‘IL SOGNO NEL CASSETTO’ COOP. SOC. Onlus MUSEO DEL GIOCO SOAVE “Mettiamoci in gioco…” Progetto psicopedagogico del servizio di centro estivo per bambini dai 5 agli 10 anni del territorio di Soave La Coop. Sociale ‘Il Sogno nel cassetto’ in collaborazione con Museo del Gioco di Soave, vogliono offrire un servizio per la prima infanzia in un periodo in cui le offerte educative diminuiscono: l’estate. Con questa proposta si vuole mantenere attivi i bambini e dare continuità ai percorsi fatti durante l’anno per non disperdere le competenze acquisite e le relazioni intessute. Inoltre il progetto si propone come un aiuto alle famiglie che anche nel periodo estivo sono impegnate professionalmente, a parte un breve periodo di vacanza. PREMESSA Questo progetto vuole essere un momento di continuità ma anche di svago dopo le fatiche dell’anno scolastico appena trascorso. La conduzione di questo centro estivo terrà conto che i bambini hanno sulle spalle un percorso di un anno educativo. Si punterà, per tanto, alle attività ludico educative ricreative considerando, anche, la stagione in cui si svolge tale attività. In questo progetto si valorizza il bambino come protagonista del proprio percorso di crescita offrendogli l’opportunità ludico-educative di relazioni significative in un ambiente da scoprire e da conoscere. La Cooperativa garantisce la presenza di n° 1 educatrici per gruppo (max 15 bambini) ponendo particolare attenzione, durante l’attività di programmazione, alla strutturazione degli spazi (interni ed esterni), alla suddivisione dei tempi e alle proposte ludiche. OBIETTIVI EDUCATIVI • • • Offrire uno spazio educativo, sicuro e adeguato, di supporto alla famiglia; Creare un ambiente che privilegi il gioco come strumento di conoscenza tra i bambini; Offrire delle esperienze diversificate all’aria aperta che permettano al bambino di esprimere i bisogni e i desideri a contatto diretto con la natura. PROGETTO EDUCATIVO: “Il Museo delle Fiabe” Abbiamo scelto di utilizzare come sfondo delle attività estive le favole in quanto crediamo al grande potenziale che contengono sotto molteplici profili. L’utilizzo delle fiabe consente al bambino di vivere esperienze emotivamente forti, che correlano mente e cuore proprio perché esiste continuità delle esperienze, supportate e accompagnate nel processo di crescita cognitiva, emotiva, relazionale ed affettiva. Italo Calvino, Rudolf Steiner, Bruno Bettelheim, nelle loro teorie pedagogiche convengono e sottolineano, che le fiabe sono dei veri e propri percorsi di crescita con una notevole importanza nella scoperta e sviluppo dell’identità e ‘vocazione’ di ogni persona. Suggeriscono inoltre quali esperienze sono necessarie per sviluppare ulteriormente carattere e attitudini personali, in un continuo invito a percorrere indirettamente, percorsi evolutivi sempre nuovi. In parole povere, le fiabe permettono di conoscere e conoscersi con risorse sempre nuove ed inattese; raccontano di luoghi ed usanze spesso lontane dall’esperienza quotidiana, ma sempre di vicende e sentimenti che aiutano a comprenderci meglio. In virtù della loro origine ‘popolare’ raccolgono e raccontano bisogni, desideri, sogni, paure… della vita di tutti. La narrazione delle fiabe può sortire un effetto terapeutico e attivando una serie di realtà che favoriscono: • una elasticità psicoemotiva, data delle connessione tra reale ed immaginario e dal passaggio tra contesto relazionale esterno a una realtà interna • il passaggio di qualsiasi messaggio (una spiegazione, un’idea, un valore, dei sentimenti….) • l’arricchimento della propria personalità, a seconda delle differenti età dei ragazzi • lo scambio e le relazioni interpersonali in un contesto ludico e accogliente ove la fantasia e l’immaginazione divengono dei filtri preferenziali che rinsaldano i legami esistenti e stimolano quelli nuovi. Si darà, quindi, ampio spazio all’attività di drammatizzazione, sempre nel rispetto della disponibilità e della partecipazione dei bambini. L’educatore avrà il compito di proporre attività artistico-musicale-narrative, mantenendo il rispetto della decisione dei bambini di partecipare o 2 meno a tali proposte. Nello sviluppare le tematiche delle Favole di vari autori, abbiamo scelto di avvalerci principalmente delle fiabe classiche (fratelli Grimm, Andersen ecc….), vi sarà un momento della giornata dedicata al racconto, dal quale poi sviluppare eventuali attività o semplicemente assaporare l’esperienza dell’ascolto. Per teatro ed arte intendiamo un mondo di pratiche e di modi che coinvolgono tutta la persona, fin dalla più tenera età, a partire dall’emotività e dal dato esperienziale. Il teatro e l’arte in senso ampio, sono magia che i bambini vivono in una realtà, sulla quale si spalancano mille porte piene di sorprese, offrendo loro nuove ed intense chiavi di lettura del dato reale. STRUTTURAZIONE DEL SERVIZIO: ORGANIZZATIVA Utenza: Il servizio è rivolto a tutti i bambini e le bambine da 5 a 10 anni presso l’ex molino ora Museo del gioco di Soave, adiacente al Parco Comunale. Calendario e orario e costi: I turni partono dal giorno 30 GIUGNO 2008 e termineranno il 29 AGOSTO 2008 ISCRIZIONE 10,00 euro Orario dal lunedì al venerdì dalle 7,30 alle 12,30 PRIMA USCITA La quota settimanale è di euro 60,00 Orario dal lunedì al venerdì dalle 7.30 alle 16,30 SECONDA USCITA La quota settimanale è di euro 80,00 Il servizio è sospeso dal 11 AGOSTO al 15 AGOSTO 2008 Le iscrizioni sono aperte dal giorno 1 APRILE 2008 Articolazione della giornata tipo: I tempi della quotidianità hanno un’importanza particolare: costituiscono il “telaio” su cui costruire molteplici intrecci. Il bambino ha bisogno di avvenimenti che si ripetono regolarmente, routine che diventano situazioni conoscitive che danno sicurezza, benessere e permettono di collocare situazioni, episodi, attese secondo sequenze spazio-temporali. Allo stesso tempo però ha bisogno di novità e situazioni diverse che generino stupore e curiosità. Il bambino stesso è portatore di cambiamento connaturato alla crescita e al suo continuo interrogare e scoprire la realtà. In questo senso la giornata con i suoi tempi diversificati diventa un contenitore di relazioni, attività, costruzioni di significati in equilibrio tra quiete e attività, routine e cambiamento…. Per il bambino/ragazzo quindi ogni momento, ogni gesto, può divenire per lui significativo e importante all’interno del suo percorso di crescita che non è dato dalla somma delle esperienze “più belle”, ma dall’integrazione di tutti quegli elementi che caratterizzano lo scandirsi del tempo e della giornata. Per tutte queste ragioni abbiamo deciso di scandire i vari momenti della giornata, come segue, alternando momenti più intensi e dinamici ad altri più pacati e distensivi. 7.30 - 9.00 Accoglienza Tempo di socializzazione e gioco libero tra bambini ed educatori 3 L’accoglienza è un momento cruciale, che tutti i bambini e ragazzi amano perché vengono accolti, sentendosi parte integrante del gruppo. In questo momento l’educatore e il coordinatore, mantenendo il rapporto con il gruppo, avranno una particolare attenzione verso il singolo (e il genitore che affida il figlio) e le sue esigenze di essere introdotto nel centro in maniera rispettosa, calorosa, piacevole e motivante. 9.00 - 9.30 Merenda Per il primo momento di condivisione si proporrà ai bambini il momento della narrazione della fiaba, che gli educatori avranno precedentemente preparato. Si tratta di un momento che privilegerà il coinvolgimento del gruppo ma, comunque mirato a creare un momento di tranquillità e di ascolto, una routine che verrà ripetuta giornalmente diventando un momento stabile della giornata. Durante questo momento di raccoglimento in cerchio gli educatori avranno la possibilità di controllare le presenze dei bambini, e di raccogliere le loro eventuali richieste della giornata. 10.00 - 11.30 Attività strutturata/Laboratori Verranno svolte dai bambini e ragazzi anche in modo autonomo con particolare attenzione, però, all’aspetto relazionale e di scoperta delle proprie competenze specifiche. La durata non è stata proposta a caso, ma è frutto di una scelta ben precisa che mira anzitutto a dare la possibilità di svolgere l’attività in tutta tranquillità, approfondendo l’impegno di ciascuno secondo le rispettive tempistiche di elaborazione e condivisione. L’aspetto ludico, nella sua pluralità di forme di gioco, rappresenta non solo una metodologia ma un vero e proprio ambiente di apprendimento specifico per i bambini. I giochi, soprattutto quelli di azione, rispondono al principio in base al quale il bambino impara facendo, manipolando, muovendosi, esplorando in poche parole l’ambiente che li circonda. Utilizzare i giochi, quindi, significa far leva su una modalità estremamente motivanti per creare un ambiente piacevole e creare rapporti ancor più significativi. 11.30 – 11.45 Igiene personale e predisposizione al pranzo Trasmettere ai bambini l’importanza delle norme igieniche e di un corretto approccio al cibo, attraverso l’igiene personale è un momento fondamentale da curare con attenzione. I bambini verranno responsabilizzati nella preparazione del pranzo e nell’aiuto agli adulti di riferimento. 11.45 – 12.30 Pausa pranzo Il pranzo, oltre che essere la soddisfazione dei bisogni primari, diventa un momento relazionale privilegiato con l’adulto e gli altri bambini. Diventa un importante momento per riconoscere i propri desideri, verificandoli, nello stimolo verso una progressiva autonomia e nell’esercizio di competenze cognitive e sociali molto importanti. Coinvolgere il bambini, secondo le rispettive capacità, preparazione dell’ambiente del pasto diverrà una fase importante per rendere l’ambiente ancor più familiare e per stimolare un importante senso di appartenenza e quindi di cura e rispetto. 4 Inoltre si porrà particolar attenzione nel proporre ai bambini i diversi cibi per stimolare in maniera adeguata le basi per una corretta educazione alimentare. 13.00 - 15.00 Riposo per i più piccoli Attività tranquille e rilassanti per i più grandi. In questo momento della giornata i bambini saranno liberi di riposare, partecipare all’attività proposta o semplicemente oziare. Per i più grandi sarà questo il momento ideale per cimentarsi con giochi da tavolo (carte, scacchi, dama….). 15.00 - 15-30 Merenda Si proporranno ai bambini merende sane e gustose, a base di frutta. 15.30 - 16.30 Uscita Gioco libero Questo momento, seppur al fine della giornata, non è di secondaria importanza, in quanto il bambino organizza in on i propri compagni il proprio tempo, sempre sotto la vigilanza dell’educatore. Inoltre all’arrivo dei genitori, torna nel proprio contesto familiare. Se avrà vissuto intensamente in maniera positiva la giornata, potrà andarsene con un bagaglio umano e conoscitivo arricchito e soprattutto con una grande aspettativa per il giorno successivo. Sarà compito dell’educatore di incentivare benevolmente questo aspetto lavorando molto sulla relazione interpersonale. Inoltre è un importate momento di relazione con la famiglia. Spazi: Gli spazi utilizzati dal centro estivo saranno ubicati all’interno del Parco Comunale adiacente al Museo del Gioco e all’interno del museo stesso. Verranno suddivisi i bambini in piccoli gruppi che alterneranno momenti di gioco strutturati all’interno del museo, e momenti di gioco destrutturati nel giardino esterno. Si cercherà un equilibrio tra spazi interni ed esterni per dare ai bambini momenti di raccoglimento e di libertà, sia mentali che fisiche. STRUTTURAZIONE DEL SERVIZIO: METODOLOGICA Metodologia: Il presente progetto, parte dai valori del dialogo, del confronto, della partecipazione per valorizzare e diffondere un’idea forte di infanzia, dei suoi diritti, delle sue potenzialità e risorse. Per queste ragioni il percorso estivo si articolerà attraverso differenti interventi proposti non per imporre una tecnica, ma come semplici occasioni per promuovere la maturazione armonica del bambino attraverso il coinvolgimento non solo del corpo o della mente, ma anche delle sfere emotive ed espressive, applicando una metodologia che punti ad essere "facilitante", "non direttiva", tesa al rendere protagonista ogni bambino secondo le proprie capacità, al "far uscire" più che a proporre atteggiamenti da imitare passivamente. 5 L’educatore: L’atteggiamento di ascolto empatico sarà la modalità che permetterà all’educatore di conoscere e scoprire gli interessi e i bisogni dei bambini affinché le attività proposte siano adeguate alla realtà di questo gruppo. La figura educativa si pone come mediatrice: • nella relazione tra i bambini in piccolo e grande gruppo. • Di un ambiente “pensato” e predisposto per la scoperta, la conoscenza e la rielaborazione delle esperienze vissute. • Nell’utilizzo di materiali poveri e di recupero che favoriscono la creatività del bambino. Relazione con le famiglie: Si ritiene importante fissare un incontro preliminare con i genitori dei bambini iscritti, per presentare il progetto e le attività, il personale educativo e ausiliario e per conoscere le famiglie. Durante il tempo del centro estivo, il personale educativo porrà attenzione ai rapporti informali con i genitori, per conoscere come il bambino sta vivendo l’esperienza. Tipologia dei laboratori e delle attività: La proposta ‘didattica’, più comunemente detta attività, è l’offerta (studiata, voluta e che talvolta si creerà spontaneamente dal relazionarsi) che il bambino/ragazzo riceve o può ricevere in un contesto di stimoli, emozioni, messaggi, ma che soprattutto si muove alla ricerca di ciò che desiderano loro stessi e non l’adulto. Il laboratorio, l’atelier è uno spazio fisico e soprattutto psicologico, ove affondare ed abilitare la mano e la mente, affinare l’orecchio, l’applicazione grafica e pittorica. Ogni laboratorio ci svela che questo "fare" è una parte importante del centro estivo e soprattutto del modo di apprendimento di ognuno. Un fare che non è il semplice "lavoretto" di cui si sa da cosa si parte e dove si arriva (come se fossimo preoccupati di realizzare tanti prototipi perfetti e tutti uguali), ma che è sperimentazione e fantasia, movimento e creatività: poco materiale, molta sperimentazione. Inoltre, grande insegnamento che ci viene dal teatro, ciò che più conta e fa la differenza è la fantasia. Su questa, e con questa, più che ogni altra cosa andremo a lavorare. Per fare tutto questo al meglio, non bisogna dare per scontato che i bambini/ragazzi sappiano cosa significa "provare" e soprattutto non lo interpretino come consumare a raffica. Alcuni esempi di laboratori che verranno proposti all’interno del centro estivo: Lettura Animata La lettura animata si riconduce ad un’attività molto cara ai bambini, la lettura delle fiabe, che nel presente progetto viene riproposta in modo espressivo ed artistico grazie all’ausilio dei linguaggi teatrali e della drammatizzazione proponendo così, ai bambini, modi e percorsi di stimolo per un uso creativo del linguaggio delle parole, con cui siano poi in grado di interagire con l’educatore nel generare, ideare, evocare e modificare situazioni intellettuali ed affettive della realtà e i loro relativi modi di rappresentarle. L’obiettivo del laboratorio di lettura animata è di rivitalizzare e rinnovare le componenti essenziali del linguaggio, affinché possa svolgere un suo ruolo sostanziale nella produzione di immaginario, non più e soltanto drasticamente sostituito da un consumismo mediatico di procedimenti iconico-espressivi di tipo televisivo. 6 Laboratori artistico-creativi L’obiettivo di questo laboratorio è di potenziare, attraverso il gioco e le attività di costruzione, la creatività del bambino e le capacità percettive. Vengono utilizzate tecniche diverse di manipolazione e vengono chiamati in causa altri linguaggi espressivi per dare via libera alla creatività e all’immaginazione del gruppo così da stimolare nel bambino la libera espressione dei propri mondi interiori e del proprio modo di vedere e sentire il mondo. Attraverso i laboratori manuali si cercherà di stimolare i bambini, soprattutto quelli delle fasce più piccole, alla manipolazione fine, utilizzando semplici oggetti di recupero e oggetti poveri. Ciò permetterà ai bambini di fare conoscenza non solo dei vari materiali ma soprattutto di scoprire, sperimentare ed affinare le proprie capacità manuali e creative, con una conseguente gratificazione immediata, aspetto molto importante che stimola il bambino all’esplorazione. A partire dalla fiaba, con l’aiuto di un’educatore, i bambini potranno cimentarsi con la costruzione di burattini per creare secondo la propria fantasia semplici personaggi, in un percorso guidato e mirato, che stimola la creatività, l’attenzione e la concentrazione. Laboratori motori Un altro fondamentale aspetto nella crescita armonica di un bambino è quello motorio: il corpo è il primo strumento di esplorazione e conoscenza del mondo circostante, è il contenitore delle proprie esperienze e sensazioni, è il tramite che mette in contatto con gli altri. In tutto ciò il movimento ha un ruolo fondamentale ed imprescindibile. La proposta di questi laboratori mira a spronare il bambino ad utilizzare e affinare i propri sensi e competenze a partire dallo consapevolezza dello spazio e dei propri movimenti: equilibrio, posture, coordinazione, lateralizzazione per le competenze grosse e l’aspetto tattile, l’utilizzo di semplici oggetti e giochi come la palla o lo specchio, per affinare gli aspetti motori più fini. Assieme al gioco, per rendere le attività ancor più accattivanti e permettere al bambini di interiorizzarle meglio, si proporranno dei momenti di danza con la musica. Laboratori musicali La musica è un altro grande motore di emozioni per i bambini. I suoni e la musica accompagnano il bambino fin dal grembo materno ed,una volta venuto alla luce, accompagnano e scandiscono le sue espressioni: il pianto, il battito del cuore, la ninnananna che intona la mamma, il carillon che addormenta… Musica per rilassarsi, musica per concentrarsi, musica per conoscere, musica per esprimersi… L’educatore guiderà i bambini in percorsi sonori con l’obiettivo di affinare l’ascolto e ampliare le conoscenze percettive dei bambini e favorire lo sviluppo della sensibilità uditiva, della voce come conquista di sè, del ritmo e del senso musicale. La musica ascoltata, compresa, interiorizzata, ballata e realizzata dai bambini, li aiuterà a favorire la liberazione di processi espressivi sociali e comunicativi, facilitare il contatto con le proprie emozioni e i propri sentimenti. Attraverso le sue dinamiche di giochi e suoni, aiuta ad ampliare ed estendere le qualità espressive, la socialità e la capacità di relazione. In particolar modo è un’attività nella quale il canto, come voce del cuore, ha un ruolo centrale ed è sempre accompagnato dai movimenti ritmici del corpo. Il tema principale sarà l’esplorazione sonora dell’ambiente e le fiabe saranno lo sfondo fantastico che stimolerà i ragazzi a dare vita ai vari personaggi con percorsi musicali che ne delineino le caratteristiche così come li avvertono e vivono i bambini, proponendo loro di realizzare semplici strumenti a percussione come campanelli, sonagli, maracas, legnetti…..Le attività si svolgeranno con giochi musicali per muoversi e organizzarsi nello spazio, con il passaggio dall’ascolto musicale passivo all’ascolto attivo in libero movimento e attraverso danze, filastrocche popolari, giochi di animazione e di gruppo, improvvisazioni libere e guidate. 7 Laboratorio di pittura Un’attività trasversale che coinvolgerà in qualche modo quasi tutti quelli prima accennati, è quello di pittura, in quanto per i bambini disegnare e dipingere ha una peculiarità distensiva ed introspettiva. Si proporrà, in questo laboratorio specifico, dei percorsi ove i colori verranno usati per esprimere emozioni e desideri e il corpo stesso potrà diventare, in alcune occasioni, pennello o matita per lasciare il proprio segno. Giochi d’acqua Non si può dimenticare di inserire l’acqua come grande elemento ludico. Si proporranno a riguardo dei percorsi, calibrati per le età di partecipanti, per sviluppare le varie competenze motorie divertendosi con l’acqua. Giochi antichi e moderni Prima di essere uno strumento di educazione, il gioco è uno strumento attraverso cui si apprende, ma prima di essere uno strumento (infatti per essere precisi il gioco non è uno strumento), prima di essere qualcos’altro, il gioco ha fine in sé stesso: è “un’attività piacevole che non ha altro fine che se stessa” è forse l’unica definizione convincente di gioco. Il gioco è in primo luogo un’attività gratuita, non ha altri obiettivi: attenzione il fatto che non abbia altri obiettivi non significa che non può raggiungere altri risultati, che non può implicare la messa in gioco o la crescita di abilità e di competenze. Nel segno del recupero della tradizione e del pieno utilizzo della fantasia, gli educatori e se possibile un esperto di giochi, aiuterà i bambini a creare divertenti giochi con materiali presi a prestito dal mondo della natura e a scoprire i giochi se si facevano una volta. Per rimanere in tema con lo spazio che il centro estivo occupa, gli educatori proporranno ai bambini laboratori su giochi antichi e moderni incentivando il legame con il Museo stesso. INFO MUSEO DEL GIOCO SOAVE TEL 045 6190691 dalle 15.00 alle 18.00 Dal martedì al venerdì Mail: [email protected] [email protected] 8