strutture residenziali 6 alloggio assistito

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Offerte Dedicate
STRUTTURE RESIDENZIALI
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ALLOGGIO ASSISTITO
Progettazione e Offerte Dedicate
Responsabile: Ing. Gianpaolo Monti
Autori: Ing. Gianpaolo Monti
Realizzazione Grafica
Studio Dal Verme Tenti - Varese - Italy
Stampa
Caleidograf srl - Merate - Italy
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ALLOGGIO
ASSISTITO
PROGETTI IMPIANTI
ELETTRICI E SPECIALI
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Relazione tecnica impianti
La presente relazione tecnica viene redatta in conformità secondo i dettami della
Guida CEI 0-2, attenendosi alle disposizioni della Legge 46/90 ed al relativo regolamento di attuazione D.P.R. 447/91.
Caratteristiche
del progetto
Il progetto, nel suo complesso, è costituito da:
- Relazione tecnica
- Planimetrie indicanti la disposizione delle apparecchiature
- Computo metrico estimativo delle opere
- Valutazione economica delle opere
Destinazione d’uso
e caratteristiche
dell’edificio
L’edificio in oggetto rappresenta una STRUTTURA RESIDENZIALE CON ALLOGGI
ASSISTITI, cioè una struttura con destinazione d’uso residenziale finalizzata a fornire ospitalità, prestazioni sanitarie assistenziali le a persone non completamente
autosufficienti, assistibili a domicilio e non bisognose di ricovero in strutture ospedaliere o riabilitative.
L’edificio è costituito da più piani fuori terra e da un piano sotterraneo.
La struttura è composta da 3 aree funzionali:
- Area destinata alla residenzialità che comprende l’alloggio(camere, cucina, soggiorno e bagni). Quest’area occupa i piani fuori terra ad eccezione del piano terra riservato alla portineria sociale e ai servizi di edificio.
- Area comune, che raggruppa gli spazi destinati alle attività comuni,
- Area destinata alla portineria sociale
- Area generale di supporto, al piano sotterraneo, dove sono ubicati vani tecnici e
depositi.
Il corpo dell’edificio è servito normalmente da un impianto elevatore.
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• Relazione tecnica impianti
Norme tecniche
e di legge
Gli impianti elettrici sono realizzati in osservanza delle norme e leggi vigenti,
comprese eventuali varianti, completamenti o integrazioni alle stesse.
Le caratteristiche degli impianti stessi e dei loro componenti, devono in particolare essere conformi:
- alle norme CEI (Comitato Elettrotecnico Italiano);
- alle prescrizioni delle Autorità Locali, in particolare di quelle dei Vigili del fuoco;
- alle prescrizioni ed indicazioni del Distributore dell’energia elettrica;
- alle prescrizioni ed indicazioni del Distributore del servizio telefonico;
- alle norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro;
- alle norme e raccomandazioni dell’Ispettorato del Lavoro e dell’ISPESL.
Di seguito si elencano alcune tra le norme e leggi principali di riferimento:
- DPR n. 547 del 27/04/55 “Norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro”
- D.M. 16 Febbraio 1982, “Attività soggette al controllo dei Vigili del Fuoco: modifica del D.M. 27/9/65”
- Legge n. 186 del 01/03/68 “Costruzione e realizzazione di materiali ed impianti
elettrici a regola d’arte”
- Legge n. 46 del 05/03/90 “Norme per la sicurezza degli impianti”
- DPR n. 447 del 06/12/91 “Regolamento di attuazione della Legge n. 46 del
05/03/90”
- Legge n.118 del 30/03/7, Legge n. 13 del 09/01/89, D.M. n. 236 del 14/06/89, DPR
n.503 del 24/07/96 “Disposizioni per favorire il superamento e l’eliminazione
delle barriere architettoniche negli edifici privati”
- D.M. del 08/03/85 “Direttive sulle misure più urgenti ed essenziali di prevenzione incendi ai fini del rilascio del NOP di cui alla Legge n. 818 del 07/12/84”
- D.L. del 19/09/94 n. 626 “Attuazione delle direttive CEE riguardanti il miglioramento della sicurezza e della salute dei lavoratori sui luoghi di lavoro”
- Norma CEI 64-8 IV ediz. fasc. 4131 - 4137 “Impianti elettrici utilizzatori a Vn fino
a 1000 V ac e a 1500 V dc”
- Norma CEI 11-17 fasc.1890 “Impianti di produzione, trasporto e distribuzione di
energia elettrica”
- Norma CEI 11-1 fasc.5025 “Impianti elettrici con tensione superiore a 1 kV in corrente alternata”
- Norma CEI 17-13/1 fasc. 1433 “Apparecchiature assiemate di protezione per
basse tensioni (apparecchiature di serie AS e non di serie ANS)”
- Norma CEI 17-13/3 fasc. 1926 “Apparecchiature assiemate di protezione di manovra per basse tensioni installate in luogo con personale non addestrato (quadri di distribuzione ASD)”
- Norma CEI 81-1 fasc.2697 “Protezione delle strutture contro i fulmini”
- Norma CEI 81-4 fasc.2924 “Valutazione del rischio dovuto al fulmine”
- Norma CEI 79-3 “Norme per impianti antintrusione e antieffrazione”
Tutti i componenti elettrici installati dovranno essere conformi alla relativa norma di prodotto.
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Caratteristiche generali impianto elettrico
Le caratteristiche del sistema di alimentazione e di distribuzione elettrica previsti sono le seguenti:
- Punto di consegna in BT ;
- Alimentazione in BT con sistema TT, VN=400V.
Punto di consegna
Costituito da avanquadro in resina, doppio isolamento, con grado di protezione
IP55. Da questo punto parte la linea di alimentazione delle parti comuni.
La consegna è di tipo TT a 400 V trifase.
I singoli alloggi sono alimentati in TT monofase 230 V ciascuno con propria fornitura e contabilizzazione.
Quadro elettrico
generale di bassa
tensione
Il QUADRO GENERALE DI BASSA TENSIONE si prevede ubicato in apposito locale
tecnico ubicato al piano sotterraneo.
All’interno del quadro, in posizione facilmente accessibile e parallela alla morsettiera, dovrà essere posta una sbarra in rame; questa sbarra costituirà il collettore
equipotenziale di terra.
Quadri elettrici di zona
I quadri secondari sono di 2 tipi:
- quadri elettrici di piano che alimentano le utenze comuni e ulteriori quadri di
zona ubicati sul medesimo piano;
I quadri elettrici di piano e quello generale dovranno avere le seguenti caratteristiche di costruzione:
- Norma di riferimento per la costruzione CEI 17-13/1.
- Involucro del quadro ad armadio in lamiera, chiuso, posato a parete fissato su
piano verticale e adatto a contenere apparecchiature di tipo scatolato e modulare predisposte per l’aggancio su guida normalizzata CEI EN 50022.
- Il pannello frontale, dovrà essere del tipo incernierato, e apribile solo mediante
attrezzo, garantendo così la segregazione delle apparecchiature e dei cablaggi
interni.
- Grado di protezione minimo dell’involucro IP 4X.
I quadri relativi alle centrali tecnologiche avranno le medesime caratteristiche di
quelli sopra menzionati ad eccezione del grado di protezione che dovrà essere
non inferiore a IP45.
La costruzione dei quadri di zona dovrà rispecchiare le seguenti caratteristiche
tecniche:
- Norma di riferimento per la costruzione CEI 23-51.
- Involucro del quadro in materiale isolante, a doppio isolamento, chiuso a cassetta (centralino da parete o da incasso), fissato su piano verticale e adatto a
contenere apparecchiature di tipo modulare predisposte per l’aggancio su guida
normalizzata CEI EN 50022.
- Grado di protezione minimo dell’involucro IP 4X se da incasso, IP 44 se da esterno.
- Fissaggio a parete ad un’altezza non inferiore a 1,5 m dal piano di calpestio.
La distribuzione di utilizzazione di tutti i quadri elettrici sarà provvista di organi di
manovra e protezione contro le sovracorrenti e i contatti indiretti.
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• Relazione tecnica impianti
Distribuzione
principale
La distribuzione principale ha origine dal quadro generale di bassa tensione e serve tutti i quadri elettrici di piano.
Le condutture sono costituite da cavi unipolari o multipolari posti in tubazioni
sotto traccia o a vista nel cavedio montante dell’edificio.
Tutti i cavi delle linee principali dovranno essere di tipo con isolamento in gomma G7 "NON PROPAGANTE L’INCENDIO", secondo norma CEI 20-22/II.
Tutte le condutture, in corrispondenza del passaggio tra i vari compartimenti antincendio, saranno adeguatamente sigillate in modo da evitare qualsiasi possibilità di comunicazione di fiamme o fumo; le condutture elettriche che attraversano
le vie d’uscita di sicurezza saranno ridotte al minimo e non costituiranno ostacolo
al deflusso delle persone e non dovranno essere a portata di mano.
Le portate nominali dei cavi verranno ricavate dalle tabelle UNEL e tengono conto del valore di massima temperatura ambiente di progetto, delle effettive condizioni di posa e dei margini di ampliamento convenuti con la Committente.
Impianti di
illuminazione
Gli impianti di illuminazione hanno origine dai quadri secondari di zona o piano e
sono distinti nei circuiti per illuminazione “ORDINARIA”, di “SERVIZIO/NOTTURNA”, di “RISERVA” e di “SICUREZZA”.
L’illuminazione ordinaria è prevista in tutti i locali e sarà atta a garantire il livello
di illuminamento richiesto dalla Norma UNI 10380, variante A1.
L’illuminazione di servizio o notturna è prevista esclusivamente e negli spazi di
passaggio e garantirà un livello di illuminamento di circa 10-15% rispetto all’illuminazione ordinaria di tali aree; essa è normalmente accesa.
Sia l’illuminazione ordinaria che quella di servizio/notturna saranno realizzate
mediante il sistema bus scs con l’installazione di attuatori in quadro o in apposite scatole da parete o da incasso, comandi locali in scatole da incasso e interfaccie RS232 che permettono anche il controllo e la supervisione dell’impianto da pc
dal locale presidiato.
Si realizzeranno anche le seguenti funzionalità impiantistiche:
- comando e controllo della luce tramite telecomando e ricevitore IR nelle camere
di degenza: ciò permette di eseguire questo tipo di operazione da qualsiasi posizione all’interno della camera di degenza senza essere in diretto contatto con il
punto di comando, agevolando le persone con difficoltà motorie o costrette in
posizioni vincolate (letto, sedia a rotelle, etc)
- Comando della luce nelle parti comuni mediante un interruttore ad infrarossi
passivi che rileva il movimento delle persone e accende e spegne automaticamente la luce. Questa soluzione permette significativi risparmi energetici.
L’illuminazione di sicurezza verrà realizzata in tutte le parti comuni dell’edificio
e nella portineria sociale, ad eccezione degli alloggi, mediante corpi illuminanti
dotati di alimentatori tamponi ad accumulatori, posizionati all’interno del corpo
lampada (fluorescente da 36W o gruppo indicatore USCITA SICUREZZA), che assicurano una autonomia di 2 ore. Gli alloggi saranno dotati di lampade di emergenza ad incasso. L’impianto di illuminazione di sicurezza assicura un livello di illuminamento non inferiore a 5 lux ad 1m di altezza dal piano di calpestio, lungo le
vie di uscita e nelle aree di tipo C e D.
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Le caratteristiche degli impianti nei diversi tipi di ambienti sono così sinteticamente identificabili:
- apparecchi illuminanti a luce fluorescente adatti per controsoffitti (ove previsti)
o a sospensione da plafone, tutti con ottica dark-light a servizio dei locali uffici e
dei locali presidiati, con ottica lamellare satinata nelle altre parti comuni;
- apparecchi illuminanti a plafone e/o a sospensione, tipo AD-FT con grado di protezione IP55, nei locali tecnici, nelle centrali tecnologiche ed in tutti i locali deposito.
È previsto l’impianto di illuminazione dell’area esterna attraverso apparecchi di
illuminazione con armature di tipo “STRADALE” montate parte su sbraccio, lungo
il perimetro dell’edificio, e parte su palo nelle aree prospicienti i passi carrai, parcheggi, ecc.
Il funzionamento di quest’ultimo impianto è previsto in automatico a mezzo di
interruttore crepuscolare.
Impianti prese
parti comuni
Gli impianti di alimentazione delle prese a spina hanno origine dai quadri di zona.
Saranno installate prese a spina per usi domestici o similari del tipo:
- 2P+T da 10A, a poli allineati;
- 2P+T bipasso da 10/16A, a poli allineati;
- 2P+T SCHUKO / BIPASSO 10/16A;
- 2P+T SCHUKO / BIPASSO 10/16A con interruttore di protezione magnetotermico.
Nei vari locali tecnologici è previsto anche un impianto prese “di servizio” per la
fornitura dell’energia necessaria all’espletamento delle operazioni di manutenzione e all’alimentazione di utenze particolari.
Dette prese saranno di tipo industriale CEE 17, corredate di interruttore di blocco sull’estrazione della spina a carico inserito, montate in batteria su basi portaprese, installate ad un’altezza non inferiore a 1,5 m dal piano pavimento.
In particolare ogni pannello prese dovrà avere come minimo:
- n. 1 presa 2P+T da 16A/230V;
- n. 1 presa 3P+T da 16A/400V.
Protezione da sovraccarico e da
cortocircuito a monte del circuito
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• Relazione tecnica impianti
Impianto di terra
Il sistema di collegamento a terra dell’impianto in oggetto è TT,.
L’impianto di terra sarà unico per tutto il complesso e risulterà costituito da:
- dispersore: realizzato con picchetti intenzionali, posti nell’area esterna, del tipo in acciaio zincato posti in pozzetti ispezionabili e corda di rame nuda, direttamente interrata, per il collegamento ad anello degli stessi;
- collettori di terra: punti di collegamento fra i dispersori, la rete di conduttori di
protezione e quelli dei collegamenti equipotenziali, costituiti da sbarre di rame
e da morsetti, tutti posti in posizioni accessibili, apribili per permettere le verifiche, ma solo mediante attrezzo;
- conduttori di protezione PE: conduttori isolati, con guaina di colore giallo/verde, posati lungo gli stessi percorsi dei conduttori di energia, aventi la funzione
di collegare tutte le masse dell’impianto elettrico;
- conduttori equipotenziali: conduttori isolati, con guaina di colore giallo/verde
per il collegamento a terra di tutte le masse estranee.
SCHEMA A BLOCCHI IMPIANTO DI TERRA
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Impianti speciali
In questa sezione vengono riportati i cosiddetti impianti speciali, che sono stati previsti nell’Appartamento Assistito in oggetto per realizzare determinate funzionalità impiantistiche e soddisfare precise esigenze.
Impianto telefonico e
trasmissione dati
Per i servizi di TELEFONIA e TRASMISSIONE DATI si prevede un unico impianto denominato “cablaggio strutturato” con rete di comunicazione locale (tipo LAN - Local Area Networks), con topologia a stella.
I tipi di cavi saranno scelti in funzione delle regole di trasmissione adottate (protocollo), tutti comunque facenti capo ad armadi o quadri di piano contenenti i pannelli di permutazione.
Detti armadi dovranno essere posizionati in modo tale da garantire la posa dei cavi
rispettando i parametri di lunghezza massima ammessi dalla normativa; saranno
previsti ad ogni piano della struttura. I connettori previsti saranno del tipo RJ45.
Il sistema dorsale delle condutture di questi impianti verrà realizzato a seconda degli ambienti prevedendo appropriate e dedicate:
- tubazioni a vista o sottotraccia;
Impianti di
videocontrollo e di
videocitofonia
Integrato al sistema di videocitofonia è previsto un impianto di videocontrollo che
permette la supervisione da pc e da posto interno videocitofonico di alcune parti comuni (corridoi, ingresso e soggiorno) e delle camere di degenza.
Il videocontrollo degli appartamenti (quando previsto) è possibile solo dopo che la
telecamera è stata abilitata al funzionamento tramite pulsante di chiamata soccorso
La telecamera, dopo la pressione del pulsante di chiamata soccorso, viene abilitata
al funzionamento solo per 5 minuti, dopo di che viene disabilitata automaticamente.
Le telecamere previste per il videocontrollo interno della struttura sono da incasso e
installate nelle comuni scatole 503.
Il sistema di videocitofonia prevede due posti esterni video e posti interni nei locali
presidiati (reception, locale presidiato )
Impianto di Power TV
E’ previsto un sistema di TV interattiva e Internet TV capace di rendere disponibile
direttamente sul TV di appartamento una diversificata serie di servizi e informazioni. Le applicazioni proposte sono da un lato rivolte al benessere dell’ospite, dall’altro a facilitare il lavoro del personale di assistenza. Inoltre nei servizi implementati è
anche considerata la possibilità di diffondere comunicazioni vocali e realizzare una
diffusione sonora musicale.
Impianto di
motorizzazione degli
avvolgibili
Integrata sul sistema a bus scs verrà prevista la motorizzazione degli avvolgibili negli appartamenti. Oltre al comando locale degli azionamenti motorizzati sono previste le seguenti funzioni impiantistiche:
-Comando degli azionamenti motorizzati tramite telecomando e ricevitore IR: ciò
permette di eseguire questo tipo di operazione da qualsiasi posizione all’interno
della camera senza essere in diretto contatto con il punto di comando, agevolando
le persone con difficoltà motorie o costrette in posizioni vincolate (letto, sedia a
rotelle,etc).
-Comando generale di salita e discesa di tutto l’appartamento. Permette di agire
contemporaneamente su tutti gli azionamenti motorizzati dell’alloggio con la
pressione di un singolo tasto.
Mediante l’interfaccia RS-232 prevista nel posto presidiato è possibile realizzare la
supervisione e il comando dello stato dei dispositivi automazione relativi agli azionamenti da pc.
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• Relazione tecnica impianti
Impianto a servizio
della centrale termica
È prevista una CENTRALE TERMICA unica per tutto il complesso, con funzionamento a
gas metano; l’impianto elettrico nella centrale deve essere realizzato in conformità alle
prescrizioni della norma CEI 64-2/A app. B.
Per l’impianto sarà di competenza dell’installatore elettricista l’esecuzione delle opere
riguardanti:
- l’alimentazione dal quadro principale al singolo quadro all’interno del locale e/o di centrale;
- il quadro elettrico, sul quale devono essere installate le protezioni della linea di alimentazione del bruciatore, della linea di alimentazione delle pompe, e di altri eventuali utilizzatori;
- l’illuminazione e le prese di servizio del locale.
Il resto dell’impianto deve essere eseguito in modo da rispettare le disposizioni di legge
per quanto riguarda sia i dispositivi di sicurezza sia i dispositivi di regolazione.
Salvo le prescrizioni particolari delle zone di pericolo da identificare secondo le disposizioni delle apparecchiature meccaniche, tutti gli impianti interni si prevedono con apparecchiature a sicurezza funzionale AD-FT con grado di protezione non inferiore a IP44.
Impianti per servizi
tecnologici
Per l'alimentazione delle apparecchiature elettriche degli altri impianti dei servizi tecnologici, quali l’impianto di trattamento aria (UTA) o termoventilazione dell'aria
(TMV), quello di CONDIZIONAMENTO, nonché quelli per l’approvvigionamento IDRICO, l’impianto ANTINCENDIO, l’impianto SOLLEVAMENTO ACQUE reflue ed altri eventuali, dovranno essere previste singole linee indipendenti, ognuna protetta in partenza dal quadro generale mediante un proprio interruttore automatico differenziale.
Per gli impianti tecnologici, l’appaltatore incaricato in sede di esecuzione lavori, dovrà
confermare all’Installatore elettrico se il complesso dei quadri di distribuzione previsti,
i relativi comandi e controlli e le linee derivate in partenza dai quadri stessi, siano idonei allo specifico impiego per l’impianto tecnologico trattato.
Nel progetto dell’impianto meccanico è previsto che le CALDAIE, le UTA e i TMV abbiano propri quadri elettrici di comando e controllo fornite assieme al macchinario dal
costruttore delle stesse.
In sede di esecuzione lavori sarà necessario appurare che i relativi quadri abbiano il grado di protezione adeguato all’ambiente d’installazione (IP45 se all’interno o IP55 se all’esterno) e che le protezioni “generali” e/o “secondarie” presenti siano adeguate al
potere d’interruzione di cortocircuito massimo presunto nel punto d’installazione.
La messa a terra delle singole utenze o dei motori è prevista utilizzando il quinto conduttore per le utenze trifasi con neutro, il quarto conduttore per le utenze trifasi, o terzo per le utenze monofasi, del cavo di alimentazione.
È fatto divieto, nell’utilizzo dei cavi multipolari, di impiegare il conduttore PE di colore
GIALLO/VERDE per altri utilizzi (FASE o NEUTRO) attraverso la nastratura del tratto terminale; è ammessa la nastratura di identificazione, nei tratti terminali, solo sui cavi unipolari con guaina (la colorazione del tratto terminale deve essere conforme alle tabelle CEI-UNEL 00722).
Alimentazione
ascensori
L’impianto di competenza dell’installatore elettricista riguarderà:
- le linee di alimentazione, indipendenti da quelle degli altri servizi, distribuite dai quadri elettrici generali di edificio;
- l’installazione, nel locale macchina, di un quadro contenente gli interruttori automatici magnetotermici differenziali nonché gli interruttori e lampade spia per l'illuminazione del vano ascensori e del locale;
- l’allacciamento al comando dell'interruttore f.m. installato in una custodia sotto vetro frangibile da disporsi al piano rialzato in posizione facilmente accessibile;
- la messa a terra dell'ascensore o del montacarichi con collegamento all'impianto di
terra dell’edificio, salvo diversa prescrizione in fase di collaudo dell'ascensore e del
montacarichi stesso;
- l’illuminazione e le prese di servizio del locale nonché l’illuminazione del vano corsa.
Rammentiamo che le condutture e le protezioni devono essere proporzionate per una
corrente pari a 3 volte quella nominale del servizio continuativo e che nel vano ascensore o montacarichi devono essere installate solo condutture appartenenti all'elevatore.
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Misure di prevenzione e sicurezza adottate
Le misure qui adottate vengono applicate alle parti comuni della struttura residenziale (per esempio atrio d’ingresso, scale, ascensori, parti eterne...).
Dispositivi per il
comando di arresto
d’emergenza
I comandi di emergenza per la messa fuori tensione dell’impianto elettrico sono i
seguenti.
- Sgancio generale. Toglie tensione a tutto l’impianto utilizzatore con l’eccezione
dell’impianto di illuminazione di sicurezza (apparecchi autoalimentati) e alle
eventuali pompe dell’impianto antincendio; questo sgancio è comandato da un
unico dispositivo che dovrà essere posto nel locale sorveglianza (reception).
-Sganci impianti elevatori. Un dispositivo per ogni impianto, atti a togliere tensione
ai rispettivi quadri di manovra; il comando sarà posto a fianco della porta d’accesso alla cabina mobile al piano d’ingresso dell’edificio ed altresì riportato nel locale
di sorveglianza.
- Sganci circuiti di alimentazione di aree particolari. In corrispondenza degli accessi
dei locali soggetti a specifiche normative VV.F. (es.: la centrale termica) devono essere posti dei dispositivi atti a togliere tensione a tutti gli impianti interni.
Tutti i circuiti di sgancio agiranno sulle bobine di apertura degli interruttori di protezione posti sui quadri interessati.
Il dispositivo previsto sarà costituito da un pulsante a fungo posto in propria cassetta con schermo frontale di vetro frangibile, segnalato in loco con l'apposito cartello
monitore a fondo rosso e scritta in bianco.
Se verrà prevista l'adozione di un dispositivo del tipo a "LANCIO DI CORRENTE",
questo dovrà essere munito di lampada di segnalazione (led) ad indicazione della
funzionalità del circuito di comando.
Il percorso dei circuiti di comando di emergenza dovrà essere sempre distinto e separato da qualsiasi altro circuito.
Compartimentazione
linee
Tutte le linee in uscita dai locali classificati a "maggior rischio in caso d’incendio" e
negli attraversamenti dei compartimenti antincendio (REI), sia orizzontali che verticali, devono essere adottate le protezioni contro lo sviluppo e la propagazione
d’incendio.
Allo scopo dovranno essere predisposte opportune barriere da realizzarsi con speciali schiume ignifughe e/o setti intumescenti, adeguati al grado di protezione REI previsto nella pratica di prevenzione incendi.
Illuminazione di
sicurezza
Data la tipologia di attività svolta ed in ottemperanza alle leggi vigenti (D.L. 626/94,
sez. 8 comma 3) si prevede la realizzazione di un impianto di illuminazione di sicurezza in grado di intervenire automaticamente in un tempo * 0,5 s in caso di mancanza
della tensione di rete.
Questo impianto verrà realizzato con:
- impiego di gruppi autonomi di auto - alimentazione, di tipo “permanente”, posti all'interno di alcuni degli apparecchi illuminanti previsti per l'illuminazione
generale;
- impiego di gruppi autonomi di auto - alimentazione, di tipo “non permanente”, posti all'interno di alcuni degli apparecchi illuminanti previsti per l'illuminazione generale locale (es.: centrali tecnologiche);
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• Relazione tecnica impianti
- impiego di apparecchi di illuminazione autonomi di tipo “non permanente”, dislocati lungo i percorsi e in corrispondenza delle uscite per garantire un’affidabile illuminazione degli ambienti e dei percorsi di evacuazione.
In corrispondenza delle uscite gli apparecchi di illuminazione verranno dotati di pittogramma recante la segnaletica di sicurezza prescritta dalle norme vigenti (D.P.R.
524/82).
Quest'impianto sarà distribuito dai vari quadri elettrici di zona, con le medesime modalità previste per gli impianti di illuminazione.
Protezione contro i
fulmini
Dallo studio di probabilità di fulminazione condotto secondo i criteri dettati dalla
Norma CEI 81-1 IIIª Edizione e dalla nuova Norma CEI 81-4 e varianti, valutazione del
rischio dovuto al fulmine, risulta che l’edificio è autoprotetto contro la fulminazione
diretta e indiretta.
Si dovrà realizzare l’impianto di protezione interno in modo da evitare scariche pericolose (egualizzazione del potenziale per le masse metalliche ed i circuiti essenziali)
ed altresì per la salvaguardia delle utenze e delle linee sensibili alle sovratensioni predisponendo limitatori di tensione (scaricatori) sulle linee di alimentazione BT, in particolare sui circuiti degli impianti ausiliari e di sicurezza.
Rivelazione gas
Si rende necessario predisporre un impianto di rivelazione fughe di gas nelle cucine
degli alloggi (solo se è prevista un’alimentazione a gas; l’impianto sarà costituito da
un rivelatore di gas metano, da un ripetitore che produce la segnalazione ottico-acustica e da un interfaccia che riporta l’allarme su bus e quindi a pc al posto presidiato .
Inoltre la segnalazione di allarme comanderà l’elettrovalvola automatica di chiusura
posta sulla tubazione di adduzione del gas nell’appartamento interessato.
Detta elettrovalvola dovrà essere del tipo a sicurezza intrinseca e a riarmo manuale,
posta in area esterna.
Protezione contro i
contatti diretti
Se non richiesti indici di protezione specifici, le parti attive dovranno essere racchiuse
entro involucri o dietro barriere che assicurino almeno il grado di protezione IPXXB
(il dito di prova non può toccare parti in tensione: Norma CEI 70-1 IIª Ed.), tranne che
per le superfici superiori orizzontali per le quali dovrà essere almeno IPXXD (il filo di
prova del diametro di 1 mm non può toccare parti in tensione: Norma CEI 70-1 IIª Ed.).
Per ragioni di esercizio e di sicurezza, nell’aprire gli involucri sarà necessario eseguire
una delle seguenti disposizioni:
- uso di un attrezzo o di una chiave se in esemplare unico ed affidata a personale addestrato;
- sezionamento delle parti attive mediante apertura con interblocco;
- interposizione di barriere o schermi che garantiscono un grado di protezione IP2X.
L’isolamento delle parti attive si potrà rimuovere solo mediante distruzione e dovrà
presentare caratteristiche di resistenza ad agenti meccanici, chimici, termici, elettrici
ed atmosferici; vernici, lacche, smalti e prodotti simili non sono idonei, in genere, a
fungere da isolanti.
Gli interruttori differenziali con corrente differenziale Id £ 0,03A, devono essere
considerati come protezione addizionale contro i contatti diretti e da impiegare
unitamente ad una delle altre misure di protezione totale o parziale precedentemente citate.
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• Progetto impianti elettrici e speciali
Nel progetto dell’appartamento qui di seguito riportato sono state riportate le funzioni seguenti:
FUNZIONALITÀ IMPIANTISTICHE MY HOME
Tipologia locale
Tipologia impianto
Automazione luce
Automazione motorizzazioni avvolgibili
Soggiorno
Automazione funzioni speciali
Antifurto
Ingresso
Cablaggio strutturato
Impianto antenna terrestre/satellitare
Sorveglianza acustica
Termoregolazione
Automazione funzioni speciali
Antifurto
Automazione luce
Automazione motorizzazioni avvolgibili
Automazione funzioni speciali
Gestione energia
Cucina
Antifurto
Allarmi tecnici
Sorveglianza acustica
Cablaggio strutturato
Impianto antenna terrestre/satellitare
Automazione luce
Automazione motorizzazioni avvolgibili
Automazione funzioni speciali
Camera da letto
matrimoniale
Antifurto
Cablaggio strutturato
Sorveglianza acustica
Termoregolazione
Impianto antenna terrestre/satellitare
Automazione luce
Automazione motorizzazioni avvolgibili
Antifurto
Camera da letto
Cablaggio strutturato
Sorveglianza acustica
Termoregolazione
Impianto antenna terrestre/satellitare
Automazione luce
Bagno
Automazione funzioni speciali
Gestione energia
Antifurto
Impianto di segnalazione
Disimpegno
Ripostiglio
Sorveglianza acustica
Impianto luci d'emergenza
Automazione luce
Antifurto
Impianto di segnalazione
Sorveglianza acustica
Impianto luci d'emergenza
Automazione luce
Automazione funzioni speciali
Antifurto
Termoregolazione
Impianto luci d'emergenza
ALTRE FUNZIONALITA'
Funzionalità impiantistica installata
Comando da 3 punti di corpo illuminante a soffitto
Comando da 3 punti di corpo illuminante a soffitto
Comando generale di spegnimento (general-off) di tutti i corpi illuminanti
Comando per singolo avvolgibile
Comando per singolo avvolgibile
Comando degli avvolgibili del locale
Comando generale di tutti gli avvolgibili
Apertura elettroserratura dell'ingresso tramite comando a pulsante
Comandi automazione tramite telecomando e ricevitore IR
Protezione perimetrale mediante contatti magnetici
Protezione volumetrica mediante rilevatore IR
Inserimento e disinserimento impianto tramite trasponder
Postazione con 2 connessioni dati/telefono
1 presa TV
1 modulo microfonico per sorveglianza acustica
1 termostato ambiente
Apertura elettroserratura dell'ingresso tramite trasponder
2 sirene con lampeggiante
Comando da 1 punto di corpo illuminante a soffitto
Comando per singolo avvolgibile
Comando aspirazione forzata
Controllo presa forno
Controllo presa piastre elettriche
Controllo e visualizzazione sistema gestione energia
Protezione perimetrale mediante contatti magnetici
Protezione volumetrica mediante rilevatore IR
Rivelatore allagamento
1 modulo microfonico per sorveglianza acustica
Postazione con 2 connessioni dati/telefono
1 presa TV
Comando da 3 punti di corpo illuminante a soffitto
Comando da 3 punti dell' avvolgibile
Comandi automazione tramite telecomando e ricevitore IR
Protezione perimetrale mediante contatti magnetici
Protezione volumetrica mediante rilevatore IR
Telesoccorso
Postazione con 2 connessioni dati/telefono
1 modulo microfonico per sorveglianza acustica
1 termostato ambiente
1 presa TV
Comando da 3 punti di corpo illuminante a soffitto
Comando da 3 punti dell' avvolgibile
Protezione perimetrale mediante contatti magnetici
Protezione volumetrica mediante rilevatore IR
Postazione con 2 connessioni dati/telefono
1 modulo microfonico per sorveglianza acustica
1 termostato ambiente
1 presa TV
Comando da 1 punto di corpo illuminante a soffitto
Comando da 1 punto di corpo illuminante a parete
Accensione e spegnimento ritardato automatico dell'aspirazione forzata
Controllo presa lavatrice
Rivelatore allagamento
Pulsante a tirante per vasca
Pulsante a tirante per WC
1 modulo microfonico per sorveglianza acustica
1 lampada di emergenza
Comando da 3 punti di corpo illuminante a soffitto
Sirena interna per antintrusione e segnalazione allarmi tecnici
Suoneria elettronica per pulsante ingresso e pulsanti a tirante
1modulo altoparlante
1 lampada di emergenza
Comando da 1 punto di corpo illuminante a soffitto
Accensione e spegnimento ritardato automatico dell'aspirazione forzata
centrale con comunicatore telefonico integrato
centrale di gestione termoregolazione
1 lampada di emergenza
1) Supervisione, comando e controllo locale e remoto dell'impianto automazione attraverso pagine web (webserver)
2) Riarmo interruttore generale da remoto in seguito a segnalazione inviata da
comunicatore telefonico
39
32
P. I.
1
I
IR
IR
TV
EDP
EDP
21
12
SALOTTO
11
1
1
1
1
M
2
HO
2
13
2
32
12
11
AMB2 (srrande)
AMB1 OFF
UNEL
UNEL
23
CUCINA
forno
piano
lavoro
1
UNEL
M
14
M
15S
I
15
BAGNO
14
19
14
18
1
16
16
1
SOS
1
UNEL
IR
UNEL
UNEL
STANZA
1
1
M
1
15S
15S
DISBRIGO
18S
18
RIPOST.
18S
S
M
25
M
1
M
18S
UNEL
24
12
11
14
piastre
31
1
riarmo interruttore
IR
22
GR1 (21-22)
31
G.E.
Carico
1
G.E.
Carico
UNEL
10
10
31
T
UNEL
1
19
C
2
17
25
19
25
19
STANZA
25
2
1
10
UNEL
10
10
10
10
C
1
1
TV
EDP
EDP
10
10
C
IR
2
10
24
17
10
M
23
UNEL
10
10
1
C
13
11
21
UNEL
pensili
cappa
IR
C
TV
EDP
EDP
10
10
1
I
14
2
IR
15
17
UNEL
G.E.
Carico
1
HO
TV
EDP
EDP
10
10
12
22
24
17
10
IR
Attuatore da incasso -1 modulo - 1 relé
T
HO
2
IR
SOS
I
C
Diffusore sonoro
Apparecchio videocitofonico
Interfaccia canale ausiliario
Centrale termoregolazione
Rivelatore con sonda per allagamento
Telecomando radio per telesoccorso
Modulo ricevitore radio
Contatto magnetico a contatto NC
Interfaccia contatti
Rivelatore IR passivo orientabile
Lettore di trasponder
Centrale antifurto con combinatore tel
Sirena interna
Sirena esterna con lampeggiante completa di batteria
Pannello visualizzazione Gestione Energia
Attuatore controllo carichi - 2 moduli
Telecomando a 7 canali
Ricevitore infrarossi
Interfaccia 2 ingressi
Comando da incasso - 2 moduli - carico singolo e doppio
Comando da incasso - 2 moduli - 2 carichi singoli
Comando da incasso - 2 moduli - carico singolo
Comando da incasso - 2 moduli - funzioni speciali
1
G.E.
Carico
S
Attuatore da incasso - 2 moduli - 2 relé
Attuatore da incasso - 2 moduli - 1 relé
Cronotermostato elettronico 3 moduli
Suoneria elettronica tritonale + ronzatore 12V CA e CC
Lampada di emergenza
Pulsante + targa portanome
Pulsante 1P NO 10A tirante
Presa TV
CONNETTORE RJ45
Presa 2 Poli +Terra 10-16A UNEL
Presa 2 Poli +Terra 10A
Falso polo
2
1
C
TV
EDP
I
IR
10
UNEL
LEGENDA SIMBOLI
Quadro elettrico
PROGETTO IMPIANTI ELETTRICI E SPECIALI
24
10
10
Pagina
10
11:02
I
elettroserratura
I
40
29-11-2004
P. I.
SRA 26-43
40
®
BUS AUTOMAZIONE 27Vd.c.
M
1
COMANDO
UNEL
PANNELLO
VISUALIZ.
SCS/SCS
F422
SENSORE IR
ORIENTABILE
RILEVATORE
GAS
INTERFACCIA
CONTATTI
COMUNICATORE
TELEFONICO
INTERFACCIA
CANALE AUX
SISTEMA 2 FILI
ATTUATORE
A RELÈ
RETE LAN
ATTUATORE
CONTROLLO CARICHI
ATTUATORE
1 RELÈ
ATTUATORE
2 RELÈ
ATTUATORE
4 RELÈ
ELETTROVAL.
ALIMENTATORE
DIFF. SONORA
art. E455/24DC
PROTEZIONE
TELEFONICA
INSERITORE
LINEA TELEFONICA
- COMFORT: AUTOMAZIONE LUCI, SERRAMENTI MOTORIZZATI, TERMOREGOLAZIONE
- RISPARMIO: GESTIONE ENERGIA
- SICUREZZA: ANTIFURTO, TELESOCCORSO, ALLARMI TECNICI
- COMUNICAZIONE: VIDEOCITOFONIA
(impianto plurifamiliare con 1 posto interno videocitofonico e 1 citofonico)
- CONTROLLO: WEB SERVER E COMUNICATORE TELEFONICO
(automazione, gestione energia, antifurto)
ELETTROVALVOLE
DI ZONA
TERMOSTATI
DI ZONA
WEB
art. F451
CENTRALE
ALIMENTATORE
ANTIFURTO
art. E46ADCN
TRAFO
art.
F91/12E
Pagina
CENTRALE
TERMOREGOLAZIONE
ALIMENTATORE
WEB SERVER
art. 392100
11:02
L
230Va.c.
N
ALIMENTATORE
AUTOMAZIONE
art. E46ADCN
29-11-2004
CENTRALE
GESTIONE
ENERGIA
art. F421
N
L
230Va.c.
SCHEMA A BLOCCHI IMPIANTI
P.I.
SRA 26-43
41
• Appartamento assistito impianto My Home
12Va.c.
BUS ANTIFURTO 27Vd.c.
SISTEMA 2 FILI
SISTEMA 4 FILI
41
MOT.
18
5
1
PERMUTATORE
Codice articolo
5
6
2,5
Sezione PE [mm≤]
4,5
1 " In = 16
16
F881NA/16
L1 N
PRESE 16A
2,5
4,5
0,03 / 0,00
1 " In = 25
25
F80M/230
G8130/25AC
L1 N
GENERALE
Id
2,5
F411/1
F311N
L1 N
ATTUATORE
x RIARMO
GENERALE
4
M
Sezione neutro linea [mm≤]
F10A/2
SPD
2
3
1,5
1,5
1,5
4,5
1 " In = 10
10
F881NA/10
L1 N
PRESE 10A
7
L1 N
LUCE
8
1,5
1,5
1,5
4,5
1 " In = 10
10
F881NA/10
QUADRO DI APPARTAMENTO
Sezione fase [mm≤]
Corrente di impiego Ib [A]
Potenza effettiva
Ku / Kc
Potenza totale
Potere d'interruzione [KA]
10,0
1 " In = 20
Corrente regolata Ir [A]
Idiff [A] / Tdiff [s]
20
Corrente nominale In [A]
Codice articolo
L1 N
F82H/20
Fasi della linea
1
PROTEZIONE
SPD
AVANQUADRO
Descrizione linea
Centralino Tboard da incasso IP41
Ingombro totale (mm): 640 x 844 x 133
17
2
3
4
13
19
14
20
15
6
7
8
9
10
11
12
21
23
22
4,5
1 " In = 6
6
F881NA/6
L1 N
PROTEZIONE
ALIMENTATORI
9
F421
CENTRALE
GESTIONE
ENERGIA
13
RETE LAN
BUS SCS
16
15
E46ADCN
F451
392100
ALIMENTATORE ALIMENTATORE
SCS
+ WEB SERVER
AUTOAMZIONE
14
Pagina
24
11:02
16
42
29-11-2004
25
SRA 26-43
42
®
L1 N
F881NA/6
Fasi della linea
Codice articolo
Sezione PE [mm≤]
Sezione neutro linea [mm≤]
Sezione fase [mm≤]
Corrente di impiego Ib [A]
Potenza effettiva
Ku / Kc
Potenza totale
Potere d'interruzione [KA]
4,5
Corrente regolata Ir [A]
Idiff [A] / Tdiff [s]
6
1 " In = 6
Corrente nominale In [A]
Codice articolo
18
12
19
E46ADCN
4,5
1 " In = 6
6
F881NA/6
L1 N
F91/12/24
4,5
1 " In = 6
6
F881NA/6
L1 N
PLT1
PROTEZIONE ALIMENTATORE PROTEZIONE TRASFORMATORE PROTEZIONE
PROTEZIONE
ALIMENTATORE SCS ANTIFURTO TRASFORMATORE 230/12/24V CENTRALINO TEL. TELEFONICA
17
11
21
22
23
24
25
PBX15D
4,5
1 " In = 6
6
F881NA/6
L1 N
E45/24DC
4,5
1 " In = 6
6
F881NA/6
L1 N
F430/4
F430/2
PROTEZIONE ALIMENTATORE PROTEZIONE
CENTRALINO
ATTUATORE ATTUATORE
TELEFONICO ALIMENTAZIONE DIFF. SONORA ELETTROVALV. ELETTROVALV.
POMPA
DIFF. SONORA
TERMOREGOLAZ.
20
QUADRO DI APPARTAMENTO
Pagina
Descrizione linea
10
BUS SCS
11:02
TEL
29-11-2004
TEL
SRA 26-43
43
• Quadro di appartamento
43
1 SRA 1-25 OK0K
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Pagina 2
®
2
1 SRA 1-25 OK0K
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Premessa
11:04
Pagina 3
Lo scenario demografico dei paesi sviluppati e in particolar modo di quello italiano sta subendo una profonda trasformazione: la popolazione di ultra sessantacinquenni è passata dal 14,1% del 1988 al 24,2 % del 2000 e si prevede che nei
prossimi cinquanta anni raddoppi ancora.
Studi di settore indicano poi che in Italia il 2,9 % delle persone ultra sessantacinquenne è non autosufficiente e necessita di assistenza e spesso di ricovero in strutture adeguate attrezzate per offrire ospitalità, assistenza e terapie riabilitative.
Specialisti geriatri hanno comunque dimostrato i vantaggi benefici delle strategie basate sulle cure domiciliari per gli anziani, sia nei confronti della popolazione
interessata sia relativamente ai costi sociali e assistenziali. In questo contesto un
ruolo fondamentale a sostegno della domiciliarità, è assunto dalle le politiche
abitative, attraverso programmi di recupero e adeguamento di un patrimonio
edilizio per larga parte poco funzionale alle esigenze dei suoi abitanti più anziani.
Il problema dell’abitare espresso dalle persone anziane ha origine dal difficile rapporto con lo spazio costruito, che si presenta nel momento in cui insorge il peggioramento della funzionalità fisica e mentale causato dall’avanzare dell’età.
E’ indispensabile quindi considerare le trasformazioni delle capacità motorie, intellettive e sensoriali della persona anziana che presentano stretta interazione
con lo spazio domestico:
• funzionalità motoria: subisce in genere una diminuzione nell’ampiezza e nella
rapidità dei movimenti, accompagnata da una riduzione di forza e resistenza
e da un aumento della fragilità ossea
• capacità uditiva
• acuità visiva
• attività mentali: alterazioni dovute a morbo di Parkinson e sindrome di
Alzheimer
Quando lo spazio abitativo non viene adeguato alle variazioni delle prestazioni
e delle condizioni di chi lo abita, allo scopo di sostenerne l’attività mentale, fisica
e sensoriale, le carenze si trasformano in ostacoli che rendono faticoso o addirittura impediscono lo svolgimento delle attività quotidiane. Inoltre, si deve ricordare che proprio la casa, l’ambiente preposto alla protezione di chi lo abita, si rivela nella realtà come uno dei luoghi più a rischio per il verificarsi di un alto numero di infortuni. E la percentuale degli incidenti che avvengono negli edifici a
causa di specifiche caratteristiche costruttive aumenta quanto più le esigenze delle persone si allontanano dalle capacità funzionali “standard” riferite ad adulti
sani, come nel caso dei bambini e, soprattutto, degli anziani. Le ricadute positive
di un ambiente domestico “a misura di anziano” non si limitano quindi all’incremento di autonomia, ma si estendono fino agli aspetti della sicurezza, riducendo
le possibilità di incidenti domestici che, nel caso di vittime anziane, comportano
spesso l’ospedalizzazione ed esiti invalidanti.
3
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®
4
Interventi per
l’autonomia domestica
Per favorire un processo di invecchiamento positivo è indispensabile intervenire
sull’abitazione per ottenere la rispondenza a nuove situazioni di utilizzo, conseguenti al variare delle condizioni e dei bisogni degli utenti, e per fruire dell’ambiente domestico con il minimo rischio di incidenti. Eseguire con minore sforzo,
maggiore sicurezza ed efficienza le attività domestiche significa ridurre la necessità di ricorso a servizi di assistenza mirata per la cura personale o a strutture specializzate. Le soluzioni legate ai problemi dello svolgimento di tali attività possono contribuire in maniera diretta all’innalzamento della qualità della vita della
persona, al suo benessere, alla sua libertà, alla sua autonomia e indipendenza.
Diventano quindi determinanti gli interventi sulla struttura edilizia, per rinnovare gli impianti, modificare la partitura degli spazi dell’abitazione, abbattere o superare eventuali ostacoli.
In molti casi, però, il solo intervento sulla struttura architettonica non garantisce
automaticamente la fruibilità della casa e delle sue attrezzature durante l’invecchiamento. Per svolgere nel modo più autonomo possibile e privo di pericoli le attività domestiche più faticose (come accade in bagno o in cucina, per esempio) si
rende indispensabile anche l’adozione di ausili che consentano di compensare la
diminuzione delle capacità della persona anziana. Individuare gli ausili in grado di
portare un reale incremento di autonomia non è un’operazione semplice e, nel
caso di utenti anziani, si deve fare soprattutto attenzione a evitare dispositivi dall’utilizzo troppo complesso, poiché l’età avanzata provoca una riduzione delle facoltà psichiche o, perlomeno, delle motivazioni necessarie all’apprendimento.
Inoltre, si deve aver cura di inserire gli ausili in modo armonico nell’ambiente domestico, perché vengano accettati più facilmente dalla persona anziana, che li deve recepire come un mezzo per aumentare il proprio comfort e non come un segno del proprio decadimento fisico. A seguito di qualsiasi intervento sulla distribuzione e soprattutto sulle attrezzature dell’abitazione, è importante che questa mantenga comunque un’atmosfera e un aspetto accoglienti e non si trasformi invece in un ambiente “ospedaliero”, con ricadute psicologiche negative sull’anziano.
Il ruolo delle nuove
tecnologie
Migliorare la qualità della vita attraverso l’incremento dell’indipendenza personale significa mettere a punto misure atte a ritardare o ridurre le difficoltà degli
individui nel loro ambiente sociale e fisico, anche attraverso la progettazione e lo
sviluppo di prodotti e servizi adatti a molteplici e diversificati bisogni degli utenti.
Fra questi prodotti sono da annoverare gli ausili alla persona, di tipo tradizionale,
ma anche tutta una serie di dispositivi che l’uso delle nuove tecnologie mette oggi a disposizione. Non bisogna comunque dimenticare che i dispositivi di “automazione domestica” devono “migliorare la qualità della vita” e non creare difficoltà di utilizzo da parte dell’anziano che di per se è una persona “fragile”, ne segue che grande attenzione deve essere posta dai progettisti nell’utilizzo di dispositivi con interfacce utente estremamente semplici e intuitive.
Da ultimo va osservato che l’alloggio protetto o assistito è definito in questo modo proprio per la peculiarità di erogare assistenza, quando serve, da parte di personale di assistenza preposto.
Il ruolo quindi delle nuove tecnologie è quindi duplice: consentire una maggiore
autonomia alla persona fragile e agevolare il compito al personale di assistenza.
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• Premessa
In questo fascicolo della collana “Offerte Dedicate” Bticino propone una soluzione tecnologica per la valutazione, progettazione e realizzazione degli impianti
elettrici e speciali in un appartamento moderno tenendo presente come le funzioni domotiche possono evolvere nel tempo adattandosi perfettamente alle esigenze di una persona che invecchia garantendogli ausili e comfort fondamentali per l’autonomia personale.
La struttura del volume presenta una prima parte denominata “Analisi” dove vengono esaminati tutti i soggetti coinvolti nella fruizione, a vario titolo, di un alloggio assistito, le loro esigenze e le risposte tecnologiche possibili.
La seconda parte denominata “Progetto” presenta la documentazione di progetto degli impianti elettrici e speciali di un appartamento. Qui sono analizzate
in modo dettagliato le dotazioni tecnologiche degli ambienti, la distribuzione di
potenza e gli impianti speciali.
L’ultima sezione denominata “Valorizzazione economica” analizza l’impatto, in
termini di investimento, del valore impianti elettrici e speciali sul costo globale
dell’appartamento mettendo in evidenza anche il costo del materiale dei singoli
sistemi tecnologici.
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• Indice
Indice
pag.
1 ANALISI
• Analisi esigenziale / funzionale
2
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PROGETTI IMPIANTI ELETTRICI E SPECIALI
• 1 Relazione tecnica impianti
• 2 Progettazione impianti elettrici e speciali
• 3 Appendice normativa
28
41
46
3 VALUTAZIONE ECONOMICA
• Impianto elettrico ordinario
• Impianto di automazione
• Impianto allarmi e telesoccorso
• Impianto rete dati e telefonia
• Impianto sorveglianza acustica
• Impianto termoregolazione
• Tabella riassuntiva
56
57
58
58
59
59
60
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STRUTTURE
RESIDENZIALI
ALLOGGIO
ASSISTITO
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Descrizione
tipologia immobile
Gli alloggi assistiti sono oggi definiti come strutture residenziali, gestite da soggetti pubblici o privati, finalizzate a fornire
- Ospitalità
- Prestazioni assistenziali di inserimento sociale
a persone non completamente autosufficienti, ma assistibili a domicilio. Queste
strutture sono gestite da soggetti diversi come Comuni, Cooperative, Istituti case
popolari organismi di volontariato, etc. offrono servizi generali comuni ed in particolare soccorso medico e assistenziale nei casi di chiamata. Inoltre, le mutate esigenze sociali e l’estrema articolazione dei bisogni dell’anziano, hanno portato,
in questi ultimi anni, a una maggiore diffusione di strutture non residenziali quali i CENTRI DIURNI, che forniscono servizi di ristoro durante il corso della giornata, ma anche di temporaneo pernottamento, e che costituiscono anche punti di
appoggio per i servizi di assistenza domiciliare.
Tutte queste tipologie di organismi si sono affiancate nel tempo alle tradizionali
CASE DI RIPOSO, che costituiscono ancora le strutture più diffuse sul territorio nazionale e che stanno via via procedendo verso un processo di riqualificazione e di
specializzazione, o nel senso della residenzialità per l’anziano e il disabile, o verso
i servizi sanitari riabilitativi (vedi R.S.A.).
Descrizione
metodologia di analisi
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La tecnologia deve essere al servizio dell’utente e non solo una mera applicazione
basata sulle novità di prodotto del mercato: deve trarre la propria scientificità, intuizione e innovazione dai bisogni dell’utente. Ogni applicazione tecnologica deriva dal rapporto costante tra le esigenze, i bisogni espressi dalle persone e le scelte tecniche.
Partendo da questo presupposto il problema fondamentale che si è dovuto affrontare inizialmente per la scelta delle soluzioni impiantistiche adeguate è costituito dall’individuazione degli attori che gravitano attorno alla struttura dell’alloggio protetto e delle loro esigenze / bisogni che possono soddisfare utilizzando la tecnologia applicata. In secondo luogo, ma per questo non meno importante, si è dovuto anche identificare le esigenze richieste dalla struttura stessa,
cioè quei requisiti minimi che la tipologia di ambiente in questione richiede, partendo dall’analisi dettagliata delle aree presenti in essa.
Realizzata questa prima analisi sono state identificate le scelte progettuali e impiantistiche con l’obbiettivo di soddisfare le esigenze / bisogni individuati.
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• Analisi esigenziale e funzionale
METODOLOGIA DI ANALISI
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®
Analisi esigenze
utenti/funzionalità
impianti
I soggetti che coinvolti possono essere suddivisi in due tipologie:
- La Committenza
- I fruitori dell’immobile
1 - Descrizione dei
soggetti coinvolti
La Committenza è identificata essenzialmente da due figure:
1) Il proprietario, che può avere una connotazione pubblica (Comuni, ASL, IACP..)
o privata
2) I gestori, ossia coloro ai quali i responsabili dei servizi pubblici e privati hanno
affidato la gestione diretta delle prestazioni nelle varie aree, ad esempio quella assistenziale, quella sanitaria, etc,
Per quanto riguarda i fruitori dell’immobile, possono essere così identificati:
1) proprietario / Ospite / anziano
2) Personale di assistenza
3) Familiari degli assistiti
In tabella sono riportate le figure professionali e la rispettiva tipologia di lavoro
presenti nella gestione degli appartamenti assistiti:
RESPONSABILE ATTIVITÀ ASSISTENZIALI
Figura professionale
Tipologia di lavoro
Coordinatore / Direttore
Gestionale
Consulente / Coordinatore sanitario
Medico di struttura
Terapista di riabilitazione
Operatore socio-assistenziale
Animatore (educatore professionale, terapista occupazionale)
Assistente sociale
Personale amministrativo
Personale dei servizi alberghieri
2 - Analisi ed
identificazione dei
bisogni / esigenze
dei soggetti coinvolti
Assistenza sociale
Gestionale
1) ESIGENZE DELLA COMMITTENZA nei confronti degli impianti tecnologici
Risparmio economico:
La tecnologia deve essere scelta in base ad un’analisi dei benefici che si ricava
dall’investimento.
- Risparmio energetico nella gestione della struttura
- Risparmio dei costi di manutenzione
- Risparmio gestionale sia in termini diretti (costi di gestione), sia in termini indiretti (tempo di impiego del personale)
●
●
12
Assistenza sanitaria
Valorizzazione della proprietà immobiliare:
Struttura con dotazione impiantistica tecnologica allineata al mercato e alle
novità di prodotto
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• Analisi esigenziale e funzionale
●
Possibilità di differenziare l’offerta dei servizi assistenziali:
Flessibilità di impianto per eventuali ampliamenti o adeguamenti
Molto spesso si realizza inizialmente un appartamento con dotazione minima e
successivamente si vuole completare l’offerta o differenziarsi con servizi specifici (es. assistenza per malati di Alzheimer non gravi)
2) ESIGENZE/BISOGNI DEI FRUITORI DELL’IMMOBILE nei confronti degli impianti
tecnologici
A) Proprietario / ospite / anziano
●
Assistenza:
- Supporto per le attività motorie
- Supporto per esigenze respiratorie
- Supporto per l’igiene personale
●
Sicurezza:
- Per la persona (es. sicurezza relativa ai pericoli di folgorazione oppure
sicurezza di intervento tempestivo del personale in caso di malore)
- Per le cose (es. protezione degli oggetti personali negli alloggi)
●
Comunicazione:
- Interna (es. richiesta di soccorso)
- Esterna (es. comunicazione con i propri familiari)
●
Comfort
●
Facilità di utilizzo
●
Autonomia personale
●
Non invasività:
Gli impianti tecnologici non devono riprodurre a livello visivo un ambiente altamente automatizzato, nonostante lo sia a livello funzionale, ma, al contrario,
devono riprodurre un ambiente accogliente, semplice e soprattutto domestico.
B) Personale di assistenza
●
Controllo degli ospiti:
- Efficace ed attenta sorveglianza degli ospiti
L’esigenza nasce dalla volontà di intervenire in caso di difficoltà motoria, di
malori o stati cognitivi precari del degente
- Registrazione di eventi.
L’esigenza nasce dalla volontà di poter studiare più precisamente la situazione
clinica dell’ospite mediante l’osservazione del suo comportamento
- Tempestività di intervento
- Facile e tempestiva comprensione di situazioni di allarme
●
Facilità di fruizione delle tecnologie
●
Comunicazione:
- Sia interna che esterna (es. reperimento tempestivo di assistenti sanitari in
caso di emergenza)
●
Sicurezza:
- Per la persona (es. sicurezza relativa ai pericoli di folgorazione oppure sicurezza
della ricezione degli allarmi in caso di emergenza)
- Per le cose (es. protezione dell’appartamento stesso e di tutte le cose in esso
contenute)
●
Elevata efficienza e qualità nel lavoro:
Questa esigenza si traduce nella possibilità di poter utilizzare la tecnologia per
svolgere alcune attività con maggior efficienza e risparmio di tempo e dimi-
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nuire i momenti dedicati a operazioni non strettamente funzionali all’assistenza. Più il personale viene messo nelle condizioni di operare secondo le propria qualifica, più l’assistenza è adeguata al bisogno dell’utente, qualificando
positivamente tutto il servizio alla persona.
C) Familiari degli ospiti.
3 - Descrizione della
struttura
4 - Analisi ed identificazione delle esigenze
della struttura
immobiliare
14
●
Comunicazione con il degente e con il personale di assistenza
●
Ambiente idoneo per gli ospiti:
- Ambiente confortevole e accogliente
La struttura tipologica di un alloggio assistito può essere scomposta in tre aree
funzionali:
● Area destinata alla residenzialità (appartamento)
Funzionalmente comprende le seguenti unità spaziali:
- Camera da letto
- Soggiorno / sala da pranzo
- Cucina attrezzata
- Servizi igienici / bagno assistito
●
Area comune (presente negli stabili in cui vi sono più alloggi assistiti con servizi in comune)
Raggruppa gli spazi destinati ai servizi comuni di edificio e alle relazioni sociali tra gli ospiti della struttura (qualora sia costituita da più alloggi assistiti)
Funzionalmente comprende le seguenti unità spaziali:
- Ingresso
- Vani scale
- Giardino
- Portineria sociale
●
Punto presidiato remoto (portineria sociale remota)
Comprende gli spazi per attività di portineria sociale, del tutto identica a quella che può essere realizzata all’interno dell’edificio che ospita gli alloggi assistiti.
Funzionalmente comprende le seguenti unità spaziali:
- Camera dotata delle infrastrutture tecnologiche per la supervisione e il
collegamento con gli alloggi assistiti
- Vani accessori
- Servizi igienici
Partendo dall’elenco delle tipologie degli ambienti presenti in una struttura di alloggi assistiti si è voluto segmentare la struttura immobiliare in locali tipologici in
base però alle loro dotazioni impiantistiche e definire le loro esigenze.
Le esigenze dei locali tipologici sono dettate sostanzialmente da vincoli normativi,
legislativi e da condizioni ambientali minime poiché le peculiarità quali il comfort,
la sicurezza, che sono legate anch’esse all’ambiente, sono bisogni che discendono
principalmente dalle richieste dei fruitori e sono state quindi considerate in quell’ambito.
I vincoli normativi e legislativi relativi alle strutture di alloggi assistiti sono riportati
in appendice.
Nelle tabelle seguenti sono riportate la segmentazione e le esigenze dei locali tipologici relative agli impianti tecnologici.
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• Analisi esigenziale e funzionale
Segmentazione RSA in locali tipologici
in base alla dotazione impiantistica
Camera da letto
Servizio igienico
Sala da pranzo
Cucina
Locale per podologia
Locale per deposito
Locale di servizio per il personale di assistenza
Atrio / ingresso
Portineria
Assistenza domiciliare integrata
Locale tecnico per impianti
Esigenze
Rispetto dei vincoli normativi
Rispetto dei vincoli legislativi
Riscaldamento
Illuminazione (livello minimo di lux)
Luci di sicurezza
Illuminazione vie di fuga
5 -Analisi delle soluzioni
impiantistiche
possibili e loro
caratteristiche
Come si evince dall’analisi realizzata, le esigenze che si devono soddisfare mediante la progettazione degli impianti tecnologici sono molteplici e di diversa natura. Ciò richiede l’implementazione di soluzioni impiantistiche di alta funzionalità che, se realizzate in modo tradizionale, porterebbero ad una complessità di
cablaggio non facilmente attuabile e a costi di investimento iniziale eccessivi. La
soluzione a questo problema è data dalla domotica che, mediante l’integrazione
di più sistemi che utilizzano la tecnologia digitale, riesce a soddisfare ogni esigenza con semplicità di cablaggio e costi accessibili. Inoltre, a differenza dell’impianto tradizionale, riesce ad offrire quella flessibilità da sempre richiesta dalla
Committenza, con la quale, mediante investimenti successivi a quello iniziale, può
dare l’opportunità di riposizionare la tipologia di servizio offerto in conseguenza delle mutate esigenze di mercato.
I sistemi domotici che proponiamo per realizzare le soluzioni impiantistiche di un
alloggio assistito sono:
- Sistema a bus SCS automazione
- Sistema a bus SCS antifurto
- Sistema di termoregolazione
- Sistema Power TV
- Sistema di videocitotelefonia
- Sistema di videocontrollo
- Sistema di cablaggio strutturato
- Sistema di controllo accessi
- Sistema di diffusione sonora
Per ogni sistema impiantistico proposto verranno visualizzate le esigenze dei fruitori dell’immobile soddisfatte; non verranno considerate le esigenze della struttura immobiliare poiché costituiscono un vincolo che necessariamente deve essere rispettato.
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Sistema a bus SCS
automazione
Il sistema SCS AUTOMAZIONE, come tutti i sistemi a bus, è caratterizzato da dispositivi intelligenti (comandi e attuatori) collegati fra loro mediante una linea di
segnale (bus) dedicata sia allo scambio delle informazioni che al trasporto della
tensione di alimentazione Ogni dispositivo connesso al sistema è dotato di circuito di interfaccia e di una propria intelligenza per mezzo dei quali il dispositivo
è in grado di riconoscere l’informazione a lui destinata ed elaborarla per realizzare la funzione desiderata. Dal punto di vista fisico e funzionale i dispositivi a bus
non si differenziano dai dispositivi tradizionali: l’utente, ad esempio, per accendere una lampada, dovrà agire, come nel caso degli interruttori tradizionali, su
un tasto. Alla pressione del tasto un segnale digitale verrà inviato all’attuatore
che controlla il carico consentendo l’accensione, la regolazione o lo spegnimento dello stesso. Questa caratteristica evidenzia la semplicità di fruizione della tecnologia proposta. Affinché attuatori e comandi comunichino correttamente tra
loro è necessario eseguire l’operazione denominata di configurazione. Tramite la
configurazione i dispositivi ricevono informazioni base quali l’indirizzo che li
identifica, con chi comunicare e quali funzioni svolgere. Ciò permette di avere un
impianto molto flessibile: in qualsiasi momento è possibile modificare la sua funzionalità semplicemente variando la programmazione dei dispositivi o aggiungendone dei nuovi. Un altro vantaggio che deriva da questa caratteristica è costituito dai bassi costi di manutenzione: in caso di malfunzionamento di un componente basta effettuarne la sostituzione con un analogo, posizionando gli stessi
configuratori nelle stesse porte di quello guasto e il componente, una volta collegato elettricamente, è già pronto per funzionare. I dispositivi, invece, con programmazione software delle funzioni richiedono un’operazione eseguita da PC
per caricarne la configurazione
Un altro aspetto fondamentale è la sicurezza: l’impianto bus funziona con una
tensione continua di 27V, cioè è alimentato a bassissima tensione di sicurezza, e
ciò comporta il fatto che tutti i punti di comando su cui agiscono i degenti ed il
personale di assistenza sono punti elettricamente sicuri. Questa caratteristica
comporta anche una diminuzione dell’inquinamento elettromagnetico, soprattutto in zone particolari come il testaletto della camera da letto, nel momento in
cui si scegliesse di cablare i punti di comando con il bus e di collocare gli attuatori
in quadro.
Le funzionalità impiantistiche che si vogliono realizzare con questo sistema sono:
- Le applicazioni standard, costituite principalmente dal comando e controllo
(dimmerizzazione) della luce e di punti presa comandati
- L’automazione degli azionamenti motorizzati
SELV
BUS SCS
Cavo SCS
230V a.c.
ILLUMINAZIONE
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TENDE OSCURANTI
ILLUMINAZIONE
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• Analisi esigenziale e funzionale
APPLICAZIONI STANDARD
Oltre all’accensione e alla dimmerizzazione dei punti luce e al comando di prese,
si possono realizzare funzioni impiantistiche particolari che soddisfano specifiche
esigenze:
- Comando e controllo della luce tramite telecomando e ricevitore IR: ciò permette di eseguire questo tipo di operazione da qualsiasi posizione all’interno di ogni
camera senza essere in diretto contatto con il punto di comando, agevolando le
persone con difficoltà motorie o costrette in posizioni vincolate (letto, sedia a
rotelle, etc).
- Comando e controllo della luce tramite centralina scenari, che permette di agire
contemporaneamente su più punti luce con la pressione di un singolo tasto e
quindi di creare particolari scenari illuminotecnici a seconda della situazione. Ad
esempio è possibile creare nella camera di degenza lo scenario “lettura” e lo scenario “TV”.
- Interfaccia RS-232: permette la connessione del bus ad un computer con il quale
è possibile realizzare la supervisione e il comando dello stato dei dispositivi automazione dalla postazione di presidio.
- La medesima funzione di supervisione e comando dello stato dei dispositivi automazione da PC può essere implementata mediante l’installazione di un webserver, con il relativo software Tiweb, con il quale, però, si possono realizzare
molte altre funzioni, nel caso in cui fossero installati altre tipologie di impianto
(es. visualizzazione su pc delle immagini provenienti da un impianto di videocontrollo).
- Nel caso in cui fosse presente la supervisione dell’impianto, si potrebbero interfacciare su bus, mediante specifici dispositivi, i pulsanti a tirante del bagno ed
eventuali pulsanti di richiesta soccorso, in modo che la loro attivazione venga riportata direttamente alla postazione di presidio.
- Comando della luce nelle parti comuni mediante un interruttore ad infrarossi
passivi che rileva il movimento delle persone e accende e spegne automaticamente la luce. Questa soluzione permette significativi risparmi energetici.
AUTOMAZIONE AZIONAMENTI MOTORIZZATI
Oltre al comando locale degli azionamenti motorizzati si possono realizzare le seguenti funzioni impiantistiche:
- Comando degli azionamenti motorizzati tramite telecomando e ricevitore IR in
tutte le camere: ciò permette di eseguire questo tipo di operazione da qualsiasi
posizione all’interno della camera senza essere in diretto contatto con il punto
di comando, agevolando le persone con difficoltà motorie o costrette in posizioni vincolate (letto, sedia a rotelle,etc).
- Comando generale di salita e discesa. Permette di agire contemporaneamente
su tutti gli azionamenti motorizzati dell’appartamento con la pressione di un
singolo tasto.
- Interfaccia RS-232: permette la connessione del bus ad un computer con il quale
è possibile realizzare la supervisione e il comando dello stato dei dispositivi automazione. La medesima funzione di supervisione e comando dello stato dei dispositivi automazione può essere implementata mediante l’installazione di un
webserver con il quale, però, si possono realizzare molte altre funzioni, nel caso in cui fossero installati altre tipologie di impianto (es. visualizzazione su pc
delle immagini provenienti da un impianto di videocontrollo).
ESIGENZE SODDISFATTE:
● Committenza:
- Flessibilità
Possibilità di ampliamento e riconfigurazione dell’impianto
- Valorizzazione proprietà immobiliare
Utilizzo di soluzioni impiantistiche innovative (sistemi bus)
- Risparmio economico
A livello di tempo di impiego del personale, con la creazione della postazione
di presidio; a livello di costi di manutenzione, nel caso di sostituzione di un
dispositivo del sistema bus; a livello di risparmio energetico, con l’installazione dell’infrarosso passivo per l’accensione della luce in alcune parti comuni
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Ospite:
- Assistenza
Supporto alle attività motorie mediante il comando dei punti luce e degli azionamenti motorizzati da telecomando.
- Sicurezza
Punti di comando a bassissima tensione
Segnalazione richiesta di soccorso al posto presidiato
Gestione energetica dei consumi elettrici
- Comfort
Dimmerizzazione punti luce, comandi generali e centralina scenari.
- Facilità di utilizzo
Il sistema si interfaccia con l’utente con le stesse modalità dell’impiantistica tradizionale.
- Autonomia personale
Possibilità di comando dei punti luce e degli azionamenti motorizzati tramite
telecomando: ciò permette di gestire le funzioni impiantistiche basilari in modo indipendente nel caso in cui ci fossero dei problemi di deambulazione.
- Non invasività
A livello visivo ha lo stesso impatto della soluzione impiantistica tradizionale.
●
Sistema a bus SCS
antifurto
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●
Personale di assistenza:
- Controllo degli assistiti
Segnalazione richiesta di soccorso al posto presidiato.
- Facilità di fruizione
Interfaccia software del pc di supervisione molto friendly
- Sicurezza
Punti di comando a bassissima tensione
- Elevata efficienza e qualità nel lavoro
Creazione di un posto presidiato di supervisione e controllo dell’impianto.
●
Familiari degli assistiti:
- Ambiente idoneo per l’assistito
Ambiente confortevole
Il sistema SCS antifurto rileva la presenza di intrusi grazie a rilevatori ad IR e contatti magnetici e segnala l’avvenuta intrusione con allarmi acustici. In un appartamento può essere installato nelle camere.
Inoltre si possono realizzare le seguenti funzioni impiantistiche:
- Richiesta di telesoccorso dall’appartamento, realizzato tramite un pulsante a
medaglione portatile, con segnalazione acustica o luminosa. Questa segnalazione può essere riportata al posto presidiato con visualizzazione a pc.
- Allarme allagamento nel bagno e nell’appartamento con segnalazione acustica
o luminosa. Questa segnalazione può essere riportata al posto presidiato con visualizzazione a pc.
- Rilevazione di presenza gas nella cucina dell’alloggio di degenza con conseguente chiusura dell’elettrovalvola e segnalazione acustica. Questa segnalazione può essere riportata al posto presidiato con visualizzazione a pc.
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• Analisi esigenziale e funzionale
Linea Tamper
Linea
telefonica
Linea contatti
Doppino telefonico inguainato
230V a.c.
ESIGENZE SODDISFATTE:
● Committenza:
- Valorizzazione proprietà immobiliare
Sistema di
termoregolazione
●
Ospite:
- Sicurezza per la persona.
Segnalazione richiesta di soccorso, allarme allagamento, rilevazione di presenza gas con conseguente chiusura dell’elettrovalvola e segnalazione acustica.
Tutte queste segnalazioni possono essere riportate al posto presidiato.
- Sicurezza per gli alloggi
●
Personale di assistenza:
- Controllo degli ospiti
- Sicurezza.
Protezione delle dotazioni di alto valore economico
- Elevata efficienza e qualità nel lavoro.
Creazione di un posto presidiato di supervisione e controllo.
●
Familiari degli ospiti:
- Ambiente idoneo per ospite.
Tramite l’installazione di questo sistema e delle sue specifiche funzionalità si
ha la percezione di un ambiente in cui lospite possa essere ben assistito e totalmente al sicuro.
Il sistema di termoregolazione autonoma negli alloggi viene realizzato mediante l’installazione in ogni appartamento di uno o più termostati e centrale di termoregolazione che permettono di regolare in locale la temperatura desiderata
mediante il settaggio di alcuni programmi preimpostati o direttamente della temperatura ambientale voluta.
Una programmazione automatica con periodicità giornaliera o settimanale dell’accensione e dello spegnimento dell’impianto di riscaldamento assicura notevoli risparmi energetici e un comfort molto elevato.
Per quanto riguarda il sistema di termoregolazione delle parti comuni può essere realizzato mediante una logica centralizzata in cui vi sono sistemi dedicati che
regolano il flusso termico.
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ESIGENZE SODDISFATTE:
● Committenza:
- Risparmio economico.
Risparmio energetico nella gestione della struttura mediante il settaggio sui
cronotermostati dell’andamento della temperatura desiderata.
●
Sistema Power TV
Ospite:
- Comfort
Possibilità di settaggio della temperatura desiderata.
E’ un sistema di TV interattiva e Internet TV capace di rendere disponibile direttamente sul TV in appartamento una diversificata serie di servizi e informazioni.
Le applicazioni proposte sono da un lato rivolte al benessere dell’ospite, dall’altro a facilitare il lavoro del personale di assistenza. Inoltre nei servizi implementati è anche considerato l’aspetto ludico di intrattenimento, basilare per migliorare psicologicamente la vita dell’ospite. Lo strumento che consente di scorrere
tra le applicazioni offerte nel menù personalizzato è quello più familiare alle persone ospitate: il telecomando. L’utilizzo del telecomando, anziché di tastiere,
mouse o Joystick, come interfaccia permette di rendere più fruibile la tecnologia
installata.
La flessibilità del sistema è dovuta alla sua estrema facilità di up-gradabilità.
Gli ambienti in cui può essere installato sono ad esempio:
- Le camere
- Soggiorno
ESIGENZE SODDISFATTE:
● Committenza:
- Flessibilità.
Up-gradabilità del sistema
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●
Ospite:
- Assistenza.
Es. Uno dei sevizi implementabili dall’ACTIVE 2 è la visualizzazione delle normali procedure mediche della giornata (misurazione della febbre, uso di medicinali, etc) o delle metodologie terapeutiche di riabilitazione sul TV di appartamento.
- Comfort.
Servizio di intrattenimento (ad esempio per la diffusione sonora)
- Comunicazione
- Facilità di utilizzo.
Telecomando per muoversi nel menù.
●
Personale di assistenza:
- Facilità di fruizione
- Comunicazione
- Sicurezza.
- Elevata efficienza e qualità nel lavoro
Creazione di un posto presidiato dal quale si possono e si possono comunicare
informazioni agli ospiti.
●
Familiari dgli ospiti:
- Comunicazione
- Ambiente idoneo per gli ospiti
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• Analisi esigenziale e funzionale
Sistema
di videocitofonia
Con questo sistema è possibile integrare sullo stesso dispositivo funzioni telefoniche
e funzioni videocitofoniche. Per quanto riguarda gli alloggi i terminali fungono
esclusivamente da telefoni o da videocitofoni, con i quali si può comunicare con l’esterno o visualizzare immagini provenienti dal posto esterno videocitofonico. Per i
terminali installati nelle postazioni di presidio, come ad esempio nelle receptions o
nel posto presidiato dal personale di assistenza, la funzione del terminale è molteplice: telefonica, videocitofonica (solo citofonica nel caso in cui il posto esterno non
sia dotato di telecamera) o anche di videocontrollo nel caso in cui venissero installate
delle telecamere interne o esterne alla struttura. Mediante questi terminali è possibile visualizzare l’immagine relativa ad ogni telecamera (ad esempio quella del posto
esterno o quella che controlla le parti comuni dell’area in cui si trovano gli alloggi).
ESIGENZE SODDISFATTE:
● Ospite:
- Comunicazione sia interna che esterna
Sistema
di videocontrollo
●
Personale di assistenza:
- Comunicazione sia interna che esterna
- Elevata efficienza e qualità nel lavoro.
Possibilità di poter comunicare velocemente con tutti i locali della struttura
●
Familiari degli ospiti:
- Comunicazione.
Possibilità di comunicare direttamente con l’ospite o con il personale di assistenza.
Integrato al sistema di videocitotelefonia è possibile installare il videocontrollo che
permette la supervisione delle parti comuni. E’ possibile vedere le immagini provenienti dalle telecamere tramite il terminale videocitotelefonico, oppure, mediante
l’installazione di un webserver, tramite il monitor di un comune PC.
Alcune telecamere utilizzabili per il videocontrollo interno della struttura possono
essere installate nelle comuni scatole 503: questo sottolinea la non invasività del sistema, caratteristica fondamentale soprattutto per non intaccare quell’aspetto residenziale con il quale si vogliono connotare gli ambienti di questi edifici.
Nel caso in cui le funzioni richieste al videocontrollo siano più specifiche ed evolute,
come ad esempio la registrazione audio e video degli eventi in conseguenza di un
evento anomalo (è la cosiddetta funzione di “telecamera allertata” secondo cui l’attivazione della ripresa delle immagini e la relativa registrazione avviene in modo automatico al verificarsi di un evento anomalo, come ad esempio l’apertura non abilitata di una porta), è possibile installare un sistema di TVCC (TV a Circuito Chiuso).
SCHEMA IMPIANTO TV A CIRCUITO CHIUSO
Collegamenti con cavo
coassiale RG59
Telecamere
Selettore ciclico
Monitor
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ESIGENZE SODDISFATTE:
● Committenza:
- Risparmio economico.
Risparmio gestionale in termini di impiego del personale
Sistema di
cablaggio strutturato
●
Ospite:
- Sicurezza (nelle parti comuni).
Possibilità di essere soccorso anche se non si riesce ad azionare nessun tipo di
allarme
- Non invasività.
Possibilità all’interno della struttura di installare le telecamere nelle scatole 503
●
Personale di assistenza:
- Controllo
- Sicurezza.
Possibilità di soccorrere tempestivamente l’ospite (nelle parti comuni)
- Elevata efficienza e qualità nel lavoro.
Realizzare un cablaggio strutturato significa attrezzare la struttura con un sistema
di cavi ed elementi di connessione tali da garantire la comunicazione tra tutti gli apparati di informazione.
In un immobile destinato ad ospitare alloggi assistiti viene realizzato per implementare i seguenti sistemi:
- Impianto telefonico
- Rete informatica locale (LAN da predisporre per il collegamento degli eventuali
webserver)
- Servizio di telemedicina (connessione di elettromedicali in rete)
- Sistema di Power TV per la TV
Questo sistema realizza una infrastruttura di cavi e apparati di connessione che potrà
essere utilizzata come piattaforma comune per distribuire i servizi precedentemente
indicati in tutti quei locali dove è stata prevista almeno una presa del tipo RJ45.
Ad esempio le linee dati e telefono vengono distribuite in ogni alloggio con un cablaggio strutturato che viene gestito in un apposito armadio di piano e termina in
un’apposita borchia all’interno dell’appartamento.
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• Analisi esigenziale e funzionale
ESIGENZE SODDISFATTE:
● Committenza:
- Flessibilità
E’ possibile riconfigurare i sistemi distribuiti con il cablaggio strutturato in qualsiasi momento con una semplice operazione (detta permutazione) eseguita a livello di quadro di zona (o di piano) o di quadro generale. Ad esempio, nel caso in
cui si renda necessario, è possibile portare il servizio di ACTIVE 2 in altri locali, dove
sono già state previste postazioni con RJ45, mediante una semplice permutazione
nel quadro di cablaggio strutturato.
Sistema di
controllo accessi
●
Ospite:
- Assistenza.
Ad esempio mediante la rete dati è possibile collegare i dispositivi elettromedicali alla postazione presidiata in modo da ricevere indicazioni sullo stato di applicazione della terapia in atto.
- Comunicazione
●
Personale di assistenza:
- Comunicazione
- Elevata efficienza e qualità nel lavoro
Automatizzazione di alcune procedure assistenziali sfruttando la rete informatica interna da qualsiasi presa RJ45
●
Familiari dei degenti:
- Comunicazione
E’ realizzato con chiave a trasponder interfacciata al sistema SCS automazione ed è
utilizzabile per il monitoraggio da postazione di presidio delle presenze degli assistiti negli alloggi.
ESIGENZE SODDISFATTE:
● Personale di assistenza:
- Controllo degli ospiti
- Sicurezza
Conoscenza da parte del personale di assistenza della presenza in alloggio dell’ospite in caso di situazioni di emergenza.
- Elevata efficienza e qualità nel lavoro
Segnalazione al posto presidiato della presenza dell’ospite nell’alloggio.
Sistema di
diffusione sonora
L’impianto di diffusione sonora può essere installato negli alloggi per esigenze di
intrattenimento e di comfort, ma il suo impiego più importante è quello del monitoraggio ambientale: cioè permette di “collegare” via audio, in caso di richiesta di
soccorso, tutti gli ambienti dell’alloggio con il punto presidiato, in modo che l’ospite può dialogare con il personale assistente anche senza l’ausilio del telefono.
ESIGENZE SODDISFATTE:
● Degente:
- Comfort
- Sicurezza
●
modulo con microfono
per sorveglianza acustica
ambientale
Personale di assistenza:
- Comfort
- Elevata efficienza e qualità nel lavoro
Possibilità di interventi tempestivi di soccorso
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6 - Conclusioni
Dall’appartamento
domotico
all’appartamento
assistito
Dall’esame delle esigenze dei soggetti coinvolti e in particolar modo di quelle riguardanti i fruitori dell’alloggio, siano essi proprietari o semplici fruitori, e del personale erogatore del servizio di assistenza, privato o pubblico, si desume subito che
l’adozione delle tecnologie domotiche apportano immediatamente un miglioramento della qualità della vita.
Tale miglioramento per l’anziano si esplica consentendogli ancora una certa autonomia, grazie agli azionamenti automatici, e una certa sicurezza psicologica in
quanto percepisce di vivere in un alloggio “protetto”. Il personale di assistenza invece, grazie al sistema di monitoraggio e di telesoccorso, è in grado di intervenire efficacemente e tempestivamente ottimizzando e migliorando qualità del servizio
erogato.
Ma in che cosa consiste la differenza fra un alloggio assistito e un appartamento domotico?
In sostanza potremmo dire che le eventuali differenze possono esistere oppure no
solo in funzione della dotazione “domotica" dell’appartamento, il resto è solo una
questione di “software” cioè di programmazione dei dispositivi per la realizzazione
delle funzioni specifiche.
Un esempio può chiarire meglio quanto affermato.
Analizziamo la funzione telesoccorso con possibilità di comunicazione in viva voce
dall’ambiente da cui si richiede soccorso, verso il numero chiamato: i sistemi necessari sono due:
1. Sistema di antintrusione con comunicatore telefonico
2. Sistema di diffusione sonora.
Il primo è necessario per implementare la funzione telesoccorso, il secondo è necessario per diffondere il ogni camera la voce dell’operatore del centro assistenza (o dell’interlocutore chiamato) e per poter trasmettere a quest’ultimo la richiesta di soccorso direttamente in “viva voce” dall’anziano senza dover utilizzare un telefono ne
comporre un numero telefonico.
Normalmente i due sistemi sopracitati sono presenti in una installazione domotica
in quanto il primo ha il compito di garantire la sicurezza dell’appartamento contro
atti di intrusione non voluta e il secondo invece quello di garantire alto livello di comfort degli ambienti domestici garantendo una diffusione sonora a scopo di intrattenimento.
I due sistemi così concepiti necessitano di essere completati da due dispositivi “hardware” per poter realizzare la funzione telesoccorso e precisamente:
1. Antenna ricevente (con relativo trasmettitore a medaglione) unica, da installare
nel punto più comodo e da cablare unicamente al bus “antifurto”
2. Moduli microfonici, uno in ogni camera dalla quale si vuole dialogare, da installare e cablare alla linea della diffusione sonora.
Quindi l’evoluzione da appartamento domotico ad appartamento protetto in genere è poco onerosa in quanto tutta l’infrastruttura tecnologica (cavi, cablaggi, e alimentatori di sistema) è già presente.
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• Analisi esigenziale e funzionale
Di seguito è riportata una tabella che evidenza le differenze tra alloggio domotico
e alloggio protetto.
IMPIANTO DOMOTICO MY HOME BASE
Sistema di riferimento
Funzioni
ON/OFF illuminazione (locale)
Scenari
Azionamenti motorizzati
termoregolazione
APPARTAMENTO ASSISTITO
Sistema di riferimento
Funzioni
Automazione
1. ON/OFF illuminazione (locale)
2. Scenari
3. Azionamenti motorizzati
4. Termoregolazione
5. Gestione comandi da
telecomando
6. Gestione energia
Automazione
1.
2.
3.
4.
Antintrusione
1. Antieffrazione perimetrale
2. Controllo volumetrico interno
3. Parzializzazione zone
4. Avviso telefonico di scattato
allarme
Antintrusione
1. Antieffrazione perimetrale
2. Controllo volumetrico interno
3. Parzializzazione zone
4. Avviso telefonico di scattato
allarme
5. Telesoccorso
6. Gestione ingressi selettivi
Comunicazione
1. Videocitofonia
2. Telefonia
3. Distribuzione dati
Comunicazione
1. Videocitofonia
2. Telefonia
3. Distribuzione dati
Diffusione sonora
1. Svago
2. Sorveglianza acustica
TV interattiva
1. Svago (canali tematici)
2. Telemedicina
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SRA 52-60 OK
29-11-2004
16:42
Pagina 53
STRUTTURA
RESIDENZIALE
A S S I S T I TA
VA L U TA Z I O N E E C O N O M I C A
53
SRA 52-60 OK
29-11-2004
16:42
Pagina 54
®
Struttura residenziale assistita
Elenco materiale e prezzi Bticino
I prezzi riportati sono lordi, seguono il listino RR n° 24-2 (1 giugno 2004) e non sono
comprensivi di iva.
I prezzi esposti sono in Euro
Impianto elettrico ordinario
ARTICOLO
DESCRIZIONE
UM QT
E55/96I
E55P/96P
FMM20S
E55FP
F82H/20
F10A/2
F311N
F411/1N
G8130/25AC
F80M/230
F881NA/16
F881NA/10
F881NA/6
F91/12/24
503E
L4703
L4803AC
504E
L4704
L4804AC
505E
L4950
L4033
L4040
L4743/12
L4113
L4140
L4202D
L4262/5E
L4355/12
L4384/1
Tiboard - centralino PVC incasso 96DIN
Tiboard - porta piena centralini h=750mm
Btdin - morsettiera nuda di terra 20P
Tiboard - falso polo 24mod per centralini
Btdin100 - magnetot 2P 20A 10kA
Btdin - scaricatore sovratens 15kA 2P 230V
Btdin - portafusibile sezionabile 1P+N 20A
SCS - attuatore a 1 relè 2 moduli DIN
Btdin45 - MT diff AC 1P+N 25A 4,5kA 30mA
Btdin - comando a motore 230Vac
Btdin45 - magnetot. 1P+N 16A 4,5kA
Btdin45 - magnetot. 1P+N 10A 4,5kA
Btdin45 - magnetot. 1P+N 6A 4,5kA
Btdin - trasformatore 230/12/24V SELV 8VA
Scatole - da incasso a 3 posti
Living int - supporto a 3 moduli
Living int - placca 3 posti acciaio scuro
Scatole - da incasso a 4 posti
Living int - supporto a 4 moduli
Living int - placca 4 posti acciaio scuro
Scatole - da incasso a 5 posti
Living int - tasto falso polo
Living int - pulsante 1P NO 10A a tirante
Living int - pulsante NO 24V + portanome
Living int - lampadina E10 12V 0,5W
Living int - presa 2P+T 10A 250V
Living int - presa Schuko 2P+T 16A tipo P30
Living int - presa TV derivata maschio
Btnet - Living int RJ45 UTP cat5E AMP
Living int - suoneria elettronica 12Vac/dc
Living int - lampada emergenza 1h 4 moduli
Pz
Pz
Pz
Pz
Pz
Pz
Pz
Pz
Pz
Pz
Pz
Pz
Pz
Pz
Pz
Pz
Pz
Pz
Pz
Pz
Pz
Pz
Pz
Pz
Pz
Pz
Pz
Pz
Pz
Pz
Pz
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
2
4
1
1
1
1
61
61
61
1
72
2
1
1
21
13
4
8
1
3
PREZZO IMPORTO
[€]
[€]
193,80
47,83
4,03
3,20
29,62
91,75
5,85
38,58
37,26
114,44
9,56
9,56
9,56
13,86
0,23
0,69
7,18
1,07
1,65
10,09
1,34
0,56
6,70
9,11
1,62
2,64
7,76
9,57
6,61
34,88
63,37
Importo complessivo
54
193,80
47,83
4,03
3,20
29,62
91,75
5,85
38,58
37,26
114,44
9,56
19,12
38,24
13,86
0,23
0,69
7,18
65,27
100,65
615,49
1,34
40,32
13,40
9,11
1,62
55,44
100,88
38,28
52,88
34,88
190,11
1.974,91
SRA 52-60 OK
29-11-2004
16:42
Pagina 55
• Valutazione economica
Impianto automazione
ARTICOLO
DESCRIZIONE
UM QT
E46ADCN
L4669
3501/1
3501/2
3501/3
3501/4
3501/5
3501/6
3501/7
3501/8
3501/9
3501/AMB
3501/AUX
3501/CEN
3501/GEN
3501/GR
3501/OFF
3501/OI
3501/ON
3501/PUL
3501/SLA
3501/T
3501/TM
F421
392100
F451
L4651/2
L4652/2
L4654
4482/7
L4671/1
L4671/2
L4911
L4911/2
L4915
L4915/2
L4672
L4675
L4688
N4682
Living int - alimentatore antifurto ed SCS
SCS - doppino con guaina 100m
SCS - configuratore 1 10pz
SCS - configuratore 2 10pz
SCS - configuratore 3 10pz
SCS - configuratore 4 10pz
SCS - configuratore 5 10pz
SCS - configuratore 6 10pz
SCS - configuratore 7 10pz
SCS - configuratore 8 10pz
SCS - configuratore 9 10pz
SCS - configuratore AMB 10pz
SCS - configuratore AUX 10pz
SCS - configuratore CEN 10pz
SCS - configuratore GEN 10pz
SCS - configuratore GR 10pz
SCS - configuratore OFF 10pz
SCS - configuratore O/I 10pz
SCS - configuratore ON 10pz
SCS - configuratore PUL 10pz
SCS - configuratore SLA 10pz
SCS - configuratore T (su-giu')10pz
SCS - configuratore TM (su-giu'monost)10pz
SCS - centralina controllo carichi DIN
Segnalaz luminosa - alimentatore 230/12Vcc
SCS - WEB server
SCS - comando funzioni speciali 2 moduli
SCS - comando carichi singoli/doppi 2 mod
SCS - ricevitore infrarossi living int
Living - telecomando infrarossi 7 canali
SCS - attuatore ad 1 rele' 2 moduli
SCS - attuatore a 2 rele' 2 moduli
Living int - tasto 1 modulo per inter/dev
Living int - tasto 2 moduli per inter/dev
Living int - tasto 1 modulo per pulsante
Living int - tasto 2 moduli per pulsante
SCS - attuatore carichi 16A living int
SCS - miniattuatore ad 1 rele' living int
SCS - interfaccia 2 ingressi mini living i.
SCS - pannello controllo carichi light
Pz
Pz
Pz
Pz
Pz
Pz
Pz
Pz
Pz
Pz
Pz
Pz
Pz
Pz
Pz
Pz
Pz
Pz
Pz
Pz
Pz
Pz
Pz
Pz
Pz
Pz
Pz
Pz
Pz
Pz
Pz
Pz
Pz
Pz
Pz
Pz
Pz
Pz
Pz
Pz
1
1
4
4
4
4
2
2
2
2
2
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
10
2
1
12
5
6
5
10
15
3
1
2
1
PREZZO IMPORTO
[€]
[€]
88,44
35,78
3,33
3,33
3,33
3,33
3,33
3,33
3,33
3,33
3,33
3,33
3,33
3,33
3,33
3,33
3,33
3,33
3,33
3,33
3,33
3,33
3,33
128,66
80,55
411,05
40,05
35,52
40,33
37,31
40,93
46,78
1,12
1,61
1,12
1,61
36,26
42,71
32,68
37,69
Importo complessivo
88,44
35,78
13,32
13,32
13,32
13,32
6,66
6,66
6,66
6,66
6,66
3,33
3,33
3,33
3,33
3,33
3,33
3,33
3,33
3,33
3,33
3,33
3,33
128,66
80,55
411,05
40,05
355,20
80,66
37,31
491,16
233,90
6,72
8,05
11,20
24,15
108,78
42,71
65,36
37,69
2.413,96
55
SRA 52-60 OK
29-11-2004
16:42
Pagina 56
®
Impianto allarmi e telesoccorso
ARTICOLO
DESCRIZIONE
UM QT
E46ADCN
L4669S
3500
L4607
3530
L4611
L4612
3510
3513
L4615
L4620
L4621
C117
4050
4070
4072L
3505/12
3507/6
Living int - alimentatore antifurto ed SCS
SCS - doppino sistemi sicurezza 100 m
Living int - centrale/comunicatore antifur
Living int - lettore transponder
SCS - transponder prossimita' high security
Living int - rivelatore antifurto IR orient
Living int - interfaccia antifurto NC
Living - contatto magnetico da incasso
Living - contatto magnetico per infissi
Living int - interfaccia antifurto ausil
Living int - ricevitore radio telesoccorso
Living int - telecomando radio telesoccorso
Antifurto radio - rivelatore di allagamento
Living - telecomando antifurto ad IR
Living - sirena interna per antifurto
Living - sirena esterna + flash antifurto
Living - pila 12V 12Ah sirena antifurto
Living - accumulatore 6V per 4070 e 4075
Pz
Pz
Pz
Pz
Pz
Pz
Pz
Pz
Pz
Pz
Pz
Pz
Pz
Pz
Pz
Pz
Pz
Pz
PREZZO IMPORTO
[€]
[€]
99,71
1
40,34
1
1 437,60
2
92,59
2
11,01
4 108,55
3
64,58
5,42
5
20,33
1
68,26
1
2 118,63
88,34
1
2 179,08
40,90
1
95,92
1
2 171,58
77,34
2
24,69
2
Importo complessivo
99,71
40,34
437,60
185,18
22,02
434,20
193,74
27,10
20,33
68,26
237,26
88,34
358,16
40,90
95,92
343,16
154,68
49,38
2.896,28
Impianto rete dati e telefonia
ARTICOLO
DESCRIZIONE
UM QT
PLT1
PBX15D
C9412/5
Telefonia - protezione 1 linea telefonica
Telefonia - centralino 1 urbana 5 derivati
Btnet - permutatore DIN 12 porte RJ45 cat 5
Pz
Pz
Pz
PREZZO IMPORTO
[€]
[€]
1
40,26
1 230,92
1 116,14
Importo complessivo
334102 - Video citofono PIVOT
56
392008 - Quadro a display alfanumerico
40,26
230,92
116,14
387,32
SRA 52-60 OK
29-11-2004
16:42
Pagina 57
• Valutazione economica
Impianto sorveglianza acustica
ARTICOLO
DESCRIZIONE
UM QT
L4485
L4489
E45/24DC
4958
506E
503E
L4703
L4803AC
L4950
504E
L4704
L4804AC
Living int - amplificatore locale
Living int - modulo per ascolto ambiente
Living - alimentatore switching 220V/24Vdc
Living - diffusore sonoro per scatola 506
Scatole - da incasso quadrata a 6 posti
Scatole - da incasso a 3 posti
Living int - supporto a 3 moduli
Living int - placca 3 posti acciaio scuro
Living int - tasto falso polo
Scatole - da incasso a 4 posti
Living int - supporto a 4 moduli
Living int - placca 4 posti acciaio scuro
Pz
Pz
Pz
Pz
Pz
Pz
Pz
Pz
Pz
Pz
Pz
Pz
1
5
1
1
1
3
2
2
2
3
3
3
PREZZO IMPORTO
[€]
[€]
55,07
64,00
82,15
40,37
1,69
0,23
0,69
7,18
0,56
1,07
1,65
10,09
Importo complessivo
55,07
320,00
82,15
40,37
1,69
0,69
1,38
14,36
1,12
3,21
4,95
30,27
555,26
Impianto termoregolazione
ARTICOLO
DESCRIZIONE
UM QT
3550
L4692
F430/2
F430/4
3507/6
SCS - centrale termoregolazione
SCS - sonda Living international
SCS - attuatore termoregolazione 2 rele'
SCS - attuatore termoregolazione 4 rele'
Living - accumulatore 6V per 4070 e 4075
Pz
Pz
Pz
Pz
Pz
1
3
1
1
1
PREZZO IMPORTO
[€]
[€]
194,49
38,90
46,68
54,46
21,90
Importo complessivo
503E Scatolada incasso 3 posti
N4703 Light supporto a 3 moduli
N4911 Light copritasto illuminab. int/dev 1 mod
194,49
116,70
46,68
54,46
21,90
434,23
N 4803Placca a 3 posti
57
SRA 52-60 OK
29-11-2004
16:42
Pagina 58
®
Tabella riassuntiva
I prezzi riportati sono lordi, seguono il listino RR n° 24-2 (1 giugno 2004) e non sono comprensivi di iva.
Le quotazioni si riferiscono esclusivamente ai componenti Bticino previsti a progetto e
sono quindi esclusi le seguenti tipologie di materiali: cavi energia, cavi telefonici multicoppia, cavi coassiali, tubi corrugati, corpi illuminanti, lampade, dispositivi elettronici
per impianto TV interattiva e per impianto di antenna, dispositivi per impianto di rivelazione incendio.
TOTALE COMPLESSIVO MATERIALE BTICINO
QUADRI ELETTRICI
DISTRIBUZIONE BT
PREZZO RR
TOTALE
TOTALE
TOTALE
TOTALE
TOTALE
TOTALE
1.974,91
2.413,96
2.896,28
387,32
555,26
434,23
[€]
MATERIALE ELETTRICO ORDINARIO
IMPIANTO AUTOMAZIONE
IMPIANTO ALLARMI
TELEFONIA
SORVEGLIANZA ACUSTICA
TERMOREGOLAZIONE
8.661,96
TOTALE
INCIDENZA MATERIALE ELETTRICO BTICINO
PER TIPOLOGIA DI IMPIANTO
6%
4%
5%
23%
TOTALE MATERIALE ELETTRICO ORDINARIO
TOTALE IMPIANTO AUTOMAZIONE
TOTALE IMPIANTO ALLARMI
TOTALE TELEFONIA
TOTALE SORVEGLIANZA ACUSTICA
TOTALE TERMOREGOLAZIONE
34%
58
28%
SRA 52-60 OK
29-11-2004
16:42
Pagina 59
• Valutazione economica
L’analisi qui di seguito riportata si basa considerando l’appartamento precedentemente descritto sia dal punto di vista architettonico che dal punto di vista funzionale
(vedi tabella funzionale a pag. 38-39 e planimetria a pag. 40) e assumendo un costo
medio stimato del metro quadrato di appartamento costruito di 2500 euro.
VALORE IMMOBILIARE
DESCRIZIONE STRUTTURA
[€]
ALLOGGIO SANITARIO ASSISTITO
DI 100 MQ SUDDIVISO IN 4
LOCALI PIU SERVIZI
250.000
VALORE MATERIALE BTICINO
(PREZZI LORDI)
[€]
8.662
INCIDENZA MATERIALE BTICINO SUL VALORE
IMMOBILIARE TOTALE DELL’ALLOGGIO
3,5%
VALORE IMMOBILIARE
VALORE MATERIALE BTICINO
97%
59
SRA 52-60 OK
60
29-11-2004
16:42
Pagina 60
SRA 46-51
29-11-2004
10:56
Pagina 44
®
Appendice normativa
Generalità
Gli impianti elettrici nelle strutture per alloggi assistiti devono essere realizzati in
osservanza delle norme e leggi vigenti, comprese eventuali varianti, completamenti o integrazioni alle stesse.
Le caratteristiche degli impianti stessi e dei loro componenti, devono in particolare essere conformi:
- alle norme CEI (Comitato Elettrotecnico Italiano);
- alle prescrizioni delle Autorità Locali, in particolare di quelle dei Vigili del fuoco;
- alle prescrizioni ed indicazioni del Distributore dell’energia elettrica;
- alle prescrizioni ed indicazioni del Distributore del servizio telefonico;
- alle norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro;
- alle norme e raccomandazioni dell’ Ispettorato del Lavoro e dell’ ISPESL.
Principali Leggi
di riferimento
Di seguito si elencano alcune tra le norme e leggi principali di riferimento:
- DPR n. 547 del 27/04/55 “Norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro”;
- Legge n. 186 del 01/03/68 “Costruzione e realizzazione di materiali ed impianti
elettrici a regola d’arte;
- Legge n. 46 del 05/03/90 “Norme per la sicurezza degli impianti”;
- DPR n. 447 del 06/12/91 “Regolamento di attuazione della Legge n. 46
del 05/03/90”;
- Legge n.118 del 30/03/71+ Legge n. 13 del 09/01/89 e D.M. n. 236 del 14/06/89
+DPR n.503 del 24/07/96 “Disposizioni per favorire il superamento e l’eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici privati”;
- D.L. del 19/09/94 n. 626 “Miglioramento della sicurezza e della salute dei
lavoratori sui luoghi di lavoro”
Principali Norme CEI
di riferimento
44
- Norma CEI 64-8/1-7 ediz. 2003 “Impianti elettrici utilizzatori a Vn fino a 1000
V ac e a 1500 V dc”;
- Norma CEI 17-13/1 fasc. 1433 “Apparecchiature assiemate di protezione per
basse tensioni (apparecchiature di serie AS e non di serie ANS)”;
- Norma CEI 17-13/3 fasc. 1926 “Apparecchiature assiemate di protezione di
manovra per basse tensioni installate in luogo con personale non addestrato
(quadri di distribuzione ASD)”;
- Norma CEI 81-1 + V1 fasc.2697 “Protezione delle strutture contro i fulmini”;
- Norma CEI 81-4 fasc.2924 “Valutazione del rischio dovuto al fulmine”.
Leggi, decreti e norme contengono spesso prescizioni che riguardano gli impianti elettrici in generale, validi quindi in molti tipi di strutture, il che consente una
più facile acquisizione e memorizzazione dei migliori standard progettuali ed esecutivi. Altri di questi documenti riguardano invece soluzioni particolari, riguardanti impianti elettrici relativi solo a certe strutture o solo ad alcuni ambienti ben
definiti. Le note che seguono tendono a puntualizzare ed a richiamare quelle prescrizioni particolari che interessano la struttura di alloggio assistito.
SRA 46-51
29-11-2004
10:56
Pagina 45
• Appendice normativa
1. Gli impianti elettrici devono essere realizzati in conformità alla legge n. 186 del
1 marzo 1968. In particolare, ai fini della prevenzione degli incendi, gli impianti
elettrici:
a) Devono possedere caratteristiche strutturali, tensione di alimentazione e
possibilità di intervento individuate nel piano della gestione delle emergenze
tali da non costituire pericolo durante le operazioni di spegnimento;
b) Non devono costituire causa primaria di incendio e di esplosione
c) Non devono fornire alimento o via privilegiata di propagazione degli incendi
d) Devono essere suddivisi in modo che un eventuale guasto non provochi la
messa fuori servizio dell’intero sistema;
e) Devono disporre di apparecchi di manovra ubicati in posizioni protette e
riportare chiare indicazioni dei circuiti cui si riferiscono.
2. I seguenti sistemi utenza devono disporre di impianti di sicurezza:
a) Illuminazione;
b) Allarme;
c) Rivelazione;
d) Impianti di estinzione incendi;
e) Elevatori antincendio;
f) Impianto di diffusione sonora
3. L’alimentazione di sicurezza deve essere automatica ad interruzione breve
(<0,5 sec.) per gli impianti di rivelazione, allarme e illuminazione e ad interruzione media (<15 sec.) per elevatori antincendio, impianti idrici antincendio ed
impianto di diffusione sonora.
4. Il dispositivo di carica degli accumulatori deve essere di tipo automatico e tale
da consentire la ricarica completa entro 12 ore.
5. L’autonomia dell’alimentazione di sicurezza deve consentire lo svolgimento in
sicurezza del soccorso e dello spegnimento per il tempo necessario; in ogni caso
l’autonomia minima è stabilita per ogni impianto come segue:
a) Rivelazione ed allarme: 30 minuti primi;
b) Illuminazione di sicurezza: 2 ore;
c) Elevatori antincendio 2 ore;
d) Impianti idrici antincendio: 2 ore;
e) Impianto di diffusione sonora: 2 ore;
6. L’impianto di illuminazione di sicurezza deve assicurare un livello di illuminazione non inferiore a 5 lux ad 1 metro di altezza dal piano di calpestio, lungo
le vie di uscita e nelle aree di tipo C e D.
7. Sono ammesse singole lampade con alimentazione autonome, purchè assicurino il funzionamento per almeno 2 ore.
8. Il quadro elettrico generale e quelli di piano devono essere ubicati in posizione
facilmente accessibile, segnalata e protetta dall’incendio.
Norma CEI 64-8/7 Sez.751
Ambienti a maggior
rischio in caso d’incendio
Un qualsiasi ambiente con affollamento ipotizzabile superiore a 100 persone rientra nei luoghi elencati nell’allegato A della norma CEI 64-8/7 sezione 751. Si
tratta quindi di una struttura che presenta, in caso d’incendio, un rischio maggiore rispetto agli ambienti ordinari, per l’elevata densità di affollamento e/o per
l’elevato tempo di sfollamento. Gli impianti elettrici realizzati in questa struttura
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devono quindi essere conformi oltre che alla norma generale anche alla sezione
751 “Ambienti a maggior rischio in caso d’incendio”.
Si riassumono di seguito le più significative prescrizioni particolari da applicare
agli impianti elettrici di questi luoghi:
- Non è ammesso utilizzare il sistema TN-C ma è possibile il solo transito dell’eventuale conduttore PEN.
- Tutti i circuiti devono essere protetti contro il sovraccarico (è possibile omettere
questa protezione per circuiti di sicurezza)
- I dispositivi di protezione contro il sovraccarico (ed il cortocircuito) devono essere
posti all’inizio del circuito (per evitare il mantenersi di guasti non franchi ma che
possono innescare incendio).
- Gli apparecchi d’illuminazione devono essere mantenuti ad adeguata distanza
dagli oggetti illuminati, se questi ultimi sono combustibili; in particolare per i
faretti ed i piccoli proiettori tale distanza deve essere:
--fino a 100 W :
d _> 0,5 m
--da 100 W a 300 W : d _> 0,8 m
--da 300 W a 500 W : d _> 1 m
- I componenti elettrici non devono costituire pericolo d’innesco o di propagazione d’incendi. I componenti in vista devono essere di materiale resistente alla
prova del filo incandescente a 650 °C.
- Se le condutture sono realizzate come nei tre modi seguenti:
1) di qualsiasi tipo, incassate in strutture non combustibili (conduttura sottotraccia, qualsiasi tubo e qualsiasi cavo).
2) cavi in tubi metallici o canali metallici
3) cavi ad isolamento minerale aventi la guaina tubolare metallica continua senza
saldatura con funzione di PE, sprovvisti all’esterno di guaina non metallica.
Non sono necessari provvedimenti integrativi contro la propagazione dell’incendio.
Altrimenti, per altre tipologie di condutture, sono necessari provvedimenti aggiuntivi che, in generale, risultano essere ad esempio, un dispositivo differenziale
con Idn <_ 0,3 A a protezione dei circuiti terminali (non dei circuiti di sicurezza) se
racchiusi in involucri con IP<40 , l’adozione di cavi non propaganti l’incendio con
sbarramenti nei soli tratti verticali, ogni 10 m, ecc…
Comunque, in ogni caso devono essere previste barriere tagliafiamma in tutti gli
attraversamenti di solai o pareti che delimitano il comparto antincendio
Norma CEI 64-8/7 Sez.701
Locali contenenti bagni o
docce
Questa sezione della norma CEI 64-8 si applica agli impianti elettrici in presenza di
vasche da bagno, piatti doccia, cabine da doccia prefabbricate e di vasche monoblocco per idromassaggi se costruite in conformità alle norme CEI 61-33 o 62-5.
Le prescrizioni di questa sezione non si applicano invece ai locali contenenti solamente lavandini e/o servizi igienici.
I disegni e le tabelle delle pagine seguenti sintetizzano dette prescrizioni.
Deve essere inoltre realizzata l’egualizzazione del potenziale tra le masse e le masse estranee mediante conduttori equipotenziali supplementari di sezione almeno
pari alla metà del conduttore di protezione delle masse e comunque >
_ 2,5 mm2 con
2
protezione meccanica (altrimenti sezione minima di 4 mm ).
I collegamenti equipotenziali supplementari delle masse estranee (tubazioni dell’acqua, del condizionamento ,…) possono essere effettuati all’ingresso del locale
stesso e non essere accessibili
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• Appendice normativa
CLASSIFICAZIONE DELLE ZONE
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PRESCRIZIONI PARTICOLARI
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• Appendice normativa
Legge n.118 del 30/03/71+
Legge n. 13 del 09/01/89 e
D.M. n. 236 del 14/06/89+
DPR n.503 del 24/07/96
Norma CEI –64-7 Sez. 752
Ogni struttura deve possedere tutti i requisiti tecnico-impiantistici che possano
soddisfare le leggi e norme citate, integrandole con quelle eventualmente emanate a livello regionale e comunale e con le circolari ministeriali. Dette leggi e
norme hanno l’obbiettivo di favorire il superamento delle barriere architettoniche mediante livelli di fruibilità coerenti e distinti in accessibilità, visitabilità ed
adattabilità.
Di seguito si propone una sintesi delle prescrizioni per quanto soprattutto di
competenza dell’impiantistica elettrica, fatto salvo comunque il rinvio alla consultazione dei testi integrali delle norme e delle leggi.
Norma CEI 64-8/7
Norma CEI 64-8/7 – IV ediz. Sezione 752
Impianti elettrici nei luoghi di pubblico spettacolo e di trattenimento
Art. 752.53.1 Apparecchi di comando e di segnalazione:
Gli apparecchi di comando e di segnalazione a disposizione del pubblico devono
essere facilmente manovrabili ed individuabili da parte di minorati anche in caso
di mancanza di illuminazione.
Il campanello elettrico posto in vicinanza della tazza wc deve essere del tipo a
cordone e la suoneria deve essere ubicata in luogo appropriato al fine di consentire l'immediata percezione dell'eventuale richiesta di assistenza.
Principali prescrizioni del D.M. n. 236 del 14/06/89 e del DPR n.503 del 24/07/96
Accessibilità
Criteri per l’accessibilità:
rif. Al DPR n.503 del 24/07/96 art. 2G
- Per accessibilità si intende la possibilità, da parte di persone con ridotta o impedita capacità motoria o sensoriale, di poter fruire di spazi e attrezzature in condizioni di adeguata sicurezza e autonomia.
Devono essere accessibili gli spazi esterni, le parti comuni e gli ambienti destinati
ad attività sociali, come quelle scolastiche, sanitarie, assistenziali, culturali e sportive.
Limitatamente ai servizi igienici il requisito si intende soddisfatto se è accessibile, a persona su sedia a ruote, un servizio igienico per ogni nucleo di servizi presenti al piano con un minimo di uno per ogni livello utile dell'edificio.
Accessibilità degli impianti
elettrici (rif. al D.M. n. 236
del 14/06/89)
Ciruiti terminali rif. art. 4.1.5 e art. 8.1.5
- Gli apparecchi elettrici, i quadri generali, termostati regolabili, nonché i campanelli, pulsanti di comando e i citofoni devono essere per tipo e posizione planimetrica ed altimetrica, tali da permettere un uso agevole anche da parte
della persona su sedia a ruote; devono inoltre essere facilmente individuabili
anche in condizioni di scarsa visibilità ed essere protetti dal danneggiamento
per urto.
- devono essere posti ad altezza compresa tra i 40 e i 140 cm
nota: per un quadro complessivo vedere la tabella delle altezze consigliate per la
collocazione di interruttori e prese, nella sezione camere.
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Servizi igienici (rif. art. 4.1.6 )
Deve essere garantito in particolare la dotazione di opportuni corrimano e di un
campanello di emergenza posto in prossimità della tazza e della vasca.
Ascensore (rif. art. 4.1.12)
Nell'interno della cabina devono essere posti un citofono, un campanello di allarme, un segnale luminoso che confermi l'avvenuta ricezione all'esterno della chiamata di allarme, una luce di emergenza. (art. 8.1.12 ......... con autonomia minima di 3 h. I pulsanti di comando devono prevedere la numerazione in rilievo e le
scritte con traduzione Braille).
Deve essere prevista la segnalazione sonora dell'arrivo al piano e un dispositivo
luminoso per segnalare ogni eventuale stato di allarme.
Segnaletica (rif. art. 4.3)
Negli edifici aperti al pubblico deve essere predisposta una adeguata segnaletica
che indichi le attività principali ivi svolte e i percorsi necessari per raggiungerle.
Per i non vedenti è opportuno predisporre apparecchi fonici per dette indicazioni, ovvero tabelle integrative con scritte Braille.
In generale, ogni situazione di pericolo dev'essere resa immediatamente avvertibile anche tramite accorgimenti e mezzi riferibili sia alle percezioni acustiche che
a quelle visive.
Visitabilità
Criteri per la visitabilità:
rif. DPR n.503 del 24/07/96 art. 2H
- Per visitabilità si intende la possibilità, anche per persone con ridotta o impedita capacità motoria o sensoriale, di accedere agli spazi di relazione e ad almeno un servizio igienico di ogni unità immobiliare. Sono spazi di relazione gli
spazi di soggiorno o pranzo dell'alloggio e quelli dei luoghi di lavoro, servizio
ed incontro, nei quali il cittadino entra in rapporto con la funzione ivi svolta.
Per le sedi di attività ricettive quali Alberghi, Pensioni, Campeggi,Villaggi turistici,
è richiesta la visitabilità per tutte le parti e servizi comuni, un numero di zone
all'aperto destinate al soggiorno temporaneo e almeno 2 stanze ogni 40 o frazione di 40 previste.
Nei campeggi e villaggi turistici, oltre ai servizi ed alle attrezzature comuni, almeno il 5% delle superfici destinate alle unità di soggiorno temporaneo con un minimo assoluto di 2 unità.
Importante, per l’edilizia esistente, il seguente articolo:
rif. art. 5.7. Visitabilità condizionata:
- Negli edifici, unità immobiliari o ambienti aperti al pubblico esistenti, che non
vengono sottoposti a ristrutturazione e che non siano in tutto o in parte
rispondenti ai criteri per l'accessibilità contenuti nel presente decreto, ma nei
quali esista la possibilità di fruizione mediante personale di aiuto anche per le
persone a ridotta o impedita capacità motoria, deve essere posto in prossimità
dell'ingresso un apposito pulsante di chiamata al quale deve essere affiancato
il simbolo internazionale di accessibilità.
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• Appendice normativa
Adattabilità
rif. DPR n.503 del 24/07/96 art. 2I
- Per adattabilità si intende la possibilità di modificare nel tempo lo spazio costruito a costi limitati, allo scopo di renderlo completamente ed agevolmente fruibile
anche da parte di persone con ridotta o impedita capacità motoria o sensoriale.
Devono essere adattabili tutte le unità immobiliari, qualunque sia la loro destinazione, per tutte le parti e componenti per le quali non è già richiesto che siano
accessibili e/o visitabili.
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Nel progetto dell’appartamento qui di seguito riportato sono state riportate le
funzioni seguenti:
FUNZIONALITÀ IMPIANTISTICHE MY HOME
Tipologia locale
Tipologia impianto
Funzionalità impiantistica installata
Comando da 3 punti di corpo illuminante a soffitto
Automazione luce
Comando da 3 punti di corpo illuminante a soffitto
Comando generale di spegnimento (general-off) di tutti i corpi illuminanti
Comando per singolo avvolgibile
Automazione motorizzazioni avvolgibili
Comando per singolo avvolgibile
Comando degli avvolgibili del locale
Comando generale di tutti gli avvolgibili
Soggiorno
Automazione funzioni speciali
Apertura elettroserratura dell'ingresso tramite comando a pulsante
Comandi automazione tramite telecomando e ricevitore IR
Protezione perimetrale mediante contatti magnetici
Antifurto
Protezione volumetrica mediante rilevatore IR
Inserimento e disinserimento impianto tramite trasponder
Ingresso
Cablaggio strutturato
Postazione con 2 connessioni dati/telefono
Impianto antenna terrestre/satellitare
1 presa TV
Sorveglianza acustica
1 modulo microfonico per sorveglianza acustica
Termoregolazione
1 termostato ambiente
Automazione funzioni speciali
Apertura elettroserratura dell'ingresso tramite trasponder
Antifurto
2 sirene con lampeggiante
Automazione luce
Comando da 1 punto di corpo illuminante a soffitto
Automazione motorizzazioni avvolgibili
Comando per singolo avvolgibile
Automazione funzioni speciali
Comando aspirazione forzata
Controllo presa forno
Gestione energia
Controllo presa piastre elettriche
Controllo e visualizzazione sistema gestione energia
Cucina
Antifurto
Protezione perimetrale mediante contatti magnetici
Protezione volumetrica mediante rilevatore IR
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Allarmi tecnici
Rivelatore allagamento
Sorveglianza acustica
1 modulo microfonico per sorveglianza acustica
Cablaggio strutturato
Postazione con 2 connessioni dati/telefono
Impianto antenna terrestre/satellitare
1 presa TV
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• Progetto impianti elettrici e speciali
FUNZIONALITÀ IMPIANTISTICHE MY HOME
Tipologia locale
Tipologia impianto
Funzionalità impiantistica installata
Automazione luce
Comando da 3 punti di corpo illuminante a soffitto
Automazione motorizzazioni avvolgibili
Comando da 3 punti dell' avvolgibile
Automazione funzioni speciali
Comandi automazione tramite telecomando e ricevitore IR
Protezione perimetrale mediante contatti magnetici
Camera da letto
Antifurto
Protezione volumetrica mediante rilevatore IR
matrimoniale
Telesoccorso
Cablaggio strutturato
Postazione con 2 connessioni dati/telefono
Sorveglianza acustica
1 modulo microfonico per sorveglianza acustica
Termoregolazione
1 termostato ambiente
Impianto antenna terrestre/satellitare
1 presa TV
Automazione luce
Comando da 3 punti di corpo illuminante a soffitto
Automazione motorizzazioni avvolgibili
Comando da 3 punti dell' avvolgibile
Protezione perimetrale mediante contatti magnetici
Antifurto
Protezione volumetrica mediante rilevatore IR
Camera da letto
Cablaggio strutturato
Postazione con 2 connessioni dati/telefono
Sorveglianza acustica
1 modulo microfonico per sorveglianza acustica
Termoregolazione
1 termostato ambiente
Impianto antenna terrestre/satellitare
1 presa TV
Automazione luce
Comando da 1 punto di corpo illuminante a soffitto
Comando da 1 punto di corpo illuminante a parete
Bagno
Automazione funzioni speciali
Accensione e spegnimento ritardato automatico dell'aspirazione forzata
Gestione energia
Controllo presa lavatrice
Antifurto
Rivelatore allagamento
Impianto di segnalazione
Pulsante a tirante per vasca
Pulsante a tirante per WC
Disimpegno
Ripostiglio
Sorveglianza acustica
1 modulo microfonico per sorveglianza acustica
Impianto luci d'emergenza
1 lampada di emergenza
Automazione luce
Comando da 3 punti di corpo illuminante a soffitto
Antifurto
Sirena interna per antintrusione e segnalazione allarmi tecnici
Impianto di segnalazione
Suoneria elettronica per pulsante ingresso e pulsanti a tirante
Sorveglianza acustica
1modulo altoparlante
Impianto luci d'emergenza
1 lampada di emergenza
Automazione luce
Comando da 1 punto di corpo illuminante a soffitto
Automazione funzioni speciali
Accensione e spegnimento ritardato automatico dell'aspirazione forzata
Antifurto
centrale con comunicatore telefonico integrato
Termoregolazione
centrale di gestione termoregolazione
Impianto luci d'emergenza
1 lampada di emergenza
ALTRE FUNZIONALITA'
1) Supervisione, comando e controllo locale e remoto dell'impianto automazione attraverso pagine web (webserver)
2) Riarmo interruttore generale da remoto in seguito a segnalazione inviata da
comunicatore telefonico
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