I giallumi della vite - Institut Agricole Regional

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La flavescenza dorata in Valle
d’Aosta
Regione Autonoma Valle d’Aosta
Direzione produzioni vegetali agriturismo
e servizi fitosanitari
Cos’è la flavescenza dorata?
• È una malattia da quarantena all’origine di perdite
importanti, con conseguenze a volte irrimediabili
per la vita del vigneto;
• È causata da un fitoplasma;
• E trasmessa da Scaphoïdeus titanus BALL un
insetto cicadellide che vive sulla vite nutrendosi dei
succhi cellulari.
Biologia della malatta
• L’agente responsabile di F.D. est un
microorganismo simile ad un batterio, ma
privo di parete cellulare che vive nel floema e
si moltiplica nelle piante ospiti e nel corpo del
cicadellide vettore.
Propagazione della malattia
La malattia si sviluppa da focolai, la sua propagazione può essere molto rapida e
dipende dalla presenza dell’insetto vettore.
L’introduzione di F.D nel vigneto può avvenire:
a) Attraverso l’impianto di barbatelle infette;
b) tramite vettore.
I sintomi non sono visibili l’anno dell’infezione (N), la manifestazione i
potrà avere l’anno seguente (N+1) e talvolta molti anni dopo (N+5).
Per conseguenza ceppi apparentemente sani possono ospitare il
fitoplasma che causa flavescenza dorata e esteriorizzare i sintomi in
un tempo successivo.
Per di più le piante madri di porta-innesti non esprimono i sintomi e i
controlli visivi sono insufficienti per evitare che il contagio si possa
propagare per moltiplicazione.
Sintomi
• La Flavescenza dorata è riconoscibile
visivamente attraverso l’osservazione
simultanea di diverse manifestazioni
sintomatiche;
• I sintomi possono essere localizzati su una
parte della pianta o sull’intero ceppo;
• I sintomi possono essere confusi con
legno nero, un altro giallume della vite.
Solo l’analisi molecolare può stabilire se si
tratti di F.D. o L.N.
Variabilità dei Sintomi
Esiste una variabilità nella gravità dei
sintomi che dipende:
• dalla concentrazione del fitoplasma nella
pianta
• dal vigore del ceppo: stress idrici o
carenze nutrizionali aggravano lo stato
della pianta ed esaltano i sintomi;
• dalla varietà: che può essere più o meno
espressiva;
Sintomi primaverili (precoci)
Mancato germogliamento
che conferisce l’aspetto di
spalliera vuota
Corteccia imbrunita nella
parte interna del legno
Sintomi primaverili (precoci)
aspecifici
internodi raccorciati sui germogli
foglie più piccole del normale
e spesso bollose
disseccamento delle infiorescenze
(soprattutto su flavescenza)
Sintomi estivo-autunnali
Spesso già presenti fin da inizio luglio
possono interessare tutta la parte aerea
della pianta o parte di essa;
Le parti interessate sono:
• foglie;
• tralci;
• grappoli
Sintomi su foglie
Nei vitigni a bacca gialla le
foglie tendono ad assumere
una colorazione giallodorata
Nei vitigni a bacca rossa la
colorazione è invece
rossastra con sfumature più
o meno intense
Sintomi su foglie
• La lamina è ispessita, a
volte bollosa a
consistenza cartacea e
tende a staccarsi con e
senza picciolo;
• I bordi possono essere
ripiegati verso la pagina
inferiore in modo più o
meno accentuato; su
Chardonnay le foglie
assumono forma a
triangolo;
Sintomi su foglie
Le alterazioni
cromatiche si estendono su
uno o più settori
o su
tutta la lamina fogliare
e interessano anche le
nervature
(a differenza del virus dell’accartocciamento)
Sintomi sui tralci
I tralci non lignificano o lignificano
parzialmente, si presentano elastici,
gommosi, e spesso ricadenti verso il basso
La base del tralcio presenta pustole oleose
Sintomi sui grappoli
in post allegagione
possono
improvvisamente
disseccarsi e cadere
durante la fase di
accrescimento gli
acini vanno
incontro
ad un progressivo
raggrinzimento
o disseccamento
Misure obbligatori di lotta a Flavescenza dorata e
al suo vettore
Da quasi 8 anni esiste in Italia un decreto del Ministero delle
politiche agricole di lotta obbligatoria a Flavescenza dorata e
al suo vetore (n. 32442 del 31 maggio 2000)
I servizi fitosanitari regionali sono responsabili della sua
applicazione a livello locale
Ogni anno i servizi fitosanitari regionali devono controllare con
un adeguato monitoraggio, sul territorio di propria
competenza, la presenza del vettore e della malattia.
In caso di presenza contemporanea in uno stesso comprensorio
di piante malate e di Scaphoideus titanus, il servizio
fitosanitario regionale deve imporre misure di lotta obbligatoria
alla malattia e al suo vettore e vigilare sulla sua applicazione.
MONITORAGGIO IN VALLE D’AOSTA
Dal anno 2000 – anno in cui è stato approvato il decreto di lotta
obbligatoria - il servizio fitosanitario della Valle d’Aosta rileva la
densità di popolazione di Scaphoideus titanus nei vigneti regionali
attraverso l’uso di trappole cromotattiche.
Risultato del monitoraggio:
L’insetto vettore è presente nella nostra regione dal comune di
Pont-Saint-Martin fino a Saint Pierre/Villeneuve
Con densità di popolazioni molto variabili.
A ovest di questo comune non sono mai
state fatte catture Scaphoideus titanus,
FINO AL 2005 NON SONO MAI STATE TROVATE IN
VALLE D’AOSTA PIANTE INFETTE DAL FITOPLASMA
CHE CAUSA FLAVESCENZA DORATA
Distribuzione di Scaphoideus titanus en Valle d’Aosta
(monitoraggio RAVA di adulti con trappole Rebell « Amarillo »)
Leggenda
Rosso:
Densità
elevata
Giallo:
Densità media
Azzurro:
Densità bassa
Bianco:
Vettore
assente
Risultato dei controlli
Per la prima volta, nell’estate del 2006, in
VDA sono state trovate barbatelle
(impianto primavera 2006) e ceppi di un
anno (impianto 2005) con Flavescenza
dorata
La diagnosi è stata confermata con analisi
molecolari di laboratorio (PCR)
Comuni nei quali è stata
ritrovata F.D. nel 2006
Tabella dei campioni positivi
trovati in VDA nel 2006
Campioni Valle d'Aosta 2006 risultati positivi alla PCR a FD
n.
nome
campione
Data
campionamento
anno impianto
lotto
comune
95/2004
1
PRA Arvier
19/07/2006
anno 2006
(frigo conservato)
2
PR2leaves
03/08/2006
anno 2006
(frigo
3
Prosp 1
17/08/2006
4
Prosp 2
5
ARVIER
95/2004
conservato)
ARVIER
anno 2005
94/2004
ARVIER
17/08/2006
anno 2005
94/2004
ARVIER
Chamb1
28/08/2006
anno 2006
107/2005
CHAMBAVE
6
PR Bar2
01/09/2006
anno 2006
108/2005 o 95/2004
SARRE
7
PR Bar1
01/09/2006
anno 2006
108/2005 o 95/2004
SARRE
8
PR Fen 1
07/09/2006
anno 2006
108/2005
SAINT-PIERRE
9
PR Fen 2
07/09/2006
anno 2006
108/2006
SAINT-PIERRE
10
PR ar3
21/09/2006
anno 2005
94/2004
ARVIER
11
PR ar4
21/09/2006
anno 2005
94/2004
ARVIER
12
PR ar5
21/09/2006
anno 2005
94/2004
ARVIER
13
PR Des
21/09/2006
anno 2005
93/204 o 94/2004
JOVENCAN
Misure di lotta obbligatoria
adottate in Valle d’Aosta
dal 2007
Con provvedimento dirigenziale n° 915
del 6 marzo 2007 è stato adottato
in Valle d’Aosta il Decreto del MIPAF
di lotta obbligatoria a FD e al suo vettore
Questo atto ha definito:
Le Zone focolaio
ovvero quelle zone dove è stata trovata flavescenza
dorata su un numero di piante molto ridotto e quindi
dove è ancora possibile eradicare la malattia adottando
misure di lotta obbligatoria.
Zone focolaio definite dal P.D. n. 915/07
Rosso:
Comuni dove
è stata stata
Trovata Flavescenza
Giallo:
Comuni limitrofi
Inseriti per
precauzione in zona
focolaio
Misure di lotta obbligatoria
previste in Valle d’Aosta
nelle zone focolaio è obbligatoria:
la lotta al vettore (tranne ne comune di ARVIER dove non
è mai stato trovato S titanus);
L’estirpazione e la distruzione di tutte le piante con
sintomi riconducibili a FD, senza analisi di conferma
E inoltre:
la segnalazione all’ufficio servizi fitosanitari da parte dei
viticoltori, della presenza nei propri vigneti di piante con
sintomi riconduicibili a FD.
Fuori dalle zone focolaio (zone indenni)
la lotta al vettore è comunque consigliata
STRATEGIA DI LOTTA
ZONE FOCOLAIO (lotta obbligatoria)
(Chambave, Jovençan, Saint Pierre, Sarre, Aymavilles, Gressan,
Verrayes e Saint Denis)
2 trattamenti/anno
1- il primo contro le forme larvali (indicativamente dopo nella seconda
metà di giugno)
2- Il secondo (in caso di forti infestazioni) indicativamente dopo la
metà di luglio contro gli adulti
ZONE INDENNI (lotta consigliata)
(il resto del territorio- dopo aver accertato la presenza del vettore)
1- un trattamento contro le forme larvali
Utilizzando i prodotti autorizzati
PER L’EPOCA CORRETTA D’INTERVENTO SEGUIRE I COMUNICATI
DELL’UFFICIO FITOSANITARIO
Prodotti autorizzati nel 2008
(per aderenti alle misure agroambientali Reg. CE 1698/05)
Principio attivo
Nome commerciale
THIAMETOXAM
ACTARA 25 WG (al max 2 interventi/anno
indipendentemente dall’avversità) solo su forme giovanili e
non in fioritura
BUPROFEZIN
APPLAUD 40 SC, SWORD, ecc. (al max 2 interventi/anno
indipendentemente dall’avversitàsolo su forme giovanili e
non in fioritura
ETOFENPROX
TREBON, TREBON STAR, ecc. (al max un
intervento/anno indipendentemente dall’avversità) solo su
forme giovanili e non in fioritura
FLUFENOXURON
CASCADE 50 DC, AGRIMIXFLUFEN 50 DC, ecc. (al max
un intervento/anno indipendentemente dall’avversità) solo
su forme giovanili e non in fioritura
CLORPIRIFOS-ETIL
ALISE’ 75 WG, DURSBAN 75 WG, ecc.
Da utilizzare a partire dal mese di luglio contro adulti
CLORPIRIFOS-METIL
DEVOX, RELDAN 22, RUNNER 22, ecc.
Da utilizzare a partire dal mese di luglio contro adulti
ATTIVITA DI RICERCA IN CORSO
• Dalla primavera del 2007 l’Assessorato
all’agricolatura della Regione Autonoma Valle
d’Aosta ha incaricato l’Istituto di entomologia
agraria del DIVAPRA (Università di Torino) di
realizzare, nel territorio regionale, un progetto
triennale di ricerca finalizzato alla lotta contro il
cicadellide vettore di Flavescenza dorata e per
studiare l’impatto abientale dovuto all’impiego di
insetticidi contro Scaphoideus titanus.
Controlli effettuati sul territorio
dall’ufficio fitosanitario nel 2007
• Monitoraggio del vettore con trappole per
la cattura deglia adulti in tutte le zone
viticole della Valle
• Monitoraggio in campo alla ricerca di
piante sintomatiche con prelievo di
campioni a cui è sempre seguita analisi di
laboratorio. (Con sopralluoghi negli stessi vigneti
dove era stata trovata FD nel 2006 e in altri vigneti
impiantati con lo stesso materiale di propagazione, ma
innestato da altro vivaista-Campi madre prelievo marze)
Risultati
• II monitoraggio del vettore ha dato risultati
sovrapponibili a quelli degli anni precedenti;
• La ricerca di piante sintomatiche ha portato
all’analisi di 34 ceppi sintomatici di cui 13 sono
risultati negativi 20 sono risultati positivi a LN e 1
positivo a FD (petit rouge ritrovato a Sarre nello
stesso vigneto dove erano state trovate 2
barbatelle positive nel 2006)
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