Itis e Liceo Scientifico Tecnologico “A. Einstein” - Roma - laboratorio di Biologia
ESTRAZIOE DEL DA DALLA FRUTTA.
( fonte web Prof.Carlo Puglisi)
Elenco del materiale: frullatore, per ridurre in poltiglia la frutta,
al-
cool etilico , detersivo liquido, sale da cucina; frutta fresca.
Per estrarre il DNA (acido desossiribonucleico) occorre demolire le membrane cellulari e quelle del nucleo, che sono costituite da fosfolipidi, molecole
ricche di grassi. A questo scopo basterà sciogliere tali membrane usando una
soluzione di acqua distillata, detersivo liquido e del sale (quest'ultimo serve
per facilitare l'eliminazione delle proteine, dette istoni, su cui è avvolto il
DNA): è la cosiddetta "soluzione di estrazione". Intanto si frulla o si spappola in mortaio la polpa della frutta (pomodoro, arancia, limone, banana,
kaki, kiwi e chi più ne ha più ne metta) fino a ridurla ad una poltiglia.
La poltiglia così ottenuta deve essere portata a 60°C per 15 minuti per disattivare l'enzima Dnasi che potrebbe degradare il DNA; si versa la soluzione di
estrazione nella poltiglia, la si scalda, poi la si raffredda con cubetti di ghiaccio ed infine si procede alla filtrazione. In tal modo si può raccogliere un liquido ricco di DA, separandolo dai residui cellulari e dagli altri tessuti che
vanno scartati.
Per demolire gli istoni e liberare il DNA si possono usare enzimi proteolitici, oppure semplice succo di ananas, il quale contiene la bromelina, una sostanza capace di demolire le proteine negli amminoacidi, Il DNA è molto solubile in acqua, dove diviene invisibile, mentre è invece insolubile in alcool,
nel quale precipita e si rende visibile. Conviene dunque versare lentamente
nella provetta dell'alcool raffreddato; il DNA diventa visibile ed appare come
un precipitato lattiginoso . A questo punto, dopo aver estratto il dna dalla
provetta facendolo attorcigliare intorno ad uno specillo o filo di platino, si può
procedere all'osservazione al microscopio.
Raccolto, adattato , provato : prof Maurizi a.s.’07/’08