezze direttamente proporzionali. Grandezze
inversamente proporzionali.
Equilibrio in meccanica; forza; Forze, vettori ed equilibrio
momento; pressione.
3. Le forze e i vettoriali
Tipi di forze e loro effetti. I vettori. Le operazioni con i
vettori. La forza peso. La forza elastica. La misura delle
forze: il dinamometro.
Laboratorio: Regola del parallelogramma, Legge di
Hooke. Forza di attrito, Piano inclinato
4. L’equilibrio dei corpi solidi
L’equilibrio dei corpi. La rotazione dei corpi. Macchine
semplici (leva e carrucola)
Laboratorio: equilibrio rispetto alla rotazione
5. La pressione e l’equilibrio nei fluidi
La pressione. Il principio di Pascal e la legge di Stevin.
Il principio di Archimede e il galleggiamento . La
pressione atmosferica.
Laboratorio: Calcolo della pressione esercitata dal
proprio corpo sul terreno, La legge di Stevin e il
principio di Pascal, Calcolo della densità dell’alcool
utilizzando i vasi comunicanti, Il principio di Archimede.
Esperienze in condizioni di pressione ridotta.
Il moto e le sue cause
Campo gravitazionale;
accelerazione di gravità; forza 6. Il moto e la sua descrizione
peso
Il moto dei corpi. Il moto rettilineo uniforme. Il moto
rettilineo uniformemente accelerato. Il moto di caduta
libera dei gravi.
Laboratorio: moto rettilineo uniforme. Moto parabolico
CONOSCENZE, CONTENUTI
ED OBIETTIVI MINIMI DELLA
CLASSE SECONDA
Conoscenze
Contenuti
Obiettivi e contenuti
DAL LIBRO in adozione
minimi
Cristina Maestri, Camilla Pico; FISICA SU MISURA;
Tramontana
Il moto e le sue cause
Moti del punto materiale;
leggi della dinamica; impulso; 7. I principi della dinamica
quantità di moto.
Non si effettua una riduzione in
termine di conoscenze da
possedere per arrivare alla
Il primo principio della dinamica. Il secondo principio
sufficienza, ma si riduce la
della dinamica. I sistemi di riferimento inerziali e non
difficoltà.
inerziali. La forza di attrito. Il terzo principio della
dinamica. Impulso e quantità di moto.
Al fine del raggiungimento degli
obiettivi minimi gli studenti
Applicazioni: moto di caduta in un fluido, moto circolare dovranno conoscere, e saper
e forza centripeta, legge di gravitazione universale e
descrivere con parole proprie, i
moto dei satelliti.
vari fenomeni fisici facendo
Energia, lavoro, potenza;
attrito e resistenza del
mezzo.
Approfondimento: la Stazione Spaziale Internazionale
Laboratorio: visione del filmato “Newton nello spazio”,
caduta libera di un grave, calcolo di g tramite il
pendolo semplice,
Energia meccanica e termologia
Conservazione dell’energia
meccanica e della quantità di
moto in un sistema isolato.
8. Il lavoro e l’energia
Il lavoro. L’energia cinetica. L’energia potenziale e la
conservazione dell’energia. Energia e forze
conservative.
Laboratorio: la potenza applicata dagli studenti per
salire le scale della scuola.
riferimento alla realtà che ci
circonda; dovranno dimostrare
di saper applicare le formule
nella risoluzione di semplici
problemi anche senza averle
memorizzate.
Temperatura; energia
interna; calore.
9. La temperatura e il calore
Il caldo e il freddo. Grandezze calorimetriche. La
propagazione del calore. I tre stati della materia.
Energia interna. Approfondimento: il metabolismo del
corpo umano.
Laboratorio: taratura di un termoscopio, dilatazione
termica dei solidi, dei liquidi e dei gas, calcolo del
coefficiente di dilatazione di alcuni metalli e dell’acqua,
i passaggi di stato, propagazione del calore.
Dispense: leggi dei gas e termodinamica
Equilibrio dei gas
Pressione di un gas, grandezze caratteristiche dei gas,
legge di Boyle, legge di Gay-Lussac, legge di Charles,
gas perfetto, equazione caratteristica dei gas.
Laboratorio: leggi dei gas.
Primo e secondo principio
della termodinamica
Trasformazioni termodinamiche, lavoro in una
trasformazione isobarica, primo principio della
termodinamica, macchine termiche, secondo principio
della termodinamica.
Laboratorio: la conversione lavoro-calore
Corrente elettrica; campo
Elettricità e magnetismo (cenni)
elettrico; fenomeni elettrici.
10. Le cariche elettriche e le correnti elettriche
Corrente elettrica; elementi
L’elettrostatica. La legge di Coulomb, la corrente
attivi e passivi in un circuito
elettrica e i circuiti, la potenza elettrica, le leggi di Ohm.
elettrico, effetto Joule.
Laboratorio: fenomeni elettrostatici, leggi di Ohm
11. Effetti magnetici della corrente elettrica
Campo magnetico;
interazioni magnetiche;
I magneti, campo magnetico di un corrente elettrica,
induttanza
interazione tra campo magnetico e corrente elettrica,
induzione
Le onde : il suono e la luce (cenni)
Oscillazioni; onde trasversali
12.Le onde meccaniche: il suono
e longitudinali; intensità,
altezza e timbro del suono.
Le onde. Le caratteristiche di un’onda. La
propagazione delle onde nell’acqua. Le onde sonore.
13. Le onde elettromagnetiche: la luce
Onde elettromagnetiche e
loro classificazione in base
Le onde elettromagnetiche. L’ottica geometrica
alla frequenza o alla
Laboratorio: Disco di Hartl: riflessione, rifrazione della
lunghezza d’onda.
luce.
Ottica geometrica: riflessione
e rifrazione.
9) STRUMENTI DI VALUTAZIONE, E NUMERO MINIMO PROVE QUADRIMESTRALI
A causa dell’esiguo numero di ore le verifiche saranno quasi sempre scritte. Conterranno tre o quattro
esercizi e alcune domande di teoria formulate prevalentemente come domande a risposta aperta. Di
fianco ad ogni esercizio sarà riportato il punteggio. Saranno valutate anche le relazioni e le schede di
laboratorio. Queste ultime avranno però un peso inferiore rispetto alle verifiche scritte. Si prevedono
almeno tre prove per ogni quadrimestre.
10) CRITERI DI VALUTAZIONE
La valutazione tiene conto della conoscenza dei contenuti, del saper applicare le conoscenze
acquisite alla realtà di tutti i giorni, ma anche dell’impegno in termini di puntualità delle consegne e
partecipazione alle attività proposte (nella parte di laboratorio). Per la valutazione di fine quadrimestre,
la sufficienza sarà attribuita allo studente che raggiungerà gli obiettivi minimi previsti dal programma.
11) GRIGLIA DI VALUTAZIONE DEL DIPARTIMENTO
VOTO
Descrizione
1
Situazione estrema in cui risulta impossibile effettuare una
valutazione, per esempio se lo studente copia (sia da un compagno
sia da un foglietto) oppure se si rifiuta di fare la verifica.
2-3-4
Lo studente commette gravi errori nell’esecuzione di semplici
esercizi e tali errori sono un segnale della scarsa comprensione
dell’argomento.
5
Ha una conoscenza parziale degli argomenti e commette errori non
gravi nel complesso.
6
Ha conoscenze non molto approfondite, ma non commette errori
nella risoluzione di compiti semplici. Raggiunge con la somma dei
punti assegnati alle domande il livello individuato come “obiettivo
minimo”.
7-8
Conosce gli argomenti in modo completo e sa effettuare analisi
anche se con qualche imprecisione.
9 - 10
Non commette errori ne imprecisioni. Sintetizza correttamente ed
effettua valutazioni personali ed autonome. Riesce a risolvere
problemi più articolati
Osasco, 15 Ottobre 2016
I docenti di fisica:
prof. Gallice Barbara