Tav_1_Relazioni_Stampa_OK Relazione TECNICA (1)

PROVINCIA
AUTONOMA DI TRENTO
COMUNE DI BESENELLO
COMUNE DI CALLIANO
COMUNE DI VOLANO
Oggetto
Progetto Preliminare
Nuovo Edificio Scolastico
VOLANO (TN)
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
Comuni di BESENELLO - CALLIANO - VOLANO
Progetto Preliminare
Ingegnere MICHELE TRENTINI
STUDIO DI INGEGNERIA
AMBIENTE E TERRITORIO
Viale Trento, 54/A - 38068 Rovereto (TN) - Tel. 0464. 490011
Numero
Elaborato
RELAZIONE TECNICA
Scala
Progettista
--
Data
Collaboratori
Ing. Andrea Eccher
Comune di Besenello
IL SINDACO
Carmen Manfrini
Ing. Michele Trentini
Rif. Int.
Agosto 2006
-
1B
L_0035_06
Arch. Mario Bonifazi
Comune di Calliano
IL SINDACO
Marco Pompermaier
Comune di Volano
IL SINDACO
Francesco Mattè
A TERMINI DI LEGGE LA PROPRIETA' DEL SEGUENTE ELABORATO E' RISERVATA
E' VIETATA LA SUA RIPRODUZIONE E/O DIVULGAZIONE A TERZI SENZA PREVIA NOSTRA AUTORIZZAZIONE SCRITTA
Progetto Preliminare Scuola Secondaria di Primo Grado
Comuni di Besenello – Calliano –Volano
Provincia Autonoma Trento
Sito - Comune di Volano (TN)
RELAZIONE TECNICA
La presente Relazione Tecnica, intende riportare – a completamento di quanto
esposto nell’elaborato n° 1 ‘Relazione illustrativa’ – alcuni aspetti specifici e di
maggior dettaglio inerenti il nuovo Complesso Scolastico.
Già in Relazione Illustrativa si è parlato degli intenti e degli obiettivi principali che
tutti i referenti per il progetto (rappresentanti delle Amministrazioni di riferimento,
Gruppo di Progettisti, Rappresentanti del mondo della scuola – docenti e non decenti
– rappresentanti dei genitori, Referenti di Agenzia dello Sviluppo, rappresentanti
dell’UISP, ...) si sono posti fin dalle prime riunioni di verifica per l’impostazione del
Progetto Preliminare.
Preme tuttavia ribadire brevemente anche qui alcuni fra i principali intenti che
hanno guidato il lavoro fin qui svolto, con l’auspicio che possano diventare anche i
punti di partenza per le auspicate successive fasi di lavoro.
Gli input iniziali hanno posto fin dalle prime battute l’attenzione su alcuni principi
irrinunciabili per la nuova struttura che si è andati a strutturare, ovvero parole chiave
quali SOSTENIBILITA’ – ADIFICI A BASSO IMPATTO – BIOEDILIZIE – EDILIZIA BIOCLIMATICA.
Senza andare in questa occasione a ripercorrere necessariamente i principi
fondanti dei concetti sopra richiamati, penso sia utile riprendere in sintesi solo qualche
poiché si ritiene che gli obiettivi che dovranno portare a compimento questa struttura
possano efficacemente proseguire su questa strada.
Sostenibilità – Edilizia e rispetto ambientale
Il concetto scaturisce dal fatto che l’uomo ha spesso imposto con arroganza,
soprattutto attraverso il settore delle costruzioni, il suo dominio sull’ambiente,
sfruttando a proprio vantaggio le risorse, senza curarsi delle ferite che la sua azione
infliggeva alla natura e di riflesso a sé stesso.
La sostenibilità in edilizia è uno degli aspetti più importanti per la società attuale,
basti pensare che il 50% dei materiali provenienti dalle risorse naturali, più del 50% dei
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rifiuti e il 40% dell’energia consumata in Europa sono destinati al settore delle
costruzioni.
Le sostanze inquinanti ed i rifiuti provenienti dalle case e dalle industrie produttrici
di componenti per l'edilizia penetrano nell'aria, nell'acqua e nel suolo per poi
penetrare nelle catene alimentari. Il danno rimbalza addosso a tutta la collettività:
effetto boomerang.
Progettare in senso ecologico significa costruire edifici sani,
riducendo l’impatto sull’ambiente
L’equilibrio del pianeta su cui viviamo e che ogni giorno sfruttiamo rischia di
rompersi poiché la Terra sta vivendo, in questo secolo, una grave crisi, probabilmente
già irreversibile. I problemi da affrontare sono a livello planetario e necessitano di una
soluzione a livello globale da parte dell’intera umanità; i più importanti problemi sono
l’effetto serra, il buco dell’ozono, la deforestazioni, la sovrappopolazione e tutti quei
problemi provocati dallo sfruttamento incessante e irrazionale dell’uomo sulla natura.
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Al riguardo, nel manifesto per l’architettura bioecologica si dichiara che:
l’uomo ha raggiunto, con l’attuale modello di sviluppo, i limiti di tolleranza di
questa situazione innaturale. L’ambiente chiede ormai tregua alla violenza che gli
viene imposta. L’attività edilizia, in particolare, è per lo più fonte di distruzione
dell’ambiente.(….)Ragioni pratiche, ma soprattutto etiche, impongono un’inversione
di rotta, come nuova strada che permetta di determinare una diversa qualità della
vita nel pianeta Terra.(….)L’architettura assume quindi funzione essenziale in questa
opera di risanamento in quanto essa può tracciare il percorso per una ricalibratura
del territorio, per una riscoperta degli elementi fondamentali del vivere in sintonia con
la natura. L’inserimento armonico dell’evento edilizio nell’ambiente è indispensabile a
tutti i livelli per ritrovare l’equilibrio tra natura e uomo anche attraverso l’intervento
costruttivo. Tutte le attività connesse con l’edilizia devono essere ristrutturate e
integrate con i percorsi naturali, non alterati, in una indispensabile verifica di
ecocompatibilità. Contemporaneamente, se necessario, deve cercarsi la via della
conversione o dello smantellamento.Fonte. ABITARE UNA CASA SANA Giulio Bressa e Maria
Cecconi, 1996
Nella raffigurazione qui sopra riportata, si nota a sinistra la casa moderna
rappresentata da un bilancio dispendioso e a destra l'equilibrio, grazie al riciclaggio e
all’utilizzo attento delle risorse di una casa che si può genericamente definire
ecologica.
La sostenibilità in architettura passa dunque necessariamente anche per il
concetto di sostenibilità dei materiali edili. Da qui nasce anche la sfida di realizzare
edifici con struttura portante in legno, che possano anche valorizzare prodotti locali,
quali quelli della filiera LEGNO Trentina. In fase di sviluppo ulteriore del progetto,
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l’attenzione sui materiali da impiegare dovrà quindi essere posta al primo posto e
guidare l’intero percorso di definizione interna ed esterna dell’edificio.
A titolo esemplificativo, si riporta sotto uno schema che pone in evidenza alcuni
fra i principali temi di attenzione nella scelta dei materiali.
I concetti sui materiali da costruzione, portano con sè – nell’ambito delle scelte
progettuali di un edificio a ‘basso impatto’ – anche altre riflessioni in merito a:
salubrità degli ambienti interni;
impiego razionale delle risorse naturali;
accoglienza e comfort climatico.
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Le scelte progettuali per il Nuovo Edificio Scolastico da erigersi in Volano, hanno
voluto da subito considerare e approfondire i principali aspetti inerenti i punti sopra
menzionati.
In merito alla salubrità degli edifici, l’attenzione primaria alla qualità degli
ambienti indoor deve necessariamente attraverso il concetto di corretta ventilazione
e qualità dei materiali impiegati. La struttura dei due corpi di fabbrica definiti nel
progetto, sono volti a garantire la corretta ventilazione dei locali, in modo tale che gli
agenti tossici, comunque prodotti negli ambienti durante l’uso dell’edificio, possano
essere evacuati. In parallelo a questa impostazione, nelle fasi successive si dovranno
necessariamente impiegare materiali (no solo strutturali ma anche finiture edili o
elementi di arredo) preferibilmente di origine naturale, certificati, di sicura
provenienza e sufficientemente testati, al fine di ovviare emissioni di sostanze volatili
(voc) che sebbene siano trascurabili individualmente, concorrono nel provocare
effetti patologici negli abitanti quando vengono mescolate tra loro, manifestandosi
nel cosiddetto “effetto cocktail”.
In parallelo, anche il controllo dell’umidità e del calore sono elementi essenziali
nell’attestazioni di corrette condizioni di salubrità degli ambienti. A tale scopo l’intero
edificio e basato su principi di altissima efficienza energetica e nel contempo corretta
implementazione dei concetti di traspirabilità e igroscopicità.
Le attenzioni progettuali si sono da subito indirizzate anche verso una corretta
qualità dell’illuminazione naturale e alla possibilità di una radiazione solare diretta
(per sfruttare le capacità benefiche e battericida del sole). Il corpo di fabbrica
principale – con tutte le aule per la didattica – assume per questo un orientamento
leggermente rivolto a sud-est, al fine di ottimizzare l’apporto naturale di luce e di
calore per nelle ore della mattina. Contestualmente, la gestione degli ambienti interni
è stata pensata anche con efficaci sporti di gronda per gli ombreggiamenti naturali,
con schermature orientabili e con l’utilizzo di idonea alberatura con efficacia
differenziata fra le fasi invernali e quelle estive.
La tematica dell’impiego razionale delle risorse naturali, ha indotto ad introdurre
da subito la necessità di idonea implementazione di impianti per l’utilizzo di risorse
rinnovabili. Quindi, in parallelo alla struturazione di involucri edilizi con elevata
efficienza energetica, si sono nettamente indirizzate le scelte progettuali
impiantistiche:
escludendo l’uso di risorse energetiche fossili (petrolio, gas e carbone)
sostituendole con fonti energetiche rinnovabili (solare-termico e
fotovoltaico, geotermia);
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introducendo il monitoraggio dei consumi e una gestione efficiente
dell’edificio;
suggerendo l’impiego di tecniche per l’uso razionale della risorsa idrica
(risparmio nell’uso, raccolta e uso dell’acqua piovana, sistemi di
trattamento delle acque nere con fitodepurazione);
considerando il ciclo di vita dei materiali e dei componenti edili impiegati
e le loro caratteristiche di riciclabilità.
I temi inerenti l’accoglienza e il comfort climatico degli ambienti introducono
alcune riflessioni basilari per la realizzazione di spazi in cui gli utenti possano facilmente
identificarsi, volti ad evitare un effetto di ‘malessere’ e ‘affaticamento’ indotti da
certuni ambienti interni (uffici, abitazioni, scuole, ...). Tale obiettivo, da perseguire
tenacemente fino alla conclusione della progettazione e della successiva
realizzazione, passa anche attraverso un percorso – già avviato – di progettazione
partecipata. Tale modalità riguarda molteplici aspetti: dalla condivisione
dell’approccio bioecologico e della sostenibilità da parte di tutti gli attori del
processo edilizio, fino al coinvolgimento dei cittadini nella realizzazione degli
interventi, con l’obbiettivo ultimo di accogliere il più possibile tutte le indicazioni utili e
di fare partecipare la comunità alla nascita dell’opera pubblica. Le successive fasi di
progettazione di questo nuovo edificio scolastico, dovrà inoltre proseguire l’impegno
nella ricerca di specifiche tipologie edilizie, articolazioni dimensionali, cromatiche e
spaziali, consone soprattutto all’utenza giovanile di questa struttura, al fine di
contribuire a rendere la struttura più accogliente e famigliare.
Il comfort “climatico”, oltre all’ottimizzazione dei parametri tipici della ‘qualità’
dell’aria all'interno degli ambienti (ottenibile anche attraverso un’accorto utilizzo di
specifiche tecniche impiantistiche e di condizionamento in grado di ottimizzare
parametri qualitativi anziché quantitativi), può essere ricondotto anche alla
realizzazione di spazi in grado di sollecitare positivamente i sensi tattili, uditivi e olfattivi
dei futuri utenti.
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Gli impegni di SOSTENIBILITA’ AMBIENTALE, che sono stati impostati in questa fase
di Progetto Preliminare e che auspicabilmente dovrebbero guidare le successive fasi
di progettazione, si possono a questo punto brevemente riassumere nella seguente
schematizzazione:
Sostenibilità del sito
o
Selezione del sito
o
Possibilità di raggiungere a piedi i servizi primari
o
Accessibilità al sito con mezzi di trasporto alternativo (piedi, bici,
trasporto pubblico, semi-pubblico, car pulling)
o
Trasporto alternativo: piste ciclabili, biciclette, parcheggio bici,
spogliatoio
o
Trasporto alternativo: servizio di trasporto semi pubblico con
carburante alternativo
o
Trasporto alternativo: spazi di parcheggio che favoriscono il
trasporto alternativo (bus + carpulling + bici)
o
Gestione quantitativa delle acque reflue, riduzione dell’impatto
idrogeologico e permeabilità
o
Gestione qualitativa delle acque, delle acque piovane, nere e
bianche; limitazione dell’inquinamento della falda
o
Riduzione dell’effetto isola di calore, tetto e altre parti (non
ricordo se avevamo previsto qualcosa)
o Riduzione dell’inquinamento luminoso
Efficienza delle acque
o
Irrigazione del verde, riduzione consumi del 50%
o
Limitazione nell’uso di acqua potabile per irrigazione
o
Tecnologie innovative per le acque di scarico, rispetto della falda
acquifera locale
o
Consumo di acqua potabile all’interno dell’edificio
Energia e Aria
o
Processo di progettazione, installazione e controllo del
funzionamento degli impianti per garantire la efficienza
energetica del complesso
o
Performance energetica minima (nel peggiore dei casi …)
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o
Gestione dei sistemi di raffreddamento (se non sono previsti tanto
meglio, bisogna spiegare perché non sono necessari e quali
accorgimenti alternativi sono adottati)
o
Ottimizzazione
della performance energetica (quali fattori
collaborano alla produzione della energia, quali fattori riducono
la domanda di energia?)
o
Energie rinnovabili sul posto
o
Misurazione e verifiche (come saranno monitorate
eventualmente corrette le prestazioni energetiche)
o
Fonti energetiche verdi (quali e quante si utilizzeranno)
ed
Materiali e Risorse
o
Raccolta e stoccaggio rifiuti riciclabili
o
Gestione degli inerti in cantiere
o
Recupero e riutilizzo di materiali
o
Componente riciclata nei materiali di costruzione
o
Uso di materiali locali
o
Uso di materiali rinnovabili rapidamente
o
Uso di legname certificato green
Qualità ambiente interno
o
Qualità minima
o
Gestione aree fumatori
o
Monitoraggio dei sistemi di ricambio aria
o
Sistemi addizionali di ventilazione
o
Qualità dell’aria durante i lavori di costruzione
o
Utilizzo di Materiali a basse emissioni
o
Salubrità degli impianti di illuminazione
o
Comfort termico, progettazione e gestione
o
Uso della luce naturale
Innovazione e processo
o
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Uso di metodi o tecniche innovativi rispetto alla pratica corrente
LEED
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Nella seconda parte della relazione, si riportano a tale proposito alcuni spunti di
riflessione in merito ai principali argomenti sopra citati e di primaria importanza per
questo progetto.
Descrizione dell’intervento
L’intero complesso scolastico – come già espresso nella Relazione Illustrativa – è
stato dimensionato nel pieno rispetto del DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA GIUNTA
PROVINCIALE – 9 agosto 1976, n. 17-69/Legisl. – e sulla base di un bacino di utenza – a
regime – pari a 300 studenti, ovvero all’attivazione di quattro corsi (per un totale di 12
aule di riferimento).
Degli aspetti complessivi in riferimento all’area ed all’organizzazione urbanistica
della zona si è già detto in Relazione Illustrativa. Per quanto attiene l’organizzazione
planimetrica dell’intero complesso scolastico, è stata privilegiata una soluzione
distributiva sviluppata prevalentemente in orizzontale, privilegiando la possibilità di
avere singoli corpi di fabbrica con una corretta illuminazione e ventilazione naturale
oltre che funzioni correttamente distinte, principalmente fra attività scolastiche,
sportive a collegate alla sona mensa. In tal senso è stata posta particolare attenzione
anche alla possibilità di accesso ad alcune funzioni pubbliche (sala conferenze,
palestra e piscina, mensa) direttamente dall’esterno senza necessità di transitare per
spazi interni alla scuola. Nel contempo, si è assicurato anche il collegamento diretto
dall’interno della scuola ai medesimi spazi, senza necessità di percorsi esterni.
Il complesso scolastico è stato strutturato su due soli livelli complessivi, al fine di
ottimizzare la fruibilità da parte degli utenti di tutti gli spazi a disposizione. Non sono
state realizzate parti di edificio interrate, considerata anche la struttura geologica e il
regime di falda del sito su cui si andrà a edificare la nuova struttura.
Nella parte sommitale del corpo di fabbrica verso nord, si è ricavato inoltre –
solamente per una parte – un utile terzo livello quasi completamente aperto sul
perimetro, assimilabile alla ‘teza’ tipica degli edifici contadini della zona. Tale spazio
ha la valenza di permettere all’utenza di uscire all’aria aperta, ma riparati nel
contempo da una copertura e quindi dagli agenti meteorologici. Tale possibilità può
rivelarsi utile per i momenti di ricreazione ma anche per momenti di attività formativa
a piccoli gruppi, secondo modalità innovative che potranno scaturire dal gestione
scolastica.
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Nella parte centrale di collegamento fra i corpi principali della scuola, è prevista
una copertura ‘fotovoltaica’, ottenendo in tal modo una permeabilità alla luce
naturale negli spazi coperti e anche una interessante possibilità di produrre energia
‘educando’, ovvero rendendo visibile tale valenza tecnica dell’edificio scolastico.
Un accenno solo agli spazi per la didattica ed in particolare alle aule, per le quali
si sono pensati spazi particolarmente idonei sotto il profilo climatico, acustico ed
illuminotecnico. Per tutte le aula è stata pensata la possibilità di avere armadietti
nominali per gli studenti entro la singola aula. Inoltre, per le sole classi terze, è stata
predisposta un’aula con una superficie superiore, al fine di permettere modalità
didattiche innovative, ad esempio attraverso la strutturazione di piccoli gruppi di
lavoro.
Nell’intera strutturazione del progetto, come ampiamente detto nella Relazione
Illustrativa, si è anche posta particolare attenzione alla strutturazione di spazi idonei
all’attività fisica, dal verde esterno agli spazi interni di palestra e piscina.
L’edificio così strutturato, con struttura portante in legno, è inoltre particolarmente
idoneo al soddisfacimento della normativa antisismica, cui porre particolare
attenzione anche in considerazione della specifica utenza della scuola.
In maniera analoga, la progettazione ha considerato già in questa fase una serie
di indicazioni funzionali alla sicurezza incendi, anche con idonee vie di fuga.
Per tutti gi aspetti dimensionali e distributivi dell’intero complesso scolastico, si
rimanda per intero – a complemento della presente Relazione Tecnica –alle tavole di
progetto.
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ELENCO DELLE UNITA’ AMBIENTALI E LORO ARTICOLAZIONI
SPAZI PER LA DIDATTICA STRUTTURALE
Aule (12) di attrezzatura leggera per gruppi da 25 studenti (con armadietti)
Laboratori attrezzati per gruppi da 25 studenti
- Attività informatica (sovrapposizione attività linguistica)
- Attività tecnico artistica
- Attività musicale
- Proiezione video / Supporti multimediali
Magazzini materiali per esercitazioni didattiche
Servizi igienici per studenti distinti per sesso
Servizi igienici per handicappati
Aula attività recupero e di sostegno (dimensioni minori)
SPAZI PER USO COLLETTIVO
Zona palestra
Sala ginnica
Piscina (solo utilizzo scolastico + fasce protette di utenza (anziani diver. abili))
Gruppo spogliatoi per studenti (3 per maschi e 3 per femmine) ciascuno con
servizi igienici e docce (servizi unici fra palestra e piscina)
Saletta insegnanti
Spogliatoi insegnanti divisi per sesso ciascuno con servizio igienico e doccia
Locale pronto soccorso
Deposito attrezzi ginnici e di manutenzione campi sportivi esterni
Campi sportivi esterni:
- campo per gioco polivalente
- pedana per salto in lungo e triplo
- pedana per salto in alto
- pedana corsa
Zona Sala Conferenze
Sala polivalente per circa 200 posti a sedere (spazio sezionabile con parete
mobile) uso conferenze – attrezzature per multimedialità
Deposito sedie impilabili
Sala riunioni anche per usi esterni all’ambito scolastico
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Zona biblioteca generale
Deposito libri
Sala lettura
Ufficio bibliotecario
Centro stampa-fotocopie
Zona mensa
Zona di entrata con deposito abiti
Sala mensa per circa 200 posti a sedere
Banco self-service
Cucina di preparazione cottura vivande
Locale lavaggio
Locale dispensa
Locale depositi derrate alimentari con cella frigorifera
Ufficio responsabile cucina
Spogliatoi personale di cucina con servizi igienici e docce (distinti per sesso)
Servizi igienici per studenti distinti per sesso
SPAZI PER AMMINISTRAZIONE E GESTIONE
Zona direzione e amministrazione scolastica
Ufficio direttore didattico
Uffici segreteria amministrativa
Uffici segreteria didattica e personale
Archivio
Zona gestione
Ufficio referente economo-coordinatore
Ufficio personale non docente
Uffici (2) tecnici laboratorio
Ufficio psicologo
Centralino telefonico
Bidelleria
Centro stampa-fotocopie
Magazzino
Agosto 2006
pag. 12
Progetto Preliminare Scuola Secondaria di Primo Grado
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Provincia Autonoma Trento
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Zona docenti
Sala insegnanti
Sala per udienze
Ufficio docenti di sostegno / altre attività didattiche
SERVIZI
Salette attesa
Servizi igienici personale e pubblico distinti per sesso
Servizi igienici per professori distinti per sesso
ZONA DEPOSITI
Locale archivio pratiche
Locale di deposito arredi e materiali vari
Deposito attrezzi e materiale di pulizia
Deposito materiali di rifiuto
Magazzino materiali per interventi manutentivi
SPAZI DI CONNETTIVO
Corridoi e disimpegno
Atri
Scale e rampe
Vani ascensori e montacarichi
SPAZI PER IMPIANTI TECNOLOGICI E DI SERVIZIO
Locali per impianti idrici e del gas
Locali per impianti di climatizzazione
Locali per impianti elettrici
Locali per impianti elevatori
Locali per impianti speciali
SPAZI ESTERNI
Deposito cicli e motocicli
Parcheggio autovetture
Zone pedonabili
Ricreazione - spazi ombreggiati
Agosto 2006
pag. 13
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SUPERFICI SPAZI PIANO TERRA
1 - SPAZI PER LA DIDATTICA STRUTTURALE
Rif. N°
24
25
26
27
28
29
30
31
32
33
Descrizione
Aula (terza classe)
Aula (seconda classe)
Aula (prima classe)
Servizio igienico disabili
Servizio igienico femminile
Servizio igienico maschile
Ripostiglio
Aula (prima classe)
Aula (seconda classe)
Aula (terza classe)
Superficie (mq)
69,10
50,20
50,20
5,70
22,70
22,70
5,70
50,20
50,20
67,50
394,20 mq
2 - SPAZI PER USO COLLETTIVO
2.1 - Zona Palestra
Rif. N°
42
-35
36
37
38
39
40
41
-34
Descrizione
Palestra
Spazi connettivo
Spogliatoio femminile
Spogliatoio maschile
Locale tecnico piscina
Spogliatoio femminile docenti/istruttori
Spogliatoio maschile docenti/istruttori
Deposito palestra
Locale tecnologico
Spazi connettivo
Piscina
Superficie (mq)
540,00
35,40
29,40
29,40
17,90
10,20
10,20
16,90
15,30
14,90
198,00
917,60 mq
2.2 - Zona Sala Conferenze
Rif. N°
15
16
17
18
19
20
Agosto 2006
Descrizione
Sala riunioni
Deposito
Servizio igienico disabili
Servizio igienico femminile
Servizio igienico maschile
Sala polivalente
Superficie (mq)
32,20
23,40
4,93
5,20
5,20
136,60
207,53 mq
pag. 14
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Sito - Comune di Volano (TN)
Comuni di Besenello – Calliano –Volano
2.4 - Zona Mensa
Rif. N°
43
44
46
47
45
48
49
51
50
Descrizione
Sala mensa
Cucina
Spogliatoi femminili
Spogliatoi maschili
Dispensa - Cella frigo
Ripostiglio
Servizi igienici femminili
Servizio igienico disabili
Servizi igienici maschili
Superficie (mq)
257,90
82,90
9,60
9,60
11,80
5,30
18,60
5,30
18,60
419,60 mq
3 - SPAZI PER AMMINISTRAZIONE E GESTIONE
Rif. N°
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
22
12
13
14
Descrizione
Ufficio tecnico
Ufficio segreteria
Ufficio dirigente
Ripostiglio
Servizi igienici femminili
Servizi igienici maschili
Segreteria amministrativa
Segreteria personale
Segreteria didattica
Quadri elettrici e dati
Copisteria
Bidelleria
Ufficio consulente
Deposito
Sala insegnanti
Superficie (mq)
23,50
21,00
33,80
4,90
8,20
8,20
34,60
34,60
34,60
11,10
8,10
13,60
20,20
9,50
32,20
298,10 mq
4 - SPAZI DI CONNETTIVO
Rif. N°
------
Agosto 2006
Descrizione
Ascensore
Spazi connettivo amministraz. e gest.
Spazi connettivo sala conferenze
Spazi connettivo didattica strutturale
Spazi connettivo zona palestra
Superficie (mq)
4,20
345,30
46,70
200,50
153,30
750,00 mq
pag. 15
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Comuni di Besenello – Calliano –Volano
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SUPERFICI SPAZI PIANO PRIMO
1 - SPAZI PER LA DIDATTICA STRUTTURALE
Rif. N°
64
65
66
67
68
69
70
71
72
73
61
60
55
54
53
Descrizione
Aula (terza classe)
Aula (seconda classe)
Aula (prima classe)
Servizio igienico disabili femminile
Servizio igienico femminile
Servizio igienico maschile
Servizio igienico disabili maschile
Aula (prima classe)
Aula (seconda classe)
Aula (terza classe)
Laboratorio musica
Laboratorio artistico
Laboratorio tecnico
Aula a disposizione
Laboratorio informatica e multimedialità
Superficie (mq)
69,10
50,20
50,20
5,70
22,70
22,70
5,70
50,20
50,20
67,50
70,60
68,20
68,20
32,20
65,30
698,70 mq
2 - SPAZI PER USO COLLETTIVO
2.3 - Zona Biblioteca
Rif. N°
52
Descrizione
Biblioteca
Superficie (mq)
51,50
51,50 mq
3 - SPAZI PER AMMINISTRAZIONE E GESTIONE
Rif. N°
56
57
58
59
Descrizione
Locali di servizio
Locale ascensore
Aula udienze
Archivio
Superficie (mq)
16,20
3,40
19,40
34,60
73,60 mq
4 - SPAZI DI CONNETTIVO
Rif. N°
---
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Descrizione
Ascensore
Passerella di collegamento
Superficie (mq)
4,20
424,70
428,90 mq
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SINTESI SUPERFICI e VOLUMI COMPLESSIVI
PIANO TERRA
Superficie lorda scuola 2.285 mq
Volume lordo
7.998 mc
Superficie lorda spog. - piscina 420 mq
Volume lordo palestra
1.680 mc
Superficie lorda palestra 580 mq
Volume lordo palestra 4.640 mc
PIANO PRIMO
Superficie lorda scuola 1.387 mq
Volume lordo
4.855 mc
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Complessivamente le strutture scolastiche hanno una superficie lorda di circa
2.700 mq, mentre le strutture per palestra e piscina una superficie lorda pari a circa
1.000mq.
I rispettivi volumi lordi complessivi sono pari a circa 12.850 mc per i fabbricati
scolastici e 6.320 mc per i fabbricati di palestra e piscina.
Per quanto attiene gli spazi parcheggio di riferimento, in base alla norma [punto
2.1.4. del D.P.G.P. 1976 – n.17] deve essere non inferiore a un mq per ogni 20 mc di
costruzione. Il volume della costruzione va determinato sommando, al netto delle
murature, i volumi delle aule normali e speciali (esclusi i laboratori o gli uffici),
dell’auditorium, della sala riunioni, della biblioteca e della palestra. Sulla base dei
prospetti di dettaglio delle superfici sopra riportati, si deduce quindi che il volume
della costruzione, di riferimento per il computo delle aree parcheggio, è pari
indicativamente a 12.000 mc.
Quindi la superficie complessiva della aree parcheggio si attesta su indicativi 600
mq. Questo significa, che considerando un spazio parcheggio pari a 12,5 mq risultano
necessari 48 parcheggi auto. Nella planimetria generale di progetto (Tav n° 5) sono
indicati complessivamente 48 parcheggi nella parte antistante l’edificio scolastico a
nord, rilevando che in aggiunta altri parcheggi di servizio sono da realizzarsi negli
spazi di accesso alla zona palestra e mensa.
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Elenco dei subsistemi
Si propone di seguito un primo elenco esemplificativo dei subsistemi tecnologici
di riferimento per la tipologia di edificio scolastico in oggetto, funzionali a tracciare
l’elaborazione delle successive fasi di progettazione.
1
2
3
4
5
6
7
Subsistema delle strutture in elevazione
1.1.
Strutture verticali
1.2.
Strutture orizzontali
Subsistema delle strutture per i collegamenti
2.1
Scale e relative strutture portanti
2.2
Rampe
2.3
Gabbie e ascensori
Subsistema delle chiusure esterne verticali
3.1
Pareti esterne opache
3.2
Pareti esterne trasparenti
3.3
Infissi esterni
Subsistema delle chiusure esterne orizzontali
4.1
Coperture
4.2.
Impalcati contro terra
4.3.
Impalcati su spazi aperti
4.4.
Infissi orizzontali
Subsistema delle partizioni esterne
5.1
Pensiline
5.2
Ringhiere
Subsistema delle partizioni interne
6.1
Pareti interne opache
6.2
Pareti interne trasparenti
6.3
Infissi interni
6.4
Pareti attrezzate
6.5
Pareti mobili
Subsistema delle partizioni interne orizzontali
7.1
Pavimenti interni
7.2
Strati portanti (sottofondi)
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7.3
8
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Controsoffitti
Subsistemi impiantistici
8.1
Impianti per l'adduzione di fluidi
8.1.1
Impianti di climatizzazione e ventilazione
8.1.2
Impianti idrosanitari
8.1.3
Impianti antincendio
8.1.4
Impianti di adduzione combustibili
8.2
Impianti di adduzione energia elettrica
8.2.1
Impianti di illuminazione
8.2.2
Apparecchi illuminanti
8.2.3
Impianti di alimentazione macchine elettriche e messa a terra
8.2.4
Impianti di telecomunicazione
8.3
Impianti di scarico e smaltimento
8.3.1
Impianti scarico liquidi
8.3.2
Impianti smaltimento aeriformi
8.3.3
Impianti eliminazione rifiuti solidi
8.3.4
Impianti parafulmine
8.4
9
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Impianti per il trasporto di persone e oggetti
8.4.1
Impianti di elevazione
8.4.2
Impianti di traslazione
Subsistema delle attrezzature interne
9.1
Arredi
9.2
Macchine elettriche didattiche
10 Subsistema delle attrezzature esterne
10.1
Arredi esterni e recinzioni
10.2
Pavimentazioni esterne
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Formulazione analitica dei requisiti del sistema tecnologico
I diversi subsistemi sopra elencati, dovranno necessariamente essere progettati
per assicurare il rispetto delle normative di settore e nell’ambito di queste anche una
serie di requisiti di minima per la tipologia di edificio in oggetto. Anche in questo caso,
si riporta a seguire un primo elenco esemplificativo di tali requisiti, funzionale allo
sviluppo delle successive fasi di progettazione.
A
Requisiti relativi alla SICUREZZA
B-
Requisiti relativi al BENESSERE
C
Requisiti relativi alla FRUIBILITA'
D
Requisiti relativi all'ASPETTO
E
Requisiti relativi alla INTEGRABILITA'
F
Requisiti relativi alla FORNITURA DI SERVIZI
G
Requisiti relativi alla GESTIONE
Per ogni singolo gruppo di requisiti si possono individuare a loro volta dei requisiti
specifici, secondo lo schema sotto riportato.
Classe A: Requisiti di Sicurezza
1
Requisito di sicurezza statica
2
Requisito di sicurezza agli urti
3
Requisito di isolamento elettrico
4
Requisito di sicurezza alle folgorazioni
5
Requisito di asetticità
6
Requisito di ininfiammabilità
7
Requisito di sicurezza al fuoco
8
Requisito di innocuità di forma
9
Requisito di protezione delle cadute
10
Requisito di protezione da intrusioni umane
11
Requisito di protezione da intrusioni animali
12
Requisito di sicurezza alle manovre
13
Requisito di sicurezza di gestione dei flussi energetici
Classe B: Requisiti di Benessere
1
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Requisito di isolamento termico
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2
Requisito di controllo dell'umidità
3
Requisito di tenuta all'aria
4
Requisito di tenuta all'acqua
5
Requisito di impermeabilità
6
Requisito di isolamento acustico
7
Requisito di non rumorosità
8
Requisito di correzione acustica
9
Requisito di controllo della purezza dell'aria
10
Requisito di controllo del flusso luminoso
11
Requisito di attitudine a non abbagliare
12
Requisito di adeguatezza cromatica
13
Requisito di gradevolezza al tatto
14
Requisito di non alterazione dei fluidi di servizio
Classe C: Requisiti di Fruibilità
1
Requisito di attrezzabilità
2
Requisito di attitudine a non ingombrare
3
Requisito di comodità di uso e manovra
4
Requisito di transitabilità e agibilità
5
Requisito di flessibilità d'uso
Classe D: Requisiti di Aspetto
1
Requisito di regolarità geometrica
2
Requisito di attitudine a ricevere finiture diversificate
Classe E: Requisiti di integrabilità
1
Requisito di attitudine all'integrazione impiantistica
2
Requisito dimensionale con gli altri subsistemi
3
Requisito di coordinamento dimensionale fra gli elementi tecnici del
subsistema
4
Requisito di integrazione funzionale con gli altri subsistemi
5
Requisito di integrazione funzionale fra gli elementi tecnici del
subsistema
Classe F: Requisiti di Funzionamento
1
Requisito di funzionamento
2
Requisiti di rendimento
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Classe G: Requisiti di gestione
Classe G1: Mantenimento dell'integrità
Classe G2: Manutenzione
1
Requisito di controllabilità
2
Requisito di pulibilità
3
Requisito di riparabilità
4
Requisito di sostituibilità
Classe G3: Equilibrio energetico
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RELAZIONE TECNICA
Seconda Parte
Approfondimenti sui principali temi introdotti
nella Progettazione Preliminare dell’Edificio Scolastico
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STRUTTURE IN LEGNO
Le strutture in legno sono sempre più richieste nel settore dell’edilizia abitativa e
industriale per i maggiori vantaggi che presentano rispetto alle opere in muratura:
tempi di realizzazione ridotti, in quanto le componenti vengono
preassemblate in stabilimento;
maggiore isolamento termico e conseguente riduzione al minimo delle
spese di riscaldamento, fino a raggiungere l’ideale della casa a dispendio
energetico "zero”;
fino al 10 % in più di spazio abitativo dovuto al minore spessore delle pareti;
un ambiente abitativo salubre, in quanto è possibile evitare l’uso di
preservanti chimici;
durante la realizzazione di un’abitazione in legno non si produce umidità,
mentre nel caso di una villa in muratura è necessario lasciar asciugare fino
a 20 tonnellate d’acqua;
regolazione
automatica
della
piacevolmente fresco d’estate,
temperatura:
caldo
d’inverno,
metodo di costruzione ecologico, caratterizzato dall’impiego di materiali
rinnovabili la cui lavorazione consente un considerevole risparmio
energetico;
possibilità di riciclaggio completo e a costi di smaltimento ridotti per le
generazioni future;
i lavori di ammodernamento nonché eventuali modifiche sono possibili in
qualsiasi momento; le singole componenti sono rapidamente sostituibili e
facilmente reperibili;
interni ed esterni dell’abitazione possono essere realizzati su misura.
Fabbricare velocemente ed asciutto
La fabbricazione con il legno è caratterizzata da una serie di aspetti fisici e
tecnico-costruttivi, riconducibili principalmente alle proprietà naturali del materiale.
Oltre a questo, costruire con il legno offre vantaggi di tipo logistico e soluzioni
tecniche, a volte, vantaggiose anche dal punto di vista economico.
I fabbricati in legno sono leggeri.
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Il legno possiede un rapporto tra resistenza e peso proprio particolarmente
favorevole. Ciò significa, che i fabbricati in legno possono essere realizzati con un
evidente risparmio in peso, rispetto ad altri sistemi costruttivi attualmente in uso.
Questa caratteristica rende insostituibile il legno, in particolare nei lavori di
ristrutturazione e di ampliamento, laddove le fondamenta originarie non siano state
progettate pensando ad eventuali maggiorazioni.
Inoltre tale caratteristica li rende assolutamente idonei per l’edificazione di edifici
con spiccate caratteristiche antisismiche, rispondendo ottimamente (a differenza di
alcuni edifici tradizionali, come testimonia la foto sotto) alle diverse sollecitazioni di un
sisma.
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I fabbricati in legno permettono di risparmiare spazio
Nelle moderne modalità costruttive „a telaio“, il legno viene utilizzato per gli
elementi verticali. Distanziando tra loro tali elementi (ad es. di 62,5 cm) è possibile
realizzare una struttura a maglie, all’interno delle quali rimane lo spazio necessario per
l’isolamento termico. Così facendo, la funzione portante e quella isolante occupano
poco spazio, all’interno di uno stesso strato costruttivo, e nonostante questo, vengono
assolte ognuna dal materiale più appropriato. Gli impianti idraulici ed elettrici
vengono, spesso, inseriti in un apposito „strato degli impianti“.
Anche in questo caso, generalmente, gli spazi rimanenti vengono riempiti con
materiale isolante, migliorando le prestazioni complessive della struttura.
La sottile struttura delle pareti permette di avere a disposizione, a parità di
trasmittanza termica K, una maggiore superficie abitativa; già in una casa
unifamiliare di due piani, con un ingombro esterno di 10x8 m, si guadagnano 10 m2 di
superficie utile. Un tale guadagno in termini superficiali rappresenta, in particolare
nell’edilizia degli agglomerati urbani, un risparmio finanziario non trascurabile.
La maggior parte dei materiali non organici (minerali) viene messa in opera con
una certa umidità, asciugando, spesso, molto lentamente (cemento, intonaci, ecc.).
Nel caso del legno manca la fase costruttiva umida. Soltanto durante i lavori di
rifinitura (es. pavimenti verniciati) può essere presente dell’umidità negli ambienti.
Fabbricare in legno significa prefabbricare
Negli ultimi anni si è imposta, su vasta scala, la tecnica costruttiva ad elementi.
Questi vengono generalmente prefabbricati fino alla dimensione di una parete di
una stanza, successivamente vengono trasportati in cantiere ed infine, assemblati.
Tale metodo costruttivo comporta i seguenti vantaggi:
Tempi costruttivi contenuti, poiché fondamenta ed edificio possono essere
preparati contemporaneamente. In tal modo, oneri finanziari, quali i pagamenti degli
affitti, rivestono un peso minore.
Gli elementi vengono realizzati all’interno di stabilimenti specializzati, con diversi
livelli di prefabbricazione - a volte muniti di rivestimenti esterni e finestre. Durante
l’assemblaggio in cantiere, già a partire dal primo o secondo giorno, il tetto protegge
l’edificio da precipitazioni improvvise.
I lavori successivi vengono eseguiti al coperto - al riparo da vento e intemperie.
Il lavoro all’interno degli stabilimenti, assicura, attraverso l’invariabilità delle
condizioni di lavoro e attraverso la standardizzazione dei processi produttivi, una
migliore qualità del prodotto.
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Le più moderne tecnologie di rifinitura e i macchinari computerizzati consentono
un’elevata flessibilità e offrono, di conseguenza, i presupposti fondamentali per una
fabbricazione di elevato valore qualitativo.
Il legno offre di più
Sempre più spesso, nel confronto tra modalità costruttive diverse, viene
considerata l’analisi dei costi. Spesso, viene dato scarso peso ai benefici - qualsiasi
casa in legno, grazie a particolari accorgimenti, può diventare un edificio a basso
fabbisogno energetico. Eventuali miglioramenti nell’isolamento e, di conseguenza, la
diminuzione dei fabbisogni energetici, sono assolutamente convenienti da
raggiungere.
Il legno è eccellente. Il legno, quale materia prima e da costruzione naturale, è
da preferire. I suoi pregi, però, non dovrebbero essere „annullati“ da trattamenti
chimici non ponderati o da abbinamenti con materiali „insalubri“. Non c’è, invece,
nulla da obiettare riguardo l’accoppiamento con altri materiali sicuri, come ad es.
l’argilla.
Nel caso del legno da interni, il trattamento delle superfici è necessario, solo se
questo deve essere protetto dall’imbrattamento. Il trattamento dovrebbe quindi
essere fatto con cere o oli, che rendono il legno meno soggetto a sporcarsi.
Impregnanti a base di acqua e vernici offrono protezione per le sollecitazioni più
gravose.
Per la sua natura organica, il legno, è da sempre preferito, tra i materiali biologici,
nelle costruzioni. Infatti, esso si caratterizza dal punto di vista fisico, per avere ottime
proprietà in relazione all’isolamento termico, alla diffusione del vapore, al
mantenimento di un equilibrio dell’umidità e all’assorbimento di sostanze nocive.
Nelle costruzioni in legno, quindi, l’attenzione verso la salubrità degli ambienti, si
concentra in primo luogo verso i materiali impiegati e verso i prodotti con cui
vengono trattate le superfici. È importante, che le proprietà benefiche del legno non
siano compromesse da un’eccessiva protezione chimica o dall’impiego di materiali
meno salubri.
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IL COSTO DELLA BIOEDILIZIA
L’edificio ecologico è semplicemente un manufatto edilizio di qualità che non
risparmia sui materiali, ma in compenso la sua qualità dura nel tempo, con costi di
gestione e manutenzione molto ridotti.
In Europa il settore delle costruzioni deve essere competitivo per motivi di
economia globale ed anche per il beneficio della società in generale. La libera
concorrenza in questo settore ha prodotto abbondanza di merci, innovazioni
tecniche, prezzi più bassi, livelli qualitativi più elevati e una scelta più vasta.
La concorrenza avvantaggia non soltanto il committente ma anche i
contribuenti, gli inquilini e gli acquirenti. Le autorità devono promuovere una
maggiore concorrenza. Oggi, tuttavia, questo compito è svolto senza analizzare i suoi
effetti negativi. La concorrenza tra i progettisti basata sul prezzo conduce alla scelta
sulla base del costo più basso, restringe il tempo disponibile per l’ottimizzazione del
progetto e nel lungo periodo conduce a soluzioni scadenti.
Confronto tra tradizionale e bioecologico
Il costo reale di un edificio è valutabile solo se si tiene conto di tutte le
componenti che vi incidono e non esclusivamente al costo economico iniziale
dell’investimento. È necessario considerare:
Costi a breve termine, ovvero il costo proprio della realizzazione del
manufatto;
Costi a lungo termine che possono essere suddivisi in due gruppi: i costi di
gestione e manutenzione e quelli inerenti alla salute a all’ambiente.
Nell’elaborato n° 11 – ‘Calcolo sommario della spesa e quadro economico’, sono
state sinteticamente evidenziate alcune voci maggiormente incidenti sulle
maggiorazioni di costo prevedibili per l’edificio scolastico in oggetto.
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RECUPERO ACQUA PIOVANA
I perché del recupero dell'acqua piovana.
Oltre il 97% delle risorse d'acqua sono acqua marina non usufruibile per l'uomo.
Del restante 3% di acqua dolce, la maggior parte esiste in forma solida ai poli e nei
ghiacciai. Le restanti risorse sono il 0,3%. L'acqua è sempre stata un bene insostituibile.
Nel nostro quotidiano noi approfittiamo di questo bene senza differenziare. Usiamo
dell'ottima acqua potabile per uso alimentare anche in situazioni dove non è
indispensabile. Un ulteriore problema è la garanzia della qualità dell'acqua. Con il
continuo apporto di nitrati, fosfati, anticrittogamici e altri prodotti chimici, il
trattamento dell'acqua diventa sempre più impegnativo e costoso. Dall'altra parte
incanaliamo e portiamo lontano da noi l'acqua piovana tanto importante per
l'equilibrio delle falde.
Questo non porta ad altro, che un aumento spropositato dei costi di infrastrutture.
Una separazione degli usi non è solo fattibile ma anche auspicabile. Queste soluzioni
non sono solo tematiche ecologiche ma anche economiche. Con un sistema
innovativo ed efficiente dell'accumulo di acqua piovana si può ridurre notevolmente
il consumo di acqua potabile preziosa. Una famiglia di 4 persone consuma più di 200
m3 l'anno di acqua potabile di cui più della metà scorre per gabinetto, lavatrice e
giardino. In queste situazioni è richiesto l'uso d'acqua piovana. I vantaggi non sono
solo ambientali ma anche economici.
Esistono tre argomenti fondamentali per l'uso d'acqua piovana:
- non costa niente
- sostituisce l'acqua potabile
- ritiene l'acqua piovana nelle punte di scarico (temporali)
Per le sue caratteristiche fisiologiche l'uso d'acqua piovana ha anche altri
vantaggi:
- è ottimale per l'assorbimento dei minerali per le piante
- elevato effetto pulente e morbidente con un risparmio di detersivi fino al 50%
per l'assenza di calcare
- funzionamento ottimale e longevo della lavatrice per la mancanza di calcare
- nessun deposito calcareo nel WC
Caratteristica dell'acqua piovana
Senz'altro la qualità dell'acqua piovana varia dal luogo in cui precipita. Inoltre
varia la struttura anche nel percorso dalle nuvole alla cisterna di raccolta. Mentre in
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"caduta" dal cielo ha un valore PH di ca. 6, questo si alza subito di 0,5 con il contatto
del tetto. La situazione mineraria varia molto dal microclima e dalla frequenza
abitativa. Batteriologicamente parlando, il massimo valore viene raggiunto nel
contatto con il tetto.
Non si presenta nessun problema igienico se l'impianto di recupero acqua
piovana è inserito correttamente nell'uso casalingo. Questi dati emergono da studi
scientifici e pratici a lungo termine, come per esempio quello dell'istituto statale
d'igiene di Brema.
Garanzia d'igiene per l'acqua piovana raccolta in cisterna
Quest'acqua piovana viene raccolta in una cisterna passando prima per un filtro.
La qualità del filtro incide notevolmente. Due sono i compiti principali del filtro:
segmentazione dell'acqua piovana e filtrazione. La segmentazione dell'acqua
piovana ha il vantaggio di eliminare la prima acqua che viene dal tetto e di
conseguenza eliminare gran parte dello sporco. La filtrazione successiva garantisce
sempre una certa qualità.
Raccogliendo quest'acqua in una cisterna interrata la qualità aumenta per più
motivi. Con la cisterna interrata si stabilizza molto la temperatura e si evita la luce, due
fonti indispensabili per l'alimentazione di vari batteri. Inoltre con un impianto fatto a
regola d'arte e cioè collegando un'entrata tranquillizzata, si permette una
decantazione che porta tutti i batteri e le varie sostanze nel basso della cisterna.
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IL COMFORT TERMICO
Il clima che si determina all’interno di una abitazione e le condizioni di comfort
termico non dipendono solo dalla temperatura dell’aria interna.
Il comfort termico, infatti, dipende oltre che dalla temperatura, da una
complessa serie di fattori tra i quali il movimento dell'aria, la sua velocità, il suo grado
di umidità, la conducibilità termica dei materiali e la temperatura media radiante,
che è la temperatura delle pareti con le quali il corpo scambia calore per
irraggiamento.
Tutti questi fattori, inoltre, interagiscono con le caratteristiche individuali del corpo
umano attraverso il suo metabolismo, il vestiario, la temperatura della pelle e
contribuiscono a dare una sensazione di benessere oppure una influenza negativa
sull’organismo.
Le variabili soggettive dell’individuo e il fatto che il grado di sensibilità alle
variazioni termiche dipende da vari fattori, non toglie il fatto che, per valutare
correttamente le condizioni termiche di un ambiente, bisogna considerare il contesto
climatico esterno in cui si va a costruire e conoscere il livello di attività degli
occupanti, ovvero la destinazione d’uso degli ambienti.
Parametri del CLIMA ABITATIVO – Valori ottimaliL’ARCHITETTURA BIOCLIMATICAPer
architettura bioclimatica si intende quell’architettura che, concepita in funzione delle
caratteristiche dell’ambiente esterno, è finalizzata al raggiungimento del comfort
ambientale interno, minimizzando i consumi energetici per la climatizzazione e
limitando di conseguenza l’inquinamento dell’ambiente.[1][1] Sito WEB www.isesitalia.it
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Gli obiettivi dell’architettura bioclimatica sono:
il risparmio energetico,
la riduzione dell’inquinamento
e soprattutto migliorare la qualità di vita dell’uomo.
Tali obiettivi la progettazione bioclimatica cerca di ottenerli attraverso:
la conservazione dell’energia attraverso l’isolamento, il controllo dei
fenomeni di condensazione, dei ponti termici, delle infiltrazioni e dei
ricambi dell’aria;
il riscaldamento solare passivo con sistemi diretti, indiretti e isolanti;
il raffreddamento passivo attraverso la protezione dall’irraggiamento
solare, l’inerzia termica, l’adozione di sistemi naturali di raffreddamento per
ventilazione, l’irraggiamento notturno e l’evaporazione;
l’illuminazione naturale;
l’uso di sistemi energetici non tradizionali integrati nell’edificio.
PROGETTARE CON IL SOLE
I principali aspetti progettuali da prendere in esame sono:
una corretta e attenta analisi climatica del luogo da cui dipenderà anche
molte scelte progettuali nella realizzazione dell’edificio: orientazione,
forma, materiali e tecniche di captazione del calore;
l’interazione con l’ambiente esterno da sfruttare come possibile protezione
come nel caso di ammassi di terra o di vegetazione nel caso del vento o
la protezione della vegetazione nei mesi estivi;
l’isolazione termica adeguata dell’edificio per garantire di ottenere e
mantenere il comfort adeguato sia in inverno che in estate;
la scelta dei metodi di climatizzazione solare che possono essere sistemi
solari attivi e sistemi solari passivi.
L’ANALISI DEL CLIMA
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pag. 33
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Nell’analisi del clima per poter progettare una edificio solare bisogna tenere
conto in particolare di:
i fattori meteorologici, primi fra tutti il vento,
il percorso del sole da cui ne deriva la scelta della localizzazione,
dell’orientamento e la forma dell’edificio;
le ostruzioni del sole da cui la giustapposizione in relazione con gli altri
edifici e l’ambiente circostante.
Aspetti relativi al controllo del microclima locale. Fonte: Clemente Maria Claudia IL
PRIMO REQUISITO da COSTRUIRE n° 164 gennaio 1997
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INQUINAMENTO ELETTROMAGNATICO
L’elettromagnetismo indica l’insieme dei fenomeni elettrici e magnetici, di origine
naturale e artificiale, e lo studio delle relazioni esistenti tra di essi.Campo
elettromagnetico naturale
I campi elettromagnetici naturali derivano dagli scambi di energia permanente
fra la terra ed il cosmo e esistono da sempre; l’uomo è sempre vissuto a contatto con
essi fin dalla sua prima comparsa sul pianeta instaurandovi un equilibrio naturale. Tutti
gli organismi viventi presenti sulla terra si sono adattati al campo magnetico terrestre
che ha sempre influito positivamente sugli scambi elettrici che regolano i processi
cellulari. Rispetto ai nostri bioritmi è considerato un fattore di regolazione.
Questo equilibrio viene meno e si spezza in presenza di anomalie che alterano il
campo elettromagnetico; possono essere anomalie naturali, come la presenza di
faglie o corsi d’acqua sotterranee, o dovute ad interferenze con altri campi
elettromagnetici d’origine artificiale. L’alterazione dell’equilibrio porta a squilibri per
gli esseri viventi e origina vere e proprie patologie. CAMPI ELETTROMAGNETICI
ARTIFICIALI Il campo elettromagnetico a cui siamo sottoposti attualmente risulta
essere aumentato di intensità di ben un milione di volte da quando è stata messa in
funzione la prima radio ed aumenta in maniera incontrastato da oltre 50 anni nelle
case e negli ambienti di lavoro. Si parla di inquinamento elettromagnetico ma noi
non riusciamo a percepirlo e non siamo in grado di sapere se sta procurando
problemi a livello di salute.
All’interno delle abitazioni e dei luoghi di lavoro, la rete elettrica alimenta un
numero elevatissimo di apparecchi, ritrovati della tecnica che hanno sicuramente
contribuito a migliorare la nostra vita. C’è però anche un rovescio della medaglia a
scapito dell’ambiente e della nostra salute. Per prima cosa, l’aumento della richiesta
di energia a portato gli enti produttori ad aumentare le centrali e a potenziare le reti
di distribuzione con un notevole costo e impatto ambientale. Conseguenza ancora
più preoccupante è l’aumento dell’inquinamento dell’aria che questo sviluppo ha
causato; spesso non si da grossa importanza, quando si consuma corrente elettrica,
al fatto che l’impiego di combustibili come gasolio e carbone (fonti prevalentemente
usati per la produzione) hanno un altissimo impatto inquinante. CAMPI
ELETTROMAGNETICI A BASSA FREQUENZA I campi elettromagnetici possono essere
campi a bassa frequenza che vengono prodotti da apparecchiature elettriche
(come elettrodomestici, stereo, computer..) cavi conduttori , prese all’interno
dell’abitazione e da sorgenti esterne come per esempio i tralicci dell’alta tensione.
CAMPI ELETTROMAGNETICI AD ALTA FREQUENZA I campi elettromagnetici ad alta
frequenza sono quelli prodotti, per fare un esempio, da telefoni cellulari e dal
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microonde. La tecnologia ad alta frequenza viene usata nell’ambito delle
telecomunicazioni. Vi sono due tipi di apparecchi: quello come la radio, la televisione
che diffondono l’energia con lo scopo di coprire una superficie il più possibile estesa
e i sistemi diretti. Sistemi diretti sono i ponti radio e le comunicazioni spaziali che
inviano fasci a piccola ampiezza in un preciso punto ad una grande distanza. Questi
apparecchi non generano campi rilevanti se non nel caso in cui vengano posizionati
sulla sommità di edifici come nel caso delle stazioni per la telefonia cellulare. EFFETTI
SULLA SALUTE UMANA
Le geopatie
Il tema delle geopatie è assai dibattuto in ambiente scientifico; per geopatie si
considerano tutti gli effetti di origine tellurica ,in genere negativi, subiti dagli organismi
viventi in funzione della loro presenza in un determinato luogo.
Il periodo più recettivo nei confronti di questa tematica risale ai primi decenni del
secolo scorso in vari paesi europei, soprattutto in Germania ma anche in Italia. Sono
ricerche basate sulle coincidenze della casistica clinica; fra gli scienziati e i medici
che hanno dedicato la vita per queste ricerche è bene ricordare Haviland (alla fine
del 1800), George Lakhowsky (1928), Hager (1932), Codi (1039), Gori (1932) e molti
altri.Dopo la seconda guerra mondiale la ricerca scientifica subì un grosso progresso,
ma gli studi sulle geopatie non interessavano più essendo, secondo il nuovo principio
del consumismo, non redditizio. Le ricerche proseguirono solo grazie ad alcuni studiosi
appassionati come Ernest Hartmann (1960) e Faliero Capineri (1970) . Effetti da
inquinamento elettromagnetico
Sia la medicina che la biologia studia da parecchi anni le interazioni tra campo
elettromagnetico alterato e gli esseri viventi ma non è ancora possibile affermare con
certezza scientifica la pericolosità per la salute. Eppure sono state pubblicate più di
10.000 documentazioni scientifiche sull’argomento: si è passati da una prima
affermazione che i campi elettromagnetici non producessero nessun effetto nocivo
ad affermare poi che si può incorrere a problemi di salute per esposizioni dell’ordine
dei millitesla ed infine, a tutt’oggi, si è arrivati a ritenere pericolose esposizioni fino a
qualche decina di microtesla. a stessa Organizzazione Mondiale della Sanità ha
definito l’inquinamento elettromagnetico come una tra le quattro principali
problematiche per l’uomo del 2000.
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Possibile effetti sulla salute dovuto alle basse e alte frequenze
INQUINAMENTO DELL’ARIA
Negli ultimi 30 anni si è posta l’attenzione sull’inquinamento dell’aria esterna
senza rendersi conto che un problema altrettanto allarmante era lo stato dell’aria
interna nelle abitazioni e nei luoghi di lavoro.
Solo recentemente l’intera comunità scientifica internazionale si è occupata di
questo problema che riguarda personalmente ogni individuo, appartenente ad un
paese economicamente sviluppato, che abita e lavora in ambienti confinati.
L’attenzione che si deve dare all’inquinamento dell’aria interna risulta importantissima
sulla base del fatto che l’uomo trascorre il 90% del suo tempo all’interno di edifici,
siano essi abitazioni, luoghi di lavoro, scuole, ospedali, teatri, ecc..
Percentuale delle 24 ore trascorse da adulti in diversi ambienti.
Fonte: Sito WEB www.reteambiente.it
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Analisi condotte nel 1986 dall’EPA, Environmental Protection Agency, ha portato
ad affermare che l’aria interna risulta ben 5 volte più inquinata di quella esterna. Il
ministero dell’Ambiente, nel 1991, prende una posizione sull’argomento e definisce il
concetto di inquinamento indoor come “la presenza nell’aria di ambienti confinati di
contaminanti fisici, chimici e biologici non presenti nell’aria esterna di sistemi ecologici
aperti di elevata qualità”.
LE FONTI E LE SOSTANZE INQUINANTI
FONTI E CAUSE
Le principali fonti e cause dell’inquinamento dell’aria all’interno di un ambiente
confinato possono essere sostanzialmente individuate da:
Materiali utilizzati per la costruzione dell’edificio in quanto possono
emettere sostanze nocive sotto forma di vapori, polveri, radioattività e
possono avere capacità di assorbire e poi rilasciare contaminanti;
Sistemi costruttivi non idonei a realizzare le condizioni per ottenere una
buona qualità dell’aria interna (come le impermeabilizzazioni, le aperture, i
sistemi di condizionamento, ecc.);
Materiali e prodotti presenti all’interno delle abitazioni che, data l’elevata
concentrazione, rilasciano sostanze nocive in quantità non trascurabili
(mobili, plastiche, elettrodomestici, ecc.) ;
Prodotti utilizzati per le finiture e i trattamenti ( come le vernici per mobili e
pavimenti);
Persone e animali presenti, intesi come fonte propria (peli, forfora, ecc..) e
per le azioni, fonti di inquinanti, che compiono (cucinare, riscaldare,
fumare, ecc.).
LE SOSTANZE INQUINANTI
Le sostanze inquinanti presenti in un edificio residenziale o ad uso civile,
escludendo qualsiasi tipo di edificio industriale, possono essere divisi in:
Gas;
Gas prodotti da processi di combustione;
Composti organici volatili;
Fibre e particolati respirabili;
Contaminanti biologici.
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METODI DI RIMEDIO
Il problema dell’inquinamento dell’aria in ambienti confinati va affrontato con un
approccio globale: bisogna studiare l’edificio come un unico sistema trattandolo
nelle sua totalità. Il progettista deve riuscire a gestire tutti gli aspetti del problema
attuando scelte in grado di essere adatte sia alla realizzazione dell’edificio che per
garantire il benessere degli utenti.
Le possibili tecniche, che sono in via di sperimentazione in paesi quali il Canada,
Stati Uniti e appartenenti al Nord Europa, sono:
Agire direttamente sulle fonti. Questo primo metodo è denominato “source
control” e consiste nell’evitare tutte le sostanze che concorrono all’inquinamento
dell’aria. Questo non sempre risulta possibile poiché le scelte sono vincolate dalle
tecniche costruttive e da fattori economici; molte volte non si è neanche in grado di
individuare con precisione la fonte.
Questo metodo permette di migliorare significativamente l’aria ma comporta,
quando possibile, dei costi iniziali molto elevati. Anche se oneroso è però spesso
necessario rimuovere e sostituire certi materiali dagli edifici causa la loro eccessiva
tossicità (è il caso dei manufatti in fibra di amianto e delle tubature in piombo).
Quando è inevitabile l’utilizzo di prodotti potenzialmente inquinanti si deve ricorrere al
contenimento, ovvero attuare la messa in opera prevedendo anche al rivestimento
protettivo (alle volte è sufficiente la semplice verniciatura). Nel metodo del controllo
delle fonti è compresa anche una corretta manutenzione e gestione dell’immobile
soprattutto dei suoi sistemi di climatizzazione e di combustione.
Trattamento dell’aria. Il metodo “ventilation” utilizza la ventilazione naturale e/o
forzata per diluire le concentrazioni di inquinanti e raggiungere soddisfacenti qualità
dell’aria interna. Un’altra tecnica è il metodo chiamato “air clearing” che utilizza
degli speciali dispositivi per la pulizia dell’aria. I dispositivi per purificare l’aria non
possono però sostituire ne la ventilazione ne il controllo delle fonti ma può essere utile
nel caso di certi contaminanti come le polveri mentre risultano inutili per gas e vapori.
Questi sistemi ricorrono alla filtrazione e alla precipitazione elettrostatica.
Dal punto di vista medico-sanitario e in termini di comfort si ha una qualità
dell’aria soddisfacente quando le concentrazioni di contaminanti chimici e biologici
non comportano rischi per la salute e non determinano una percezione olfattiva
giudicata insoddisfacente dalla maggioranza degli occupanti.
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Studio della ventilazione naturale in un edificio a più piani. Fonte: De Capua Alberto
L’ARIA CHE RESPIRIAMO da TECNOLOGIA E AMBIENTE supplemento a Costruire n°167 04/1997
L’inquinamento prodotto dagli edifici è causato principalmente dal fatto che i
materiali utilizzati non sono stati sufficientemente sperimentati sotto il profilo delle
emissioni nocive. Le emissioni potenzialmente nocive dei singoli materiali possono
essere valutati in laboratorio ma non sempre tali dati possono essere rapportati alla
realtà causa le combinazioni di fattori che vengono ad interagire nell’ambiente.
L’apporto normativo risulta carente sia a livello comunitario che nazionale non
definendo misure e metodi di verifica standard per quanto riguarda il comfort
abitativo. Le attuali normative riguardanti l’utilizzo di materiali da costruzione non sono
mirate alla riduzione dell’inquinamento dell’aria ma all’ecologicità del materiale in
termini generali.
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ENERGIA SOLARE
Una prima distinzione schematica, prima di approcciare il tema dell’energia
solare, va fatta tra le fonti di energia convenzionale e le fonti di energia rinnovabili
Fonti di energia convenzionali
Derivano da limitate riserve naturali di materiali che vengono estratti dal
sottosuolo (carbone, petrolio e gas). Sono responsabili di alcuni dei danni a livello
ambientale (inquinamento atmosferico, effetto serra, radioattività).
Fonti di energia rinnovabili
Hanno la caratteristica di derivare da flussi naturali che attraversano l’atmosfera.
Di queste energie viene captata solo una minima parte, e sono considerate
praticamente innocue per l’ambiente ed hanno una durata “infinita”.
Le Fonti di energia Rinnovabile accessibili
Eccezion fatta per l’energia geotermica derivante dal sottosuolo (es. Politica
energetica islandese) tutte le altre fonti energetiche rinnovabili sono legate in modo
più o meno diretto con l'energia prodotta dal sole (vento, maree, fotosintesi...)
La radiazione solare può essere sfruttata in due modi:
1. Sfruttamento del CALOREIl calore può essere raccolto e concentrato per
riscaldare l’acqua sanitaria e/o gli ambienti domestici.
2. Sfruttamento della LUCE
La luce solare può essere trasformata in energia elettrica grazie alla
tecnologia fotovoltaica.
L’impatto del fotovoltaico sull’ambiente
L’impatto della tecnologia fotovoltaica è molto basso e deriva in massima parte
dall’energia necessari alla produzione delle celle fotovoltaiche. Durante il
funzionamento dell'impianto l’inquinamento prodotto è praticamente nullo.
I vantaggi del fotovoltaico
E’ una tecnologia che può essere usata ovunque, purché si presente la
luce solare.
Rende possibile la diminuzione drastica delle perdite per trasporto in
quanto produzione e consumo sono fisicamente vicini.
E’ facile prevedere la produzione annuale di energia.
Non si produce alcun tipo di inquinamento durante il funzionamento.
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La manutenzione richiesta è molto limitataLa dimensione degli impianti è
esternamente variabile e modulare.Il fotovoltaico e l’architettura
La più recente applicazione della tecnologia fotovoltaica è l’integrazione negli
edifici. Il mondo dell’integrazione architettonica può essere suddiviso in due
categorie: l’integrazione negli edifici e l’integrazione nelle infrastrutture urbane.
Le tipologie integrate nelle strutture architettoniche più frequenti sono: coperture
(piane, inclinate, curve...), facciate, frangisole, lucernai, elementi di rivestimento,
balaustre.
Esempi di integrazione architettonica - Tetto fotovoltaico strutturale
Stuttura di grandi dimensioni con copertura fotovoltaica
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IL SOLARE TERMICO
Questa tecnologia permette di sfruttare la radiazione solare attraverso
fondamentalmente il pannello solare composto da:
a) assorbitore: è solitamente una lastra in rame all’interno della quale scorre
un fascio tubiero col liquido da riscaldare.
b) lastra di vetro trasparente: posta al di sopra dell’assorbitore, crea il
cosiddetto effetto serra.
c) isolante termico: Viene posto nella parte sottostante il pannello
d) chassis: tiene assieme il tutto e conferisce robustezza al pannello
Circolazione Forzata - Principio di funzionamento
Il calore che si produce nel collettore è spesso disponibile in momenti in cui non
se ne ha bisogno. Ecco perché, tra il collettore e l’utilizzatore, occorre interporre un
elemento avente la funzione di accumulatore (bollitore).
L’utilizzazione della radiazione solare sotto forma termica per il riscaldamento
dell’acqua sanitaria, permette delle sostanziali economie di energia. Le numerose
installazioni realizzate sino ad oggi hanno dimostrato che queste tecniche hanno
raggiunto un alto grado di maturità e di affidabilità.
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ACUSTICA
Negli edifici correnti siamo sottoposti a diversi tipi di rumore che possono creare
disturbo. In questo contesto abbiamo distinto sei possibili tipi di rumori disturbanti:
rumore da calpestio o urti: prodotto da persone che camminano o oggetti che
cadono rumore da macchinari: prodotto da macchine che si trovano in casa
(elettrodomestici, caldaie, condizionatori, ecc..) rumore da impianti: prodotto da
impianti domestici (scarichi del bagno, acqua nei tubi, ecc..) rumore da musica o
attività varie: rumore aereo proveniente da un ambiente vicino e causato da radio,
televisioni, persone che parlano, strumenti musicali, ecc... rumore da traffico, traffico
aereo, attività produttive: rumore aereo proveniente dall'ambiente esterno e causato
da traffico stradale o aereo, lavori stradali, ecc.. rumore riverberante: rumore (che
può avere origini differenti) che permane all'interno di un ambiente a causa di
fenomeni di riflessione, anche dopo che la sorgente ha finito di agire.
Come si trasmette il rumore
Il rumore si trasmette attraverso l'aria ma anche, a velocità diverse, negli altri
materiali. Alcuni esempi della velocità di trasmissione del suono in vari mezzi sono
riportati sotto:
Materiale
Velocità suono (m/s)
Aria
344
Piombo
1220
Acqua
1410
Mattoni
3000
Legno
3400
Vetro
4100
Acciaio
5200
Come si misura
Poiché il rumore non ha la stessa intensità alle diverse frequenze, si utilizza uno
strumento, detto "fonometro analizzatore" capace di filtrarle e riconoscerle. In tal
modo si può studiare il rumore ed analizzarne le componenti. Per esprimere il livello di
disturbo associabile al rumore, esso viene "pesato" con una scala "A" che attenua le
frequenze basse, meno disturbanti: il valore ottenuto è espresso in dB(A). Per motivi
pratici è opportuno valutare il disturbo provato in un periodo di tempo con un solo
numero:il livello equivalente. Esso esprime la quantità media di energia associabile al
rumore.
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Il DECIBEL è il logaritmo del rapporto tra la pressione sonora ed una pressione di
riferimento, moltiplicato per 10:
dB = 10 log (P / Pa)Si usa per semplificare il problema ( anche se potrebbe
sembrare il contrario): la scala delle pressioni sonore è molto ampia e non sarebbe
facilmente rappresentabile.
Inoltre l'orecchio umano è sensibile alla pressione, ma non in modo lineare. Una
pressione doppia non corrisponde ad una sensazione doppia Assorbimento e
Isolamento
Quando un suono incontra un ostacolo, ad esempio una parete, parte
dell'energia acustica viene riflessa, parte viene assorbita, e parte viene trasmessa
all'ambiente confinante. Per ogni materiale, il coefficiente di assorbimento alfa ed il
potere fonoisolante R caratterizzano, per ogni frequenza, il comportamento acustico
dello stesso.
Quando un suono incontra un ostacolo, si verificano anche altri fenomeni quali la
diffrazione acustica sugli spigoli e la diffusione acustica. In alcune situazioni è anche
possibile osservare altri effetti quali la risonanza e la coincidenza; l'effetto di risonanza
si verifica quando una frequenza naturale di un divisorio viene eccitata dalle onde
acustiche incidenti su di esso, con conseguente deterioramento del potere
fonoisolante; l'effetto di coincidenza si verifica invece quando la proiezione della
lunghezza d'onda di un suono incidente su un pannello coincide con la lunghezza
d'onda dell'onda flessionale del pannello stesso: anche in questo caso il risultato è un
peggioramento del potere fonoisolante.
ASSORBIMENTO ACUSTICO
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Proprietà di materiali, strutture e oggetti di convertire energia acustica in calore,
sia per propagazione in un mezzo sia per dissipazione quando l'onda sonora colpisce
una superficie.
L'ECO è il risultato del rumore che viene riflesso da una superficie. Negli ambienti
chiusi di grandi dimensioni il rumore può "rimbalzare" sulle superfici più volte
generando un senso di fastidio e malessere. Per attenuarlo basta rivestire
opportunamente le pareti di materiali fonoassorbenti, che cioè assorbono la maggior
parte dell'energia incidente. La caratteristica degli ambienti è il tempo di
RIVERBERAZIONE (più alto, più l'eco è lunga). La caratteristica dei materiali è il
COEFFICIENTE DI FONOASSORBIMENTO ( un valore compreso tra zero e uno: più alto è
più il materiale è fonoassorbente).
ISOLAMENTO ACUSTICO
L'isolamento acustico è la proprietà di una struttura d'impedire l'arrivo del suono
in un ambiente ricevente. E' importante che un intervento di isolamento acustico sia
continuo, applicato correttamente e che non presenti "buchi". E' infatti sufficiente che
vi sia un punto debole, cioè permeabile al rumore, perché l'intero intervento venga
vanificato. Questo aspetto è particolarmente importante nell'isolamento delle pareti
perimetrali di un edificio, che sono composte da diversi elementi (muratura,
serramenti, cassonetti per avvolgibili, bocchette di aerazione,ecc...): ogni
componente deve essere adeguatamente isolato per garantire un buon risultato
complessivo. Il rumore si trasmette attraverso due mezzi : l’aria e i materiali solidi. Per
impedire o limitare i due tipi di trasmissione si utilizzano modalità diverse, e si interviene
quindi in modo differente. E’ molto importante che entrambe le componenti del
rumore disturbante vengano eliminate, poiché non sono mai indipendenti, ma sono
sempre presenti contemporaneamente. Eliminandone una sola si rischia di non
risolvere il problema. E’ quindi probabile che per ottenere un buon livello di
isolamento si debbano realizzare più interventi.
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TETTI VERDI
L'impiego delle coperture continue a verde comporta vantaggi per l'ambiente a
micro e macro scala e vantaggi economici e costruttivi.
Vantaggi per l'ambiente
Regimazione idrica.
In conseguenza alla sempre crescente impermeabilizzazione delle superfici,
causata dall'edificazione (strade, piazze, parcheggi, edifici), l'acqua piovana non
viene più smaltita attraverso un processo naturale di filtrazione e alimentazione delle
falde, ma viene rapidamente convogliata nei sistemi artificiali di smaltimento con
evidenti ripercussioni sull'equilibrio idrico. Il verde pensile, grazie all'elevata capacità
di accumulare, trattenere e restituire in percentuale ridotta l'acqua all'ambiente,
fornisce un utile contributo alla regimazione idrica globale.
I benefici derivano dallo sgravio del carico idraulico sulla rete di smaltimento e
dalla maggiore evapotraspirazione del sistema pensile-vegetazione.
La capacità di regimazione dipende dalle caratteristiche del sistema a verde
pensile adottato. In particolar modo le caratteristiche del substrato e dello strato
drenante sono di fondamentale importanza.
Dopo 15 minuti (carico di pioggia massimo pari a 20 mm) nella copertura in
ghiaia si ha già un deflusso pari all'80% della pioggia caduta e dopo 60 minuti il
deflusso è pari al 95%. Nella copertura a verde dopo 15 minuti il deflusso è pari solo al
25% e dopo 60 minuti è pari al 50%. La differenza è costituita dall'acqua trattenuta dal
sistema a verde pensile e restituita all'ambiente in modo differito attraverso
l'evaporazione e l'evapotraspirazione.
Miglioramento del clima.
L'acqua accumulata e trattenuta dal sistema a verde pensile rimane a
disposizione e viene assorbita dalla vegetazione oppure evapora, in funzione della
temperatura, dalla superficie. I processi d'evaporazione ed evapotraspirazione
contribuiscono ad abbassare i picchi delle temperature dell'ambiente circostante
portando concreti vantaggi sia a microscala (singolo edificio), sia a macroscala
migliorando il benessere ambientale.
Nelle figure sotto è riportato un confronto fra l’andamento delle temperature su
una copertura tradizionale e su una copertura verde pensile.
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Più le superfici e i suoli degli insediamenti urbani sono impermeabilizzati e sigillati e
maggiore è la sensazione di disagio percepita a causa del riscaldamento delle
superfici e l'assenza di moti convettivi. In questo ambito il verde pensile può
contribuire a ripristinare condizioni migliori di benessere ambientale.
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Trattenimento delle polveri.
La vegetazione ha, nei confronti delle polveri e dei particolati in movimento e in
sospensione nell'atmosfera due tipi di effetti.
Il primo è un effetto diretto, conseguente alla capacità delle piante di filtrare e di
assorbire in parte polveri e particolati.
Il secondo è un effetto indiretto, conseguente al minore accumulo e successiva
riflessione del calore delle superfici a verde che comporta un minore movimento delle
particelle dovuto a moti convettivi localizzati.
La capacità di una struttura a verde pensile di influire sulle polveri atmosferiche
dipende molto da tipo, sviluppo e distribuzione spaziale della vegetazione.
Riduzione della diffusione sonora.
Riduzione all'interno degli edifici e riduzione della riflessione all'esterno con
abbattimento dell'inquinamento acustico.
Le superfici lisce e rigide delle coperture tradizionali riflettono il rumore
proveniente dall'esterno (rimbombo, riverbero, amplificazione del "rumore di fondo"
urbano) e non offrono sufficiente barriera alla trasmissione del rumore all'interno degli
edifici.
La struttura a verde pensile, al contrario, presenta superfici non omogenee ed è
costituita da materiali con caratteristiche di assorbimento acustico (vegetazione,
substrati, feltri, presenza di acqua...) che abbattono la riflessione esterna e la
trasmissione attraverso le coperture.
In Germania sono state adottate coperture a verde pensile in prossimità di
installazioni aeroportuali per ridurre l'inquinamento acustico al di sotto di determinate
soglie.
Il verde pensile ricrea ambienti di vita.
Il verde pensile, ricreando ambienti di vita per animali e piante in contesti
antropizzati biologicamente degradati, riporta un certo grado di diversità ecologica
negli ambienti urbani e contribuisce a ricreare i necessari "corridoi ecologici".
Questo aspetto è di particolare importanza in funzione dello sviluppo delle
discipline correlate all'Ecologia del paesaggio. Strumento, questo, che tenderà ad
avere sempre più importanza nella progettazione e programmazione ambientale.
Verde pensile come strumento di mitigazione e compensazione ambientale.
La svolta, avvenuta nei decenni passati, ha portato a considerare il verde pensile
non più soltanto come un abbellimento delle abitazioni di persone appartenenti ai
ceti abbienti, ma come elemento indispensabile per il miglioramento delle condizioni
ambientali.
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Recentemente il verde pensile ha compiuto un ulteriore passo ed è stato inserito
tra le tecnologie più importanti considerate nelle applicazioni per la compensazione
e mitigazione ambientale.
Si può affermare che le tecnologie per il verde pensile rientrano, a pieno diritto,
tra le tecniche dell'ingegneria naturalistica e possono, quindi, essere inserite nelle
prescrizioni di piano e rientrare, come strumento, negli studi V.I.A..
Vantaggi economici e costruttivi
Aumento della vita media degli strati di impermeabilizzazione.
Su una copertura a verde raramente le temperature massime estive superano i
25°, contro gli oltre 80° di una copertura tradizionale.
Oltre alla protezione dagli sbalzi termici, la copertura a verde fornisce protezione
contro i danni conseguenti agli eventi atmosferici. Come conseguenza è stato
verificato un consistente aumento della vita media degli strati di
impermeabilizzazione sottostanti. L'esperienza, soprattutto estera, dove le coperture a
verde moderne sono state applicate già a partire dal primo dopoguerra, ha
evidenziato durata di strati di impermeabilizzazione superiori ai quarant'anni.
Questo aspetto va debitamente considerato nel calcolo del costo delle
coperture a verde rispetto alle coperture tradizionali. Sempre all'estero, dove il verde
pensile viene incentivato in modo diretto o indiretto (contributi o riduzione di imposte)
il
minor
costo
nel
tempo
per
la
manutenzione
o
il
rifacimento
dell'impermeabilizzazione, portano le coperture a verde ad essere più convenienti,
economicamente, rispetto alle coperture tradizionali.
Isolamento termico aggiuntivo.
I giardini pensili rappresentano un fattore di isolamento termico aggiuntivo sulle
coperture, in funzione dei materiali adottati e dello spessore della stratificazione
raggiunto, diminuendo la dispersione termica verso l'esterno in inverno e limitando il
riscaldamento della copertura in estate e portando benefici nel riscaldamento
invernale e nella climatizzazione estiva.
Il conseguente risparmio energetico esercita un benefico influsso anche
nell'inquinamento indiretto generato dalla produzione di energia.
La capacità termoisolante di una copertura a verde è una prestazione
comunemente riconosciuta ma è basata più sull'esperienza concreta e sulle
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rilevazioni empiriche poiché non è sempre agevole determinare con esattezza il
coefficiente di isolamento "K" fornito dalle diverse stratificazioni, essendo queste
normalmente costituite da materiali soggetti a situazioni di contenuto in acqua non
costante. Più agevole è la determinazione nel caso in cui si adottino nella
stratificazione opportuni materiali allo scopo studiati e prodotti.
Il Verde pensile crea nuove superfici fruibili.
Realizzare il verde pensile, soprattutto di tipo intensivo, su coperture grigie e inerti
consente di recuperare superfici, normalmente inutilizzate, per lo svago, il relax o
l'attività di tutti i giorni.
Non si tratta, quindi, solo di un beneficio estetico, in quanto le superfici
riqualificate contribuiscono ad aumentare il valore degli immobili.
Diverso è acquistare o vendere un appartamento dotato di una terrazza
lastricata con piastre in graniglia lavata oppure dotato dell'identica superficie
corredata di prato, alberi, arbusti e panchine.
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