Festival della Scienza 2008 Con lo slogan “Insieme nella diversità” la Commissione europea ha lanciato la campagna di comunicazione relativa all’Anno europeo del dialogo interculturale 2008. L’Anno europeo 2008 intende creare una base su cui fondare iniziative durature nel settore del dialogo. Uno dei tre obiettivi dell’Agenda è per l’appunto la promozione della diversità culturale e del dialogo interculturale. Occuparsi di una qualsiasi lingua obbliga sempre ad avere presente il quadro delle lingue europee per ragioni storiche e culturali. È impossibile imparare tutte le lingue europee che, contando anche i dialetti, raggiungono il centinaio; al contrario si può cominciare a conoscere la loro realtà, ovvero la loro cultura. Dunque, la natura di questo progetto è di sostenere la diversità linguistica negli Stati membri. Con questo presupposto, abbiamo elaborato e sperimentati nell’ultimo decennio il nostro progetto “Ludilingua”, un approccio alla lingua straniera a portata dei Bambini promuovendo l'apprendimento delle lingue Abbiamo inoltre tradotto in tre lingue europee (tedesco, francese, spagnolo) i nostri spettacoli di burattini, introducendo personaggi della tradizione di Teatro di Figura Europee: Pulcinella, Kasperl, Punch&Judy… In questo contesto abbiamo ugualmente proposto in Italia e all’estero Spettacoli di natura storica per avvicinare bambini e adulti alla Storia italiana ed europea: con lo spettacolo di “Garibaldi fu ferito” e “Un viaggio a Corte, vita da Doge…” e “Il Fiore Azzurro, favola cinese”. Quindi se inquadrate su pochi principi generali globali e tante applicazioni specifiche locali, l’approccio a diverse lingue e culture intende sviluppare relazioni positive con i molti, diversi e crescenti interlocutori e sforzarsi di comunicare: - per la diversità, come valore in sé (il perché): sostenere le diversità linguistiche. - con le diversità, in tutte le loro fondamentali dimensioni (il con chi): in un dialogo tra Spettatore (Bambini e Adulti) e Burattini. - nella diversità, adottando - quando ritenuti efficaci - tutti i metodi, i canali e gli strumenti disponibili (il come): con spettacoli culturali in lingua. Lo stesso concetto di diversità possiede allora il potenziale di uno straordinario acceleratore per verificare la disponibilità culturale, la capacità tecnica e l’abilità professionale dei relatori pubblici di intraprendere un molto atteso “nuovo inizio” fondato sul dialogo. Un dialogo che si alimenta solo là dove le diverse identità sono forti e convinte, senza appiattirsi su argomenti che sembrano soltanto “politicamente corretti” e/o culturalmente relativisti. La rappresentazione di tre spettacoli di Burattini in tre lingue (italiano, tedesco e francese) potrebbe soddisfare i criteri del dialogo interculturale, mentre uno spettacolo ispirato ad una fiaba cinese quello della diversità culturale. Proponiamo inoltre di arricchire il nostro intervento artistico con una presentazione delle nostre esperienze nel campo linguistico con il Progetto “Ludilingua” sperimentato in numerose scuole materne ed elementari con bambini dai 3 ai 10 anni. Proponiamo in questo senso un intervento che possa illustrare queste esperienze. Questo intervento potrà essere della durata di un’ora con video e immagini presi dal vivo oppure una semplice introduzione allo spettacolo della durata di dieci minuti. “Un viaggio a Corte” Si tratta di una commedia per Burattini, che nasce come attività collaterale alla mostra “El Siglo de los Genoveses”, a Palazzo Ducale ed è rappresentata due volte durante il periodo della mostra nel 2000. Una produzione che illustra in termini comici, alcuni episodi di particolare curiosità. Una visita alla mostra e alcune conferenze, sugli usi e costumi in quella periodo, hanno consentito una ricerca attenta ai dettagli dei vestiti e dell’ambiente dell’epoca. Noti protagonisti della storia genovese, come il Doge Lercari (vissuto nel 600) alle prese con il divieto di uscire da Palazzo Ducale, ”i due consoli di casa”, attentissimi a controllare ogni azione del Doge, il buffo soldato svizzero interessato al suo compito di “assaggiatore ufficiale” più che a quello di protettore del Palazzo, sempre nella cucina della spensierata Marinin (dalla Pittura di Strozzi), attratto dalle specialità genovesi, e lo sbadato ed egocentrico ambasciatore francese, vissuto allora come un trasgressore ai rigidi costumi ereditati dagli spagnoli, ravvivano in maniera divertente eventi storici realmente accaduti. Al centro della storia, sta, l’evento storico del viaggio “forzato” del Doge a Versailles, (unico Doge della Repubblica che sia mai uscito da Palazzo Ducale durante il suo incarico) per incontrare il Re Sole, dopo l’ultimatum bellico e un attacco trionfante da parte dei francesi a Genova. “UN VIAGGIO A CORTE…” A cura di Isabelle Frank Lo spettacolo ritrae in chiave comica ed accessibile a bambini delle Scuole Elementari, la vita a palazzo Ducale nel 1600, quando il Doge fu invitato a fare una visita al re Sole. La Storia presenta due buffe spie, i “due di casa” che con i loro lazzi complicano gli avvenimenti. Un affamato e puzzolente soldato svizzero, infastidisce continuamente la cuoca Marinin in qualità d’assaggiatore ufficiale del Doge. Un altro personaggio ridicolo con le sue arlecchinate, nella figura dell’ambasciatore francese, introduce il viaggio in Francia. Le splendide veste e parrucche dell’epoca dei personaggi principali, il Doge e il Re Sole, sono frutto di un’accurata ricerca sui vestiti e scenografie dell’ 600. Costumi e Scenografie Laboratorio Bagdad Musiche: Mozart , Pantera Rosa, Inno alla Gioia, Allegroni Rappresentabile in Lingua Francese, Tedesco e Italiano Dati tecnici: Durata: 45 minuti Sopporto tecnico: una baracca h 2,7m – Autonomia luce e fonica. Esigenze tecniche: Occorre una presa elettrica di 220 watt per il suono e la luce e una superficie scenica: 2m x 2m La figura di Kasper Accanto al teatro di figura popolare che si rappresentava sui mercati e nei borghi, esisteva anche il teatro di figure spirituale rappresentati nei presepi (Krippe) o all’entrata del Castello o della Chiese a Natale o per Pasqua. E’ probabile che Kasper abbia ereditato il suo nome e una parte del suo essere dal Re Kaspar, il saggio venuto dall’oriente, che recita, nella rappresentazione dei Misteri della Storia natalizia, il ruolo del buffone goioso. Nel corso dei secoli, il buffone coraggioso, il furfante santo, il pagliaccio saggio, l’attaccabrighe temerario e sfrontato e il re dell’oriente che si mette in cammino per trovare il bambino Gesù si è congiunti in un nuovo “Kasper” arricchito di altri elementi caratteristici. La caratteristica essenziale di Kasper è la forza e la pienezza vitale. Lui è l’invincibile. Le fonti della sua forza sono la sincerità, la bontà, l’umiltà, l’umorismo, il coraggio, la compassione, astuzia e vivacità di spirito. Personaggi ricorrenti: Kasperl è la forza e la pienezza vitale. Lui è l’invincibile. Le fonti della sua forza sono la sincerità, la bontà, l’umiltà, l’umorismo, il coraggio, la compassione, astuzia e vivacità di spirito. La nonna rappresenta, la madre terra, l’amorevole nutrice, l’armonia, la sicurezza. La sua casa è simbolo di protezione. Gretel può rappresentare la moglie, la sorella, la moglie. E’ dotata di spirito pratico, capace di gestire il quotidiano, avendo i due piedi ben piantati per terra …salvo quando beve delle pozioni magiche… Seppel è ingenuo e lento a capire, ma è l’amico di Kasper, un buon compagno da gioco e spesso un aiuto. Il brigante, l’uomo selvaggio che vive nel bosco. Apparentemente libero e senza legami, ma dentro prigioniero del bisogno di volere tutto ciò che gli piace. La strega è l’infame della storia, la madre malvagia che non concede la libertà ai bambini. Il Diavolo inutile dirlo rappresenta l’ingiustizia, l’immoralità, il vizio… Il coccodrillo sta per la forza animalesca e per i propri bisogni inconsci. La lotta contro il coccodrillo (o il drago) rappresenta il processo della crescita e del divenire adulto. ”Kasperl e il Regalo” A cura di Isabelle Frank Il regalo di compleanno per la principessa fa alcune deviazioni. Grazie all’astuzia di Kasper arriverà a destinazione. Tutto ciò che all’inizio del pezzo rischia di minacciare “il mondo sacro” di Kasper - e quindi l’anima infantile - (come la perdita, la separazione, la paura) è affrontato da Kasper nel suo gioco, chiamando i piccoli spettatori ad una partecipazione attiva. Per risolvere i problemi, Kasper usa astuzia e umorismo e non si accontenta a distruggere il male, ma lo rimanda al suo posto, utilizzando le stesse armi del nemico. Dopo di che “il mondo sacro” torna come prima. Rappresentabile in Lingua Francese, Tedesco e Italiano Dati tecnici: Durata: 45 minuti Sopporto tecnico: una baracca h 2,7m – Autonomia luce e fonica. Esigenze tecniche: Occorre una presa elettrica di 220 watt per il suono e la luce e una superficie scenica: 2m x 2m ”La pozione d’Amore” A cura di Isabelle Frank Seppel è innamorato di Gretel, ma non sa come fare per attirare la sua attenzione. Per aiutarlo, Kasperl ruba un poco della Pozione d’amore che ha confezionato la Strega: chi beve questa pozione, s’innamora immediatamente di chi si trova davanti in quel momento. Kasperl non immagina le proporzioni della confusione nata dalle sue migliori intenzioni. Ma Kasperl con spirito e fantasia riesce a superare tutti gli ostacolo. Dati tecnici: Durata: 45 minuti Sopporto tecnico: una baracca h 2,7m – Autonomia luce e fonica. Esigenze tecniche: Occorre una presa elettrica di 220 watt per il suono e la luce e una superficie scenica: 2m x 2m Rappresentabile in Lingua Francese, Tedesco e Italiano ”Il Fiore azzurro” A cura di Isabelle Frank La storia si svolge in Cina e racconta di un giovane contadino Chen-Fu, buono, bello, intelligente, ma povero che s’innamora della figlia del Re la quale, da tempo, non sorride più, triste e malinconica è stata soprannominata Stella Triste. Il giovane Chen-Fu travolto dall’amore si reca da un vecchio saggio che gli consiglia di cercare il fiore azzurro. Il fiore azzurro non cresce nei prati o nei giardini, crescerà nella scatola che Chen-Fu dovrà portarsi appresso nel momento in cui incontrerà una persona che dimostrerà di non essere egoista. Chen-Fu, convinto di trovarsi davanti ad un’impresa facile si reca dal suo migliore amico, poi da un altro e un altro ancora e dovrà sperimentare con amarezza che l’altruismo non esiste. Una sera al ritorno da una delle sue visite, amareggiato e deluso, iniziò a piovere. Cercando un riparo, scorse la capanna di un boscaiolo e chiese ospitalità. Il boscaiolo rispose bruscamente ma gli offre quel poco che ha a disposizione, andandosene via sgarbatamente, dice di avere una casetta vicino e cibo in abbondanza. Chen-Fu al mattino dopo, passeggiando all’aria fresca vede un uomo sdraiato ai piedi di un albero pieno zuppo d’acqua e riconosce, sorpreso, proprio il boscaiolo che gli aveva raccontato tutte quelle fandonie su un’altra casa perché non avesse rimorso nel portargli via quel poco che aveva. Chen-Fu capisce che l’altruismo…. esiste. Estraendo di tasca la scatola scopre un delicatissimo fiore azzurro sul fondo. Chen-Fu corre dalla principessa e, dopo avere affrontato le guardie che non lo vogliono fare entrare nel palazzo, riesce a portare il fiore azzurro alla principessa. Appena la fanciulla lo vede, i suoi occhi s’illuminano e sul suo viso compare un sorriso! Vedendo la figlia sorridere per la prima volta nella sua vita, si commuove e acconsente immediatamente alle nozze. La bella principessa sposa Chen-Fu, e da allora più nessuno, mai più in quel regno, osa chiamarla Stella Triste. ”Il fiore azzurro, fiaba cinese” A cura di Isabelle Frank “Il Fiore Azzurro”, è opera di burattini, ambientata in Cina con accurata ricerca scenografica, di costumi e musiche, mette in scena un giovane contadino, Chen-Fu alla ricerca del Fiore della Felicità per la principessa Stella Triste. Mentre due guardie annoiate e amici frivoli e faciloni distraggono il protagonista, il vecchio saggio Mì lo guiderà a scoprire il valore della Generosità. Dialoghi: Nina Sergi Realizzazione Burattini: Isabelle Frank e Rina Bersaglieri Scenografia: Isabelle Frank e Joshua De Carli Dati tecnici: Durata: 45 minuti Sopporto tecnico: una baracca h 2,7m – Autonomia luce e fonica. Esigenze tecniche: Occorre una presa elettrica di 220 watt per il suono e la luce e una superficie scenica: 2m x 2m . Proposta economica: 600,00 Euro (IVA esclusa) per ogni rappresentazione singola. 1000,00 Euro (IVA esclusa) per tre rappresentazioni in TRE LINGUE nella stessa giornata e nello stesso luogo. La compagnia provvede all’agibilità ENPALS. Nel caso di una presentazione/conferenza sul Progetto “Ludilingua” della durata di una ora con video e materiale illustrativo, il costo dell’intervento sarà di Euro 600,00, IVA esclusa. Referente della Compagnia della Balena Zoppa: Isabelle Frank Tel .: 010 – 377 62 37 Cell.: 349 72 42 601