Il Paginone pag.sedici Pete Maggi (Cine1): «Su Internet c’è una forte domanda di film e video, la risposta è aumentare l’offerta legale». N°6. 23marzo2009 Il Paginone N°6. 23marzo2009 L’online, platea senza confini per gli indipendenti Gianni Armetta (StreamIt): «Il web offre una piattaforma senza barriere territoriali e con un enorme bacino di utenti per la pubblicità». MERCATO. Si moltiplicano i siti ad hoc, ma per il decollo del download legale resta lo scoglio dell’assenza di business model e dell’offerta ancora inadeguata Il cinema che viene dalWeb? In Italia è ancora in culla SPIKE LEE Il regista è presidente della giuria del festival di Babelgum Il cinema indipendente trova in Internet una platea globale. Non a caso è stata dedicata al cinema indipendente la seconda edizione del Babelgum Online Film Festival: 658 i film in concorso, visibili (e votabili fino al 2 aprile) in Rete e su piattaforma mobile. “Un’opportunità di distribuzione per giovani talenti del cinema mondiale”, afferma Valerio Zingarelli, Ad di Babelgum, la web tv fondata da Silvio Scaglia. “I film vengono ora creati principalmente per Hulu.com è una delle migliori invenzioni del 2008, secondo la rivista Time. La piattaforma video creata da Nbc e News Corp, che propone serie tv e film, ha avuto un successo strepitoso sul mercato statunitense (l’unico che per ora possa fruire dei suoi servizi). “Quando la pay-tv morirà, la colpa sarà di siti come Hulu”, ha scritto il Time motivando la sua decisione di dare a Hulu il quarto posto nella classifica delle migliori invenzioni del 2008. “A differenza dei siti amatoriali o di YouTube, Hulu raccoglie show televisivi e film trasmessi dalle emittenti, non solo Nbc e Fox ma anche altri canali con cui sono stati V NASCE LA GOOGLE PER I FILM ’ I limiti Preta (ITMedia Consulting): «Prezzi non concorrenziali» con la formula del download o visionabile con quella dello streaming. Il sito (www.FindAnyFilm.com), ad accesso libero, contiene già oltre 30.000 schede di film, divisi in 20 generi e 60 lingue. “Il nostro motore di ricerca è come un Google per i film - ha dichiarato il Film Council -: indicizza tutti i film disponibili nel Regno Unito, è a uso totalmente gratuito, è su Internet”. FindAnyFilm.com ha anche una funzione di “alert”: volendo si può essere avvisati quando il film passa in tv, al cinema, sul web o è disponibile in Dvd. Ma la nuova generazione è diversa, i ragazzi oggi hanno un modo nuovo di fruire dei prodotti dell’entertainment. Aspettiamoci film distribuiti sui cellulari”. Spike Lee prevede un boom di produzioni innovative su Internet, molto più originali rispetto a quanto si vede al cinema o in tv. “Perché su Internet si è liberi di far ciò che si vuole, anche con pochi soldi. Dal web saliranno le voci più creative del cinema. Spero solo che le major non monopolizzino anche A cura di LUDOVICA RICCIARDI stretti accordi”. La venture ha dimostrato, continua il Time, “che anche le grandi possono entrare in gioco nell’arena nell’Internet video e che i contenuti con un marchio possono coesistere con quelli user-generated”. La formula di Hulu è quella dello streaming gratuito (finanziato con la pubblicità). Il pubblico americano ha accolto l’iniziativa con entusiasmo: a un mese dal lancio (aprile 2008), secondo Nielsen Net Ratings, gli utenti di Hulu hanno effettuato 63 milioni di streams, più degli utenti di qualunque altro sito di emittenti tv Usa. «Banda larga, prezzi stretti Così funziona negli Usa» FUTURO ANTERIORE Il matrimonio fra Web e cinema nel nostro Paese è ancora allo stato embrionale consente la visione multi-piattaforma, in particolare su telefono cellulare. “Il film su web o telefonino sostituirà un giorno quello al cinema, ma solo parzialmente”, conclude Preta. Concorda Manlio Cruciatti, presidente sezione Industrie tecniche di Anica: “Il web può affiancare gli altri canali di distribuzione del cinema, ma non sostituirli. La filiera della distribuzione dei film resiste molto ai cambiamenti, il timore è di vedersi tagliate fette di fruitori. Ma è un timore infondato, perché portare i film sul web vuol dire aggredire fasce di popolazione che solitamente non vanno in sala, per esempio le famiglie con i bambini piccoli”. Pessimista l’avvocato Davide Rossi, presidente di Univideo: “Aumentare la disponibilità di offerte legali su Internet non è un antidoto alla pirateria. Non vedo praticabile il cinema su web aperto: per un’azienda allestire un sito che offra film legalmente richiede enormi investimenti difficili da recuperare. La migrazione verso Internet è lenta e non sarà mai completa: secondo uno studio Univideo, tra cinque anni solo il 10% del pubblico sarà costituito da fruitori online”. Resta innegabile che Internet abbia dato spazio globale agli indipendenti: ora si cercano modelli di business remunerativi. Luci e ombre Rossi (Univideo): «Non è un antidoto alla pirateria» B anda larga diffusa capillarmente, prezzi largamente accessibili e secondo formule di “tutto compreso”, e soprattutto la capacità delle major di rispondere, se pure in ritardo, alla pirateria giocando sul suo stesso terreno e rilanciando grazie a creature come Hulu, il portale-fenomeno. Così racconta il successo del mercato dei film online negli Stati Uniti Paolo Privitera, laureato in informatica a Venezia nel 2001, lavora nella Silicon Valley dal 2002, dove è presidente della società da lui fondata, Digitix, specializzata in “imprenditoria tecnologica, sviluppo di siti e portali, strategie tecnologiche e di marketing per aziende e sviluppo di progetti per terzi”. Quale la carta vincente, dunque, giocata dalle aziende Usa? Le compagnie del cinema, come quelle della musica, hanno saputo trovare il modello di business. Le major hanno capito che sfidare la pirateria era impossibile. Allora l’intuizione: usare gli stessi canali della pirateria per fornire il materiale desiderato dagli utenti, come ha fatto Apple con iTunes per le canzoni. Nel mondo del video, le grandi emittenti hanno cominciato a passare su Web tutti i programmi tv, dalle serie ai film, che erano visibili sui canali gratuiti, fino ad arrivare a un progetto di eccezionale successo come Hulu.com, la venture di Nbc e Fox. Come si finanziano questi canali e perché sono così attraenti per il pubblico? Per Hulu tutto il guadagno deriva dalla pubblicità. Per le emittenti televisive, una volta decollato il canale online, è stato lanciato un modello di pagamento del tipo payper-view: si paga per il singolo programma o film che si intende vedere e si guarda via Internet browser, o direttamente sullo scher- PAOLO PRIVITERA presidente della società Digitix specializzata in impresa tecnologica mo della tv usando dei set top box, simili a quello di Sky, connessi a Internet che collegano tv e pc. Questo business model negli Usa ha avuto enorme successo perché per gli americani ciò che conta è il risultato: fruizione semplice e veloce e a un prezzo accessibile. Non si dimentichi tra l’altro che Il volume costituisce un’attenta e vivace cronaca della nascita, crescita e successo di una delle più importanti aziende della Silicon Valley: NetApp. Fornisce anche uno spaccato dell’ambiente lavorativo e della cultura aziendale. È una sorta di diario di bordo, una memoria dell’uomo e dell’azienda che contiene interessanti lezioni di business, intrecciate con aneddoti coloriti e divertenti. Aiuta a capire qualcosa di più sul mondo del business, sulle ragioni che stanno alla base del successo e del fallimento delle aziende e su come gli insegnamenti più importanti arrivino in posti inattesi e in momenti insperati. How to castrate a bull DI DAVE HITZ 202 PAGINE, 27,95 DOLLARI JOSSEY-BASS cinema: non hanno uguale in Italia. Si può dunque dire che il matrimonio cinema-Internet sia riuscito negli Usa? Negli Usa non esiste più il concetto di videoteca. I film non si noleggiano al negozio: tutto quello che si vuole vedere è già online. Ormai la tecnologia permette di collegare pc a tv e di scaricare un film direttamente dal computer allo schermo del televisore di casa. In America ha spopolato un servizio che si chiama Netflix. Nato come videoteca su Internet, è diventato un noleggio di film in streaming: anziché recapitare i dvd a casa, li trasmette agli abbonati usando una tecnologia di compressione video ad altissima risoluzione. Il servizio costa solo una ventina di dollari al mese: agli americani la formula del tutto compreso piace molto e con una quota estremamente popolare possono avere ogni volta che vogliono il film che desiderano sul loro televisore. Ma, almeno, possiamo spezzare una lancia a favore degli italiani? Possiamo dire che esistono anche due stili di vita diversi. In Italia il cinema e il videonoleggio avranno ancora lunga vita, perché a noi piace uscire e socializzare: andare al negozio dove si scelgono i dvd è anche l’occasione per fare quattro passi e magari incontrare un amico lungo la strada. Gli americani vivono in automobile: andare al videonoleggio è solo una perdita di tempo e uno spreco di benzina. È molto più comodo «Fra gli altri elementi chiave, la qualità dei siti creati da emittenti e major: in Italia non c’è niente di simile» negli Usa la banda larga è capillarmente diffusa e costa meno che in Italia, come le tv a schermo gigante e tutti i servizi online. Se il prezzo è concorrenziale, il mercato decolla. Altro elemento: la qualità dei siti Internet creati da emittenti tv e major del la distribuzione dei film online. Starà al cinema indipendente impedirlo”. Il Festival di Babelgum prevede 5 premi da 20mila euro l’uno, uno per il vincitore assoluto della competizione e uno per ciascuna delle 4 categorie in concorso: Cortometraggio, Animazione, Mini Masterpiece e Documentario. I film sono disponibili per la visione, i commenti e il voto sul sito di Babelgum o su Babelgum mobile, attualmente disponibile in Italia e nel Regno Unito. Libri L’intervista. Paolo Privitera, italiano nella Silicon Valley ’ Dal British Film Council unʼinizativa per cinefili il piccolo schermo e per essere visti online”. Secondo Spike Lee, presidente della giuria, “nessun produttore cinematografico oggi può permettersi di ignorare Internet come mezzo di distribuzione”. La disponibilità di film su Internet dà al pubblico più scelta. Certo, si tratta di un mercato ancora in fase di sviluppo: “Le persone della mia generazione non guardano un intero film online, e poi è più divertente andare al cinema con gli amici che vedere un film a casa. ATTENTI ALL’HULU, L’AMMAZZA-PAYTV PATRIZIALICATA edere i film sul computer (o su una tv collegata al pc), potendo scegliere fra cataloghi - library - immense, a prezzi ragionevoli, in modo facile, legale... La strada sembra ancora lunga. Almeno in Italia. “II gap si sta colmando. Prevedo che tra qualche anno, grazie alla banda larga e a tecniche di compressione più avanzate, si diffonderà il download di materiale video da Internet”, dichiara Massimo Colomban, presidente di Vega, il Parco Scientifico Tecnologico di Venezia. Insomma: presto andremo nelle sale solo per socializzare o per goderci uno schermo gigante? In realtà la tecnologia è pronta e l’interesse dei consumatori alto (vedi YouTube). Secondo ITMedia Consulting oltre 2 milioni di persone in Europa OcciFiliera resistente dentale che hanno utilizzato servizi legali di download Cruciatti (Anica): a pagamento di contenuti «La distribuzione professionali nel 2007 e dei film resiste ai 4 milioni di utenti hanno scaricato contenuti gratuiti cambiamenti, ma finanziati dalla pubblicità, portare i film sul per ricavi totali di 116 milioni di euro. Ma la web non vuol dire grande incognita riguarda togliere spettatori il business model remunerativo. “Il settore dei dalle sale». contenuti video su Internet è in fase embrionale”, nota Maurizio Ferrari, Business developer marisposta è: aumentare l’offerta legale. L’ersecondo il quale “la pirateria si vince elinager di Film Is Now. rore della distribuzione è di non mettere a minando i supporti. Il cd si può perdere o “Gli ostacoli sono tre: penetrazione non disposizione abbastanza contenuti su Web”. graffiare, lo streaming è immediato e perancora capillare dell’Adsl e della banda larga, pirateria, approccio delle case cineCine1, attualmente in fase market test in mette di vedere un film in alta definizione”. matografiche”. Queste ultime chiedono ad Italia, distribuirà in streaming gratuito (fiMa secondo Augusto Preta, fondatore e aggregatori e distributori di contenuti video nanziato con la pubblicità). Altra società di direttore di ITMedia Consulting, “il su Internet le stesse royalties del mondo web cinema made in Italy che punta sullo mercato del cinema su web è ancora agli offline, impedendo alle società della Rete streaming gratuito è Streamit.it: l’offerta è albori in Italia. Restano i grossi scogli di di “praticare i prezzi che il Web chiede e rappresentata per lo più da cortometraggi un’offerta inadeguata e a prezzi non conmerita”, sottolinea Ferrari. “Il mercato e cinema indipendente. “Il web offre una correnziali con quelli di dvd e home video. piattaforma senza barriere territoriali e Il web cinema crescerà, ma non è ancora del cinema su Web potrà decollare solo se le case cinematografiche cambieranno un business che porta a casa i profitti”. Incon un bacino di utenti per la pubblicità strategia e capiranno che sul Web c’è una enorme”, sottolinea l’ad Gianni Armetta novativa la scelta dello streaming, perché soglia di prezzo oltre la quale è controproducente andare”. Intanto su Film Is Now, i film (ma anche documentari, concerti, audiolibri: la library arriverà a mille titoli n primavera) sono distribuiti con la formula del download a pagamento. Entro l’estate partirà anche il progetto europeo vinto dalla società, Filmisnow.eu, con centinaia Negli Usa, considerando il mercato legale, i film di nuovi titoli in lingua originale scaricabili sono online un mese dopo l’uscita nelle sale. E in da qualunque parte del mondo. Europa? Il “Film Council” britannico ha pensato a Punta sullo streaming Cine1, il sito un motore di ricerca sul web che aiuterà i cinefili a che si autodefinisce “bandiera del cinema seguire le tracce dei loro film preferiti, dai grandi indipendente”, nato dalla mente di Pete Maggi, direttore generale del gruppo titoli ai prodotti di nicchia. Non si tratta di un sito Atlantic Pictures e uno dei fondatori di dove si scaricano direttamente i film ma che dà Eagle Pictures. “Su Internet c’è una forte informazioni su dove trovare la pellicola desiderata: domanda di film e video”, nota Maggi. “La al cinema, in tv, in dvd o blu-ray o online, scaricabile pag.diciassette ricevere il film direttamente a casa, tanto più che affittarlo o comprarlo su Internet costa molto meno che acquistarlo o noleggiarlo al negozio. Insomma, è il modello concorrenziale su Internet che ha funzionato. P.L. Governare saggiamente i processi di acquisizione, gestione e utilizzo dell’IT è indispensabile al fine di trarne un ritorno positivo. Il volume nasce dal confronto tra studio accademico ed esperienze aziendali in tema di IT governance, al fine di mettere a sistema concetti teorici e concrete implementazioni di sistemi di governo dell’IT. L’esperienza realizzata dal gruppo Finmeccanica, all’avanguardia nell’utilizzo dell’IT a supporto del business, costituisce un contributo di enorme interesse e di certa utilità sia per gli studiosi che per i professionisti dell’IT. IT Governance. Concetti teorici e implementazione DI STEFANO PRIVITERA E RENATA PAOLA DAMERI 256 PAGINE, 24 EURO FRANCO ANGELI Il volume raccoglie una serie di articoli su tematiche della sicurezza e della pianificazione delle Forze Armate in relazione all’evoluzione tecnologica e all’impatto che queste hanno avuto con le nuove tecnologie dell’informazione. Esse hanno trasformato le strutture militari, tradizionalmente gerarchiche, in reti. Il libro tratta delle guerre e delle tecnologie e strategie in campo aereo e marittimo, con cenni a quelle utilizzate nelle due nuove dimensioni geostrategiche: lo spazio extra-atmosferico ed il cyberspazio. Militaria. Tecnologie e strategie DI CARLO JEAN 288 PAGINE, 20 EURO FRANCO ANGELI