Cos’è la psicologia sociale? Facoltà di Scienze della Formazione § G. Allport ha definito la Psicologia Sociale: Psicologia Sociale § “Lo studio scientifico delle modalità attraverso cui i pensieri, i sentimenti , e i comportamenti degli individui sono influenzati dalla presenza, reale o immaginata, di altre persone.” a.a. 2014/2015 6 CFU – FSRU e SDE 9 CFU – SERSS Prof. Giuseppe Carrus Università Roma Tre – Dipartimento di Scienze della Formazione - Psicologia Sociale Prof. Giuseppe Carrus - Laurea Triennale Cos’è la psicologia sociale? La presenza di altre persone, le conoscenze e le opinioni che ci trasmettono, i nostri sentimenti nei confronti dei gruppi a cui apparteniamo, sono tutti elementi che ci influenzano profondamente attraverso i “processi sociali”, indipendentemente dal fatto che siamo soli o in compagnia. Anche percezioni, ricordi, emozioni, motivazioni esercitano una grande influenza attraverso i “processi cognitivi”. I processi sociali e cognitivi non sono separati, sono anzi strettamente connessi. 3 • • • • Scientifico Pensieri, sentimenti e comportamenti Individui Presenza di altre persone 2 Interazione sociale § L’inizio di un nuovo corso § Un colloquio di lavoro § Un appuntamento galante § Una riunione § Sono tutte occasioni di interazione, in cui le altre persone ci osservano, influenzano i nostri sentimenti e il nostro comportamento. § Noi, in genere, cerchiamo di essere all’altezza, di proporre una buona impressione, di cooperare, etc.. 4 1 Interazione sociale e processi cognitivi L’obiettivo della Psicologia sociale § I processi sociali sono dunque i modi in cui i nostri In ultima istanza, l’obiettivo della “psicologia sociale” è quello di comprendere le cause del comportamento sociale delle persone. pensieri, sentimenti, il nostro comportamento sono influenzati dalle persone con cui interagiamo, dai gruppi di appartenenza, dagli aspetti culturali trasmessi con l’educazione, etc… § I processi cognitivi sono invece i modi in cui percezioni, ricordi, emozioni guidano la nostra comprensione del mondo. 5 Molteplicità di variabili potenzialmente influenti - Elementi personali (atteggiamenti, valori, etc.) - Comportamenti e caratteristiche delle altre persone - Variabili ambientali - Variabili socio-culturali - Aspetti di tipo biologico 6 Livelli di spiegazione in psicologia sociale Il livello intraindividuale: studia le modalità con cui l’individuo analizza la realtà e costruisce un’immagine del mondo sociale che lo circonda. Doise (1982) ha individuato quattro diversi livelli in cui lo studio della psicologia si colloca a seconda della natura delle variabili coinvolte nella ricerca: Il livello intragruppo: analizza le dinamiche interpersonali tra più soggetti che fanno parte di un medesimo gruppo (es. processi di conformismo, devianza, comunicazione e leadership). § § § § il livello intraindividuale il livello intragruppo il livello intergruppo il livello collettivo 7 Il livello intergruppo: studia le relazioni esistenti tra gruppi sociali differenti. Il livello collettivo: prende in considerazione i processi sociali legati al contesto culturale e storico in cui gli individui si trovano ad operare. 8 2 Kurt Lewin § 1890 -- 1947. Stanley Milgram § 1933 -- 1984 § Equazione di Lewin : C= f (P, A) § Gli esperimenti di Milgram sull’ obbedienza 9 Muzafer Sherif 10 Henry Tajfel § 1906 – 1988 § 1919 -- 1982 § Gli esperimenti di Robber’s Cave: § La Teoria dell’ Identità Sociale e le interdipendenza e cooperazione 11 relazioni intergruppi 12 3 Psicologia Sociale e teorie naive § Supponete che una persona autorevole chieda ad un uno studente di somministrare delle scosse elettriche di forte entità: che percentuale di studenti arriverà a fornire il massimo dell’intensità? § Se date ad un bambino una ricompensa dopo che ha fatto un’attività che già gli piace fare, quell’attività poi gli piacerà: a) di più b) di meno c) come prima § La ripetizione ad uno stimolo (persona, canzone, poster) lo farà piacere: a) di più b) di meno c) come prima § Se chiedi un favore ad una persona, a quella persona piacerai: a) di più b) di meno c) come prima 13 Le risposte della Psicologia Sociale § Tendono a enfatizzare la A nell’ equazione di Lewin § Sono probabilistiche § Sono condizionali: “Dipende” § Si collocano lungo un continuum tra parsimonia e completezza § Sono spesso controintuitive Psicologia Sociale e teorie naive § Hanno più effetto i messaggi pubblicitari subliminali o quelli espliciti? § E’ vero che per le persone più sane mentalmente hanno una visione più accurata delle loro capacità e sul grado di controllo sulla loro vita? 14 Il Sé: In psicologia il primo studioso a mostrare interesse nei confronti del sé è stato William James (1890), il quale ha sottolineato la natura molteplice del sé e, in particolare, l’esistenza di un sé associato agli aspetti sociali. Quest’ultimo riguarda le rappresentazioni della propria persona che traggono spunto dalle molteplici immagini che gli altri possiedono di noi. In altre parole, esistono tanti sé sociali quanti sono gli individui che di noi possiedono un’immagine. 15 4 Articolazione del Sé di James (1890) Sé come oggetto conoscente = Io Sé come oggetto conosciuto = Me Me = materiale, sociale, spirituale § C.H. Cooley (1908) ha introdotto il concetto di: “looking glass self” o sé rispecchiato, per esprimere l’idea che la conoscenza di Sé si realizza osservando il modo in cui ci considerano gli altri Rappresentazione del Sé relativa ad aspetti materiali e sociali § L’importanza della matrice sociale nello sviluppo del Sé è stata ripresa da Mead (1934), secondo il quale il Sé non esiste alla nascita. § La capacità di conoscere il Sé emerge quando sono presenti due condizioni: § la capacità di produrre e rispondere a simboli § la capacità di assumere gli atteggiamenti degli altri § Secondo Mead, il processo di assunzione dei ruoli e della prospettiva altrui si realizza attraverso due stadi successivi: il gioco semplice e il gioco organizzato § Gioco semplice (play): il bambino è in grado di assumere, in successione temporale, i ruoli di persone presenti nel suo ambiente sociale: gioca ad essere la mamma o il dottore, ecc. Diviene oggetto a se stesso. § Gioco organizzato (game): il bambino assume contemporaneamente i ruoli di tutti i partecipanti al gioco 5 Forme molteplici di conoscenza del Sé Questo processo di interiorizzazione degli atteggiamenti generali della comunità permette la costituzione dell’Altro generalizzato Il Sé nasce dall’interazione fra Io e Me: mentre il Me riflette la società e le sue aspettative, l’Io costituisce la parte creativa e ricostruttiva del Sé, attraverso cui l’individuo può agire sulla struttura sociale § La questione dei processi e delle forme di conoscenza di sé è stata oggetto di ricerca del cognitivismo § Neisser (1988), in una sintesi degli studi sull’argomento, individua 5 tipi di conoscenza di Sé § Sé ecologico § Sé interpersonale § Sé esteso § Sé privato § Sé concettuale § Sé ecologico § ha origine dalla percezione del proprio corpo e delle sue parti rispetto agli altri oggetti dello spazio percettivo § compare precocemente (all’età di circa tre mesi) § si basa su due tipi di informazioni: la percezione visiva, e l’esperienza del sentirsi agire § Sé interpersonale § è il Sé coinvolto in un’interazione immediata con un’altra persona § compare precocemente: già a 2-3 mesi esiste una coordinazione nelle interazioni madre - bambino che crea intersoggettività § si basa essenzialmente su informazioni di tipo cinetico § Sé esteso § si definisce in rapporto a esperienze significative del passato e ad aspettative per il futuro § a tre anni, il bambino è consapevole dell’esistenza di Sé al di fuori del momento presente § Sé privato § riguarda la consapevolezza che alcune esperienze non sono condivise con altri § secondo la maggior parte degli studi, questa consapevolezza si sviluppa intorno ai 4 anni e mezzo 6 § Sé concettuale, o concetto di sé § è costituito da un insieme di assunzioni o sub-teorie che riguardano i ruoli sociali (ad es., essere padre), il corpo, la mente, nonché tratti che l’individuo si attribuisce (ad es., essere intelligente) § contribuisce a tenere insieme i vari Sé creando un senso di unicità e coerenza Gli schemi § Schemi = un insieme organizzato di credenze e pensieri basato su precedenti esperienze. § Gli schemi influenzano la codifica delle informazioni nuove, il ricordo di informazioni già acquisite e le inferenze relative ai dati mancanti § Anche gli stereotipi, intesi come forme di generalizzazione rappresentano degli esempi di schema La prospettiva della “social cognition” § Il Sé è visto come la struttura cognitiva di cui l’individuo dispone per organizzare in memoria le informazioni riguardanti i propri attributi, i propri ruoli, le esperienze passate e le aspettative future § Il percepire, secondo Neisser (1976), non è un’attività che dipende solamente dall’informazione che abbiamo disponibile al momento. § Concetto di schema, strettamente legato al concetto di struttura, intesa come l’insieme di interdipendenze tra due o più elementi o eventi. 7 Diversi tipi di schemi sociali § Schemi di sé Schemi di eventi § Non riguardano specificamente le persone, ma si riferiscono alle sequenze di azioni appropriate in un determinato contesto (script). § Esempio: le persone conoscono il “copione” di comportamento da seguire al ristorante, ed hanno aspettative precise rispetto al comportamento del cameriere ed alle regole da seguire § Schemi di persona § Schemi di ruolo § Schemi di eventi DISCREPANZE DEL SÈ Discrepanza fra sé reale e sé ideale: l’individuo vive emozioni legate al senso di scoraggiamento - DEPRESSIONE Higgins (1987): tre aspetti della rappresentazione di sé § sé reale (come sono) § sé ideale (come vorrei essere) Esempio: sono grasso e vorrei essere magro Discrepanza fra sé reale e sé normativo: l’individuo vive emozioni legate all’attivazione - ANSIA Esempio: ho studiato poco e domani ho l’esame § sé normativo (come dovrei essere) Le discrepanze tra questi stati del sé comportano un coinvolgimento emotivo dell’individuo di diversa rilevanza 8 Come acquisiamo il concetto di sé? Come acquisiamo il concetto di sé? L’autoriflessione La conoscenza di sé rappresenta l’esito di un’approfondita e impegnativa analisi delle informazioni provenienti da varie fonti quali: § L’introspezione costituisce uno strumento fondamentale per conoscere se stessi. Tuttavia, spesso gli individui sono riluttanti a ricorrervi. § l’autoriflessione § l’osservazione del proprio comportamento § il confronto con gli altri L’osservazione del proprio comportamento Teoria dell’autoconsapevolezza oggettiva [Duval e Wicklund, 1972]. Confronto tra una o più caratteristiche dell’individuo (ad esempio, l’intelligenza se ci si trova a scuola), e i canoni interiorizzati che rispecchiano ciò che l’individuo aspira ad essere. Higgins: discrepanza fra sé reale e sé ideale: l’individuo vive emozioni legate al senso di scoraggiamento. Esempio: sono grasso e vorrei essere magro § La teoria dell’autopercezione di Bem afferma che ogni volta che non c’è una chiara immagine di se stessi i comportamenti diventano particolarmente informativi (diagnostici). Riconsiderare i propri comportamenti per capire se la scelta, per es., del corso di studi sia soddisfacente (studio, frequenza lezioni, contatti con colleghi, etc.) Spesso tale confronto porta l’individuo a percepire una spiacevole discrepanza tra quei canoni e la realtà dei fatti. Pertanto gli individui tendono in molti casi a evitare quegli stimoli che indirizzano l’attenzione verso se stessi. 9 Il confronto con gli altri La teoria del confronto sociale di Festinger (1954) sostiene che il modo migliore per giungere ad un’accurata conoscenza delle nostre opinioni e abilità è quello di confrontarle con le abilità e le opinioni possedute dagli altri. Tale confronto sembra essere tanto più utile quanto più gli altri vengono percepiti come simili a noi. La spinta al confronto cresce in maniera inversamente proporzionale alle informazioni che possediamo su noi stessi; sarà intenso all’inizio poi via via che otteniamo più informazioni e passerà più tempo decrescerà. Inoltre, essa varia in funzione della rilevanza che un particolare aspetto (la socievolezza per esempio) del sé ha per la persona. Chi ritiene che la socievolezza sia importante si confronterà in misura maggiore su questa dimensione Superate un esame con 24/30. Sarete contenti? Dipende anche dal punteggio degli altri colleghi, dalla percentuale di promossi e respinti. 10